Rassegna Stampa Conferenza stampa TUMORE DEL COLON-RETTO, IL 60% DEI PAZIENTI SCONFIGGE LA MALATTIA. GRAZIE AI TEST DIAGNOSTICI SCEGLIAMO LA TERAPIA PIÙ EFFICACE Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata Via Malta, 12/B 25124 Brescia Tel. 030 22 61 05 Fax 030 24 20 472 intermedia@intermedianews.it www.medinews.it www.ilritrattodellasalute.org Milano, 18 Settembre 2014
Lettori 495.000 http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/pro/
Lettori 495.000 http://www.ansa.it/saluteebenessere Tumori colon-retto, sempre in crescita ma si guarisce di più Ma 66% over 50 mai fatto screening del sangue occulto nelle feci (ANSA) - MILANO, 18 SET - Quella del colon-retto è la forma di cancro più diffusa in Italia, ed è in costante crescita: nel 2013 sono state colpite 55mila persone, erano 52mila nel 2012 e 50mila nel 2011. Grazie alla ricerca, le percentuali di guarigione in 15 anni sono salite del 12% fra le donne e del 14% fra gli uomini. Sono dati forniti dal professor Francesco Cognetti, Presidente della Fondazione 'Insieme contro il Cancro' che insieme all' Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e a Europa Colon, col sostegno di Amgen ha realizzato una guida per affrontare la malattia, destinata ai pazienti e ai familiari, che sarà distribuita in tutte le Oncologie d'italia. Il materiale informativo è stato presentato oggi in un incontro a Milano. ''Sei persone su 10 - dice Cognetti - riescono a sconfiggere questo tumore. Ma il 20% dei pazienti colpito da cancro del colon-retto presenta, al momento della diagnosi, la malattia già in stadio avanzato''. Per questo ''è necessario - sottolinea - promuovere campagne di sensibilizzazione per far capire ai cittadini che il cancro si può prevenire, adottando stili di vita sani. E troppi italiani non aderiscono ai programmi di screening, fondamentali per individuare in fase precoce la malattia, quando può essere trattata con successo. Il test basato sulla ricerca del sangue occulto nelle feci è offerto gratuitamente dal nostro sistema sanitario a tutte le persone di età compresa fra 50 e 75 anni. Ed è il modo migliore, se eseguito ogni anno, per individuare (con l'eventuale successiva colonscopia) polipi intestinali che possono degenerare in tumore, o tumori al primo stadio. Ma il 65,9% dei nostri connazionali over 50 e il 72,6% degli over 70 non hanno mai eseguito questo esame''. La prevenzione primaria di questa malattia si fa adottando stili di vita corretti, perché essa è direttamente associata a un' alimentazione ad alto contenuto calorico, ricca di grassi animali, di carni rosse e povera di fibre. E' dimostrato infatti un incremento di rischio del 15% nelle persone in sovrappeso e del 33% negli obesi. (ANSA).
19-09-2014 Lettori 342.000 CANCRO COLON-RETTO PER 50 MILA L'ANNO, TEST MOLECOLARI PER CURE 'DOC' Milano, 18 ott. (AdnKronos Salute) - Test molecolari per dare il farmaco giusto al paziente giusto e aumentare le chance di guarigioni dei malati di cancro del colon-retto, il tumore più diffuso in Italia (terzo più frequente negli uomini, secondo nelle donne), con 300 mila connazionali ai quali è stato diagnosticato e con nuovi casi in costante crescita: 55 mila italiani colpiti nel 2013, rispetto ai 52 mila del 2012 e ai 50 mila nel 2011. Grazie alla ricerca le percentuali di guarigione in 15 anni sono aumen-tate del 12% fra le donne e del 14% tra gli uomini, e oggi "6 pazienti su 10 riescono a sconfiggere la malattia - afferma Francesco Cognetti, presidente della Fondazione 'In-sieme contro il cancro' - Un risultato im-portante raggiunto anche grazie a nuove terapie su misura" come quelle mirate alla mutazione del gene Ras, presente nel 60% dei pazienti. Da qui la necessità di un esa-me per stanarla e combatterla con armi 'doc'. Insieme contro il cancro, in collabo-razione con Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) ed Europa Colon, ha realizzato con il sostegno di Amgen una guida per affrontare il tumore al colon- retto, rivolta a pazienti e familiari, che è stata presentata a Milano e sarà distribuita in tutti i centri della Penisola. Fra i sugge-rimenti il test molecolare: "La selezione dei pazienti, basata su un test per verificare la mutazione genetica - sottolinea Cognetti -si traduce in un miglioramento di tutti i parametri di efficacia, con risparmi consi-stenti per il Servizio sanitario nazionale. Perché la terapia viene così somministrata solo ai malati che possono beneficiarne con certezza". Oncologi Aiom e patologi della Siapec-Iap negli ultimi anni hanno "unito gli sforzi - spiega Carmine Pinto, presiden-te eletto Aiom - per stabilire le raccoman-dazioni che permettono di definire con precisione le caratteristiche biologiche di 5 tipi di cancro: seno, colon-retto, polmone, stomaco e melanoma. Inoltre, in base a un recente controllo di qualità per la valuta-zione delle mutazioni genetiche nel carci-noma del colon-retto, è stato validato il 90% delle strutture di anatomia patologica e biologia molecolare (79 su 88) che si sono sottoposte in maniera volontaria al pro-gramma delle due società scientifiche. Così siamo certi che il test venga eseguito secondo criteri uniformi e accurati in tutta Italia. Si tratta di una procedura unica in tutta Europa e vanto italiano a livello mondiale". Il 20% dei pazienti riceve una diagnosi di cancro al colon-retto quando la malattia è già in stadio avanzato. "E' necessario promuovere campagne di sensibilizzazione per far capire ai cittadini che il cancro si può prevenire, adottando stili di vita sani",prosegue Cognetti. Non solo: "Troppi italiani - avverte - non aderiscono ai programmi di screening, fondamentali per individuare in fase precoce la malat-tia, quando può essere trattata con suc-cesso. Il test basato sulla ricerca del san-gue occulto nelle feci è offerto gratuita-mente dal nostro sistema sanitario a tut-te le persone di età compresa fra 50 e 75 anni anche senza fattori di rischio speci-fici. Ma il 65,9% dei nostri connazionali over 50 e il 72,6% degli over 70 non han-no mai eseguito questo esame".
