PIANO dell OFFERTA FORMATIVA



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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO LEONARDO DA VINCI - LANCIANO (Chieti)!!! "! # # #!$% & %!% ' ( $% & %! PIANO dell OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2004-2005 Approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 20-12-2004 Adottato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 29-12-2004

PARTE A INDICE : 1. LA COMUNITA SCOLASTICA 2. IL CONTRATTO FORMATIVO 3. L ISTITUTO 3.1. Tipologia degli allievi 3.2. Corsi di studio attivati 3.3. Istituto Tecnico Industriale 3.4. Liceo Scientifico Tecnologico 3.5. Distribuzione prevista delle classi 3.6. Risorse 3.7. Organizzazione generale 4. FINALITA DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 4.1. Finalità generali 4.2. Obiettivi educativi 4.3. Obiettivi cognitivi 5. ATTIVITA PER L OFFERTA FORMATIVA E FINALIZZATE AL SUCCESSO SCOLASTICO 5.1 Orientamento 5.2 Continuità 5.3. Accoglienza 5.4. Riorientamento 5.5. Orientamento intermedio 5.6. Orientamento in uscita 5.7. Recupero, approfondimento, sostegno e integrazione 6. STRUMENTI E METODI DELL OFFERTA FORMATIVA 6.1. La programmazione educativo-didattica 6.2. Modalità e strategie di formazione utilizzate nelle attività ordinarie della scuola 6.3. Flessibilità organizzativa e operativa 6.4. Verifica e valutazione 7. AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE 7.1. Insegnanti 7.2. Personale A.T.A. 8. AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA 8.1. Finalità generali 8.2. Strategie generali, opportunità educative e percorsi didattici scelti per migliorare ed ampliare l offerta formativa della scuola 8.3. Progetti 8.4. Attività extracurricolari e parascolastiche inerenti l area delle relazioni 8.5. Area di progetto e altre iniziative 9. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA 10. SISTEMA DI VALUTAZIONE DI ISTITUTO 10.1. Elementi per l autovalutazione ALLEGATI 1

1 LA COMUNITA SCOLASTICA La scuola, luogo privilegiato e fondamentale di educazione e formazione della persona, deve essere una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, di crescita personale e collettiva. Fonda il suo progetto e la sua azione educativa sul rispetto reciproco fra tutte le persone che la compongono, nella piena e responsabile consapevolezza che per ogni individuo diritti e doveri hanno pari importanza e valore. Rispettosa dell identità e delle inclinazioni personali di ciascun allievo, conta sulla positiva e costante collaborazione delle famiglie per realizzare il suo progetto educativo. Si impegna ad offrire un ambiente idoneo alla crescita e alla partecipazione attiva e responsabile. 2 IL CONTRATTO FORMATIVO Il contratto formativo non si stabilisce soltanto tra il docente e l allievo, ma coinvolge l intero consiglio di classe e i genitori. L allievo deve conoscere: - gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo; - gli strumenti per raggiungerli; - le fasi del suo curricolo. L allievo si impegna a: - frequentare, partecipare al lavoro in classe, ascoltare, porre domande, segnalare difficoltà; - partecipare attivamente al lavoro individuale e di gruppo; formulare proposte; - adottare strumenti adeguati al lavoro e saperne disporre; - rispettare i regolamenti interni di Istituto e in particolare gli orari, gli impegni, le scadenze, gli altri, le strutture e gli arredi. Il docente si impegna a: - esprimere la propria offerta formativa; - motivare il proprio intervento didattico; - esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione. Il genitore si impegna a: - conoscere l offerta formativa; - esprimere pareri e proposte; - collaborare alle attività e alla realizzazione, in generale, del progetto educativo. 3 L ISTITUTO L'istituto è nato nel 1963 come sede staccata dell'itis di Chieti. Ha ottenuto l'autonomia nell'anno scolastico 1968/69. Progressivamente nel tempo, alle due iniziali specializzazioni, Meccanica ed Elettrotecnica, si è aggiunta quella in Elettronica e nell'anno scolastico 1996/97 è stata introdotta la sperimentazione del Liceo Scientifico Tecnologico. Conta attualmente n. 926 alunni iscritti per un totale di 45 classi. 3.1 - Tipologia degli allievi. Luoghi di provenienza: ambiente cittadino; località limitrofe; ampio bacino di utenza costiero e montano. Classi e ceti di provenienza: famiglie di operai; contadini; artigiani; piccoli e medi imprenditori; liberi professionisti; impiegati. Livello culturale eterogeneo, a volte connotato da qualche carenza e da situazioni di svantaggio, ma con diffusa propensione alla acquisizione di specifiche competenze professionali. 2

3.2 - Corsi di studio attivati Istituto Tecnico Industriale (Specializzazioni): Elettronica e telecomunicazioni; Elettrotecnica ed automazione; Meccanica ed automazione. Liceo Scientifico Tecnologico. 3.3 - "Istituto Tecnico Industriale" Il corso di studi si articola secondo un biennio propedeutico comune ed un triennio di specializzazione, alla fine dei quali si sostiene un esame di stato. Le lezioni si svolgono di mattina con un monte ore di 36 ore settimanali, suddivise equamente nell'arco della settimana. a) Biennio comune. (Per il quadro orario settimanale vedasi PARTE B del documento) Le lingue straniere attualmente studiate sono Inglese e Francese. Le classi sono in genere monolingue; a seconda delle esigenze, vengono anche attivate classi bilingue. b) Triennio di specializzazione: Elettronica e telecomunicazioni (Per il quadro orario settimanale vedasi PARTE B del documento) Le lingue straniere attualmente studiate sono Inglese e Francese. Le classi sono in genere monolingue; a seconda delle esigenze, vengono anche attivate classi bilingue. Le ore di esercitazioni pratiche sono svolte, in laboratori specificamente attrezzati dell'area, con la compresenza del docente, dell'insegnante tecnico-pratico e dell'assistente tecnico dell'area. La figura professionale del Perito in Elettronica e Telecomunicazioni deve avere particolari capacità di flessibilità e deve essere in continuo aggiornamento, per essere al passo con gli sviluppi tecnologici continui e incalzanti sia dell'elettronica che delle Telecomunicazioni. Alla fine del quinquennio il Perito in Elettronica e Telecomunicazioni dovrà essere in grado di: analizzare e dimensionare reti elettriche e lineari; analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi di generazione, elaborazione e trasmissione di segnali e dati; partecipare al collaudo, alla gestione ed al controllo dei sistemi di comunicazione e di automazione; progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici, ma completi, di automazione e di telecomunicazioni; comprendere manuali d'uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in lingua straniera. 3

