RISCHIO MALATTIA PROFESSIONALE ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI

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FASE 1 Individuazione dei VALORI LIMITE D ESPOSIZIONE PROFESSIONALE in base ai dati più attendibili ricavati dall esperienza in campo industriale, ai risultati di ricerche sperimentali sull uomo e sugli animali e, quando possibile, alla combinazione dei tre elementi di giudizio. Tali valori sono ricavati principalmente dal volume Threshold Limit Values and Biological Exposure Indices, pubblicato annualmente dall ACGIH American Conference of Governmental Industrial Hygienists, Cincinnati, OH. I valori limite d esposizione corrispondono ai valori limite di soglia, i TLV, che indicano, per ognuna delle sostanze individuate, le concentrazione delle sostanze aerodisperse al di sotto delle quali si ritiene che la maggior parte dei lavoratori possa rimanere esposta ripetutamente giorno dopo giorno senza effetti negativi sulla salute. 1

I criteri con i quali sono stati fissati i limiti tollerabili si propongono di prevenire i danni per la salute e di eliminare fenomeni irritativi, di riduzione dello stato di vigilanza, di disagio o di altre forme di stress. I danni per la salute che sono stati considerati, comprendono quelli che possono ridurre l aspettativa di vita, compromettendo le funzioni fisiologiche, ridurre la capacità di resistenza ad altre sostanze tossiche o alle malattie, influire negativamente sulla funzione riproduttiva o sui processi di sviluppo. 2

Sono previste tre categorie di valori limite di soglia, TLV: 1.VALORI LIMITE DI SOGLIA MEDIA PONDERATA NEL TEMPO (TLV-TWA) 8 ORE: concentrazione media ponderata nel tempo, su una giornata lavorativa convenzionale di 8 ore e su 40 ore lavorative settimanali. 2.VALORI LIMITE DI SOGLIA LIMITE PER BREVE TEMPO D ESPOSIZIONE (TLV-STEL) BREVE TERMINE: concentrazione alla quale si ritiene che i lavoratori possano essere esposti continuamente per breve periodo di tempo senza che insorgano irritazione, danno cronico o irreversibile del tessuto, riduzione del grado di vigilanza sufficiente ad accrescere la probabilità d infortunio o d influire sulle capacità di mettersi in salvo o ridurre materialmente l efficienza lavorativa. Il limite per breve tempo d esposizione (STEL) è definito come media ponderata su un periodo di 15 minuti, che non deve mai essere superata nella giornata lavorativa. Le esposizioni o le concentrazioni comprese tra TLV-TWA e TLV-STEL non devono protrarsi oltre i 15 minuti e non devono ripetersi per più di quattro volte al giorno. Fra esposizioni successive o concentrazioni comprese tra TLV-TWA e TLV-STEL devono intercorrere almeno 60 minuti. 3.VALORI LIMITE DI SOGLIA CEILING (TLV-C): concentrazione che non deve essere superata durante qualsiasi momento dell esposizione lavorativa. 3

VALORI LIMITE D ESPOSIZIONE SOSTANZA FONTE CAS 8 ore Breve termine mg/m 3 ppm mg/m 3 ppm 4

FASE 2 Effettuazione dei RILIEVI AMBIENTALI al fine di misurare strumentalmente i valori d esposizione. I valori d esposizione misurati strumentalmente sono inseriti nella tabella di seguito riportata e confrontati con i valori limite d esposizione professionale. I valori d esposizione misurati strumentalmente saranno quindi o sopra o sotto i valori limite d esposizione professionale (SOGLIA DI ESPOSIZIONE). 5

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FASE 3 Individuazione dei VALORI LIMITE BIOLOGICI AI FINI DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA in base ai dati relativi ai luoghi di lavoro (studi sul campo), derivanti da studi di esposizione controllate e da appropriati modelli farmacocinetici. Sono stati inoltre presi in considerazione i risultati di ricerca su animali. Tali valori sono ricavati principalmente dal volume Threshold Limit Values and Biological Exposure Indices, pubblicato annualmente dall ACGIH American Conference of Governmental Industrial Hygienists, Cincinnati, OH. I valori limite biologici ai fini della sorveglianza sanitaria corrispondono agli indici biologici d esposizione che rappresentano i valori limite che, con elevata probabilità, è possibile riscontrare in campioni prelevati su lavoratori sani, esposti a livelli di concentrazione nell aria dell ordine di grandezza dei valori limite di soglia media ponderata nel tempo (TLV-TWA). Inoltre gli indici biologici d esposizione consentono di individuare eventuali ulteriori assorbimenti mediante la cute. 7

VALORI LIMITE BIOLOGICI AI FINI DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA SOSTANZA FONTE UNITA DI MISURA VALORE LIMITE NOTAZIONE 8

FASE 4 Effettuazione della SORVEGLIANZA SANITARIA con verifica strumentale dei valori biologici. I risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria, relativa all esposizione ad agenti chimici per gruppo omogeneo di lavoratori, indicheranno se i valori biologici delle analisi effettuate sui lavoratori sono sopra o sotto i valori limite biologici stabiliti dai protocolli sanitari (SOGLIA BIOLOGICA). 9

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FASE 5 Quantificazione del rischio SOGLIA DI ATTENZIONE La SOGLIA DI ATTENZIONE è individuata secondo il seguente schema Se la soglia d esposizione e quella biologica sono sotto = Basso (sotto controllo) (Situazione di massima sicurezza) Se la soglia d esposizione è sotto e quella biologica sopra = Medio (Situazione d allerta; su parere del medico competente possono essere valutate delle misure tecniche per abbassare i livelli d esposizione biologica) Se la soglia d esposizione è sopra e quella biologica è sotto = Alto (Situazione d allarme che non ha, comunque, coinvolto la salute dei lavoratori) Se la soglia d esposizione è sopra e quella biologica è sopra = Altissimo (Situazione di massimo allarme con possibilità di danni ai lavoratori) 11

