Buone Pratiche. L arsenico nelle acque destinate a consumo umano: l impegno, lo studio e le proposte dell Associazione italiana medici per l ambiente Isde Italia dottoressa Antonella Litta Associazione italiana medici per l ambiente Isde (International Society of Doctors for the Enviroment) Arezzo, 11 novembre 2011
arsenico L arsenico, simbolo chimico As, è un elemento molto diffuso e presente nella struttura geologica terrestre. L Arsenico è un semimetallo o metalloide in quanto possiede proprietà intermedie tra quelle dei metalli e quelle dei non metalli. In epoca industriale la presenza dell arsenico nell ambiente è stata notevolmente incrementata dalla combustione del carbone e di altri combustibili di derivazione fossile. Centrali elettriche alimentate a carbone, a gas, ad olio combustibile e a biomasse, fonderie, cementifici, traffico veicolare ed aereo, incenerimento dei rifiuti e l uso di pesticidi e fitofarmaci in agricoltura, hanno contribuito e contribuiscono alla diffusione di questo elemento nell aria, nei terreni e nelle acque. Inoltre gli sversamenti illegali di rifiuti tossici e la contaminazione di corpi idrici con percolato, proveniente da discariche non a norma o del tutto abusive di rifiuti anche tossici, possono incrementare la presenza di arsenico nei terreni e nelle falde acquifere. Questa immissione e diffusione nell ambiente dell arsenico altera gli ecosistemi e contamina la catena alimentare.
Effetti cancerogeni secondo l Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro (I.A.R.C.) (Annali Istituto Superiore Sanità 2004) Agente Grado di evidenza IARC Effetto cancerogeno Arsenico 1 Pelle, polmoni, fegato, vescica, rene, colon Berillio 1 Polmone Cadmio 1 Polmone, prostata Cromo 1 Polmone Nickel 1 Polmone Mercurio 2b Polmone, pancreas, colon, prostata, encefalo, rene Piombo 2a Polmone, vescica, rene, gastroenterica Benzene 1 Leucemia Idrocarburi policiclici 2b Fegato, polmone, leucemia Cloroformio 2b Vescica, rene, encefalo, linfoma Clorofenoli 2b Sarcomi tessuti molli, linfomi Hodgkin e non Hodgkin Tricloroetilene 2a Fegato, linfomi non Hodgkin TCDD 1 Linfomi, sarcomi non Hodgkin
L arsenico è anche un interferente endocrino Secondo la definizione adottata dalla Unione Europea un Interferente Endocrino è una sostanza esogena, o una miscela, che altera la funzionalità del sistema endocrino, causando effetti avversi sulla salute di un organismo, oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazione Le valutazioni di diverse agenzie internazionali indicano che gli Interferenti Endocrini sono un ampio, eterogeneo e tuttora non completamente conosciuto gruppo di sostanze che spazia da contaminanti ambientali persistenti a composti utilizzati come fitosanitari od antiparassitari a composti utilizzati in prodotti industriali e di consumo ed infine a composti naturali come i fitoestrogeni. Pertanto la valutazione dei possibili rischi associati all esposizione ad Interferenti Endocrini riguarda diversi ambiti che vanno dall ambiente, alla alimentazione,agli stili di vita. L assunzione cronica di arsenico è indicata anche quale responsabile di patologie cardiovascolari (in particolare della malattia del piede nero -black foot disease- per compromissione della vascolarizzazione periferica, infarto del miocardio, ictus, coronaropatie etc.); patologie neurologiche e neurocomportamentali; diabete di tipo 2; lesioni cutanee (iperpigmentazione ed ipopigmentazione, cheratosi, melanosi); disturbi respiratori; disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.
