ENTE BENEFICIARIO FEDERSVILUPPO ASSOCIAZIONE REGIONALE DEL PIEMONTE

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ENTE BENEFICIARIO FEDERSVILUPPO ASSOCIAZIONE REGIONALE DEL PIEMONTE BOLLETTINO DI AGRICOLTURA BIOLOGICA N 04/5 REDATTO DALL AREA TECNICA. Torino, 5 ottobre 205. 035 Torino - Via Pio VII, 97 tel. 06772 Cristoforo Cresta Tel 0677275 e-mail: cristoforo.cresta@coldiretti.it. AVVISO CON LA NUOVA NORMATIVA SUI FITOFARMACI ANCHE I PRODUTTORI BIOLOGICI, CHE ACQUISTANO E UTILIZZANO FITOFARMACI AUTORIZZATI IN AGRICOLTURA BIOLOGICA (di qualsiasi classe), DEVONO ESSERE PROVVISTI DI PATENTINO. È NECESSARIO INFORMARSI I FITOFARMACI MICROBIOLOGICI Fonte: BOLLETTINO DI PRODUZIONE BIOLOGICA Territorio Regionale Emilia- Romagna n. 24 del 23 settembre 205 Cosa sono I fitofarmaci di origine microbiologica: sono formulati che hanno come principio attivo un microrganismo; tra questi funghi, batteri, protozoi e virus, purché geneticamente non modificati. I Virus sono compresi da anni in questa categoria per convenzione, anche se in senso stretto, non potrebbero essere assimilati a dei veri e propri microrganismi; possono agire contro tutti i target in agricoltura, infatti sul mercato si possono trovare insetticidi, nematocidi, fungicidi e, anche se in misura minore, erbicidi (che peraltro non sono ammessi dai Regolamenti Europei sull agricoltura biologica). Normativa per l'impiego in agricoltura biologica. Il regolamento Europeo 889/2008 ammette automaticamente tutti i microrganismi ad eccezione di quelli provenienti da manipolazioni OGM. Questo concetto è rispettato sia da IFOAM che dai regolamenti OMRI negli Stati Uniti. Da qualche anno il Reg. CE 889/2008 ammette anche l impiego di metaboliti provenienti da fermentazioni di microrganismi, come nel caso di Spinosad (che invece era stato rapidamente incluso sia in USA dall OMRI, che dal FIBL in Svizzera). Dal punto di vista del Reg. CE 889/2008, la differenza sostanziale che esiste tra i prodotti che si basano su microrganismi (vivi) e solo sui metaboliti da fermentazioni microbiologiche è che nel primo caso ogni formulato commerciale è automaticamente ammesso (purché non OGM), mentre nel secondo è necessario passare attraverso un processo di valutazione prima di essere

incluso in nell Allegato II. Per la stessa ragione microrganismi non più vitali (che quindi agiscono per i metaboliti contenuti nella formulazione o perché i resti del microrganismo morto agiscono come elicitori, cioè che innescano nella pianta meccanismi di difesa e resistenza) non possono essere inclusi automaticamente tra i mezzi biologici. Nell'ampio "arsenale biologico" che la natura ha selezionato durante l'evoluzione, sono numerosi i microrganismi che possono trovare proficua applicazione, mentre molti altri sono in lista di attesa per un possibile futuro impiego. Purtroppo, come capita spesso in questi casi, il passaggio dalla teoria alla pratica provoca una imponente selezione tra i potenziali candidati. È infatti assai comune che un microrganismo che raggiunga elevati livelli di efficacia in laboratorio possa poi non essere utilizzabile "solo" perché i suoi costi di produzione sono proibitivi o anche per motivazioni più tecniche. Ad esempio difficoltà nell'ottenimento di formulazioni stabili che garantiscano una conservabilità sufficiente a permettere una distribuzione tramite i normali canali commerciali. Da ultimo, infine, ma non assolutamente per ordine di importanza, rimane lo "scoglio" della registrazione. Come dovrebbe essere notorio i fitofarmaci che contengono come principio attivo un microrganismo al posto di una molecola di sintesi, devono essere registrati nel paese di applicazione. Molto spesso i costi (che con il nuovo procedimento di registrazione europea si aggirano su alcuni milioni di euro), anche se molto inferiori a quelli di un prodotto convenzionale (oltre che