Elettrotecnica ed automazione (Per il quadro orario settimanale vedasi PARTE B del documento) Le lingue straniere attualmente studiate sono Inglese e Francese. Le classi sono in genere monolingue; a seconda delle esigenze, vengono anche attivate classi bilingue. Le ore di esercitazioni pratiche sono svolte, in laboratori specificamente attrezzati dell'area, con la compresenza del docente, dell'insegnante tecnico-pratico e dell'assistente tecnico dell'area. Le caratteristiche generali della nuova figura del Perito Industriale per l'elettrotecnica e l'automazione sono rappresentate da un ampio ventaglio di competenze, capacità e versatilità. Alla fine del corso di studi, il Perito Elettrotecnico dovrà essere in grado di: analizzare e dimensionare reti elettriche; analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi di generazione, conversione, trasporto e utilizzazione dell'energia elettrica; partecipare al collaudo, alla gestione e al controllo di sistemi elettrici anche complessi, sovrintendendo alla manutenzione degli stessi; progettare, realizzare e collaudare piccole parti di tali sistemi, con particolare riferimento ai dispositivi per l'automazione; descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi progettati, scriverne il manuale d'uso, analizzarne i costi in base ai prezzi di mercato; comprendere manuali d'uso, documenti tecnici vari e data-sheets scritti anche in lingua straniera. 4

Meccanica ed automazione (Per il quadro orario settimanale vedasi PARTE B del documento) Nell ambito delle possibilità offerte dal regolamento sull autonomia e da quello sui curricoli delle scuole autonome, il Collegio dei docenti, su proposta dei Consigli di classe del triennio di Meccanica, ha deciso di spostare le ore di compresenza assegnate a Matematica, per complessive tre ore, a Disegno, progettazione, organizzazione industriale, per potenziare tale disciplina, assegnando un ora di compresenza alla terza classe, due ore alla quarta classe, lasciando a tre le ore di compresenza in quinta. Le lingue straniere attualmente studiate sono Inglese e Francese. Le classi sono in genere monolingue; a seconda delle esigenze, vengono anche attivate classi bilingue. Le ore di esercitazioni pratiche sono svolte, in laboratori specificamente attrezzati dell'area, con la compresenza del docente, dell'insegnante tecnico-pratico e dell'assistente tecnico dell'area. La nuova figura professionale del Perito Meccanico, deve essere capace di inserirsi in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello dell'organizzazione del lavoro. Il Perito Meccanico nell'ambito del proprio livello operativo deve essere in grado di: dimensionare, installare e gestire semplici impianti termici, idrici e di condizionamento; realizzare e montare componenti meccanici, con l'elaborazione dei cicli di lavorazione, valutazione dei costi, delle esigenze dei materiali, della mano d'opera e di altri fabbisogni; controllare e collaudare materiali semilavorati, prodotti finiti, impianti e macchinari; utilizzare impianti e sistemi informatici e automatizzati di movimentazione e di produzione, compresi i centri di lavorazione e le macchine utensili a controllo numerico. AL TERMINE DEL QUINQUENNIO GLI STUDENTI ACQUISISCONO IL DIPLOMA DI "PERITO INDUSTRIALE CAPOTECNICO" PER L'INDIRIZZO FREQUENTATO Tale diploma consente: l'iscrizione ai corsi post-diploma degli istituti industriali; l'accesso a qualsiasi facoltà universitaria; l'iscrizione all'albo dei Periti Industriali, previo tirocinio di due anni e superamento dell'esame di abilitazione, e conseguente esercizio della libera professione di Perito; l'inserimento nel mondo del lavoro in ruoli organici di ditte o enti specifici del settore industriale; la partecipazione ai concorsi per l'accesso alla Pubblica Amministrazione. 5

3.4 - Liceo Scientifico Tecnologico (Per il quadro orario settimanale vedasi PARTE B del documento) Il corso è articolato in un unico quinquennio. Il monte ore è di 34 ore settimanali distribuite su 4 giorni di 6 ore e 2 di 5 ore. Le lingue straniere attualmente studiate sono Inglese e Francese. Le classi sono in genere monolingue; a seconda delle esigenze, vengono anche attivate classi bilingue. Sono previste ore di esercitazioni pratiche, svolte in laboratori specificamente attrezzati e con la compresenza del docente e di un insegnante tecnico-pratico. Il Liceo Scientifico Tecnologico è caratterizzato da un curricolo di studi equilibrato in cui le discipline caratterizzanti il corso, cioè matematica, fisica, informatica e le scienze sperimentali, si affiancano alle discipline umanistiche e linguistiche. Il percorso formativo del Liceo tende a mettere in rilievo i legami culturali fra le varie aree del sapere. Nel metodo di insegnamento vengono messi in risalto orientamenti comuni a tutte le discipline, privilegiando le attività di ricerca; anche nelle discipline umanistiche e linguistiche è presente una dimensione sperimentale legata all'utilizzo di laboratori multimediali. Alla fine del quinquennio gli allievi dovrebbero essere in grado di: elaborare strutture di pensiero proprie e comprendere quelle altrui; acquisire competenze tipiche di analisi di qualsiasi disciplina; analizzare e comprendere gli aspetti tecnologici ed innovativi in tutte le discipline scientifiche e sperimentali; acquisire versatilità e capacità di autoaggiornamento sistematico; relazionare su qualsiasi argomento anche in lingua straniera. AL TERMINE DEL CORSO DI STUDI GLI STUDENTI ACQUISISCONO LA MATURITÀ SCIENTIFICA Tale diploma consente: l'accesso a qualsiasi facoltà universitaria; l'inserimento nel mondo del lavoro in ruoli organici di ditte o enti specifici del settore industriale e non; la partecipazione ai concorsi per l'accesso alla Pubblica Amministrazione. 6

