eni for 2013 Eni for italiano 2013 *00150*



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eni for 2013

eni for 2013

Messaggio agli stakeholder eni è cresciuta costruendo con passione e trasparenza le proprie attività d impresa e adottando strategie fondate su una visione di lungo termine, che le hanno consentito di conseguire successi operativi e creare valore condiviso. A rendere possibili questi risultati è stato il coinvolgimento di tutti, a partire dalle persone, fino alle comunità in cui l azienda opera, in un costante dialogo con i grandi attori internazionali dello sviluppo. Anche il 2013 è stato un anno di costruzione su questi fronti. Grazie all impegno di tutte le sue persone, eni ha raggiunto risultati straordinari sul fronte della sicurezza, conservando la doverosa ambizione di migliorare sempre. Al talento e alla competenza di ciascuno, l azienda ha affidato il compito di promuovere processi di innovazione che riguardano la tecnologia, le pratiche quotidiane, l identificazione di nuove opportunità di business, che le consentono di consolidare e rinnovare la propria presenza sui territori. Il contributo allo sviluppo locale è stato, anche nell anno appena trascorso, una priorità indiscussa. Al fianco delle istituzioni e dei Paesi, eni ha sviluppato soluzioni per una crescita rispettosa delle risorse delle comunità, a partire dall impegno per l accesso all energia in Paesi di presenza storica o recente, come la Repubblica del Congo e il Mozambico. Sempre in ambito internazionale, nel 2015 sarà completato il processo, di cui eni è parte attiva, di condivisione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. La nuova agenda dello sviluppo si concentrerà su problemi complessi e sarà valorizzato il contributo di tutti gli attori capaci di offrire soluzioni concrete, a partire dalle aziende. Descrivere l operato d impresa avendo come riferimento anche questi obiettivi è un passo importante per rendere conto in modo più efficace delle correlazioni esistenti e del contributo che l azienda è in grado di apportare. È un percorso che richiede competenza e coraggio, per sviluppare insieme circoli virtuosi e l innovazione necessaria per progettare un futuro sostenibile. Anche questo, per eni, è ripensare l energia. Paolo Scaroni Amministratore Delegato e Direttore Generale

Box di contesto Intervista Contenuto sul web Contenuto video sul web Rimando a testo in evidenza nel capitolo di riferimento Testo in evidenza

Indice Profilo di eni 6 La sostenibilità nella storia di eni 8 Progressi al 2013 e obiettivi 10 Contributo allo sviluppo sostenibile Energia sostenibile e cambiamento climatico Strategia di contrasto al cambiamento climatico 50 Accesso all energia 53 Efficienza energetica 58 Nuove frontiere: deepwater, Artico e unconventional 59 Creazione di valore condiviso 12 Collaborazioni internazionali sui temi di sostenibilità 14 Agenda Post-2015 15 Reporting di sostenibilità 16 Sviluppo locale Coinvolgimento delle comunità 61 Local content 66 Governance, diritti umani e lavoro Cultura dell integrità 18 - Lotta alla corruzione 20 - Trasparenza 22 Tutela dei diritti umani 25 Sicurezza e asset integrity 31 Lavoro 34 Persone 42 Risorse naturali e biodiversità Strategia ambientale 44 Risultati ambientali 48 Investimenti per il territorio 68 Educazione e formazione 71 Agricoltura e sicurezza alimentare 73 Salute delle comunità 75 Gender equality 78 Innovazione Innovazione nel business 80 Nuovi business sostenibili 85 La leva tecnologica in risposta 86 alle sfide energetiche Innovazione diffusa 89 Rethink Energy 90 I principi e i criteri di reporting 92 La relazione della Società di Revisione 94 > tavole infografiche

