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RAPPORTO 2016. Nel 2015 gli Iscritti all Albo sono in crescita (+1%), mentre i redditi medi (dichiarazioni 2015, anno d imposta 2014) sono in calo dell 1,9% a fronte di una crescita del Pil nominale nel 2014 dello 0,5% e nel 2015 dell 1,5%. Tra gli iscritti all Albo prosegue la crescita delle donne, mentre calano significativamente i giovani e i praticanti. Risultano, invece, in espansione gli Iscritti alla sezione B dell Albo e le Società tra professionisti. Nel 2015 il Pil in termini reali è aumentato dello 0,8%, i consumi sono cresciuti dello 0,9%, gli investimenti dello 0,8%. Le entrate pubbliche totali della PA sono aumentate dell 1%, mentre le uscite sono aumentate dello 0,1%. Il deficit pubblico in rapporto al Pil è calato dal 3% al 2,6%, mentre il debito pubblico, sempre in rapporto al Pil, è aumentato dal 132,1% al 132,6%. La pressione fiscale, infine, è passata dal 43,6%, livello record assoluto, al 43,5%. Il clima economico è in via di progressivo miglioramento grazie alla ripresa della fiducia e dei consumi delle famiglie italiane. Nel 2016 gli investimenti e l occupazione continueranno a crescere, ma il ritmo medio di espansione resterà moderato a causa sia di ostacoli interni, come l elevata pressione fiscale, sia di ostacoli esterni, in particolare la decelerazione dell economia globale segnalata dal Fondo monetario internazionale e dall Ocse, i quali hanno anche rivisto al ribasso la stima di crescita del Pil italiano 2016 a +1%, collocandola al di sotto della stima ufficiale del governo al +1,2%. Nel 2015, per la prima volta dopo quattro anni di segno negativo, le imprese registrate al Registro Imprese nazionale sono aumentate (+0,3%). Le società di capitali sono aumentate del 3,6%, mentre le società di persone sono diminuite del 2,3% e le ditte individuali sono diminuite dello 0,5%. In questo scenario, gli iscritti all Albo continuano a crescere (+1% nel 2015) e ancora di più continuano a crescere gli iscritti alle casse di previdenza

(+2,1% nel 2015), mentre i redditi medi nominali continuano a calare (-1,9% nel 2014). Secondo i dati delle dichiarazioni 2015 (anno d imposta 2014) trasmessi dalla casse di previdenza, il reddito medio dei Commercialisti nel 2014 è pari a 57.340 euro, frutto della media del reddito degli iscritti alla CNPR (48.811 in calo dell 1,1%) e degli iscritti alla CNPADC (61.534 in calo dell 1,9%). Rispetto al 2007, il reddito medio dei Commercialisti si è ridotto del 4,2% in termini nominali e del 12,4% in termini reali. Gli Ordini del Nord crescono ad un ritmo doppio (+1,2%) rispetto a quelli del Sud (+0,6%). Prosegue la crescita delle donne che passano dal 31,6% al 32%. Forte il calo dei giovani ( 40 anni) che passano dal 21,2% al 17,6%. Rispetto al 2008 gli iscritti all Albo sono cresciuti del 9,2% mentre gli iscritti alle Casse previdenziali sono cresciuti del 17,1%. Nel 2015 vi sono 3,9 commercialisti per 10 Kmq (erano 3,6 nel 2008) e 517 abitanti ogni commercialista (erano 555 nel 2008). Per ogni Commercialista iscritto all Albo, nel Registro Imprese al 31.12.2015 vi sono 13 società di capitali e 9 società di persone. All 1.1.2016 i praticanti iscritti agli ordini sono 13.111 con un calo del 4% sul 2015 e del 40,1% sul 2009. All 1.1.2016 gli iscritti nella sezione B dell Albo (Esperti contabili) sono 742, il 28% in più dell anno precedente. Alla stessa data le Società tra professionisti sono 282, il 52% in più dell anno precedente. Iscritti Nel corso del 2015, gli iscritti all Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili hanno fatto registrare una crescita pari all 1,0%, proseguendo la tendenza di crescita fatta registrare dal 2013 stabilizzandosi all 1%. L incremento in valore assoluto è stato pari a 1.107 iscritti, di poco inferiore a quello dell anno precedente quando era stato pari a 1.178 unità. La tendenza dell andamento del tasso di crescita è generalizzata a tutte le macroaree territoriali. La