molto lunghi), sono proibitivi per le piccole aziende che cercano di affacciarsi in questo settore. Capita anche che alcuni di questi siano distribuiti camuffandoli da fertilizzanti, con la compiacenza di qualche ente certificatore e senza le garanzie che un processo registrativo. Tra i prodotti mascherati quelli che prevedono la presenza sia di micorrize che di batteri e funghi del suolo (consentito dalla legge italiana sui fertilizzanti come prodotti speciali ) sono quelli più comuni. Vantaggi della lotta microbiologica. La lotta microbiologica presenta dei grandi vantaggi; tra questi soprattutto la facilità di applicazione in campo dei microrganismi che viene effettuata con le tradizionali macchine irroratrici; questo, oltre a non sconvolgere le abitudini degli operatori agricoli rende più agevole e poco costosa la parte applicativa. Inoltre i fitofarmaci microbiologici hanno solitamente un brevissimo periodo di carenza (a volte, addirittura, non hanno alcuna limitazione) e una bassissima tossicità sia ambientale che nei confronti dell uomo. Possono, e questo è stato uno dei motivi che ne ha promosso lo sviluppo, essere impiegati nelle strategie di lotta integrata applicabili in convenzionale che limitano la comparsa di ceppi resistenti nei confronti dei fitofagi e delle crittogame; in tal modo, quasi fosse un controsenso, l applicazione della lotta biologica permette di allungare la vita operativa dei fitofarmaci convenzionali. D altra parte sono altrettanto numerose le problematiche da fronteggiare per applicare con successo i fitofarmaci microbiologici. Tra queste la necessità di conservare i formulati a temperatura controllata (come dovrebbe essere specificato dall etichetta del prodotto commerciale, ma soprattutto per i fitofarmaci a base di funghi). I fitofarmaci microbiologici hanno, per la maggior parte dei casi, un periodo di conservabilità ben definito, che è necessario rispettare, pena la scarsa efficacia del prodotto. Purtroppo, invece, le catene distributive e i rivenditori di antiparassitari non sono spesso attrezzati per la gestione di prodotti che necessitano di uno stoccaggio a basse temperature, per cui,capita che oltre alla mancanza di competenze tecniche fornite all utilizzatore su prodotti così innovativi, viene anche a mancare la certezza circa lo stato di conservazione del formulato prima dell applicazione. La letteratura entomologica dei secoli scorsi riporta numerose segnalazioni di cosiddette "malattie" degli insetti; fu però solo nel 835, con Agostino Bassi, che la patologia degli insetti diventò una vera scienza. Bassi dimostrò che il "mal del segno" o "calcinaccio" del baco da seta, era causato da un microrganismo (il fungo Beauveria bassiana) e che la malattia era trasmissibile. Oltre al merito di quest importante scoperta, a Bassi può essere attribuito anche quello di aver per primo ipotizzato la possibilità di sfruttare questi microrganismi per la difesa dagli insetti dannosi alle colture. Da allora sono stati fatti molti passi in avanti, sia nell'aspetto pratico che in

quello scientifico. La lotta microbiologica si propone di scatenare epidemie nelle popolazioni degli insetti (o delle crittogame) con il fine del contenimento delle loro popolazioni. Fino a poco tempo fa l unico formulato commerciale microbiologico conosciuto era il batterio Bacillus thuringiensis, al quale ultimamente si sono affiancati altri patogeni sia degli insetti che delle crittogame. Elenco dei microrganismi in commercio. Virus. I virus sono entità con organizzazione subcellulare di taglia microscopica; essi sono patogeni endocellulari obbligati dal momento che hanno bisogno di una cellula vitale per la propria riproduzione; a volte il loro materiale genetico è racchiuso entro un involucro di origine proteica denominato capside. Tab. - Principali formulati a base di virus disponibili a livello commerciale