EDUCAZIONE ALLA POSTURA E PROMOZIONE DELL ATTIVITA FISICA



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Transcript:

EDUCAZIONE ALLA POSTURA E PROMOZIONE DELL ATTIVITA FISICA Autori: Dott.ssa Gisella Prezioso Dott.ssa Paola Selvetti Inf. Ped. Chiara Gaboardi I disegni delle schede didattiche sono stati realizzati da: Alice De Campo e Marina De Lorenzi Le foto sono state realizzate grazie alla disponibilità di: Isacco e Federico 1

Cinque moduli uno per classe: Schede e unità didattiche. Materiale di approfondimento. 2

Unità didattica: Dimostrazione della corretta postura sui banchi scolastici. Obiettivo Materiale Esperienza Spiegazione Identificare la postura corretta da seduti. Una sedia. Si posiziona la sedia in un punto della classe che sia ben visibile a tutti. Si invita un alunno a sedersi nel modo in cui è solito fare. A questo punto si analizza insieme alla classe la correttezza o meno della posizione assunta. Quando si sta seduti si deve stare composti. Stare composti significa: La schiena ben appoggiata allo schienale della sedia e non curva sul banco. La testa dritta. Le gambe non accavallate. I piedi devono poggiare completamente sul pavimento o sulla barra poggia-piedi (non mettiamo i piedi intorno alle gambe della sedia, non sediamoci in ginocchio). Gli avambracci devono poggiare sul banco con un angolo tra braccio ed avambraccio di circa 90. Non teniamo il gomito sul banco con il mento poggiato sulla mano. Non dondoliamo con la sedia. Sotto al banco deve esserci spazio sufficiente per muovere le gambe; le ginocchia non devono toccare la parte inferiore del piano del banco (vedi foto). Suggerimenti Insistere soprattutto sulla schiena ben appoggiata allo schienale. Si possono realizzare cartelloni da appendere in classe per visualizzare le posizioni corrette, comporre una sorta di regolamento delle buone posture da utilizzare anche a casa come pro-memoria (anche per i genitori). 3

GIOCO DELLO STOP Obiettivo Mantenimento della corretta postura durante le ore scolastiche. Esperienza I bambini vengono invitati ad assumere la corretta postura da seduti, gli si spiega che allo STOP dato dall insegnante devono rimanere fermi, immobili nella posizione assunta in quel momento (es. gioco uno, due tre stella ). Inoltre si fa presente che non ci sono né premi né castighi e che pur essendo un gioco ha però lo scopo di evidenziare, dopo aver osservato insieme le varie posizioni assunte, come è facile cambiare posizione, senza accorgersene, mentre si è intenti a seguire la spiegazione della maestra. Spiegazione Si riprendono le regole di una corretta postura. Si controlla inoltre che le dimensioni dell arredo scolastico (sedie e banchi) siano adatte per far assumere ai bambini la postura corretta. * (per saperne di più vedi Nota Legislazione pag.5) Suggerimenti Il gioco andrebbe riproposto più volte nell arco dell anno scolastico. 4

* La legislazione Le regole che stabiliscono come deve essere la posizione di lavoro degli studenti sono contenute nella normativa internazionale ISO 5970. L Italia ha recepito con la UNI 7713 la norma internazionale ISO 5970 sviluppata dal comitato tecnico europeo nel 1977. Tale norma stabilisce le misure funzionali fondamentali per sedie e tavoli negli istituti di istruzione. L altezza del banco e quella della sedia dovrebbero essere proporzionali alla statura dell alunno, per questo motivo la norma ISO ha individuato sette dimensioni diverse delle sedie e dei banchi. UNI 7713 1 2 3 4 5 6 7 Statura in cm 105 120 135 150 165 180 195 Classe di statura (cm) Fino a 112 112-127 127-142 142-157 157-172 172-187 Oltre 187 Altezza banchi 46cm 52cm 58cm 64cm 70cm 76cm 82cm Altezza sedie 26cm 30cm 34cm 38cm 42cm 46cm 50cm INOLTRE bisogna verificare la presenza dei seguenti sette criteri della norma ISO: I piedi devono poggiare completamente sul pavimento. Tra il femore e la parte inferiore del banco deve esserci spazio sufficiente a effettuare un movimento non impedito. Nella parte anteriore della sedia non deve esserci pressione tra la superficie di seduta e il femore. L altezza del banco deve essere scelta in modo tale che il gomito sia all incirca sullo stesso livello del bordo anteriore del piano del tavolo, in modo che gli omeri pendano verticalmente. Lo schienale deve sostenere in maniera stabile la schiena nella zona dei fianchi e anche sotto le scapole. Tra la parte posteriore delle gambe e il bordo anteriore della sedia deve esserci uno spazio libero. Tra il sostegno dei lombi e il sedile deve esserci uno spazio libero adeguato per assicurare il libero movimento in posizione seduta. 5

