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IL SETTORE AEROSPAZIALE IN PIEMONTE Indagine sulle imprese del distretto aerospaziale piemontese realizzata da Cesdi & Srl su incarico della Regione Piemonte Aprile 2008

INDICE INTRODUZIONE 5 SINTESI DEI RISULTATI 6 PARTE I - I POLI AEROSPAZIALI IN EUROPA 1 L INDUSTRIA AEROSPAZIALE EUROPEA 10 Le caratteristiche del settore 10 I numeri dell industria aerospaziale europea 14 2 L INDUSTRIA AEROSPAZIALE IN FRANCIA 17 2.1 IL DISTRETTO AEROSPAZIALE MIDI-PYRÉNÉES 19 Il contesto economico della regione Midi-Pyrénées 19 Il settore aerospaziale nella regione Midi-Pyrénées 19 Organizzazione del distretto 21 Le imprese del distretto 22 I centri di ricerca e le università 24 I punti di forza 27 2.2 LA FILIERA AEROSPAZIALE DELL ÎLE-DE-FRANCE 28 Il contesto economico dell Île-de-France 28 La filiera aerospaziale dell Île-de-France 29 Le imprese della filiera 30 I centri di ricerca e le università 32 I punti di forza 35 3 L INDUSTRIA AEROSPAZIALE IN GERMANIA 36 3.1 IL DISTRETTO AEROSPAZIALE DI MONACO DI BAVIERA 37 Il contesto economico della Baviera 37 Il distretto aerospaziale della Baviera 38 Le imprese del distretto 39 I centri di ricerca e le università 41 I punti di forza 42 3.2 LA FILIERA AEROSPAZIALE DI STUTTGART (BADEN-WÜRTTEMBERG) 44 Il contesto economico del Baden-Württemberg e della regione di Stuttgart 44 La filiera aerospaziale nella regione di Stuttgart 46 Le imprese della filiera 47 I centri di ricerca e le università 49 I punti di forza 50 4 L INDUSTRIA AEROSPAZIALE NEL REGNO UNITO 51 4.1 IL DISTRETTO AEROSPAZIALE DELLE MIDLANDS 53 Il contesto economico delle Midlands 53 Il distretto aerospaziale: origini e organizzazione 53 Le imprese del distretto 54 I centri di ricerca e le università 56 I punti di forza 59 2

5 L INDUSTRIA AEROSPAZIALE IN SPAGNA 60 5.1 IL DISTRETTO AEROSPAZIALE DEI PAESI BASCHI 60 Il contesto economico dei Paesi Baschi 60 Il settore aerospaziale nei Paesi Baschi 61 Il distretto aerospaziale: origini e organizzazione 62 Le imprese del distretto 64 I centri di ricerca e le università 65 I punti di forza 68 6 I DISTRETTI AEROSPAZIALI IN ITALIA 69 6.1 IL DISTRETTO TECNOLOGICO AEROSPAZIALE DEL LAZIO 69 Le origini del distretto 69 Le imprese del distretto 70 I centri di ricerca e le università 73 I punti di forza 75 6.2 LA FILIERA AEROSPAZIALE IN CAMPANIA 76 L IMAST: il distretto tecnologico sull Ingegneria dei Materiali Polimerici e Compositi e Strutture 76 I punti di forza 79 Le altre iniziative regionali in ambito aerospaziale 79 6.3 IL POLO AEROSPAZIALE DELLA PUGLIA 82 PARTE II - IL DISTRETTO AEROSPAZIALE DEL PIEMONTE 7 L INDUSTRIA AEROSPAZIALE PIEMONTESE 85 Le dimensioni del settore 86 Le attività delle imprese 87 Le dimensioni aziendali 88 La dipendenza delle imprese dal settore aerospaziale 88 La rilevanza delle imprese nell economia del settore 89 La rilevanza assoluta delle imprese per il settore e la dipendenza delle imprese dal settore 89 La concentrazione delle attività aerospaziali 91 8 LE GRANDI IMPRESE AEROSPAZIALI DEL DISTRETTO 92 8.1 THALES ALENIA SPACE 92 8.2 ALENIA AERONAUTICA 95 8.3 AVIO 98 8.4 GALILEO AVIONICA 101 9 LE IMPRESE DELLA FILIERA AEROSPAZIALE PIEMONTESE 103 9.1 LE CARATTERISTICHE DELLE IMPRESE 103 Tipologia dell attività e campi di applicazione 103 Dimensioni delle imprese 106 Posizionamento lungo la catena di subfornitura 108 9.2 LE CAPACITÀ TECNICHE E PROGETTUALI 110 Le tecnologie utilizzate 110 Attività di progettazione 113 Brevetti e know-how 116 9.3 LE CERTIFICAZIONI 117 Controllo della qualità 117 Sistema Qualità 120 Omologazioni 123 3