ACQUE SALUBRI E PULITE A GARANZIA DELLA SALUTE Direttiva 2000/60 CE
Livelli di arsenico nelle acque destinate a consumo umano: evoluzione delle disposizioni di legge e raccomandazioni scientifiche 1942, the U.S. Public Health Service (USPHS) Direttiva europea 98/83/CE Decreto legislativo 31/2001 modificato e integrato con successivo D.Lgs. 27/02, in vigore in Italia dal 2003 Commissione Europea documento n. C(2010)7605 del 28 ottobre 2010 WHO Organizzazione Mondiale della Sanità EPA 822-R-09-011 50 microgrammi/ litro 10 microgrammi/ litro 10 microgrammi/ litro 10 microgrammi/ litro deroghe reiterate in Italia fino al 28 ottobre 2010 Obiettivo di qualità arsenico=0 microgrammi/ litro L arsenico è un cancerogeno di classe 1 secondo la classificazione dell Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.) e agisce come Interferente Endocrino anche a dosaggi estremamente bassi e al di sotto dei limiti ammessi per legge, e pertanto non esiste una soglia di sicurezza
Articolo 32 della Costituzione Italiana : La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti, La Commissione europea il 28 ottobre 2010 con il documento n. C(2010) ha respinto la richiesta di una ulteriore deroga per il parametro arsenico ARSENICO MAX 10 MICROGRAMMI/LITRO NELLE ACQUE AD USO POTABILE E IN VIA TRANSITORIA
I limiti di legge sono calcolati su individui adulti di 70 kg di peso corporeo
Lazio, Toscana Umbria, Campania, Lombardia e Trentino Alto Adige: le regioni italiane interessate dal problema arsenico nelle acque Tutti i comuni della Provincia di Viterbo in deroga fin dal 2003 per i parametri: arsenico, vanadio, fluoruro e selenio.
Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia)- Isde Coordinamento dell'alto Lazio L ARSENICO NELLE ACQUE DESTINATE A CONSUMO UMANO NELL ALTO LAZIO: PROBLEMATICHE SANITARIE, AMBIENTALI E PROPOSTE D INTERVENTO NOVEMBRE 2010 APPELLO DEL PRESIDENTE ROBERTO ROMIZI
Dall Associazione italiana medici per l ambiente gli interventi immediati e necessari per ridurre l esposizione delle persone all Arsenico e per il rispetto di quanto stabilito dalla Commissione europea fornire immediatamente acqua dearsenificata da fonti alternative, anche con autobotti: alle scuole, agli asili-nido, agli ospedali, alle industrie alimentari, a tutti gli esercizi pubblici, alle donne in gravidanza, ai malati, ai bambini e ai neonati; informare in forma ampia e diffusa la popolazione circa i rischi derivanti dall assunzione di alimenti e acqua con presenza di Arsenico; allestire in ogni Comune interessato da questa problematica ambientale più punti di approvvigionamento di acqua dearsenificata; utilizzare l acqua degli acquedotti comunali solo per uso igienicosanitario; verificare che in ogni Comune, che precedentemente era sottoposto a regime di deroga per l Arsenico, siano emanate e fatte rispettare le ordinanze di non potabilità dell acqua; 1)
Dall Associazione italiana medici per l ambiente gli interventi immediati e necessari per ridurre l esposizione delle persone all Arsenico e per il rispetto di quanto stabilito dalla Commissione europea iniziare in ogni Comune un monitoraggio settimanale del valore dell Arsenico su tutti i punti di emungimento delle acque, al fine di poter determinare, in un periodo di 6-12 mesi, una realistica media dei valori di Arsenico e quindi, e solo dopo questo monitoraggio, se i valori risulteranno tutti entro e al di sotto dei 20 microgrammi/ litro sarà possibile ritirare le ordinanze di non potabilità delle acque ma sempre nel rispetto di quanto sarà stabilito successivamente dalla Commissione europea; (SOLO PER QUEI POCHI COMUNI OGGETTO DI DEROGA FINO A 20 MICROGRAMMI/LITRO PERCHE IN FASE DI ULTIMAZIONE DI INTERVENTI RISOLUTIVI DEL PROBLEMA) acquisire i risultati degli accertamenti delle Asl relativamente al rispetto del divieto di uso di acqua contenente Arsenico sia come bevanda che per le preparazioni alimentari; acquisire le cartografie degli acquedotti comunali e verificare il funzionamento di eventuali dearsenificatori già operativi; approntare immediatamente impianti mobili di dearsenificazione, che possano successivamente diventare definitivi e che utilizzino le migliori tecniche di dearsenificazione (per esempio quelle che assorbono l arsenico su granulati naturali rigenerabili) senza compromettere le qualità organolettiche delle acque trattate e senza rilasciare in esse dannosi residui dei processi di dearsenificazione; chiedere garanzie almeno decennali sull impiantistica di dearsenificazione proposta e contratti di fidejussione a tutela dei pubblici investimenti. 2)
