Filippo Ciancio USR Sicilia



Documenti analoghi
MIUR: 27 novembre 2014

MIUR: 27 novembre Damiano Previtali

Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione

a. Dimensione organizzativa b. Dimensione metodologica

L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI

Il sistema nazionale di valutazione SNV. Percorso di formazione. USR per la Lombardia

IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE PER FARE BENE SCUOLA

Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione

Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) per il triennio

Collegio Docenti del 2/12/14 F.S. VALUTAZIONE

VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA 2

Autovalutazione di Istituto

MONITORAGGIO FUNZIONE STRUMENTALE RELAZIONE FINALE

RAV: IMPOSTARE LA STRATEGIA DI MIGLIORAMENTO

I Questionari docenti, studenti, genitori

Il Modello CAF e il Sistema Nazionale di Valutazione. Mauro Di Grazia formatore e valutatore CAF Responsabile CAF per CIPAT Firenze, 22 aprile 2013

L esperienza del primo RAV dell I.C. R. Gasparini di Novi di Modena

Bari, marzo 2015

Rapporto di autovalutazione delle scuole autonome e piano di miglioramento

LA RENDICONTAZIONE SOCIALE

CORSO DI FORMAZIONE A.S. 2014/ maggio 2015 Formatore Esperto: Lucia Onorati 1

S.N.V. IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE LA VALUTAZIONE DELLE SCUOLE

Il sistema di valutazione scolastico alla luce della legge 107/2015

La piattaforma operativa unitaria

Valutazione didattica e valutazione di sistema

Percorsi di lettura dei dati, individuazione delle priorità

Unione Europea Liceo Scientifico Statale E. Fermi Cosenza ESITI PROVE PARALLELE. Collegio dei Docenti, 15 Maggio 2014

Autovalutazione di Istituto Struttura e funzione del RAV e dei Piani di Miglioramento

Sistema Nazionale di Valutazione

ALLEGATO 3 SINTESI RAV CUSTOMER SATISFACTION GIUGNO 2018

19/01/2015. Rapporto RAV. Tav. 1 Aree di esplorazione della qualità proposte nel RAV

IL SISTEMA NZIONALE DI VALUTAZIONE

PIANO DI MIGLIORAMENTO ISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 1 CENTRO EST Revisione anno scolastico 16/17

ISTITUTO BENALBA PER L AGGIORNAMENTO E LA FORMAZIONE. Dall Autovalutazione al Miglioramento del Sistema Scuola. A cura della dott.

Riferimenti Normativi

AVVIO DEL SNV: DAI DATI AGLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

L UTILIZZO DEI DATI A SUPPORTO DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE

Progetto La dimensione territoriale del miglioramento: una sfida solidale GRIGLIA DI ANALISI II FASE. I PARTE: Analisi della Sezione 5 del RAV

SEZIONE 2 ESITI. GLSNV AICQ Education ER -Progetto Formazione DPR 80 A cura di Nicoletta Guerra e Fabio Bertoldi

Scheda Piano di Miglioramento. Priorità Descrizione Traguardo Migliorare i risultati delle Prove INVALSI di italiano

La relazione tra. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE e PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il Rav e il Sistema Nazionale di Valutazione. Seminario per docenti delle Unità di Autovalutazione

DALL ANALISI DEI DATI ALLE AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Collegio Docenti 18 marzo 2015

DAL RAV AL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Autovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015

PIANO DI MIGLIORAMENTO A.S. 2017/18

LA VALUTAZIONE D ISTITUTO

RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

Rapporto di Auto - Valutazione

Laceno (AV) 17 LUGLIO 2015

ALLEGATO 3 SINTESI RAV CUSTOMER SATISFACTION PONTECAGNANO FAIANO GIUGNO 2017

AREA DEGLI ESITI PRIORITÀ TRAGUARDO Migliorare i risultati di apprendimento degli studenti nella scuola secondaria MODALITA DI MONITORAGGIO

VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA

PIANO DI MIGLIORAMENTO ISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 1 CENTRO EST

LAVORI IN CORSO: la valutazione del dirigente scolastico nel Sistema Nazionale di Valutazione. il profilo professionale