Laboratori attrezzati 123 9.4 IL LIVELLO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE 125 Aree di mercato 125 Documentazione commerciale 127 Accordi e investimenti all estero 128 9.5 IL SISTEMA DI RELAZIONI 130 9.6 LE REFERENZE COMMERCIALI 131 9.7 L ANDAMENTO DELL ATTIVITÀ 132 Dinamica dell ultimo triennio 132 Previsioni per i prossimi 3 anni 133 9.8 GLI ORIENTAMENTI FUTURI 134 9.10 I SERVIZI PER LE IMPRESE E INIZIATIVE PER IL RAFFORZAMENTO DEL SETTORE 136 Difficoltà incontrate dalle imprese 136 Indicazioni su servizi e iniziative di supporto 137 ALLEGATO - LA MAPPATURA DELLE TECNOLOGIE 138 10 IL POLITECNICO, LE UNIVERSITA E I CENTRI DI RICERCA 148 10.1 POLITECNICO DI TORINO 148 10.2 UNIVERSITA DI TORINO 150 10.3 UNIVERSITA DEL PIEMONTE ORIENTALE 151 10.4 INRIM 152 10.5 ISMB 153 10.6 OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI TORINO INAF 155 NOTA METODOLOGICA 157 4

INTRODUZIONE Il settore aerospaziale assume una rilevanza significativa in ambito regionale sia per il numero di imprese coinvolte, sia per l apporto fornito in termini di stimoli allo sviluppo della ricerca e della innovazione tecnologica, con ricadute positive su importanti settori produttivi della regione: il Piemonte è attualmente l area italiana con la più alta densità tecnologica e il più elevato tasso di investimenti nel settore aerospaziale e sede di aziende leader a livello mondiale. Questo settore è prioritario non solo per il Piemonte e l Italia, ma anche per l Europa, tant è che nel VII Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo tecnologico si riconosce la necessità di sostenerne e coordinarne l ulteriore sviluppo. Proprio per queste ragioni si è deciso di realizzare un indagine che consenta di approfondire la conoscenza del settore aerospaziale piemontese e di collocarlo nel contesto europeo in cui si muove. L indagine nasce, infatti, con un duplice obiettivo conoscitivo: delineare lo scenario europeo con cui si devono confrontare le imprese piemontesi in attesa di divenire Distretto tecnologico dell aerospazio anche alla luce dell elevata attenzione delle Istituzioni verso la ricerca di partnership europee per lo sviluppo di collaborazioni costruttive tra poli aerospaziali; integrare la base fornita dalla precedente ricerca commissionata dalla Camera di Commercio di Torino nel 2003, per poter disporre di un quadro esauriente di dati in grado di rendere evidente la consistenza del settore in ambito regionale e di descriverne l articolazione sotto il profilo delle realtà imprenditoriali presenti, delle specializzazioni e delle capacità produttive che lo contraddistinguono; l insieme di queste informazioni consente di avere i riferimenti necessari per elaborare iniziative di promozione e orientare interventi di supporto e, non da ultimo, di definire un database regionale del Distretto. In merito al primo obiettivo si è tracciato un quadro sull organizzazione dei principali distretti/poli aerospaziali europei, individuandone 2 in Francia, 2 in Germania, 1 nel Regno Unito, 1 in Spagna e 3 in Italia. Si è provveduto a descriverne le origini, l organizzazione (con particolare attenzione alle imprese leader, alle imprese della filiera e alle Università e i Centri di ricerca che li costituiscono) e a individuarne i punti di forza e quelli di debolezza. Questo è quanto emerge a livello europeo nella prima parte della ricerca. Per raggiungere il secondo obiettivo si è operato attraverso una mappatura completa della popolazione di operatori presenti in regione, che sono coinvolti in qualche misura in attività produttive e di servizi con sbocchi nell aerospazio. Si è poi proseguito con un analisi che ha consentito di disporre di una base di dati statisticamente significativa per dare adeguata rappresentazione delle imprese presenti nella filiera. Questo ha permesso di far emergere e di qualificare in modo approfondito quella parte del settore che è meno nota e che ha maggiori esigenze di rendersi visibile sui mercati. La seconda parte del rapporto espone, pertanto, quanto emerso da questo approfondimento. In entrambi i casi, i dati e le conoscenze acquisite sul settore hanno riguardato tanto le attività industriali, quanto quelle terziarie. L articolazione dell indagine, il riferimento territoriale regionale a cui si è circoscritta la raccolta e l analisi dei dati ed altri elementi distintivi inerenti in particolare alle modalità con cui è stata condotta la rilevazione presso le imprese che è alla base di questo studio richiedono alcune puntualizzazioni utili per una corretta interpretazione dei dati esposti. Per questo si rimanda alla apposita nota finale in 5