Unità didattica: La colonna vertebrale ci sopporta per tutta la vita trattiamola bene! ( vedi scheda n 1) Obiettivo Fornire nozioni: - sulla colonna vertebrale (che cosa è, come è fatta, a che cosa serve). - sui principali dismorfismi (scoliosi, ipercifosi, iperlordosi). - sulle corrette posture in diversi contesti. - sulle caratteristiche e il corretto uso dello zainetto scolastico. - sull importanza dell attività fisica fin da bambini. Materiale - Scheda n 1. - Un modellino della colonna vertebrale o uno scheletro. In alternativa si potrà utilizzare un immagine di una colonna vertebrale vista dal davanti e di lato o il disegno allegato alla scheda (ingrandito) o ancora si potrebbe costruire la colonna vertebrale utilizzando mattoncini (tipo costruzioni) di vari colori. - Astuccio dei colori. - Uno zainetto scolastico. Esperienza Viene mostrato il materiale a disposizione e consegnata una scheda a ciascun alunno. Se si dispone di uno scheletro o di un modellino di una colonna vertebrale e lo consente, si potrà anche far torcere la struttura per evidenziarne la flessibilità. L insegnante potrà anche far vedere i movimenti che una colonna vertebrale è in grado di fare (movimenti di flesso-estensione, rotazione e inclinazione laterale) e potrà far compiere gli stessi movimenti a tutta la classe. Per un esperienza diretta si invitano i bambini a toccarsi le spinose delle vertebre (dietro la nuca, sul dorso e sulla parte lombare). 6

Prima pagina: Spiegazione Si spiega agli alunni che il nostro corpo è formato anche da uno scheletro di ossa, che possiamo suddividere in tre grossi gruppi; le ossa del cranio, le ossa degli arti superiori e inferiori e le ossa del tronco. La colonna vertebrale si trova nel tronco ed è paragonabile ad una colonna che sostiene il nostro corpo. La colonna vertebrale ha due funzioni: - Di protezione ( si spiega che la colonna vertebrale protegge una sostanza molto importante che è il midollo spinale che decorre entro le vertebre e collega il cervello a tutte le parti del corpo). - Di sostegno (sostiene come un pilastro il nostro corpo). La colonna vertebrale, detta anche rachide, è formata da tante ossa ( 33 ) sovrapposte che si chiamano vertebre. Le vertebre sono unite e collegate tra loro da muscoli molto potenti e da legamenti. Tra una vertebra e l altra è interposto un cuscinetto molto resistente che si chiama disco intervertebrale, che serve ad ammortizzare ed assorbire gli urti e le pressioni tra una vertebra e l altra. Si fa osservare che a livello delle vertebre sacrali e coccigee mancano i dischi intervertebrali e quindi le vertebre sono fuse insieme a formare un osso unico rispettivamente osso sacro e coccige. A questo punto si spiega ai bambini che se le vertebre fossero unite insieme la colonna vertebrale non si potrebbe piegare e che i movimenti sono possibili grazie proprio ai cuscinetti, dischi intervertebrali, che si trovano tra le vertebre. Le vertebre sono suddivise in gruppi (si invitano gli alunni a colorare di diverso colore i vari gruppi di vertebre disegnate sulla scheda): - Vertebre CERVICALI in numero di 7 - Vertebre TORACICHE in numero di 12 - Vertebre LOMBARI in numero di 5 - Vertebre SACRALI in numero di 5 - Vertebre COCCIGEE in numero di 4 Si potranno scrivere alla lavagna i numeri e insieme fare la somma. Quindi si fa osservare che la colonna vertebrale vista di fronte è dritta, vista di lato presenta quattro curve: - Curva cervicale - Curva toracica - Curva lombare - Curva sacrale Si fanno scrivere i nomi delle curve sulla scheda. Seconda pagina: Si invitano gli alunni ad osservare le varie immagini proposte e a tracciare una linea con il pastello rosso seguendo il percorso della colonna vertebrale sulle tre immagini di scheletro proposte. L insegnante spiega che se le curve si modificano la colonna vertebrale soffre/si ammala. Ipercifosi è un aumento della curva toracica. Le cause principali possono essere posizioni scorrette mantenute per diverso tempo e trascurate, mancanza di esercizio fisico. Iperlordosi è un aumento della curva lombare. Il bacino è ruotato anteriormente, così sembra che l addome subisca uno spostamento in avanti e la pancia risulta sporgente. Le cause principali sono 7