3.5 - Distribuzione prevista delle classi (tot. classi n 45 tot. alunni n 926) e classi sono così distribuite. 3.6 - Risorse Risorse umane e professionali - Dirigente Scolastico - Collaboratore Vicario (con esonero parziale) - Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi - N. 1 Docente Capo dell'ufficio Tecnico (con esonero completo) - N. 124 Docenti tra i quali : n. 2 collaboratori del D.S. e n. 7 Funzioni Strumentali - N. 48 Addetti personale ATA, non direttivo, così articolato: n. 22 Collaboratori Scolastici; n. 15 Assistenti Tecnici; n. 11 Assistenti Amministrativi. Risorse materiali - laboratori: sono raggruppati per aree omogenee afferenti alle aree degli Assistenti Tecnici; - aule speciali : aule disegno, aula linguistica, palestra, biblioteca; - servizi : sala CIC, infermeria, copisteria, sala bar. - Uffici organizzazione didattica : laboratorio docenti (progetto ministeriale 1a), sala docenti, vicepresidenza. - Uffici amministrativi : didattico, del personale, del magazzino, ufficio tecnico, contabilità, segreteria. - Uffici direzionali : del DGSA, del D.S. E'presente la rete locale di Istituto (Intranet) che consente il collegamento tra tutti gli ambienti dell'istituto dotati di Personal computers e la connessione a Internet da più postazioni, tramite un'unica linea telefonica ad alta velocità (ADSL). - Numero totale di Personal computers disponibili in Istituto: circa 130 (la maggior parte di tipo multimediale e di recente acquisizione). - Gli Uffici amministrativi e didattici dispongono di un servizio informatizzato integrato in rete, collegato direttamente ai servizi centrali regionali e nazionali. - E'anche attivo un Sito WEB di istituto, all'indirizzo: http://www.itislanciano.it. 7

3.7 - Organizzazione generale Il Dirigente Scolastico: prof. Mario Marcocci Al Dirigente Scolastico spetta la gestione unitaria dell istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al Dirigente Scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. Il Dirigente Scolastico organizza l attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formativa ed è titolare delle relazioni sindacali (D.L.vo 6/3/98 n.59 Qualifica dirigenziale ai capi di istituto). La classe dell'incarico dirigenziale è in corso di definizione presso l'ufficio Scolastico regionale. I Collaboratori del dirigente scolastico Nominati dal D.S., con compiti organizzativo-gestionali, coadiuvano il Dirigente nei rapporti con le famiglie, gli allievi ed i docenti. Si ripartiscono mansioni secondo orario e modalità concordate. Il Collaboratore Vicario sostituisce il Dirigente quando è assente ed è Collaboratore Delegato alla firma, con esclusione degli atti di stretta pertinenza dirigenziale, quali, ad esempio, contratti e convenzioni. Nel rispetto di quanto previsto dall art. 31 del CCNL -quadriennio normativo 2002-2005- i due collaboratori individuati, e delegati a specifici compiti, sono: prof: Mariano De Cecco -vicarioprof: Rocco Ciafarone Le Funzioni Strumentali Sono individuati dal Collegio dei Docenti. Supportano responsabilmente i settori dell autonomia e della programmazione del medesimo. Hanno funzioni di stimolo, coordinamento e monitoraggio dei progetti, di cui curano le schede. Possono relazionare al termine dell anno scolastico per il settore di propria competenza. Curano l aggiornamento professionale sugli argomenti di propria competenza. Si riuniscono, secondo le necessità, allo scopo di proporre le opportune modifiche al P.O.F. Sono coordinati dalla Funzione Strumentale n. 1. Nella fase esecutiva delle rispettive attività progettuali tengono gli indispensabili contatti con gli organi dirigenziali e amministrativi. Nel rispetto di quanto previsto dall art. 30 del CCNL -quadriennio normativo 2002-2005- sono state identificate e incaricate, con delibere del C.D., le seguenti Funzioni Strumentali: F.S. 1 - Prof. Di Pietro Cherubino F.S. 2 - Prof.ssa Alessandrini Piera F.S. 3 - Prof. Antonioli Giandomenico F.S. 4 - Prof.ssa Di Loreto Rosamaria F.S. 5 - Prof. Buono Luigi F.S. 6 - Prof. Di Michele Giuseppe F.S. 7 - Prof. Verratti Giulio 8

