Le logiche aziendali e imprenditoriali

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LEZIONE N. 1 LE LOGICHE AZIENDALI E IMPRENDITORIALI LEZIONE N. 1 Le logiche aziendali e imprenditoriali Che cos è il trading? Ci sono diverse possibili risposte a questo e tutte possono essere valide, ma noi vogliamo farvi capire cos è realmente il trading e soprattutto come deve essere approcciato per avere successo. Il trading è un attività imprenditoriale. Voi dovete costruire la vostra azienda del trading ed esserne il capo indiscusso. Quando siete sui mercati voi non siete più Mario Rossi. Sarete invece Mario Rossi Trading S.p.A., azienda specializzata nel trading professionale di alto livello. In genere vengono proposti diversi modi di fare trading. Noi vi proponiamo l unico possibile per noi e questo è il trading professionale. Non è un hobby ma è una professione e con questo modello mentale deve essere approcciata. Vantaggi del trading rispetto a un normale lavoro dipendente: orari flessibili completa libertà se vogliamo andare in ferie lo facciamo per quanto tempo vogliamo lo stesso dicasi per la malattia non bisogna andare in ufficio meritocrazia assoluta Vantaggi rispetto a un attività imprenditoriale tradizionale: non bisogna costituire una società dal notaio spese d avviamento ridottissime possibilità di provare in demo la vostra attività non dovete litigare con i dipendenti niente contributi e tfr per i dipendenti non dovete litigare con i fornitori non dovete litigare con lo stato per permessi, licenze e pratiche burocratiche non dovete litigare con i clienti non dovete preoccuparvi dei ladri tasse bassissime rispetto a un attività normale in caso di fallimento non vi ritroverete con debiti da pagare e banche che vi inseguono per pignorarvi la casa potete fare quest attività in tutto il mondo se volete trasferirvi

LEZIONE N. 1 LE LOGICHE AZIENDALI E IMPRENDITORIALI costi del commercialista ridotti all osso niente spese d affitto e tasse fantasiose facile scalabilità Vediamo come ragiona un imprenditore del trading. Un imprenditore ha la sua attività e se ne prende cura in ogni suo aspetto. Sa che non è facile e per questo è disposto a mettere tutto il suo impegno in quello che fa e a fare cose che altri non sono disposti a fare. Un imprenditore deve essere consapevole di cosa succede nella sua azienda e soprattutto deve essere pronto ad intervenire quando le cose non vanno per il verso giusto. Se siete degli imprenditori, dovete assolutamente sapere una cosa che fa tutta la differenza di questo mondo. Quello che vi farà guadagnare non è il prodotto che vendete o la vostra strategia di trading. Quello che vi farà guadagnare è il sistema attraverso cui strutturate la vostra azienda. Essa è un sistema formati da più sottosistemi che devono lavorare in armonia e integrarsi alla perfezione. Perché parliamo di sistema? Perché quando fate un qualcosa è molto più comodo avere a disposizione un comodo sistema già strutturato, che vi dice cosa fare, quando farla e come farla e soprattutto se farla. Spesso infatti nella maggior parte delle aziende non ci sono questo tipo di strutture e l unico risultato è la mediocrità. Un esempio eclatante è quello di McDonald s. siamo sicuri che ognuno di voi sappia fare dei panini molto più buoni di loro. La domanda è: sapreste anche costruire un sistema come il loro? Probabilmente no. Ciò che fa guadagnare è un sistema che funziona e non un buon prodotto. Portando questo esempio al mondo del trading non sarà la vostra strategia o la vostra abilità a portarvi al successo, quanto la capacità di fare del trading un sistema di lavoro che funzioni bene. Potreste anche avere una buona strategia, ma se non utilizzate anche altre componenti fondamentali non avrete mai risultati eccellenti. Quindi non serve avere la strategia migliore del mondo ma serve essere organizzati. Quindi quali sono i sistemi necessari affinché la vostra azienda di trading funzioni bene? Sono 3 e noi li chiamiamo i Pilastri del Trading: ü Capacità di analisi ü Money management ü Psicologia

LEZIONE N. 1 LE LOGICHE AZIENDALI E IMPRENDITORIALI Tutti e 3 sono assolutamente fondamentali per poter guadagnare. Se ne manca solo uno potreste andare incontro al disastro. Andremo in profondità su ognuno di questi pilastri in modo che abbiate tutte le conoscenze che vi servono. Andiamo a vedere quali sono i reparti necessari all interno della vostra azienda di trading: 1. Reparto Fornitori: questo reparto ha il compito di analizzare e controllare i vostri attuali fornitori e di cercarne di altri se ne avete bisogno. Deve controllare che il broker offra un buon servizio e che faccia il vostro interesse, che il software che utilizzate sia il migliore per voi, che il vostro computer sia potente quanto basta e che la connessione internet a cui vi affidate sia solida e veloce. 2. Reparto Ricerca e Sviluppo: questo ha il compito di portare avanti lo studio dei mercati e il miglioramento continuo di nuove tecniche e la scoperta di nuove opportunità. 3. Reparto Strategia e Pianificazione: questo reparto ha il compito di effettuare le analisi e di sviluppare un piano d azione coerente. Il risultato di questo lavoro è un piano di trading completo ed efficace nel lungo termine. 4. Reparto Gestione del Rischio: questo reparto ha il compito di tenere sotto stretto controllo il rischio su ogni operazione, il rischio complessivo di portafoglio e il rischio sistemico a cui siete esposti. Non si fa trading se la gestione del rischio non dà il via libera. 5. Reparto Operations: qui avviene il lavoro vero e proprio, in cui tutte gli input ricevuti vengono messi in pratica. È questo reparto che schiaccia il pulsante Compra o Vendi e che chiude le operazioni. 6. Reparto Controllo di Gestione: questo reparto deve controllare minuziosamente tutte le cose che sono state fatte, scovare e correggere eventuali errori. Misura i vostri risultati e si dà da fare per migliorarli. 7. Reparto Finanza: questo invece ha il compito di cercare e trovare i soldi da utilizzare nelle operazioni. Si occupa di gestire i vostri soldi e di decidere quanti metterne e quanti tirarne fuori dal vostro conto. Ha anche il compito di trovare dei finanziatori esterni. 8. Reparto Societario e Tributario: questa sezione deve studiare e controllare le aliquote fiscali e tutto ciò che le riguarda. Questo reparto ha il compito di farvi pagare meno tasse possibile, legalmente. Inoltre ha il compito di studiare le varie soluzioni societarie che più si adattano a voi per operare a livello professionale senza esporvi a rischi eccessivi e senza regalare allo Stato i soldi che avete guadagnato duramente. Un imprenditore sa leggere i documenti aziendali e li sa interpretare efficacemente. Il documento più importante che un imprenditore può avere è il bilancio. Sul bilancio vengono scritti tutti gli avvenimenti e i loro risultati. Dal bilancio vediamo se abbiamo perso o guadagnato, quanto stiamo pagando i servizi che utilizziamo e quanto ci rimane in tasca. È attraverso questo documento che vediamo se la nostra attività sta andando bene o meno. Vediamo insieme come è fatto questo bilancio.

