Ricostruzione e protezione di tratti del litorale del Comune di Acquappesa RELAZIONE GENERALE

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RELAZIONE GENERALE 1. Premessa. La presente relazione accompagna il progetto per la realizzazione dei lavori di Ricostruzione e protezione di tratti di litorale del Comune di Acquappesa che verranno realizzati in località Scoglio della Regina ed in località Nuovo Villaggio Intavolata del comune di Acquappesa. Con la realizzazione del presente intervento l Amministrazione comunale vuole recuperare, alla fruizione ai fini turistici e balneari, queste aree particolarmente frequentate durante il periodo estivo, pur nelle condizioni in cui oggi si trovano; oltre a ciò le opere in progetto hanno anche la funzione di salvaguardare i fabbricati e le infrastrutture presenti sulla terra ferma dagli eventi meteomarini di elevata intensità durante il periodo invernale. Su tutto il litorale comunale, ed in particolar modo nelle zone interessate, sono state realizzate negli anni 70 80 delle scogliere radenti (pennelli) con scogli naturali e si è dovuto intervenire spesso con il versamento di enormi quantità di massi naturali ed in calcestruzzo per far fronte alle emergenze delle mareggiate. 2. Criteri di scelta. Per procedere alla progettazione delle opere in funzione dei siti in esame, si fa riferimento a quanto riportato nelle Istruzioni tecniche per la progettazione e l'esecuzione di opere di protezione delle coste, deliberazione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici n 151 del 28 giugno 1991. Per definire, invece, la necessità di intervento e la tipologia da eseguire occorre in primo luogo valutare i processi morfologici che interessano l'area in esame con tecniche di estrapolazione o modelli matematici. I fattori determinanti per la definizione del tipo delle opere da realizzare sono : urgenza stabilità morfologica del paraggio

finalità dell'intervento tipo di regime dei trasporti longitudinali l'importanza della marea L'urgenza può essere classificata nei seguenti tipi: a) estrema l'intervento deve essere iniziato entro quindici giorni anche in assenza di un progetto; b) media l'intervento deve essere iniziato entro un anno per cui possono essere programmate ed eseguite parte delle indagini necessarie per la progettazione; c) generica possono essere eseguite tutte le indagini necessarie per una corretta progettazione. Per quanto riguarda l'instabilità morfologica del paraggio si distinguono le seguenti classi: d) insignificante come le falesie e) modesta come nel caso di spiagge sottili di grande estensione f) importante ad esempio cuspidi fociali e piccole unità fisiografiche con forti trasporti. Il trasporto litoraneo è stato classificato come segue : g) trasporto litoraneo assente o insignificante rispetto ai movimenti trasversali della spiaggia h) deriva litoranea (trasporto netto) assente o insignificante rispetto ai trasporti lordi i) deriva litoranea modesta ma ben definita j) trasporti litoranei importanti ma con deriva mal definita k) trasporti litoranei e deriva ben definita Per la marea si distinguono due classi : l) insignificante escursioni di livello contenute in mezzo metro circa m) importante escursioni di marea abituale dell'ordine del mezzo metro e più e/o possibilità di acqua alta superiore al metro. Si esaminano di seguito le possibili tipologie di intervento che possono essere utilizzate per la difesa della costa : Opere distaccate parallele (barriere) Opere aderenti parallele (Rivestimenti Muri)

Opere trasversali (Pennelli) Opere di stabilizzazione delle spiagge (con ghiaie) Opere di ricostruzione della spiaggia (ripascimenti) Le barriere possono essere efficaci rispetto al problema dell'erosione costiera anche se possono comportare alcuni inconvenienti quali un significativo impatto ambientale e paesaggistico, una perdita di naturalità del litorale, la formazione di specchi acquei con scarso ricambio, l'accentuazione dei litorali sottoflutto rispetto al settore principale, la necessità di manutenzione periodica specie nelle testate a causa della concentrazione di energia che si verifica in corrispondenza di esse e, quindi, del danneggiamento dovuto all'erosione al piede ed infine all'approfondimento dei fondali per effetto della riflessione delle onde. Le barriere possono essere barriere emergenti o barriere sommerse. In relazione alla quota di coronamento rispetto al l.m.m. le barriere possono essere emergenti quando la quota è sempre al di sopra rispetto al l.m.m. o soffolte se è emergente in condizione di bassa marea. Le barriere sommerse sono meno impattanti dal punto di vista paesaggistico, non comportano perdita di naturalità del litorale, permettono un miglior ricambio delle zone protette e, avendo una minore capacità di dissipazione energetica sulle onde, hanno minore capacità di trattenere sedimenti e, quindi, di formare accumuli. Se il grado di protezione che riescono a garantire è sufficiente per il luogo in esame, sono da preferire alle barriere emergenti. I rivestimenti e soprattutto i muri di sponda sono in genere da sconsigliare per la stabilità della spiaggia ad eccezione di opere di modesto rilievo che vengono interessate dall'onda solo in condizione di acqua alta eccezionale o quasi. I pennelli sono consigliabili dove la deriva litoranea è ben definita per ridistribuire lungo il litorale gli apporti fluviali in ragione diversa da quella derivante dal regime ondoso e dalla configurazione attuale del litorale. Essi risultano abbastanza insensibili alla marea, ma debbono essere ben radicati a terra ed impiegati con prudenza in litorali morfologicamente labili.

