Lorenzo Tosi - Agrea Centro Studi Gianni Tacconi - CRA-GPG

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Transcript:

Villafranca - 7 febbraio 2014 La Batteriosi e la moria del kiwi Lorenzo Tosi - Agrea Centro Studi Gianni Tacconi - CRA-GPG

primi sintomi agosto 2012 esplosione estate 2013 nuovi sintomi giugno 2013 2

Actinidieti con sintomi avanzati moria Visione da elicottero 11-09-2013 (le zone vuote sono piante morte già nel 2012) 3

4

Distribuzione sul territorio Raccolta dati con questionario Aziende considerate: 200 Con sintomi di moria: 60 (30%) Con sintomi nel 2012: 15 (7.5%) - Situazione già presente nel 2012, esplosa nel 2013 - Confinata nella zona OVEST della provincia

Quali le possibili cause del fenomeno? Terreno Nutrizione Anomalie nella composizione Anomalie nella tessitura Presenza di sostanze estranee Carenze nutrizionali Intossicazioni Irrigazione Inquinamento dell acqua Sistema di irrigazione Malattie Funghi Batteri Nematodi Anomalie climatiche Temperature Piovosità 2013

Terreno Nutrizione Analizzati circa 50 campioni di terreno, prelevati sia da frutteti con sintomi sia asintomatici, foglie e radici indagine chimico / fisica - Tessitura (sabbia, limo, argilla, s.o.) - Composizione (micro e macroelemanti) - Presenza di metalli pesanti indagine biologica - Trapianto di piante sane in terreni prelevati da impianti con moria???

Terreno Nutrizione Dai dati delle analisi risulta che: - non ci sono anomalie nella composizione dei terreni e nelle caratteristiche chimiche. - non ci sono differenze di composizione tra radici e foglie dei diversi frutteti - non ci sono differenze tra il contenuto di metalli pesanti nei diversi frutteti e la loro quantità totale rientra nella norma Esclusa la presenza di sostanze tossiche nel terreno o altre anomalie chimiche. Sabbia Limo Argilla Scheletro Terreno con moria 34,2 59,6 4,4 13,1 Terreno senza moria 43 53 2 23,5

- terreno appare molto spesso impastato e costipato negli strati superficiali 9

Piante sane in terreno da zona con moria Nessun sintomo dopo 3 mesi. Il terreno non contiene sostanze tossiche che possono essere trasmesse alle piante 10

Irrigazione Inquinamento dell acqua? - non ci sono inquinanti nelle acque analizzate Sistema di irrigazione? 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 Microjet / goccia / pioggia Scorrimento / microjet Scorrimento 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Adige garda Conagro Cons. Veronese Pozzo privato 11

Anomalie climatiche 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 G 56 4 57 50 48 40 10 70 174 F 25 42 21 55 91 53 21 51 88 M 19 47 26 49 39 80 10 182? A 63 43 115 74 29 13 89 116 M 36 52 41 35 111 38 101 315 G 82 277 125 12 178 127 25 56 L 64 96 60 173 43 50 30 12 A 3 72 71 4 157 13 9 55 S 25 97 18 34 208 68 131 15 O 149 103 150 51 126 93 111 71 N 106 35 59 82 213 63 143 138 D 8 147 157 34 129 25 119 55 Radici secche probabilmente colpite nel 2012 (rimane solo il legno) 12

13

Malattie Funghi, Batteri, Nematodi Nematodi : campioni analizzati da UniBA, risultati negativi Batteri (PSA) : campioni analizzati da UniBO, risultati negativi Dai questionari, nessuna differenza tra le aziende con moria o senza moria 70 60 PSA + 50 40 30 20 10 0 Con Sintomi di Moria No sintomi di Moria 14

Funghi patogeni Prelevati campioni di radici prelevati da circa 50 piante sintomatiche, mandate a 3 laboratori per la diagnosi ( UniBO, UniPD, CeRSeA) Piante analizzate: 50 Piante positive: - direttamente su piastra 23 - con indagine molecolare 19 Totale positive 42 (84%) Piante negative: 8 (16%) P. criptogea P. vexans C. pauciseptatum 15

Test di patogenicità: per verificare se il fungo patogeno isolato è in grado di infettare la pianta Test di patogenicità: ha confermato che P.cryptogea è in grado di dare origine alla malattia Da confermare per gli altri patogeni riscontrati 16

RIASSUMENDO Aspetto fitosanitario Funghi Batteri Nematodi Aspetto nutrizionale Carenze nutrizionali Intossicazioni Terreno : Irrigazione: Anomalie nella composizione Anomalie nella tessitura Presenza di sostanze estranee Alterazione della struttura Inquinamento dell acqua Sistema di irrigazione Anomalie climatiche altre informazioni raccolte nel corso dello studio

ottobre 2013 luglio 2013 - Trapianto piante sintomatiche in terriccio nuovo da vivaio Dopo 3 mesi ricostituito apparato radicale 18

Osservazione frequente: nei frutteti colpiti il terreno appare molto spesso compattato, costipato (effetto pongo ). Non sembrano coinvolti gli strati profondi, ma più superficiali. Inoltre si nota spesso che: Parte sopra il piano di campagna (sul rialzo del filare) Parte sotto il piano di campagna Situazione compatibile con costipazione e condizioni di anossia del terreno tipiche di condizioni di saturazione prolungate 19

20

Queste osservazioni fanno pensare che a un deciso cambiamento delle condizioni del terreno può corrispondere una significativa ripresa dell attività delle radici 21

Radici di un actinidieto acquitrinoso sono state rapidamente compromesse: circa il 65 % dell'iniziale lunghezza della radice è morto. Tuttavia, questo impianto non ha mostrato segni di stress fuori terra. I nostri risultati suggeriscono che le piante di actinidia sane hanno molte più radici necessario per l'assorbimento dell'acqua in condizioni normali 22

Quali conclusioni? -fenomeno complesso che ha più cause, che probabilmente ha avuto inizio prima del 2013 -le piogge intense e continuative durante l autunno 2012 e la primavera 2013 sono il principale fattore: hanno causato una condizione di asfissia per un tempo molto lungo (4-5 mesi) -fenomeno accentuato dalle caratteristiche del suolo (composizione) e dal sistema di irrigazione (scorrimento) -questa situazione ha sottoposti gli apparati radicali a forte stress e a moria per carenza di ossigeno -Queste sono state le condizioni ideali per lo sviluppo dei patogeni del suolo, in particolare le Phytophtore 23

Cosa fare? Impianti colpiti: - lavorazioni per favorire il drenaggio delle acque - favorire l attività degli apparati radicali - non sovraccaricare la pianta - stimolare l attività microbiologica del terreno Impianti nuovi: - preparare perfettamente il terreno - sistemazione per favorire lo sgrondo delle acque - stimolare l attività delle radici - all impianto somministrare antagonisiti Le buone pratiche agronomiche giocano un ruolo fondamentale Ulteriori studi: - Ruolo degli altri patogeni - Attività dei funghi antagonisti, anche indigeni - Verifica attività sostanze stimolanti per le radici - Differenze tra diversi sistemi di gestione del suolo - 24

grazie per l attenzione! 25