LEZIONE N. 1 LE LOGICHE AZIENDALI E IMPRENDITORIALI Esso è composto da 3 parti: il conto economico, lo stato patrimoniale e la nota integrativa. Il conto economico è il documento su cui vengono annotate tutte le vostre operazioni, le spese e le entrate. Vediamo cosa va inserito di preciso qui. COSTI Spread e commissioni Piattaforma Dati di mercato Computer Connessione internet Il vostro tempo Formazione Tasse CONTO ECONOMICO RICAVI Guadagni su operazioni in conto proprio Guadagni in operazioni in conto terzi RICAVI COSTI = GUADAGNO Lo stato patrimoniale è il documento su cui viene presa nota delle vostre attività, cioè dei vostri beni che producono reddito, e delle vostre passività, cioè dei debiti che avete. ATTIVI Computer e attrezzatura Formazione Esperienza Credibilità STATO PATRIMONIALE PASSIVI Soldi di terzi Guadagni su soldi di terzi Soldi propri Guadagni su soldi propri Sullo stato patrimoniale è bene che sia le colonna di sinistra che di destra aumentassero nel tempo. Mano a mano che procedete nella vostra attività la vostra formazione, l esperienza e la credibilità devono crescere costantemente. Solo in questo modo può crescere anche la colonna di destra. Infatti più sarete bravi, più avrete esperienza e credibilità, più persone vorranno darvi i loro soldi da investire e più soldi potete guadagnare direttamente e indirettamente. Attraverso questo schema potrete vedere il meccanismo dell interessa composto, che è molto potente. Più andrete avanti e migliorerete, più le vostre possibilità di guadagno aumenteranno in maniera esponenziale.

LEZIONE N. 1 LE LOGICHE AZIENDALI E IMPRENDITORIALI L ultimo documento è la nota integrativa. Qui dovrete scrivere una relazione trimestrale/semestrale/annua su come va la vostra attività. Dovrete appuntare cosa avete fatto bene e cosa avete fatto male, se ci sono stati degli errori grossolani dovuti a superficialità o degli errori dovuti a mancanza d esperienza. Dovete poi fare una sintesi generale del periodo, se è stato positivo o negativo, se poteva andare meglio o peggio, se avete corso dei rischi eccessivi o siete stai molto conservativi, se il periodo è andato come vi aspettavate o se è andato meglio o peggio. Insomma dovete andare a cercare il pelo all uovo della vostra operatività sia nel bene che nel male. Solo in questo modo potrete avere una base di partenza per programmare dei miglioramenti. Dopo aver visto insieme tutto questo, immaginate ora di possedere una fabbrica. Come si svolge il lavoro al suo interno? Tutto è schematizzato e tutti sanno cosa fare, quando e come. È un sistema che funziona da solo e voi dovete solamente controllare che tutto proceda bene senza intoppi. È proprio così che un attività di trading dovrebbe svolgersi. Sapete già tutto quello che dovete fare e ci sono pochi spazi per i dubbi. Dove faremo lavorare la nostra azienda? Sui mercati naturalmente! Cos è un mercato innanzitutto? È un luogo in cui compratori e venditori si incontrano per scambiarsi un certo tipo di bene. Magari conosci i vari mercati di città, dove tutti scambiano tutto con tutti, ma questi non sono i mercati che piacciono a noi. I mercati in cui andremo ad operare scambiano ognuno solamente un certo bene. Possiamo suddividere i mercati principalmente in 4 categorie: 1. FOREX 2. Materie Prime 3. Equities 4. Tassi di interesse FOREX È il mercato valutario, in cui l oggetto di scambio non è un bene ma un mezzo per comprare dei beni. In pratica sul mercato valutario si compra e si vende denaro. Ma come si fa a comprare il denaro con altro denaro? Sembra un controsenso, perché noi siamo abituati a usare il denaro per comprare qualcosa, non per comprare altro denaro. La risposta è che compriamo un certo tipo di denaro, pagando con un altro tipo di denaro. Compriamo dollari pagando in euro, o compriamo euro pagando in dollari.

LEZIONE N. 1 LE LOGICHE AZIENDALI E IMPRENDITORIALI Materie Prime I mercati delle materie prime, o altrimenti dette Commodities, sono i mercati in cui si scambiano i materiali che servono alle industrie per produrre i beni che utilizziamo o che consumiamo direttamente. In questi mercati si scambiano il grano, il mais, il cacao, lo zucchero, il caffè, il bestiame, il petrolio, il gas, l oro, l argento e tanti altri materiali indispensabili alla vita di tutti i giorni. Equities Questi mercati scambiano quote di capitale di rischio. Cos è? È semplicemente il capitale che noi forniamo a un azienda per farla funzionare e produrre reddito. In pratica noi investiamo in un azienda comprando le sue azioni. Le azioni sono lo strumento più conosciuto e famoso. Magari ne detieni qualcuna anche tu. In questo mercato non si scambiano solamente azioni singole, ma anche gruppi di azioni. Avete mai sentito parlare dell indice di borsa di Milano? Il FTSE MIB, così si chiama l indice, non è altro che la somma delle 40 aziende italiane più capitalizzate, cioè che valgono di più. Quindi possiamo fare trading sia su azioni singole che su gruppi di azioni. Tassi di interesse Il mercato obbligazionario è quello che esprime i tassi d interesse applicati ai prestiti che facciamo a società private o allo Stato. Quando compriamo o vendiamo obbligazioni è il tasso di interesse che determina il loro valore. Più il tasso di interesse corrisposto è alto e più il prezzo delle obbligazioni è basso, mentre più il tasso di interesse è basso e più il prezzo è basso. Prezzo e tasso di interesse sono correlati inversamente. Quando uno sale l altro scende e viceversa. Ognuno di questi mercati ha delle caratteristiche particolari che devono essere tenute in considerazione. Scopriremo in dettaglio le differenze più avanti nel corso.