cui sono richiamati gli aspetti salienti della metodologia e delle modalità di realizzazione utilizzate. SINTESI DEI RISULTATI La prima parte della ricerca, vale a dire quella riguardante i principali distretti aerospaziali europei, delinea un quadro articolato della situazione internazionale che crea lo spunto per alcune considerazioni. I distretti europei sono una realtà consolidata e organizzata con cui il Piemonte, ormai futuro distretto, deve confrontarsi. I poli europei si caratterizzano, in generale, per una maggiore dimensione delle imprese che li costituiscono, una maggiore propensione all internazionalizzazione e politiche di distretto confezionate su misura che hanno sostenuto lo sviluppo e la competitività delle imprese. Il Piemonte, tuttavia, ha tutte le carte in regola per poter divenire un polo tecnologico di rilievo nel contesto internazionale. La presenza di operatori leader che fanno capo ad un gruppo di rilevanza mondiale (Finmeccanica), la diffusione sul territorio di piccole, medie e grandi imprese sparse sul territorio capaci di offrire lavorazioni e servizi a 360 gradi oltre che di Università e Centri di ricerca conosciuti a livello internazionale per le loro applicazioni nel campo della ricerca, fanno del Piemonte un territorio maturo e capace di accogliere le sfide di una competizione internazionale. La seconda parte dell indagine scatta una fotografia sull esistente, approfondendo l analisi sulle caratteristiche delle imprese che fanno parte del distretto piemontese. Nelle attività aerospaziali presenti in Piemonte sono state accertate 159 imprese, che nel 2007, a livello regionale, hanno realizzato nel settore un fatturato di 2.488 milioni di euro, con una occupazione equivalente valutabile in 12.300 addetti. Sono, infatti, presenti imprese con attività di tipo prevalentemente manifatturiero (117 imprese), imprese con attività costituita essenzialmente da servizi tecnici (32 imprese) e imprese che svolgono attività di servizio o attività commerciali (10 imprese). Oltre alle 159 imprese censite, esiste un gruppo di 17 imprese già mature in altri comparti che ha appena iniziato ad operare nel settore aerospaziale o che ritiene di avere le potenzialità per essere inserito a breve nell elenco delle imprese aerospaziali del Piemonte. Si tratta principalmente di imprese manifatturiere operanti nella meccanica e nell elettronica e di imprese di servizi tecnici. Tra le 159 imprese attive nel settore aerospaziale figurano 4 imprese leader (Thales Alenia Space, Alenia Aeronautica, Avio e Galileo Avionica) che costituiscono l apice della filera e 155 imprese (piccole, medie e grandi) che costituiscono la base di riferimento per la committenza locale ed estera. Gli ambiti di attività delle imprese piemontesi che operano nell aerospaziale sono differenziati e variano dalle costruzioni di macchine speciali e utensili per lavorazioni aeronautiche, alle lavorazioni meccaniche di precisione nel settore difesa, alla progettazione e costruzione di impiantistica criogenica, alla produzione di veicoli speciali ruotati e cingolati, di veicoli anfibi, di shelter e laboratori mobili ad uso militare e civile. Non manca, poi, tutta una serie di servizi di supporto alla progettazione e alla prototipazione, servizi di ingegneria integrata e servizi informatici avanzati. Il quadro è completato da imprese che offrono servizi di manutenzione, revisione, riparazione e formazione e da imprese che operano nell ambito commerciale. Inoltre, come è normale che accada in una regione a forte valenza industriale le imprese che operano nell aerospaziale non sempre sono dedicate in modo esclusivo al settore: ben 120 imprese su 155 operano anche in altri ambiti (automotive, settore ferroviario, energetico, ecc.). 6