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12 eni for 2013 Contributo allo sviluppo sostenibile Per eni è importante che la crescita del business sia accompagnata da un rapporto di dialogo e collaborazione con la popolazione e gli attori locali. Ovunque eni porti la propria attività, tecnologia e competenze, le popolazioni locali percepiscono immediatamente i benefici della nostra presenza. Forte dell eredità del modello Mattei, queste sono le fondamenta su cui abbiamo costruito e vogliamo continuare a costruire la nostra presenza, non solo in Africa, ma in tutti i Paesi in cui eni opera. Questo impegno a livello locale rappresenta per eni il tassello con cui l azienda può contribuire fattivamente al percorso globale verso uno sviluppo sostenibile. Paolo Scaroni, Amministratore Delegato eni, intervento in occasione della Lecture del Prof. Jeffrey D. Sachs presso la Fondazione Eni Enrico Mattei, dal titolo Feeding the Planet - Energy for Africa, 6 dicembre 2013. Creazione di valore condiviso eni ritiene che le aziende possano avere un ruolo attivo nella costruzione di un percorso di sviluppo sostenibile dei contesti in cui operano. Attraverso le competenze delle proprie persone e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative, eni conduce le attività, anche nei contesti più complessi, in sinergia con gli stakeholder locali e nel rispetto dell ambiente e delle comunità in cui è attiva. La disponibilità di energia è un prerequisito per la crescita economica e sociale dei Paesi, anche per questo motivo eni propone e attua programmi di produzione e distribuzione di energia elettrica e gas naturale contribuendo allo sviluppo dei sistemi energetici, con un focus particolare sull Africa Subsahariana. L impegno di eni su questi temi è il

Contributo allo sviluppo sostenibile 13 risultato delle attività condotte nei Paesi di presenza ed è rafforzato dalla partecipazione a tavoli internazionali. Già nel 2010 eni ha annunciato al Global Compact Leaders Summit di New York la volontà di contribuire alla costruzione di un futuro sostenibile dell energia, e nel 2012 ha consolidato questo impegno durante la Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile a Rio de Janeiro (Rio+20). Nel dibattito in corso per la definizione della cosiddetta Agenda Post-2015, con la quale saranno definiti i nuovi Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile (SDGs), eni è presente in molti dei tavoli dedicati alle imprese: è infatti membro del Programma LEAD del Global Compact, del WBCSD e del Sustainable Development Solutions Network (SDSN) e partecipa al gruppo multistakeholder italiano a sostegno degli obiettivi posti dall Open Working Group. Un opportunità, questa, che le consente di affiancare ai temi individuati come prioritari per il proprio business quelli di rilevanza globale, identificando strategie comuni e mettendo a disposizione risorse umane, tecnologiche e finanziarie per creare valore condiviso. Parlare di Sviluppo Sostenibile oggi significa raccontare un nuovo approccio olistico al mondo che ci circonda, che tenga conto di tre dimensioni, quella economica, sociale e ambientale. Ogni volta che guardiamo a una sfida da affrontare, ad esempio quella dell accesso al cibo o all energia, dobbiamo farlo attraverso queste tre lenti. Sebbene questa non sia una modalità di pensare e operare semplice da adottare per gli attuali sistemi politici ed economici, uno sforzo da parte di tutti gli attori per la costruzione di un modello di relazione innovativo per lo Sviluppo Sostenibile si rende oggi più che mai necessario. E sulla base di queste tre dimensioni è fondamentale che sfera pubblica e settore privato inizino a pianificare insieme, a co-finanziare e a collaborare. Il settore energetico si presta benissimo a questo modo nuovo di guardare, che abbandona il concetto di business as usual. L energia è un fattore chiave di ogni economia e l accesso ad essa è un driver di crescita imprescindibile per i Paesi in via di sviluppo. Unendo una politica pubblica lungimirante alla capacità di innovazione tecnologica e di gestione efficiente delle risorse propria del settore privato, è possibile costruire un percorso di transizione in ottica di Sviluppo Sostenibile che guardi all efficienza energetica attraverso una graduale riduzione dell utilizzo di carbone e petrolio a favore del gas naturale e del progressivo utilizzo di fonti alternative. Quello che stiamo vivendo è un momento cruciale per questa transizione. Stiamo per entrare nell era degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che verranno adottati a settembre del 2015 in revisione e a integrazione degli Obiettivi del Millennio adottati nel 2000 dalle Nazioni Unite. Questi Obiettivi hanno un altro valore fondamentale, ossia la capacità di ispirare le persone e di mostrare loro qual è l idea di futuro a cui tutti dobbiamo guardare e i passi necessari affinché quel futuro si concretizzi. Nel Post-2015 la consapevolezza dei cittadini sarà un aspetto indispensabile per mantenere alta l attenzione sugli Obiettivi e farli diventare realtà. Prof. Jeffrey D. Sachs, Lecture presso la Fondazione Eni Enrico Mattei, dal titolo Feeding the Planet - Energy for Africa, 6 dicembre 2013.

