L export italiano nel contesto internazionale. UBI Banca Area Global Transaction e Operations / Sergio Passoni 15 giugno 2016

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L export italiano nel contesto internazionale UBI Banca

Indice Da Open Day a Open Day: lesson learned I punti chiave dello scenario futuro Focus Italia Focus Lombardia La globalizzazione ci stimola su 3 driver 2

Evidenze dal contesto Lo scenario nel 2014 Lo scenario oggi Il commercio mondiale La crescita dei volumi del commercio mondiale è superiore al 6% sia per il 2015 che per il 2016. Il volume degli scambi internazionali è cresciuto meno del previsto nel 2015 (crescita inferiore al 3%) a causa della frenata della domanda su scala globale e del forte ridimensionamento dell interscambio cinese. Il commercio estero italiano Il valore degli scambi delle esportazioni italiane è previsto in decisa accelerazione nel periodo 2014-2017 con una crescita media del 6,9% l anno Il valore degli scambi delle esportazioni italiane è cresciuto meno del previsto nel 2015, registrando un incremento pari al 3,74%. I principali Paesi di destinazione I settori trainanti La domanda di beni italiani arriverà da un mix di Paesi sempre più allargato, in cui prevarranno i paesi emergenti: Brasile, Cina, India, Medio-Oriente e Nordafrica. In valore assoluto, l export italiano registrerà il maggior incremento verso i Paesi UE Per il periodo 2014-2017, crescerà il peso dei settore dei beni di investimento: il maggior contributo arriverà dagli apparecchi elettrici (+8,8%), mentre il meno significativo sarà il comparto dei mezzi di trasporto (+7,7%) Unione europea: espansione del 5,3% 2014/2015. Mercati extra UE: andamento favorevole negli Stati Uniti; contrazione in Russia, (calo molto marcato del 34% 2013/2015) e in alcune economie asiatiche, soprattutto Cina. La quasi totalità delle esportazioni italiane attiene al settore manifatturiero (95.9%). Tra il 2014/2015 inversione rispetto alle previsioni: crescita del 12,6% per i mezzi di trasporto e solo del 5,2 per apparecchi elettrici 3 Fonti: Re-Think di SACE, Relazione annuale Banca d Italia 2015, Istat, elaborazioni Business Analysis UBI Banca

I principali fattori che hanno modificato gli scenari Economie emergenti Nel 2015 la crescita dei paesi emergenti è scesa al 4% Cambio Euro/Dollaro Stabilizzatosi negli ultimi mesi, dopo un deprezzamento del 25% Prezzo del petrolio Le quotazioni del barile hanno raggiunto i 26$, contro ogni previsione Materie prime Nel 2015 è proseguita la caduta dei corsi delle materie prime in atto dal 2011 Crisi e terrorismo Aumento del clima di incertezza per le crisi geopolitiche e il terrorismo (Isis principale protagonista) Politiche monetarie espansive/tassi Il Quantitative Easing della BCE hanno portato ad una moneta più competitiva 4 Fonti: Relazione annuale Banca d Italia 2015, Documento di Economia e Finanza 2016 del MEF

Lesson learned La globalizzazione ha creato complessità ma anche nuove opportunità E sempre più importante valutare e coprirsi dai rischi (mercato, cambio, materie prime, ecc.) con check up periodici La crescita in un mercato estero deve essere ben pianificata e sostenibile (way out?) in tutti i suoi aspetti. 5

Indice Da Open Day a Open Day: lesson learned I punti chiave dello scenario futuro Focus Italia Focus Lombardia La globalizzazione ci stimola su 3 driver 6

I punti chiave dello scenario futuro Economia mondiale Fase di espansione a ritmi moderati dell economia mondiale consolidamento della ripresa nei Paesi sviluppati ed un rallentamento della crescita in quelli Emergenti. Dinamica inflazionistica contenuta anche in ragione dell evoluzione dei corsi delle materie prime Area Euro Nel 2016: Italia in crescita (a tassi contenuti) grazie al consolidamento della ripresa nell Area euro Nel medio-lungo: tasso di crescita Italia più contenuto rispetto al resto dell Eurozona a causa del permanere dei problemi strutturali Supporto all espansione In un ottica prospettica, nel 2016 supporto all espansione dovrebbe giungere dal canale estero e dal lento miglioramento della domanda domestica alla luce: della politica monetaria particolarmente accomodante, resa ulteriormente espansiva dal quantitative easing; dei riflessi favorevoli sulle esportazioni nette relativi all indebolimento dell euro sui mercati valutari ed al calo dei corsi delle commodities, petrolio in primis; del progressivo recupero della fiducia di imprese e consumatori; della maggiore solidità finanziaria delle famiglie italiane rispetto a quelle europee. 7 Fonti: elaborazioni Servizio Studi UBI Banca