LA VERA NATURA DEL MERCATO E DEL SUO COMPORTAMENTO La vera natura del mercato e del suo comportamento Per comprendere qualsiasi sistema, dobbiamo conoscere e capire due cose fondamentali: Qual è lo scopo del sistema Chi sono i suoi partecipanti Quindi qual è lo scopo del mercato? È presto detto perché lo scopo di ogni mercato non è quello di scambiare beni e servizi, ma quello di facilitare questo scambio. In qualunque società, da quella meno evoluta a quella più evoluta, gli scambi avvengono in maniera naturale e fisiologica. È normale per una persona scambiare qualcosa che gli è poco utile ed è disposto a sacrificare con qualcosa che per lui è molto più utile. In pratica quello che riceviamo in cambio deve essere per noi più utile di quello che diamo in cambio, cioè dobbiamo ricevere più valore di quello che diamo. Solo quando questa condizione è rispettata possono avvenire degli scambi. Ma che brutta cosa! È assolutamente egoistica non trovate? Assolutamente no. Infatti in ogni scambio ci devono essere sempre 2 controparti, perché uno deve vendere e l altro comprare o viceversa. Come si formano queste coppie? Semplicemente 2 persone devono contemporaneamente voler scambiare ciò che hanno per qualcosa che per loro ha più valore. Questo vuol dire che entrambi sono poco soddisfatti da quello che posseggono e desiderano perciò scambiarlo sul mercato. In questo modo entrambi ricevono più valore di quello che danno e l economia funziona bene, perché tutti i partecipanti massimizzano il valore per sé stessi scambiando beni e servizi con altre persone che li desiderano. Ma come si fa a fare in modo che questo sistema funzioni bene, cioè che sia efficiente? Un mercato per essere efficiente, deve consentire la massimizzazione dell utilità per ogni partecipante, cioè ogni persona che si affaccia sul mercato deve andarsene più contento di quando è arrivato. Per fare questo il mercato deve essere in grado di mettere in contatto compratori e venditori, in modo che avvenga il maggior numero di scambi. Infatti se voi andaste al mercato e nessuno scambiasse merci, quel mercato durerebbe davvero poco, perché se al mercato non avvengono scambi allora i partecipanti sbaraccano e vanno da qualche altra parte a fare affari.

LA VERA NATURA DEL MERCATO E DEL SUO COMPORTAMENTO Quindi più un mercato è efficiente e più scambi vengono effettuati al suo interno. Passiamo ora a capire chi sono i partecipanti dei mercati. La risposta è tanto semplice quanto immediata: sono esseri umani. In quanto esseri umani, siamo creature che hanno delle abitudini con modelli psicologici ed emozionali che tendono a ripetersi nel tempo. Come risultato la psicologia umana ha un grande effetto sulla percezione del valore nei mercati e quindi sul movimento del prezzo che ne risulta. Ogni mercato ha delle proprietà di domanda ed offerta intrinseci, cioè che sono specifici di quel mercato e di nessun altro. Ma la domanda e l offerta stesse sono grandemente influenzate dalla psicologia dei partecipanti. Il risultato è che la domanda e l offerta e la psicologia sono due cose che si intrecciano inevitabilmente tra di loro e causano i movimenti di prezzo a cui assistiamo. La legge della domanda e dell offerta Questa legge è molto semplice e dice che se la domanda aumenta a parità di offerta, il prezzo sale. Questo perché più persone sono interessate a comprare ma c è scarsità di un certo bene, quindi per ottenerlo sono disposte a pagare di più rispetto a qualcun altro e il venditore cercherà di vendere a chi paga il prezzo più alto. Invece se l offerta aumenta a parità di domanda, il prezzo scende. Questo perché c è più merce da vendere sul mercato e i compratori non ne hanno bisogno oltre a quella che hanno già comprato. Quindi i venditori per poter liberare il magazzino devono abbassare il prezzo, fino al punto in cui per i compratori diventa conveniente comprare. Ecco quindi spiegati dal punti di vista fondamentale i movimenti del mercato. Prezzi troppo alti causano una scarsità di domanda e un eccesso d offerta per due motivi: Molti di quelli che vogliono comprare non possono permettersi prezzi così alti e quindi smettono di comprare; Chi vende una certa quantità di beni, ne vuole vendere ancora di più se il prezzo sale, perché i suoi guadagni aumentano e inoltre altri partecipanti sono invogliati a entrare nel mercato a fare profitti vendendo merci. A questo punto cosa succede? I prezzi sono alti, le persone non sono più disposte a comprare e i produttori inondano il mercato di merce per venderla ad un prezzo molto favorevole.

LA VERA NATURA DEL MERCATO E DEL SUO COMPORTAMENTO La conseguenza di tutto questo è che il prezzo crolla, sia perché i compratori non comprano sia perché i venditori non vendono. In questa situazione il prezzo è troppo lontano dal valore, cioè il prezzo è troppo alto rispetto al reale valore che il mercato attribuisce a un determinato bene. Prezzi troppo bassi invece causano una scarsità d offerta e un eccesso di domanda per due motivi: I venditori non vogliono più vendere a prezzi così bassi perché ci guadagnano troppo poco o addirittura perdono soldi e molti fornitori scelgono di ritirarsi dagli affari perché per loro non è più conveniente e potrebbero andare in bancarotta; I compratori cercano d accaparrarsi più merce possibile perché sanno che il prezzo è basso e sanno anche di poter rivendere a un prezzo più alto in futuro. Cosa succede in questo scenario? La merce su mercato comincia a scarseggiare e chi la vuole è obbligato ad alzare l offerta per invogliare il venditore a vendere. La conseguenza è che il prezzo schizza in alto. Adesso invece passiamo alla parte psicologica della determinazione del prezzo. Qui entrano in gioco delle componenti estremamente potenti nei mercati: le emozioni. Queste sono classificabili in molti tipi ma quelle più forti che ci interessano e che spingono i mercati su e giù sono essenzialmente due: Avidità o euforia Panico Se sommiamo queste 2 emozioni ai meccanismi di domanda e offerta il quadro diventa subito molto più chiaro. Dovete sapere che queste emozioni determinano l inizio e la fine dei trend di mercato, cioè dei grandi movimenti che impareremo a sfruttare. L euforia si ha quando c è un eccesso di ottimismo, il prezzo continua a salire velocemente e tutti, dalla banca al macellaio, vogliono entrare sul mercato per approfittare di questo movimento. La loro avidità li spinge a comprare sperando di ottenere un facile ed enorme guadagno. È proprio in questo momento, cioè quando tutti ma proprio tutti hanno comprato e sono convinti che il prezzo salirà, che il mercato crolla e fa subire loro delle pesanti perdite. Infatti tutti i possibili compratori sono già entrati a mercato e hanno acquistato. A questo punto chi c è che può portare il prezzo ancora più in alto? Nessuno.