in Italia per la lotta contro artropodi Specie Tipo di virus Bersaglio N di formulati disponibili Adoxophies orana GV GranuloVirus Capua (Adoxophies orana) (AoGV) Cydia pomonella GV GranuloVirus Carpocapsa del melo (Cydia 5 (CpGV) pomonella) Helicoverpa armigera Virus della Nottua gialla del pomodoro NPV (HearNPV) Spodoptera littorlis NPV (SpliNPV) Nucleopoliedrosi Virus della Nucleopoliedrosi (Helicoverpa armigera) Nottua del cotone (Spodoptera littoralis) Batteri Anche i Batteri possono essere utilizzati sia contro avversità di origine animale che vegetale; anzi negli ultimi tempi si sta assistendo ad un grande sviluppo di ceppi di Bacillus subtilis/amyloliquefacens/pumilus che stanno sempre più trovando ampie applicazioni pratiche. Sono almeno 00 specie diverse di batteri che trovano segnalazioni nella letteratura scientifica come patogeni di artropodi; tra questi il primo che abbia avuto un notevole sfruttamento commerciale è Bacillus thuringiensis. Tab. 2- Principali formulati a base di batteri disponibili a livello commerciale in Italia Specie attività Bersaglio N di formulati disponibili Bacillus amyloliquefaciens Fungicida/battericida Diversi ceppi attivi contro Botrite, Oidio, Sclerotinia e alcuni batteriosi Bacillus firmus nematocida Alcune specie di nematodi soprattutto i Galligeni Bacillus subtilis Fungicida/battericida Diversi ceppi attivi contro Botrite, Oidio, Sclerotinia e alcuni batteriosi Bacillus thuringiensis subsp. kurstaki Bacillus thuringiensis subsp. aizawai Pseudomonas chlororaphis Streptomyces griseoviridus insetticida Larve di lepidotteri 6 insetticida Larve di lepidotteri, 5 soprattutto nottuidi fungicida Conciante per sementi fungicida Malattie del suolo

Funghi I microrganismi fungini possono essere utilizzati sia per il controllo degli insetti dannosi che per quello delle malattie crittogamiche e, a volte, si sfruttano casi dove un fungo agisce contro un altro fungo parassita delle piante. La tradizione fino a qualche anno addietro era quella di considerare i funghi solo per la loro attività contro gli insetti; infatti sono più di 800 le specie di funghi entomopatogeni che sono stati identificati e segnalati dalla letteratura mondiale. Tab 3- Principali formulati a base di funghi disponibili a livello commerciale in Italia. Specie Attività Bersaglio N di formulati disponibili Ampelomyces fungicida Diverse specie di Oidio quisqualis Aureobasidium fungicida Botrite e colpo di fuoco batterico 3 pullulans Beauveria bassiana Coniothyrium minitans Gliocladium catenulatum Isaria (=Paecilomices) fumosorosea Lecanicillium muscarium Metarhizium anisopliae Insetticida/ acaricida fungicida Diversi ceppi e relativi formulati contro Rincoti, Lepidotteri, Tisanotteri, Coleotteri, Ditteri e Acari Tetranichidi. Sclerotinia fungicida Botrite e diverse malattie del terreno Insetticida/ acaricida Insetticida/ acaricida insetticida Rincoti, Coleotteri e Acari Tetranichidi Aleurodidi, tripidi e Acari Tetranichidi Diversi ceppi e relativi formulati contro Coleotteri, Lepidotteri, Cocciniglie, Termiti e Tripidi Alcune specie di nematodi soprattutto i Galligeni Paecilomyces lilacinus nematocida Trichoderma fungicida Diversi ceppi per le avversità del suolo 5 asperellum Trichoderma fungicida Diversi ceppi per le avversità del suolo 2 gamsii Trichoderma fungicida Diversi ceppi per le avversità del suolo 2 harzianum Redazione a cura di: Massimo Benuzzi Biogard (Divisione di CBC Europe) ANIMALI DA COMPAGNIA: LA NORMA NAZIONALE PER GLI ALIMENTI BIO. (EN) Disponibile la norma che disciplina la produzione, preparazione, commercializzazione ed etichettatura di alimenti biologici destinati agli animali da compagnia (art. 95, par. 5 del Regolamento (CE) n. 889/08). Nota n. 62392 del 8 settembre 205 Fonte: Mipaaf 3