Aree e compiti delle Funzioni Strumentali Num. Funzioni Strumentali Compiti e funzioni 1 F.S. 1 Analizza le normative vigenti e, in particolare, quelle Prof. Di Pietro Cherubino finalizzate alla realizzazione dell autonomia Normativa, autonomia scolastica, scolastica. esame e aggiornamento del POF. Coordina le riunioni, funzionali all attuazione del POF, delle FF.SS. e cura l aggiornamento del POF sulla base delle proposte formulate dai docenti e dai 2 F.S. 2 Prof.ssa Alessandrini Piera Progettazione curricolare, aggiornamento degli insegnanti e autovalutazione di Istituto. 3 F.S. 3 Prof. Antonioli Giandomenico Nuove tecnologie didattiche. 4 F.S. 4 Prof.ssa Di Loreto Rosamaria Attività extracurricolari e parascolastiche. 5 F.S. 5 Prof. Buono Luigi Orientamento, riorientamento, recupero, approfondimento. 6 F.S. 6 Prof. Di Michele Giuseppe Continuità, accoglienza. 7 F.S. 7 Prof. Verratti Giulio Rapporto scuola-istituzioni esternemondo del lavoro gruppi di lavoro. Cura la fase istruttoria del C.D. e ne verbalizza le decisioni. Promuove la progettazione curricolare - anche in relazione alle innovazioni che saranno introdotte dalla Riforma degli OO.SS. - Propone iniziative di aggiornamento degli insegnanti e processi di autovalutazione del servizio scolastico. Coordina e supporta l utilizzo delle nuove tecnologie come strumenti utili al funzionamento dell istituto e allo sviluppo dell offerta formativa. Coordina i progetti di arricchimento ed ampliamento dell offerta formativa dal punto di vista linguistico, storico, artistico e culturale in generale. Orientamento: cura i rapporti con i consorzi universitari, enti ed istituzioni, agenzie esterne alla scuola. Riorientamento: favorisce una scelta consapevole nelle successive fasi curricolari. Recupero e approfondimento: cura le iniziative contro la dispersione scolastica e quelle di approfondimento dei temi curricolari. Continuità: cura i progetti coinvolgenti le scuole medie inferiori. Accoglienza: cura i progetti finalizzati all inserimento dei nuovi allievi, anche di altre culture ed etnie. Prende contatto con realtà lavorative presenti sul territorio. Organizza visite aziendali. Propone corsi e stages aziendali di formazione professionale. Promuove e supporta la realizzazione di progetti formativi d intesa con enti e istituzioni esterne. 9

Le Commissioni Costituiscono gruppi di supporto alle FF.SS. o all attività amministrativa in funzione di studio, consulenza, partecipazione, controllo, verifica, valutazione. Le commissioni individuate per il supporto alle FFSS sono: o Normativa, autonomia scolastica e aggiornamento del POF. (Supporto alla Funzione Strumentale n. 1) o Progettazione curricolare, aggiornamento degli insegnanti e autovalutazione di Istituto. (Supporto alla Funzione Strumentale n. 2) o Continuità, accoglienza. (Supporto alla Funzione Strumentale n. 6) o Rapporto scuola-istituzioni esterne-mondo del lavoro. (Supporto alla Funzione Strumentale n. 7) Le commissioni, individuate per il corrente A.S., di supporto all attività amministrativa sono : o Graduatorie (esame dei ricorsi, in aggiunta all attività istituzionale e meramente amministrativa degli uffici) o Classi iniziali (per l ottimale composizione delle classi iniziali dei cicli sulla base dei criteri deliberati dal Collegio dei Docenti) I Coordinatori di classe Coordinano i lavori del Consiglio di classe, che presiedono in assenza del Preside. Raccolgono tutta la documentazione inerente la programmazione di classe, gli interventi didattico-educativi del Consiglio e l'andamento disciplinare degli allievi. Curano i rapporti con le famiglie. Controllano la frequenza degli alunni, segnalandone tempestivamente la discontinuità ai genitori ed alla Presidenza per i provvedimenti del caso. I Segretari dei consigli di classe Curano la verbalizzazione delle sedute del Consiglio di classe. Assistono il coordinatore nelle attività elencate. I Referenti. La scuola indica dei referenti per promuovere, gestire e coordinare le attività attinenti ai seguenti ambiti e servizi: - Viaggi di istruzione. - Salute - rispetto del divieto di fumare. - Educazione stradale. - Sicurezza.(con funzioni delegate di Responsabile della Sicurezza previste dalla L. 626). - Contenzioso (con designazione nei collegi giudicanti dell'ufficio provinciale del Lavoro). 10

I Comitati Sono costituiti da docenti esperti e motivati, che agiscono con spirito di volontariato per finalità educative e la promozione di valori etici nell istituto. Sono individuati : o Il Comitato di Valutazione del Servizio dei Docenti. o Il Comitato per l attribuzione dei riconoscimenti agli allievi più meritevoli. I Direttori di laboratorio Ogni laboratorio ha un direttore responsabile, nominato annualmente dal Dirigente Scolastico, con i seguenti compiti: Ricevere in subconsegna dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, sulla base di elenchi aggiornati, il materiale presente in laboratorio. Controllare lo stato patrimoniale del laboratorio, con la collaborazione dell'assistente Tecnico assegnato al laboratorio, adottando le misure di tutela necessarie e riferendo direttamente al DSGA per eventuali rotture e furti; coordinare le attività dei vari docenti che utilizzano il laboratorio specifico, in collaborazione con l'assistente tecnico assegnato al laboratorio; verificare le esigenze dei vari utenti del laboratorio e proporre adeguamenti delle strutture; proporre l'acquisto del materiale di consumo; nuove attrezzature e strumenti didattici con la collaborazione dell'assistente tecnico assegnato al laboratorio; verificare periodicamente l'efficienza della strumentazione in dotazione, in collaborazione con l'assistente tecnico responsabile; Collaborare con l'ufficio Tecnico nelle pratiche di istruzione, dell'acquisto e del collaudo delle apparecchiature richieste. I Responsabili della biblioteca Assicurano l apertura giornaliera, secondo l'orario da loro stabilito e comunicato al pubblico, dei locali preposti alla conservazione dei libri, videocassette e altro materiale didattico; gestiscono la consultazione, la fruizione del suddetto materiale. Formulano le richieste di adeguamento e potenziamento del materiale didattico, anche su richiesta del personale scolastico. Sono subconsegnatari del DSGA per il materiale affidato sulla base di elenchi aggiornati. Il personale A.T.A. Il personale A.T.A., compiti e funzioni del quale sono definiti dal C.C.N.L., è composto dalle seguenti figure professionali: Il Direttore dei servizi generali ed amministrativi: dott. P. Chiavaro Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, dal personale A.T.A., posto alle sue dirette dipendenze (art. 46 Tab. A - C.C.N.L.). Ai sensi del nuovo D.I. n. 44 è consegnatario del patrimonio dell'istituto. Gli Assistenti amministrativi Gli Assistenti tecnici I Collaboratori scolastici Il personale A.T.A. con incarichi specifici di cui all art. 47, comma b, del C.C.N.L. Addetto alla corretta esposizione della bandiera Addetto alla vigilanza del rispetto del divieto di fumare. 11