I ripascimenti artificiali sono da consigliare su piccola scala dove il trasporto è modesto; si prestano ottimamente sia dove l'escursione di marea è forte sia dove la morfologia è labile. Dove il trasporto litoraneo è consistente, i ripascimenti potranno essere abbinati ad opere di contenimento al fine di ridurre gli oneri di manutenzione. Interventi a difesa delle dune possono consigliarsi dove per la presenza di forti venti foranei sono temibili perdite significanti di sabbia verso il retro spiaggia e dove, essendo il retro spiaggia basso, sono particolarmente temibili gli effetti dell'acqua alta. Il complesso degli interventi è riassunto nel quadro seguente in cui l'idoneità è indicata come segue : 3 soluzione consigliabile 2 soluzione idonea 1 soluzione accessoria + - soluzione idonea o accessoria per qualche forma del tipo e sufficiente per altre 0 soluzione sufficiente * - soluzione sconsigliabile Tipo di intervento urgenza Caratteristiche del paraggio Instabilità Trasporto litoraneo morfologica marea a b c d e f g h i j k l m Pennelli * 1 2 2 1 * 0 1 3 2 2 1 1 Frangiflutti foranei * 0 2 2 1 0 2 3 + 2 + 2 1 Difese aderenti 2 + * 2 1 * 1 0 0 * * 1 2 Ripascimenti 3 3 2 1 2 3 3 2 2 1 1 2 2 Nel nostro caso si riassumono i seguenti fattori : urgenza generica c) trasporto litoraneo importante con deriva mal definita j) marea insignificante l) morfologia del paraggio spiagge sottili di grande estensione e) Il punteggio assegnato alle varie soluzioni è quindi : pennelli : 6 frangiflutti foranei : 7 difese radenti : non consigliabili

ripascimenti : 7 per cui le soluzioni che appaiono maggiormente idonee sono i frangiflutti foranei ed i ripascimenti. Le scelte progettuali adottate così come l ubicazione, l orientamento ed il dimensionamento delle opere sono determinate dallo studio meteomarino eseguito, dalle analisi geomorfologiche oltre che dallo studio dell ambiente marino per verificarne la compatibilità con lo stesso. Altra valutazione di non minor conto sono le risultanze dello studio preliminare realizzato per la verifica di stabilità delle opere e la dinamica dei sedimenti. Da tale studio (allegato al presente progetto), vista e considerata la posizione del paraggio rispetto ai fenomeni meteomarini, si evince che gli interventi proposti sono compatibili ed idonei rispetto alle esigenze di salvaguardia della costa e che il trasporto longitudinale di sedimenti nella zona interessata è valutata in circa 100.000 mc/anno tale da far pensare che, con le opere realizzate, si potrà avere un continuo aumento della spiaggia oltre al materiale apportato con il ripascimento. 2. Descrizione dell intervento. L intervento previsto in progetto mira quindi a ricostruire la spiaggia, allargandola e conferendole le caratteristiche di durabilità, proteggendola dall aggressione del mare oltre a proteggere le infrastrutture presenti in zona anche l abitato e le strutture. Pertanto i lavori previsti nel presente progetto consistono nella realizzazione delle seguenti opere: - Località Scoglio della Regina : realizzazione di una scogliera sommersa che, partendo da uno scoglio affiorante verso il promontorio Palmentello, lambisce e circonda lo Scoglio della Regina e va a congiungersi ad un pennello esistente all estremità sud del territorio comunale in prossimità del torrente Bagni risagomandolo Ripascimento artificiale della spiaggia. - (Intervento n. 1);