DISPONIBILE IL REGISTRO DEI FERTILIZZANTI IN AGRICOLTURA BIOLOGICA Fonte CCPB Per tutti gli agricoltori biologici, la scelta del fertilizzante/ ammendante giusto da impiegare nelle loro coltivazioni, quando i metodi alternativi previsti dai Regolamenti CE 834/2007 e 889/2008 non sono più sufficienti per soddisfare i fabbisogni nutrizionali delle coltivazioni, è una delle scelte più difficili e pericolose che devono fare. Sebbene il Reg. CE 889/2008 contenga l Allegato I che elenca quali sono i fertilizzanti/ammendanti impiegabili e quali sono le condizioni per il loro impiego, trasferire le informazioni in esso contenute, nella scelta del prodotto commerciale che soddisfa le condizioni prescritte, non è mai facile e può portare a compiere errori che mettono a rischio la conformità delle coltivazioni e dell azienda, anche nella più assoluta buona fede. Il Decreto Legislativo 75/200 prevede che il fabbricante di fertilizzanti, siano essi da impiegare in agricoltura convenzionale come da utilizzare in agricoltura biologica, deve, prima di mettere in commercio i propri prodotti, iscriversi al Registro dei fabbricanti e inserire i nei rispettivi registri dei fertilizzanti i prodotti che intende mettere in commercio. La procedura per l iscrizione dei fabbricanti e dei prodotti nel Registro istituito presso la Direzione Generale dello sviluppo rurale del Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari è descritta nel DM n. 75 del 7 luglio 202 che ha modificato gli allegati 3 e 4 del D.lgs 75/200. A noi però interessa quali sono le informazioni a disposizione degli operatori, agricoltori, organismi di controllo, tecnici consulenti che questo registro dei fabbricanti e dei fertilizzanti può mettere a disposizione per orientarsi nell acquisto dei prodotti destinati alla fertilizzazione delle coltivazioni biologiche. Il registro dei fertilizzanti oggi disponibile QUI www.sian.it/vismiko/jsp/indexconsultazione.do consente prima di tutto di selezionare la destinazione d uso del fertilizzante, se per agricoltura biologica o per agricoltura convenzionale, una volta fatta la scelta i fertilizzanti possono essere ricercati per, FABBRICANTE, DENOMINAZIONE DEL TIPO, NOME COMMERCIALE oppure è prevista la stampa del registro stesso. Una volta selezionato il criterio di ricerca è possibile accedere ad un menù a tendina che permette le ricerche in funzione della scelta fatta. Se ad esempio, dopo aver selezionato la ricerca per fertilizzanti ad USO BIOLOGICO, si sceglie di effettuare una ricerca per fabbricante, è possibile vedere la lista di tutti i fertilizzanti che quel determinato fabbricante ha registrato nel registro come consentiti in agricoltura biologica. Andando poi ad evidenziare il singolo prodotto e cliccando sul pulsante dettaglio a fondo pagina, si possono vedere le caratteristiche tecniche di quel fertilizzante. Si tratta senza dubbio di uno strumento molto utile alla portata di tutti che però non esime l operatore dall effettuare le verifiche necessarie sulla presenza dei componenti del fertilizzante nell elenco dell Allegato I del Reg. CE 889/2008, delle condizioni specifiche d uso previste dall Allegato I del Reg. CE 889/2008 per quegli specifici componenti, dalla verifica, all atto dell acquisto del prodotto, delle diciture previste dalla legislazione per i fertilizzanti da impiegare in agricoltura biologica (presenza sulla confezione della scritta CONSENTITO IN AGRICOLTURA BIOLOGICA ) e dalle valutazioni tecniche in merito all impiego di quel determinato prodotto. Non bisogna mai dimenticare che la responsabilità ultima del rispetto dell applicazione del metodo biologico nelle aziende agricole, registro dei fertilizzanti o meno, è sempre e comunque dell operatore biologico notificato e inserito nel sistema di controllo, spetta all agricoltore biologico mettere in atto tutte le misure precauzionali necessarie per garantire la conformità dei prodotti che produce e che intende immettere sul mercato.

