DOSSIER TERRITORIALE: LA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA NELLA SOCIETA DELL INFORMAZIONE



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DOSSIER TERRITORIALE: LA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA NELLA SOCIETA DELL INFORMAZIONE

Gli autori sono: Sara Ferri, Sandra Lotti, Marco Mancini, Silvia Mordonini, Emiliano Prampolini, Dimitri Tartari (coordinatore del gruppo di lavoro), Roberto Zarro. Si ringraziano per la collaborazione: Patrizia Alberti, Patrizia Bondavalli, Maurizia Bassoli e Fabrizio Boccola del Comune di Reggio Emilia; Federica Casini, Angela Ficarelli, Elena Olivi, Riccardo Valeriani della Provincia di Reggio Emilia; Franco Correggi dell Unione dei Comuni dell'alto Appennino Reggiano - Comune di Busana; Andrea Bertani del Centro Servizi Informativi Associazione Comuni Reggio Nord - Comune di Correggio; Luigi Codeluppi e Manuela Paderni della Cooperativa Sociale Dimora D Abramo; Silvia Ringolfi di ERVET S.p.a.; Fabrizio Benati e Franco Sacerdotti di Chertidea s.r.l.; Eros Guaraschi di Enìa S.p.a.; Marilù d Aloia e Alessia Gramigna del CRC Emilia-Romagna. Copia del documento in formato digitale all indirizzo: http://osservatorio.regionedigitale.net 2

Indice Premessa...4 La società dell informazione reggiana...5 L ambiente favorevole... 5 Programmi e Regole... 5 Infrastruttura a banda larga (dotazione e accesso)... 6 Settore ICT, ricerca e formazione... 11 Internet nella società e nell economia... 14 Cittadini... 14 Imprese... 18 Pubblica Amministrazione... 21 Dotazione del back office... 21 I servizi pubblici on line... 34 Uso dell e-government... 40 Considerazioni d insieme... 43 Vetrina dell innovazione...44 Il Piano Telematico Provinciale - http://www.pianotelematico.re.it/... 44 La gestione associata dei sistemi informativi... 49 L Unione dei Comuni dell'alto Appennino Reggiano... 49 Il Centro Servizi Informativi dell Associazione Reggio-Nord... 50 Il Mondo chiama e Reggio risponde: il Call Center per gli immigrati... 53 Alcuni progetti del territorio reggiano... 59 Laboratorio di Ambient Intelligence per una Città Amica - LAICA... 59 Il Piano Telematico Scolastico... 61 Quali progetti per il futuro?...64 3

Premessa Il presente Dossier ha lo scopo di fornire una specifica lettura territoriale dei fenomeni di innovazione, frutto dell adozione delle ICT, che interessano gli EELL e più in generale la società e l economia della provincia di Reggio Emilia. Nel tentativo di fornire un informazione esaustiva si farà uso di diverse fonti informative tra cui quelle prodotte da: Progetto europeo UNDERSTAND 2004 - http://www.understand-eu.net/ - In questo progetto, 10 regioni da 7 paesi europei hanno condiviso indicatori e metodologia, raccolto dati comparabili, effettuato analisi di benchmarking su infrastruttura a banda larga, e-government, e-business, uso di Internet da parte dei cittadini. Le regioni europee partner del progetto sono: Emilia-Romagna (I), Piemonte (I), Aquitaine (F), Hessen (D), Islas Baleares (E), Comunidad Valenciana (E), Vasterrnorrland (S), Yorkshire & the Humber (UK), Wales (UK), Wielkopolska (POL). L indagine, a cui tutti i dati utilizzati in questo dossier si riferiscono, è stata condotta tra il mese di ottobre e quello di dicembre del 2004. Le specifiche sulla metodologia utilizzata per i vari ambiti di indagine è disponibile sul sito Web del progetto e nella pubblicazione Jiuce: sintesi dei dati di benchmark per il 2004 in Emilia-Romagna ; Osservatorio sull e-government e società dell informazione dell Emilia-Romagna http://osservatorio.regionedigitale.net - Si tratta di una banca dati che dal 2003 è stata alimentata dal CRC e dai referenti delle 9 Province e dei 10 Comuni capoluogo. Le informazioni raccolte riguardano progetti di e-government ed attività di formazione rivolte ai dipendenti degli EELL su temi legati all ICT. Il data base raccoglie attualmente più di mille schede dettagliate che descrivono le singole iniziative progettuali e formative. Tutte le schede sono accessibili dal sito dell Osservatorio; Progetto SUGGEST http://www.regione.emilia-romagna.it/gestioni_associate/suggest.htm - SUpporto alle Gestioni associate per Governare le opportunità offerte dall e-government e la Società dell informazione nel Territorio regionale ha l obiettivo di sostenere le gestioni associate nella fruizione e nella condivisione delle opportunità offerte dall e-government nel territorio regionale (ad esempio con i progetti SIGMA TER, DOCAREA, People). I tre rapporti che il progetto ha prodotto sono disponibili sul sito Web; Rapporto sull Innovazione nella regione Emilia-Romagna 2005 http://osservatorio.regionedigitale.net - Il CRC Emilia-Romagna, dal 2003, pubblica annualmente un rapporto sull innovazione. L edizione del 2005, oltre che contenere le consuete informazioni sull evoluzione delle politiche e dei progetti in fase di realizzazione nel territorio regionale, si è caratterizzata per la produzione di 9 sintetici paragrafi che descrivevano i singoli territori provinciali. Copia dei rapporti è disponibile sul sito progettare l e-government OssERvando. Il lavoro di preparazione di questo documento è stato occasione per valorizzare la stretta collaborazione instauratasi da tempo tra CRC Emilia-Romagna, Provincia di Reggio Emilia e Comune di Reggio Emilia. Gli sforzi comuni e la messa a sistema delle differenti competenze e conoscenze hanno permesso di realizzare questo elaborato. NB: Tutte le sezioni che riportano informazioni prettamente riferibili al territorio della provincia di Reggio Emilia sono evidenziate con uno sfondo di colore rosso al fine di facilitarne l individuazione. 4