Lettori 86.000 http://www.agi.it/research e sviluppo/notizie/salute_tumore_colon_retto_il_60_dei_pazienti_vince_la_malattia 201409181455 eco rt10127 Salute: tumore colon-retto, il 60% dei pazienti vince la malattia (AGI) - Roma, 18 set. - Il tumore del colon-retto si sconfigge anche con la terapia molecolare, e sei malati su dieci vincono la loro battaglia per la vita. Questo, e numerosi altri consigli e avvertimenti, sono contenuti in una guida, a cura di Fondazione "Insieme contro il Cancro", in collaborazione con l'associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e Europa Colon, presentata oggi a Milano. "La ragguardevole percentuale di guarigioni e' un risultato importante, raggiunto anche grazie a nuove terapie 'su misura'. La selezione dei pazienti, basata su un test per verificare la mutazione genetica, si traduce in un miglioramento di tutti i parametri di efficacia, con risparmi consistenti per il servizio sanitario nazionale". Lo ha affermato il prof. Francesco Cognetti, presidente Fondazione 'Insieme contro il Cancro'. Negli ultimi anni - continua il prof. Carmine Pinto, presidente eletto AIOM - abbiamo unito gli sforzi per stabilire le raccomandazioni che permettono di definire con precisione le caratteristiche biologiche di cinque tipi di cancro: al seno, al colon-retto, al polmone, allo stomaco e melanoma. Inoltre, in base a un recente controllo di qualita' per la valutazione delle mutazioni genetiche nel carcinoma del colon-retto, e' stato validato il 90% delle strutture di anatomia patologica e biologia molecolare (79 su 88) che si sono sottoposte in maniera volontaria al programma delle due societa' scientifiche. In questo modo
siamo certi che il test venga eseguito secondo criteri uniformi e accurati. Si tratta di una procedura unica in tutta Europa e vanto italiano a livello mondiale". Il tumore del colon-retto rappresenta uno dei big killer in tutto il mondo. Nel nostro Paese e' la terza neoplasia piu' frequente nei maschi e la seconda nelle femmine. Oggi in Italia vivono quasi 300mila persone con una precedente diagnosi di questa malattia. "E' in costante aumento soprattutto a causa del permanere di stili di vita scorretti, in particolare legati alla scarsa attivita' fisica e alla dieta non equilibrata - spiega il prof. Pinto -. Il cancro del colon e' direttamente associato ad un'alimentazione ad alto contenuto calorico, ricca di grassi animali, di carni rosse e povera di fibre. E' dimostrato un incremento di rischio del 15% nelle persone in sovrappeso e del 33% negli obesi. Dobbiamo quindi impegnarci sempre piu' intensamente per migliorare il livello di consapevolezza della popolazione, per far comprendere ai cittadini che l'obesita' e' un fattore di rischio, pericoloso quanto il fumo di sigaretta. E' indispensabile mettere in atto nuove strategie per ridurre la percentuale di tumori correlati a questa condizione". "Il nostro impegno non si esaurisce negli investimenti in ricerca e sviluppo (4 miliardi di dollari nel 2013) per rendere disponibili farmaci innovativi - conclude il dott. Francesco Di Marco, amministratore delegato Amgen -. Concentriamo i nostri sforzi anche nella definizione di test che permettano di selezionare in anticipo i pazienti che trarranno giovamento dalle terapie. Lavoriamo al fianco degli specialisti per assicurare l'impiego appropriato dei farmaci, coscienti che la sostenibilita' del sistema e' anche nostra responsabilita'"..
http://www.agenparl.com/?p=93221 TUMORE AL COLON: COGNETTI (INSIEME CONTRO IL CANCRO), IL 60% DEI PAZIENTI SCONFIGGE MALATTIA (AGENPARL) Milano, 18 SET Tutti i pazienti colpiti da tumore del colon-retto dovrebbero essere sottoposti a un test molecolare. Dal risultato di questo esame dipende la scelta della terapia più efficace. Nel 60% dei malati, infatti, non è presente una particolare mutazione (gene RAS) e, in questi casi, le terapie personalizzate sono in grado di migliorare in maniera significativa la sopravvivenza. Quella del colon-retto è la forma di cancro più diffusa in Italia, in costante crescita: nel 2013 sono state colpite 55mila persone, erano 52mila nel 2012 e 50mila nel 2011. Grazie alla ricerca, le percentuali di guarigione in 15 anni sono aumentate del 12% fra le donne e del 14% fra gli uomini. La Fondazione Insieme contro il Cancro, in collaborazione con l Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e Europa Colon, col sostegno di Amgen, ha realizzato una guida per affrontare la malattia, destinata ai pazienti e ai familiari, che sarà distribuita in tutti i centri della Penisola. Il materiale informativo è stato presentato oggi in un incontro a Milano. Sei persone su 10 riescono a sconfiggere questa neoplasia afferma il prof. Francesco Cognetti, presidente Fondazione Insieme contro il Cancro -. Un risultato importante, raggiunto anche grazie a nuove terapie su misura. La selezione dei pazienti, basata su un test per verificare la mutazione genetica, si traduce in un miglioramento di tutti i parametri di efficacia, con risparmi consistenti per il servizio sanitario nazionale. Perché la terapia viene così somministrata solo ai malati che possono beneficiarne con certezza. Per garantire uniformità nella pratica clinica nell applicazione dei test molecolari in tutta Italia, gli oncologi (AIOM) e i patologi (SIAPEC-IAP) hanno sviluppato un ampio progetto per la caratterizzazione dei tumori in funzione della strategia terapeutica. Negli ultimi anni continua il prof. Carmine Pinto, presidente eletto AIOM abbiamo unito gli sforzi
