Malnutrizione, povertà ed accesso agli alimenti nei paesi in via di sviluppo

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Malnutrizione, povertà ed accesso agli alimenti nei paesi in via di sviluppo esiste oggi un problema di fame nel mondo? com è cambiato nel tempo? è oggi più grave o meno grave che in passato? le aree del mondo in cui si manifesta sono sempre le stesse? perché esiste un problema di fame nel mondo? EMAA 14/15 III / 1 le dimensioni del problema della fame nel mondo nel 1995 i bambini con meno di 5 anni malnutriti erano 160 milioni; nel 2020 ci si aspetta che siano 135 milioni (IFPRI) nel 2020 ci si aspetta che siano malnutriti il 40% dei bambini sotto i cinque anni dell Asia Meridionale ed il 30% di quelli dell Africa Sub-Sahariana (IFPRI) la FAO (ONU) stima che nel 2012 circa 840 milioni di persone fossero cronicamente malnutrite, il 12% della popolazione mondiale nel 1970 i malnutriti erano 917 milioni, il 25% della popolazione mondiale, nel 1990 1015 milioni (19%) III / 2 1

le dimensioni del problema della fame nel mondo l offerta di alimenti per il consumo umano pro capite stimata nel 2010 era pari a 2900 calorie al giorno qual è un apporto calorico giornaliero sufficiente per garantire una vita sana? dipende dalle temperature e dallo stile di vita dell individuo per la FAO la soglia della sottonutrizione è pari, ad esempio, nell Africa Sub-sahariana a 1830 calorie al giorno, in America Latina a 1907 (ma per una crescita sana ce ne vogliono 2500 ) in ogni caso, nel 2012, c era abbastanza cibo per nutrirci tutti, ma c erano comunque 840 milioni di sottonutriti cronici III / 3 c è abbastanza cibo per tutti, anche nei paesi in via di sviluppo? III / 4 2

c è sempre stato abbastanza cibo per tutti, anche nei paesi in via di sviluppo? III / 5 la crescita della popolazione mondiale in una prospettiva di lungo periodo III / 6 3

Popolazione mondiale, dei paesi in via di sviluppo, sviluppati ed in transizione (miliardi di abitanti) 10 miliardi 8 6 4 2 0 la crescita della popolazione mondiale in una prospettiva di lungo periodo 1970 2000 2015 2030 2050 Mondo 3,692 6,071 7,197 8,13 8,919 PVS 2,603 4,731 5,802 6,709 7,509 PS 0,727 0,905 0,965 1,003 1,019 PT 0,351 0,411 0,399 0,38 0,343 Mondo PVS PS PT III / 7 III / 8 4

dinamiche demografiche e disponibilità di alimenti La disponibilità media pro capite di alimenti nei paesi in via di sviluppo è cresciuta sensibilmente nonostante un aumento della popolazione in questi stessi paesi tra il 1962 ed il 2010 da 2,139 miliardi di abitanti a 5,668 miliardi!! III / 9 le dimensioni del problema della fame nel mondo III / 10 5

come è cambiata la distribuzione spaziale della sottonutrizione tra gli inizi degli anni 90 ed i primi anni di questo decennio? III / 11 la Cina il gigante cinese: 1 miliardo 372 milioni di abitanti su 6 miliardi e 896 complessivi, il 20% della popolazione mondiale (2010) nel 1970 la disponibilità pro capite media di alimenti era inferiore a 2100 calorie al giorno già nel 1990 superava le 2700 calorie al giorno! Come hanno fatto? aumentando la produzione di alimenti: il sistema di corresponsabilità introducendo forti disincentivi alla procreazione III / 12 6

In futuro? la Cina in cerca di 'sicurezza alimentare' la Cina Solo il 9% delle sue terre è arabile, pertanto la Cina, per sfamare la sua popolazione, deve ricorrere alle importazioni di prodotti agricoli dal resto del mondo. La Cina sta cercando di accaparrarsi terre coltivabili ( granai del pianeta ) incentivando le grandi imprese agroalimentari nazionali ad acquistare terreni agricoli in tutto il mondo EMAA 10/11 III/13 la Cina Il forte sfruttamento del suolo, la contaminazione da fitofarmaci e da fertilizzanti delle acque, la competizione per l uso del suolo delle attività extra agricole, oltre al maggior fabbisogno di terra legato alle produzioni zootecniche sono alcuni dei fattori che hanno reso precario l autoapprovvigionamento alimentare della Cina. EMAA 10/11 III/14 7

la Cina Inoltre, la variazione dei costumi alimentari di quasi 1,4 miliardi di persone ha conseguenze su scala planetaria: il maggior ricorso alle importazioni alimentari in Cina ha ripercussioni sulla stabilità dei mercati mondiali e sui sistemi agricoli nei paesi in via di sviluppo. EMAA 10/11 III/15 l India il colosso indiano: 1 miliardo e 225 milioni di abitanti su 6 miliardi e 896 complessivi, il 17% della popolazione mondiale (2010) nel 1980 la disponibilità pro capite media di alimenti era inferiore a 2100 calorie al giorno nel 1990 superava le 2300 calorie al giorno Come hanno fatto? aumentando la produzione di alimenti introducendo forti disincentivi alla procreazione III / 16 8

l India Il caso del Punjab (Centomila punture di spillo di F.Rampini) Questa regione dell India, grazie alla sua intensa produttività agricola sviluppata in seguito alla rivoluzione verde (utilizzo di pesticidi e concimi chimici), riforniva di prodotti agricoli buona parte dell India. In quella regione negli anni 2000 si registra un aumento di suicidi e tossicodipendenze: eccesso di pesticidi; impoverimento dei suoli; malattie umane legate ai veleni nell ambiente, con l aumento esponenziale dei malati di cancro EMAA 10/11 III/17 Anni in cui si è avuta un emergenza alimentare tra il 1981 ed il 2010. Fonte: Konandreas, 2012. III / 18 9