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Contributo allo sviluppo sostenibile 15 Agenda Post-2015 Nel definire l Agenda dello Sviluppo Post-2015, la comunità internazionale ha un opportunità unica per integrare crescita economica, giustizia sociale e preoccupazioni ambientali, mettendo lo sviluppo sostenibile al centro dell agenda globale ( ). È con un senso di urgenza che la comunità internazionale dovrà andare oltre le divisioni per definire un agenda ambiziosa. Questa può essere la prima generazione a mettere fine alla povertà e indirizzare il nostro pianeta sulla strada giusta per uno sviluppo sostenibile. Amina J. Mohammed, Consigliere Speciale delle Nazioni Unite per la definizione dell Agenda dello Sviluppo Post-2015, settembre 2013. In vista del 2015, anno in cui saranno definiti i nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), diversi network internazionali hanno avanzato proposte di definizione delle aree prioritarie in un ottica di crescita verde e inclusiva a livello globale. Guardando ai risultati degli Obiettivi del Millennio e seguendo le indicazioni della Conferenza di Rio+20, la nuova Agenda dovrà riprendere le sfide già individuate e affrontarle in un ottica di sviluppo sostenibile, a partire da un auspicato partenariato globale che includa tutti gli attori, dai Governi al settore privato fino alla società civile. Come azienda privata operante nel settore energetico, eni può contribuire a questo percorso attraverso il proprio operato su molti dei temi che si stanno individuando sui tavoli internazionali: il rispetto dei diritti umani e una governance sostenibile; la garanzia di un lavoro dignitoso; la riduzione della povertà elettrica e la valorizzazione delle risorse energetiche, anche in relazione al cambiamento climatico; la tutela delle risorse naturali e delle biodiversità; un diffuso impegno per lo sviluppo locale, con l obiettivo di garantire prosperità ed equità. Infine e di particolare interesse per il settore privato l investimento nell innovazione per il rinnovamento del proprio business, a partire da tecnologie e strumenti d avanguardia e dalla creatività delle proprie persone. In questo contesto si rende necessaria l individuazione di metriche e strumenti che consentano di misurare il contributo al perseguimento di obiettivi di sviluppo, da parte del settore privato così come delle istituzioni pubbliche e della società civile. eni intende offrire il proprio contributo in questo percorso complesso ed eni for 2013 vuole essere un primo passo in questa direzione. Alla base c è un analisi del lavoro attualmente in corso da parte del Sustainable Development Solutions Network, di UN Global Compact, dell Open Working Group e dello UN High Level Panel on the Post-2015 Development Agenda, che ha permesso di evidenziare i diversi temi sui quali verteranno i futuri Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, a prescindere dal livello di aggregazione e sintesi su cui convergerà il consenso internazionale. Rispetto a molti di essi, è possibile identificare strategie, azioni e risultati coerenti, stabilendo una relazione fra un operare sostenibile dell impresa e le priorità dell agenda internazionale dello sviluppo.

16 eni for 2013 Reporting di sostenibilità eni for 2013, insieme al Bilancio Integrato e al sito eni.com, compone il sistema di rendicontazione e di comunicazione della sostenibilità e ha l obiettivo di illustrare attraverso i fatti salienti dell anno, il contributo di eni al conseguimento di obiettivi globali di sviluppo sostenibile, anche in relazione all Agenda Post-2015. Bilancio Integrato eni for 2013 Good Governance e Diritti Umani Energia sostenibile e cambiamento climatico Risorse naturali e biodiversità Sviluppo locale Innovazione Lavoro dignitoso Diversità e valorizzazione delle donne Smart cities e aree rurali Acqua Salute e benessere Pace e stabilità Educazione e formazione eni.com Il Bilancio Integrato illustra come la sostenibilità costituisca uno dei driver per il conseguimento di obiettivi aziendali. eni for 2013 offre una vista complessiva sul contributo al raggiungimento di obiettivi globali di sviluppo sostenibile. Con riferimento ai temi trattati in eni for 2013, dopo aver enucleato dal dibattito in corso le aree che comporranno la strategia globale per il Post-2015, è stata condotta un analisi sulla capacità da parte del settore privato, e in particolare di quello Oil&Gas, di contribuire allo sviluppo sostenibile in questi ambiti. Si è poi proceduto a un confronto con le priorità strategiche di eni, così come emergono dalla pianificazione di sostenibilità. Si sono così identificate le linee tematiche su cui l azienda è in grado di offrire un contributo maggiore: una governance sostenibile in termini di integrità, trasparenza, rispetto dei diritti umani, la garanzia di un lavoro dignitoso e la sicurezza delle persone; il rispetto e la salvaguardia delle risorse naturali e delle biodiversità; l accesso e la valorizzazione delle risorse energetiche in considerazione del cambiamento climatico; l impegno per lo sviluppo locale, in termini di contributo al perseguimento di obiettivi globali e locali di prosperità ed equità; l investimento nell innovazione per il rinnovamento sostenibile del proprio business, a partire da tecnologie e strumenti d avanguardia e dalla creatività delle proprie persone. eni for 2013 descrive quindi questi aspetti, mentre gli altri documenti che compongono il reporting di sostenibilità e, più in generale, quello aziendale, trattano altri temi rilevanti. In paricolare aspetti sulla corporate governance e sulla remunerazione del