per stabilire le raccomandazioni che permettono di definire con precisione le caratteristiche biologiche di cinque tipi di cancro: al seno, al colon-retto, al polmone, allo stomaco e melanoma. Inoltre, in base a un recente controllo di qualità per la valutazione delle mutazioni genetiche nel carcinoma del colon-retto, è stato validato il 90% delle strutture di anatomia patologica e biologia molecolare (79 su 88) che si sono sottoposte in maniera volontaria al programma delle due società scientifiche. In questo modo siamo certi che il test venga eseguito secondo criteri uniformi e accurati. Si tratta di una procedura unica in tutta Europa e vanto italiano a livello mondiale. Il 20% dei pazienti colpito da cancro del colon-retto presenta, al momento della diagnosi, la malattia già in stadio avanzato. È necessario sottolinea il prof. Cognetti promuovere campagne di sensibilizzazione per far capire ai cittadini che il cancro si può prevenire, adottando stili di vita sani. E troppi italiani non aderiscono ai programmi di screening, fondamentali per individuare in fase precoce la malattia, quando può essere trattata con successo. Il test basato sulla ricerca del sangue occulto nelle feci è offerto gratuitamente dal nostro sistema sanitario a tutte le persone di età compresa fra 50 e 75 anni anche senza fattori di rischio specifici. Ma il 65,9% dei nostri connazionali over 50 e il 72,6% degli over 70 non hanno mai eseguito questo esame. Il tumore del colon-retto rappresenta uno dei big killer in tutto il mondo. Nel nostro Paese è la terza neoplasia più frequente nei maschi e la seconda nelle femmine. Oggi in Italia vivono quasi 300mila persone con una precedente diagnosi di questa malattia. È in costante aumento soprattutto a causa del permanere di stili di vita scorretti, in particolare legati alla scarsa attività fisica e alla dieta non equilibrata spiega il prof. Pinto -. Il cancro del colon è direttamente associato ad un alimentazione ad alto contenuto calorico, ricca di grassi animali, di carni rosse e povera di fibre. È dimostrato un incremento di rischio del 15% nelle persone in sovrappeso e del 33% negli obesi. Dobbiamo quindi impegnarci sempre più intensamente per migliorare il livello di consapevolezza della popolazione, per far comprendere ai cittadini che l obesità è un fattore di rischio, pericoloso quanto il fumo di sigaretta. È indispensabile mettere in atto nuove strategie per ridurre la percentuale di tumori correlati a questa condizione. Siamo di fronte a una vera e propria sfida per la salute pubblica e per garantire la sostenibilità del sistema. Solo un numero limitato di casi è di origine genetica. Per chi possiede una familiarità o altri fattori predisponenti (morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, ecc.) continua il prof. Cognetti è molto importante eseguire anche la colonscopia. Si tratta di un esame essenziale per la diagnosi precoce, utilizzato soprattutto per la sorveglianza dei pazienti ad alto rischio e per accertamenti di secondo livello nei casi positivi al test di screening. Il nostro impegno non si esaurisce negli investimenti in ricerca e sviluppo (4 miliardi di dollari nel 2013) per rendere disponibili farmaci innovativi conclude il dott. Francesco Di Marco, amministratore delegato Amgen -. Concentriamo i nostri sforzi anche nella definizione di test che permettano di selezionare in anticipo i pazienti che trarranno giovamento dalle terapie. Lavoriamo al fianco degli specialisti per assicurare l impiego appropriato dei farmaci, coscienti che la sostenibilità del sistema è anche nostra responsabilità.
19-09-2014 http://edicola24.com/come affrontare il tumore del colon retto/ Come affrontare il tumore del colon retto Tutti possiamo diventare pazienti a un certo punto della vita: non possiamo quindi permetterci di essere disinformati, pensare che non ci riguardi. A maggior ragione per una patologia come il cancro al colon retto che è molto diffusa, ma di cui c è molta poca consapevolezza, anche a causa della parte del corpo interessata, una parte di cui nessuno ha voglia di parlare. Jolanda Gore-Booth è una donna energica, che da 20 anni si batte per i diritti dei pazienti colpiti da questo tumore. Nel 2004 ha fondato, l unica associazione di pazienti europea ad occuparsi della malattia, di cui è presidente. Jolanda oggi è in Italia a presentare l opuscolo realizzato, grazie al contributo di Amgen, dalla sua associazione e da, l associazione che mette insieme clinici e malati oncologici. Il tumore del colon-retto rappresenta uno dei big killer in tutto il mondo. Nel nostro paese è la terza neoplasia più frequente nei maschi e la seconda nelle femmine. Oggi in Italia vivono quasi 300mila persone con una precedente diagnosi di questa malattia. È in costante aumento soprattutto a causa del permanere di stili di vita scorretti, in particolare legati alla scarsa attività fisica e alla dieta non equilibrata, ha spiegato Carmine Pinto, direttore oncologia medica dell Azienda Ospedaliero- Universitaria di Parma e presidente eletto AIOM. Il cancro del colon è direttamente associato ad un alimentazione ad alto contenuto calorico, ricca di grassi animali, di carni rosse e povera di fibre. È dimostrato un incremento di rischio del 15% nelle persone in sovrappeso e del 33% negli obesi. La buona notizia è che oggi, contrariamente a quanto avveniva anche solo pochi anni fa, sei persone su dieci riescono a sconfiggere la malattia, grazie anche a terapie mirate e personalizzate, ha aggiunto Francesco Cognetti, presidente della Fondazione Insieme contro il cancro. A far fare un passo avanti in termini di efficacia e di risparmio per il sistema sanitario nazionale sono stati i test per alcune specifiche mutazioni genetiche. Grazie al test per il gene RAS riusciamo a capire quali pazienti potranno realmente beneficiare di alcuni trattamenti, evitando così di somministrare sostanze tossiche e non attive sul tumore alle persone che hanno delle mutazioni, ha sottolineato Pinto. Il test per le mutazioni genetiche di RAS si deve eseguire solo nel caso di tumore metastatico e permette di individuare quel 45% di popolazione malata che non ha mutazioni (wild type) e che quindi può essere trattata con gli inibitori del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR). I pazienti devono sapere che esiste questa possibilità terapeutica e chiedere al loro medico di eseguire il test, va avanti Gore-Booth. Per questo l associazione europea ha chiesto ad alcuni pazienti di elaborare un testo esplicativo proprio su questo argomento:.