Proprio per quanto appena scritto, si ritiene sia importante mettere in luce un aspetto PARTICOLARMENTE DELICATO, al quale bisogna prestare moltissima attenzione e che potrebbe essere un punto debole di questa se pur utile banca dati. Nel registro dei fertilizzanti ad USO BIOLOGICO, sono presenti prodotti che riportano nella DENOMINAZIONE DEL TIPO, la scritta in riclassific o in corso di riclassific. Si tratta di diciture che non hanno specifiche spiegazioni all interno del registro e che non lasciano tranquilli, anzi, dopo essere andato a spulciare all interno del registro e avere verificato che tali diciture sono associate anche ad alcuni prodotti commerciali già in passato discussi o addirittura non conformi, si ritiene che sia assolutamente necessario che oltre ad effettuare le verifiche di cui scritto prima, l operatore o il consulente che intende utilizzare o far impiegare i fertilizzanti presenti nel registro, CONSIDERI I PRODOTTI CON LA DICITURA in riclassific o in corso di riclassific, come NON IMPIEGABILI IN AGRICOLTURA BIOLOGICA FINO A QUANDO DETTA DICITURA NON SCOMPARIRÀ DALLA SPECIFICA DELLA DENOMINAZIONE DEL TIPO per quel fertilizzante. Si ritiene anche che l ispettore incaricato dei controlli, se dovesse considerare l impiego di detti fertilizzanti come una non conformità, certamente compirebbe in atto lecito e che solo la messa a disposizione di informazioni utili a modificare il giudizio impedirebbero l applicazione di provvedimenti di particolare gravità. LA CERTIFICABILITÀ DEI MEZZI TECNICI PER L AGRICOLTURA BIOLOGICA Lo scorso 2 ottobre il Mipaaf ha pubblicato una nota che fa chiarezza circa la certificabilità dei mezzi tecnici consentiti e utilizzabili in agricoltura biologica. Per quanto concerne la certificazione dei mezzi tecnici la Commissione UE ha riaffermato che questi non ricadono nello scopo e campo d applicazione del Reg CE 834/2007 e quindi non è possibile certificarli in conformità a questo così come non può essere esposto il logo UE, ma invece possono essere certificati secondo schemi di certificazione volontaria che attestino che è idoneo ad essere utilizzato in agricoltura biologica riportando in etichetta, se lo si desidera, la seguente dicitura prodotto utilizzabile in agricoltura biologica nel rispetto del Reg CE 834/2007. Ciò rimane un attribuzione volontaria poiché tale dicitura può essere riportata anche per i fertilizzanti elencati nel registro fertilizzanti consultabile sul SIAN. Ciò implica che anche gli organismi di certificazione sono tenuti a verificare, nelle verifiche circa la corretta applicazione del metodo biologico, che quanto riportato in etichetta di tali prodotti sia in linea con quanto definito a livello normativo ed effettivamente siano consentiti in agricoltura biologica. NB PER SCARICARE AGEVOLMENTE LE PUBBLICAZIONI SI CONSIGLIA DI TENERE APERTO GOOGLE.