4 FINALITA DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 4.1 - Finalità generali - Migliorare la qualità del processo di insegnamento/apprendimento. - Orientare l offerta formativa ai cambiamenti sociali e culturali in atto. - Sostenere ed incoraggiare le attitudini e le vocazioni degli studenti. - Favorire il successo scolastico. - Contrastare la dispersione scolastica. - Potenziare gli strumenti e sviluppare le forme di comunicazione nella scuola. - Migliorare e arricchire la struttura organizzativa della scuola. - Aumentare i livelli di consapevolezza e di condivisione, da parte di tutte le componenti scolastiche, delle finalità e degli obiettivi dell Istituto. - Favorire le relazioni e gli scambi culturali con il territorio. 4.2 - Obiettivi educativi - Frequentare assiduamente le lezioni, essere puntuali e ordinati; rispettare i beni collettivi e le norme della convivenza civile. - Saper prendere iniziative, lavorare individualmente e in gruppo, in modo proficuo. - Sapersi relazionare con il gruppo classe e con i docenti. - Essere disponibili all ascolto. - Essere disponibili alla collaborazione, al confronto e alla valorizzazione della diversità. - Saper autovalutarsi e valutare con senso critico. - Saper esprimere motivati giudizi e operare scelte consapevoli. - Sviluppare originalità di pensiero e senso critico. 4.3 - Obiettivi cognitivi - Consolidare, riorganizzare e accrescere le capacità e le competenze acquisite nei cicli scolastici precedenti. - Potenziare le capacità logico-deduttive e acquisire un adeguato metodo di studio. - Acquisire competenza nella lettura-comprensione di testi inerenti i vari ambiti del sapere. - Utilizzare un registro linguistico corretto, chiaro, lineare, appropriato alle aree disciplinari. - Potenziare la conoscenza di una lingua straniera in funzione comunicativa e veicolare. - Possedere specifiche conoscenze e competenze disciplinari. - Essere in grado di rielaborare le conoscenze e di utilizzarle in modo metodologicamente corretto in situazioni nuove. - Saper cogliere la struttura essenziale di una realtà complessa. - Saper problematizzare, ricercare soluzioni e inquadrare in un medesimo schema logico questioni diverse. - Saper documentare adeguatamente il proprio lavoro. - Acquisire conoscenze e capacità adeguate per l accesso all istruzione superiore universitaria e non universitaria, ovvero per l inserimento nel mondo del lavoro. 12

5 ATTIVITA PER L OFFERTA FORMATIVA E FINALIZZATE AL SUCCESSO SCOLASTICO 5.1 - Orientamento E una delle finalità fondamentali della scuola secondaria superiore. Non va inteso come episodio finale di un ciclo di studi al fine di facilitare una scelta successiva, ma come promozione della conoscenza di sè e sviluppo delle capacità di interagire con l ambiente esterno in modo funzionale al proprio progetto di vita. 5.2 Continuità e orientamento in ingresso Le finalità principali sono: - favorire una scelta sempre più consapevole del percorso scolastico dopo la scuola secondaria di I grado; - facilitare la comunicazione e il confronto tra docenti di scuole di diverso grado e la conoscenza tra studenti e futuri docenti; - promuovere la conoscenza del progetto educativo di istituto, di programmi scolastici e di norme specifiche rispetto alle scuole di ordine e grado precedente. Principali attività: - partecipazione agli incontri programmati dalle scuole medie; - programmazione e realizzazione di visite al nostro istituto da parte di gruppi di studenti di scuole medie; - organizzazione di almeno due giornate di scuola aperta (visite guidate che permettono agli interessati di conoscere spazi, attrezzature e attività dell istituto); - realizzazione di moduli di raccordo, con attività di laboratorio, tra scuola media inferiore e superiore. 5.3 - Accoglienza Le finalità principali sono: - facilitare l'inserimento dei nuovi allievi in considerazione soprattutto dei cambiamenti che intervengono rispetto a conoscenze, competenze, abitudini personali e comportamenti; - far conoscere le regole, le strutture, gli operatori scolastici e l'organizzazione generale; - analizzare e illustrare i prerequisiti, gli obiettivi minimi, specifici e generali, da raggiungere nell'arco del biennio; - uniformare e potenziare le conoscenze e le abilità di base, nonché recuperare eventuali situazioni di svantaggio. Relativamente all ultimo punto si prevedono principalmente: - tempestivi test di ingresso per monitorare la situazione di partenza; - interventi di recupero e potenziamento rispetto ai prerequisiti nel periodo immediatamente successivo alla somministrazione dei test; - attività didattiche flessibili. 5.4 - Riorientamento Laddove vengano evidenziate, dai coordinatori di classe, situazioni di disagio e di insuccesso scolastico si cercherà di individuare le soluzioni migliori perché si possano attivare le cosiddette "passerelle", cioè il passaggio ad altri corsi, non solo all'interno dello stesso Istituto, ma anche tra scuole diverse. Tali attività presuppongono una efficace azione di informazione non settorizzata, ma la più possibilmente ampia ed oggettiva sulle offerte formative dei vari indirizzi scolastici. -Apertura dello sportello dei bisogni didattici (motivazione allo studio, consapevolezza delle scelte). 13