http://www.nonfareautogol.it/ (Il sito ufficiale alla campagna AIOM con i calciatori di serie A, rivolto agli studenti) TUMORE DEL COLON-RETTO, IL 60% DEI PAZIENTI SCONFIGGE LA MALATTIA. "GRAZIE AI TEST DIAGNOSTICI SCEGLIAMO LA TERAPIA PIU' EFFICACE" - 18/09/2014 Milano Tutti i pazienti colpiti da tumore del colon-retto dovrebbero essere sottoposti a un test molecolare. Dal risultato di questo esame dipende la scelta della terapia più efficace. Nel 60% dei malati, infatti, non è presente una particolare mutazione (gene RAS) e, in questi casi, le terapie personalizzate sono in grado di migliorare in maniera significativa la sopravvivenza. Quella del colon-retto è la forma di cancro più diffusa in Italia, in costante crescita: nel 2013 sono state colpite 55mila persone, erano 52mila nel 2012 e 50mila nel 2011. Grazie alla ricerca, le percentuali di guarigione in 15 anni sono aumentate del 12% fra le donne e del 14% fra gli uomini. La Fondazione Insieme contro il Cancro, in collaborazione con l Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e Europa Colon, col sostegno di Amgen, ha realizzato una guida per affrontare la malattia, destinata ai pazienti e ai familiari, che sarà distribuita in tutti i centri della Penisola. Il materiale informativo è stato presentato oggi in un incontro a Milano. Sei persone su 10 riescono a sconfiggere questa neoplasia - afferma il prof. Francesco Cognetti, presidente Fondazione Insieme contro il Cancro -. Un risultato importante, raggiunto anche grazie a nuove terapie su misura. La selezione dei pazienti, basata su un test per verificare la mutazione genetica, si traduce in un miglioramento di tutti i parametri di efficacia, con risparmi consistenti per il servizio sanitario nazionale. Perché la terapia viene così somministrata solo ai malati che possono beneficiarne con certezza. Per garantire uniformità nella pratica clinica nell applicazione dei test molecolari in tutta Italia, gli oncologi (AIOM) e i patologi (SIAPEC-IAP) hanno sviluppato un ampio progetto per la caratterizzazione dei tumori in funzione della strategia terapeutica. Negli ultimi anni - continua il prof. Carmine Pinto, presidente eletto AIOM - abbiamo unito gli sforzi per stabilire le raccomandazioni che permettono di definire con precisione le caratteristiche biologiche di cinque tipi di cancro: al seno, al colon-retto, al polmone, allo stomaco e melanoma. Inoltre, in base a un recente controllo di qualità per la valutazione delle mutazioni genetiche nel carcinoma del colon-retto, è stato validato il 90% delle strutture di anatomia patologica e biologia molecolare (79 su 88) che si sono sottoposte in maniera volontaria al programma delle due società scientifiche. In questo modo siamo certi che il test venga eseguito secondo criteri uniformi e accurati. Si tratta di una procedura unica in tutta Europa e vanto italiano a livello mondiale. Il 20% dei pazienti colpito da cancro del colon-retto presenta, al momento della diagnosi, la malattia già in stadio avanzato. È necessario - sottolinea il prof. Cognetti - promuovere campagne di sensibilizzazione per far capire ai cittadini che il cancro si può prevenire, adottando stili di vita
sani. E troppi italiani non aderiscono ai programmi di screening, fondamentali per individuare in fase precoce la malattia, quando può essere trattata con successo. Il test basato sulla ricerca del sangue occulto nelle feci è offerto gratuitamente dal nostro sistema sanitario a tutte le persone di età compresa fra 50 e 75 anni anche senza fattori di rischio specifici. Ma il 65,9% dei nostri connazionali over 50 e il 72,6% degli over 70 non hanno mai eseguito questo esame. Il tumore del colon-retto rappresenta uno dei big killer in tutto il mondo. Nel nostro Paese è la terza neoplasia più frequente nei maschi e la seconda nelle femmine. Oggi in Italia vivono quasi 300mila persone con una precedente diagnosi di questa malattia. È in costante aumento soprattutto a causa del permanere di stili di vita scorretti, in particolare legati alla scarsa attività fisica e alla dieta non equilibrata - spiega il prof. Pinto -. Il cancro del colon è direttamente associato ad un alimentazione ad alto contenuto calorico, ricca di grassi animali, di carni rosse e povera di fibre. È dimostrato un incremento di rischio del 15% nelle persone in sovrappeso e del 33% negli obesi. Dobbiamo quindi impegnarci sempre più intensamente per migliorare il livello di consapevolezza della popolazione, per far comprendere ai cittadini che l obesità è un fattore di rischio, pericoloso quanto il fumo di sigaretta. È indispensabile mettere in atto nuove strategie per ridurre la percentuale di tumori correlati a questa condizione. Siamo di fronte a una vera e propria sfida per la salute pubblica e per garantire la sostenibilità del sistema. Solo un numero limitato di casi è di origine genetica. Per chi possiede una familiarità o altri fattori predisponenti (morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, ecc.) - continua il prof. Cognetti - è molto importante eseguire anche la colonscopia. Si tratta di un esame essenziale per la diagnosi precoce, utilizzato soprattutto per la sorveglianza dei pazienti ad alto rischio e per accertamenti di secondo livello nei casi positivi al test di screening. Il nostro impegno non si esaurisce negli investimenti in ricerca e sviluppo (4 miliardi di dollari nel 2013) per rendere disponibili farmaci innovativi - conclude il dott. Francesco Di Marco, amministratore delegato Amgen -. Concentriamo i nostri sforzi anche nella definizione di test che permettano di selezionare in anticipo i pazienti che trarranno giovamento dalle terapie. Lavoriamo al fianco degli specialisti per assicurare l impiego appropriato dei farmaci, coscienti che la sostenibilità del sistema è anche nostra responsabilità.
http://www.meteoweb.eu/2014/09/tumore colon retto 60 dei pazienti vince malattia/324987/ Tumore del colon retto: il 60% dei pazienti vince la malattia Il tumore del colon-retto si sconfigge anche con la terapia molecolare, e sei malati su dieci vincono la loro battaglia per la vita. Questo, e numerosi altri consigli e avvertimenti, sono contenuti in una guida, a cura di Fondazione Insieme contro il Cancro, in collaborazione con l Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e Europa Colon, presentata oggi a Milano. La ragguardevole percentuale di guarigioni e un risultato importante, raggiunto anche grazie a nuove terapie su misura. La selezione dei pazienti, basata su un test per verificare la mutazione genetica, si traduce in un miglioramento di tutti i parametri di efficacia, con risparmi consistenti per il servizio sanitario nazionale. Lo ha affermato il prof. Francesco Cognetti, presidente Fondazione Insieme contro il Cancro. Negli ultimi anni continua il prof. Carmine Pinto, presidente eletto AIOM abbiamo unito gli sforzi per stabilire le raccomandazioni che permettono di definire con precisione le caratteristiche biologiche di cinque tipi di cancro: al seno, al colon-retto, al polmone, allo stomaco e melanoma. Inoltre, in base a un recente controllo di qualita per la valutazione delle mutazioni genetiche nel carcinoma del colon-retto, e stato validato il 90% delle strutture di anatomia patologica e biologia molecolare (79 su 88) che si sono sottoposte in maniera volontaria al programma delle due societa scientifiche. In questo modo siamo certi che il test venga eseguito secondo criteri uniformi e accurati. Si tratta di una procedura unica in tutta Europa e vanto italiano a livello mondiale.