Docente: Roberta Bonelli

PROGETTARE, MONITORARE E VALUTARE IL MIGLIORAMENTO. Dino Cristanini Mantova 4-5 dicembre 2017

La Valutazione e lo Sviluppo della Scuola

La logica, i punti di riferimento

Piano di Miglioramento (PDM)

Area 2015/ / Risultati scolastici 5 6

PIANO DI MIGLIORAMENTO. aa.ss

Percorso di formazione e accompagnamento sull autovalutazione di istituto

Valutare le scuole: senso, strumenti e modalità

INDICATORI DESCRITTORI

Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di I grado

Il Sistema Nazionale di Valutazione: tempistiche di attuazione, priorità strategiche e implicazioni dirette. Milano, 3 dicembre 2014

Piano di Miglioramento (PDM)

ATTO DI INDIRIZZO RIGUARDANTE LA DEFINIZIONE E LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA TRIENNIO , e

Riapertura e aggiornamento del Rapporto di Auto-Valutazione d Istituto

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO A. S ISTITUTO COMPRENSIVO CIRIE II

Sistema nazionale di valutazione

FORMAT MIUR - INVALSI Rapporto di Autovalutazione GUIDA all autovalutazione Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione

Proposta di revisione del Rapporto do autovalutazione (RAV) e degli obiettivi di processo

COMITATO DI AUTOVALUTAZIONE

Sistema Nazionale di Valutazione

Seminari MIUR/USR sulla valutazione

IL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA e LA RENDICONTAZIONE SOCIALE. Celestina Martinelli Dirigente Scolastico

PIANO DI MIGLIORAMENTO

AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE D ISTITUTO

PIANO DI MIGLIORAMENTO

ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE

PIANO DI MIGLIORAMENTO

Parte Seconda formativa

Piano di Miglioramento per il triennio 2016/2019 (ai sensi del D.P.R. 80/2013)

Le scuole si autovalutano con responsabilità e trasparenza

PIANO DI MIGLIORAMENTO ANNO SCOLASTICO

PON FESR PROGETTO A1-FESRPON-VE

Gli indicatori del RAV: fonti e tipologia di informazioni

Primo bimestre 2017/2018 REPORT MONITORAGGI

Piano di Miglioramento (PDM) I.I.S.S. Majorana-Giorgi di Genova a.s. 2017/18

PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL ISTITUTO COMPRENSIVO SOLESINO-STANGHELLA

1. Migliorare gli esiti degli studenti nelle prove INVALSI in riferimento a matematica e italiano.

AVVIO DEL S.N.V. IN Emilia-Romagna A.S. 2015/2016

DOVE SIAMO E DOVE ANDIAMO. Paolo Davoli Dirigente tecnico. Seminari provinciali per i nuclei di autovalutazione delle scuole

Valutazione dell apprendimento e misurazione degli apprendimenti: percorsi di sistema

RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

Transcript:

Filippo Ciancio USR Sicilia

SNV VISION DELLA SCUOLA AGENZIA CON PRECISA DESTINAZIONE DI SCOPO: EDUCARE, ISTRUIRE E FORMARE L UOMO (anche professionalmente) ( dal DPR 275/99) MISSIONDELLA SCUOLA PROGETTAZIONE ED ATTUAZIONE DEI PROGETTI INSERITI NEL POF finalizzati ad Educare, Istruire e Formare gli alunni

LA GESTIONE DEL POF allocazione risorse umane, strumentali, finanziarie IN PROGETTI POF (curricolari, extracurricolari, educativi ed organizzativi) finalizzati a raggiungere predeterminati obiettivi formativi (CURRICOLO DI SCUOLA) spenderetali risorse per attuare i progetti del POF, monitorandone i risultati

COSA LA SOCIETA SI ASPETTA NELLA GESTIONE DELLA SCUOLA efficacia (raggiungimento obiettivi) efficienza (gestione ottimale delle risorse) economicita (minimizzare la spesa) Se e in atto un processo di miglioramento ciclico di questi tre aspetti, la scuola si può definire: SCUOLA DI QUALITA

Ciclo di Deming CONTROLLO DIGESTIONE PLAN DO CHECK - ACT PLAN DO CHECK ACT - ALLOCARE LE RISORSE NEI PROGETTI ATTUARE I PROGETTI VERIFICARE GLI ESITI DEI PROGETTI CORREGGERE I PROGETTI