5.5 - Orientamento intermedio Tale attività è rivolta a guidare gli studenti del secondo anno dell'itis nella scelta della specializzazione del triennio in base alle predisposizioni e agli interessi evidenziati. - Incontri illustrativi e video rivolti agli alunni delle seconde classi. - Realizzazione di una giornata di incontro con le famiglie al fine di illustrare finalità e prospettive di ciascuna specializzazione. - Incontri tra gli studenti e operatori del Centro per l impiego. 5.6 - Orientamento in uscita Tale attività è rivolta a guidare gli studenti che lasciano la scuola secondaria superiore per inserirsi nel mondo del lavoro o per proseguire gli studi. - Visite ad istituti universitari. - Conferenze di personale qualificato. - Incontri con studenti già diplomati, universitari o inseriti nel mondo del lavoro. - Prescrizioni universitarie tramite internet. - Divulgazione del materiale informativo e orientamento on-line. - Iscrizioni degli alunni particolarmente meritevoli, sul piano del profitto finale, a master universitari promossi dalla normale di Pisa. - Summer students. - Partecipazione alla manifestazione Bussoland. 5.7 - Recupero, approfondimento, sostegno e integrazione a) Per gli studenti promossi negli scrutini finali con debito formativo si attivano corsi di recupero nella settimana precedente l inizio dell attività scolastica e nella prima settimana di lezione, contemporaneamente ad attività di approfondimento. Alla fine dei corsi gli insegnanti accerteranno il superamento o meno del debito. Per gli studenti che non estinguono il debito i consigli di classe predisporranno, autonomamente, ulteriori modalità di recupero e di accertamento entro la fine del 1 Quadrimestre. I risultati di tali accertamenti sono valutati nello scrutinio finale. b) Per carenze che emergono durante l anno scolastico in corso, si offrono diverse modalità d intervento: - corsi di recupero pomeridiani, anche per classi parallele; - momenti di recupero in orario curricolare; - sportelli didattici per piccoli gruppi di studenti e per quelle materie con più alto tasso di insuccesso. - Istituzione di curricoli opzionali e personalizzati. Integrazione Le strategie, finalizzate al processo di integrazione sociale e scolastica dei diversamente abili, sono definite in una logica di interazione fra scuola e servizi del territorio. Gli interventi dell insegnante di sostegno, stabiliti in stretta collaborazione con i docenti della classe, vengono progettati in base alle esigenze cognitive e comportamentali ed attuati con flessibilità in modo da intervenire tempestivamente, in caso di sopraggiunte difficoltà, anche in ambiti disciplinari non oggetto di sostegno. 14

6 STRUMENTI E METODI DELL OFFERTA FORMATIVA 6.1 - La programmazione educativa e didattica La programmazione educativa e didattica è di competenza del Collegio dei docenti, dei Consigli di classe, dei Docenti. E elaborata individuando gli obiettivi, le metodologie nel rapporto insegnamento-apprendimento, l organizzazione delle classi, dei gruppi, delle attività curricolari e integrative. Le attività vengono programmate ai seguenti livelli: Consiglio di Istituto Tra i diversi adempimenti, in particolare, individua gli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte generali di gestione e di amministrazione. Adotta e finanzia il Piano dell Offerta formativa (P.O.F.), secondo il nuovo regolamento amministrativo-contabile D.I. n. 44 e individua al suo interno i rappresentanti nella Giunta Esecutiva.. Collegio dei docenti Tra i diversi adempimenti, in particolare, elabora e approva il documento che esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa della scuola e cioè il Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.). Svolge attività di programmazione curriculare ed extracurriculare legata all'autonomia didattica e all'arricchimento dell'offerta formativa Dipartimenti per ambiti disciplinari Sedi privilegiate di confronto fra docenti di materie affini, in particolare, elaborano linee comuni nell ambito della didattica e della valutazione e avanzano proposte in merito all adozione dei libri di testo. Consiglio di classe Tra i diversi adempimenti, in particolare, sotto le direttive del coordinatore, nominato annualmente dal Consiglio stesso, analizza la situazione iniziale della classe, sia sotto il profilo culturale che comportamentale, e definisce gli obiettivi formativi specifici della classe e dei singoli alunni. Per le attività relative agli IDEI gestisce un badget di ore assegnato annualmente dal Collegio dei docenti (vedasi PARTE B del Documento). Docenti Elaborano, in attuazione dell autonomia scolastica e con l apporto degli altri organismi collegiali, (dipartimenti disciplinari e consigli di classe) la programmazione disciplinare dopo aver accertato, attraverso test di ingresso, il livello di preparazione e di competenza della classe. Giunta Esecutiva Tra i diversi adempimenti, in particolare, predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo; prepara gli atti necessari all'attività del Consiglio d'istituto e ne cura le delibere. I mandati e le reversali sono firmati esclusivamente dal Dirigente Scolastico e dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Comitato studentesco Costituito dai rappresentanti di classe, elegge un Presidente, responsabile dell assemblea, eventualmente un segretario ed una giunta. Il Presidente è l unico interlocutore riconosciuto per la richiesta di assemblea. Assemblee degli studenti Sono richieste dal Presidente del Comitato, si svolgono sotto la sua responsabilità e si dotano di un regolamento. Assemblee dei genitori offerte come servizio dell istituto nell eventualità dell insorgenza di problematiche d interesse generale e/o specifico. 15