LETTORI http://www.medinews.it/news,17557 27.000 TUMORE DEL COLON-RETTO, IL 60% DEI PAZIENTI SCONFIGGE LA MALATTIA. GRAZIE AI TEST DIAGNOSTICI SCEGLIAMO LA TERAPIA PIÙ EFFICACE Milano, 18 settembre 2014 Il prof. Francesco Cognetti, presidente Fondazione Insieme contro il Cancro : Con queste analisi biologiche possiamo stabilire l efficacia del trattamento e garantire risparmi al sistema sanitario. Nel 2013 stimati 55.000 nuovi casi. Il prof. Carmine Pinto, presidente eletto AIOM: Migliora la sopravvivenza, ma ancora troppi italiani non svolgono gli esami di screening Tutti i pazienti colpiti da tumore del colon-retto dovrebbero essere sottoposti a un test molecolare. Dal risultato di questo esame dipende la scelta della terapia più efficace. Nel 60% dei malati, infatti, non è presente una particolare mutazione (gene RAS) e, in questi casi, le terapie personalizzate sono in grado di migliorare in maniera significativa la sopravvivenza. Quella del colon-retto è la forma di cancro più diffusa in Italia, in costante crescita: nel 2013 sono state colpite 55mila persone, erano 52mila nel 2012 e 50mila nel 2011. Grazie alla ricerca, le percentuali di guarigione in 15 anni sono aumentate del 12% fra le donne e del 14% fra gli uomini. La Fondazione Insieme contro il Cancro, in collaborazione con l Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e Europa Colon, col sostegno di Amgen, ha realizzato una guida per affrontare la malattia, destinata ai pazienti e ai familiari, che sarà distribuita in tutti i centri della Penisola. Il materiale informativo è stato presentato oggi in un incontro a Milano. Sei persone su 10 riescono a sconfiggere questa neoplasia - afferma il prof. Francesco Cognetti, presidente Fondazione Insieme contro il Cancro -. Un risultato importante, raggiunto anche grazie a nuove terapie su misura. La selezione dei pazienti, basata su un test per verificare la mutazione genetica, si traduce in un miglioramento di tutti i parametri di efficacia, con risparmi consistenti per il servizio sanitario nazionale. Perché la terapia viene così somministrata solo ai malati che possono beneficiarne con certezza. Per garantire uniformità nella pratica clinica nell applicazione dei test molecolari in tutta Italia, gli oncologi (AIOM) e i patologi (SIAPEC-IAP) hanno sviluppato un ampio progetto per la caratterizzazione dei tumori in funzione della strategia terapeutica. Negli ultimi anni - continua il prof. Carmine Pinto, presidente eletto AIOM - abbiamo unito gli sforzi per stabilire le raccomandazioni che permettono di definire con precisione le caratteristiche biologiche di cinque tipi di cancro: al seno, al colon-retto, al polmone, allo stomaco e melanoma. Inoltre, in base a un recente controllo di qualità per la valutazione delle mutazioni genetiche nel carcinoma del colon-retto, è stato validato il 90% delle strutture di anatomia patologica e biologia molecolare (79 su 88) che si sono sottoposte in maniera volontaria al programma delle due società scientifiche. In questo modo siamo certi che il test venga eseguito secondo criteri uniformi e accurati. Si tratta di una procedura unica in tutta Europa e vanto italiano a livello mondiale. Il 20% dei pazienti colpito da cancro del colon-retto presenta, al momento della diagnosi, la malattia già in stadio avanzato. È necessario - sottolinea il prof. Cognetti - promuovere campagne di sensibilizzazione per far capire ai cittadini che il cancro si può prevenire, adottando stili di vita sani. E troppi italiani non aderiscono ai programmi di screening, fondamentali per individuare in fase precoce la malattia, quando può essere trattata con successo. Il test basato sulla ricerca del sangue occulto nelle feci è offerto gratuitamente dal nostro sistema sanitario a tutte le persone di età compresa fra 50 e 75 anni anche senza fattori di rischio specifici. Ma il 65,9% dei nostri connazionali over 50 e il 72,6% degli over 70 non hanno mai eseguito questo esame. Il tumore del colon-retto rappresenta uno dei big killer in tutto il mondo. Nel nostro Paese è la terza neoplasia più frequente nei maschi e la seconda nelle femmine. Oggi in Italia vivono quasi 300mila persone con una precedente diagnosi di questa malattia. È in costante aumento soprattutto a causa del permanere di stili di vita scorretti, in particolare legati alla scarsa attività fisica e alla dieta non equilibrata - spiega il prof. Pinto -. Il cancro del colon è direttamente associato ad un alimentazione ad alto contenuto calorico, ricca di grassi animali, di carni rosse e povera di fibre. È dimostrato un incremento di rischio del 15% nelle persone in sovrappeso e del 33% negli obesi. Dobbiamo quindi impegnarci sempre più intensamente per migliorare il livello di consapevolezza della popolazione, per far comprendere ai cittadini che l obesità è un fattore di rischio, pericoloso quanto il fumo di sigaretta. È indispensabile mettere in atto nuove strategie per ridurre la percentuale di tumori correlati a questa condizione. Siamo di fronte a una vera e propria sfida per la salute pubblica e per garantire la sostenibilità del sistema.
Solo un numero limitato di casi è di origine genetica. Per chi possiede una familiarità o altri fattori predisponenti (morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, ecc.) - continua il prof. Cognetti - è molto importante eseguire anche la colonscopia. Si tratta di un esame essenziale per la diagnosi precoce, utilizzato soprattutto per la sorveglianza dei pazienti ad alto rischio e per accertamenti di secondo livello nei casi positivi al test di screening. Il nostro impegno non si esaurisce negli investimenti in ricerca e sviluppo (4 miliardi di dollari nel 2013) per rendere disponibili farmaci innovativi - conclude il dott. Francesco Di Marco, amministratore delegato Amgen -. Concentriamo i nostri sforzi anche nella definizione di test che permettano di selezionare in anticipo i pazienti che trarranno giovamento dalle terapie. Lavoriamo al fianco degli specialisti per assicurare l impiego appropriato dei farmaci, coscienti che la sostenibilità del sistema è anche nostra responsabilità.
