Premessa Pag. VII PARTE PRIMA I TITOLI DI CREDITO. PROBLEMI GENERALI CAPITOLO I LA FATTISPECIE CARTOLARE: SUO DIVENIRE E SUOI CONFINI SEZIÓNE I Mia Callegari - G astone Cottino La nozione di titolo di credito 1. Le caratteristiche del titolo di credito Pag. 3 2. Letteralità, astrattezza, autonomia nelle diverse tipologie cartolari» 9 3. Teoria e realtà della categoria titoli di credito» 13 4. Ulteriori riflessioni in merito alla ricostruzione della fattispecie cartolare» 23 5. Conclusioni critiche sulla formulazione di principi comuni» 29 6. Nuovi scenari nel panorama dei titoli di credito» 34 SEZIONE li Mia Callegari - Gastone Cottino - Èva Desana Creazione e vicende del titolo di credito 7. Creazione ed emissione del titolo: il momento perfezionativo della dichiarazione cartolare Pag. 42 8. Titolarità e legittimazione» 46 8.1. Segue. La liberazione del debitore» 50 9. Consenso e trasferimento della proprietà del titolo» 53 10. Titolarità e legittimazione nelle diverse specie di titoli di credito..» 59 10.1. I titoli al portatore» 61 10.2. I titoli all'ordine» 66 10.3. I titoli nominativi» 69 11. Le eccezioni. Criteri di classificazione» 72 12. Le eccezioni reali» 75
X INDICE-SOMMARIO 13. Le eccezioni personali Pag- 86 14. I vincoli» 89 15. Le diverse categorie di titoli e il regime dell'ammortamento» 95 15.1. Segue. Deterioramento e distruzione» 96 15.2. Segue. Smarrimento e sottrazione dei titoli al portatore...» 98 15.3. Segue. L'ammortamento dei titoli all'ordine e nominativi..» 102 CAPITOLO II Mia Callegari I TITOLI DI CREDITO E I PROCESSI DI DEMATERIALIZZAZIONE SEZIONE I L'evoluzione dello strumento cartolare: dall'incorporazione alla demateralizzazion 16. L'incorporazione del diritto nel documento e i processi di detnaterializzazione Pag. 107 16.1. Il superamento della carthula» 107 16.2. Dematerializzazione o dematerializzazioni?» 111 17. Analisi dei processi di dematerializzazione coinvolgenti differenti tipologie cartolari nell'ambito di settori diversi» 116 17.1. La dematerializzazione dei titoli individuali» 116 17.1.1. I titoli rappresentativi di merci» 116 17.1.2. I titoli astratti» 122 17.2. La dematerializzazione dei titoli di massa» 125 17.2.1. Le azioni» 125 17.2.2. I titoli del debito pubblico» 133 18. Il definitivo superamento del modello cartaceo del titolo di credito nei dd. lgs. n. 58/1998 e n. 213/1998 (la gestione accentrata semplice ed il regime di dematerializzazione) e nel codice civile» 136 SEZIONE II Profili sistematici della dematerializzazione degli strumenti finanziari: le regole di circolazione nel sistema disciplinato dai dd. lgs. n. 58/1998 e n. 213/1998 19. Fonti normative, ambito di applicazione e coordinamento Pag. 146 20. I soggetti e la struttura della gestione» 151 20.1. I soggetti della gestione accentrata» 151 20.2. La struttura negoziale e giuridica della gestione» 155 21. La circolazione degli strumenti finanziari in gestione accentrata..» 162 21.1. I meccanismi di trasferimento» 162 21.2. La tutela della circolazione» 168
XI 22. L'esercizio dei diritti inerenti agli strumenti finanziari in gestione accentrata Pag. 172 23. I vincoli sugli strumenti finanziari in gestione accentrata. In particolare: il pegno» 178 24. Riflessioni conclusive» 186 CAPITOLO III Gaspare Spatazza LA FATTISPECIE TRA TIPICITÀ E FIGURE AFFINI SEZIONE I I titoli atipici 25. I titoli atipici nel quadro della disciplina generale dei titoli di credito Pag. 193 26. Introduzione al problema dei limiti al potere di emettere titoli di credito atipici» 195 27. La tesi che riconosce ai privati ampia libertà nella emissione dei titoli di credito atipici (tesi volontaristica)» 196 28. La tesi commercialistica» 200 29. L'impostazione imperniata esclusivamente sulla ricerca delle caratteristiche tipologiche del titolo di credito (tesi oggettivistica)...» 204 30. Nuovi sviluppi della ricerca sulla fattispecie titolo di credito per una più soddisfacente soluzione dei problemi attinenti alla creazione ed emissione di titoli atipici» 207 31. Emersione di titoli atipici emessi in funzione di particolari operazioni economiche» 216 SEZIONE II I documenti di legittimazione e i titoli impropri PREMESSA Pag. 236 SUB-SEZIONE I I documenti di legittimazione 32. I documenti di legittimazione: origine ed evoluzione della sottodistinzione tra contrassegni e titoli di legittimazione Pag. 238 33. I documenti di legittimazione. La funzione di legittimazione passiva ed eventuali sue connessioni con la funzione di legittimazione attiva» 240
