Parole chiave Nutrizione, neonato pretermine, latte materno, latte in formula, fortificante del latte materno



Documenti analoghi
DEL NATO PRETERMINE O DI BASSO PESO

Errori AlimentariEtà Giovanile e non solo. Colazione. Frutta / Verdura. Poca ACQUA. Bevande dolcificate

Il prematuro a casa: consigli dietetici pratici. Paolo Bottau Marcello Lanari U.O Pediatria e Neonatologia Ospedale di Imola

PERCHÈ L'ALLATTAMENTO AL SENO É IMPORTANTE

Dieta nel bambino con enterocolite allergica e carenze nutrizionali

Accrescimento e composizione corporea nel prematuro

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA. Nome del bambino: Sesso: F M

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

auxologico nel neonato pretermine: la nostra esperienza

GLI ALIMENTI FUNZIONALI A BASE LATTE:LEGISLAZIONE ITALIANA, EUROPEA E I FUTURI HEALTH CLAIMS

Allattamento al seno: un diritto della mamma e del bambino

Linee di mangimi per vacca da latte. Perfecta Equilibria Fiocco H.G. Leader Gold Parma Reggio Sviluppo

I prodotti ittici e la salute umana: Acquacoltura vs selvatico

Cibo e salute. Marisa Porrini DiSTAM Università degli Studi di Milano

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno

NUTRIZIONE IN TERAPIA INTENSIVA. Dott. Adolfo Affuso

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE

AUTORE LAURA MENZIO PEDIATRA DI FAMIGLIA

Allegato C.5 al Decreto n. 86 del 21 OTT 2015 pag. 1/13

Il ruolo del Pediatra di Famiglia nei nati da madre diabetica. Dottor Roberto Cionini

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

DA MADRE. Èla madre che -

Regione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute

VALENTINA VEZZALI: l atleta,, la la mamma, le le vittorie L alimentazione. nell atleta

Alla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale

LA FENIL CHETO NURIA O PKU. Malattie Rare. Informazioni per le scuole

ALIMETAZIONE DA 6 A 12 MESI

FARE ATTENZIONE ALLA SALUTE DEI GENITORI PER PROTEGGERE QUELLA DEL BAMBINO.

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.

L ALIMENTAZIONE NEI BAMBINI. Gestazione Allattamento Accrescimento

Dove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI

Promuovere, proteggere e sostenere l allattamento materno.

Pediatria Preventiva e Sociale

INDICAZIONI NUTRIZIONALI E SULLA SALUTE. REG.CE n. 1924/2006

Bella Lodi Il gusto del benessere Dr. Giorgio Donegani Direttore Scientifico Food&School

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Alimentazione e Nutrizione

ALIMENTAZIONE e STATO di SALUTE a LUNGO TERMINE

GESTIONE DELLA CAPACITA

Nestlé e l alimentazione dei lattanti nei Paesi in via di sviluppo: I quesiti principali

Il counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica


DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:

Nascere oggi in Italia: luci e ombre

VACCHE DA LATTE CCHE DA LA

Alimenti Funzionali. Convegno Associazione Dossetti I Valori - 23/05/08

Normali fabbisogni proteicocalorici. secondo indicazione della Dietista e/o del Medico

Alimentazione e sicurezza

LOTTO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS

LE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA

Viaggi di gusto IRASE UIL. Il latte vegetale. di Daniela Leone

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

ALLATTAMENTO AL SENO Luca RIgon neonatologo ULSS15

LOTTO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS

Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti inorganici organici

LINEE GUIDA PER LA NUTRIZIONE DEL NEONATO PRETERMINE DI BASSO PESO ALLA NASCITA

ALIMENTAZIONE NELL UOMO

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

IL LATTE. Le femmine dei mammiferi cominciano a produrre latte al termine della gravidanza in seguito a stimoli neuroendocrini.

Progetto gestito in collaborazione con il Centro Polifunzionale Don Calabria

MOZIONE dei Consiglieri Luca Barberini e Andrea Smacchi

FABBISOGNO ENERGETICO DEI CANI E DEI GATTI NEI DIVERSI STATI FISIOLOGICI

PROMUOVERE LA SALUTE NEI PRIMI ANNI DI VITA

I L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze.

L importanza importanza mportanza della Nutrizione nella Sclerosi Laterale Amiotrofica Una g uida guida per per ilil p aziente paziente

Nuovo approccio alla gestione TECNICO-ECONOMICO-COMMERCIALE dell allevamento del suino destinato agli autoproduttori di mangime.