Contributo allo sviluppo sostenibile 17 board e del top management sono presenti nei due documenti dedicati: Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2013 e Relazione sulla Remunerazione 2014. Nel corso del 2013 è stata effettuata un analisi di materialità che si basa sulla valutazione dei temi rilevanti per eni in ottica strategica (identificati sulla base del Piano strategico di eni) e di quelli percepiti come rilevanti per gli stakeholder. Tale analisi è stata realizzata attraverso una metodologia, che: categorizza gli stakeholder e li valuta in base ai criteri della norma A1000; definisce i temi di sostenibilità suddividendoli in temi e sottotemi (questi ultimi sono circa 300). La valutazione condotta sul processo di engagement 2013 ha permesso di individuare i temi per eni più rilevanti in termini di sostenibilità: le Relazioni con le Comunità, la Salute e la Sicurezza, lo Sviluppo locale e il Cambiamento climatico. Una volta finalizzato, questo sistema di analisi, che si basa su griglie oggettive di valutazione, fornirà input per la pianificazione e il reporting di sostenibilità a livello globale e locale permettendo un più facile allineamento tra gli obiettivi aziendali e le aspettative degli stakeholder. I risultati dell analisi condotta mostrano una sostanziale coerenza fra i temi dell Agenda Post-2015 su cui eni può offrire un contributo più significativo e quelli individuati come più rilevanti e a più alto impatto sulla strategia aziendale. In particolare, i temi che emergono in misura maggiore sono il contrasto al cambiamento climatico e l efficienza energetica, cui si affianca lo sviluppo locale, che include l accesso a sistemi energetici moderni nei Paesi di operatività, in linea con la strategia Sustainable Energy for All. Alta rilevanza è attribuita anche alla tutela delle risorse naturali e della biodiversità. Seguono i temi afferenti a governance, diritti umani e lavoro. Infine, all innovazione eni for 2013 dedica un capitolo, data l importanza rispetto alla strategia aziendale. Analisi di materialità Linee tematiche * eni for 2013 Good Governance e Diritti Umani (UNGC, #10; SDSN, #4 e #10; HLP, #10 e #12; OWG, #15 e #16). Risorse Naturali e Biodiversità (SDSN, #2 e #9; OWG, #13 e #14; HLP, #9). Energia Sostenibile e Cambiamento Climatico (UNGC, #7; SDSN, #8; OWG, #7, #15 e #12; HLP, #7). Sviluppo locale (SDSN, #1 e #6; UNGC, #1 e #5; HLP, #1 e #5; OWG, #1, #2, #8 e #9). Lavoro dignitoso (OWG, #8; HLP, #8). Diversità e valorizzazione delle donne (SDSN, #4; UNGC, #3; HLP, #2; OWG, #5). Innovazione (UNGC, #9; OWG, #8 e #15; SDSN, #10). Temi rilevati dall analisi di materialità Governance & Ethics (Include: Creazione di valore economico - finanziario, Corporate governance, Integrità e Trasparenza, Protezione dei Diritti Umani) Ambiente (Include: Cambiamento climatico ed efficienza energetica, Gestione degli Impatti Ambientali, Asset integrity e Gestione delle emergenze) Ambiente (Include: Cambiamento climatico ed efficienza energetica, Gestione degli Impatti Ambientali, Asset integrity e Gestione delle emergenze) Comunità (Include: rapporto con le comunità e sviluppo locale) Comunità (Include: rapporto con le comunità e sviluppo locale) Persone di eni (Include: salute e sicurezza del lavoro, clima organizzativo e welfare, standard di lavoro e diversità) Trasversale (*) Così come rilevate al 30 Aprile 2014. Rilevanza per l azienda alta e rilevanza percepita dagli stakeholder alta Rilevanza per l azienda media e rilevanza percepita dagli stakeholder media

