Learning News Dicembre 2010, anno IV - N.12 Quattro passi tra Partita Doppia e Bilancio di Roberta Di Pinto Non si può insegnare niente ad un uomo. Si può solo aiutarlo a scoprire ciò che ha già dentro di sé. Galileo Galilei Il 7 ed 8 ottobre l Ateneo di Roma Tre - Facoltà di Scienze della Formazione, ha organizzato il convegno Lo strumento PerformanSe e la valutazione delle competenze trasversali nella Formazione Continua e nell orientamento degli adulti. Hanno partecipato come relatori: la Prof.ssa Aureliana Alberici, Professore Ordinario di Apprendimento Permanente ed Educazione degli Adulti di Roma Tre, Presidente del collegio didattico educativo-formativo e Responsabile del CRES BdC (Centro di ricerca e Servizi per il Bilancio delle Competenze), il Prof. Paolo Serreri Coordinatore del CRES BdC, il Prof. Adele L Imperio Professore per il Laboratorio di Bilancio di competenze, il Prof. Paolo Di Rienzo Ricercatore di Pedagogia Generale e Sociale presso l Università di Roma Tre e il Prof. Gaetano Domenici attuale Preside della Facoltà di Scienze della Formazione. A livello internazionale sono intervenuti esponenti di PerformanSe: Livia Bahier Michel Responsabile Formazione e Progetti RH PerformanSe, Maria Cecchin Responsabile Nazionale Italia di PerformanSe e Vicepresidente Europea della FECBOP (Federazione dei Centri di Bilancio di competenze e orientamento), Elaine Demolis Direttrice Export PerformanSe. Si avverte sempre di più, nell attuale contesto, la necessità di progettare percorsi sistemici, piani di inserimento, orientamento e ricollocazione rivolti agli adulti, la cui presenza nell ambito dell Ateneo si è incrementata negli ultimi anni. Funzionaria del Ministero dell Economia e delle Finanze - Iscritta al terzo anno del Corso di laurea in Scienze della Formazione Ateneo Roma 3 - FSRU e partecipante al progetto PRIN all interno del Bilancio delle Competenze. E-mail: roberta.dipinto@gmail.com
Un altra ragione è data anche dal momento di crisi come quello che il nostro paese sta attraversando e per il quale è imprescindibile attuare scelte strategiche per poter affrontare i nuovi scenari di mutamento sociale che rispecchiano un carattere poliedrico della realtà del mercato del lavoro. Durante il convegno il tema centrale è stato quello di ricorrere all utilizzo di strumenti appropriati: tra questi il PerformanSe che attraverso l ausilio di un software ed appositi modelli (Perf Echo, PerfDialecho, PerfOriente e molti altri) adattabili alle diverse finalità, consente di costruire un bilancio di competenze. Il CRES BdC (Centro di ricerca e Servizi per il Bilancio delle Competenze) infatti utilizza questo strumento operativo privilegiando questo modello che può essere applicato sia nell ambito dell insegnamento sia in quello della formazione. Sia il PerformanSe che il Bilancio, seppure con l utilizzo di due diverse procedure, sono orientati verso lo stesso oggetto. Il soggetto beneficiario del processo, derivante dall utilizzo del suddetto strumento, si orienta verso una dimensione dell essere nel qui ed ora, nel senso che ciò che muta è la sua percezione relativa al tempo e allo spazio. La diversa percezione consentirà di riattribuire nuovi significati ai comportamenti individuali ed acquisire la consapevolezza di sé e presenza di sé nel senso di sapere, saper fare, saper essere, saper agire e voler agire. Personalmente ho avuto modo di appurare la validità dello strumento quale facilitatore del processo avendo partecipato alla sperimentazione del Progetto PRIN (Progetto di Rilevante Interesse Nazionale) all interno della cattedra Bilancio delle Competenze della Facoltà di Roma Tre. Questo progetto prevede proposte di ricerche a carattere applicativo in base agli orientamenti dell Unione Europea con l obbiettivo di promuovere la learning society. Il percorso che mi ha vista partecipe al progetto è iniziato da un momento di transizione in ambito lavorativo nel quale avvertivo un senso di incompiutezza e di estraneità rispetto al mio contesto. Ciò mi ha portata a riflettere sulla necessità di dovermi confrontare con un orizzonte vasto caratterizzato spesso da contraddizioni professionali e personali rispetto alle esigenze personali. L interesse quindi e la curiosità mi hanno spinta ad individuare, ricercare e sviluppare le competenze di base, le meta competenze e le core