Nutrizione enterale e parenterale del neonato prematuro

L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto

Caratteristiche chimiche e nutrizionali dei pascoli toscani e aspetti della loro digestione nei ruminanti

MATERIA: Scienza e cultura dell alimentazione. Moduli Titolo del modulo Ore

Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene

Lezione 9: Principi Etici e Assistenza al Termine della Vita. Corso di Rianimazione Neonatale

DIETA E STILI DI VITA

L alimentazione della scrofa

L alimentazione. Erminia Ebner Dietista Specializzata Scienze della Nutrizione Umana Scuola dello Sport C.O.N.I. Roma. Centro Tecnico Federale FIB

Seminari Merial Italia PROGRAMMA RIPRODUZIONE MERIAL 20 novembre 2008 Corte Morandini, Valeggio sul Mincio (VR)

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

PERDERE GRASSO, NON MUSCOLO!

La rosolia nella donna in gravidanza

MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA

ridotti per i figli fino ai 18 anni compiuti (art. 61 cpv. 3 LAMal)

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

La legislazione sui Nutraceutici, Alimenti funzionali e gli integratori dott. Antonio Verginelli

meditel Centro Medico Polispecialistico

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

Lista di controllo per la formazione aziendale (corso modello) di cuoco/a in dietetica

Alimentazione Equina: il valore aggiunto dell'olio e semi di canapa

Alimenti. Gruppi Alimentari

ALLEGATO II COMPOSIZIONE ESSENZIALE DEGLI ALIMENTI DI PROSEGUIMENTO DOPO RICOSTITUZIONE SECONDO LE ISTRUZIONI DEL PRODUTTORE

La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione

Che cos è l indice glicemico?

L ecografia ostetrica é la tecnica più usata nello studio del benessere fetale e nel 2004, a livello nazionale, sono state effettuate in media

Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari. Graziella Lasi. Bologna, 03 ottobre 2014

La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa»

Ricette, calorie e valori nutrizionali: come nasce l etichetta nutrizionale di un alimento?

I FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO. Chivasso, Ciriè, Ivrea 2011

F O R M A T O E U R O P E O

Alimentazione e sport

Igiene nelle Scienze motorie

Transcript:

NUTRIZIONE DEL NATO PRETERMINE O DI BASSO PESO Dott. G. Salvia UO di Neonatologia e Unità di Terapia Intensiva Neonatale Ospedale Buon Consiglio Fatebenefratelli, Napoli RIASSUNTO Tra le maggiori preoccupazioni nella gestione del neonato pretermine c è sicuramente quella di riuscire a garantire una nutrizione adeguata a rispondere alle esigenze di crescita e metabolismo di organismi in una fase molto precoce dello sviluppo in condizioni critiche e cercare di influenzare positivamente anche l outcome a distanza. Le difficoltà sono tante, in assenza di evidenze scientifiche chiare, e le strategie possibili prevedono l interazione di numerose variabili, latte materno o formule, fortificazione del latte materno, apporto di nutrienti, inizio precoce o tardivo dell alimentazione enterale, condizioni cliniche ed età gestazionale di partenza, fattori di rischio. In questa breve review vengono discussi alcuni di questi problemi ancora aperti. SUMMARY A major concern for those taking care of preterm infants is to ensure that nutritional intake meets requirements, thereby ensuring that poor nutrition is not rate limiting on outcome. However, establishment of an adequate intake is difficult during early life in the sick infant. Dietary needs also vary, depending on maturity and nutritional and clinical status. Furthermore, measures of outcome are not widely agreed on. This paper will briefly review some of the principles involved and address some of the practical questions that arise on a day to day basis during nutritional care of these high risk infants. Parole chiave Nutrizione, neonato pretermine, latte materno, latte in formula, fortificante del latte materno Key words Nutrition, preterm infant, human milk, formula feeding, human milk fortifiers