debolezza dei muscoli addominali, peso dei visceri, atteggiamenti viziati e/o trascurati, mancanza di movimento. A questo punto si potrebbe fare qualche cenno sull alimentazione, non sempre corretta, soffermandosi su quello che i bambini consumano durante l intervallo a scuola, consigliando il consumo di frutta. Sottolineare, inoltre, che se si mangia male e troppo il nostro peso tende ad aumentare ed è poi la colonna vertebrale che deve farsi carico di sostenere questo peso. Per fare questo oltre ad aumentare il suo lavoro tende anche a deformarsi. Questo a volte non provoca danni da piccoli ma li provocherà quando saremo più grandi. Scoliosi la curva toracica e/o lombare si spostano lateralmente. (vedi scheda tecnica Scoliosi pag.40). Terza e quarta pagina: A questo punto gli alunni, grazie alle nozioni ricevute saranno in grado di riempire con la risposta corretta ( SI o NO) i cerchi posti sopra le varie immagini. Si riprendono le nozioni delle corrette posture e si propone l utilizzo di un piano inclinato o leggio durante la lettura. Si spiega che il nostro corpo tende a memorizzare le posizioni che manteniamo più a lungo nel corso della giornata. Se stiamo sempre curvi con la schiena durante le ore scolastiche, non teniamo la schiena ben appoggiata allo schienale della sedia e la testa ben dritta, il nostro corpo tenderà a mantenere questo atteggiamento anche quando saremo grandi. Inoltre si fa presente che una corretta postura va mantenuta anche a casa per es. a tavola, quando si studia, nei brevi momenti dedicati al computer, videogiochi e tv. Infine da ricordare che anche il modo errato di riposare a letto può concorrere all instaurarsi di una deviazione della colonna vertebrale: NO: letto troppo morbido e cuscino troppo alto. SI: letto rigido con rete molto tesa e cuscino piuttosto basso. Quinta pagina: Si prende lo zaino di un alunno a caso, si leggono le caratteristiche riportate sulla scheda. Fermare l attenzione sul materiale inutile che finisce nello zainetto (macchinine, bamboline, figurine etc ) che non fa altro che aumentarne il peso. Si fa vedere come indossare correttamente lo zaino e cosa non fare con lo zaino in spalla. (vedi foto) Sesta pagina: L importanza dell attività fisica e/o sport nei bambini. Il bambino che pratica regolarmente un attività fisica può ottenere un grande beneficio. Infatti con almeno 15-30 minuti di una vigorosa attività tipo corsa o altro sport aerobico al giorno, i bambini riescono a: - Mantenere sani ed efficienti le ossa e le articolazioni. - Costruire solide masse muscolari. - Mantenere un buon peso corporeo. - Prevenire lo sviluppo di pressione alta. - Migliorare le capacità di apprendimento. 8