6.2 - Modalità e strategie di formazione utilizzate nelle attività ordinarie della scuola - Lezioni frontali, anche con l utilizzo delle tecnologie multimediali. - Lezioni interattive. - Gruppi di lavoro. - Attività di laboratorio intese come sintesi tra il sapere e il saper fare. - Attività di ricerca individuali e di gruppo. - Esercitazioni pratiche di laboratorio, da relazionare, al fine di abituare gli alunni a documentare in maniera formale il proprio lavoro. - Stage aziendali, visite guidate e viaggi di istruzione, iniziative culturali di varia natura. 6.3 - Flessibilità organizzativa e operativa. - Programmazione settimanale /plurisettimanale dell orario per l insegnamento intensivo di alcune discipline all interno di una classe o di un corso. - Articolazione su due quadrimestri con verifiche infraquadrimestrali. - Articolazione delle attività disciplinari sulla base di bisogni emergenti: ( Es. compensazioni tra le discipline, con decrementi orari di ciascuna disciplina o attività, entro il 15% del monte ore annuale). - Articolazione flessibile del gruppo classe. - Articolazione flessibile delle esercitazioni di laboratorio nell'ambito della stessa Area Tecnica. L Istituto garantisce il raggiungimento degli obiettivi didattici attraverso la flessibilità e modularità delle strategie, la loro finalizzazione all adeguamento della didattica ai diversi stili cognitivi, al recupero dello svantaggio culturale, alla valorizzazione delle eccellenze. 6.4 - Verifica e valutazione La verifica è lo strumento fondamentale di osservazione e registrazione dei risultati di apprendimento dell'alunno. Essa consentirà al docente di focalizzare lo stato di progressione del processo di formazione culturale e professionale, di trarre utili riflessioni in ordine ai tempi ed alle metodologie didattiche utilizzati nel lavoro scolastico e avrà carattere di promozione, di formazione e di orientamento. 7 AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE L'attività di aggiornamento, deliberata dal C.D., è basata su tematiche comuni, ma anche relative ai diversi ambiti disciplinari. Nel rispetto delle iniziative promosse prioritariamente dall Amministrazione, delle esigenze ed opzioni individuali, i possibili temi, anche per quanto riguarda il personale A.T.A., sono qui di seguito elencati. 7.1 - Insegnanti - Autonomia; - Riforma degli Ordinamenti Scolastici; - Educazione all uso delle nuove tecnologie; - Problematiche relative ai diversi ambiti disciplinari. 7.2 - Personale A.T.A. - Multimedialità - SISSI in RETE - SIMPI -Ricostruzioni Carriera- - Problematiche relative ai diversi profili professionali. 16

8 AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA 8.1 - Finalità generali - Supportare le competenze previste nel curricolo. - Scoprire e valorizzare nuovi interessi e attitudini. - Aggiornare, professionalmente, alle innovazioni del mondo tecnologico-produttivo ed economico. 8.2 - Strategie generali, opportunità educative e percorsi didattici scelti per migliorare ad ampliare l offerta formativa della scuola Potranno essere attivati: - corsi di tecniche e metodi di studio, di lettura, di scrittura e di interpretazione del testo narrativo e del testo poetico; - iniziative per promuovere e sviluppare l utilizzo delle nuove tecnologie e della multimedialità nella didattica; - attività propedeutiche per la partecipazione a competizioni scientifiche; - pratica sportiva e ludica per lo sviluppo integrale della personalità; - formazione di gruppi sportivi, organizzazione di tornei e partecipazione a campionati studenteschi; - partecipazione ad iniziative finalizzate all educazione ambientale e all educazione alla salute; - corso di educazione stradale; - attività del centro di informazione e consulenza -CIC-; - iniziative culturali per promuovere lo sviluppo del senso artistico, del gusto estetico e per potenziare la padronanza del linguaggio corporeo e verbale; 8.3 - Progetti L abitudine a lavorare per progetti è molto diffusa nell Istituto. Negli anni scorso sono stati realizzati numerosi progetti di natura tecnico-scientifica e di natura letteraria e culturale, che hanno coinvolto docenti, studenti e, a volte, intere classi. Procedure per la presentazione e approvazione dei progetti : (1) redazione della scheda standardizzata disponibile presso l'ufficio della contabilità; (2) presentazione al coordinatore delle FF.S. entro la data del 30 settembre; (3) approvazione nell'ambito del POF da parte del Collegio; (4) inserimento nel piano Annuale per l'approvazione del Consiglio d'istituto. In linea prioritaria si realizzeranno progetti attinenti alle seguenti aree: - potenziamento della preparazione culturale, generale e/o interdisciplinare; - utilizzo delle nuove tecnologie e/o della multimedialità; - orientamento, riorientamento, accoglienza e continuità; - attività parascolastiche; - educazione motoria, fisica e sportiva; partecipazione ai Giochi sportivi studenteschi; - educazione alla salute. 8.4 - Attività extracurricolari e parascolastiche inerenti l area delle relazioni I possibili ambiti di operatività saranno i seguenti: - educazione al rispetto e alla promozione dei diritti umani; - educazione ai valori; - educazione alla legalità e alla vita democratica; - educazione alla pace e allo sviluppo dei popoli; - educazione alla salute; - educazione alla tutela dell ambiente; - educazione all interpretazione dell immagine e del linguaggio cinematografico, teatrale, giornalistico e televisivo; - educazione all accoglienza, all integrazione del diverso e all intercultura. 17