I punti chiave dello scenario futuro: proiezioni macroeconomiche Economia mondiale: fase di espansione (consolidamento nei Paesi sviluppati e raffreddamento dei ritmi di crescita negli Emergenti) dinamica inflazionistica contenuta Fattori di rischio: difficile gestione dell exit strategy della Federal Reserve potenziale deterioramento del panorama geopolitico rallentamento delle economie Emergenti superiore alle attese. materie prime (petrolio in primis) potrebbero generare situazioni di tensione sul fronte dei cambi e delle finanze pubbliche in alcuni Stati. pericoli relativi alla Brexit e, di riflesso, nuove turbolenze sui mercati finanziari. 8

Indice Da Open Day a Open Day: lesson learned I punti chiave dello scenario futuro Focus Italia Focus Lombardia La globalizzazione ci stimola su 3 driver 9

Focus Italia L Italia ha un peso sul PIL mondiale significativamente elevato rispetto alla popolazione 10

Focus Italia Componenti del PIL italiano: crollo degli investimenti, discesa dei consumi ma supporto del export EXPORT IMPORT P.I.L. FIXED INVESTMENT 11

Focus Italia Export manifatturiero: l Italia è un paese con un elevata vocazione all export Paese Export manifatturiero sul PIL Quota di mercato delle esportazioni mondiali dei prodotti manifatturieri 2000 2005 2010 2015 Germania 33,2% 10,3% 11,6% 10,8% 10,5% Cina 21,1% 4,7% 9,6% 14,8% 18,0% Italia 20,4% 4,5% 4,4% 3,7% 3,6% Francia 16,1% 5,8% 5,1% 4,0% 3,7% Spagna 16,0% 1,9% 2,0% 1,8% 1,8% Regno Unito 11,7% 5,0% 4,1% 3,0% 2,9% Giappone 13,0% 9,6% 7,5% 6,8% 4,9% Canada 11,9% 3,7% 2,8% 1,9% 1,7% India 9,8% 0,7% 1,0% 1,4% 1,6% USA 6,7% 13,8% 10,0% 9,4% 9,5% Russia 5,1% 0,6% 0,7% 0,8% 0,8% Brasile 3,1% 0,7% 0,8% 0,7% 0,6% Fonte: WTO, IMF, elaborazioni Servizio Studi UBI Banca 12

Focus Italia Esportiamo qualità Il canale estero ha rappresentato un rilevante fattore di supporto all economia italiana. Anche in un ottica prospettica, particolare attenzione merita di essere rivolta all evoluzione delle esportazioni. Biennio 2008-2009 - considerevole contrazione del commercio internazionale, anche per l Italia. Tuttavia l andamento dei valori medi unitari ha registrato un progressivo aumento rispetto al 2002, con una modesta flessione solo nel 2009. Tale dinamica consente all Italia di avere il maggiore differenziale rispetto ai principali Paesi di Eurolandia tra le performance in termini di valori medi unitari rispetto a quelle per volumi. Si rilevano, pertanto, gli effetti del progressivo spostamento verso l alto di gamma. Italia: ottima performance in termini di prezzi medi unitari delle esportazioni. 13

Focus Italia Le esportazioni sono tornate ai livelli pre-crisi grazie agli scambi con i Paesi extra Ue Extra UE Mondo UE 14

Focus Italia Cosa e dove esportiamo 2015 - Destinazione Export italiano Totale Export Manifatturiero Mld % (% del totale) TESSILE di cui manifatturiero (peso % sul totale export italiano 2014) PRODOTTI IN METALLO MACCHINARI MEZZI DI TRASPORTO Agricoltura (% del totale) Altro (% del totale) Mondo 413.9 100,0% 95,9% 11,6% 10,6% 18,3% 10,9% 1,6% 2,5% Unione Europea 227.3 54,9% 52,5% 5,9% 6,6% 8,0% 6,1% 1,2% 1,2% Germania 51.0 12,3% 11,7% 1,1% 1,8% 1,8% 1,5% 0,4% 0,2% Francia 42.5 10,3% 9,9% 1,2% 1,2% 1,3% 1,3% 0,2% 0,2% UK 22.5 5,4% 5,3% 0,7% 0,4% 0,8% 0,8% 0,1% 0,1% Spagna 19.9 4,8% 4,6% 0,6% 0,6% 0,7% 0,6% 0,1% 0,1% Paesi extra UE 186.6 45,1% 43,4% 5,7% 4,0% 10,3% 4,8% 0,4% 1,3% La quasi totalità delle esportazioni italiane attiene al settore manifatturiero (95.9%) spicca il peso dei macchinari (18.3%), del tessile (11.6%), dei mezzi di trasporto (10.9%) e dei prodotti in metallo (10.6%). L Ue è un partner commerciale privilegiato, ma nel corso degli anni ha mostrato un trend decrescente in termini di rilevanza. Anche nei confronti dei Paesi extra Ue si noti l importanza del comparto dei macchinari (10.3%) e del tessile (5.7%). 15 Fonte: Istat, elaborazioni Servizio Studi UBI Banca