LA VERA NATURA DEL MERCATO E DEL SUO COMPORTAMENTO Se il prezzo non può più andare in alto, l unica direzione possibile è in basso. Quando la fase di euforia finisce, inizia quella di panico generalizzato. Tutti sono entrati sul mercato comprando e detengono una certa quantità di azioni o di qualsiasi altro strumento quotato. Siccome non sanno più a chi vendere, perché i compratori sono spariti, vanno nel panico più totale e abbassano disperatamente il prezzo per poter trovare qualcuno a cui sbolognare il loro cattivo investimento. La discesa si arresterà quando il prezzo arriverà in un area di valore realmente accettata dal mercato e da qui in poi il ciclo si ripete all infinito. Trascurare uno o entrambi questi componenti può essere molto pericoloso, perché si presta attenzione a cose che hanno poca importanza realmente e si prendono decisioni che non hanno delle solide fondamenta. A questo punto vi sarete accorti che i partecipanti del mercato si possono suddividere in due categorie: compratori e venditori. Potete immaginare il mercato per quello che è, cioè un asta. Nelle aste tradizionali c è un solo venditore e una moltitudine di compratori, quindi il prezzo continua a salire senza mai scendere, proprio perché c è scarsità d offerta. D altronde non potrebbe essere altrimenti perché i pezzi venduti sono di solito unici e perciò anche il venditore è uno solo.

LA VERA NATURA DEL MERCATO E DEL SUO COMPORTAMENTO Se invece in un asta i compratori o i venditori non fossero unici, allora si potrebbe assistere a una bella battaglia per la determinazione del prezzo. Prendendo un mercato su cui si può fare trading, possiamo vedere che la domanda e l offerta si incontrano e scambiano molto facilmente perché l oggetto dello scambio è un contratto standardizzato. Cioè la merce non varia da venditore a venditore ma è tutta uguale e questo permette agli scambi di avvenire facilmente, perché le controparti si accoppiano meglio. In quest asta compratori e venditori ci incontrano e si confrontano, determinando il prezzo momento per momento. Il meccanismo che abbiamo spiegato per la determinazione del prezzo potrebbe sembrare semplice ma in realtà è molto complesso, proprio per i molti fattori che intervengono e si intrecciano. Per sapere qual è il corretto valore di mercato, il prezzo deve poter andare in alto e in basso in modo naturale, per permettere di scoprire qual è il reale valore accettato dal mercato e facilitare gli scambi. Questo processo è in continua evoluzione, perché il valore non rimane costante e quindi ci saranno molte variazioni per poter capire qual è il nuovo valore accettato e se questo è più alto o più basso del precedente.

LA VERA NATURA DEL MERCATO E DEL SUO COMPORTAMENTO Per ora la cosa più importante da tenere in mente è la semplicità del processo di base, cioè mettendo insieme il valore fondamentale di domanda e offerta e delle emozioni umane. Questo ci permetterà di avere chiaro e di comprendere a un livello più profondo i mercati, senza perderci in teorie sconclusionate. Ora possiamo vedere insieme cosa succede con un esempio pratico. Siete mai andati a comprare il pane? Come fa un fornaio a stabilire i propri prezzi? Ci sono molte variabili da considerare e il nostro fornaio deve fare del suo meglio per decifrare il mercato e ricavare la massima utilità per sé stesso, che significa far andare la sua attività in modo che gli procuri il massimo guadagno possibile. Per capire quanto sta guadagnando, il fornaio deve fare alcuni semplici calcoli. Il suo guadagno è dato dagli incassi meno le spese. INCASSI = /Kg x Kg venduti SPESE = /Kg x Kg prodotti Il fornaio deve operare degli aggiustamenti affinché il suo guadagno sia il massimo possibile, mentre il prezzo e le quantità vendute possono subire tutte le variazioni necessarie. Partiamo da una situazione di equilibrio in cui il prezzo è già stato stabilito ed è di 1/kg, mentre il costo per ogni Kg prodotto è di 0,80/Kg. Il fornaio vende 100Kg di pane al giorno. SAPIENZA TRADING SPECIALIST www. sapienzafinanziaria.com/trading- specialist

LA VERA NATURA DEL MERCATO E DEL SUO COMPORTAMENTO In questa situazione avremo: QUANTITA VENDUTA = 100Kg INCASSI = 100/giorno SPESE = 80/giorno GUADAGNO = 20/giorno Il fornaio non sa se questo prezzo è il livello ottimo che può ricavare dal mercato o se necessita di alcuni aggiustamenti. Per scoprire come il mercato reagisce ad una variazione di prezzo, il fornaio aumenta il prezzo a 1,20/kg. Naturalmente il mercato reagisce ad un prezzo più alto diminuendo la domanda, perché per alcune persone diventa troppo costoso comprare. Nuova situazione: QUANTITA VENDUTA = 80Kg INCASSI = 96/giorno SPESE = 64/giorno GUADAGNO = 32/giorno Vediamo che il fornaio alzando il prezzo e vendendo di meno, guadagna molto di più! Allora, forte di questo suo successo, crede di poter alzare ancora il prezzo per poter guadagnare di più e lavorare di meno. Il prezzo viene alzato a 1,40/Kg. Vediamo cosa succede. Nuovo rialzo dei prezzi QUANTITA VENDUTA = 60Kg INCASSI = 84/giorno SPESE = 48/giorno GUADAGNO = 36/giorno Incredibile, il fornaio è riuscito a migliorare di nuovo! Facendo degli esperimenti ha quasi raddoppiato il suo guadagno. Non contento del successo ottenuto, decide di alzare ancora di più il prezzo a 1,60/Kg.