F.I.M.M.G Federazione Italiana Medici di medicina generale Sezione Provinciale di Viterbo Via Leonardo Murialdo 9/A 01100 VITERBO Tel. e Fax 0761342644 Ridurre subito il quantitativo di arsenico nelle acque destinate a consumo umano e rispettare quanto stabilito dalla Commissione europea Comunicato stampa del primo dicembre 2010
Comunicato stampa del 24 febbraio 2011dell Ordine dei medici-chirurghi e odontoiatri di Viterbo Il Decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001, dal dicembre 2003, ha abbassato il limite previsto per l arsenico nelle acque potabili da 50 a 10 µg/l (microgrammi/litro), proprio in considerazione della sua cancerogenicità e dell evidente rischio per la salute umana e questo è attualmente il limite stabilito dalla legge. L Ordine dei medici-chirurghi e odontoiatri di Viterbo chiede quindi che si provveda urgentemente a forme alternative di approvvigionamento di acqua potabile per la popolazione, in particolare per i neonati, i bambini, i malati e le donne in gravidanza, e le industrie alimentari e che si adottino immediatamente tutti i provvedimenti necessari a dearsenificare l'acqua destinata a consumo umano.
Comunicato stampa dell Ordine dei medici di Viterbo L Ordine dei medici-chirurghi e odontoiatri di Viterbo comunica che, per la rilevanza sanitaria del problema arsenico, sostanza tossica e cancerogena, presente nelle acque destinate a consumo umano nella nostra Provincia, chiederà ai propri iscritti di collaborare allo studio denominato Studio per valutare l'esposizione alimentare all'arsenico in popolazioni residenti nelle aree del Lazio caratterizzate dalla presenza di arsenico di origine geologica nelle acque destinate al consumo umano proposto dal Reparto Tossicologia Alimentare e Veterinaria - Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell Istituto Superiore di Sanità.
Dai medici e dagli scienziati ancora un appello per una rapida soluzione del problema arsenico nelle acque Giovedi' 7 aprile 2011, presso l'aula Magna dell' Università della Tuscia, si è svolto il convegno sul tema: "L'acqua che beviamo: la contaminazione idrica nel Lazio". L incontro organizzato dall'ordine dei medici di Viterbo, dall'associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e da Accademia Kronos, è stato seguito con grande partecipazione ed attenzione da una folta platea che ha registrato anche la presenza di medici, rappresentati delle istituzioni, ricercatori, studiosi, cittadini e rappresentanti di associazioni ambientaliste.
ESPOSTO AL COMMISSARIO EUROPEO ALL AMBIENTE Arsenico: sia rispettato il diritto alla salute. Al Commissario europeo all ambiente e per opportuna conoscenza: ai componenti della Commissione europea agli europarlamentari al ministro della Salute al ministro dell Ambiente al Prefetto di Viterbo alla Presidente della Giunta Regionale del Lazio all Assessore all Ambiente della Regione Lazio all Assessore alla Sanità della Regione Lazio al Direttore generale dell Istituto superiore di sanità al Presidente dell Istituto superiore di sanità al Garante del Servizio idrico integrato della Regione Lazio al Presidente della Provincia di Viterbo all Assessore all Ambiente della Provincia di Viterbo al Direttore generale della Asl di Viterbo al Direttore sanitario della Asl di Viterbo al Dipartimento di prevenzione - Servizio igiene e sanità pubblica della Asl di Viterbo ai responsabili dell Ato 1 Lazio all Arpa Lazio- sezione di Viterbo ai Sindaci della regione Lazio ai Consiglieri regionali del Lazio
La Commissione ambiente della Regione Lazio ha ascoltato i medici dell Associazione italiana medici per l ambiente su l arsenico nelle acque destinate a consumo umano EVITARE SUBITO L'ESPOSIZIONE DELLE DONNE IN GRAVIDANZA E DEI BAMBINI AD ACQUE ED ALIMENTI CONTENENTI ARSENICO. UN APPELLO DELL'"ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE" ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE": ARSENICO NELLE ACQUE E NEGLI ALIMENTI: URGENTI E NON PIU RINVIABILI GLI INTERVENTI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DI TUTTI CITTADINI