DIVERSE POSSIBILITA VI SONO DIVERSI MODI PER IMPLEMENTARE E GESTIRE NELL ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA UN CONTROLLO DI GESTIONE ORIENTATO AL MIGLIORAMENTO CONTINUO Total QualityManagement TQM tra questi: ISO 9000 vision 2000 CAF Miur (Common Access Framework) Valutazione & Miglioramento Vales cosa accomuna questi sistemi di gestione qualità? Sono tutti basati sulla valutazione della gestione, finalizzata al miglioramento continuo di efficienza ed efficacia

dal DPR 275/99 Art. 10 (Verifiche e modelli di certificazione) 1. Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e degli standard di qualità del servizioil Ministero della pubblica istruzione fissa metodi e scadenze per rilevazioni periodiche. Fino all'istituzione di un apposito organismo autonomo le verifiche sono effettuate dal Centro europeo dell'educazione, riformato a norma dell'articolo 21, comma 10 della legge n. 59-1997. 2. Le rilevazioni di cui al comma 1 sono finalizzate a sostenere le scuole per l'efficace raggiungimento degli obiettivi attraverso l'attivazione di iniziative nazionali e locali di perequazione, promozione, supporto e monitoraggio, anche avvalendosi degli ispettori tecnici. Dopo 15 anni nasce il sistema di valutazione esterna a tre gambe secondo il DPR 80/2013 -INDIRE-ISPETTORI

Sistema Nazionale di Valutazione Figlio di VALES Valuta efficienza ed efficacia del sistema educativo nazionale (e dei DS) secondo priorità strategiche definite periodicamente dal MIUR Tre attori: 1. (responsabilità tecnico-scientifica, coordinamento del Sistema, individua indicatori di eff/eff., gestione, selezione/elenco e formazione esperti) 2. INDIRE (supporto al miglioramento; nuove tecnologie; innovazione didattica e formazione; aiutare le scuole in difficoltà), 3. Ispettori: coordinamento dei nuclei di valutazione esterna

Sistema Nazionale di Valutazione Dati resi disponibili: 1.Risultati di output, outcome, ( Scuola in chiaro ). Elaborazione MIUR 2.Risultati degli apprendimenti (rilevazione nazionale: due per ognuno dei tre gradi) e valore aggiunto, altri elementi di valutazione (Questionario Scuola). Elaborazione 3.Altri risultati che le scuole possono aggiungere fornisce il formato (elettronico) per l Autovalutazione delle scuole individua le scuole da mettere in verifica sulla base degli indicatori efficienza/efficacia

VALUTAZIONE DI COSA? 1. APPRENDIMENTI (prove invalsi e prove di valutazione degli studenti a cura dei docenti) 2. PERSONALE DOCENTE (PER CREDITI professionali, formativi e didattici, ancora da definire) 3. DELLA SCUOLA E DEI DS (S.N.V. DPR 80/2013)

SNV DPR 80/2013 Lo Stato si fida delle scuole, infatti la norma introduce la Autovalutazione delle scuole Questa operazione sara condotta da un gruppo di lavoro interno alla scuola, il G.A.V. (Gruppo di Autovalutazione) vi faranno parte il Dirigente Scolastico ed un Docente Referente, oltre ad altre figure (consigliabile inserire anche qualche ATA) Opportuno non nominare di autorità i valutatori, meglio individuarli nel collegio docenti

La fase di autovalutazione produrra un RAV : Rapporto di Autovalutazione che non e un documento bensì e una PISTA DILAVORO Al rapporto di autovalutazione, che dovra essere pubblicato nel luglio 2015, seguirà un Piano di Miglioramento da attuare nel biennio successivo

Il piano di miglioramento dovra essere definito ed attuato a decorrere dall AS 2015/2016 avra contenuti: sul Piano didattico-pedagogico (declinati in precisi progetti POF) sul Piano organizzativo (definiti in specifiche modifiche dei processi organizzativi) Sara affiancato dalla Valutazione esterna E previsto nel biennio successivo, un controllo esterno campionario (7%+3%) da parte dei nuclei esterni di valutazione (controllo di 800 scuole ogni anno)