LA VERA NATURA DEL MERCATO E DEL SUO COMPORTAMENTO Terzo rialzo dei prezzi QUANTITA VENDUTA = 30Kg INCASSI = 48/giorno SPESE = 24/giorno GUADAGNO = 24/giorno Il nostro fornaio ha tirato troppo la corda, tanto che ormai quasi nessuno viene a comprare da lui, perché i prezzi sono troppo alti. Allora la cosa migliore da fare è abbassare il prezzo, in modo da tornare ai livelli di guadagno precedenti. Infatti il prezzo iniziale era troppo basso e doveva essere alzato. Abbiamo visto cosa succede con il fornaio che aggiusta i prezzi. Ma cosa succede se aggiungiamo la psicologia dei compratori? Nel caso ipotetico del fornaio, immaginiamo che si sparga la notizia che il raccolto di grano è andato distrutto e che ci sarà scarsità di pane nei prossimi mesi. Non importa se la notizia può non essere vera, ciò che conta è il risultato che ha sul mercato. Il risultato è che le persone avranno paura di rimanere senza pane e faranno tutto ciò che possono per accaparrarsene il più possibile. Saranno disposte quindi a pagare il pane molto di più. Anche il fornaio sa benissimo della scarsità futura e, vedendo che le persone hanno paura e sono disposte a pagare di più, alza il prezzo e continua ad alzarlo finché i compratori saranno disposti a comprare. Arrivato al massimo di mercato, è costretto ad abbassarlo di nuovo per attrarre nuovi compratori. Che succede se invece di scarsità c è abbondanza di grano e di pane? Il prezzo naturalmente scenderà e il fornaio sarà costretto ad abbassare il suo prezzo se vuole continuare a vendere. Anzi è probabile che avrò problemi di magazzino, perché avrà molto pane da vendere prima che si rovini e quindi è incentivato ancora di più ad abbassare il prezzo. Se uniamo insieme le due dinamiche di domanda/offerte e psicologia vediamo come i prezzi si muovano facilmente su e giù e cambino spesso di valore. Questa è una cosa fantastica, perché è proprio questo cambiamento continuo di prezzo che ci consente di andare a guadagnare sui mercati.

LEZIONE N. 2 LEZIONE N. 2 Programma Sapienza Forex Edizione marzo 2015 Le basi del Forex Il FOREX (FOReign EXchange) Market è il più grande mercato finanziario al mondo, con un controvalore di scambi di oltre 4.000 miliardi di $ al giorno. Se paragonato ai 50 miliardi di $ di volumi al giorno del NYSE, il mercato azionario americano, si nota facilmente quanto immenso sia il FOREX Cosa viene scambiato sul Forex? Cosa può mai venire scambiato su un mercato che presenta un tale volume di contrattazioni? Semplice... denaro Pensiamo di dover cambiare i nostri Euro in una qualsiasi altra valuta, per i motivi più vari (devo recarmi in un paese estero, devo comprare un oggetto su internet che proviene da un paese estero, devo comprare titoli esteri, ecc...) Per effettuare l'operazione di cambio devo rivolgermi, anche inconsapevolmente, al Forex Operando sul Forex si acquista una valuta vendendone contemporaneamente un'altra Esempio: devo cambiare i miei Euro in Dollari USA, allora venderò i miei Euro per acquistare il corrispettivo in Dollari, in base al tasso di cambio del mercato Le valute sono scambiate appunto in coppia: per esempio Euro contro Dollaro USA (EUR/USD) oppure Sterlina Inglese contro Yen Giapponese (GBP/JPY), ecc. Le coppie sono chiamate cross (incroci) valutari

LEZIONE N. 2 I cross Forex La quotazione di un cross Forex esprime il valore di una valuta rispetto ad un'altra Facciamo un esempio: EUR/USD è il cross Euro contro Dollaro USA e ci dice quanti Dollari USA dobbiamo pagare per comprare 1 euro Se il cross quota 1.4500 vorrà dire che con 1.45 dollari USA compriamo 1 euro, quindi la quotazione esprime anche la forza di una valuta sull'altra Un tasso di cambio superiore a 1 ci dirà che la prima valuta è più forte della seconda La prima valuta è chiamata valuta al numeratore (base currency) La seconda valuta è chiamata valuta al denominatore (quote currency) Infatti possiamo pensare al cross valutario come un vero e proprio rapporto aritmetico tra i valori delle due monete GBP/USD - - - > GBP = valuta al numeratore USD = valuta al denominatore GBP/USD = 1.6000 vuol dire che mi servono 1.60 Dollari (USD) per comprare una sterlina (GBP), ma anche l'inverso, cioè che mi servono 1/1.60 = 0,625 sterline per comprare un dollaro I pips L unità base di un cross valutario é chiamata PIP (percentage in point), ed esprime il movimento più piccolo che un tasso di cambio può subire Il PIP (anche detto Tick) è la quarta cifra dopo la virgola oppure la seconda cifra nei cross con lo Yen Giapponese (JPY) Esempio: tra EUR/USD 1.4230 e 1.4200 la differenza è di 30 pips Tra EUR/JPY 123,32 e 123,33 la differenza è di 1 pip, ecc.

LEZIONE N. 2 NOTA BENE: potresti incontrare anche i prezzi espressi con 5 (o 3) cifre decimali. Si tratta solo di una migliore approssimazione, ma l unità PIP è sempre la quarta (o seconda) cifra decimale (es. EURUSD tra 1,42301 e 1,42315 diremo che la differenza è di 1,4 pips) Nelle operazioni di trading, ogni pip di movimento, in rialzo o in ribasso, equivale ad un certo ammontare di denaro Qualche esempio: USD/JPY 95,40: 1 pip è 0,01, quindi si calcola 0,01/95,40 = 0,0001048 e per ogni 100.000 dollari investiti 1 pip = 10,48 $ USD/CHF 1,1850: 1 pip è 0,0001, quindi si calcola 0,0001/1,1850 = 0,0000843 e per ogni 100.000 dollari investiti 1 pip = 8,43 $ Quando USD non è la valuta al numeratore c è un operazione ulteriore da fare. EUR/USD 1,2264: 1 pip è 0,0001, quindi si calcola 0,0001/1,2264 = 0,0000815 ma è un valore in, mentre tutti gli importi sul Forex sono in dollari USA, quindi dovrò moltiplicare 0,0000815 x 1,2264 (il tasso di cambio) = 0,0000999 e per ogni 100.000 dollari investiti 1 pip = 9,99 $ (arrotondato 10 $) Riprenderemo più in là i vari importi legati al pip Lo spread Una quotazione Forex è espressa usando due prezzi diversi Esempio: se EUR/JPY è quotato 125,00 / 125,02 Vuol dire che posso comprare Euro/Yen a 125,02 (il prezzo di destra) oppure venderlo a 125,00 (il prezzo di sinistra) con uno scarto in difetto di 2 pips Cioè se comprassimo e rivendessimo all'istante perderemmo 2 pips (il cui valore in termini monetari dipende dal volume dell'operazione aperta) Questo allargamento del prezzo è chiamato Spread (o Bid- Ask Spread) e rappresenta un costo per il trader. In assenza di altre commissioni, lo spread è l'unica spesa che abbiamo operando sul Forex Questa spesa è veramente bassa!