La società dell informazione reggiana Uno schema logico che può essere d aiuto nel raccontare l innovazione nella provincia di Reggio Emilia è quello classico che rappresenta la società dell informazione come il risultato della compresenza e delle interazioni tra due elementi fondamentali: il così detto ambiente favorevole e le diverse componenti della società. Questo schema, già utilizzato per rappresentare i dati raccolti dal Progetto UNDERSTAND 2004, permette di posizionare i diversi elementi che contribuiscono alla trasformazione ed evoluzione del territorio valorizzandone l interdipendenza. Si inizia quindi descrivendo l ambiente favorevole, inteso come l insieme delle risorse strutturali del sistema, per poi passare ad informarsi sulle caratteristiche dei diversi componenti della società, promotori e fruitori di processi di innovazione, che interagiscono in tale ambiente. Ci si soffermerà sulla dimensione più prettamente legata alla Pubblica Amministrazione. Le considerazioni e le informazioni che seguono tengono conto, inoltre, del contesto regionale all interno del quale la provincia si trova come elemento di un sistema complesso. L ambiente favorevole Condizioni necessarie allo sviluppo di azioni di innovazione sono: l esistenza di politiche pubbliche di regolamentazione e programmi di indirizzo e sviluppo (le regole), la presenza di un adeguata dotazione infrastrutturale (la rete) e la diffusa disponibilità di un competente capitale umano (le competenze). Questi tre requisiti, se contemporanei, influenzano positivamente l ambiente rendendolo favorevole. Procediamo analizzando come il territorio regionale e più in specifico quello provinciale risponde a queste esigenze. Programmi e Regole L Emilia-Romagna spicca nel contesto nazionale ed internazionale per essere stata una delle prime regioni ad avere una strategia regionale per la società dell informazione, dal 1999 1, ed una delle poche ad avere oggi una legge regionale per lo sviluppo della società dell informazione 2 (L.R. 11/2004). I principali elementi della legge si sintetizzano nella: istituzione del Sistema Informativo Regionale (S.I.R.); disciplina per le infrastrutture di rete regionali (Lepida e R3); regolazione del sistema regionale di e-procurement; definizione delle regole, procedure e strutture di governance delle politiche sulla società dell informazione. I vantaggi di questi sforzi si traducono in una programmazione regionale in materia di società dell informazione che diventa stabile e chiara, riducendo al minimo i rischi legati all incertezza degli obiettivi da perseguire e delle azioni da intraprendere. Questo risultato è stato realizzato anche grazie alla naturale propensione del territorio alla concertazione territoriale che ha trovato espressione nell elevata adesione ai progetti di e- government finanziati dal piano telematico regionale (PTR) e co-finanziati dal 1 Avviso del Piano nazionale di e-government. Nello specifico il piano telematico regionale, concertato con gli Enti Locali, tra 2002 e 2005 ha investito quasi 120 milioni di euro. 1 Per una trattazione più estesa degli sviluppi delle politiche per l e-government e la società dell informazione in Emilia-Romagna si veda il primo capitolo del terzo Rapporto sull Innovazione in regione Emilia-Romagna - 2005 disponibile all indirizzo: http://osservatorio.regionedigitale.net. 2 http://www.regionedigitale.net/wcm/erdigitale/pagine/pagina_normativa/lex_regionali.htm 5

Il sistema regionale si è dotato sin dal 2001 del Tavolo Tecnico regionale sull e-government e sullo sviluppo della società dell informazione, organo che ha lo scopo specifico di permettere la più elevata condivisione delle strategie tra Regione ed EELL. La Provincia di Reggio Emilia ha realizzato tavoli provinciali di coordinamento su particolari progetti che hanno visto la collaborazione di tutti o quasi i Comuni del territorio. In particolare il coordinamento è stato condotto sui seguenti temi: Piano Telematico Provinciale: ha visto la concertazione e la realizzazione dei progetti sull'intero territorio provinciale (vedi approfondimento a pagina 44); progetto di e-government DOCAREA promosso dalla Provincia di Bologna cui la Provincia di Reggio Emilia partecipa come ente sviluppatore e coordinatore del polo provinciale reggiano: rete telematica SISTER per la realizzazione di una infrastruttura telematica per il collegamento dei 45 Comuni al centro stella provinciale. La Provincia di Reggio Emilia attraverso tali attività ha voluto assumere un ruolo di sostegno e stimolo agli enti partecipanti per l'utilizzo di risorse ed energie in maniera coordinata al fine di ridurre sforzi ed investimenti, ed un ruolo di gestore dell'infrastruttura per fornire agli enti interessati una serie di servizi di cui non erano in origine dotati. Tra gli strumenti di concertazione, la Provincia di Reggio Emilia ha istituito inoltre la Conferenza dei Sindaci in cui vengono discusse tematiche e concordate strategie territoriali non solo inerenti all'ict. Infrastruttura a banda larga (dotazione e accesso) La connettività a banda larga è uno dei fattori strategici di sviluppo della società dell informazione. L esistenza di un infrastruttura di base sulla quale da un lato sviluppare ed offrire e dall altro fruire di servizi è condizione necessaria affinché si possa garantire la diffusione dell innovazione sull intero territorio. Nelle famiglie (Figura 1) questo tipo di tecnologia non è ancora diffuso tanto quanto nelle organizzazioni economiche e nelle istituzioni (Comuni e scuole) che presentano valori superiori al 50%. Figura 1 - Diffusione della banda larga nella società - dato regionale Fonte: UNDERSTAND 2004 6