- Nuovo villaggio Intavolata: ricostruzione, risagomatura e ricarica di una scogliera radente (pennello) sul versante sud ed in prossimità del promontorio Intavolata. - Intervento n. 2 - Nuovo villaggio Intavolata: protezione con massi naturali della viabilità principale che conduce al Nuovo villaggio Intavolata sul versante nord. - Intervento n. 3 2.1 Intervento n. 1 località Scoglio della Regina. Realizzazione di una barriera sommersa in massi naturali che, partendo da uno scoglio naturale emergente in prossimità del promontorio denominato Palmentello, giunge e circonda lo Scoglio della Regina proseguendo poi verso la barriera emergente esistente in prossimità del torrente Bagni, ripascimento artificiale della spiaggia. Dagli elaborati si evince che tale barriera dalla sezione A-A alla sezione E-E è basata da -4,02 m. dal l.m.m a -2,58 m. dal l.m.m. ed arriva a -1,00 dal l.m.m.. La barriera sommersa verrà realizzata per circa il 30 % in massi naturali di 2^ categoria (1.001-3.000 kg.) e per il restante 70 % da una mantellata formata da massi naturali di 3^ categoria (5.001-7.000 kg). Contemporaneamente si procederà alla protezione della parte sommersa dello Scoglio della Regina mediante l esecuzione di una mantellata sommersa in massi naturali attorno allo stesso. Questa parte dell intervento si ritiene necessaria al fine di proteggere lo scoglio, già soggetto a fenomeni di corrosione e franamenti negli ultimi anni, dall azione degli eventi meteomarini. Risagomatura e riprofilatura, attraverso le necessarie ricariche, della barriera radente esistente, posta all estremo sud del territorio comunale, sulla quale si innesterà la barriera sommersa. Ripascimento dell area che si è venuta a delimitare con la realizzazione della barriera sommersa con oltre 8.000 mc. di sabbia naturale prelevata nei siti indicati nelle planimetrie allegate. Prima di procedere alla realizzazione di questo intervento si provvederà a realizzare la strada di accesso degli automezzi al cantiere in questa località, attraverso la sistemazione e l allargamento di una stradina esistente che dalla

Strada Nazionale n. 18 porta all alveo del Torrente Bagni. La strada di accesso realizzata sarà di natura temporanea, per tutta la durata dei lavori. Questa strada verrà sistemata, attraverso la realizzazione di una paratia in massi artificiali che avrà il compito di sostenere il rilevato che verrà costruito per allargare la sede stradale. 2.2 Intervento n. 2 località Nuovo villaggio Intavolata. In tale località, la presenza di una barriera radente ha costituito, durante gli anni e durante l imperversare di fenomeni meteomerini anche di notevole entità, una sicura protezione del litorale e delle infrastrutture e strutture presenti nella località. L intervento mira quindi a ricostruire e riprofilare la barriera esistente con massi naturali di 3^ categoria. 2.3 Intervento n. 3 località Nuovo villaggio Intavolata. In tale località, tra il tratto iniziale (lato nord) del lungomare esistente ed i fabbricati, vi è un tratto di costa completamente sprovvisto di alcuna protezione. Tutto ciò provoca, in presenza di fenomeni meteomarini consistenti, la necessità di interventi straordinari per la ricostruzione della strada di accesso alla località stessa. Pertanto in questo intervento si prevede la realizzazione di una mantellata in massi naturali di 2^ e 3^ categoria, tale da proteggere il rilevato stradale esistente.

3. Ordine da tenersi nello svolgimento dei lavori. Secondo il cronoprogramma allegato al presente progetto, l ordine da mantenersi nella esecuzione degli stessi sarà : 1 fase allestimento del cantiere; 2 fase realizzazione degli sbancamenti necessari alla realizzazione della strada di accesso al cantiere in località Scoglio della Regina; 3 fase realizzazione dei rilevati necessari per la strada di accesso al cantiere; 4 fase esecuzione del salpamento e della riprofilatura delle barriere radenti (Scoglio della Regina e Nuovo villaggio Intavolata); 5 fase realizzazione della barriera sommersa previa realizzazione del varco di accesso a mare; 6 fase ripascimento della spiaggia in località Scoglio della Regina; 7 fase smobilizzo del cantiere e ripristino dei luoghi.

4. Piano di monitoraggio e manutenzione. Un attività di grande importanza, dopo la realizzazione delle opere, è quella relativa al monitoraggio e di conseguenza la manutenzione delle opere realizzate. Tali attività sono descritte nell allegata relazione relativa al monitoraggio ed alla manutenzione.