18 eni for 2013 Governance, diritti umani e lavoro P er eni l operare d impresa si basa su una forte cultura dell integrità, che si traduce in trasparenza, lotta alla corruzione, rispetto dei diritti umani, del lavoro, della salute e della sicurezza delle persone. La creazione di lavoro dignitoso è uno strumento strategico per la crescita dell organizzazione. Questi temi sono stati individuati come essenziali per lo sviluppo sostenibile fin dall ideazione dei Millennium Development Goals. Il processo di definizione dell Agenda Post-2015 rende però più esplicito il loro riferimento. Cultura dell integrità Il più profondo obiettivo del programma responsible leadership è quello di riaffermare che quello che conta non è solo cosa facciamo, ma come lo facciamo. Per essere degni della fiducia di coloro che lavorano con voi è importante essere tutti i giorni una sintesi di capacità e integrità. Essere un manager, un leader, vuol dire essere integri, avere un solido baricentro di valori, essere degni della fiducia di chi ci segue e di chi condivide il futuro dell azienda con noi. Una persona è leader non perché guida, ma perché si merita di guidare. Giuseppe Recchi, Presidente eni, Leadership Meeting 2014. Quando si parla di etica in eni si intende in particolare competenza etica e cioè la capacità delle persone di prendere decisioni tenendo conto del sistema di compliance e degli interessi di tutti gli stakeholder (azionisti, lavoratori, clienti, fornitori, comunità locali, future generazioni), e di traguardare la creazione di valore nel lungo termine. Per governare tale complessità è necessario quindi sviluppare una competenza che integri, con la dimensione etica, elevate capacità manageriali di visione, di sintesi, di gestione del rischio e decisionali. Tale competenza risiede sia nei singoli individui sia nelle organizzazioni e fa riferimento alla

Governance, diritti umani e lavoro 19 coerenza fra dichiarato e realizzato. È per questo che eni monitora costantemente le componenti del proprio sistema organizzativo (cultura, valori, regole, stili di leadership, strumenti di pianificazione e controllo, sistemi di incentivazione), intervenendo per garantire un elevato grado di coerenza. eni si basa su un approccio pervasivo che ha puntato innanzitutto all allineamento sulla cultura dell integrità di tutti i sistemi normativi aziendali e dei processi che guidano l organizzazione e lo sviluppo delle persone. È in fase di finalizzazione il sistema normativo eni, che ad oggi comprende 28 Management System Guidelines di processo e 10 di compliance e sono stati realizzati interventi mirati a rendere più chiaro e comprensibile a tutti questo apparato normativo. Sono stati impostati sull integrità anche i processi che guidano l organizzazione e lo sviluppo delle persone, da quelli decisionali alla valutazione delle performance e la gestione del sistema premiante, fino alle attività di comunicazione interna e formazione. Per quanto riguarda il sistema di valutazione della performance, che rappresenta un motore importante di indirizzo dei comportamenti manageriali, nelle schede di tutti i manager, partendo da quelli apicali, sono stati inseriti obiettivi volti a monitorare i risultati di business collegati a tematiche di integrity. Responsible leadership> All interno del più ampio intervento sull Integrity Culture, il programma di formazione Responsible Leadership ha avuto un ruolo primario nel diffondere gli elementi chiave di questo approccio. Il programma ha avuto l obiettivo di consolidare e potenziare nei manager: la personale attitudine ad adottare strategie di decision making che considerino la complessità dei valori in gioco per adottare comportamenti etici; la capacità di diffondere in modo efficace i valori di integrità e responsabilità, attraverso l esempio e la costruzione di un clima di fiducia. Il programma Responsible Leadership è stato sviluppato da Eni Corporate University con il supporto di specialisti esterni competenti sui temi della managerialità e dell etica, attraverso i seguenti step operativi: l effettuazione di interviste al Top Management, finalizzate ad esplorarne la visione e l opinione personale, in merito ad una serie di temi di business in rapporto all etica; la realizzazione del Kick-off Meeting per Top Manager e dirigenti che ricoprono ruoli di rilevante responsabilità; la realizzazione di Workshop formativi Per governare le complessità è necessario sviluppare una competenza che integri la dimensione etica con elevate capacità manageriali. È in fase di finalizzazione il sistema normativo eni. 28 Management System Guideline di processo 10 Management System Guideline di compliance