I dati di Figura 1 si riferiscono alla media regionale, è comunque verosimile supporre che i valori riferibili al territorio della provincia di Reggio Emilia non si discostino di molto. Figura 2 - Disponibilità di connessione a banda larga nei Comuni della regione Fonte: UNDERSTAND 2004 Attualmente il territorio emiliano-romagnolo è, in gran parte, raggiunto da DSL 3 (la tecnologia principale per l accesso a banda larga). La popolazione residente in Comuni in cui è attiva almeno una centralina rappresenta il 92% del totale regionale. Tale dato però non garantisce una reale ed effettiva offerta per tutti i residenti in tali Comuni. È plausibile ritenere che la percentuale della popolazione a cui manca la disponibilità di una connessione veloce vari dal minimo dell 8% (percentuale di coloro che risiedono nei comuni non raggiunti da DSL) ad un massimo del 20% circa. Questa rilettura del dato pone in primo piano il problema del divario nell accesso alle tecnologie di comunicazione/connessione. Le zone che più delle altre restano isolate sono quelle a più bassa densità di popolazione, quelle montane e quelle che presentano problemi di declino del tessuto imprenditoriale (spesso tutte queste caratteristiche identificano un singolo territorio). Alle difficili condizioni di partenza si somma il nuovo fattore di isolamento rappresentato dalla non disponibilità di connettività a banda larga. La cartina di Figura 2 evidenzia in rosso queste aree. Si può notare come, per la provincia di Reggio Emilia, tale problematica sia ridotta solo ad alcune zone fortemente montane ed a pochi altri piccoli comuni della pianura. Sulla base di una recente ricerca svolta dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con l azienda multiservizi Agac 4 si è stimata la popolazione reggiana a cui è preclusa la connettività ADSL con una percentuale pari al 17% del totale provinciale. Le stime per singolo territorio comunale (Figura 3) sono state realizzate sulla base dello stato degli Stadi di Linea 5. 3 DSL è l acronimo di Digital Subscriber Line che è una famiglia di tecnologie che permettono la comunicazione digitale attraverso i cavi di rame della rete telefonica locale. Ulteriori informazioni su: http://en.wikipedia.org/wiki/digital_subscriber_line. 4 Il dato si riferisce al settembre 2004. Maggiori dettagli sulla società all indirizzo Web: http://www.agac.it Agac fa parte dell azienda multiservizi Enia http://www.eniaspa.it 5 Lo Stadio di Linea è alternativamente definibile come centralina telefonica, sulla quale è necessario intervenire affinché sia possibile erogare servizi di connettività con tecnologia ADSL. Le singole centraline servono un area variabile di territorio definendo in tal modo l ammontare di popolazione che tecnicamente ha la possibilità o meno di fruire di connessione con tecnologia ADSL. 7

Figura 3 - Popolazione raggiunta da ADSL nella provincia di Reggio Emilia - settembre 2004 Popolazione ISTAT 2001 22.839 a 141.877 (2) 14.226 a 22.839 (2) 11.912 a 14.226 (2) 11.204 a 11.912 (3) 8.968 a 11.204 (3) 8.517 a 8.968 (3) 7.810 a 8.517 (3) 6.522 a 7.810 (3) 5.517 a 6.522 (3) 5.221 a 5.517 (3) 4.636 a 5.221 (3) 4.264 a 4.636 (3) 3.797 a 4.264 (3) 3.261 a 3.797 (3) 1.468 a 3.261 (3) 1.005 a 1.468 (3) % 1 0,5 0,1 popolazione servita da ADSL popolazione non servita da ADSL Fonte: Enìa S.p.a. Elaborazione: CRC Emilia-Romagna Note: il dato di riferisce alla situazione in essere a settembre 2004 La cartina evidenzia come la disponibilità di un collegamento a banda larga sia ridotta al minimo nelle aree montane poco popolose, fa emergere inoltre una parziale copertura in pianura anche laddove la numerosità degli abitanti residenti risulta elevata. Come si dirà nel successivo paragrafo, che tratterà di Lepida, uno degli effetti indiretti della rete regionale a banda larga è appunto quello del traino dell offerta di connettività anche laddove il mercato da solo non arriverebbe. Altro elemento da non trascurare, che caratterizza il territorio italiano differenziandolo dagli altri stati europei, è la mancanza di un elevata varietà di tecnologie di connessione. In Emilia-Romagna come in Italia mancano totalmente alternative (come ad esempio la TV via cavo o il wireless LMDS 6 ) che allargherebbero il ventaglio delle offerte all utenza. 6 LMDS è l acronimo di Local Multipoint Distribution Service che è una tecnologia che consente la comunicazione digitale a banda larga utilizzando onde radio comprese nello spettro tra 26GHz e 29GHz. Maggiori dettagli possono essere reperiti alla pagina web: http://en.wikipedia.org/wiki/local_multipoint_distribution_service. 8

La banda larga nella PA: Lepida Sul fronte banda larga nella e per la Pubblica Amministrazione la regione Emilia-Romagna è oramai al termine di un importante percorso che ha visto, con l investimento nella rete Lepida, porre l infrastruttura digitale al centro dell azione politica in materia di società dell informazione. Nel 2006, infatti terminerà la fase di creazione della dorsale (backbone), ma già da ora si sta lavorando per l implementazione di Metropolitan Area Network (MAN) presso le aree urbane. Attraverso tale rete sarà possibile collegare tutte le sedi principali dei Comuni della regione con tecnologie a banda larga (fibra, HDSL o satellite). Un ulteriore evoluzione del progetto Lepida è rappresentata dall iniziativa LEPIDASanità 7 il cui pilota è stato attivato nel territorio reggiano ed il cui obiettivo è quello di portare ad un avanzato stato di realizzazione l infrastruttura di rete consentendo la connessione a banda larga delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere. Lepida costituisce, inoltre, un punto di riferimento infrastrutturale in grado di facilitare la copertura a banda larga di tutto il territorio regionale anche a favore di cittadini ed imprese 8. Figura 4 - La copertura di Lepida a regime in provincia di Reggio Emilia Fonte: www.regionedigitale.net 7 Maggiori dettagli all indirizzo: http://www.regionedigitale.net/wcm/erdigitale/pagine/pagina_lepida/serv_sanita.htm. 8 Un effetto già percepibile è che tra fine 2003 e fine 2004 la densità di fibra ottica per le infrastrutture di backbone, già più alta di quella italiana, è ulteriormente aumentata (+25% contro il +5% italiano) per non parlare dell elevato livello di competizione fra operatorio di telecomunicazioni presente in regione. 9