XII INDICE-SOMMARIO 34. I documenti di legittimazione. In particolare: la funzione di legittimazione attiva Pag. 243 35. La funzione di legittimazione attiva va attribuita a tutti i documenti di legittimazione» 249 36. Inapplicabilità della disciplina dei titoli di credito ai documenti di legittimazione: in particolare, del decreto di ammortamento» 252 37. Documenti di legittimazione nella casistica giurisprudenziale...» 254 38. Significato delle classificazioni operate dalla dottrina nell'ambito dei documenti di legittimazione» 262 SUB-SEZIONE II I titoli impropri 39. Titoli impropri, titoli di credito e documenti di legittimazione: un confronto introduttivo Pag. 263 40. I titoli impropri e il loro ruolo di documenti atti ad attribuire la legittimazione passiva e attiva» 267 41. Ancora sugli effetti del possesso (qualificato) del titolo improprio.» 269 42. Casi di possibile conflitto tra cessionario del credito e il possessore del titolo» 271 43. Il trasferimento del titolo improprio: la girata» 273 44. Criteri teorici ed empirici per distinguere i titoli impropri dai titoli di credito» 278 45. Pegno e pignoramento dei titoli impropri» 279 46. Esempi di titoli impropri» 280 PARTE SECONDA Èva Desana LA CAMBIALE CAPITOLO I LA CAMBIALE: STRUTTURA E FUNZIONE. LE FONTI DEL DIRITTO CAMBIARIO 1. L'influenza della cambiale sulla teoria dei titoli di credito Pag. 287 2. La legislazione in materia cambiaria: normativa nazionale e legge uniforme. La cambiale internazionale» 288 3. Ancora sulla normativa nazionale: le fonti del diritto cambiario diverse dal R.D. 14 dicembre 1933, n. 1669» 293 4. Tratta e pagherò. Rapporto di valuta e rapporto di provvista» 295 4.1. Segue. Rapporto fondamentale e rapporto cartolare» 298 5. L'evoluzione dell'istituto. Dalla cambiale quale strumento di credito alle cambiali finanziarie» 302
XIII CAPITOLO II LE DICHIARAZIONI CAMBIARIE SEZIONE I La creazione e l'emissione della cambiale 6. La dichiarazione cambiaria. I requisiti cosiddetti naturali. La cambiale domiciliata Pag. 307 6.1. Segue. I requisiti cosiddetti essenziali. La cambiale in bianco.» 310 6.2. Segue. La cambiale incompleta» 317 6.3. Segue. I requisiti della dichiarazione cambiaria: alcune precisazioni» 319 6.4. Segue. Il contenuto eventuale della dichiarazione cambiaria. Le clausole relative agli interessi» 323 6.5. Segue. La regolarità fiscale del titolo cambiario» 326 7. L'emissione della cambiale: il momento perfezionativo della dichiarazione cambiaria» 328 8. La sottoscrizione cambiaria» 329 9. L'assunzione di obbligazioni cambiarie da parte di incapaci» 337 10. L'assunzione di obbligazioni cambiarie in nome e per conto altrui.» 341 10.1. Segue. L'ipotesi del falsus procurator» 347 SEZIONE II L'accettazione 11. L'accettazione della cambiale tratta Pag. 355 12. La procedura di accettazione» 358 CAPITOLO III LA CIRCOLAZIONE DELLA CAMBIALE 13. La legge di circolazione della cambiale. La girata Pag. 361 14. La funzione traslativa e la natura giuridica della girata» 363 15. L'acquisto della legittimazione ad esercitare il diritto cambiario e la continuità delle girate» 365 16. La circolazione irregolare» 372 16.1. Segue. L'ambito di applicazione dell'alt. 20 e l'acquisto dal falsus procurator» 375 17. La funzione di garanzia della girata» 379 18. Forme particolari di circolazione» 381