19-09-2014 LETTORI 24.000 http://notizie.virgilio.it/ TUMORI COLON-RETTO, SEMPRE IN CRESCITA MA SI GUARISCE DI PIÙ MA 66% OVER 50 MAI FATTO SCREENING DEL SANGUE OCCULTO NELLE FECI MILANO, 18 SET - Quella del colon-retto è la forma di cancro più diffusa in Italia, ed è in costante crescita: nel 2013 sono state colpite 55mila persone, erano 52mila nel 2012 e 50mila nel 2011. Grazie alla ricerca, le percentuali di guarigione in 15 anni sono salite del 12% fra le donne e del 14% fra gli uomini. Sono dati forniti dal professor Francesco Cognetti, Presidente della Fondazione 'Insieme contro il Cancro' che insieme all' Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e a Europa Colon, col sostegno di Amgen ha realizzato una guida per affrontare la malattia, destinata ai pazienti e ai familiari, che sarà distribuita in tutte le Oncologie d'italia. Il materiale informativo è stato presentato oggi in un incontro a Milano. ''Sei persone su 10 - dice Cognetti - riescono a sconfiggere questo tumore. Ma il 20% dei pazienti colpito da cancro del colon-retto presenta, al momento della diagnosi, la malattia già in stadio avanzato''. Per questo ''è necessario - sottolinea - promuovere campagne di sensibilizzazione per far capire ai cittadini che il cancro si può prevenire, adottando stili di vita sani. E troppi italiani non aderiscono ai programmi di screening, fondamentali per individuare in fase precoce la malattia, quando può essere trattata con successo. Il test basato sulla ricerca del sangue occulto nelle feci è offerto gratuitamente dal nostro sistema sanitario a tutte le persone di età compresa fra 50 e 75 anni. Ed è il modo migliore, se eseguito ogni anno, per individuare (con l'eventuale successiva colonscopia) polipi intestinali che possono degenerare in tumore, o tumori al primo stadio. Ma il 65,9% dei nostri connazionali over 50 e il 72,6% degli over 70 non hanno mai eseguito questo esame''. La prevenzione primaria di questa malattia si fa adottando stili di vita corretti, perché essa è direttamente associata a un' alimentazione ad alto contenuto calorico, ricca di grassi animali, di carni rosse e povera di fibre. E' dimostrato infatti un incremento di rischio del 15% nelle persone in sovrappeso e del 33% negli obesi.
19-09-2014 http:// sky.it TUMORE DEL COLON RETTO, IL 60% DEI PAZIENTI SCONFIGGE LA MALATTIA Milano, 18 settembre 2014 Tutti i pazienti colpiti da tumore del colon retto dovrebbero essere sottoposti a un test molecolare. Dal risultato di questo esame dipende la scelta della terapia più efficace. Nel 60% dei malati, infatti, non è presente una particolare mutazione (gene RAS) e, in questi casi, le terapie personalizzate sono in grado di migliorare in maniera significativa la sopravvivenza. Quella del colon retto è la forma di cancro più diffusa in Italia, in costante crescita: nel 2013 sono state colpite 55mila persone, erano 52mila nel 2012 e 50mila nel 2011. Grazie alla ricerca, le percentuali di guarigione in 15 anni sono aumentate del 12% fra le donne e del 14% fra gli uomini. La Fondazione Insieme contro il Cancro, in collaborazione con l Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e Europa Colon, col sostegno di Amgen, ha realizzato una guida per affrontare la malattia, destinata ai pazienti e ai familiari, che sarà distribuita in tutti i centri della Penisola. Il materiale informativo è stato presentato oggi in un incontro a Milano. Sei persone su 10 riescono a sconfiggere questa neoplasia afferma il prof. Francesco Cognetti, presidente Fondazione Insieme contro il Cancro. Un risultato importante, raggiunto anche grazie a nuove terapie su misura. La selezione dei pazienti, basata su un test per verificare la mutazione genetica, si traduce in un miglioramento di tutti i parametri di efficacia, con risparmi consistenti per il servizio sanitario nazionale. Perché la terapia viene così somministrata solo ai malati che possono beneficiarne con certezza. Per garantire uniformità nella pratica clinica nell applicazione dei test molecolari in tutta Italia, gli oncologi (AIOM) e i patologi (SIAPEC IAP) hanno sviluppato un ampio progetto per la caratterizzazione dei tumori in funzione della strategia terapeutica. Negli ultimi anni continua il prof. Carmine Pinto, presidente eletto AIOM abbiamo unito gli sforzi per stabilire le raccomandazioni che permettono di definire con precisione le caratteristiche biologiche di cinque tipi di cancro: al seno, al colon retto, al polmone, allo stomaco e melanoma. Inoltre, in base a un recente controllo di qualità per la valutazione delle mutazioni genetiche nel carcinoma del colon retto, è stato validato il 90% delle strutture di anatomia patologica e biologia molecolare (79 su 88) che si sono sottoposte in maniera volontaria al programma delle due società scientifiche. In questo modo siamo certi che il test venga eseguito secondo criteri uniformi e accurati. Si tratta di una procedura unica in tutta Europa e vanto italiano a livello mondiale. Il 20% dei pazienti colpito da cancro del colon retto presenta, al momento della diagnosi, la malattia già in stadio avanzato. È necessario sottolinea il prof. Cognetti promuovere campagne di sensibilizzazione per far capire ai cittadini che il cancro si può prevenire, adottando stili di vita sani. E troppi italiani non aderiscono ai programmi di screening, fondamentali per individuare in fase precoce la malattia, quando può essere trattata con successo. Il test basato sulla ricerca del sangue occulto nelle feci è offerto gratuitamente dal nostro sistema sanitario a tutte le persone di età compresa fra 50 e 75 anni anche senza fattori di rischio specifici. Ma il 65,9% dei nostri connazionali over 50 e il 72,6% degli over 70 non hanno mai eseguito questo esame.