LEZIONE N. 2 2 pips, nel caso precedente, corrispondono a 0,02 / 125,00 = 0,01 %!!! Anche nel caso di una quotazione a 4 cifre decimali: 0,0002 / 1,4570 (esempio) = 0,01 %!!! Certo dovremo cercare di lavorare con le condizioni migliori del mercato, perché se invece di 2 pips trovassimo un'offerta di spread ad 1 pip la spesa si dimezzerebbe! Se invece lavorassimo con uno spread di 4 pips la spesa raddoppierebbe! Perché i tassi di cambio oscillano? I tassi di cambio tra le valute, come i prezzi di qualsiasi strumento soggetto ad un'economia di mercato, variano in base alla domanda e all'offerta di quel bene. Sono gli investitori, con le loro scelte di comprare e vendere una certa valuta, che influenzano il tasso di cambio. Ma perché un investitore dovrebbe scegliere di investire sulla valuta di un Paese? Dobbiamo pensare di acquistare una valuta come se stessimo acquistando una quota di partecipazione di quel Paese. Comprando Dollari USA, ad esempio, si sta comprando una quota nell'economia degli Stati Uniti, e si investe sul fatto che l'economia USA possa migliorare da qui in avanti. Il prezzo della moneta, infatti, è riflesso diretto di ciò che il mercato pensa della salute attuale e futura dell'economia di un Paese. Chi opera sul Forex? Il mercato Forex è particolare anche perché gli operatori principali sono soggetti di notevolissima importanza nel panorama economico mondiale. Le banche centrali (BCE, Federal Reserve, ), le più grandi banche d'affari (Goldman Sachs, Merrill Lynch, ) sono i principali attori del Forex Ma anche i più grandi investitori privati al mondo... (Warren Buffett, George Soros, ) E un buon numero di piccoli e medi speculatori che però, chiaramente, potranno muovere molto meno denaro rispetto ai colossi Questo giustifica l'immenso volume di scambi effettuati su questo mercato.

LEZIONE N. 2 Ed è chiaro come non sia semplice affrontare il mercato Forex...ci si trova a lottare da subito con i big mondiali. Ma con le giuste armi che acquisirai ed imparerai ad usare in questo percorso, tutto sarà più facile! Dov'è situato il Forex? A differenza di altri mercati finanziari, come il New York Stock Exchange, il Mercato Azionario Italiano, o molti altri, il mercato Forex non ha un luogo fisico dove vengono centralizzati gli scambi. Il Forex è considerato un mercato Over- the- Counter (OTC) o mercato Interbancario, in quanto l'intero mercato è gestito elettronicamente, all'interno di una rete di banche, in modo continuativo per un periodo di 24 ore su 24. A qualsiasi ora, nel mondo, c'è qualcuno che ha bisogno di cambiare la propria valuta con un'altra... Come si può guadagnare sul Forex? Semplicemente sfruttando le oscillazioni dei cambi: comprando una valuta prima di un rialzo (Long) o vendendola prima di un ribasso (Short), esattamente come con le azioni, ad esempio Di cosa ho bisogno? Negli ultimi anni Internet ha permesso anche ai piccoli speculatori privati di accedere al Forex. Tutto ciò di cui si ha bisogno è : un computer, una connessione veloce a Internet e...la consapevolezza che apprenderai in questo corso. Elevata liquidità ed efficienza Perché il Forex? Il Forex è estremamente liquido! In ogni momento puoi entrare/uscire dal mercato. E l'elevatissimo numero di operatori rende difficile la manipolazione dei prezzi da parte di grandi istituzioni. Il Forex è quindi il mercato più efficiente al mondo! Possibilità di concentrarsi su pochi cross

LEZIONE N. 2 Le coppie disponibili sono molte, ma è possibile concentrarsi su pochi cross valutari (anche solo uno) ed avere sempre e comunque la possibilità di guadagnare. Operazioni al rialzo o al ribasso Sul Forex puoi investire Long o Short con estrema facilità. Mercato h24 Dalle 23 della domenica alle 23 del venerdì (ora italiana) il mercato è SEMPRE aperto e c'è SEMPRE possibilità di fare operazioni. Nessuna commissione sugli eseguiti Solitamente, sul Forex, ci sono zero commissioni sulle operazioni. L unico costo per il trader è lo Spread. Le valute più scambiate

LEZIONE N. 2 Esempio di operazione Forex Immagina di avere 10.000 sul conto trading Sulla piattaforma di trading vedi che l Euro é quotato contro il Dollaro USA a 1.4705/07 (2 pips di spread) Secondo la tua analisi, ritieni che l'euro si possa indebolire a favore del dollaro e così decidi di entrare al ribasso sul cross, quindi di vendere 10.000 ed acquistare il controvalore di 14.705 $ USA (risultati dal prodotto di 10.000 x 1.4705) Immagina adesso due scenari 1. Dopo due giorni il cambio scende a 1.4605/07 e per questo decidi di chiudere la posizione. Acquisti così 10.000 e vendi il controvalore di 14.607 $ (risultanti dal prodotto di 10.000 x 1.4607) Vediamo che cosa é successo. In hai venduto e poi acquistato 10.000, quindi la differenza é pari a zero. In $ hai inizialmente acquistato 14.705 e poi venduto 14.607. La differenza é di 98$ e rappresenta il tuo profitto 2. Il cambio sale a 1.4745/47 e decidi di chiudere la posizione. Acquisti quindi 10.000 e vendi il controvalore di 14.747$ (risultanti dal prodotto di 10.000 x 1.4747) Vediamo che cosa é successo In hai venduto e poi acquistato 10.000, quindi la differenza é pari a zero In $ hai inizialmente acquistato 14.705 e poi venduto 14.747 La differenza é di 42$ e rappresenta la tua perdita All'apertura della posizione potrai (dovrai!!! ) fissare la perdita massima tramite un ordine di stop- loss e potrai anche inserire un ordine di take- profit per fissare un obiettivo di guadagno.

LEZIONE N. 3 LEZIONE N. 3 Programma Sapienza Forex Edizione marzo 2015 Il broker Per operare abbiamo bisogno di un intermediario specializzato che ci metta in contatto con il mercato Questo intermediario è chiamato broker, e può essere una banca, o una diversa società finanziaria, ma è bene che risponda a dei requisiti precisi di serietà ed efficienza, in quanto attraverso di essa passano i nostri soldi, e un broker disonesto o inefficiente può farci scherzi poco piacevoli Facciamo innanzitutto una distinzione su come può operare un broker. Sappiamo che per vedere andare a buon fine l'apertura di un'operazione sul mercato abbiamo bisogno di trovare una controparte. Il broker fa proprio questo, ci permette di assumere posizione sul mercato, e può farlo in 2 modi: Fungendo lui stesso da controparte, operando quindi da Market Maker Girando il nostro ordine al mercato interbancario (tramite circuito ECN Electronic Communications Network) La scelta del broker Negli ultimi anni sono aumentati a centinaia i broker disponibili sul mercato del Forex Trading Come scegliere? Regolamentazione Bisogna sapere qual è l'agenzia di regolamentazione presso cui il broker è registrato. Questi enti proteggono il pubblico da frodi, manipolazioni e ogni genere di pratica commerciale abusiva