20 eni for 2013 dedicati a tutti i manager (a partire dai ruoli manageriali chiave ), in cui i temi astratti dell etica e della compliance sono stati contestualizzati nelle realtà di eni. A tal fine sono stati utilizzati specifici case study, basati su dilemmi etici, predisposti dal team di lavoro interno, sulla base delle proprie esperienze operative e coadiuvati da docenti ed esperti. Ad oggi, sono state erogate 10 edizioni che hanno visto il coinvolgimento di 175 (su 192) dirigenti che ricoprono ruoli di rilevante responsabilità. I feedback raccolti evidenziano una percezione di efficacia dell iniziativa molto elevata (valutazione media 4,34 su 5). Si prevede di diffondere, attraverso incontri, webinar e materiale multimediale la cultura dell integrità a tutti i livelli dell azienda e di sensibilizzare le persone di eni sulla rilevanza dell integrità nella gestione delle attività operative. Workshop sull integrità 10 sessioni formative Responsible Leadership 175 dirigenti in ruoli di responsabilità coinvolti Lotta alla corruzione Il Corruption Perception Index (CPI) di Transparency International fotografa e monitora annualmente la percezione dei livelli di corruzione nel mondo. L indice è costruito in maniera tale da evidenziare un range di valori, che va da zero a cento. Nei Paesi in cui i valori sono inferiori a 50 la situazione è considerata preoccupante. Area geografica % di Paesi con CPI da 0 a 49 Mondo 69% Nord America 33% Sud America e Caraibi 69% Europa (UE) 25% Europa (non UE) 75% Medio Oriente e Asia Centrale 85% Asia Orientale e Oceania 57% Nord Africa 100% Africa Subsahariana 90% La corruzione ha effetti fortemente negativi sulle economie mondiali e sulla qualità della vita dei cittadini. Uno studio recentemente condotto (1) Worldwide Governance Indicators (WGI) Project, 2014. (2) WORLD BANK, Worldwide Governance Indicators, 2013. da World Bank, classifica l Africa Subsahariana tra le Regioni con il più alto tasso di percezione della corruzione 1. Sulla stessa linea l Unione Africana, stima che il costo della corruzione del continente sia pari a 148 miliardi di dollari l anno, circa il 25% del PIL 2.

Governance, diritti umani e lavoro 21 La corruzione è un ostacolo intollerabile all efficienza del business e alla leale concorrenza. Per questo motivo eni si è dotata di un rigoroso sistema di gestione, allineato alle normative di contrasto alla corruzione nazionali e internazionali, incluso lo UK Bribery Act il cui costante aggiornamento è proseguito anche nel corso del 2013. Una funzione centrale, l Anti-corruption Legal Support Unit, creata nel 2010, svolge attività di consulenza e assistenza specialistica in materia di anti-corruzione per le persone di eni e delle sue controllate non quotate. Nel 2013, eni è risultata prima nella ricerca sulla trasparenza nel corporate reporting condotta da Transparency International Italia su un campione delle maggiori aziende italiane. Le aziende sono state valutate su quanto rendono pubblico in termini di informativa sui programmi anti-corruzione, trasparenza organizzativa e reporting per Paese. La formazione in materia di anti-corruzione, è obbligatoria ed è estesa a tutto il personale a rischio, in Italia e all estero. Ha l obiettivo di illustrare il quadro normativo interno ed esterno e di fornire gli strumenti per riconoscere le condotte che possono costituire reati, le azioni da intraprendere, i rischi, le responsabilità e le sanzioni che possono derivarne. La formazione è svolta attraverso corsi online (e-learning) e sessioni formative in aula (workshop) tenute dall ufficio legale anti-corruzione di eni in Italia e all estero. Le risorse formate nel triennio 2010-2012 sono circa 6.370, di cui 2.700 mediante workshop e 3.670 tramite e-learning. Nel 2013, con un nuovo ciclo di e-learning, sono state formate circa 9.200 persone. Gli eventi formativi in aula sono stati 57, di cui 13 all estero, per un totale di 2.180 partecipanti tra dipendenti e contrattisti. eni svolge un ruolo attivo a livello nazionale e internazionale che le consente non solo il confronto con i maggiori player sul tema della lotta alla corruzione, ma anche di contribuire alla formazione di best practice in materia. Principali partnership internazionali sulla lotta alla corruzione Nel dicembre 2013 eni e Transparency International hanno firmato un accordo di collaborazione per l elaborazione congiunta di una metodologia innovativa di Country Assessment, che ha lo scopo di evidenziare, in un determinato contesto geografico, gli impatti e i condizionamenti dei fenomeni corruttivi sulle attività delle imprese. La nuova metodologia sarà elaborata con il coinvolgimento del settore privato, del settore pubblico e della società Nel 2013, eni è risultata prima nella ricerca sulla trasparenza nel corporate reporting condotta da Transparency International Italia. eni collabora con vari soggetti a livello nazionale e internazionale per contribuire a creare una cultura condivisa dell integrità.