Ogni anno in Italia nascono circa 5000 bambini pretermine, circa il 6-7% dei nati vivi e tale incidenza (numero di nuovi casi/anno) è in aumento. Negli ultimi anni, inoltre, grazie al continuo miglioramento delle tecniche di assistenza intensiva neonatale, la prevalenza (numero di neonati prematuri presenti nella popolazione in un dato momento) mostra una crescita esponenziale. Chiaramente, la prematurità e il basso peso alla nascita, in quanto espressione di significativa ulteriore immaturità in soggetti già in via di sviluppo, rappresentano una importante fonte di morbilità e mortalità. I fattori di rischio comunemente associati al parto pretermine sono raggruppabili in alcune categorie: fattori demografici (età < 18 anni o > 35 anni, razza diversa da quella bianca, bassa condizione socioeconomica e culturale); comportamenti a rischio (fumo, malnutrizione, assunzione di sostanze d abuso, gravidanza non adeguatamente monitorata); patologie pre-gravidanza (malformazione/neoformazione uterina, aborto o precedente parto pretermine, trauma cervicale, infezioni apparato urinario); problemi ostetrici della gravidanza in corso (infezione cervico-vaginale, gemellarità, emorragia uterina, eccessiva contrattilità uterina). I neonati prematuri richiedono un approccio nutrizionale peculiare sia nelle prime fasi della loro vita sia per il loro sviluppo nelle età successive, in quanto presentano caratteristiche metaboliche particolari nelle fasi precoci della loro crescita postnatale che possono favorire l insorgenza di malattie metaboliche degenerative dell età adulta, come obesità, diabete, ipertensione, aterosclerosi. L obbiettivo della nutrizione del neonato pretermine nella fase di iniziale passaggio alla vita extrauterina è quello di assicurare la copertura dei fabbisogni di macronutrienti, acqua, micronutrienti e minerali in modo da favorire un bilancio azotato positivo e una crescita ponderale e lineare che si avvicini a quella che avrebbe avuto il feto in utero nel corso della corrispondente età gestazionale. Il latte umano rappresenta l alimento di scelta per l alimentazione di tutti i neonati, inclusi i neonati pretermine. I molteplici vantaggi del latte materno sono costituiti dalla sua composizione ottimale e variabile tra le diverse poppate e nel corso della stessa poppata, cui consegue la sua buona digeribilità, dal ridotto contenuto di fattori allergizzanti e dalle sue efficienti proprietà anti-infettive, dai vantaggi sul piano psico-affettivo, per lo stretto rapporto che si viene a stabilire tra madre e neonato e dall influenza positiva che i suoi componenti esercitano sullo sviluppo intellettivo. La composizione aminoacidica del latte materno garantisce il soddisfacimento del metabolismo di un soggetto ancora in via di sviluppo come il neonato pretermine; il latte di donna, inoltre, promuove la maturazione delle funzioni motorie e assorbitive dell intestino e rappresenta anche un elemento protettivo verso il rischio di sviluppare enterocolite necrotizzante, per le sue proprietà di modulazione sul sistema immune e sullo sviluppo di una flora intestinale fisiologica. Il latte materno, tuttavia, nei neonati pretermine di peso < 1500 gr, se somministrato come unico alimento non riesce a coprire l elevato fabbisogno di proteine e di minerali. La fortificazione del latte

umano con proteine derivate dal latte di donna (lacto-engineering), pur rappresentando la scelta migliore è particolarmente complessa e per ora è utilizzata in pochi centri. Più semplice è la supplementazione del latte umano con i cosiddetti human milk fortifiers che forniscono un adeguato apporto di proteine, energia e minerali (soprattutto calcio e fosforo). In base alle conoscenze oggi disponibili, sembrerebbe utile ricorrere precocemente alla supplementazione del latte materno con i fortificanti nei neonati pretermine che ricevono quasi esclusivamente latte materno, quando tali neonati ricevono un apporto per via enterale di circa 60-70 ml/kg/die. L aggiunta del fortificante al latte materno può avvenire seguendo uno schema fisso o, preferibilmente, modificando la quantità di fortificante da somministrare in base alla valutazione della crescita e di alcuni parametri ematici nutrizionali, in particolar modo della concentrazione sierica di urea che rappresenta un sensibile indice dell adeguatezza dell apporto proteico. La composizione adeguata di un fortificante del latte materno dovrebbe essere tale da garantire un apporto proteico addizionale fino a 1.3 gr/100 ml, essere a base di sieroproteine idrolizzate e maltodestrine come fonte glucidica, essere arricchito con vitamine e oligominerali e determinare un ridotto carico osmotico. Infine, poiché il latte materno rappresenta un ottima risorsa per l alimentazione del prematuro anche dopo la dimissione dall ospedale, è importante che i prodotti per la fortificazione del latte materno siano disponibili in commercio anche per le famiglie. Quando l Industria fonda i criteri alla base della produzione sulla ricerca scientifica, si determinano progressi significativi anche nel campo della salute. E quanto è avvenuto nel settore della ricerca sugli alimenti per la nutrizione del lattante per cui, attualmente, in caso di mancanza del latte materno, esistono in commercio numerosi tipi di latte adattato che, pur non potendo riprodurre esattamente tutte le caratteristiche del latte umano, sono in grado di soddisfare le esigenze nutrizionali anche del neonato pretermine. Le caratteristiche che una formula per prematuri dovrebbe avere, alla luce delle più recenti evidenze scientifiche, sono: contenuto energetico di 80-90 kcal/100 ml, contenuto proteico di 2.6-3.0 gr/100 ml, apporto energetico fornito dai carboidrati (lattosio e maltodestrine) del 50-60 %, apporto energetico fornito con i lipidi di circa il 30-40 %, apporto di calcio e fosforo non superiore a 100-120 mg/100 ml e 55-65 mg/100 ml, rispettivamente. Da sottolineare inoltre, l importanza di un equilibrato apporto di acidi grassi poliinsaturi a lunga catena (ac docosaexanoico e ac arachidonico), acidi grassi essenziali (ac linoleico e ac α-linolenico) e la necessità di favorire l assorbimento dei lipidi fornendoli in parte come MCT L uso della minimal enteral feeding (MEF) (alimentazione trofica o non nutritiva) è stato studiato e largamente adottato da alcuni anni nell alimentazione del neonato pretermine. Sembra che la MEF sia ben tollerata e produca effetti favorevoli sulla motilità intestinale, sulla riduzione della colestasi intraepatica e sulla successiva alimentazione enterale. Una recente revisione sistematica (Tyson, 2005) pubblicata nella Cochrane Library, ha evidenziato che i neonati che ricevono la MEF raggiungono più