L attività motoria assume, inoltre, un ruolo decisivo sia come canale di sfogo della naturale esuberanza, sia come formazione ed educazione generale, migliorando l adattabilità del ragazzo agli impegni quotidiani, consentendo un buon controllo emotivo, una migliore autostima e aumentando le capacità di socializzazione. Suggerimenti Si consiglia di iniziare la spiegazione utilizzando dapprima il termine schiena (ad esempio: oggi parliamo della nostra schiena e di cosa fare per trattarla bene, in particolare di come stare seduti correttamente ) che è percepito come proprio dall alunno per poi passare al termine colonna vertebrale introducendo prima il concetto di colonna poi quello di vertebra. 9

Le classi che non conoscono il progetto utilizzano inizialmente il modulo della prima elementare. Per gli altri: Nozioni sulla corretta postura. Gioco dello STOP (pag. 4) da riproporre più volte nell arco dell anno scolastico. Unità didattica: Ritorniamo un pò indietro nel tempo Obiettivo Materiale Esperienza Spiegazione Far conoscere agli alunni la trasformazione nel tempo dei giochi, dei luoghi ove venivano svolti e dei mezzi di trasporto utilizzati. L occorrente per la realizzazione di un cartellone. Gli alunni raccoglieranno foto, immagini, interviste a nonni e/o genitori su: Giochi di un tempo. Luoghi di svolgimento. Se erano in possesso di televisione o computer e per quanto tempo venivano utilizzati in una giornata. Utilizzo dei mezzi di trasporto( es. percorso casa-scuola ). Successivamente l insegnante proporrà le stesse domande agli alunni soffermandosi sulle differenti abitudini che emergeranno. Si sensibilizzeranno gli alunni ad un minore utilizzo di televisione e computer incentivando le attività che richiedono movimento. Suggerimenti Si suggerisce di invitare in classe una persona anziana che racconti personalmente le abitudini di un tempo e con la quale svolgere un intervista. Si potranno sperimentare in palestra o all aria aperta i giochi di un tempo. 10

Nozioni sulla corretta postura (modulo prima elementare). Gioco dello STOP (pag. 4) da riproporre più volte nell arco dell anno scolastico. Unità didattica: Movimento e storia della colonna vertebrale Momento di riflessione e collegamento con la preistoria. Movimento visto come condizione indispensabile per vivere. Perché l uomo sceglie la posizione eretta? Si spiegherà ai bambini la lenta evoluzione della colonna vertebrale da elemento orizzontale ad elemento verticale (bipede) che ha consentito all uomo di liberare le mani che diventano strumento evolutivo (ricerca del cibo, uso del fuoco, delle armi ) determinante. La posizione verticale d altra parte prevede però un carico sulla colonna vertebrale maggiore e quindi maggiori rischi per la salute. Da qui la necessità di una maggiore attenzione ovvero di una postura corretta fin da piccoli. 11

