Elementi Tipografici



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Tipografia

Elementi Tipografici Realizzare il design di un logo aziendale, il brand-style di un prodotto e creare la grafica di un biglietto da visita (business card) costituiscono progetti grafici diversi. Tuttavia esistono in entrambi i casi delle linee guida di base, soprattutto per quanto riguarda la rappresentazione e l organizzazione dei caratteri tipografici.

I tutte le situazioni sopra proposte, le regole di design saranno già di partenza diverse, come composizione e stile, rispetto ai canoni pertinenti ad un design puramente illustrativo. Siamo infatti nel campo del cosiddetto design grafico tipografico. Un carattere di testo, come abbiamo già visto, costituisce una forma e pertanto dovrebbe essere valutato secondo quei criteri formali che abbiamo già analizzato, come ad esempio colore, proporzioni e bilanciamento visivo.

Pertanto ogni carattere andrebbe integrato con tutti gli altri elementi grafici all interno di un formato compositivo. Allo stesso tempo i caratteri di testo dovrebbero sempre rimanere leggibili. Inoltre dovrebbero essere utilizzati appropriatamente anche i margini di paragrafo, per creare delle divisioni armoniche tra quelle parti compositive riempite da caratteri di testo. Allo stesso tempo la spaziatura tra singoli caratteri è cruciale nel determinare l impatto comunicativo di un testo.

Date queste premesse la tipografia o, più precisamente, il design tipografico stabilisce i criteri rappresentativi dei caratteri di testo e la loro disposizione in uno spazio bidimensionale (per i formati di stampa e gli schermi). Infatti, anche se generalmente la parola tipografia viene utilizzato in un accezione specifica per indicare soprattutto il processo di stampa e il luogo di produzione, in realtà con questo termine si sottintendono diversi processi, tutti propri del Graphic Design:

La scelta o il disegno dei caratteri tipografici; L organizzazione dei caratteri sulla pagina (la cosiddetta formatura tipografica). L azione di stampa su un determinato supporto (carta, cartoncino, pergamena, stoffe, plastica, ecc.). Il packaging (confezionamento) dei supporti stampati nella loro veste di utilizzo finale: ad esempio dei biglietti da visita, carte da lettera, biglietti, poster, calendari, ecc.

I Caratteri Tipografici I caratteri in ambito tipografico possono essere utilizzati con la funzione specifica di intestazioni (i cosiddetti caratteri display ) oppure come semplice rappresentazione di un testo di lettura. Caratteri di tipo display vengono utilizzati come componenti tipografici dominanti e solitamente sono rappresentati in grandi dimensioni (generalmente con una dimensione minima di 30pt o superiore) e in grassetto: proprio per questo vengono generalmente adoperati con la funzione di titoli e sottotitoli, per il loro peso visivo e semantico.

Al contrario i caratteri puramente testuali vengono utilizzati per il corpo principale di un testo: essi pertanto formano paragrafi, colonne di testo, didascalie, ecc. Classificazione & Caratteristiche Quasi tutti i caratteri utilizzabili attualmente vengono prodotti digitalmente o manualmente; tuttavia la maggior parte della terminologia relativa ai caratteri riflette quelle procedure di stampa antiche, quando i singoli caratteri venivano prodotti in rilievo su una

superficie tridimensionale in metallo, che veniva poi inchiostrata e quindi stampata. I principali termini chiave, utilizzati ancora oggi per classificare i caratteri di testo, sono i seguenti: Forma (Letterform): questo termine definisce lo stile specifico e la forma di ogni lettera all interno di un alfabeto. Ogni lettera di ogni alfabeto ha un unica caratteristica che deve essere mantenuta affinchè la lettera possa essere sempre univocamente riconoscibile, come simbolo.

