RELAZIONE ILLUSTRATIVA Il complesso edilizio di Malga Malins è inserito all interno del vasto comprensorio malghivo comprendente l insieme degli alpeggi di Festons, Vinadia, Rioda, Pieltinis, Ielma e Gerona, racchiusi tra le valli dei torrenti Pesarina, Degano e Lumiei. La malga interessa un ambito di 103 ettari di pascolo ed è stata utilizzata con un carico di bestiame di un ottantina di capi bovini e quaranta caprini. Il complesso edilizio è diviso in due parti: una storica composta dalla casera, dalle due logge poste a valle della stessa e dall edificio a monte utilizzato per il ricovero dei vitelli; una parte di più recente costruzione composta da due logge a fianco della casera. Il programma generale di recupero della malga per rifunzionalizzazione zootecnica e adattamento a fini agrituristici prevede un insieme articolato di interventi. Il primo intervento finanziato con i fondi Europei relativi all obiettivo 5B, in fase di completamento, interessa la casera che viene ristrutturata mantenendo la sua funzione originaria; le due logge laterali vengono trasformate e dotate di attrezzature per l accoglienza dei turisti, dei pastori e del personale a servizio della struttura; la realizzazione delle nuove reti tecnologiche di adduzione e scarico delle acque; la sistemazione del laghetto a monte dei manufatti. IL presente progetto prevede la rifunzionalizzazione con destinazione zootecnica di una delle due logge di più antica costruzione e precisamente quella più grande posizionata lungo la strada di accesso alla malga. Si
tratta di un edificio di notevole sviluppo lineare (oltre sessanta metri), che delimita sul versante sud-ovest l ambito malghivo. L edificio si configura come una manica di poste a sviluppo continuo. Solamente la conformazione del terreno e la necessità di definire una superficie chiusa e protetta hanno determinato il sezionamento del corpo di fabbrica in tre segmenti di lunghezza pressappoco costante. Il recinto malghivo, come si diceva, viene completato dall altro corpo analogo per epoca di costruzione, ma spezzato in due soli segmenti. La tecnologia costruttiva è quella tradizionale; sul versante posto a valle si sviluppa un setto continuo costruito in pietra locale che funge anche da contenimento del terreno. Il versante posto a monte, che affaccia sul piazzale antistante la casera, è aperto e caratterizzato da una sequenza regolare di pilastri in legno che sorreggono il sistema a sostegno della copertura. Tra pilastro e pilastro si alternano varchi aperti per il deflusso del bestiame e sezioni tamponate con tavolato. La copertura è in legno, a falda unica, con il manto in scandole. Il piano di calpestio interno alla loggia è composto da lastre lapidee di pezzatura variabile. Nell insieme l edificio, come il suo simile posto in continuità con esso, si configura come un manufatto di grande semplicità ma di notevole rigore architettonico. Lo stato di conservazione della loggia risulta peraltro estremamente precario. Infatti, mentre le porzioni murarie risultano ancora sufficientemente conservate, le parti lignee, ed in particolare la copertura denunciano uno stato di abbandono tale da rendere il manufatto completamente inutilizzabile. Non solo, le particolari caratteristiche dimensionali della loggia ed in particolar modo l altezza della copertura e la
profondità della fabbrica mal di adattano ad un alloggiamento del bestiame consono alle tecnologie zootecniche attuali. Il progetto prevede quindi, nel rispetto della preesistenza, una leggera sopraelevazione della copertura ed un approfondimento del corpo di fabbrica. L approfondimento delle porzioni murarie viene realizzato utilizzando la tecnologia tradizionale. I prolungamenti dei setti sono quindi previsti in pietra. Il consolidamento delle murature esistenti verrà effettuato mediante applicazione di rete e betoncino sulla facciata verso l interno mentre all esterno verranno rifatte le fugature alle pietre che rimarranno a vista. La parte di muratura in fondazione verrà consolidata con un cordolo in calcestruzzo armato collegato alle fondazioni di sostegno della struttura lignea; il coronamento della muratura verrà contornato da un cordolo di irrigidimento al quale verranno ancorate le colonne interne della struttura di copertura. La parte in legno viene invece completamente sostituita con una nuova struttura realizzata sempre in legno più alta della precedente di circa 80 cm, e più profonda di 1,00 ml con manto di copertura in scandale di legno larice su listelli. In questo modo, l altezza degli accessi viene portata a metri 2,00 e la profondità interna netta della loggia viene portata a metri 3,80. Il progetto prevede la conferma, con rifacimento, del sistema degli accessi precedenti chiusi da nuovi portoni scorrevoli con le parti fisse sempre in legno.
