Delibera Collegio dei Docenti. LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Verifica dei risultati e valutazione dei processi cognitivi. DPR 8 marzo1999, n.

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Delibera Collegio dei Docenti LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Verifica dei risultati e valutazione dei processi cognitivi DPR 8 marzo1999, n. 275 Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche assicurano comunque la realizzazione di iniziative di recupero e sostegno, di continuità e di orientamento scolastico e professionale, coordinandosi con le iniziative eventualmente assunte dagli Enti locali in materia di interventi integrati a norma dell'articolo 139, comma 2, lett. b) del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112. Individuano inoltre le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati. DPR 24 giugno 1998, n. 249 Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria Art. 2 (Diritti) 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. D.P.R. 31 agosto 1999 n.394 sull inserimento degli alunni stranieri nella scuola Art. 45,comma 4 Il Collegio dei docenti definisce in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi Valutazione formativa In riferimento al Decreto - legge n 137 del 1 settembre 2008, art. 3, questa istituzione scolastica intende precisare il significato del processo di valutazione dell alunno. Secondo le Indicazioni per il curricolo per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo di istruzione, la valutazione, la cui responsabilità compete ai docenti, precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. La valutazione si presenta, quindi, come un azione che risponde non tanto a un istanza certificativa quanto a un esigenza formativa. La pratica valutativa si pone all inizio di un percorso per poter rilevare una situazione di partenza e approntare, di conseguenza, un adeguato itinerario di apprendimento personalizzato per il recupero, il consolidamento e il potenziamento delle abilità; in itinere permette un bilancio del processo di apprendimento per stimolare un continuo miglioramento, attraverso strategie didattiche e metodologiche centrate sull alunno; infine può fornire indicazioni orientative per favorire l espressione di tutte le potenzialità in qualsiasi contesto. Il processo della valutazione presuppone un modello didattico basato non solo su modalità

trasmissive da verificare in modo sommativo, ma anche e soprattutto su una pratica didattica tesa a considerare i processi di apprendimento al fine dello sviluppo integrale dell alunno, secondo le finalità suggerite dalle Indicazioni per cui la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere ed affianca al compito dell insegnare ad apprendere quello dell insegnare ad essere. La valutazione assume una preminente funzione formativa: si può parlare, quindi, non solo di valutazione dell apprendimento, ma soprattutto di valutazione per l apprendimento. La funzione della valutazione è, quindi, quella di cogliere le dinamiche dei processi formativi distinguendo tra la verifica, intesa come misurazione il più possibile oggettiva del profitto e delle abilità acquisite dall alunno, e la valutazione, intesa come apprezzamento dei cambiamenti introdotti dall educazione nella personalità dell alunno, in senso formativo e di sviluppo globale. Criteri generali di valutazione delle discipline La valutazione al termine dei quadrimestri terrà presente in particolare i seguenti criteri: - progressi rispetto ai livelli di partenza - eventuali e particolari difficoltà - impegno personale - risposta agli obiettivi delle singole discipline - processo di apprendimento in evoluzione e sviluppo delle Le verifiche saranno periodiche e sistematiche, orali e scritte, e si articoleranno sui contenuti e sulle metodologie espresse nelle programmazioni disciplinari. In ogni prova saranno chiare le richieste e così la verifica servirà anche a rendere l alunno consapevole del suo progresso o delle eventuali difficoltà e del lavoro necessario per conseguire gli obiettivi. In base a quanto emerge in fase di verifica e di valutazione, i docenti terranno in considerazione l adeguatezza dei piani d intervento e delle scelte didattiche, al fine di apportare eventuali correzioni al progetto educativo e didattico. Si intende, inoltre sottolineare che particolare cura dovrà essere posta per la valutazione degli alunni disabili o con disturbi specifici di apprendimento; in riferimento al Patto educativo di corresponsabilità (in via di formulazione), che intende declinare i reciproci rapporti, i diritti e i doveri che intercorrono tra l istituzione scolastica e le famiglie, sarà indispensabile una reale condivisione degli obiettivi individualizzati e dei conseguenti criteri di valutazione. Per gli alunni in difficoltà di apprendimento si terrà conto dei progressi compiuti rispetto a quanto previsto dal Piano Individuale predisposto dal Consiglio di Classe e documentato nel registro del docente. Riguardo agli alunni portatori di handicap, per i quali è prevista una programmazione individualizzata (P.E.I.) stilata in base alle loro potenzialità e alle particolari esigenze, la valutazione terrà conto dei progressi registrati rispetto ad obiettivi specifici sia di tipo educativo sia di tipo didattico; le verifiche saranno mirate ad accertare il raggiungimento degli stessi. Per la valutazione degli alunni stranieri, in relazione all art. 45, comma 4, del DPR n. 394 del 31.08.99, si farà riferimento a percorsi di studio adattati e individualizzati, in considerazione degli orientamenti generali riguardanti la valutazione e la pedagogia interculturale, che pongono in evidenza il percorso personale effettuato dall alunno nel periodo di tempo osservato dall inizio dell inserimento nella classe. Il Collegio dei Docenti definirà il necessario adattamento dei programmi di insegnamento mediante specifiche iniziative; i percorsi di studio saranno messi in atto dal Consiglio di Classe con lgli interventi del docente referente di settore e della Commissione di Accoglienza.