LEZIONE N. 3 Gli organi di supervisione negli USA sono la NFA (National Futures Association) e la CFTC (Commodity Futures Trading Commission). Nel Regno Unito l'agenzia di regolamentazione principale è la FSA (Financial Services Authority) In Svizzera gli organi principali sono il Dipartimento Federale delle Finanze e la FINMA In Italia gli intermediari sono regolati da CONSOB e Banca d'italia E così via...ogni paese ha le proprie agenzie di regolamentazione. Servizio clienti Il Forex è un mercato aperto H24...c'è bisogno di un supporto H24!!! E la velocità, disponibilità, competenza dell'help Desk è molto importante perché potrebbe esserci bisogno di risolvere problemi di qualsiasi tipo e in qualsiasi momento...e si tratta di soldi. Piattaforma di trading Prima di aprire un conto Real è SEMPRE bene provare la piattaforma in Demo, per conoscere il software con il quale opereremo. Una buon servizio di trading deve garantire esecuzione immediata dell'ordine in qualsiasi condizione di mercato e ordine garantito «al prezzo richiesto». Oltre a questi parametri fondamentali dobbiamo valutare, in base alle nostre esigenze: Possibilità di aprire mini/micro conti: ovvero conti a partire da poche migliaia di e possibilità di tradare piccole quantità di denaro. Molto utile per i piccoli trader che hanno poche risorse iniziali e, giustamente, non vogliono esagerare con la leva Coppie di valute disponibili: alcuni broker offrono solo i principali cross forex, altri offrono moltissimi cross, altri anche materie prime o altri strumenti. Il mercato si sta allargando sempre di più Spread: rappresenta un guadagno per il broker ed un costo per il trader. E importante quindi avere uno spread basso con il proprio broker. Un buon broker, oggi, offre al massimo 2 pips sui cross più scambiati (es. EURUSD). Alcuni broker offrono spread variabile, invece che fisso, e i valori possono essere anche inferiori o superiori in determinati momenti Orari di trading: accertarsi che il broker con cui si vuole aprire un conto permetta il trading dalle 23 della domenica alle 23 del venerdì (ora italiana) ininterrottamente, ossia che abbia gli stessi orari del mercato.

LEZIONE N. 3 Alcuni broker, infatti, sospendono la possibilità di contrattazioni nelle ore serali, e questo può causare problemi in caso di operazioni aperte con stop loss/take profit che non verrebbero eseguiti In ogni caso è buona norma informarsi molto sull affidabilità del broker che scegliamo per il nostro trading, per evitare di incappare in situazioni spiacevoli. La leva finanziaria Il concetto di leva finanziaria esprime la possibilità che un investimento possa superare, anche abbondantemente, il capitale a disposizione Ad esempio, ho 10.000 sul conto, ma faccio operazioni con 100.000 I 90.000 li prendo a prestito e questo mi permette di amplificare i profitti e le perdite in misura notevole (moltiplico il ROE), perchè calcolo la performance di un'operazione da 100.000 su un ammontare di 10.000, che è il capitale proprio, cioè quello che ho messo di tasca mia A fronte di questo «prestito», durante l operazione bisogna far rimanere sul conto un percentuale dell'importo investito, una sorta di garanzia chiamata margine, che serve ad evitare di perdere più di quanto si sia depositato. Con leva (offerta dal broker) 1:200, ad esempio, bisognerà lasciare sul conto lo 0,5% (1/200 %) dell'importo investito. Quindi, se apro un'operazione da 50.000 USD il mio margine richiesto sarà 50.000 x 0,5% = 250 USD In caso di operazioni molto negative, prima che il conto vada in rosso scatta appunto la chiamata del margine (margin call). Le operazioni in essere vengono automaticamente chiuse e ciò che rimane sul conto è il solo importo del margine. Ti auguriamo di non vivere mai questa esperienza...e se seguirai i nostri consigli, specialmente in materia di Money Management...siamo certi che non accadrà La leva si calcola, quindi, come capitale investito / capitale proprio Una leva pari a 1 esprime la situazione di coincidenza fra ammontare investito (ad es.100) ed ammontare del capitale proprio (100)

LEZIONE N. 3 Ed è quello che normalmente succede quando investi i tuoi soldi Una leva pari a 4 significa investire una cifra (400) 4 volte superiore al capitale disponibile (100) Una leva pari a 10 significa investire una cifra (1000) 10 volte superiore al capitale disponibile (100) Riprendiamo l'esempio dell'operazione precedente e immaginiamo di non avere 10.000$ sul conto Posso ugualmente trattare quell'importo sul mercato? Si...con la leva finanziaria Ipotizziamo che il tuo broker offra una leva di 1:200 (si dice anche semplicemente 200) Dunque, ti basterà avere sul conto la 200esima parte di 10.000, ossia 50 Sempre con riferimento all'esempio precedente, nel caso 1 avresti un guadagno di 98$ pari al 134 % (!!!) Nel caso 2 avresti una perdita di 42$ pari al 56% (!!!) Ripetiamo...avresti potuto perdere più della metà del conto con un'operazione chiusa in perdita di soli 40 pips 40 pips il mercato può farli in 1 minuto... ATTENZIONE ALLA LEVA Affronteremo molto bene il discorso nella parte del corso che riguarderà il Money Management e scopriremo anche che esiste una «leva buona» ed una «leva cattiva» Che tipi di ordine posso trasmettere al mercato? Per operare sul Forex si trasmettono al mercato degli ordini : Long (Buy Comprare) : è il tipico ordine di acquisto Short (Sell Vendere) : è il corrispondente ordine di vendita Stop loss: importantissimo ordine opzionale che fissa un limite alle perdite in caso di andamento avverso del prezzo (Es. Long EUR/USD @ 1.4750 SL @ 1.4700 ) Take profit: ordine opzionale che fissa un target di guadagno (Es. Long EURUSD @1.4750 SL @1.4700 TP @ 1.4850) Ancora...