Esempio della letterform b, dell alfabeto occidentale, rappresentata attravero l utilizzo di tipologie di caratteri diverse, con stili diversi

Font-Family o Typeface (lett. tipologia di caratteri). Questo termine indica il design specifico di un singolo set di caratteri alfabetici, numerici e simbolici, unificato da delle costanti proprietà visive. Le proprietà essenziali di un dato tipo di famiglia dovranno rimanere costanti nel tempo e sempre riconoscibili anche nel caso in cui venissero apportati alcuni cambiamenti dal designer allo stile di partenza. Esempi di Font-Family o Typeface ci uso comune sono i seguenti: serif: a questa famiglia appartengono ad esempio quei font (o type font) specifici come Georgia, Times New Roman, Bodoni; questa

famiglia di caratteri, di più antica nascita ed evoluzione, presenta delle caratteristiche finiture sulla parte finale di ogni tratto. Tale famiglia di caratteri viene generalmente impiegata, per la sua chiarezza visiva, sui supporti di stampa, come libri, riviste, quotidiani, ecc. In questa dispensa si utilizza il font Times New Roman (dimensioni 26pt) che appartiene proprio alla famiglia Serif. sans-serif: a questa famiglia appartengono ad esempio quei font specifici come Arial e Verdana. Questa famiglia di caratteri viene generalmente

impiegata per il design tipografico delle pagine web, dal momento che permette un alta leggibilità anche a basse risoluzioni; questo paragrafo di testo è scritto in font Verdana (dimensioni 26pt). slab-serif: a questa sotto-famiglia dei caratteri serif, appartengono quei font come il Courier e il Rockwell. Questa famiglia di caratteri rappresenta un buon connubio delle qualità delle altre famiglie serif: i font che rientrano in questa famiglia presentano sempre con una buona

leggibilità ma aggiungono una maggiore caratterizzazione stilistica. Questo paragrafo è realizzato in Rockwell. Type font (lett. Tipologie di Font): questo termine indica un set completo di lettere, numerali e simboli, in una particolare forma, dimensione e stile, richiesta per la comunicazione scritta. Esempi di Type-font di uso comune sono il Times New Roman e l Arial (che abbiamo visto appartenere alla famiglie serif e sans-serif).

Ovviamente esistono moltissime altre tipologie di font, dal design tipografico diverso. Solo due esempi sono riportati di seguito.

Type family: questo termine viene utilizzato per indicare quei design specifici che conferiscono un ampia gamma di variazioni di stile, rispetto all aspetto base di una data typeface. Generalmente molte famiglie prevedono tipologie di font dotate già di uno stile di base, relativo alla visibilità dei tratti: tratto leggero (light), medio (medium) e grassetto (bold); alcuni font prevedono di partenza anche una variazione di stile corsiva (il cosiddetto stile italico). Le varianti di stile già previste nella tipologia di font Arial

Infatti se utilizziamo un programma di videoscrittura come Microsoft Word, andando a modificare l aspetto dei caratteri nell apposita finestra di dialogo, vedremo che selezionando i vari type-font, diverse saranno anche le possibilità di stile applicabili, sempre in base alle caratteristiche tipologiche di partenza di ogni font. Le varianti di stile della del font Albertus

Pertanto ci saranno alcuni font che verranno già di partenza utilizzati e visualizzati in uno stile grassetto e pertanto con tratti più pesanti e visibili. Gli stessi font non potranno essere utilizzati con uno stile dei tratti light. A questo scopo andrà utilizzata una versione specifica dello stesso font, caratterizzata da quest ultimo stile. E questo il caso dell Albertus Extra Bold, utilizzabile solo in grassetto. Al contrario l Albertus Medium può essere utilizzato con uno stile dei tratti normale.

Tipologie di Stile Vediamo brevemente quelle che sono le principali categorie degli stili di base, generalmente già comuni alle principali famiglie di font. Per tipologie di stile di intendono tutti quei cambiamenti che comportano una variazione dei caratteri in termini di: peso visivo (livelli di evidenza dei tratti all interno di un testo: leggero, medio e grassetto); larghezza o spaziatura (caratteri molto vicini tra loro, con una spaziatura regolare o estesa);

posizionamento e/o curvatura (caratteri in apice o pedice, oppure in corsivo. Nelle tipologie di stile rientrano anche quei cambiamenti che comportano una sottolineatura, un ombreggiatura ed una decorazione del caratteri di base di una data font-family. E molto utile conoscere queste variazioni e tipologie di stile, specialmente quando si utilizzano i programmi grafici Adobe, che fanno proprio riferimento a questa nomenclatura per la gestione degli stili tipografici.