Criteri di valutazione del comportamento In riferimento al Decreto - legge n 137 del 1 settembre 2008, art. 2, la valutazione del comportamento è espressa in decimi. Il comportamento sarà valutato in modo specifico in relazione ai seguenti criteri: - capacità di autocontrollo - capacità di comunicare e interagire con gli altri - rispetto delle regole - partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dall Istituzione scolastica anche fuori dalla propria sede. Comunicazione La valutazione è momento di informazione per i genitori, per gli alunni, per gli insegnanti, ma è soprattutto momento interattivo di scambio e di dialogo pedagogico tra i vari soggetti coinvolti per migliorare l azione di ogni soggetto, in base alle competenze che il ruolo gli affida, in vista della crescita globale dell allievo. La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere: - all alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati - ai docenti l efficacia delle strategie adottate per adeguare eventualmente le metodologie di insegnamento - alla famiglia i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze, comportamenti. Valutazione espressa in decimi In via transitoria il Collegio dei docenti opta per adoperare all interno dei voti da 0 a 10 solo la scala da 4 a 10 per la scuola secondaria di I grado, da 5 a 10 per la scuola primaria, in quanto si ritiene che una valutazione inferiore non abbia valore formativo. Il voto espresso sulla scheda al termine del quadrimestre non è il risultato della media matematica delle votazioni riportate nelle prove di verifica, ma deve tener conto delle osservazioni periodiche sui processi di maturazione e di apprendimento. Il voto non può assumere funzione sanzionatoria. Pertanto il docente è tenuto ad annotare sul registro, oltre alla valutazione in decimi, tutti gli elementi che concorrono al voto (prestazioni, processo di apprendimento, impegno) in riferimento ai criteri di valutazione deliberati dal Collegio dei docenti. Soprattutto nel caso di voti non pienamente sufficienti o del tutto insufficienti sembra opportuno che il voto sia accompagnato da un commento in cui si evidenzino comunque i punti di forza dell elaborato, gli eventuali aspetti positivi e quelli su cui invece è necessario rafforzare l impegno e l apprendimento. In particolare per la prima classe della scuola primaria, si ritiene opportuna, per il primo quadrimestre, la valutazione attraverso il giudizio. Per la scuola secondaria di I grado si mantiene, come previsto per la scuola primaria, la formulazione di un giudizio quadrimestrale, che integri la votazione in decimi e consenta una più completa informazione alle famiglie. La Commissione valutazione, al fine di agevolare il passaggio dal giudizio alla valutazione numerica, ha elaborato una griglia di riferimento per la valutazione decimale, al fine di individuare, in relazione ai criteri-indicatori, i descrittori corrispondenti al voto numerico. (Vedi tabella allegata) La certificazione non è prevista dalla norma per la scuola dell infanzia, ma l istituto ritiene necessario elaborare una scheda personale che verrà consegnata ai genitori a fine anno in apposito colloquio. La valutazione è un oggetto pedagogico assai complesso perciò il Collegio dei docenti si impegna a riflettere continuamente su tale tema in un azione di continuo miglioramento.

Griglia per la valutazione numerica (per la scuola secondaria di I grado) ALUNNO INDICATORI DESCRITTORI Progressi rispetto ai livelli di partenza Risposta agli obiettivi delle discipline Processo di apprendimento Impegno Voto 4 Non mostra Non consegue gli obiettivi. Evidenzia difficoltà nel processo di apprendimento. modo scarso. Voto 5 limitati Consegue gli parziale. Evidenzia qualche difficoltà nell apprendimento e nello sviluppo delle modo scarso o discontinuo. Voto 6 lievi obiettivi con richieste minime. risultano lenti ma costanti. superficiale o poco regolare. Voto 7 soddisfacente. procedono in modo lineare. abbastanza costante. Voto 8 progressi significativi. appropriato. Evidenzia un buon livello di apprendimento e di sviluppo delle Effettua valutazioni autonome. modo costante. Voto 9 notevoli completo. Evidenzia un ottimo livello di apprendimento e di sviluppo delle Effettua valutazioni autonome e personali. Voto 10 rilevanti pieno e consapevole, mostrando sicurezza. Consegue un ottimo livello di apprendimento e di maturazione delle Effettua in piena autonomia valutazioni personali.

Griglia per la valutazione numerica (per la scuola primaria) ALUNNO INDICATORI DESCRITTORI Progressi rispetto ai livelli di partenza Risposta agli obiettivi delle discipline Processo di apprendimento Impegno Voto 5 limitati Consegue gli parziale. Evidenzia qualche difficoltà nell apprendimento e nello sviluppo delle modo scarso o discontinuo. Voto 6 lievi obiettivi con richieste minime. risultano lenti ma costanti. superficiale o poco regolare. Voto 7 soddisfacente. procedono in modo lineare. abbastanza costante. Voto 8 progressi significativi. appropriato. Evidenzia un buon livello di apprendimento e di sviluppo delle modo costante. Voto 9 notevoli completo. Evidenzia un ottimo livello di apprendimento e di sviluppo delle Voto 10 rilevanti pieno, mostrando sicurezza. Consegue un ottimo livello di apprendimento e di maturazione delle