LEZIONE N. 3 Ordini Pendenti Sono ordini di entrata a mercato ad un prezzo diverso da quello attuale: Buy Stop: fissa un ordine di acquisto ad un prezzo più alto di quello attuale Buy Limit: fissa un ordine di acquisto ad un prezzo più basso di quello attuale Sell Stop: fissa un ordine di vendita ad un prezzo più basso di quello attuale Sell Limit: fissa un ordine di vendita ad un prezzo più alto di quello attuale Un'immagine aiuterà a comprendere meglio Non è detto che questi ordini vengano sempre eseguiti. Se il prezzo non raggiunge il nostro ordine pendente, infatti, l'operazione non partirà

LEZIONE N. 3 Pronti per iniziare! Dopo questa carrellata di nozioni, che nel tempo approfondiremo tutte a dovere, possiamo partire con il corso vero e proprio. Nei prossimi 4 mesi, svilupperemo quelli che chiamiamo i 3 pilastri fondamentali del trading

LEZIONE N. 3 Alcune importanti considerazioni Prima di partire è d'obbligo per noi essere chiari: TUTTI i trader subiscono delle perdite! Non esiste NESSUNO che guadagna ad ogni operazione. L importante è essere profittevoli nel lungo termine! Inoltre, la maggior parte dei traders brucia i conti (perde tutto) entro un anno al massimo dalla partenza. Questo per mancanza di preparazione e scorretto Money Management. Il 95% degli operatori dopo un anno perde nel trading? E una statistica, e da ciò che si vede in giro sembra veritiera, ma noi non dobbiamo pensarci, perché NOI FAREMO PARTE DI QUEL 5% CHE GUADAGNA DAL TRADING. Certo non è semplice, ma noi siamo qui per insegnarvi a farlo! Ci vogliono tempo, dedizione, applicazione, disciplina... solo pochi rimangono a galla... pronti? Andiamo!

LEZIONE N 5 Charles Dow Programma Sapienza Forex Edizione marzo 2015 Fondamenti di analisi tecnica L'analista che si ispirò al mare Charles Dow (1851-1902), è stato un giornalista statunitense. Fondatore del Wall Street Journal e inventore dell indice Dow Jones Industrial Average, viene considerato universalmente il padre della Analisi Tecnica, in quanto elaborò una Teoria, tutt'oggi alla base delle analisi di mercato. Dow si ispirò al movimento delle onde del mare per capire, e meglio interpretare, quello dei mercati finanziari. Come? Grazie all osservazione continuativa dei moti delle maree notò che: ondate crescenti in dimensione e potenza segnalavano l arrivo dell alta marea, mentre la bassa marea era anticipata da un affievolirsi progressivo della forza delle onde. Così succede anche sulla rappresentazione grafica dell andamento dei prezzi. Quando le oscillazioni del prezzo toccano punti sempre più alti, si può identificare una fase di "alta marea", o di trend rialzista, viceversa quando le oscillazioni vanno ad interessare valori sempre inferiori si può parlare di "bassa marea", quindi di trend ribassista. Infatti, da quanto accennato nella precedente lezione: Trend rialzista : massimi e minimi crescenti Trend ribassista : massimi e minimi decrescenti

LEZIONE N 5 Secondo Dow esistono 3 tipi principali di trend: 1. Il Trend Primario, ovvero il trend di lungo periodo, è assimilabile alla marea (alta o bassa). 2. Il Trend Secondario, ovvero il trend di medio periodo è rappresentato dalle onde (spinte dalla marea). 3. Mentre il Trend Terziario, ovvero il trend di breve periodo, lo troviamo nei frangenti delle onde, il cui movimento è ininfluente rispetto alla direzione della marea. Notare, quindi, come non esista un solo tipo di trend ma differenti trend che andranno anche a sovrapporsi a seconda dell orizzonte temporale osservato. Dipende comunque dalla nostra operatività, e quindi proprio dall'orizzonte temporale osservato, la distinzione che facciamo dei 3 diversi trend.

LEZIONE N 5 Es: se operiamo puntando ad operazioni di breve durata (qualche minuto o al massimo qualche ora) il nostro «Trend primario» sarà, magari, il trend giornaliero. Se invece facciamo un trading più di posizione, restando sul mercato per giorni o settimane (o più) come «Trend primario» considereremo il trend mensile o annuale. I trend inferiori saranno sempre rappresentati dalle oscillazioni interne al «Trend primario». Teoria di Dow Quella che oggi viene studiata come la "Dow Theory", deriva da una serie di articoli pubblicati dallo stesso Dow sul Wall Street Journal in un periodo compreso tra il 1900 e il 1902, in cui sono illustrati i principi fondamentali dell'analisi tecnica. Le regole erano riferite ai mercati azionari, ma vedremo quelle che è possibile applicare anche al mercato Forex. Innanzitutto, secondo Dow i prezzi scontano tutto, cioè ogni possibile fattore riguardante l'offerta e la domanda viene riflesso nel prezzo. Appena giunge una nuova informazione, i partecipanti al mercato agiscono di conseguenza e il prezzo subito si adegua. Inoltre l andamento di mercato può essere scomposto in 3 trend, come abbiamo visto, e ogni trend ha tre fasi. Dow distingue le fasi di: accumulazione in cui operano solo le mani forti ; espansione o partecipazione pubblica in cui tutti entrano nel mercato sull'onda dell'enfasi; distribuzione in cui chi ha acquistato per primo inizia a vendere e si ha, successivamente, inversione.

LEZIONE N 5 Alla distribuzione segue una fase di flessione, prima che il ciclo ricominci. I Principi di Inerzia e di Esaurimento Un altro principio importante espresso da Dow è il seguente: Un trend rimane tale finché non viene negato. Un Trend rialzista, ad esempio, è definito da una serie di massimi e minimi crescenti. Affinché si possa parlare d'inversione di tendenza si deve avere almeno un massimo e un minimo in calo. Inoltre, più a lungo un trend si protrae, più piccola resta la possibilità che il trend rimanga intatto. Questo principio ci dice che il trend ad un certo punto arriverà all esaurimento e arresterà la sua corsa, andando in congestione o invertendo.

LEZIONE N 5 Tendenza e congestione Abbiamo visto che lo sviluppo di un ciclo di mercato è composto da 3 fasi principali: 1. Accumulazione; 2. Espansione; 3. Distribuzione; più la conseguente fase di 4. Flessione. Dal punto di vista pratico non è semplice stabilire con precisione in che fase si trova il mercato, e prevedere violenza e durata della prossima fase. La classificazione, però, ci permette di individuare 2 situazioni distinte, più utili per operare: tendenza (espansione e flessione) congestione (accumulazione e distribuzione) Quando i prezzi si muovono seguendo una direzione ben precisa, al rialzo o al ribasso, si ha un mercato in tendenza. Si vedranno accelerazioni nella direzione del trend (chiamati Impulsi) e piccoli ripiegamenti (chiamati Ritracciamenti) nella direzione contraria. Questo scenario è tipico della fase di speculazione (espansione), quindi è sintomo di un mercato che sa dove andare, in cui c'è convinzione.