Esempi di gestione delle varie tipologie di stile in Adobe Photoshop CS5

Per avere ulteriori e aggiornate informazioni sulle famiglie, sulla tipologia e sugli stili dei vari caratteri di testo è possibile consultare il seguente sito web: http://www.typechart.com/ Tipografia & Misure Il tradizionale sistema di misurazione tipografico utilizza due unità di misura di base: il punto e il pica (o cicero).

L altezza di ogni singolo carattere viene misurata in punti, mentre la larghezza di una lettera o di una riga di caratteri consecutivi viene misurata in pica. La maggior parte di tipologie di font è disponibile in dimensioni comprese tra 5 e 72 punti. Quei caratteri utilizzati con una dimensione di 14 punti o meno vengono solitamente impiegati per i contenuti del corpo testuale. Le dimensioni di carattere superiori ai 14 punti vengono invece riservate per le titolature (di pagina, di paragrafo, ecc.).

La lunghezza di riga, che non è altro che l estensione orizzontale di una linea di caratteri consecutivi, viene invece misurata in pica. Una misura di 6 pica equivale ad 1 pollice (2,54 cm); 12 punti invece equivalgono ad 1 pica; pertanto 72 punti saranno equivalenti ad 1 pollice (e cm). quindi ad 2,54 La determinazione della lunghezza di riga per una leggibilità ottimale dipende ovviamente dal design tipografico scelto e in particolare

dalla famiglia di font, dalle dimensioni del font scelto, dell interlinea e dalla lunghezza generale del contenuto testuale. Organizzazione Spaziale del Testo Spaziatura Un Graphic Designer deve misurare un carattere e allo stesso modo calcolare l intervallo esatto di spazio tra i diversi elementi tipografici. Questi intervalli si trovano tra le singole lettere, tra le parole e tra le righe di testo.

Gestire l intervallo tra i singoli caratteri è un operazione definita come letterspacing o spaziatura tra caratteri. Leggermente diverso è il discorso del kerning o crenatura dei caratteri. In ambito tipografico la crenatura serve ad impostare una specifica riduzione (in punti) dell eventuale spazio in eccesso fra coppie di caratteri: tale operazione serve ad eliminare quegli spazi bianchi di troppo per conferire maggiore omogeneità al testo presentato. Generalmente nei software di tipo word-processor, per evitare una spaziatura eccessiva, è già preimpostata una corretta crenatura di base.

L intervallo di spazio tra le parole viene definito, nei vari software, come word-spacing o semplicemente spaziatura tra parole. L intervallo di spazio tra due righe viene invece definito come linespacing o interlinea. Esempio di letter-spacing

Esempio di Interlinea Per quanto riguarda la spaziatura tra parole, questa viene gestita in digitale automaticamente dai word-processor affinchè gli unici parametri regolabili dall utente siano il letter-spacing e il linespacing. Impostando valori specifici per quest ultimi, il programma andrà in automatico a creare quella spaziatura tra parole adeguata alla presentazione omogenea del testo digitato, in rispetto anche dell allineamento impostato.

Quando un designer vuole specificare una dimensione dei caratteri di testo, una dimensione relativa all interlinea viene di conseguenza applicata, in rispetto ai seguenti rapporti, volti a mantenere la leggibilità di un testo : 10/11 indica una dimensione generale dei caratteri di 10 punti dove il punto in più (11) è relativo alla dimensione della spaziatura tra linee; invece un rapporto di 8/11 indicherà una dimensione generale di 8 punti con 3 punti di spaziatura tra righe.