19-09- 2014 https://fidest.wordpress.com/ Tumore al colon retto Il prof. Francesco Cognetti, presidente Fondazione Insieme contro il Cancro : Con queste analisi biologiche possiamo stabilire l efficacia del trattamento e garantire risparmi al sistema sanitario. Nel 2013 stimati 55.000 nuovi casi. Il prof. Carmine Pinto, presidente eletto AIOM: Migliora la sopravvivenza, ma ancora troppi italiani non svolgono gli esami di screening Milano, 18 settembre 2014 Tutti i pazienti colpiti da tumore del colon-retto dovrebbero essere sottoposti a un test molecolare. Dal risultato di questo esame dipende la scelta della terapia più efficace. Nel 60% dei malati, infatti, non è presente una particolare mutazione (gene RAS) e, in questi casi, le terapie personalizzate sono in grado di migliorare in maniera significativa la sopravvivenza. Quella del colon-retto è la forma di cancro più diffusa in Italia, in costante crescita: nel 2013 sono state colpite 55mila persone, erano 52mila nel 2012 e 50mila nel 2011. Grazie alla ricerca, le percentuali di guarigione in 15 anni sono aumentate del 12% fra le donne e del 14% fra gli uomini. La Fondazione Insieme contro il Cancro, in collaborazione con l Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e Europa Colon, col sostegno di Amgen, ha realizzato una guida per affrontare la malattia, destinata ai pazienti e ai familiari, che sarà distribuita in tutti i centri della Penisola. Il materiale informativo è stato presentato oggi in un incontro a Milano. Sei persone su 10 riescono a sconfiggere questa neoplasia afferma il prof. Francesco Cognetti, presidente Fondazione Insieme contro il Cancro -. Un risultato importante, raggiunto anche grazie a nuove terapie su misura. La selezione dei pazienti, basata su un test per verificare la mutazione genetica, si traduce in un miglioramento di tutti i parametri di efficacia, con risparmi consistenti per il servizio sanitario nazionale. Perché la terapia viene così somministrata solo ai malati che possono beneficiarne con certezza. Per garantire uniformità nella pratica clinica nell applicazione dei test molecolari in tutta Italia, gli oncologi (AIOM) e i patologi (SIAPEC-IAP) hanno sviluppato un ampio progetto per la caratterizzazione dei tumori in funzione della strategia terapeutica. Negli ultimi anni continua il prof. Carmine Pinto, presidente eletto AIOM abbiamo unito gli sforzi per stabilire le raccomandazioni che permettono di definire con precisione le caratteristiche biologiche di cinque tipi di cancro: al seno, al colon-retto, al polmone, allo stomaco e melanoma. Inoltre, in base a un recente controllo di qualità per la valutazione delle mutazioni genetiche nel carcinoma del colonretto, è stato validato il 90% delle strutture di anatomia patologica e biologia molecolare (79 su 88) che si sono sottoposte in maniera volontaria al programma delle due società scientifiche. In questo modo siamo certi che il test venga eseguito secondo criteri uniformi e accurati. Si tratta di una procedura unica in tutta Europa e vanto italiano a livello mondiale. Il 20% dei pazienti colpito da
cancro del colon-retto presenta, al momento della diagnosi, la malattia già in stadio avanzato. È necessario sottolinea il prof. Cognetti promuovere campagne di sensibilizzazione per far capire ai cittadini che il cancro si può prevenire, adottando stili di vita sani. E troppi italiani non aderiscono ai programmi di screening, fondamentali per individuare in fase precoce la malattia, quando può essere trattata con successo. Il test basato sulla ricerca del sangue occulto nelle feci è offerto gratuitamente dal nostro sistema sanitario a tutte le persone di età compresa fra 50 e 75 anni anche senza fattori di rischio specifici. Ma il 65,9% dei nostri connazionali over 50 e il 72,6% degli over 70 non hanno mai eseguito questo esame. Il tumore del colon-retto rappresenta uno dei big killer in tutto il mondo. Nel nostro Paese è la terza neoplasia più frequente nei maschi e la seconda nelle femmine. Oggi in Italia vivono quasi 300mila persone con una precedente diagnosi di questa malattia. È in costante aumento soprattutto a causa del permanere di stili di vita scorretti, in particolare legati alla scarsa attività fisica e alla dieta non equilibrata spiega il prof. Pinto -. Il cancro del colon è direttamente associato ad un alimentazione ad alto contenuto calorico, ricca di grassi animali, di carni rosse e povera di fibre. È dimostrato un incremento di rischio del 15% nelle persone in sovrappeso e del 33% negli obesi. Dobbiamo quindi impegnarci sempre più intensamente per migliorare il livello di consapevolezza della popolazione, per far comprendere ai cittadini che l obesità è un fattore di rischio, pericoloso quanto il fumo di sigaretta. È indispensabile mettere in atto nuove strategie per ridurre la percentuale di tumori correlati a questa condizione. Siamo di fronte a una vera e propria sfida per la salute pubblica e per garantire la sostenibilità del sistema. Solo un numero limitato di casi è di origine genetica. Per chi possiede una familiarità o altri fattori predisponenti (morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, ecc.) continua il prof. Cognetti è molto importante eseguire anche la colonscopia. Si tratta di un esame essenziale per la diagnosi precoce, utilizzato soprattutto per la sorveglianza dei pazienti ad alto rischio e per accertamenti di secondo livello nei casi positivi al test di screening. Il nostro impegno non si esaurisce negli investimenti in ricerca e sviluppo (4 miliardi di dollari nel 2013) per rendere disponibili farmaci innovativi conclude il dott. Francesco Di Marco, amministratore delegato Amgen -. Concentriamo i nostri sforzi anche nella definizione di test che permettano di selezionare in anticipo i pazienti che trarranno giovamento dalle terapie. Lavoriamo al fianco degli specialisti per assicurare l impiego appropriato dei farmaci, coscienti che la sostenibilità del sistema è anche nostra responsabilità.