8.5 - Area di progetto e altre iniziative. L area di progetto mira a promuovere attività di ricerca multidisciplinare finalizzate all'approfondimento di tematiche specifiche tenendo conto di diversi aspetti: conoscitivo, applicativo, tecnologico, informatico, economico, organizzativo e di documentazione. Progetto ALTER SCUOLA - ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO NEL TERRITORIO SANGRO AVENTINO Il progetto ALTER SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO NEL TERRITORIO SANGRO AVENTINO è stato definito in collaborazione con le seguenti scuole, collegate in rete con il nostro Istituto sulla base di uno specifico accordo di cooperazione : ITCG E. Fermi di Lanciano; Istituto Superiore Spaventa di Atessa; Liceo Scientifico G. Galilei di Lanciano. Il nostro Istituto è stato individuato come Referente dell accordo. Il progetto è stato presentato al Patto Territoriale Sangro Aventino quale Soggetto Intermediario Locale responsabile dell attuazione e beneficiario delle risorse previste nel PROGRAMMA AGGIUNTIVO del POM Sviluppo Locale/Patti Territoriali per l Occupazione nelle Regioni dell Obiettivo 1, approvato con decreto direttoriale 7 maggio 2003. Il progetto, interamente finanziato con le risorse specificate, dovrà essere attuato nell anno scolastico 2004-2005 (termine ultimo di rendicontazione novembre 2005). Finalità La creazione di una cultura del dialogo tra mondo della scuola e mondo del lavoro, al fine di migliorare la qualità dell offerta formativa degli istituti che aderiscono all iniziativa e di predisporre e formalizzare strumenti e metodologie riutilizzabili da altri istituti del territorio. Motivazione La esigenza da parte del mondo della scuola di avvicinarsi al mondo del lavoro per abbandonare una visione eccessivamente scolastica e quindi di individuare e formalizzare percorsi e metodologie che consentano tale risultato. La necessità di preparare il mondo della scuola ad affrontare le problematiche contenute nell art. 4 della legge n 53 del 28 marzo 2003 relativo all alternanza scuola-lavoro. Descrizione L intervento consiste nella realizzazione di una serie di azioni formative (rivolte a docenti e studenti), di ricerca e di documentazione finalizzate a stabilire una relazione di conoscenza e di scambio reciproco tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro, con riferimento specifico al territorio del Sangro-Aventino, strutturando e organizzando una metodologia d intervento e di progettazione riutilizzabile da altre scuole e in altri contesti. Il progetto vuole individuare, inoltre, una metodologia di buona prassi per affrontare le problematiche contenute nell art. 4 della legge n 53 del 28 marzo 2003 relativo all alternanza scuola-lavoro. Classi partecipanti Partecipano al progetto tutte le classi quarte degli Istituti coinvolti nel progetto, per un totale complessivo di n. 29 classi. In particolare per il nostro Istituto le classi partecipanti (tutte le classi quarte dei diversi indirizzi dell ITIS e del Liceo Scientifico Tecnologico) sono in numero di 9. Sito Web Per ulteriori informazioni sul progetto, sul suo svolgimento in itinere e sui risultati conseguiti sarà possibile consultare il sito Web del progetto stesso all indirizzo Internet http://www.alterscuola.it 18

PROGETTO SVILUPPO DEL SISTEMA LOCALE DELL APPRENDIMENTO La scuola aderisce al progetto: SVILUPPO DEL SISTEMA LOCALE DELL APPRENDIMENTO promosso dal Patto territoriale Sangro Aventino. Tale progetto mira a realizzare la costruzione di una rete locale tra gli operatori del sistema istruzione, formazione e mondo del lavoro. La scuola in modo particolare ha fornito la propria disponibilità a partecipare alle iniziative relative a ciascuno dei tre temi nei quali è articolato il progetto in questione. I temi sono i seguenti: 1. Campagne di informazione e orientamento : finalizzato allo sviluppo di azioni integrate di orientamento tra le scuole di grado diverso e gli altri soggetti presenti sul territorio nel settore della formazione e dell orientamento oltre ad azioni di comunicazione e informazione rivolte all utenza finale; in particolare si prevedono la organizzazione di Campagne di Informazione e Orientamento con la partecipazione alla Settimana dell Orientamento proposta dalla Provincia per ottobre-novembre 2004; un evento finale di informazione e condivisione (Maggio 2005); la produzione di materiale editoriale in materia di apprendimento; la creazione di pagine web adatte a fornire servizi di condivisione e di informazione. 2. Nuove tecnologie dell informazione : finalizzato alla diffusione e al miglioramento nelle scuole delle competenze gestionali e tecnologiche legate all uso di Internet; in particolare si prevedono lo svolgimento di attività informative (seminari), momenti di lavoro di gruppo (workshop); attività di sviluppo operativo diretto; momenti di verifica collettivi e individuali; un project work di 80 ore. 3. Aggiornamento tecnico del personale scolastico : finalizzato a fornire strumenti e metodologie atte a migliorare l individuazione dei problemi e quindi degli obiettivi per la stesura dei progetti, oltre ad approfondire gli aspetti di capitalizzazione delle esperienze e le fasi di valutazione e monitoraggio durante la attuazione dei progetti; si prevedono attività di aggiornamento d aula e a distanza comprendenti un corso di 80 ore. Per ciascuno dei tre temi la scuola ha indicato e comunicato al Patto Territoriale Sangro Aventino i nominativi di alcuni docenti e di alcuni componenti del personale amministrativo che parteciperanno direttamente alle iniziative specifiche promosse nell ambito del progetto e svolgeranno il ruolo di referenti del progetto all interno del nostro Istituto. Progetto EDUCAZIONE STRADALE -Il PATENTINO A SCUOLA- Corso di preparazione finalizzato anche all esame per il conseguimento, a scuola, del certificato d idoneità alla guida del ciclomotore (Legge n. 214 del 1 agosto 2003). - Premio "Leonardo" - I migliori diplomati dell'anno- - Attività di stage in aziende del territorio. 19