Le imprese piemontesi sono in grado di rispondere alle esigenze provenienti dai diversi sottosistemi in cui può essere scomposto il settore aerospaziale. La tipologia di produzioni e servizi offerti dalla imprese piemontesi del settore è, infatti, ampia e diversificata. Questo comporta l utilizzo di una vasta gamma di tecnologie che spazia da sistemi di produzione tradizionali fino a strumentazioni avanzate e software specialistici. Complessivamente si rileva che circa la metà delle imprese è in possesso di tecnologie legate ai materiali e di competenze relative alla progettazione meccanica. Gli sbocchi verso cui si indirizzano più frequentemente le produzioni delle imprese sono rappresentati dai motori per velivoli, dai servizi e dagli strumenti di diagnostica, analisi e collaudo. Le imprese della filiera aerospaziale piemontese si collocano in maniera differenziata lungo la catena di subfornitura: il 25,7% delle imprese è costituito da main contractor (principalmente imprese di servizi tecnici che si occupano di progettazione, prototipazione e sviluppo software), il 36,4% delle imprese è invece costituito da subfornitori di I livello (imprese che effettuano lavorazioni meccaniche di precisione e progettazione e produzione di impianti), per il 27,1% le imprese sono sub-contractor di II livello (imprese sia di produzione meccanica sia di supporto allo studio e alla progettazione), mentre il restante 10,7% è costituito da imprese subfornitrici di III livello e oltre. Il mercato delle imprese piemontesi è abbastanza articolato: il 55,5% delle imprese opera sia sul mercato regionale e nazionale che sui mercati esteri ed il 22,6% sul mercato locale e nazionale. Solo una frazione meno rilevante ha un mercato circoscritto all ambito della regione. Va inoltre rilevato che il peso dei mercati extra regionali non è affatto irrilevante. Infatti, guardando le quote di fatturato realizzate nei diversi contesti si osserva che, mediamente, il 42,9% del fatturato è realizzato in Piemonte, mentre la restante parte esce dai confini regionali e più precisamente il 38,7% è attivato dalla domanda proveniente da altre regioni italiane ed il 18,4% dalla domanda proveniente da clienti esteri. Per quanto concerne la committenza, le imprese della filiera aerospaziale lavorano abitualmente e/o hanno effettuato recentemente lavori significativi e qualificanti per grandi imprese prevalentemente ubicate in Piemonte anche se non mancano alcuni tra i grandi nomi della vicina Lombardia nella quasi totalità dei casi appartenenti al gruppo Finmeccanica. Anche le imprese della filiera aerospaziale del Piemonte devono spesso affrontare problemi connessi ai rapporti con i committenti, allo svolgimento dell attività, al confronto con la concorrenza. Le principali difficoltà segnalate nel rapporto con i committenti attengono in primo luogo alla gestione finanziaria ed economica e in secondo luogo alla difficoltà nell organizzazione delle commesse a causa della scarsa programmazione e di tempistiche per la realizzazione dei prodotti sempre molto ristrette. Per quanto concerne le difficoltà incontrate nello svolgimento dell attività emerge che le problematiche riguardano da un lato, la sfera finanziaria e, dall altro, quella commerciale. Le imprese segnalano difficoltà finanziarie legate all accesso al credito, ma anche alla gestione dei clienti (ad esempio tempi di pagamento troppo lunghi). Con pari intensità è segnalata, sotto il profilo commerciale, la difficoltà a ricercare nuovi clienti. Il rapporto con i concorrenti internazionali è, invece, caratterizzato dalla difficoltà a proporre un prodotto competitivo soprattutto a causa della presenza di concorrenti di paesi emergenti. Un altra criticità segnalata è la mancanza di un forte sostegno da parte delle istituzioni nazionali e locali per la penetrazione dei mercati esteri. I supporti che le imprese ritengono utili per lo sviluppo della propria attività, riflettono ampiamente le difficoltà segnalate. 7