I NUCLEI DI VALUTAZIONE effettueranno la valutazione esterna delle scuole, saranno composti da: UN DIRIGENTE TECNICO DUE ESPERTI RECLUTATI DA Opereranno il controllo seguendo un PROTOCOLLO predefinito dal MIUR in base alle indicazioni dell NB Gli esperti opereranno a livello trans-regionale

Tempistica: CM 47-2014 Tra gennaio-febbraio le scuole accederanno alla piattaforma informatica ed inseriranno dei dati (alcune informazioni dovrebbero già trovarsi automaticamente all interno della maschera software) Intorno a marzo 2015 le scuole riceveranno indietro dei benchmark in riferimento ai dati inseriti, cioè dei valori di paragone degli indicatori, in modo da confrontarsi con realtà scolastiche con contesto similare, per riflettere sul confronto (ad esempio uno dei temi di confronto sarà sicuramente la dispersione scolastica: ci si dovrà chiedere cosa fa la nostra scuola rispetto la media delle scuole con medesimo contesto socio-economico) Subito dopo il confronto con i benchmark potrà essere elaborato il Rapporto di Autovalutazione, cioè la scuola si auto-valutera, attribuendosi un punteggio, su 11 aree Il RAV sara pubblicato nel mese di luglio sul sito scolastico e sul portale scuola in chiaro

La direttiva n.11 del 18-9-2014 Priorità strategiche del SNV per il triennio 2014-2015 / 2016-2017 La valutazione e finalizzata al : miglioramento offerta formativa riduzione dispersione scolastica riduzione dei GAP geografici e tra scuole rafforzamento competenze di base rispetto al punto di partenza valorizzazione degli esisti a distanza (universita e lavoro)

Direttiva n.11/2014 A partire dall AS 2014/2015 le scuole iniziano l autovalutazione L sosterrà i processi di autovalutazione fornendo alle scuole strumenti di analisi dei dati Si utilizzerà una piattaforma informatica prodotta dal servizio sistemi informativi del MIUR Il MIUR avvierà un piano di formazione delle scuole con particolare riferimento ai DS Entro marzo 2015 il MIUR, su proposta, adotterà il protocollo di valutazione a cura dei nuclei di valutazione I Nuclei di valutazione saranno coordinati da un DT e includeranno due esperti individuati da Entro Dicembre 2014 l definirà gli indicatori per la valutazione dei Dirigenti Scolastici; tali indicatori saranno oggetto di confronto sindacale per formulare il protocollo di valutazione della dirigenza scolastica (in riferimento agli obiettivi di miglioramento della scuola)

DPR 28 marzo 2013 n. 80 (G.U. n. 155 del 4 luglio 2013) IL REGOLAMENTO SUL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE IN MATERIA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE

La SEQUENZA del procedimento DPR 28 marzo 2013 n. 80 ART. 6 (Procedimento di valutazione) Ai fini dell articolo 2 (miglioramento) il procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche si sviluppa, in modo da valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli di valutazione e delle scadenze temporali nelle seguenti fasi: a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche b) valutazione esterna c) azioni di miglioramento d) rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche

FASI ATTORI A.S. 2014/2015 A.S.2015/2016 A.S. 2016/2017 AUTOVALUTAZIONE TUTTE LE SCUOLE VALUTAZIONE ESTERNA AZIONI DI MIGLIORAMENTO CIRCA 800 SCUOLE (ogni anno) TUTTE LE SCUOLE RENDICONTAZIONE SOCIALE TUTTE LE SCUOLE

Le prossime tappe AZIONI SOGGETTI TEMPI FORMAZIONE REFERENTI USR E ISPETTORI TECNICI FORMAZIONE DS E DOCENTI MINISTERO/ USR 27 e 28 NOVEMBRE 2014 DICEMBRE 2014-GENNAIO 2015 APERTURA PIATTAFORMA INFORMATICA MINISTERO GENNAIO 2015 INSERIMENTO DATI TUTTE LE SCUOLE GENNAIO-FEBBRAIO 2015 RESTITUZIONE DATI CON BENCHMARK FINE MARZO 2015 DEFINIZIONE RAV TUTTE LE SCUOLE MARZO-GIUGNO 2015 PUBBLICAZIONE RAV TUTTE LE SCUOLE LUGLIO 2015