competencies, sia espresse che tacite: queste ultime molto spesso non riconosciute e soprattutto non valorizzate nel contesto lavorativo. La prima tappa del percorso intrapreso ha avuto inizio, attraverso incontri e colloqui con il Consulente di Bilancio, con una ricognizione narrativa biografica, professionale e personale attraverso la quale ho ripercorso le diverse fasi della vita. Ho riscoperto le motivazioni che sono state causa di scelte consapevoli e non, soffermandomi soprattutto su queste ultime e analizzandone gli effetti che, in diverse circostanze, hanno ostacolato una riprogettazione sia a livello professionale che personale. La seconda tappa si è svolta attraverso tre fasi: 1) Preliminare o di accoglienza 2) Investigativa o di approfondimento 3) Sintesi. La prima fase è stata condotta dal mio Consulente di Bilancio attraverso un analisi della domanda (bisogni ed aspettative). Il consulente mi ha poi fornito informazioni sul percorso ( definendo gli strumenti che sarebbero stati utilizzati), sui i termini del contratto di bilancio, sulla pianificazione del percorso e sul carattere deontologico dello stesso.. La seconda fase si è svolta attraverso la ricerca e la scoperta di nuovi significati su cui impostare il mio progetto formativo e progettuale. Durante questa fase ho costruito ed organizzato un Portfolio di competenze attraverso l utilizzo del modello Perf-Echo finalizzato a chiarire la mia identità personale e professionale. La terza fase si è conclusa attraverso la discussione, la condivisione e la restituzione dei risultati derivanti dal percorso mediante la redazione del documento di sintesi da parte del Consulente di Bilancio e la costruzione di un dossier individuale. In questo sono state evidenziate le risorse e fatte emergere le competenze relative alla pianificazione e allo sviluppo del progetto attraverso una verifica di fattibilità. Lo scopo è stato quello di facilitare la comprensione e la consapevolezza delle capacità ed abilità possedute e delle potenzialità da sviluppare quali leve promotrici di empowerment. Al termine del mio percorso posso dire di aver riscoperto me stessa ed aver sviluppato autoriflessività, autoriconoscimento ed autoidentificazione. Attraverso questo viaggio alla riscoperta, infatti, ho compreso l attivazione delle dinamiche che si instaurano durante il percorso di vita di un adulto.
A favorire ciò ha contribuito in modo significativo la figura ed il ruolo del Consulente di Bilancio, quale accompagnatore e facilitatore del processo, in assenza del quale sarebbe stato difficile far emergere quel patrimonio di competenze di cui ciascun individuo è portatore. Il progetto ed il percorso al quale ho preso parte mi ha consentito infatti di potenziare le mie capacità verso la prospettiva del Life Long Learning: formazione continua, quale motore che genera cambiamento. Questo sviluppa nell adulto la capacità di decidere e scegliere in un ottica proattiva sia su piani diversi, sia verso varie dimensioni producendo risultati relativi agli obbiettivi dichiarati. Il convegno è stato arricchito anche dalla partecipazione di relatori esperti a livello internazionale che hanno sottolineato l importanza dei risultati provenienti dalle differenti realtà. L auspicio dichiarato è stato quello di un ulteriore crescita e sviluppo attraverso la collaborazione di imprese ed equipe multiculturali. Il convegno si è concluso con l intervento della Professoressa Alberici che ha manifestato l intento verso cui si sta orientando l Ateneo di Roma Tre e cioè di: organizzare conferenze-forum al fine di individuare caratteristiche strategiche in base alle quali si possano progettare itinerari, economizzando, valorizzando e validando le competenze. Credo che la sfida sia quella di ricercare alternative per il futuro in modo sistemico e diacronico e raggiungere l obbiettivo che dovrà considerato non come punto di arrivo ma di partenza, in grado di restituire valore di cittadinanza all adulto. E questa la risorsa su cui è necessario investire per rendere possibili azioni costruttive di significato. Wenger a proposito di ciò ad esempio, esplicita in buona parte dei suoi scritti ed in particolare Communities of Practice. Learning, Meaning and Identity (Comunità di pratica. Apprendimento, significato e identità) il concetto di cittadinanza attiva affermando che: un significato è sempre il prodotto della sua negoziazione ( ) non esiste né in noi, né nel mondo ma in quella relazione dinamica che è il vivere nel mondo. Condivido fermamente ciò che egli afferma e concludo aggiungendo il pensiero che Schein ha elaborato a proposito della cultura perché è di questo che si parla: un impresa già intrapresa e da proseguire con consapevolezza per essere vincenti nella società. La cultura organizzativa è l insieme coerente di assunti fondamentali che un dato gruppo ha inventato, scoperto o sviluppato imparando ad affrontare i suoi problemi di adattamento esterno e di integrazione
interna, e che hanno funzionato abbastanza bene da poter essere considerati validi, e per ciò tali da poter essere insegnati ai nuovi membri come nuovo modo di percepire, pensare e sentire in relazione a quei problemi.