Lepida in provincia di Reggio Emilia (come si vede in Figura 4), raggiungerà a lavori ultimati tutti i Comuni della pianura attraverso fibra ottica, i Comuni montani, invece, utilizzeranno in modo differenziato tecnologie HDSL, satellite o fibra completando l infrastruttura. Lo stato d avanzamento dei lavori a novembre 2005 vede connesse l amministrazione provinciale e 28 aree comunali su 45, con il completamento della rete previsto per l estate 2006. La disponibilità di una rete di proprietà degli EELL caratterizzata da performance elevate eliminerà definitivamente la necessità di ricorrere ad Internet provider privati. Il Comune di Reggio Emilia ha recentemente terminato la realizzazione della MAN comunale per il collegamento delle proprie sedi (dettagli nella tabella che segue). Questo progetto rispecchia la logica utilizzata dalla Regione Emilia-Romagna per Lepida e costituirà la base di partenza per lo sviluppo della fase due sul territorio cittadino. Ad alcuni progetti finalizzati alla realizzazione di reti metropolitane a banda larga ed in avanzato stato di realizzazione, come quello del Comune di Reggio Emilia, presto si aggiungeranno iniziative, frutto della fase due di Lepida, che interesseranno a partire da fine 2005 inizio 2006 le città di Scandiano, Correggio, Bagnolo, Castelnuovo Monti, Reggilo, Novellara, Cavriago e Guastalla. COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO BUDGET Regione Emilia- Romagna Provincia di Reggio Emilia Provincia di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia LEPIDA - Rete Privata a Banda Larga delle Pubbliche Amministrazioni Rete Telematica Provinciale SisTER (SIStema Telematico Enti Reggiani) CONCLUSO Rete metropolitana "Campus" in fibra ottica degli uffici dell'ente, situati nel centro storico cittadino CONCLUSO Man comunale CONCLUSO Nell'ambito del proprio Piano Telematico regionale, la Regione Emilia- Romagna ha avviato un progetto di ammodernamento tecnologico della rete telematica delle Pubbliche Amministrazioni del territorio. Nel 2006, Comuni, Province, Comunità montane, Regione e Università saranno collegati tra loro con tecnologie a larga banda. Nelle aree di pianura e prima collina saranno utilizzate tecnologie a fibra ottica, nelle aree montane la connettività sarà garantita da link satellitari o collegamenti ad alta velocità xdsl. Il primo stralcio del progetto interessa i territori delle province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Il progetto ha visto la realizzazione di una infrastruttura di rete telematica, geografica e privata fra tutti i Comuni della provincia di Reggio Emilia e la Comunità Montana. Ciò è stato realizzato attraverso l'utilizzo di linee CDN che nel 2005 sono state migrate su collegamenti XDSL (ad eccezione dei 5 Comuni dell'unione dei Comuni dell Alto Appennino Reggiano e dei Comuni di Baiso e Brescello a causa della indisponibilità del servizio in tali zone). Il progetto ha consentito alla Provincia di Reggio Emilia di fornire a tutti i Comuni e alla Comunità Montana la connettività Internet e la diffusione e condivisione dei progetti del Piano Telematico Provinciale e di altri progetti condivisi; per un sottoinsieme di Comuni ha consentito inoltre di fornire il servizio di SMTP relay ed altri servizi di rete. Il progetto nasce come realizzazione di una man in fibra ottica per il collegamento delle 5 sedi della Provincia di Reggio Emilia situate in centro storico e del Comune di Reggio Emilia. La stesura della fibra prevedeva, in un primo momento, tratti aerei e tratti interrati ed il centro stella presso Palazzo Allende (ex sede del Servizio Informatica) mentre ora tutte le tratte sono interrate ed il centro stella e' stato trasferito a Palazzo Trivelli, attuale sede del CED. La realizzazione del progetto ha consentito l'adeguamento delle procedure client/server alla modalita' grafica e il miglioramento delle comunicazioni fra le sedi distaccate e la sala macchine del Servizio Informatica. Collegamento degli uffici sul territorio con fibra ottica a sostituzione delle linee HDSL. L'obiettivo è permettere la completa centralizzazione dei server in una rete ad alta velocità. Sono state collegate 29 sedi comunali di cui 3 in HDSL e 26 in fibra ottica. Il collegamento delle sedi 39.400.000 450.000 130.000 1.000.000 10