L impostazione dell alloggiamento del bestiame viene modificato rispetto al sistema tradizionale. La loggia, infatti, prevede una porzione il cui piano di pavimento è leggermente sopraelevato per l accoglimento notturno dei bovini ed un corridoio di passaggio, posteriore agli animali, per lo svolgimento di tutte le funzioni proprie del pastore. Questo schema viene applicato nelle due parti del fabbricato a quota inferiore dove troveranno alloggio circa 35 capi bovini con impianto a stabulazione libera a cuccette singole separate da tubo educatore e dotate di tappeti in gomma. Nella terza parte, a quota più alta, verrà allestita la sala di mungitura per sei capi con fossa di lavoro per il personale e zona di attesa dei bovini; a fianco della sala viene ricavato un deposito per le attrezzature di mungitura. Lo smaltimento delle deiezioni animali avviene mediante un apposita canaletta dotata di grigliato posta tra il piano di alloggiamento del bestiame ed il corridoio di passaggio. Il convogliamento delle deiezioni nella canaletta ed il loro trasferimento nella laguna è garantito da un sistema di lavaggio che utilizza il riciclo dei liquami parzialmente ossidati provenienti dalla laguna. Per il lavaggio generale con gli idranti e per gli abbeveraggi, viene utilizzata l acqua proveniente dal laghetto a monte della casera. La laguna a valle viene sistemata mediante un intervento di impermeabilizzazione da realizzarsi con stesura sul fondo bonificato di una guaina bentonitica, successiva ripresa degli argini e inerbimento in terra battuta.
Al termine di ogni periodo di monticazione, i liquami raccolti nella laguna, verranno sparsi nell ambito di pascolo di malga. Completano l intervento sulla loggia gli allacciamenti alle linee principali, in corso di realizzazione, dell impianto idrico ed elettrico e le relative reti interne di distribuzione ed illuminazione. All alimentazione elettrica si provvede mediante il generatore di corrente localizzato nell edificio posto nei pressi della casera che serve all intero ambito malghivo.
ATTREZZATURE PER SALA DI MUNGITURA E IMPIANTO DI STABULAZIONE LIBERA IN LOGGIA Sala di mungitura per stabulazione libera in loggia composta da: n 1 Gruppo poste Euro 50 sospese, per 6 capi, complete di cancelli manuali e scalette; n 6 Bacinelle mangime; n 6 Gruppi mungitura Harmony; n 6 Pulsatori elettronici; n 1 Quadro comando pulsatori e trasformatore; n 6 Rubinetti presa vuoto; n 1 Tubazione del vuoto completa di raccorderia ed accessori; n 6 Bidoni per latte in acciaio inox da lt 50 con coperchio e raccordi; n 1 Gruppo del vuoto VPU 77, lt. 1300; n 1 Set valvole servoassistite; n 2 Apparecchio di lavaggio gruppi mungitura WA 3 In opera compreso montaggio e collaudo Sommano L. 32.100.000 Impianto di stabulazione libera in loggia, composta da: n 35 Cuccette in tubo da 2 zincato complete di tubo educatore; n 35 Tappeti in gomma morbida per dette, cm 117x180; n 3 Abbeveratoi a vaschetta cm 60x23x30, zincati, a livello costante; In opera compreso montaggio Sommano L. 14.200.000 TOTALE L. 46.300.000
QUADRO ECONOMICO A) IMPORTO LAVORI A BASE D APPALTO L. 374.260.748 B) Somme a disposizione dell amministrazione B1) Attrezzature per sale di mungitura e impianto di stabulazione libera in loggia L. 46.300.000 B2) Spese tecniche L. 29.439.252 Sommano L. 75.739.252 TOTALE GENERALE L. 450.000.000