XIV INDICE-SOMMARIO CAPITOLO IV LE GARANZIE DEL DEBITO CAMBIARIO SEZIONE I II favore cambiario 19. Il favore cambiario Pag. 385 19.1. Segue. La natura giuridica del favore cambiario» 387 20. Gli effetti della convenzione di favore» 388 SEZIONE II L'avallo 21. L'avallo. Prime considerazioni Pag. 390 22. Requisiti di forma dell'avallo» 392 23. La natura dell'obbligazione dell'avallante e il regime delle eccezioni opponibili al terzo portatore» 394 23.1. Segue. L'accessorietà: spunti per una diversa ricostruzione dell'istituto» 398 24. Le eccezioni relative all'estinzione dell'obbligazione cartolare dell'avallato» 402 25. Avallo e fideiussione» 404 SEZIONE III La cambiale ipotecaria 26. La cambiale garantita da ipoteca Pag. 408 27. La costituzione della garanzia: il ruolo dell'annotazione sul titolo cambiario» 410 28. Il trasferimento della garanzia ipotecaria e il rilievo dell'art. 2845 c.c.» 413 28.1. Segue. Il trasferimento della garanzia e la natura cartolare o extracartolare del diritto di «ipoteca cambiaria»» 415 28.2. Segue. Le conseguenze della tesi «cartolare» sulla circolazione dell'ipoteca e sulle eccezioni opponibili dal datore di ipoteca» 418 29. L'estinzione e la cancellazione dell'ipoteca cambiaria» 420 SEZIONE IV La tratta con cessione di provvista 30. La tratta con cessione di provvista: cenni Pag. 423
XV CAPITOLO V SCADENZA E PAGAMENTO DELLA CAMBIALE 31. La legittimazione del portatore Pag. 427 32. La liberazione del debitore» 429 33. La scadenza della cambiale e il cosiddetto avviso bancario di scadenza» 433 34. La proroga della scadenza» 437 35. Il luogo di pagamento e l'oggetto» 439 36. La quietanza, il pagamento parziale e la mora del creditore» 442 36.1. Segue. Pagamento della cambiale e revocatoria fallimentare.» 445 37. L'accettazione per intervento e l'indicazione al bisogno» 447 CAPITOLO VI LE AZIONI CAMBIARIE ED IL PROCESSO 38. L'azione cambiaria diretta e l'azione di regresso Pag. 451 39. Il presupposto sostanziale dell'azione di regresso» 453 40. Segue. Il presupposto formale: prime notazioni sul protesto» 456 41. Segue. Il contenuto, la forma e la natura del protesto» 458 42. Segue. La funzione del protesto» 461 43. Segue. I casi di esonero dal protesto» 462 44. I termini per la levata del protesto e le cause di forza maggiore...» 465 45. I soggetti legittimati e il luogo di levata del protesto» 468 46. Le novità introdotte dalla legge 273/02 e il procedimento per la cancellazione» 470 47. Segue. L'ammissibilità della tutela cautelare e la responsabilità per illegittima levata del protesto» 481 48. L'azione di ulteriore regresso» 484 49. Il processo cambiario» 486 50. Le eccezioni cambiarie. Criteri di classificazione» 491 50.1. Segue. L'ambito di operatività àewexceptio doli» 502 51. L'azione causale» 506 52. L'azione di arrichimento» 510 53. Le prescrizioni cambiarie» 512 CAPITOLO VII LA DISCIPLINA DELL'AMMORTAMENTO DEI DUPLICATI E DELLE COPIE 53. L'ammortamento Pag. 515 54. I duplicati e le copie» 519
XVI INDICE-SOMMARIO CAPITOLO Vili IL VAGLIA CAMBIARIO E LA DISCIPLINA DELLE CAMBIALI FINANZIARIE SEZIONE I II vaglia cambiario 55. Il vaglia cambiario o pagherò Pag. 521 SEZIONE II Mia Callegari La cambiale finanziaria 56. Premessa Pag. 524 57. Le cambiali finanziarie come titoli di credito. Definizione» 525 57.1. Segue. Disciplina cartolare» 527 58. Le cambiali finanziarie come valori mobiliari e prodotti finanziari.» 529 59. Le cambiali finanziarie come strumenti di raccolta del risparmio..» 532 PARTE TERZA Gaspare Spatazza L'ASSEGNO CAPITOLO I STRUTTURA, FUNZIONI E REQUISITI DELL'ASSEGNO BANCARIO 1. Struttura dell'assegno bancario Pag. 535 2. Funzione dell'assegno bancario. Sua influenza sulla disciplina del titolo» 537 3. I requisiti dell'assegno bancario» 544 4. Rapporti tra emittente (traente) e banca delegata al pagamento (trattario)» 557 5. L'indicazione del nome del prenditore e la legge di circolazione dell'assegno bancario» 565 6. Emissione di assegno bancario mancante di uno o più requisiti essenziali: conseguenze» 567 7. L'assegno bancario titolo esecutivo» 568 CAPITOLO II LA CIRCOLAZIONE DELL'ASSEGNO BANCARIO 8. In particolare, il trasferimento per girata Pag. 571 9. Forma e contenuto della girata in pieno dell'assegno bancario...» 577