Quando non viene indicato un valore specifico in relazione all interlinea (line-spacing) verrà applicato un rapporto dimensionale di 10/10. In questo caso l altezza dell interlinea sarà uguale all altezza dei caratteri di testo. Esempio del rapporto tra interlinea e altezza dei caratteri di testo

Detto questo un interlinea doppia (con valore 2) avrà una dimensione doppia rispetto all altezza dei caratteri in uso. Un interlinea di 1,5 sarà pari ad 1 volta e 1/2 l altezza dei caratteri in uso. Diverso dal discorso dell interlinea è quello della spaziatura in verticale tra paragrafi. La spaziatura tra paragrafi può essere determinata manualmente per dividere in maniera omogenea o meno diverse sezioni di testo.

Esempio di Interlinea singola Esempio di spaziatura tra paragrafi di testo

Allineamento L organizzazione di un testo all interno di un dato formato viene definita come allineamento. Nei vari software di riferimento è possibile utilizzare 4 tipologie di allineamento preimpostate: Allineamento a sinistra: costituisce l allineamento di default nei word-processor e determina un posizionamento del testo e un suo sviluppo irregolare dal margine sinistro verso il lato destro del formato di riferimento.

Allineamento a destra: questo allineamento determina un posizionamento del testo e un suo sviluppo irregolare dal margine destro verso il lato sinistro del formato di riferimento. Allineamento centrato: questo allineamento determina la centratura delle righe di testo rispetto ad un immaginario asse y verticale che divide il formato di riferimento in due parti uguali. Allineamento giustificato: questo stile determina un allineamento del testo sia sul lato sinistro sia sul lato destro del formato di riferimento.

A queste tipologie di base possiamo aggiungere uno stile di Allineamento Asimmetrico; in questo stile le line di testo vengono allineate in maniera diversa (secondo gli allineamenti di base già vsiti), per evitare un organizzazione ripetitiva all interno di uno stesso formato. Esempi di Allineamento

I caratteri come forme Ogni carattere è formato dall unione di una forma negativa e una forma positiva. I tratti che costituiscono il corpo del carattere costituiscono la forme positiva; allo stesso tempo l area di spazio che circonda questi tratti costituisce la forma negativa, definibile come counter-form.

Esempio del rapporto Caratteri - Counter-form (in verde lo spazio tra i caratteri e in blu la forma positiva ) Proprio in relazione alla composizione della forma generale di ogni carattere è importante considerare che le singole lettere possono costituire delle forme aperte, come ad esempio la C, la V e la T oppure delle forme chiuse come ad esempio la A, la B e la D.

La forma positiva è indicata in nero mentre quella negativa in fucsia Esempio di utilizzo delle counter-form in relazione ai caratteri di testo Ovviamente questo rapporto tra le forme, positive e negative, aperte e chiuse, può variare in base alla famiglia di caratteri in uso, al loro

stile (minuscolo, maiuscolo, ecc.) e ovviamente in base all alfabeto di riferimento. Texture tipografiche Uno dei modi principali per determinare e gestire l impatto visivo dei caratteri di testo consiste nel misurare la cosiddetta texture tipografica della soluzione compositiva scelta. Il termine texture tipografica, oppure colore tipografico, si riferisce alla qualità tonale della massa di un carattere all interno di un determinato formato.

Nelle realizzazione grafiche che richiedono dei blocchi di testo (come paragrafi e colonne) la massa di questi ha una propria qualità tonale, rientrante generalmente nei toni di grigio (caratteri neri su sfondo bianco). Una data texture tipografica può essere creata attraverso la gestione dei seguenti fattori: spaziatura tra lettere, parole e linee; caratteristiche della famiglia di font e del tipo di font scelto; l allineamento delle righe;

contrasto tra diversi tipi di font, utilizzati insieme; contrasto tra diversi stili applicate ai caratteri; contrasto (per estensione, spaziatura, allineamento e stile) tra diverse aree di testo; Le variazioni all interno di una texture tipografica di base contribuiscono a creare un illusione di profondità spaziale ma, allo stesso modo, possono anche andare ad interrompere un processo di lettura, quando gestite in maniera sgradevole.