Unità didattica: I benefici dell attività fisica Obiettivo Materiale Esperienza Conoscenza dei benefici delle attività motorie e dei pericoli della sedentarietà. L occorrente per redigere un questionario e un depliant. L insegnante organizza insieme alla classe un sondaggio (questionario) rivolto ai genitori sul tempo che i propri figli quotidianamente dedicano ad attività che richiedono movimento (giochi all aperto, passeggiate, gite in bicicletta, recarsi a scuola a piedi, etc.) viceversa sul tempo che trascorrono in attività sedentarie (computer, televisione, play-station). Una volta elaborati i dati verrà predisposto un depliant di ritorno ai genitori contenente i risultati dell indagine e indicazioni sui benefici di stili di vita più attivi. Spiegazione BENEFICI DI UNA REGOLARE ATTIVITA FISICA L attività fisica comprende tutti i movimenti del corpo che comportano un dispendio energetico. L essere fisicamente attivi come stile di vita (a lungo termine) dovrebbe essere incoraggiato già in età pediatrica per migliorare il benessere attuale e per ridurre, in età adulta, il rischio di malattie correlate alla sedentarietà. Il nostro corpo è fatto per il movimento non per la sedentarietà. Esso sarà in salute se opportunamente indotto a muoversi attraverso un attività fisica costante. Un attività fisica regolare offre i seguenti vantaggi: aiuta a controllare il peso corporeo prevenendo l obesità aiuta a ridurre la pressione alta aiuta a costruire e mantenere ossa, muscoli, ed articolazioni in buone condizioni aiuta a combattere e ridurre l ansia, lo stress e la depressione riduce il rischio di sviluppare diabete, malattie cardiovascolari promuove il benessere globale dell individuo, perché lo aiuta a divertirsi, a socializzare e ne accresce l autostima. Suggerimenti Sottolineare i rischi di una vita sedentaria, trattando l argomento con accuratezza, considerando che oggi sempre più bambini sono in sovrappeso o obesi. 12

Breve introduzione del progetto. Gioco dello STOP (pag. 4) da riproporre più volte nell arco dell anno scolastico. Unità didattica: Lo sport fa veramente bene? Obiettivo Promozione della pratica sportiva attraverso la conoscenza dei vari sport, dei benefici, dell età più idonea per cominciare e delle precauzioni da adottare. L obiettivo non è tanto fare un attività sportiva di per sé, ma riuscire ad individuare quella che corrisponda alla propria costituzione fisica, che dia piacere e gratificazione (stimolando quindi la continuità), che sviluppi alcune caratteristiche personali e che incrementi,se questo è il bisogno, le proprie relazioni sociali. Spiegazione L insegnante fa un elenco degli sport praticati dagli alunni. Annota anche il numero di bambini che non praticano nessuna attività sportiva. Si annotano le sensazioni positive o negative nel praticare i vari sport (da non sottovalutare che ai bambini non sempre sono gradite le attività proposte vissute spesso come impositive e frenetiche). Si legge e commenta la scheda tecnica nella sezione Per saperne di più Lo sport fa veramente bene (pag. 42). 13

Scheda didattica: Osserviamo il nostro corpo a riposo e dopo un gioco di movimento (vedi scheda n 2) Si invita la classe a disegnare se stessi a riposo e dopo un gioco in movimento (in alternativa si può utilizzare la scheda n 2) e a rispondere alle seguenti domande: 1. La mia fronte è sudata? 2. Il mio viso è di colore? 3. In un minuto respiro? 4. La pelle delle mani è? 5. Il battito del mio cuore è di...pulsazioni al minuto. Unità didattica: Piramide del movimento Si disegna una piramide divisa in varie sezioni ognuna delle quali contiene un tipo di attività (salire le scale, prendere l ascensore, guardare la tv, giocare alla play station, andare in bici, giocare al pallone etc.). La larghezza di ciascuna sezione rappresenterà la quantità di tempo che i bambini dovranno dedicare; quindi poco spazio alle attività sedentarie e molto spazio ad attività di movimento. 14

Breve introduzione del progetto. Gioco dello STOP (pag. 4) da riproporre più volte nell arco dell anno scolastico. Proposta di lavoro: nell ambito del programma curriculare trattando gli argomenti: 1. Apparato muscolo-scheletrico. 2. Apparato cardio-respiratorio. sviluppare collegamenti inerenti al progetto. Unità didattica: Lo sport fa bene, e non solo al fisico Obiettivo Promozione dei valori che ci insegna lo sport. Materiale Libri di lettura e/o racconti tratti da testi scolastici e/o articoli di giornali che mettano in evidenza valori quali non violenza, tolleranza, pace Esperienza L insegnante insieme alla classe sceglie il testo da leggere, successivamente si organizza una discussione sui contenuti. 15