(Parafrasando Magritte) Il Rav o è u docu e to! È la guida per realizzare u processo di riflessio e all i ter o di og i scuola Questo non è un documento René Magritte, 1928

Descrivere la propria scuola sulla base di dati attendibili Attribuirsi 11 voti, motivati, sulle dimensioni principali del funzionamento della scuola Fasi del processo guidate dal Rav Individuare (poche) priorità strategiche (miglioramento degli esiti degli studenti) 1. Risultati scolastici 2. Risultati nelle prove 3. Competenze di cittadinanza 4. Risultati a distanza 5. Curricolo 6. Ambiente di apprendimento 7. Inclusività 8. Continuità e orientamento 9. Orientamento strategico e organizzazione 10. Valorizzazione delle risorse umane 11. Integrazione con il territorio Individuare processi appropriati che, in un tempo definito, possano far migliorare gli esiti critici Elaborare un piano di miglioramento

La struttura del RAV Contesto e risorse Popolazione scolastica Territorio e capitale sociale Risorse economiche e materiali Risorse professionali Esiti Risultati scolastici Risultati nelle prove standardizzate Competenze chiave e di cittadinanza Risultati a distanza Processi Pratiche educative e didattiche (4 indicatori) Pratiche gestionali e organizzative (3 indicatori) Processo di autovalutazione Individuazione delle priorità Priorità e Traguardi Obiettivi di processo

Esemplificazione: dalla definizione delle priorità all individuazione dei traguardi PIANO DI MIGLIORAMENTO PIANO TRIENNALE progetto POF 1 PRIORITA RIFERITE AGLI ESITI DEGLI STUDENTI Obiettivo di processo progetto POF 2 Obiettivo di processo TRAGUARDI DI LUNGO PERIODO progetto POF 3 Obiettivo di processo

Art. 6: procedimento di valutazione a. Autovalutazione delle istituzioni scolastiche (R.A.) b. Valutazione esterna c. Azioni di miglioramento d. Rendicontazione sociale Comma 4 Le azioni sono dirette anche a evidenziare le aree di miglioramento organizzativo e gestionale delle istituzioni scolastiche riconducibili al dirigente scolastico, ai fini della valutazione dei risultati della sua azione dirigenziale

Flussi informativi MIUR SCUOLA IN CHIARO ALTRI DATI (ad es. consiglio orientativo) ISTAT ALTRE FONTI CONTESTO ESITI PROCESSI Dati MIUR Dati prove Dati questionari Dati ISTAT Alt i dati RAV Rappo to esteso Rappo to si tetico PROVE SIRDOLI

Le banche dati di riferimento di Scuola in chiaro Anagrafe studenti (scuola) Bilanci delle scuole Anagrafe studenti (università) Fascicolo docenti Rilevazioni integrative Mobilità dei docenti pag. 6

A PROPOSITO DEI DATI DESCRITTIVI DA INSERIRE IN PIATTAFORMA: Dimensione relazionale CODICE INDICATORE NOME INDICATORE CODICE DESCRITTORE DESCRITTORE FONTE 3.2.d.1 Azioni per contrastare episodi problematici Questionario scuola 3.2.d Episodi problematici 3.2.d.2 3.2.d.3 Studenti sospesi per anno di corso Studenti entrati alla seconda ora MIUR Questionario scuola Questionario scuola 3.2.d.4 Ore di assenza degli studenti MIUR 3.2.e.1 Accettazione tra compagni Questionario studenti 3.2.e.2 Comportamenti problematici tra compagni Questionario studenti 3.2.e Clima scolastico 3.2.e.3 Percezione del clima scolastico secondo gli insegnanti Questionario insegnanti 3.2.e.4 Benessere dello studente a scuola Questionario genitori 3.2.e.5 Percezione del clima scolastico secondo i genitori Questionario genitori 13