In particolare si attendono servizi che favoriscano la promozione all estero, attraverso la diffusione dell informazione sulle potenzialità delle imprese piemontesi e il supporto alla ricerca di clienti e partner su questi mercati. Un altro aspetto sul quale emerge la richiesta di servizi di supporto, attiene alla sfera finanziaria, sia rispetto all accesso a finanziamenti pubblici agevolati che a una maggiore possibilità di accesso al credito ordinario. L appoggio finanziario è richiesto dalle aziende, principalmente, come supporto ai progetti di sviluppo tecnologico, innovazione, ricerca e internazionalizzazione. Per lo sviluppo e il consolidamento del settore le imprese richiedono alla Regione Piemonte la realizzazione di iniziative non solo all estero, ma anche sul territorio. In particolare emerge la richiesta di azioni mirate a promuovere il riconoscimento formale del Distretto Aerospaziale a livello internazionale, la realizzazione di infrastrutture e la concessione di agevolazioni per le aziende che intendono investire, così come la promozione e il finanziamento di attività di R&S. 8

PARTE I - I POLI AEROSPAZIALI IN EUROPA 9

1 L INDUSTRIA AEROSPAZIALE EUROPEA Le caratteristiche del settore L industria aerospaziale europea, in quanto settore caratterizzato da un alta concentrazione di tecnologie e capacità professionali di punta, oltre che da una molteplice possibilità d impiego dei suoi prodotti, occupa una posizione unica nel contesto industriale del vecchio continente e contribuisce significativamente al conseguimento degli obiettivi economici e strategici fissati sia a Lisbona sia a Salonicco. Infatti, essa svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo e il posizionamento su livelli elevati della capacità industriale e tecnologica europea nel campo di trasporti, comunicazioni, rilevamento, sicurezza e difesa. Inoltre, la sua capacità concorrenziale a livello mondiale ha un importanza fondamentale ai fini del conseguimento degli obiettivi che l Europa s è posta in campo economico e politico. L industria aerospaziale europea è all avanguardia a livello mondiale per la produzione di aeromobili civili di grandi dimensioni, jet d affari, elicotteri, motori aeronautici e dispositivi elettronici per la difesa. Il suo fatturato ammonta ad un terzo di quello dell intero settore aerospaziale mondiale, rispetto al 50% circa dell industria statunitense. Prima di esaminare i dati strettamente inerenti al contesto europeo e per cogliere meglio le loro valenze, è opportuno ricordare alcuni aspetti caratterizzanti produzioni, tecnologie, relazioni tra imprese e, anche, relazioni tra governi. A ben guardare, alcuni fattori chiave conferiscono all industria aerospaziale il suo carattere distintivo, quali: gli stretti legami tra attività nel campo civile ed in quello della difesa; i due comparti sono strettamente interconnessi e impiegano tecnologie analoghe. La sinergia tra difesa ed aviazione civile apporta importanti vantaggi a livello industriale, determinando economie di scala attraverso l assorbimento degli elevati costi fissi non ricorrenti. In passato è stato il settore dell aviazione civile a trarre vantaggio dalle tecnologie messe a punto per le applicazioni militari, oggi sono le tecnologie militari a dipendere sempre più, almeno per quanto riguarda l Europa, dalla produzione civile, che vanta un tasso più elevato d introduzione di nuovi prodotti. Sostenere un industria aerospaziale efficiente sotto il profilo economico-finanziario, in grado di sopperire alle esigenze dei mercati civili, significa promuoverne anche le capacità