Fonte: Osservatorio sull e-government e società dell informazione in fibra ottica si è ottenuto tramite la creazione di 5 anelli che coprono il territorio comunale per un totale di 39 Km: dagli anelli partono le diramazioni per le singole sedi per un totale di altri 8 km di fibra posata. Gli anelli sono connessi a due pop a loro volta interconnessi tra loro tramite doppio percorso ed aggregazione di banda. Ciascuna sede è collegata al pop di pertinenza tramite doppia via e gli apparati attivi sono configurati per rendere trasparente all utente l indisponibilità di una delle due vie. Come per Lepida l infrastrttura è di proprietà dell ente ed è stata dimensionata per tener conto di ampliamenti futuri. Settore ICT, ricerca e formazione Elementi determinanti allo sviluppo della società dell informazione sono: la dimensione del settore ICT e quindi la disponibilità di addetti, l attività di ricerca e formazione universitaria e la formazione dei dipendenti delle organizzazioni che attuano processi innovativi al proprio interno. Settore ICT L efficienza nel funzionamento, e conseguentemente la competitività, delle imprese come delle organizzazioni pubbliche è sempre più direttamente connessa all utilizzo delle ICT. Le dimensioni e la rilevanza del settore ICT 9 regionale determinano la portata della crescita e dello sviluppo supportandolo tramite l adozione di nuove tecnologie. Facendo riferimento all indice di dotazione ICT (addetti ICT 10 ogni 100 abitanti) ed a quello di specializzazione ICT (addetti ICT ogni 100 addetti dei settori industria e servizi) è possibile valutare l estensione del settore ICT regionale e provinciale. La compresenza di valori alti per entrambi gli indici descrive un area in cui le competenze ICT (e quindi gli addetti) abbondano. L Emilia-Romagna presenta valori alti di dotazione ma non altrettanto di specializzazione, ciò significa che nell economia emilianoromagnola è particolarmente rilevante in termini di addetti il peso degli altri settori produttivi ed è proprio in questi che la maggior parte degli addetti ICT sono impiegati. Tabella 1 - Vocazione ICT, per provincia, Italia, 2001 provincia Dotazione (Rank) Rank addetti ICT 2001 Addetti ICT 2001 Specializzazione (Rank) Valore assoluto (Rank) Indice di dotazione Indice di specializzazione Milano 1 2 1 3,27% 8,15% Roma 2 1 2 2,61% 10,34% Torino 3 4 3 2,03% 6,23% Bologna 4 12 5 1,75% 4,50% L'Aquila 5 3 24 1,63% 8,07% Parma 10 18 21 1,30% 3,62% Modena 16 46 19 0,93% 2,30% Ravenna 22 35 38 0,81% 2,64% Piacenza 25 36 48 0,78% 2,61% Reggio Emilia 27 72 32 0,77% 2,04% 9 In questo caso per settore ICT si intende l aggregazione di delle categorie ATECO91: Hardware e Assistenza Tecnica (300,725), Canale indiretto (51641, 51642, 52481), Servizi e Apparati di TLC (642, 32202), Software e Servizi (721, 722, 723, 724, 726). 10 Col termine addetti ICT si intendono tutti coloro che operano in una unità locale provinciale classificata nel settore ICT. 11

Rimini 32 45 50 0,75% 2,32% Forli'-Cesena 43 75 39 0,68% 2,01% Ferrara 59 70 56 0,55% 2,05% Emilia-Romagna 0,92% 2,59% Italia (media) 1,03% 4,00% Fonte: Istat: Censimento dell industria e dei servizi 1991, 2001;Censimento della popolazione 2001. Elaborazioni: Assinform / Statistica-Unimib. Industria e servizi: Sezioni C-K. ICT: Categorie Limitando l analisi all Emilia-Romagna le province che si possono considerare avere vocazione ICT sono quelle di Bologna e di Parma che presentano congiuntamente indici di dotazione e di specializzazione superiori o in linea alla media nazionale (si veda Tabella 1). La provincia di Reggio Emilia si presenta allineata rispetto alla media regionale ma arretrata rispetto al dato nazionale, in particolare con riferimento all indice di specializzazione ICT. Osservando i dati a livello territoriale si nota che l unica area con un livello di addetti significativo è rappresentato dal Comune capoluogo, mentre il restante territorio si uniforma su un livello inferiore. Figura 5 - Dotazione ICT, per territorio comunale, Emilia-Romagna, 2001 Fonte: Istat: Censimento dell industria e dei servizi 2001; Censimento della popolazione 2001. Elaborazioni: Assinform / Statistica-Unimib. ICT: Gruppi. Ricerca La ricerca e sviluppo nel campo tecnologico ricopre un ruolo fondamentale per il miglioramento socioeconomico della regione. Su tale tematica la Regione ha strutturato il proprio intervento tramite la legge regionale n.7/2002 11 per il sostegno e la promozione del sistema della ricerca industriale, dell'innovazione e del trasferimento tecnologico. La Regione attribuisce chiaramente valenza strategica alla ricerca e all innovazione identificando nel PRRIITT (Programma Regionale per la Ricerca industriale, l'innovazione e il Trasferimento Tecnologico) lo strumento di attuazione delle azioni e degli interventi previsti nella legge (sostegno alla creazione di nuove strutture dedicate al rapporto tra Università Enti di ricerca e sistema produttivo). L Emilia-Romagna è però ben lontana dalle performance delle regioni più competitive d Europa per brevetti high-tech depositati e per quantità di spesa e numerosità del personale impegnato in attività di ricerca e sviluppo. I valori regionali, nonostante tutto, si assestano su quelli medi europei restando però lontani da quelli delle aree più avanzate localizzate nei paesi scandinavi ma anche in Francia e Germania. 11 Il testo completo della Legge Regionale n.7/2002 è disponibile all indirizzo web: http://www.ermesimprese.it/wcm/ermesimprese/normativa/normative/lex_innovaz.htm 12

L esistenza di competenze specialistiche in materia ICT, come si è detto, è un requisito fondamentale affinché sia possibile fruire pienamente dei benefici della società dell informazione, sia per supportare l utilizzo delle ICT in imprese e istituzioni, sia per sviluppare nuovi prodotti e servizi. Per questa ragione risulta di fondamentale importanza un sistema di preparazione universitaria che possa sostenere la domanda di specialisti. La regione ha una buona disponibilità di laureati in materie ICT. Nello specifico il 11,12% dei laureati ICT italiani sono laureati delle Università emiliano-romagnole. A Reggio Emilia con la recente istituzione dell Università sono state create 4 Facoltà tra le quali in particolare Ingegneria e Scienze della Comunicazione e dell Economia si prestano alla formazione di laureati con competenze ICT. Complessivamente l Ateneo di Modena e Reggio Emilia contribuisce per un decimo al totale dei laureati ICT della regione. La formazione in materia ICT Un settore ICT che offre prodotti e servizi di qualità e potenziali nuovi assunti debitamente formati non sono elementi sufficienti a supportare pienamente la piena adozione di soluzioni tecnologiche all interno delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni. Per fare ciò è indispensabile il coinvolgimento del personale che già è parte delle organizzazioni. La formazione ICT è quindi essenziale. I dati a disposizione indicano che tale pratica non è diffusa rappresentando un fattore di debolezza per la regione su tutti gli ambiti indagati (Tabella 2). Tale scarsa attitudine è però condivisa anche dalle altre regioni europee oggetto dell indagine UNDERSTAND 2004 conferma, questa, che si tratta di un fattore di difficile implementazione. Tabella 2 - Formazione in materia ICT (dati regionali) Formazione in materia ICT Cittadini che hanno partecipato a corsi riconosciuti di formazione ICT 11% Imprese che hanno organizzato corsi di formazione ICT per i propri dipendenti Settore meccanica 43% Settore ICT 77% Settore turismo 30% Dipendenti comunali che hanno ricevuto formazione ICT in corsi organizzati dal Comune nel corso del 2003 (dato provincia di Reggio Emilia) Fonte: UNDERSTAND 2004 14% (7%) Nella sezione Organizzazione e risorse umane a pagina 26 verrà più approfonditamente trattato il tema della formazione per il personale dei Comuni della provincia di Reggio Emilia. 13