2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali CODICE INDICATORE NOME INDICATORE CODICE DESCRITTORE DESCRITTORE FONTE 2.2.a.1 Punteggio della scuola in italiano e matematica Prove SNV 2.2.a Risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica 2.2.a.2 2.2.a.3 Punteggio delle classi in italiano e matematica Punteggio delle sedi in italiano e matematica Prove SNV Prove SNV 2.2.a.4 Differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto socioeconomico e culturale simile (ESCS) Prove SNV 2.2.b Livelli di apprendimento degli studenti 2.2.b.1 Alunni collocati nei diversi livelli in italiano e in matematica 2.2.c Variabilità dei risultati fra le classi 2.2.c.1 Varianza interna alle classi e fra le classi Prove SNV Prove SNV 7

Coinvolgimento delle famiglie CODICE INDICATORE 3.7.e NOME INDICATORE CODICE DESCRITTORE DESCRITTORE Partecipazione formale dei genitori 3.7.e.1 Votanti effettivi alle elezioni del Consiglio di Istituto FONTE Questionario scuola 3.7.f Partecipazione informale dei genitori 3.7.f.1 Partecipazione dei genitori agli incontri e alle attività della scuola Questionario scuola 3.7.g Partecipazione finanziaria dei genitori 3.7.g.1 Versamento dei contributi volontari da parte delle famiglie Questionario scuola 3.7.h Capacità della scuola di coinvolgere i genitori 3.7.h.1 Azioni della scuola per coinvolgere i genitori Questionario scuola 21

A PROPOSITO DEI PUNTEGGI DA ATTRIBUIRSI: Esiti 2 Esiti 2.1 Risultati scolastici Definizione dell'area I risultati scolastici rimandano agli esiti degli studenti nel breve e medio periodo. E' importante che la scuola sostenga il percorso scolastico di tutti gli studenti garantendo ad ognuno il successo formativo. Indicatori COD NOME INDICATORE FONTE 2.1.a Esiti degli scrutini MIUR 2.1.b Trasferimenti e abbandoni MIUR... (max 100 caratteri spazi inclusi)... Indicatori elaborati dalla scuola Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza Quanti studenti non sono ammessi alla classe successiva e perché? Ci sono concentrazioni di non ammessi in alcuni anni di corso o indirizzi di studio per le scuole superiori? Quanti sono gli studenti sospesi in giudizio nelle scuole superiori? I debiti formativi si concentrano in determinate discipline, anni di corso, indirizzi o sezioni? I criteri di valutazione adottati dalla scuola (studenti non ammessi alla classe successiva, studenti con debiti formativi) sono adeguati a garantire il successo formativo degli studenti? Quali considerazioni si possono fare analizzando la distribuzione degli studenti per fascia di voto conseguito all'esame di Stato (es. una parte consistente si colloca nelle fasce più basse, ci sono distribuzioni anomale per alcune fasce, cosa emerge dal confronto con il dato medio nazionale)? Quanti e quali studenti abbandonano la scuola e perché? Risultati scolastici Punti di forza Punti di debolezza (max 1500 caratteri spazi inclusi)... (max 1500 caratteri spazi inclusi)... 10

Esiti Criterio di qualità La scuola garantisce il successo formativo degli studenti. Rubrica di valutazione La scuola non riesce a garantire il successo formativo per tutti gli studenti: la scuola perde molti studenti nel passaggio da un anno all altro, oppure c è una percentuale anomala di trasferimenti o abbandoni, oppure ci sono concentrazioni anomale di non ammessi all anno successivo e/o di abbandoni in alcuni anni di corso, sezioni, plessi o indirizzi di scuola. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una concentrazione eccessiva nelle fasce più basse. La scuola perde alcuni studenti nel passaggio da un anno all altro, ci sono alcuni trasferimenti e abbandoni. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una concentrazione anomala in alcune fasce. La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all altro, tranne singoli casi giustificati. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio. La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all altro e accoglie studenti provenienti da altre scuole. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio. I criteri di selezione adottati dalla scuola sono adeguati a garantire il successo formativo degli studenti. Situazione della scuola Molto critica Con qualche criticità Positiva Eccellente Motivazione del giudizio assegnato (max 2000 caratteri spazi inclusi) 11

Esiti Motivazione del giudizio assegnato (max 2000 caratteri spazi inclusi) 14

GRAZIE PER LA PREZIOSA ATTENZIONE!!!