nel settore della sicurezza e della difesa, e viceversa; la natura ciclica del settore; l industria aerospaziale è caratterizzata da una natura fortemente ciclica, in quanto dipende principalmente dalle decisioni delle compagnie aeree in tema d investimenti e dall andamento fluttuante dei programmi di difesa. Data la forte interrelazione tra produzione civile e militare molte aziende, oltre a poter contare su sinergie di natura tecnologica, sono in grado di bilanciare più efficacemente le proprie risorse destinate allo sviluppo grazie alla sfasatura dei cicli dei programmi civili e di difesa; l elevata intensità di capitale; l industria aerospaziale è un industria ad elevata intensità di capitale che investe nel lungo termine. In termini di percentuale del fatturato il livello 10

degli investimenti in attività di ricerca e nella tecnologia, nello sviluppo dei prodotti e degli investimenti in beni strumentali supera quello di molte altre industrie. Al tempo stesso anche i rendimenti sono a lungo termine e ad elevato rischio, il che frena gli appetiti dei mercati finanziari. Per questo il sostegno dei governi, che si esprime anche nel finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo, nella concessione di crediti e nella costituzione d imprese congiunte per la condivisione dei rischi, è diventato a livello mondiale un elemento essenziale per questo tipo di attività; la tendenza al consolidamento; il processo di concentrazione avviato negli Stati Uniti, dove per esempio la Boeing 1 è rimasta l unica azienda nazionale a produrre grandi velivoli per uso civile, si è esteso ormai anche all Europa, raccogliendo la richiesta di un massiccio consolidamento industriale avanzata nel dicembre 1997 da personalità politiche francesi, tedesche ed inglesi. Le aziende hanno avvertito l esigenza di configurare in modo nuovo le proprie risorse per affrontare le sfide della concorrenza internazionale e soddisfare gli ordinativi connessi a progetti transnazionali, intrapresi sempre più spesso su base paneuropea nel campo tanto dell aviazione civile quanto della difesa; le privatizzazioni; in diversi paesi si è avuta una profonda trasformazione delle relazioni tra governi e società aerospaziali. Quelle che un tempo erano aziende di stato appartengono ormai totalmente o parzialmente al settore privato, sono quotate in borsa e impegnate a remunerare i propri azionisti privati. Ovviamente queste aziende non possono più operare unicamente sui ristretti mercati nazionali e hanno cominciato a mettere a punto strategie a lungo termine che consentano loro di utilizzare al meglio le proprie risorse e di assicurarsi l accesso ai mercati internazionali. Questo processo spinge spesso le società europee a rafforzare i propri legami extracomunitari attraverso acquisizioni di controllo, fusioni o investimenti all estero; le relazioni UE-USA; il fatturato che fa capo alle società aerospaziali statunitensi corrisponde a circa la metà di quello complessivo del settore sul piano mondiale, mentre le vendite dell industria europea ammontano a poco più di due terzi di quelle dei produttori americani. Una tale struttura industriale riflette i vantaggi dell ambiente aerospaziale degli Stati Uniti. Le aziende americane operano sul mercato unico interno più grande del mondo, beneficiando altresì di un contesto operativo estremamente favorevole, strutturato per sostenere un obiettivo politico dichiarato già da diversi decenni: mantenere la supremazia in campo aerospaziale. Altro aspetto positivo della politica statunitense sono le ricadute delle attività di ricerca e sviluppo condotte dai militari utilizzabili nei programmi dell aviazione civile e, in alcuni casi, la diretta derivazione di aerei civili da progetti militari. Le aziende europee non possono permettersi il lusso d ignorare l enorme potenziale offerto dal mercato americano e devono ripensare i propri programmi d investimento per il futuro. L intensità della concorrenza transatlantica, soprattutto 1 La Boeing Company è la più grande costruttrice statunitense di aeromobili e la più grande azienda nel settore aerospaziale. La Boeing venne fondata il 15 luglio 1916. 11