rapidamente l alimentazione enterale completa e necessitano di un numero inferiore di giorni di degenza ospedaliera rispetto a neonati che non ricevono alcun tipo di alimentazione per almeno 7 giorni, e che i neonati alimentati con un precoce e progressivo avanzamento della nutrizione enterale, hanno una performance, rispetto alle stesse misure di outcome, migliore rispetto a quelli che ricevono la MEF. I neonati prematuri non sono tutti uguali, bisogna fare una distinzione tra quelli che nascono o diventano al momento della dimissione piccoli per l età gestazionale (SGA) e quelli di peso adeguato (AGA). Inoltre, ai fini dell outcome nutrizionale, è importante valutare diversamente i maschi dalle femmine. I soggetti più a rischio e, quindi, con bisogni speciali anche dopo la dimissione sono i prematuri SGA. In questi soggetti l alimentazione post discharge dovrebbe essere assicurata con latte materno fortificato o formula arricchita, fino al raggiungimento dei tre mesi di età corretta. I lattanti con più basso rischio di accumulare deficit di crescita (quelli che ad un età postconcezionale equivalente al termine di gestazione hanno un peso adeguato a quell età) potrebbero essere alimentati, in mancanza di latte materno, con una formula adattata standard purchè arricchita con acidi grassi polinsaturi a lunga catena, minerali e vitamine, avente un densità proteica di circa 1.2 gr/100 ml.

Per approfondire Adamkin DH. Postdischarge nutritional therapy. J Perinatol. 2006; 26(suppl 1):S27 S30 American Academy of Pediatrics, Committee on Nutrition. Nutritional needs of preterm infants. In: Kleinman RE, ed. Pediatric Nutrition Handbook. 5th ed. Elk Grove Village, Ill: American Academy of Pediatrics; 2004:23 54 Carver J. Nutrition for preterm infants after hospital discharge. Adv Pediatr. 1005;52:23 47 Dancis J, O Connell JR, Holt LE. A grid for recording the weight of premature infants. J Pediatr. 1948;33:570 572 Dashyap S, Schulze KF, Ramakrishnan R. Dell RB, Heird WC. Evaluation of mathematical model for predicting the relationship between protein and energy intakes of low-birth-weight infants and the rate and composition of weight gain. Pediatr Res. 1994;35:704 712 Ehrenkrantz RA, Dusick AM, Vohr BR, Wright LL, Wrage LA, Poole WK. Growth in the neonatal intensive care unit influences neurodevelopmental and growth outcomes of extremely low birth weight infants. Pediatrics. 2006;117:1253 1261 Embleton NE, Pang N, Cooke RJ. Postnatal malnutrition and growth retardation: an inevitable consequence of current recommendations in preterm infants? Pediatrics. 2001;107:270 273 Ernst KD, Radmacher PG, Rafail ST, et al. Postnatal malnutrition of extremely low birth-weight infants with catch-up growth postdischarge. J Perinotol. 2003;23:447 482 Groh-Wargo S, Thompson M, Hovasi-Cox J. Nutritional Care for High Risk Newborns. 3rd ed. Chicago, Ill: Bonus Books; 2000 Klein CJ. Nutrient requirements for preterm infant formulas. J Nutr. 2002;132:1395S 1577S Thureen P, Heird WC. Protein and energy requirements of the preterm/low birthweight (LBW) infant. Pediatr Res. 2005;57:95R 98R Ziegler EE, Thureen PJ, Carlson SJ. Aggressive nutrition of the very-low-birth weight infant. Clin Perinatol. 2002;29:225 244