Pertanto a seconda dell effetto che si vuole ottenere sarà necessario utilizzare una particolare texture tipografica. Se stiamo emulando nel nostro design, dei paragrafi formali di testo, come quelli racchiusi nelle colonne di una testata giornalistica, allora sarà bene evitare particolari variazioni di texture contrastanti. Variazioni di Texture In questo piccolo esempio la semplice alternanza (per dimensioni, tipologia e stile) di caratteri realizzati manualmente crea l illusione di profondità.

Caratteri & Design La cosa più importante da considerare nel design grafico dei caratteri di testo è il loro potere comunicativo, che deve sempre risultare evidente. La scelta e la gestione del carattere adatto ad una composizione grafica è fondamentale per una comunicazione efficace. Per raggiungere questo obiettivo e rendere con chiarezza il messaggio dei nostri testi sarà necessario tenere conto dei seguenti fattori:

Scegliere un font o una famiglia di font adatta all obiettivo, al target di riferimento e al supporto di rappresentazione. Facilitare la lettura dei caratteri determinando delle adeguate dimensioni in punti, in relazione alla dimensione e alla spaziatura dei caratteri, all interlinea, alla lunghezza delle righe, al loro allineamento, all organizzazione in blocchi; determinare una resa stilistica coerente, gestendo lo spazio occupato dai testi, le possibile variazioni di stile e contrasto. Gestire i flussi di testo, per creare delle opportune gerarchie.

Scelta dei Caratteri La scelta del carattere adatto deve avvenire in base ad alcuni fattori di base: Impatto Estetico Come in ogni design grafico, anche utilizzando solamente caratteri di testo, l obiettivo primario del designer è generare interesse visivo, sul supporto di riferimento.

Pertanto la visualizzazione di ogni carattere dovrebbe essere verificata attraverso i vari supporti, sia da lontano sia a distanza ravvicinata, per valutare l impatto visivo. Per determinare le sensazioni che un tipo di carattere può trasmettere a noi e quindi anche all osservatore, la prima domanda da porsi è la seguente: Se esiste un carattere di testo che utilizzo con più frequenza rispetto ad altri, il motivo di tale scelta è?

Esempio di Risposta: Utilizzo il Comic Sans per la sua alta leggibilità e comunicatività, il suo stile peculiare e sempre riconoscibile, le sue forme arrotondate e piacevoli. Appropriatezza Prima di scegliere il font bisogna definire il target del nostro design grafico e di conseguenza anche il tono, la personalità e il messaggio che si cerca di trasmettere: in questo modo ci assicuriamo una comunicazione di successo.

E importante in questa scelta considerare anche la storia di una determinata famiglia di caratteri. Ad esempio una famiglia di font di tipo OldEnglish è strettamente associata ad un periodo storico, così come quei caratteri legati ad uno stile art déco necessariamente richiameranno una determinata epoca alla mente dell osservatore. Esempio del font Art Déco, Andes

Questo può essere utile se il messaggio che vogliamo comunicare effettivamente vuole richiamare un particolare periodo storico o una determinata tendenza. In caso contrario il messaggio verrò immediatamente distorto. Ad esempio il logo del brand americano di abbigliamento Juicy Couture, con i suoi caratteri OldEnglish, mira proprio a creare un abbinamento tra il significato del nome della marca e l opulenza della famiglia di caratteri usata. Inoltre i due West Highland Terrier, razza di origine scozzese, presenti in diverse versioni del logo stabiliscono un collegamento ancora più forte con il tipo di font utilizzato.

Il loghi di Juicy Couture

Leggibilità & Chiarezza Se la tipografia scelta è visibile e leggibile allora il contenuto sarà fruibile all osservatore ma soprattutto sarà gradevole alla vista. Per leggibilità si intende quanto facilmente l osservatore potrà riconoscere i caratteri. Per ottenere questo risultato bisogna considerare i seguenti fattori: Quei caratteri che sono poco o troppo marcati possono risultare difficile da leggere, specialmente se sono anche in piccole dimensioni.