tra Airbus 2 e Boeing, non deve tuttavia nascondere l elevato grado di cooperazione tra le due sponde dell oceano. Ciò è vero soprattutto per l aviazione civile. Le attività di subappalto, di approvvigionamento, di produzione, le imprese comuni e le concentrazioni che legano aziende di entrambi i continenti costituiscono la naturale evoluzione di un settore che serve mercati mondiali. Anche la configurazione degli sbocchi di mercato conferisce al settore aerospaziale una connotazione particolare. Le imprese del settore aerospaziale operano su un mercato mondiale e il successo delle loro attività dipende, quindi, dall equilibrio nelle condizioni degli scambi internazionali e dall accesso ai mercati. Il commercio di velivoli civili di grandi dimensioni, ad esempio, è disciplinato da un sistema di accordi bilaterali e multilaterali. Per quanto concerne il mercato più ampio, gli Stati Uniti, l accordo bilaterale UE-US del 1992 sugli scambi commerciali di velivoli civili di ampie dimensioni disciplina specificamente diverse forme di sostegno pubblico, quale il sostegno alle attività di ricerca e sviluppo o le sovvenzioni rimborsabili per il varo di nuovi programmi. Per quanto riguarda, invece, l accesso ai mercati dei prodotti per la difesa la vigente legislazione statunitense crea due difficoltà specifiche per le imprese europee rendendo l accesso a tale mercato estremamente difficile: le restrizioni statunitensi sull acquisizione di prodotti esteri per la difesa limitano l accesso al mercato statunitense per l industria europea. Recentemente il Congresso degli Stati Uniti ha proposto di inasprire ulteriormente queste restrizioni, nonostante l opposizione del Dipartimento della difesa. Tali modifiche della legislazione risulterebbero contrarie agli impegni presi dagli Stati Uniti nel quadro dell accordo OMC del 1994 sugli appalti pubblici (GPA - Government Procurement Agreement). L applicazione dei regolamenti statunitensi in fatto di sicurezza impone, inoltre, considerevoli oneri burocratici, che hanno pesanti ripercussioni su qualunque partecipazione di contraenti esteri ai programmi statunitensi; la politica statunitense per quanto riguarda ogni forma di cooperazione tra imprese nazionali connesse alla difesa ed imprese estere è estremamente restrittiva. Le prescrizioni statunitensi in tema di sicurezza, inoltre, pongono ostacoli giuridici alle fusioni e ad altre forme d integrazione societaria. In larga misura a causa di queste restrizioni gli scambi UE-US nel campo della difesa sono fortemente sbilanciati a favore degli Stati Uniti: il 24% degli acquisti europei per la difesa è di origine statunitense, mentre solo lo 0,5% degli acquisti statunitensi proviene dall Europa. In secondo luogo, le autorità statunitensi possono bloccare l esportazione di prodotti europei in paesi terzi qualora questi contengano componenti cui si applicano i regolamenti statunitensi, che rispetto al sistema europeo hanno un campo d applicazione più ampio e sono più rigidi. Dal canto suo l Europa, con il piano d azione elaborato a Salonicco contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa, prospetta diverse iniziative volte ad aumentare l efficienza del regime europeo di controllo delle esportazioni di prodotti passibili di duplice impiego (civile o militare). Tornando all aviazione civile, nell ambito di accordi bilaterali si stanno portando avanti, anche, importanti iniziative sia con i paesi geograficamente vicini all Europa 3 sia con la Repubblica popolare cinese, che sta diventando un mercato di notevole interesse. 2 L'Airbus nasce nel dicembre 1970 come consorzio di imprese francesi e tedesche col nome di Airbus Industrie a cui poi si aggiungeranno partecipanti britannici e spagnoli. 3 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE DELLE COMUNITA EUROPEE Politica comunitaria nel settore dell aviazione con i paesi vicini, Bruxelles, 09.02.2004 COM(2004) 74 definitivo 12