XVII 10. Forma e contenuto della girata in bianco Pag. 578 11. La girata per procura (o per l'incasso)» 579 12. Girata apposta ad un assegno bancario al portatore» 583 13. La girata dopo la scadenza del termine di presentazione o dopo il protesto (o l'equivalente constatazione). La clausola «non all'ordine». La cessione ordinaria» 583 14. La clausola di intrasferibilità (L'assegno bancario intransferibile)» 584 CAPITOLO III IL PAGAMENTO DELL'ASSEGNO BANCARIO 15. La presentazione dell'assegno per il pagamento Pag. 603 16. Il luogo di presentazione dell'assegno per il pagamento. Le stanze di compensazione (Rinvio)» 608 17. Il controllo della completezza dell'assegno presentato per il pagamento» 609 18. Il controllo della banca trattaria volto a verificare se l'assegno abbia subito alterazioni» 609 19. Il controllo della legittimazione del presentatore di assegno trasferibile per girata» 613 20. Il controllo volto a identificare l'identità personale del presentatore dell'assegno» 615 21. Il pagamento dell'assegno bancario» 617 22. Morte o incapacità del traente e pagamento dell'assegno bancario.» 618 23. Pagamento dell'assegno bancario e fallimento del traente» 619 24. Il pagamento degli assegni presentati alle stanze di compensazione.» 625 25. Questioni relative alla ripetizione di indebito pagamento» 629 26. L'avviso di omesso pagamento» 629 27. Il regresso per mancato pagamento. Rapporti con l'azione causale» 630 28. Pagamento dell'assegno bancario nella procedura di ammortamento» 639 CAPITOLO IV FIGURE PARTICOLARI DI ASSEGNI 29. Assegno sbarrato Pag. 641 30. Assegno «da accreditare»» 643 31. Assegno turistico» 644 32. Assegni bancari a copertura garantita (o limitati, o valorizzati)...» 647 CAPITOLO V L'ASSEGNO CIRCOLARE 33. Nozione Pag. 649 34. I requisiti dell'assegno circolare» 652
XVIII INDICE-SOMMARIO 35. I presupposti per l'emissione Pag. 654 36. Il contratto di emissione» 656 37. Qualificazione del rapporto di emissione e problemi connessi...» 658 38. I moduli di assegni circolari» 665 39. Le convenzioni di corrispondenza» 666 40. Emissione di assegni circolari a mezzo di corrispondente» 668 41. L'assegno circolare tra la disciplina cambiaria e la disciplina speciale degli assegni» 669 42. Le azioni» 670 43. Ammortamento» 674 44. Gli assegni Italcasse, o I.C.C.R.I» 677 CAPITOLO VI GLI ASSEGNI SPECIALI DELLA BANCA D'ITALIA 45. Il vaglia cambiario Pag. 683 46. L'assegno bancario libero» 686 47. L'assegno bancario piazzato» 688 CAPITOLO VII GLI ASSEGNI SPECIALI DEL BANCO DI NAPOLI E DI SICILIA 48. Il vaglia cambiario Pag. 691 49. L'assegno di corrispondenti» 692 50. La fede di credito (o polizzino)» 692 PARTE QUARTA Gaspare Spatazza I TITOLI RAPPRESENTATIVI DI MERCI CAPITOLO I LA CATEGORIA DEI TITOLI RAPPRESENTATIVI DI MERCI l.i titoli rappresentativi di merci: lineamenti generali Pag. 699 2. Riferimento dei principi generali dei titoli di credito Generalità e autonomia) ai documenti rappresentativi di merci» 705 2.1. Letteralità del titolo ed identificazione del creditore e del debitore cartolare (con particolare richiamo alla polizza di carico)» 705 2.2. Letteralità ed autonomia del titolo e questioni relative al diritto alla consegna della mercé (con particolare riferimento alla polizza di carico)» 711
XIX 3. L'efficacia rappresentativa Pag. 731 4. Declino dei titoli rappresentativi» 735 CAPITOLO II FEDE DI DEPOSITO E NOTA DI PEGNO 5. Nozione Pag. 741 6. Il sistema del doppio titolo. Circolazione congiunta» 743 7. Il sistema del doppio titolo. Circolazione separata di fede di deposito e di nota di pegno» 743 7.1. La posizione attiva del possessore della fede di deposito in caso di distacco della nota di pegno» 746 7.2. La posizione attiva del possessore della nota di pegno» 748 8. Questioni relative al fondamento delle responsabilità dei vari soggetti tenuti, in diverso grado, al pagamento del debito risultante dalla nota» 750 9. Ammortamento» 761