Un contrasto tra caratteri troppo spessi e troppo sottili può ugualmente creare difficoltà nella lettura, specialmente se i caratteri sono anche in piccole dimensioni. In questo caso infatti i tratti troppo sottili tenderanno a scomparire rispetto agli altri. Insiemi di caratteri troppo espansi o eccessivamente ristretti rendono la lettura molto più difficile dal momento che risulteranno più difficili da distinguere: caratteri troppo vicini tenderanno a fondersi mentre caratteri troppo distanti tenderanno a separarsi.

Una tipologia di testo interamente in maiuscole risulterà sempre più difficile da leggere e soprattutto sarà meno gradevole alla vista. Un maggiore contrasto tra caratteri e sfondo aumenta il livello di leggibilità. Colori troppo saturi possono interferire con la leggibilità. Generalmente l osservatore tende a visualizzare e leggere in primo luogo i caratteri più scuri all interno di una composizione.

Integrazione Visiva Come approfondiremo più avanti, nella scelta di una tipologia di caratteri bisogna valutare attentamente la relazione tra font e visualizzazione generale. I caratteri devono agire sinergicamente con il resto del design grafico compositivo per comunicare insieme un dato significato. Il seguente poster rappresenta un buon esempio di come le immagini agiscono in sinergia con i caratteri, nel processo comunicativo.

Poster: Environmental Awareness, Aiga San Francisco Designer: Jennifer Morla, Jeanette Arambu In questo esempio la visualizzazione dei caratteri e dell immagine nella parte superiore contrasta nettamente con l illustrazione inferiore, dove sia l immagine, ma soprattutto i caratteri, di tipo sans serif in maiuscolo, contribuiscono a creare un tipo di visuale negativa perfettamente adatta al tipo di comunicazione scelta: la consapevolezza dei problemi legati all ambiente.

Pertanto volendo integrare gli elementi visivi con i caratteri di testo è bene porsi i seguenti quesiti e rispondere ad essi: Il font scelto deve condividere delle caratteristiche visive con il resto della grafica compositiva? Il font scelto deve rimanere neutrale rispetto al resto della grafica, permettendo a questa di svolgere un ruolo maggiore nel processo di comunicazione? I caratteri devono invece dominare la grafica?

I caratteri scelti devono contrastare con le caratteristiche visive del resto dalla composizione? Caratteri realizzati manualmente (non digitalmente) svolgeranno meglio il loro ruolo all interno della composizione? Esempio di caratteri realizzati manualmente (handmade-letters)

Alcuni esempi del rapporto comunicativo provengono dall attuale servizio pubblicitario di Vogue Italia per l Haute Couture con Milla Jovovich. In questa copertina, il design grafico scelto per la raffigurazione dello scatto mostra una buona sinergia tra visuale e testo: entrambi con forti contrasti (il rosso dell abito sul bianco-ceruleo della sfondo riprende il

contrasto tonale tra i caratteri del testo bianchi su sfondo rosso e nero. Allo stesso modo i caratteri di testo del cartello riprendono i restanti caratteri della scena, contribuendo insieme a ricreare quell aspetto visuale tipico di una scena del crimine. Nel design qui a fianco invece vediamo come i caratteri di testo interamente in maiuscolo siano di difficile e sgradevole lettura.

Tuttavia il contrasto tonale e l associazione con l immagine a destra crea un sufficiente interesse comunicativo che porta comunque l osservatore a decifrare i caratteri e soprattutto alla successiva lettura del paragrafo sottostante, evidenziato in rosso. Lo stesso effetto, senza alcun disturbo visivo, generato dallo stile dei caratteri di testo, viene ottenuto nella composizione grafica accanto, dove il potere visivo dell immagine, come

strumento comunicativo principale del design, tende a portare l osservatore a leggere la piccola didascalia in bianco, sul lato sinistro. Quello che infine è importante osservare, anche se non strettamente legato all utilizzo dei caratteri di testo, è l omogeneità grafica, di immagini, colori e caratteri, in tutto il design grafico realizzato per questa campagna, presa ad esempio.

FINE LEZIONE