Spiegazione Lo sport può essere uno degli strumenti validi alla promozione della persona sul piano fisico, morale, intellettuale e può rivelarsi un ottimo mezzo di prevenzione, in quanto aiuta a formare una reale conoscenza di se stessi, del proprio corpo e delle proprie possibilità, per accettarle e impegnarsi a migliorarle e perfezionarle. Mette a contatto con persone e situazioni con le quali misurarsi sulla base di valori e di regole definite, diventando un valido strumento di socializzazione e di educazione alle relazioni umane. Lo sport aiuta i ragazzi ad analizzare ciò che essi sanno e pensano di se stessi, portandoli ad apprezzare le loro qualità individuali, la loro unicità, in modo da contribuire a formare una corretta autostima. Lo sport proposto ai giovani come avventura gioiosa nell amicizia, nella condivisione, nella partecipazione e nell impegno civile, può essere una delle principali scuole della non violenza come strada alternativa per la sopravvivenza della società umana. Suggerimenti Si potrà organizzare una gara, un gioco di squadra, una caccia al tesoro mettendo in evidenza come lo sport insegna importanti valori. 16

Raccolta di giochi ed esercizi da fare in classe, in palestra o all aria aperta utilizzabili per tutte le classi. LA POSTURA CORRETTA IN PIEDI Obiettivo Identificare la posizione corretta in piedi. Esperienza In classe o in palestra si invitano gli alunni a posizionarsi in piedi dapprima con i piedi uniti, testa dritta, spalle indietro, petto in avanti, pancia in dentro. Si fanno rimanere in questa posizione, senza compiere alcun movimento, per 2/3 minuti. Li si invita ad ascoltare e memorizzare le sensazioni (piacevoli o meno) trasmesse dal proprio corpo. Successivamente si chiede loro, rimanendo sempre nella posizione sopra descritta, di divaricare leggermente le gambe e confrontare la sensazione attuale con la precedente. A questo punto i bambini rispondendo alla domanda Qual è la posizione più comoda? scopriranno che questa ultima è la corretta postura da assumere quando si sta in piedi. 17

SCOPRIAMO LA CURVA CERVICALE E LOMBARE Obiettivo Dimostrazione della presenza delle curve (cervicale e lombare). Esperienza Si invitano i bambini ad immaginarsi sdraiati per terra in posizione supina con i piedi uniti e le braccia lungo i fianchi. Li si incoraggia a percepire mentalmente la posizione assunta e si pone loro la domanda: Secondo voi tutta la superficie del vostro corpo a contatto con il pavimento tocca il pavimento? I bambini devono rispondere mentalmente. Successivamente con due bambini presi a caso (possibilmente di costituzione esile) si mostrerà la risposta chiedendo ad uno dei due bambini di sdraiarsi in un punto ben visibile a tutti ed assumere la posizione sopra descritta, all altro di mettersi in ginocchio e di provare a passare con la mano: sotto la nuca (la mano non passa) a livello della curva cervicale ( la mano passa) sotto le spalle (la mano non passa) a livello della curva lombare (la mano passa) sotto i glutei (la mano non passa) A questo punto si faranno riflettere i bambini sull effettiva esistenza delle curve cervicali e lombari che formano queste strane gallerie. Infine si potrà proporre ai bambini di sperimentare lo stesso esercizio a coppie. 18

