Nei Censimenti Agricoltura - ISTAT 70, 80 e 2000, non sono mai state rilevate superfici vitate di questo vitigno.

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Inoltre sembra che lo stesso vitigno sia sporadicamente presente anche in Toscana, ove è conosciuto con il nome di Morellino pizzuto (5).

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GAROFANATA CENNI STORICI ED AREA DI DIFFUSIONE L accessione è a bacca bianca ed è stata recuperata con questo nome, non citato nei vecchi repertori ampelografici regionali, in un vecchio vigneto dell area di Corinaldo (AN), dove un tempo avrebbe comunque avuto una certa diffusione. Tracce bibliografiche della presenza nelle Marche del vitigno Garofanata è stato possibile trovarle solo nel dattiloscritto non pubblicato (appunti) ampelografia marchigiana (1962), dell ampelografo marchigiano degli anni 60, B. Bruni. Il Bruni segnala come sottovarietà di Moscato bianco (pagg. 97 e 98) la Garofalata: In alcune zone della regione si trovano diffusi vitigni di uva Garofalata o Moscato bastardo, che differiscono specialmente per essere più vigorosi, più produttivi, per produrre grappoli con acini leggermente sub ovali e per sapore di moscato meno accentuato. Bibliografia Bollettino ampelografico II, pag. 98, X pag. 58. Nei Censimenti Agricoltura - ISTAT 70, 80 e 2000, non sono mai state rilevate superfici vitate di questo vitigno. Le prove comportamentali agronomiche ed enologiche, nonché morfologiche e genetiche, svolte sino ad oggi, hanno interessato pertanto l unico biotipo recuperato nell area di Corinaldo (AN) e conservato presso il vigneto dell ASSAM Germoplasma viticolo delle Marche, a Carassai (AP). Allo stato attuale, in seguito all azione di valorizzazione del vitigno svolta dall ASSAM (2), la Garofanata ha trovato l interesse di alcuni tecnici e viticoltori, per cui risulta recentemente piantato in alcuni vigneti di carattere amatoriale. DESCRIZIONE MORFOLOGICA E GENETICA SPECIFICA a) Analisi isoenzimatiche, genetiche e morfologiche (1) Il suo profilo isoenzimatico (GPI 2 e PGM 1) risulta condiviso con altri vitigni a bacca bianca descritti nel volume Vitigni d Italia (Calò et Al. - 2006) (3) (Biancone b., Bombino b., Carricante b., Impigno b., Lumassina b., Moscatello selvatico b., Moscato bianco b., Mostosa b., Perera b., Rollo b.). 1. Sono state condotte le analisi genetiche, ma senza il confronto con i profili molecolari di altri vitigni a bacca bianca con i quali la Garofanata condivide gli stessi pattern isoenzimatici e, con alcuni di questi, presenta analogie morfologiche.

ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DI BOLOGNA Dipartimento di Colture Arboree Cattedra di Viticoltura Caratterizzazione molecolare a mezzo di microsatelliti di GAROFANATA Locus micron. VVMD5 VVMD6 VVMD7 VVMD25 VVMD27 VVS2 VrZAG21 VrZAG62 VrZAG64 VrZaG79 Garofanata 226-226 200-210 239-247 243-257 189-189 133-157 203-215 195-203 136-142 249-253 2. La caratterizzazione di tipo morfologico ha riguardato il biotipo da tempo recuperato e conservato dall ASSAM, presso il vigneto del germoplasma viticolo della Marche a Carassai e presso il vigneto sperimentale di Petritoli, ove sono state condotte tutte le osservazioni di tipo comportamentale agronomico. b) Descrizione morfologica specifica Germoglio di 10 30 cm: apice del giovane germoglio aperto, di colore verde biancastro, cotonoso, con leggera pigmentazione antocianica all estremità. Le foglioline apicali sono spiegate, cotonose, di color verde biancastro, leggermente carminate. Foglia adulta: è di media grandezza, pentagonale, quinquelobata, con seni laterali profondi con base ad U, forma a clava e seno peziolare a lira chiuso. Il lembo è contorto, spesso, involuto, con pagine inferiore glabra. Il picciolo verde, sottile, sfumato di pigmentazione antocianica. Grappolo: è medio -piccolo (g. 180-200), di forma piramidale, tendente al compatto; il peduncolo è corto e semilegnoso. Acino: è medio-grande (g. 2,40), ovoide, verde dorato, pruinoso, screziato di marrone se prolungata è stata l esposizione al sole. La buccia è sottile, con ombelico non evidente e pedicelli corti. La polpa è incolore, succosa, leggermente aromatica.