Internet nella società e nell economia I soggetti che vengono investiti dall innovazione e che sono protagonisti del cambiamento conseguente all adozione delle ICT sono i cittadini, fruitori dei servizi pubblici ed acquirenti di beni e servizi privati, le imprese, le quali integrano le tecnologie nei processi produttivi ricercando competitività ed efficienza e non ultime le pubbliche amministrazioni, le quali hanno accettato la sfida della modernità e da tempo sono alle prese col cambiamento. Il comportamento e la propensione all uso delle ICT da parte di ognuno di questi soggetti influenza direttamente ed indirettamente gli altri. Così l offerta di servizi on line trova un senso laddove vi è un uso di tali servizi e proprio il numero di utenti Internet è, verosimilmente, connesso alla quantità e qualità di servizi fruibili. Ancora l utilizzo di strumenti informatici per l approvvigionamento delle risorse produttive risponde alla disponibilità dei fornitori a rendere ciò possibile ma anche alle dotazioni tecnologiche e alle capacità tecniche dell acquirente. Tale interdipendenza è evidente ed è quindi ovvia la necessità di favorire lo sviluppo contemporaneo di tutti gli ambiti su cui impattano le ICT. Il compito di supportare e favorire queste evoluzioni è senza dubbio anche degli EELL che governano gli specifici territori. Nei successivi paragrafi si forniscono brevi descrizioni di quelle che sono le caratteristiche principali, ovviamente dal punto di vista dell uso e della diffusione delle ICT, di cittadini ed imprese, della nostra regione. A seguire ci si sofferma sui risultati raccolti sulla Pubblica Amministrazione locale con particolare attenzione ai Comuni del territorio della provincia di Reggio Emilia. Cittadini L utilizzo delle ICT da parte dei cittadini, oltre a generare il necessario bacino di utenti dei servizi on line della PA, produce evidenti vantaggi anche per i singoli soggetti. L utilità nell uso delle tecnologie si concreta nell estensione della capacità di reperire informazioni e nella possibilità di moltiplicare i canali e le modalità di comunicazione nonché nell accrescimento della gamma di prodotti e servizi reperibili e quindi in un conseguente incremento della concorrenza (e della qualità). Sembra logico credere, quindi, che più tecnologia corrisponda a più alti standard di vita. Per tale ragione, e per le implicazioni di interdipendenza introdotte a inizio capitolo, è importante favorire l utilizzo dell ICT da parte dei cittadini informando nel contempo sulle opportunità già fruibili. I dati raccolti indicano che poco meno della metà delle case emiliano-romagnole ha un accesso ad Internet e di queste un numero considerevole accede con tecnologie a banda larga (Figura 6), tale dato, se messo a confronto con i valori delle altre regioni europee misurate in UNDERSTAND 2004, è nella media e se paragonato con il dato nazionale risulta di molto superiore 12. Questa buona performance non lascia però spazio ad elevati margini di crescita futura dato che solo un 3% di coloro che oggi non sono connessi programmano di mutare il proprio stato nell arco di un anno. Questi due dati evidenziano quindi uno stallo che potrebbe rappresentare o una soglia oltre la quale la penetrazione di Internet via PC non può andare (in questo caso andrebbero valutate canali alternativi) o un gradino sul quale languono un numero considerevole di potenziali utenti i quali però ignorano le opportunità già disponibili (in questo caso la soluzione è la promozione e l informazione). E molto probabile che entrambe le interpretazioni siano esatte e simultanee. 12 La media nazionale di famiglie che hanno accesso ad Internet è per il 2005 del 42% - Fonte: Assinforrm/NetConsulting, articolo del Sole 24 Ore Alfa del 29 settembre 2005. 14

Figura 6 - Case con accesso ad Internet e banda larga Fonte: UNDERSTAND 2004 Elaborazione: CRC Emilia-Romagna Se ci si sofferma su coloro che si dichiarano utenti Internet si rileva che essi rappresentano il 40% della popolazione della nostra regione. Questo valore è più basso della media delle altre regioni europee considerate e rispecchia la penetrazione nelle abitazioni delle connessioni (come evidente in Figura 6). Mantenendo come elemento di confronto il dato sull intera popolazione (40%) possiamo valutare come le diverse caratteristiche socio-demografico-economiche influiscano sulla scelta e sulle occasioni d essere utente Internet. La Tabella 3 mostra come la penetrazione tra i maschi, i giovani e giovanissimi, i livelli di istruzione più alti e le fasce di reddito medio-alte sia superiore della media. Valori invece drammaticamente bassi caratterizzano il gruppo degli anziani e dei soggetti con livelli di formazione elementare. Tabella 3 - Digital divide Gruppo Percentuale utenti Internet: valore medio 40% Digital divide di genere Uomini 49% Donne 32% Digital divide di età Tra i 16 e i 24 anni 84% Tra i 25 e i 44 anni 59% Tra i 45 e i 64 anni 37% Oltre i 65 anni 4% Digital divide di istruzione Licenza elementare 2% Licenza media 26% Diploma 59% Laurea 69% Digital divide di reddito Meno di 800 euro mensili 21% Fonte: UNDERSTAND 2004 Tra 800 e 1300 euro mensili 48% Più di 1300 euro mensili 63% 15