E ORA LEGGIAMO E RIFLETTIAMO INSIEME! Il racconto di seguito riportato si presta ad aprire una discussione sui benefici che apporta il movimento. Se ne consiglia la lettura insieme alla classe o la rappresentazione teatrale Possono essere utilizzati, in alternativa, altri racconti opportunamente selezionati dall insegnante. C era una volta un medico saggio, che si chiamava Doc To Rin Doc To Rin aveva molto a cuore la salute dei suoi pazienti. Un giorno capitò che il figlio dell imperatore, Pi Gro Lin, che viveva sempre chiuso nel palazzo imperiale, si ammalò. Vennero medici da tutto il mondo, provarono diverse cure ma nessuna lo guarì. Pi Gro Lin era sempre più triste e sofferente, così fu chiamato Doc To Rin, che dopo aver visitato il principe disse: Io credo, Principe Pi Gro Lin, che tu abbia bisogno di stare all aperto, lo spazio, la luce e l aria ti faranno certamente bene. Uscire dal palazzo? disse il piccolo. Io non posso e non devo. Il figlio dell Imperatore è come una perla delicata. Io resterò qui e tu mi curerai con le erbe. Va bene, principe. Ma il giorno dopo quando tornò, Doc To Rin disse: Principe Pi Gro Lin sono andato sulla collina a cercare le erbe che occorrono, ma non le ho trovate. C erano soltanto l erba che ride, la pianta del singhiozzo e la pianta che saluta. Non ho mai sentito parlare di queste piante, disse il principe. Come sono fatte? Io sono un medico non un pittore, e non so descriverle. Domani andrò in riva al fiume e cercherò l erba che cura. Il principe Pi Gro Lin, aspettando il ritorno del medico, chiese carta e colori e cominciò a disegnare. Il giorno dopo, il medico tornò. Sono spiacente e addolorato, principe, lungo il fiume ho trovato la rosa canterina, l ortica solletichina e l arnica narratrice: ma l erba per la tua cura non l ho trovata. Come canta la rosa canterina? chiese il principe. Io sono un medico non un poeta, principe, e non so descriverle: domani andrò in riva al lago e troverò l erba che cura. Il giorno dopo quando il medico tornò il principe gli mostrò i suoi disegni Ho fatto i disegni delle piante che hai visto ieri. Guarda sono così?. Un po si e un po no: le piante cambiano in continuazione: ogni giorno sono diverse. Ma le hai trovate le erbe per la mia cura?. 19

Sono desolato ma ho trovato solo la menta mentitrice e il timo timido disse Doc To Rin Domani andrò nella valle, a cercare l erba che ci vuole. Allora il Principe disse Sono molto curioso delle piante del mondo Doc To Rin: posso venire domani con te a cercarle? Così il mattino dopo, al canto del gallo, medico e bambino uscirono, e andarono nella valle. Non trovarono le erbe che cercavano, ma ne scoprirono molte altre, belle semplici e fresche, e videro saltare le ranocchie, nuotare i pesci e volare le anatre. Il piccolo era così contento di correre lungo il fiume, rotolare dalla collina, nuotare nel lago che guarì in una mattina. Ma per tutta la vita, anche quando fu imperatore, andò ogni mattina a girare in campagna, insieme al suo vecchio amico, il medico Doc To Rin. Liberamente tratto da: Libro illustrato Piumini R. e Grobler P. Il medico Me Di Cin (Ed. Lemniscaat) 20

IL PIACERE DI CAMMINARE NELLA NATURA La proposta di il piacere di camminare ha come obiettivo di recuperare il camminare come attività ad alta valenza educativa, in grado di offrire opportunità per la creazione di percorsi multidisciplinari e di collegamento scuola-territorio. Sensibilizzare i ragazzi al piacere e al beneficio del camminare per conoscere e rispettare l ambiente e i suoi elementi. Si potrebbero organizzare più uscite in diversi periodi dell anno scolastico. Evidenziare i possibili collegamenti: IL PIACERE DI CAMMINARE NELLA NATURA Educazione motoria-fisica: Apparato locomotore, cardiocircolatorio, respiratorio. Sapersi orientare (ORIENTIRING). Conoscenza delle proprie capacità. Valutazione delle difficoltà. La fatica (reazioni del corpo). Alimentazione. Educazione civica: Rispetto degli altri e dell ambiente naturale. Conoscenza delle leggi di tutela dell ambiente. Scienze naturali: Conoscenza degli ambienti. Flora, fauna. Suolo. Italiano: Conoscenza e consapevolezza delle proprie emozioni e sensazioni. Geografia: Conoscenza e uso delle mappe, cartine geografiche e topografiche. Meteorologia. Storia: Sentieri di guerra. Monumenti. 21