Il GHI (Global Hunger Index), un indice della gravità del problema della sottonutrizione GHI = 1/3 % della popolazione malnutrita + 1/3 % dei bambini sotto i 5 anni sottopeso + 1/3 tasso di mortalità dei bambini sotto i 5 anni III / 19 III / 20 10

Fonte: Alston e Pardey (2014). III / 21 ricapitolando. la disponibilità di alimenti pro capite è cresciuta nel tempo, nonostante il fortissimo aumento della popolazione nei paesi in via di sviluppo ciò si è avuto perché la produzione agricola mondiale è cresciuta ad una velocità maggiore di quella alla quale è cresciuta la popolazione anche nei paesi in via di sviluppo la disponibilità di alimenti, mediamente, è sufficiente a garantire a tutti un alimentazione al di sopra della soglia della malnutrizione ciononostante, ancora oggi il 15% circa della popolazione mondiale è cronicamente malnutrito il problema sta nei vincoli che impediscono l accesso agli alimenti il problema è prevalentemente un problema di povertà! III / 22 11

cosa determina un adeguato/inadeguato consumo di alimenti? dinamica della produzione agricola importazioni dinamica della popolazione sprechi disponibilità di alimenti accesso agli alimenti dinamica dei redditi adeguato/inadeguato consumo di alimenti III / 23 cosa può cambiare le determinanti del consumo di alimenti? Ricerca ed assistenza tecnica Investimenti Educazione/Pianificazione familiare Riduzione degli sprechi dinamica della produzione agricola sprechi importazioni disponibilità di alimenti dinamica della popolazione Aiuti alimentari dinamica dei redditi accesso agli alimenti Politiche agrarie (prezzi) Sviluppo economico adeguato/inadeguato consumo di alimenti III / 24 12

III / 25 Secondo uno studio Coldiretti su dati FAO (richiamato da Repubblica 05/02/2016) A livello mondiale, un terzo del cibo prodotto viene sprecato per un totale di 1,3 miliardi di tonnellate, che sarebbero ampiamente sufficienti a sfamare la popolazione che soffre di fame cronica. Gli sprechi alimentari hanno raggiunto le 670 milioni di tonnellate nei paesi industrializzati e le 630 milioni di tonnellate in quelli in via di sviluppo. Ogni anno il cibo che viene prodotto, ma non consumato, sperpera un volume di acqua pari al flusso annuo di un fiume come il Volga, utilizza 1,4 miliardi di ettari di terreno - quasi il 30 per cento della superficie agricola mondiale - ed è responsabile della produzione di 3,3 miliardi di tonnellate di gas serra. EMAA 10/11 III/26 13

Per evitare gli sprechi L'associazione degli agricoltori ha elaborato un vademecum in otto punti: 1. leggere attentamente la scadenza sulle etichette; 2. verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati; 3. effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo; 4. privilegiare confezioni adeguate; 5. scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione; 6. preferire la spesa a km 0; 7. riscoprire le ricette degli avanzi; 8. chiedere la doggy bag al ristorante. EMAA 10/11 III/27 la povertà il 20% della popolazione mondiale vive con meno di 1.25 dollari (1 ) al giorno più della metà della popolazione mondiale vive con meno di 2 dollari (1,5 ) al giorno il reddito dell 1% più ricco della popolazione mondiale è pari a quello del 57% più povero nel 1960 il reddito medio pro capite nei paesi industrializzati era pari a 9 volte quello medio nei paesi dell Africa Sub-Sahariana. Oggi è 18 volte. III / 28 14

la povertà: percentuale della popolazione che vive con meno di $1.25 (1 ) al giorno III / 29 La povertà: che fare? lo sviluppo economico, di per sè, non garantisce affatto la riduzione della povertà il problema è soprattutto quello di ridurre le disuguaglianze (distribuzione diseguale della ricchezza, ma anche dei diritti e dell accesso ai beni ed alle risorse) e le ingiustizie (ingiustizia sociale, povertà e fame) la crescita economica ed un uso più efficiente delle risorse disponibili devono essere perseguiti non come obiettivo per sé, ma come strumenti per ridurre disuguaglianze ed ingiustizie III / 30 15

malnutrizione nei paesi poveri, una nuova dimensione. The shape of things to come? The Economist, December 2003 The Economist, December III / 31 malnutrizione nei paesi poveri, una nuova dimensione. The shape of things to come? The Economist, December 2003 The Economist, December III / 32 16

malnutrizione nei paesi poveri, una nuova dimensione. Obesità (ma anche problemi cardiocircolatori, diabete, ) non stiamo parlando di consumatori ricchi, che mangiano troppo, ma di consumatori poveri in molti casi si tratta di donne, che vivono nelle città, in paesi in via di sviluppo ci sono oggi 115 milioni di persone obese nei paesi in via di sviluppo -- non ce n erano due generazioni fa fame ed obesità presenti assieme nella stessa famiglia! in Brasile le famiglie in cui è presente un membro obeso ed uno sottopeso sono l 11% del totale (di solito si tratta di un bimbo sottopeso e di un adulto non anziano obeso) III / 33 EMAA 10/11 III/34 17