Sulla base dei progetti inseriti nella banca dati Osservatorio il territorio Reggiano si distingue non tanto per generiche iniziative d alfabetizzazione ma per lo sviluppo di una serie di progetti che hanno come specifico obiettivo il supporto delle fasce deboli della popolazione attraverso il ricorso alle tecnologie informatiche. Attraverso la creazione di servizi veicolati attraverso i nuovi media si favorisce come conseguenza la diffusione di una cultura delle tecnologie presso i soggetti destinatari. COOR. NOME DESCRIZIONE PROGETTO BUDGET AGACTEL SpA Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia PsycoCyber videoconsulto medico psicologico Donnadove CONCLUSO Migrare CONCLUSO up net CONCLUSO Fonte: Osservatorio sull e-government e società dell informazione Lo scopo del progetto PSICOCYBER è la sperimentazione di una nuova metodologia di consulto psicologico attraverso le nuove tecnologie ed in particolare la videoconferenza. Questo servizio vuole essere erogato in maniera sperimentale per un numero limitato di mesi su alcune aree prescelte del Comune di Reggio Emilia attraverso una connessione in banda larga con l abitazione della psicologa durante gli orari di maggiore aggregazione dei ragazzi (la sera). Il sito fornisce alle donne informazioni sulle opportunità locali e comunitarie nel campo della formazione, lavoro, salute, famiglia, pari opportunità ecc... Sito web tematico sul mondo dell'immigrazione rivolto a cittadini, operatori sociali e immigrati. Contiene informazioni su leggi, percorsi, diritti, doveri, progetti e riviste. Sito web dedicato ai giovani, con informazioni sulle sostanze stupefacenti, le date del tour del camper dell'unità di Prevenzione, un forum, rubriche e giochi. Gli obiettivi che UP si pone sono quelli di fare informazione/prevenzione rispetto all uso di sostanze. 24.552 20.000 15.000 L esperienza maturata dalla provincia reggiana anticipa per certi versi alcuni obiettivi indicati dalla policy della Commissione Europea denominata i2010, che nel solco della Strategia di Lisbona stabilisce che entro il 2010 debbano essere realizzate azioni finalizzate all impiego delle tecnologie ICT per migliorare l inclusione e la qualità della vita dei cittadini europei. A tale proposito si riporta il seguente estratto: Accade spesso che il contributo vitale delle ICT alla qualità della vita non sia riconosciuto e che la loro adozione sia limitata. Per promuoverne la visibilità, la Commissione propone di avviare iniziative di grande visibilità che coinvolgono le ICT sulle sfide sociali più importanti. Le tre priorità iniziali sono le esigenze di una società alle prese con l invecchiamento della popolazione, trasporti sicuri e meno inquinanti e la diversità culturale [ ] 13. In relazione a queste tematiche si descrive a pagina 53 un progetto per la realizzazione di un call center rivolto agli immigrati per agevolare le pratiche di rinnovo del permesso di soggiorno. Dal punto di vista delle abitudini di utilizzo della rete da parte degli utenti emiliano-romagnoli emerge una propensione all uso di Internet per reperire informazioni piuttosto che per realizzare transazioni o avviare procedure on line. In effetti, la percentuale di soggetti che hanno ordinato prodotti o servizi on line (25%) e quella di coloro che hanno utilizzato il servizio di banking on line (17%) sono molto basse (Figura 7). Questi risultati fanno risaltare una diffusa sfiducia nei sistemi on line di pagamento evidenziando un attaccamento alle modalità tradizionali di acquisto ed interazione. 7.000 13 i2010 Una società europea dell informazione per la crescita e l occupazione, comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni Commissione delle Comunità Europee, maggiori dettagli alla pagina Web: http://europa.eu.int/scadplus/leg/it/cha/c11328.htm. 16

Figura 7 - Utenti che concludono transazioni on line Fonte: UNDERSTAND 2004 Elaborazione: CRC Emilia-Romagna Un dato peculiare degli internauti emiliano-romagnoli è l elevato interesse per le informazioni di carattere locale che dimostrano. Infatti più del 60% dichiara d aver utilizzato Internet per: ricerca di notizie di carattere locale; ricerca di informazioni pratiche sui servizi locali. Tale informazione risulta essere di particolare interesse per le Pubbliche Amministrazioni che sempre più puntano sul canale telematico per comunicare con i propri cittadini e per aumentale il livello di partecipazione degli stessi alle decisioni di governo del territorio. Tanto più se si considera che quasi la metà di questi soggetti utilizza la rete con frequenza giornaliera e quindi in modo fortemente intensivo. Nella sezione Uso dell e-government a pagina 40 verranno presentati i dati sull uso dell e-government da parte dei cittadini della nostra regione. 17