INSPIRAZIONE ED ESPIRAZIONE Per aiutare i bambini a riconoscere sul proprio corpo i due movimenti (inspirazione ed espirazione) di cui si compone il ritmo del respiro, si può chiedere loro di gonfiare e successivamente sgonfiare dei palloncini, così in maniera diretta e tangibile potranno verificare lo scambio di aria tra il dentro e il fuori. IL RITMO DEL RESPIRO Si dividono i bambini in coppie. Uno supino l altro, in ginocchio, appoggia un oggetto sul petto del compagno, insieme notano come l oggetto seguendo il ritmo del respiro si alza durante l inspirazione e si abbassa durante l espirazione. Si può anche far inspirare moltissima aria, il più possibile e vedere quanto si alza l oggetto e poi quanto si abbassa soffiando fuori l aria. Ripetere l esercizio dopo una corsa osservando che l oggetto si muove più velocemente; la respirazione è più frequente. IL RITMO DEL CUORE Si invitano i bambini a contare i battiti, appoggiando una mano sul cuore, prima a riposo e poi subito dopo una breve corsa. Farne battere il tempo con l altra mano sulla gamba e far notare loro come, dopo un po di tempo, i battiti diminuiscono e lentamente ritornano regolari. Inoltre si possono sentire i battiti al polso. 22

IMITIAMO GLI ANIMALI Questo gioco si svolge in palestra. I bambini dovranno imitare gli animali; oltre a divertire, questo gioco favorisce lo sviluppo delle abilità mimico-espressive. Di seguito proponiamo alcuni esempi: LA FARFALLA Camminando sollevare verso l alto le braccia e riabbassarle. IL PESCE Distesi a pancia in giù alzare contemporaneamente, prima braccio destro e gamba sinistra, poi braccio sinistro e gamba destra. IL GATTO Gattonando muovere aritmicamente braccia e gambe. 23

IL RICCIO In ginocchio, piegarsi lentamente in avanti tenere la testa in giù e abbracciare le gambe con le mani. LA GALLINELLA ZOPPA Saltellare su un solo piede e dopo alcuni metri cambiare piede. LA GRÙ Camminare per alcuni metri alzando prima la gamba sinistra ed il braccio destro e poi la gamba destra e il braccio sinistro. 24

IL SERPENTE Distesi, a pancia in giù, strisciare appoggiando i gomiti sul pavimento. IL CIGNO Distesi, a pancia in giù, estendere, il più possibile, la testa all indietro mantenendo le braccia tese e le mani appoggiate al pavimento. 25

CORRI, CORRI Questo gioco si svolge fra due o più squadre. Al via, dato dall insegnante, i bambini che formano le squadre inizieranno una corsa leggera; al fischio dell insegnante assumeranno la posizione seduta quindi sempre al via dato dall insegnante riprenderanno a correre per assumere, ad un ulteriore fischio, una nuova posizione precedentemente concordata. Tutti i concorrenti che assumeranno posizioni sbagliate o continueranno la corsa verranno penalizzati di un punto. Vincerà la squadra che, alla fine delle prove, avrà totalizzato minor penalizzazioni. 26

STIRIAMOCI La semplice serie di esercizi di seguito suggerita, che per comodità abbiamo distinto in stiriamoci in classe e stiriamoci in palestra, costituisce una indicazione ed un invito ad adottare un vero e proprio stile di vita sano, per tutelare l integrità e conservare le preziose funzioni della nostra colonna vertebrale. Per mantenere la schiena in buona salute ed alleviare i dolori occorre: Rilassare, stirare e rinforzare alcuni gruppi muscolari. Il rilassamento va eseguito prima degli altri esercizi o quando si avverte che il collo e la schiena sono particolarmente stanchi. Lo stiramento va eseguito con calma: non si deve provare dolore, ma solo una sensazione di tensione. Il rinforzo serve ad aumentare la forza di alcuni muscoli che generalmente non vengono usati (es. addominali, glutei, muscoli della coscia etc.) e che invece, correttamente utilizzati, servono ad alleviare il carico di lavoro della schiena. 27