FOTO Germoglio alla fioritura Foglia adulta Grappolo a maturità industriale

CARATTERISTICHE ATTITUDINALI AGRONOMICHE E TECNOLOGICHE La Garofanata germoglia contemporaneamente a Fiano, Riesling e Sauvignon, mentre anticipa di qualche giorno il Trebbiano T.. La fioritura è contemporanea a quella del Trebbiano T.; l invaiatura, avviene in epoca precoce, seguendo di qualche giorno quella dello Chardonnay e anticipando rispetto a Trebbiano T.; la maturazione è medio-tardiva ed avviene in epoca contemporanea al Trebbiano toscano. Garofanata presenta una vigoria contenuta, buona fertilità delle gemme e media produttività. Ha mostrato inoltre facilità di adattamento e rusticità non risultando infatti, particolarmente suscettibile ad attacchi parassitari e alle fisiopatie. Produce inoltre uve di qualità costante con mosti caratterizzati da elevata acidità, buon livello zuccherino. Utilizzazione Per la vinificazione Attitudini enologiche Il vino risulta di buona struttura e dotato di buona complessità gusto-olfattiva: colore giallo paglierino di media intensità; profumo intenso con sentori floreali (biancospino), mela, agrumi, speziato, secco, frutta esotica. Al gusto molto acido, di media struttura e sapido. Parametri comportamentali agronomici riassuntivi (2) Media delle osservazioni (Accertamento dei parametri rispetto a Trebbiano T.) Vigoria: medio bassa (< Trebbiano T.) Fenologia Germogliamento: 30 marzo (- 5 gg) Piena fioritura: 30 maggio ( - 3 gg) Invaiatura (50%): 30 luglio (- 7 gg) Maturazione: II dec. di settembre (= gg) Fertilità delle gemme: media (n 1,2 infior/gemma) (</= TR) Posizione I germoglio fruttifero: II o nodo Produzione: media e costante; Caratteristiche del mosto: buoni livelli di concentrazione zuccherina e di acidità; Resistenze o sensibilità: abbastanza rustica Comportamento alla moltiplicazione vegetativa: normale Caratteristiche produttive Vitigni Peso grapp. g. Prod./cep po Kg Resa (t/ha) Zuccheri (Brix ) Acidità tot. (g/l) Garofanata 150-220 4,00-6,00 8,8-13 20,0-21,5 7,50 3,15 Trebbiano T 250-420 5,00-8,00 11-18 18,0-20,0 7,05 3,20 ph

Bibliografia 1. Virgili S., Silvestroni O., Romagnoli E., Filippetti I., Ramazzotti S, Polidori E, Silvestri Q. Recupero e valorizzazione di vitigni locali minori delle Marche Atti del I Convegno Nazionale Viticoltura 2007 ITALUS HORTUS, Vol. 14, n 3, pp. 44-48. 2. S. Virgili, E. Romagnoli Verifica ed ampliamento della base ampelografica marchigiana I quaderni del 5b ASSAM, Ancona 2002. 3. A. Calò, A. Scienza, A. Costacurta VITIGNI D ITALIA Edagricole Edizioni Agricole de il Sole 24 ore - Bologna 2006. 4. I. Filippetti et al. Caratterizzazione molecolare e analisi filogenetica di alcuni vitigni da vino coltivati nell Italia centro-settentrionale Frutticoltura n. 1, 2002 pag. 57. 5. I. Filippetti et al. Individuazione di omonimie e di sinonimie in alcune cultivar di Vitis vinifera attraverso metodi ampelografici e analisi del DNA a mezzo di microsatelliti Frutticoltura 7/8, 1999 pag. 79-84.