Focus Italia Previsioni per il commercio mondiale tra il 2014 e il 2017 Il contributo dei mercati alla crescita del commercio mondiale (Primi 15 paesi, valori in milioni di euro a prezzi del 2014) Cambia la mappa delle opportunità: ripresa nei Paesi sviluppati ed un rallentamento della crescita in quelli emergenti (tranne l India) Importazioni mondiali per settore (Variazione annua a prezzi costanti) Cambiano i Paesi, cambiano i prodotti: alta tecnologia e beni tipici del Made in Italy Fonte: Rapporto ICE-Prometeia di maggio 2015 16

Indice Da Open Day a Open Day: lesson learned I punti chiave dello scenario futuro Focus Italia Focus Lombardia La globalizzazione ci stimola su 3 driver 17

Focus Lombardia Export di beni manifatturieri: la Lombardia è il principale contributore 18

Focus Lombardia Export di beni manifatturieri: la contribuzione sul PIL è più elevata per altre regioni italiane 19

Focus Lombardia Milano, Brescia e Bergamo: le province più significative 109 mld 44,7 mld 14,4 mld 13,8 mld 20

Focus Lombardia Mezzi di trasporto, elettronica e mobili i settori primari In calo metallurgia e raffinerie di petrolio Export di beni manifatturieri in Lombardia LOMBARDIA BERGAMO BRESCIA Export dei beni (Prezzi correnti) Composizione % Var. % Composizione % Var. % Composizione % Var. % 2015 2015 vs 2014 2015 2015 vs 2014 2015 2015 vs 2014 Manifatturiero 100%* 1,80% 100%* 2,6% 100%* 3,3% - di cui macchinari e meccanica 21,0% 0,9% 27,2% 3,9% 26,7% 5,3% - di cui tessile, abbigliamento e pelli 10,9% 1,3% 6,7% -3,5% 4,8% 3,2% - di cui chimica 10,7% 6,1% 15,3% 9,4% 2,5% 10,9% - di cui metallurgia 9,1% -10,6% 7,0% -23,2% 19,5% -6,9% - di cui mezzi di trasporto 7,9% 12,1% 8,8% 2,7% 11,9% 16,5% - di cui prodotti in metallo 6,9% 1,1% 6,2% 3,8% 14,1% 0,1% - di cui elletrodometici ed elettronica 6,6% 5,2% 7,1% 6,2% 5,7% 14,8% - di cui gomma e lavorazioni minerali non metalliferi 5,9% 4,7% 9,0% 3,3% 5,3% 5,7% - di cui elettronica 5,5% 9,1% 2,1% 8,0% 2,3% 15,4% - di cui alimentare 4,8% 0,3% 4,5% 24,2% 3,5% -8,3% - di cui prodotti delle altre att. Manifatt. (inclusi mobili) 4,5% 4,6% 3,1% 6,2% 2,4% 2,8% - mobili 2,1% 8,5% 1,3% 6,9% 1,6% 11,6% - di cui farmaceutica 4,1% -3,1% 0,6% 36,7% 0,3% 26,6% - di cui legno, carta e stampa 1,8% 2,1% 2,3% 0,5% 1,0% 9,7% - di cui raffinerie e petrolio 0,3% -35,8% 0,0% -10,8% 0,0% -8,0% * Manifatturiero 2015 * Manifatturiero 2015 * Manifatturiero 2015 mld di = 109 mld di = 13 mld di = 14 21 Fonte: Istat, elaborazioni Servizio Studi UBI Banca

Indice Da Open Day a Open Day: lesson learned I punti chiave dello scenario futuro Focus Italia Focus Lombardia La globalizzazione ci stimola su 3 driver 22

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