Infatti, negli ultimi dieci anni il mercato cinese del traffico aereo ha fatto registrare uno dei tassi di crescita più elevati al mondo. La Repubblica popolare cinese offre pertanto un forte potenziale di crescita anche per le compagnie aeree, i costruttori di velivoli e i fornitori di servizi europei. In questi ultimi anni il settore dell aviazione cinese ha attraversato profondi cambiamenti e si è incamminato nella direzione di un graduale passaggio dalla pianificazione centralizzata verso una combinazione di decentramento e globalizzazione. Gli sviluppi e le politiche nell aviazione cinese sono caratterizzati da tre grandi elementi: il consolidamento dell industria aerea suddivisa oggi in tre grandi gruppi di trasporto aereo (Air China, China Eastern e China Southern); i primi tentativi di liberalizzazione e apertura del mercato interno ed estero; lo sviluppo di nuove infrastrutture aeroportuali e della tecnologia necessaria per la gestione del traffico aereo. Dopo avere accennato agli equilibri internazionali, vale la pena guardare più da vicino la struttura vera e propria dell industria aerospaziale europea, quale risulta dai dati pubblicati dall ASD (AeroSpace and Defence Industries Association of Europe) 4. L ASD raggruppa 31 associazioni in 20 paesi europei 5, rappresenta oltre 2.000 imprese con 80.000 PMI subfornitrici e comprende i più grandi nomi dell industria aerospaziale europea: Airbus, Alenia Aeronautica, BAE Systems, Dassault Aviation, EADS, Eurocopter, Fincantieri, Finmeccanica, Liebherr Aerospace, Rheinmetall Detec, Rolls Royce, Saab, Safran, Smiths Group e Thales. Il settore aerospaziale europeo si concentra sia fisicamente sia in termini di fatturato in 5 paesi: Francia, Regno Unito, Germania, Italia, Spagna e Svezia. In particolare, la Francia è al primo posto in termini di addetti e di contributo al fatturato totale aerospaziale. Il Regno Unito, invece, è il paese in cui si registra il più elevato valore aggiunto. Fermo restando la tradizionale vocazione aerospaziale di alcune aree del vecchio continente, è d obbligo però sottolineare la peculiarità del settore: l industria aerospaziale non si configura come un industria regionalizzata, se non in termini strettamente legati alla dislocazione geografica. Sebbene l Europa sia costellata da distretti aerospaziali ben delineati nei confini e nelle localizzazioni, le grandi imprese che ne sono i motori, sono imprese a valenza territoriale (se non per alcuni casi di partecipazione pubblica) ma a valenza europea. Infatti, ad esclusione delle PMI che tradizionalmente hanno radici fortemente legate al territorio, le grandi imprese del settore aerospaziale fanno ormai parte di grossi gruppi spesso con partecipazioni incrociate. Un esempio fra tutti e che tocca l Italia, è quello di Alenia Space. Thales Alenia Space è costituita da Thales (67%) e Finmeccanica (33%), e forma con Telespazio la "Space Alliance". Ma il gruppo Finmeccanica (che per un terzo è a partecipazione statale), partecipa anche alla joint venture ATR e comprende Aermacchi, Agusta Westland, ecc. E, quindi, un gruppo costituito da imprese localizzate negli angoli più diversi dell Europa e con origini talvolta non legate propriamente all Italia. Oggi si può parlare, quindi, non di imprese aerospaziale nazionali, ma di imprese multinazionali localizzate in uno spazio unico europeo con aree di eccellenza organizzate, nella maggioranza dei casi, in distretti o cluster. 4 I dati Eurostat resi pubblici nel luglio 2006 si riferisono al lontano 2002, mentre quelli pubblicati dall ASD sono aggiornati al 2006. 5 Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Regno Unito. 13