19-09-2014 Lettori 158.230 http://gossip.libero.it/focus TUMORE DEL COLON-RETTO. IL 60% DEI PAZIENTI VINCE LA MALATTIA GRAZIE AI TEST E A TERAPIE SU MISURA 18 SET - Quella del colon-retto è la forma di cancro più diffusa in Italia, in crescita crscita: nel 2013 sono state colpite 55mila persone, 3mila in più rispetto al 2012, 5mila rispetto al 2011. Oggi, grazie alla ricerca, le percentuali di guarigione sono aumentate del 12% fra le donne e del 14% fra gli uomini in 15 anni. Ma tutti i pazienti colpiti da tumore del colon-retto dovrebbero essere sottoposti a un test molecolare. Grazie a questo esame si può scegliere, infatti, la terapia più efficace: nel 60% dei malati non è presente una particolare mutazione, il gene RAS e le terapie personalizzate riescono a migliorare in maniera significativa la sopravvivenza. Oggi, a Milano, la fondazione Insieme contro il Cancro, in collaborazione con l Associazione Italiana di Oncologia Medica ed Europa Colon, e con il sostegno di Amgen, ha realizzato una guida per affrontare la malattia, destinata ai pazienti e ai familiari, che sarà distribuita in tutti i centri sul territorio nazionale. Sei persone su 10 riescono a sconfiggere questa neoplasia afferma Francesco Cognetti, presidente della fondazione Insieme contro il Cancro Un risultato importante, raggiunto anche grazie a nuove terapie su misura. La selezione dei pazienti prosegue basata su un test per verificare la mutazione genetica, si traduce in un miglioramento di tutti i parametri di efficacia, con risparmi consistenti per il servizio sanitario nazionale. Perché la terapia viene così somministrata solo ai malati che possono beneficiarne con certezza. Per garantire uniformità nella pratica clinica nell applicazione dei test molecolari in tutta Italia, gli oncologi dell Aiom e i patologi della Siapec-iap hanno sviluppato un ampio progetto per la caratterizzazione dei tumori in funzione della strategia terapeutica. Negli ultimi anni continua Carmine Pinto, presidente eletto Aiom abbiamo unito gli sforzi per stabilire le raccomandazioni che permettono di definire con precisione le caratteristiche biologiche di cinque tipi di cancro: al seno, al colon-retto, al polmone, allo stomaco e melanoma. Inoltre sottolinea in base a un recente controllo di qualità per la valutazione delle mutazioni genetiche nel carcinoma del colon-retto, è stato validato il 90% delle strutture di anatomia patologica e biologia molecolare, 79 su 88, che si sono sottoposte in maniera volontaria al programma delle due società scientifiche. In questo modo siamo certi che il test venga eseguito secondo criteri uniformi e accurati. Si tratta di una procedura unica in tutta Europa e vanto italiano a livello mondiale Purtroppo, il 20% dei pazienti colpito da cancro del colon-retto al momento della diagnosi si trova la in uno stadio avanzato della malattia. È necessario aggiunge Cognetti promuovere campagne di sensibilizzazione per far capire ai cittadini che il cancro si può prevenire, adottando stili di vita sani. Troppi italiani non aderiscono ai programmi di screening, fondamentali per individuare in fase precoce la malattia, quando può essere trattata con successo. Il test basato sulla ricerca del sangue occulto nelle feci conclude è offerto gratuitamente dal nostro sistema sanitario a tutte le persone di età compresa fra 50 e 75 anni anche senza fattori di rischio specifici. Ma il 65,9% dei nostri connazionali over 50 e il 72,6% degli over 70 non hanno mai eseguito questo esame.
19 settembre 2014 NUMERO 133 ANNO 8 Pharma kronos QUOTIDIANO D INFORMAZIONE FARMACEUTICA Cognetti (Insieme contro il cancro), 6 su 10 guariscono anche grazie a terapie su misura Cancro colon-retto per 50 mila l'anno, test molecolari per cure 'doc' Paola Olgiati
LETTORI 1.666.000 http://www.affaritaliani.it/ Tumore colon-retto, il 60% dei pazienti vince la malattia Il tumore del colon-retto si sconfigge anche con la terapia molecolare, e sei malati su dieci vincono la loro battaglia per la vita. Nel nostro Paese questa è la terza neoplasia più frequente nei maschi e la seconda nelle femmine. Oggi in Italia vivono quasi 300mila persone con una precedente diagnosi di questa malattia Il tumore del colon-retto si sconfigge anche con la terapia molecolare, e sei malati su dieci vincono la loro battaglia per la vita. Questo, e numerosi altri consigli e avvertimenti, sono contenuti in una guida, a cura di Fondazione "Insieme contro il Cancro", in collaborazione con l'associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e Europa Colon, presentata oggi a Milano. "La ragguardevole percentuale di guarigioni e' un risultato importante, raggiunto anche grazie a nuove terapie 'su misura'. La selezione dei pazienti, basata su un test per verificare la mutazione genetica, si traduce in un miglioramento di tutti i parametri di efficacia, con risparmi consistenti per il servizio sanitario nazionale". Lo ha affermato il prof. Francesco Cognetti, presidente Fondazione 'Insieme contro il Cancro'. Negli ultimi anni - continua il prof. Carmine Pinto, presidente eletto AIOM - abbiamo unito gli sforzi per stabilire le raccomandazioni che permettono di definire con precisione le caratteristiche biologiche di cinque tipi di cancro: al seno, al colon-retto, al polmone, allo stomaco e melanoma. Inoltre, in base a un recente controllo di qualita' per la valutazione delle mutazioni genetiche nel carcinoma del colon-retto, e' stato validato il 90% delle strutture di anatomia patologica e biologia molecolare (79 su 88) che si sono sottoposte in maniera volontaria al programma delle due societa' scientifiche. In questo modo siamo certi che il test
venga eseguito secondo criteri uniformi e accurati. Si tratta di una procedura unica in tutta Europa e vanto italiano a livello mondiale". Il tumore del colon-retto rappresenta uno dei big killer in tutto il mondo. Nel nostro Paese e' la terza neoplasia piu' frequente nei maschi e la seconda nelle femmine. Oggi in Italia vivono quasi 300mila persone con una precedente diagnosi di questa malattia. "E' in costante aumento soprattutto a causa del permanere di stili di vita scorretti, in particolare legati alla scarsa attivita' fisica e alla dieta non equilibrata - spiega il prof. Pinto -. Il cancro del colon e' direttamente associato ad un'alimentazione ad alto contenuto calorico, ricca di grassi animali, di carni rosse e povera di fibre. E' dimostrato un incremento di rischio del 15% nelle persone in sovrappeso e del 33% negli obesi. Dobbiamo quindi impegnarci sempre piu' intensamente per migliorare il livello di consapevolezza della popolazione, per far comprendere ai cittadini che l'obesita' e' un fattore di rischio, pericoloso quanto il fumo di sigaretta. E' indispensabile mettere in atto nuove strategie per ridurre la percentuale di tumori correlati a questa condizione". "Il nostro impegno non si esaurisce negli investimenti in ricerca e sviluppo (4 miliardi di dollari nel 2013) per rendere disponibili farmaci innovativi - conclude il dott. Francesco Di Marco, amministratore delegato Amgen -. Concentriamo i nostri sforzi anche nella definizione di test che permettano di selezionare in anticipo i pazienti che trarranno giovamento dalle terapie. Lavoriamo al fianco degli specialisti per assicurare l'impiego appropriato dei farmaci, coscienti che la sostenibilita' del sistema e' anche nostra responsabilita'".