crescita degli iscritti presenta, invece, come emerso già nel 2014, una dinamica molto differente tra Nord e Sud. Nel 2015, infatti, gli iscritti agli ordini territoriali del Nord sono cresciuti dell 1,2%, mentre gli iscritti del Sud sono cresciuti a un tasso dello 0,6%, in linea con il 2014. Il contributo in valore assoluto alla crescita del Nord è significativamente superiore a quello del Sud: +577 iscritti al Nord e +245 al Sud, consolidando un inversione di un trend che prima era invece significativamente a favore del Sud e che già nel 2010 e 2011 si era mostrato seppure con margini più bassi. Donne e giovani Nel 2015 la componente femminile degli iscritti all Albo compie un ulteriore passo in avanti portando la propria quota sul totale dal 31,6% al 32%. Gli iscritti fino a 40 anni fanno registrare, invece, un fortecalo a favore della classe 41-60 anni: i primi passano dal 21,2% al 17,6% e i secondi dal 64,3% al 65,9% mentre gli over 60 passano dal 15,5 al 16,5%. Alla data del 1 gennaio 2016 e sulla base dei dati comunicati dalle casse di previdenza nel mese di maggio 2016 il numero di iscritti totali alle casse di previdenza dei dottori e dei ragionieri (al netto dei cancellati/esonerati) è pari a 94.455 (+2,3% rispetto a un anno prima) Esperti Contabili Il Rapporto 2016 presenta per la prima volta le statistiche relative agli esperti contabili: all 1.1.2016 sono 742 contro i 579 di un anno prima (+28,8%). Nel 2015 la crescita più elevata si è avuta al Sud +31,8% mentre è stata più bassa la crescita al Nord +23,8%, nelle regioni del Centro gli Esperti Contabili sono aumentati del 30,4% Società tra Professionisti All 1.1.2016 le Società tra Professionisti sono 282 rispetto alle 135 dell 1.1.2015. L aumento in valore assoluto è stato di 147, mentre il tasso di crescita è stato pari a 52,1%. Il 65% delle StP è nel Nord in particolare in Lombardia ci sono 82 Stp, pari al 29% del totale. Nel 2015 la crescita è stata più elevata al Sud +55% per via dell accelerazione mostrata dalle isole +64,7%. Statistiche reddituali

Le statistiche reddituali elaborate sulla base dei dati delle casse di previdenza dei dottori e dei ragionieri e relative ai redditi 2014 (dichiarazioni 2015) presentano un elevata variabilità territoriale. Il dato medio nazionale relativo è stato calcolato in 57.340 euro di Irpef (-1,9% rispetto al reddito medio 2013) e 105.833 euro di Iva (-0,9% rispetto allo stesso dato del 2013). Il divario Nord-Sud è particolarmente pronunciato ed evidente: si va dai 78.006 euro di Irpef del Nord ai 29.562 del Sud, con un livello medio del Nord pari a più del doppio rispetto al Sud (264% il rapporto Nord-Sud). Il divario si amplia ancora di più se si osserva il dato Irpef più elevato del Nord-ovest, pari a 82.197 euro, rispetto al dato Irpef più basso delle regioni meridionali, pari a 28.634 euro (287%). Rispetto all anno precedente, si segnala la variazione negativa di tutte le aree territoriali con un accentuazione del calo più forte al Centro (-2,3%) rispetto al Nord (-1,7%) e al Sud (-1,5%). Nel Nord si segnala l andamento simile tra Nord-ovest (-1,4%) e Nord-est (- 1,2%) mentre nel Sud è diverso l andamento tra l insieme delle regioni meridionali (-1,7%) e le Isole (-0,8%). Sul piano regionale il divario assume proporzioni davvero enormi raggiungendo un rapporto di 4 a 1, con il Trentino Alto Adige al più alto livello di Irpef (102.792 euro di media, -4,3% sul 2013) e la Calabria al livello più basso (23.087 euro di media, -2,4% sul 2013). Le regioni con la decrescita più elevata dei redditi medi 2014 rispetto a quelli 2013 sono la Basilicata (-5,1%), la Valle d Aosta (- 4,4%) eil Trentino (-4,3%). Da segnalare, invece, l unica regione in cui il reddito medio Irpef risulta in aumento rispetto al 2013: l Emilia Romagna (+1,6%). I Praticanti Sulla base dei dati inviati dagli ordini, gli iscritti al Registro dei Tirocinanti dei 144 Ordini territoriali al 1 gennaio 2016 sono pari a 13.111. Rispetto al 2015, si è verificata una variazione in valore assoluto di -568 iscritti, pari a un decremento in percentuale del 4%. Sul piano territoriale l andamento è fortemente disomogeneo. Il calo, infatti, è concentrato nel Centro (-460 unità pari al -15%), ma il dato è fortemente condizionato dal forte calo degli iscritti al registro praticanti dell ordine di Roma che fa registrare -265 unità rispetto all 1-1-2015. Al Nord e al Sud il calo dei praticanti è più contenuto.