Imprese Gli effetti dell adozione delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nell economia sono evidente, primo fra tutti il mutamento dei tempi e dei modi con cui le imprese interagiscono con fornitori e clienti. L innovazione nella sua componente più tecnologica come nella sua veste di riorganizzazione dei processi influenza positivamente l efficienza e la produttività trasformandosi in un sostanziale vantaggio competitivo dell impresa sul mercato interno ed internazionale. L importanza di tale elemento è ribadita, tra gli altri, nel calcolo dell indice di competitività 14 che il World Economic Forum stila ogni anno facendo pesare la componente tecnologica da un minimo di un terzo al massimo della metà del valore totale dell indice. Figura 8 - Addetti dei settori meccanica, turismo e telecomunicazioni e servizi informatici Comuni da Totale addetti (tutti i settori) 10.323 a 152.610 (21) 6.570 a 10.323 (21) 4.529 a 6.570 (21) 3.306 a 4.529 (21) 2.766 a 3.306 (21) 2.313 a 2.766 (21) 1.951 a 2.313 (21) 1.576 a 1.951 (21) 1.131 a 1.576 (21) 915 a 1.131 (21) 769 a 915 (21) 594 a 769 (22) 461 a 594 (22) 303 a 461 (22) 185 a 303 (22) 17 a 185 (22) Comuni 13.000 6.500 1.300 Meccanica Turismo Telecomunicazioni e servizi info Fonte: Istat: Censimento dell industria e dei servizi 2001; Elaborazioni: CRC Emilia-Romagna E chiaro quindi che affinché il sistema economico regionale sia in grado di misurarsi coi propri rivali è indispensabile che si ponga attenzione sullo stato di diffusione ed adozione delle ICT. Nel fare ciò deve però essere debitamente tenuto in considerazione il contesto in cui le tecnologie vengono adottate perchè sia possibile valutarne l effetto sulla competitività. Tale intuizione motiva l iniziativa e-business W@tch 15, finanziata dalla Commissione Europea, che adotta una metodologia che distingue tra le caratteristiche di dieci settori dell economia delineando le tendenze della maggior parte delle imprese operanti in tali ambiti e quindi le caratteristiche dell impresa europea standard di quel settore. Seguendo questa logica, ma limitando la rilevazione ai soli settori del turismo, della meccanica e delle telecomunicazioni e dei servizi informatici, il 14 World Economic Forum - http://www.weforum.org/ 15 The European E-Business Market Watch - http://www.ebusiness-watch.org/ 18

Progetto UNDERSTAND 2004 ha ottenuto informazioni che permettono di mettere a diretto confronto le imprese emiliano-romagnole con le loro concorrenti europee 16. Anche se i dati raccolti sono pienamente rappresentativi solo a livello regionale, dalla Figura 8 emerge la forte vocazione della provincia di Reggio Emilia nel settore meccanico: nella provincia di Reggio Emilia appaiono essere impiegati il 18% dei dipendenti regionali del settore della meccanica ponendo il territorio al terzo posto dopo Bologna e Modena. Negli altri settori oggetto di indagine le percentuali su base regionale si attestano rispettivamente al 9,40% nell ICT e al 5,48% nel turismo. Descriviamo di seguito quelli che sono gli aspetti peculiari delle imprese emiliano-romagnole dei tre settori analizzati messe a confronto con le dirette concorrenti italiane, tedesche, svedesi e spagnole 17. Se osservato nel suo insieme il settore del turismo, nella regione Emilia-Romagna presenta forti ritardi che vanno dalla ridotta dotazione infrastrutturale al ben più critico limitato utilizzo di soluzioni di vendita on line (Figura 12) e gestione dei clienti con strumenti di Customer Relationship Management (Figura 13). E chiaro come per tutto il comparto del turismo europeo le tecnologie siano ancora una opportunità di allargamento del mercato e di moltiplicazione dei clienti, se però per il resto d Europa questo primo passo è stato mosso e con decisione ciò non è invece ancora vero per il turismo della nostra regione. Sono, quindi, evidenti i ritardi nell adozione di soluzioni evolute di e-commerce che pongono seri dubbi sulle capacità di competizione con il resto d Europa. Figura 9 - Imprese che comprano on line Figura 10 - Imprese che utilizzano un sistema di SCM Fonte: UNDERSTAND 2004 Fonte: UNDERSTAND 2004 La meccanica riveste, come detto, un ruolo di primo piano nell economia della regione e ha alle spalle dimensioni d impresa ragguardevoli nonché esperienza nei rapporti con clienti internazionali e mercati esteri nei quali competono anche le imprese delle altre regioni considerate. Tale maturità e stabilità economica hanno riflesso anche sugli indicatori di e-business che descrivono il comparto emiliano-romagnolo come eccellente nella dotazione di tecnologie infrastrutturali innovative ma ancora carente laddove, più che altrove, viene giocata la partita della competizione tra imprese della meccanica: gli approvvigionamenti e la gestione delle catene della fornitura. I dati sui quali maggiormente si deve prestare attenzione sono quelli che fanno riferimento all adozione di strumenti di supply chain management (Figura 10) che risultano, come gli acquisti on line (Figura 9), inferiori se confrontati con quelli dei concorrenti europei. I buoni risultati, a volte inaspettati, registrati negli altri ambiti di utilizzo delle ICT nelle imprese (marketing e vendite ed 16 Si rimanda alla pubblicazione Jiuce: sintesi dei dati di benchmark per il 2004 in Emilia-Romagna, disponibile sul sito www.regionedigitale.net, per maggiori dettagli ed informazioni. 17 Le regioni partner UNDERSTAND 2004 i cui dati sono comparati con quelli dell Emilia-Romagna sono: Piemonte (Italia), Vasternorrland (Spagna); Hessen (Germania); Islas Baleares (Spagna). 19

automazione dei processi interni) possono essere considerati come la base sulla quale operare per realizzare un recupero di efficienza e un miglioramento della performance complessiva delle imprese del settore dal punto di vista dell e-business. Figura 11 - Imprese che usano un sistema di ERP Fonte: UNDERSTAND 2004 Per il settore delle telecomunicazioni e servizi informatici è emersa una situazione di netto ritardo rispetto alle corrispondenti imprese delle altre regioni europee. La regione Emilia-Romagna non è, in effetti, un punto di riferimento nazionale o europeo in questo settore. Le carenze principali si registrano nell uso molto limitato degli acquisti on line (Figura 9) nonché di strumenti che permettano di gestire le forniture dei mezzi di produzione (Figura 10). Risultati ancora più negativi si hanno nel momento in cui si confrontano gli indicatori che descrivono vendite on line, fatturato derivante da tali vendite e uso di strumenti di gestione dei clienti (Figura 12 e Figura 13). Le imprese del settore ICT emiliano-romagnole non colgono le opportunità di vendita che il canale Web offre al pari delle loro potenziali concorrenti europee. Questo settore, i cui dati se valutati in assoluto sembrano essere elevati, confrontato con le altre regioni mostra forti carenze che necessitano di interventi perché sia possibile mantenere un livello minimo di competitività. Figura 12 - Imprese che ricevono ordini on line Figura 13 - