L amicizia tra bambini. Floriana La Femina Lasino, 22 marzo 2010

Documenti analoghi
Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche

L INTERAZIONE SOCIALE

Ruolo di Famiglia e Scuola nella prevenzione delle Dipendenze. Doriano Dal Cengio psicologo - psicoterapeuta Dipartimento Dipendenze ULSS 20

COSA OSSERVARE PER CREARE INCLUSIONE. A cura di Elisabetta Ranzi

LO SVILUPPO SOCIALE differenze tra socializzazione e sviluppo sociale

DISTURBI SPECIFICI DELL ADOLESCENZA! IL PESO DELLE DIFFICOLTA IN ETA EVOLUTIVA 2014/2015

Ben-essere a scuola: l insegnante come base sicura. Rosalinda Cassibba Università degli Studi di Bari

Dott.ssa Patrizia Mattioli Psicologa Psicoterapeuta Centro di Ascolto Liceo Scientifico Statale t Francesco d Assisi. Roma, 22 Maggio 2012

Alcune evidenze sul bullismo

BENVOLERSI MOTIVAZIONE GENERALI

La nuova didattica del movimento

Avanguardie Pedagogiche da individuo a persona, da persona a comunità

La valutazione: la voce degli insegnanti Franca Beccaria Torino, 25 febbraio 2014

DEVIANZA O DEVIANZE IN ADOLESCENZA?

PERCORSI PER GENITORI. PERCORSO A: SI PARTE!!! Percorso per genitori dei bambini in ingresso nella scuola dell Infanzia e nella scuola Primaria

Educare alla cooperazione IL GIARDINO «LA CASA DEI BAMBINI»

Spunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda

ATTIVITÀ UFSMIA FIRENZE IN INTEGRAZIONE CON CENTRO ADOZIONI E SIAST COMUNE FIRENZE. domenica 26 gennaio 14

GESTIONE DELLA CLASSE E DELLE PROBLEMATICHE RELAZIONALI

Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO

Progetto Biblioteca Scuola dell Infanzia via Firenze. Responsabile del progetto :Nicoletta Bisagni

OPEN DAY GENNAIO 2017 SCUOLA DELL INFANZIA VIA BEAZZANO TREVISO

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI

Gli interventi in età precoce per lo sviluppo del bambino e il programma Nati per la Musica

Comunicazioni che fanno male: comunicazione ed aggressività nella prima infanzia

Cosa fare quando i bambini non

Stare insieme a tavola: unione e condivisione. Gli aspetti psicologici della celiachia

Il Rapporto scuola- famiglia. Prof.ssa Rosa Ferri Facoltà di Medicina e Psicologia Università Sapienza

Analisi della qualità dell inclusione. Questionari docenti scuola dell infanzia

L importanza del gioco nello sviluppo del bambino 1

Ersilia Menesini, Bullismo che fare? Prevenzione e strategie d intervento nella scuola Firenze

I NIDI PRIMAVERA FISM: una lunga storia

Scuola materna San Giuseppe. Progetto offerta integrativa sperimentale. Sezione Ponte

Consultori Privati Accreditati di Treviglio e Caravaggio

Progetto d'istituto Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO seconda annualità

Offerta Formativa Scuola dell Infanzia a.s. 2017/18

Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche. Dott.ssa Paola Cerratti

ACCOGLIENZA PROGETTO ACCOGLIENZA ED INTERCULTURA SCUOLA DELL INFANZIA STATALE COLLODI

Disabile cognitivo e mondo del lavoro: limiti e/o opportunità

4. SCHEDA DI SEGNALAZIONE per il riconoscimento di eventuale disabilità (L. 104/92) Scuola Primaria

Identificare come famiglia le persone che lo/la accudiscono e si curano di lui/lei.

Piano nazionale di formazione degli insegnanti nelle Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione

Identità e socializzazione

L INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE

Conoscere il fenomeno per Prevenirlo. Dott.ssa Gaetanina Parrella Dottore in Psicologia-Counselor Dott.ssa Francesca Siano Psicologa Psicoterapeuta

Di Fabio Gabetta Bullismo che fare?

50 anni Buon compleanno Scuola dell Infanzia. I Nidi d Infanzia una storia parallela

Intervista rivolta ai genitori Informazioni per la stesura del PEI

SCHEDA DI PRESENTAZIONE DEGLI ALUNNI DI SCUOLA DELL INFANZIA IN INGRESSO ALLA SCUOLA PRIMARIA - a.s.

PROGETTO EDUCATIVO. Sezione Primavera

Gli interventi di prevenzione studiati e sperimentati per far fronte ai pericoli possono aiutare i bambini nel periodo del loro sviluppo.

NIDO D INFANZIA L'ISOLA FELICE INDIRIZZO: LARGO NICCOLINI, 5 TELEFONO:

Analisi della qualità dell inclusione. Questionari docenti scuola primaria

AIUTIAMOLI A SCEGLIERE: quale percorso dopo la scuola media? Dott.ssa Monica Panzeri. Rassegna OrientaLamente Lecco 04 Ottobre 2012

PASSI VERSO L AUTONOMIA: consigli per genitori che crescono

ll Lausanne Trilogue Play (LTP) (Fivaz-Depeursinge & Corboz-Warnery, 1999) Trieste, 13 aprile 2018

Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo VI. Identità e socializzazione. Identità e socializzazione

Gruppi cooperativi che lavorano sulle emozioni

L estetica e la ricchezza degli ambienti. Marinella Azzola - Bergamo 1 Marzo 2013

PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA

PROGETTO ORIENTAMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO E. DE AMICIS ANZOLA DELL EMILIA PROGETTO PASSAGGIO

Curricolo Verticale Scuola dell Infanzia - Istituto Comprensivo Statale Via Libertà San Donato Milanese (MI) TRE ANNI

SCUOLA DELL INFANZIA NASCONDINO SCUOLA DELL INFANZIA TAVULLIA PROGETTI DI PLESSO A.S DOCENTI REFERENTI ESPERTI ESTERNI

Gruppi sociali e comportamenti collettivi

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE B. LORENZI DI FUMANE

IL COOPERATIVE LEARNING ARRIVA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA DI ACCADIA

Protocollo per l inclusione degli studenti in situazione di svantaggio

È uno stadio del ciclo di vita che comporta una serie di compiti di sviluppo specifici. (problemi da risolvere e difficoltà da superare)

una prospettiva clinica

SCHEDA DI OSSERVAZIONE

Insieme diamoci una regolata! 2 (il gioco continua)

UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASALBORE PROGETTO DI ISTITUTO DAL BULLISMO AL CYBERBULLISMO ANNO SC/CO 2016/17

L ALBERO DELLE REGOLE

Lo sviluppo affettivo e sociale

Come e perché lavorare su autonomia ed autodeterminazione nelle disabilità gravi

Modello fattoriale: laboratorio 1

Documentazione delle attività di movimento progetto cultura scuola persona dicembre 2013

L ADOLESCENZA NELL ERA DIGITALE. A cura di Nicole Miriam Scala Psicologa e psicoterapeuta

VIVERE LA STRADA Progetto di educazione stradale e promozione del senso di responsabilità

La conoscenza del fenomeno. La valutazione finale Procedura interscolastica. La sensibilizzazi one

La Normalità della Disabilità

INCONTRO DI RESTITUZIONE RELATIVO AI PROGETTI: 1.RIGENERARE CONNESSIONI 2.RIGENERARE RELAZIONI 3.SPAZIO DI ASCOLTO

23/11/2015. Attrazione e relazioni intime. Capitolo Evoluzione e attrazione Il ruolo dei geni

CURRICOLO TRASVERSALE ASPETTI EDUCATIVI

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione

UN ANNO A ASILO NIDO SCUOLA DELL INFANZIA MULTILINGUE CORSI DI LINGUA POMERIDIANI BABY-PARKING LUDOTECA CENTRI INVERNALI ED ESTIVI SALA E ANIMAZIONE

LABORATORI TERRITORIALI: CORSO DI FORMAZIONE REGIONALE BULLISMO E CYBERBULLISMO 1 INCONTRO-13 NOVEMBRE 2017

Manuale Critico dell Asilo Nido

Progetto Biblioteca Scuola dell Infanzia via Firenze. Responsabile del progetto :Nicoletta Bisagni

PROGETTO ACCOGLIENZA A SCUOLA CON LO GNOMO REGOLINO

LA GELOSIA. Se il tuo bambino è geloso proprio come Tobia, ecco alcuni spunti per gestire questa emozione insieme a lui.

Momenti di vita dell epoca romana

PER SCUOLE INCLUSIVE. Gruppo Cooperative Learning. Dott. ssa Stefania Lamberti

Il bambino alla scuola primaria LA STRADA VERSO L ADULTO PRENDE FORMA

Indice generale. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 59

La resilienza: una storia di ordinaria e quotidiana "magia"

Transcript:

L amicizia tra bambini Floriana La Femina Lasino, 22 marzo 2010

Oltre i genitori Lo sviluppo sociale del bambino è influenzato anche da altre figure significative: nonni educatori e insegnanti pari Gli effetti non vanno considerati in maniera isolata ma interdipendente.

Tipi diversi di relazioni Relazioni con l adulto Relazioni con i pari Relazioni verticali: Asimmetriche, basate sulla capacità dell adulto di sintonizzazione. Funzione: fornire protezione e sicurezza; acquisizione conoscenze e abilità Relazioni orizzontali: Basate su interazioni reciproche con possibilità di inversione di ruoli (stesso livello evolutivo). Funzione: apprendimento di abilità di cooperazione e competizione.

Relazioni con i pari L amicizia tra bambini svolge diverse funzioni: divertimento e compagnia apprendimento di competenze sociali conoscenza di sé, dell altro e del mondo supporto emotivo in situazioni di stress sperimentare e gestire l intimità e di regolarsi a vicenda favorire il senso di appartenenza

rapporti familiari. Relazioni con i pari È nel gruppo di pari che i bambini imparano Abilità sociali: alternanza dei ruoli, condivisione, assunzione della leadership, affrontare l ostilità e prepotenza, affermare il proprio punto di vista. Il senso della propria identità: gli adulti sono troppo diversi per essere un metro di paragone. Ci scopriamo in relazione a chi è simile a noi, solo così scopriamo le nostre forze e debolezze, cosa ci fa essere accettati e rifiutati. Correggere potenziali visioni dannose di sè e dell altro acquisite nei

Relazioni con i pari La natura dello sviluppo sociale è influenzata da diversi fattori. Esperienze Affinità Socievolezza Contesto Cultura Stadio evolutivo

Aspetti evolutivi Percentuali delle frequenze in cui il bambino è in compagnia Anni dei bambini Ellis et al, 1981

Aspetti evolutivi Chi senti più vicino? anche i più piccoli riferiscono l importanza degli amici fino ai 10 sono soprattutto le persone della famiglia è dall adolescenza che i pari diventano figure di supporto emotivo

Aspetti evolutivi Prima infanzia: I neonati mostrano un interesse verso gli altri essere umani, anche verso gli altri bambini (guardano per periodi di tempo maggiore rispetto agli adulti). Verso i sei mesi porgono oggetti, esplorano l altro ma non sono capaci di scambi interattivi reciproci. I primi contatti sono dovuti all attrazione verso lo stesso giocattolo. Verso la fine del 1 anno inizia il gioco parallelo, in cui i bambini svolgono azioni simili senza coinvolgersi a vicenda.

Aspetti evolutivi Prima infanzia: Verso i 14 mesi si forniscono sicurezza a vicenda (simili). Dopo i 2 anni le interazioni sono molto più complesse: scambio ruolo e rispetto dei turni (prendi e scappa, nascondino), guardare il giocattolo e il compagno di gioco, si comportano in maniera diversa con i pari che non conoscono. Alcuni bambini a due anni non interagiscono con i loro pari in modo intercambiabile, ma prediligono un compagno in particolare il cui legame può mantenersi stabile nel tempo e durare parecchi anni (Dunn, 2004).

Aspetti evolutivi Periodo prescolastico: Le capacità verbali e il gioco simbolico modificano gli scambi tra bambini. I giochi sono più complessi, condividono e comunicano significati e conoscenze, negoziano le regole. C è un ampliamento degli scambi: dal gioco a due al gioco di gruppo. Si riduce il gioco solitario.

Gli effetti della cultura In Giappone, Cina e Israele sono enfatizzati i valori della cooperazione, altruismo e la dedizione agli interessi collettivi. I bambini vivono precocemente le esperienze di relazioni con i pari per la maggior parte del tempo; Nelle culture occidentali sono enfatizzati i valori dell individualismo, indipendenza e della competizione. I bambini vivono i primi anni di vita in stretta relazione con gli adulti. Anche se con l ingresso della donna nel mondo del lavoro la situazione sta cambiando e i bambini sono inseriti nel primo anno di vita al nido.

Gli effetti dell ambiente Le caratteristiche delle scuole influenzano le relazioni che hanno i bambini: il numero della classe, il livello di strutturazione delle attività. Nelle classi numerose i bambini competono per l attenzione dell insegnante, per i giochi se ce ne sono pochi, si dividono in sottogruppi e nascono rapporti selettivi. La presenza di attività strutturate aumenta i tempi di attenzione dei bambini ma riduce le interazioni tra i bambini. Gli spazi piccoli o poco materiale in rapporto al numero dei bambini favoriscono le espressioni di aggressività.

Gli effetti dell ambiente La scuola da sola non offre tutte le opportunità sociali di cui il bambino necessita. Hanno un grande impatto anche il contesto del vicinato, dei parchi giochi, della possibilità di incontrare fuori dalla scuola i compagni di classe. È anche importante il rapporto che hanno stabilito con i genitori (bambini che hanno un attaccamento sicuro con le loro madri stabiliscono relazioni più stabili con i pari). l atteggiamento che i genitori hanno nei confronti delle amicizie tra pari.

Bambini graditi e non GRADITI RIFIUTATI IGNORATI Estroversi Comportamenti inadeguati Timidi Socievoli Turbolenti Non aggressivi Non aggressivi Polemici Subiscono Giochi diadici Molto attivi Insicuri Giochi di gruppo Loquaci Molte attività solitarie Allegri Poco collaborativi Evitano i giochi diadici Disposizione a condividere Molte attività solitarie Ricercano giochi di gruppo Buoni capi Numerosi tentativi di avvicinamento Spaventati

Perché rifiutati? sono rifiutati perché hanno comportamenti inadeguati e hanno comportamenti inadeguati perché sono rifiutati

violenti Cosa succede dopo? 1. i bambini ignorati se trasferiti in gruppi diversi possono modificarsi e farsi accettare. 2. i bambini rifiutati tendono a restare tali. A questo rifiuto si associano una serie di conseguenze negative: scarsa autostima più ansiosi sfiduciati verso le relazioni problemi di adattamento e di comportamento scarso rendimento e abbandono scolastico, comportamenti