Il Rapporto Il Rapporto 2016 cambia veste grafica e si arricchisce di nuovi capitoli. Rispetto alle precedenti edizioni sono stati aggiunti tre capitoli nuovi relativi allo scenario macroeconomico, alle PMI e agli studi associati. Il Rapporto presenta in maniera sintetica e commentati gli indicatori di categoria relativi agli iscritti all albo, alla provenienza Ordine/Collegio, alla struttura anagrafica per genere ed età e al grado di diffusione territoriale misurato attraverso l elaborazione di specifici indici statistici, nella seconda parte sono presentate le singole tavole statistiche dell appendice ordinate per indice alfabetico delle province, suddivisa in quattro sezioni di dati: la prima relativa agli indicatori economico-territoriali, la seconda agliiscritti all albo ed al registro praticanti, seguita dalla sezione anagrafica iscritti albo nella quale vengono riportati i dati per sesso e classi di età suddivisi fra dottori ragionieri e totale e in ultimo la sezione statistiche reddituali, nella quale grazie ai dati forniti dalle casse di previdenza, si presentano le medie irpef ed iva per sesso e classi di età e le relative variazioni rispetto all anno precedente. La terza sezione è costituita dalle tavole di raccordo ordini-tribunali. Tassi di crescita annuali 2015 Iscritti e Medie reddituali 2014 Albo Casse Praticanti Media Irpef Abitanti/Iscritti Albo Donne Giovani (<= 40) 1% 2,10% 4% 1,90% 1,20% 2,20% 16,20% Esperti contabili 28,20% Stp 52,10%

Tabella 1. Iscritti Albo, % donne, % giovani e rapporto ab/iscritti per regioni e macroaree. REGIONI Iscritti 01/01/16 Var. % % donne % 40 Ab./ Iscritti ABRUZZO 3.204 0,3% 35,0% 18,0% 414 BASILICATA 1.016 1,5% 36,4% 17,0% 565 CALABRIA 4.403 0,7% 32,4% 19,7% 448 CAMPANIA 14.051 1,1% 26,1% 18,7% 416 EMILIA ROMAGNA 8.159 0,5% 39,8% 19,3% 542 FRIULI VENEZIA GIULIA 1.722 0,5% 33,8% 15,0% 709 LAZIO 13.691 1,0% 31,0% 16,2% 431 LIGURIA 3.067-1,0% 35,9% 11,3% 513 LOMBARDIA 19.066-1,8% 32,1% 20,0% 524 MARCHE 2.891 2,1% 33,4% 19,6% 540 MOLISE 496 2,1% 35,8% 24,3% 629 PIEMONTE 6.506 0,4% 38,7% 17,7% 678 PUGLIA 10.188-0,3% 29,4% 16,1% 400 SARDEGNA 2.028 2,5% 37,3% 17,5% 818 SICILIA 8.583 0,2% 29,6% 12,9% 591 TOSCANA 7.182 0,6% 30,9% 13,6% 521 TRENTINO ALTO ADIGE 1.344 1,9% 25,4% 23,8% 811 UMBRIA 1.544 2,7% 38,8% 16,6% 577 VALLE D'AOSTA 181 1,1% 26,7% 15,9% 876 VENETO 8.030 1,5% 30,8% 20,8% 606 NORD 48.075 1,2% 34,1% 19,1% 577 NORD-EST 19255 1,0% 34,5% 19,8% 602 NORD-OVEST 28.820 1,3% 33,8% 18,7% 560 CENTRO 25.308 1,1% 31,7% 15,9% 478 SUD 43.969 0,6% 29,7% 17,0% 474 MERIDIONE 33.358 0,5% 29,2% 18,0% 423 ISOLE 10.611 0,6% 31,1% 13,8% 635 ITALIA 117.352 1,0% 32,0% 17,6% 517

Tabella 2. Praticanti, Esperti contabili, Stp (2015) e Media Irpef (2014) Praticanti Var. % Esperti Stp Media Var. REGIONI contabili Irpef % ABRUZZO 387-14% 22 4 31.409-1,7% BASILICATA 234-1% 10 4 29.911-5,1% CALABRIA 594-12% 43 4 23.087-2,4% CAMPANIA 3.298-4% 67 17 28.959-1,9% EMILIA ROMAGNA 577-3% 51 23 69.865 1,6% FRIULI VENEZIA GIULIA 109-21% 14 4 68.415-3,7% LAZIO 1.511-18% 74 18 55.371-2,2% LIGURIA 176-27% 15 9 60.582-1,6% LOMBARDIA 1.648 13% 106 82 91.050-1,2% MARCHE 241-26% 19 10 51.345-1,0% MOLISE 81-2% 4 1 30.224-3,0% PIEMONTE 548-11% 22 26 67.255-2,7% PUGLIA 854-2% 39 13 29.189-0,9% SARDEGNA 198-4% 12 4 39.005-1,4% SICILIA 889-5% 68 13 30.414-0,7% TOSCANA 777-1% 70 11 57.946-2,5% TRENTINO ALTO ADIGE 128-18% 23 12 102.792-4,3% UMBRIA 117-28% 17 1 46.977-4,2% VALLE D'AOSTA 8-33% - 2 73.215-4,4% VENETO 736 0% 66 24 69.512-1,9% NORD 3.930-1% 297 182 78.006 -.1,7 NORD-EST 1.550-5% 154 63 71.914-1,2% NORD-OVEST 2.380 2% 143 119 82.197-1,4% CENTRO 2.646-15% 180 40 55.157-2,3% SUD 6.535-1% 265 60 29.562-1,5% MERIDIONE 5.448-1% 185 43 28.634-1,7% ISOLE 1.087-4% 80 17 32.234-0,8% ITALIA 13.111-4% 742 282 57.340-1,9%