22 eni for 2013 civile. L accordo di collaborazione prevede altresì l impiego di tale innovativa metodologia per l esecuzione di due Country Assessment in altrettanti Paesi di rilievo per il settore dell energia. Altri esempi di importanti collaborazioni sono: il contributo fornito al lavoro del B20 sul tema della lotta alla corruzione che ha portato nel 2013, nell ambito del G20/B20 in Russia, alla nomina del Presidente di eni come Co-Chair della Task Force Anti-corruption; l accordo di cooperazione con l International Scientific and Professional Advisory Council of the United Nations Crime Prevention and Criminal Justice Programme (ISPAC); la partecipazione al processo di revisione sull applicazione delle convenzioni OCSE e UNCAC in Italia; l adesione nel marzo 2013 all Energy & Extractives Working Group del Regno Unito che ha portato all elaborazione della seconda edizione dei Principles for an Anticorruption Programme under the UK Bribery Act 2010 in the Energy & Extractives sector ; il coinvolgimento in un iniziativa collettiva intrapresa a dicembre 2013 dalle imprese europee e il contributo alla redazione di un manuale pratico pubblicato dalla Camera di Commercio Internazionale di Parigi sui modelli anti-corruzione ICC Ethics and Compliance Handbook. La trasparenza e il contrasto alla corruzione Trasparenza Per il settore estrattivo, l iniziativa di riferimento sul tema della trasparenza e del buon governo delle risorse è l Extractive Industries Transparency Initiative (EITI), sottoscritta da più di 40 Paesi. L obiettivo dell EITI è promuovere la trasparenza dei pagamenti e dell intera catena del valore del settore petrolifero, del gas e delle risorse minerarie nei Paesi produttori. La pubblicazione dei dati relativi alle risorse corrisposte ai Governi dei Paesi produttori a fronte dell utilizzo delle risorse ha lo scopo di contribuire a rafforzare l affidabilità e il buon governo nei Paesi produttori e di promuovere, allo stesso tempo, l adozione di percorsi di utilizzo sostenibile delle risorse a vantaggio delle popolazioni locali. Dal 2009 al 2013 i Paesi che hanno pienamente implementato l iniziativa (Paesi Compliant ) sono passati da 2 a 25 e l ammontare complessivo dei pagamenti ai Paesi produttori pubblicati è aumentato di 5 volte, da 200 miliardi di dollari a 1 trilione di dollari. 2009 2011 2013 Paesi Compliant 2 12 25 Periodi fiscali coperti nei report EITI 39 97 181 Ammontare complessivo del valore pubblicato 200 billion $ 570 billion $ 1 trillion $ Fonte: EITI, factsheet, 2013. Per un impresa estrattiva, il contrasto alla corruzione e il contributo alla trasparenza si traducono anche nell impegno a fornire evidenza dei pagamenti corrisposti ai Paesi produttori a fronte delle attività estrattive. Nel 2013, l Extractive Industries Transparency Initiative (EITI), a cui eni aderisce