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ESPOSTI AL RISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO O MUTAGENO Lavoratore Data valutazione Impianto o lavorazione Effetti critici sull uomo Prescrizioni (DPC, DPI, limitazioni d esercizio, ecc.) Rischio Rischio (sostanze R40 - R45 - R49) 1 2 n. Osservazioni Segnaletica 13

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FASE 6 Eventuale quantificazione del rischio chimico come IRRILEVANTE PER LA SALUTE. Se i risultati della valutazione dei rischi dimostrano che, in relazione al tipo e alle quantità di un agente chimico pericoloso e alle modalità e frequenza di esposizione a tale agente presente sul luogo di lavoro, vi è solo un rischio moderato per la sicurezza e la salute dei lavoratori e che le misure di sicurezza adottate sono sufficienti a ridurre il rischio, il datore di lavoro, sentito il medico competente, qualificherà il rischio come IRRILEVANTE PER LA SALUTE e non si procederà all eliminazione o sostituzione del prodotto, non si effettueranno misurazioni periodiche della concentrazione di agenti chimici, non si verificherà con cadenza almeno annuale il superamento dei valori limite di esposizione professionale e non verranno adottate ulteriori misure di prevenzione e protezione. 15

Dato che non esistono indicazioni ministeriali che possano, con assoluta certezza, fare ritenere che non si verificheranno fenomeni di sensibilizzazione in presenza di un rischio chimico IRRILEVANTE PER LA SALUTE, il datore di lavoro, sentito il medico competente, potrà ritenere indispensabile qualificare il rischio come NON IRRILEVANTE PER LA SALUTE CON SORVEGLIANZA SANITARIA al fine di attuare le opportune indagini epidemiologiche sulla salute degli esposti. Tali indagini devono essere effettuate su base volontaria. Qualora i risultati siano negativi per un numero di anni ritenuto sufficiente dal datore di lavoro, sentito il medico competente e, se ritenuto necessario, l organo di vigilanza, si potrà catalogare il rischio chimico come IRRILEVANTE PER LA SALUTE. 16

ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI I TLVs sono "valori limite di soglia riferiti o concentrazioni nell'aria che rappresentano condizioni per le quali si crede che quasi tutti i lavoratori possono essere esposti giorno dopo giorno senza effetti dannosi per la salute". Tuttavia, a causa della particolare suscettibilità individuale, una piccola percentuale di lavoratori può essere particolarmente sensibile ad alcune sostanze a concentrazioni prossime o sotto il valore limite, mentre altri possono essere soggetti a malattie professionali a causa della loro particolare predisposizione o dell aggravamento di condizioni preesistenti. Ricordiamo che i TLVs sono espressi come medie ponderate nel tempo (TLV-TWA) o come limiti di esposizione per breve tempo (TLV-STEL). L'ACGIH classifica i cancerogeni in categoria: A1: cancerogeni certi per l'uomo (simbolo T e frase R45 e/o R49) A2: cancerogeni sospetti per l'uomo (simbolo T e frase R45 e/o R49) A3: cancerogeni sperimentali privi d evidenze di cancerogenicità sull'uomo (simbolo Xn e frase R40) 17

ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI L'ACGIH raccomanda che l'esposizione ai cancerogeni deve essere tenuta al minimo sebbene siano indicati. L'ACGIH stima il rischio cancerogeno per la popolazione generale e per quella occupazionale esposta nel corso del tempo di vita. Tale stima è definita Unit Risk (U.R.) e rappresenta il rischio addizionale di sviluppare un tumore nel tempo vita, all'interno di una ipotetica popolazione, nella quale tutti gli individui sono esposti continuamente alla concentrazione di un µg/m 3 di sostanza cancerogena nell'aria che respirano. Se consideriamo che la frazione di tempo vita che viene spesa in attività lavorative può essere stimata in circa 1/8 del totale (8/24 ore x 240/365 giorni x 40/70 anni) è plausibile ipotizzare che i lavoratori potrebbero essere esposti a livelli di concentrazione fino ad otto volte superiori a quelli a cui risulta esposta la popolazione generale senza sperimentare un incremento del rischio addizionale di tumore. 18

ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI In realtà i livelli d esposizione indicati con i TLVs risultano generalmente ben al di sopra di quelli definiti nelle linee guide per le esposizioni ambientali. Proviamo dunque a valutare semplicemente, sulla base dei TLVs dell'acgih, che ipotizziamo quale livello di esposizione corrente dei lavoratori, quale rischio addizionale per il tempo vita potrebbe essere stimato per essi a partire dall'unit Risk che l'environmental Protection Agency (EPA) ha stimato per la popolazione generale. 19

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La tabella sopra riportata mostra che il rischio addizionale per i lavoratori di contrarre tumori nel tempo di vita, per le sostanze prese in considerazione, può essere compreso tra il 20% e l'1!!! Tanto realistiche sono queste stime che l'osha ha appena definito nuovi PELs per il "butadiene" (riducendolo da 1000 a 1 ppm) e per il "diclorometano" (portandolo da 500 a 25 ppm). Pertanto, possiamo considerare i rischi involontari per la salute: non significativi per <1/1.000.000 accettabile per <1/100.000 tollerabile per <1/10.000 (cioè viene accettato un eccesso relativo di casi di tumore in più nella popolazione) Su queste basi è dunque possibile sviluppare più specifiche considerazioni sul grado di protezione attualmente garantito dal rispetto dei TLVs negli ambienti di lavoro. 21

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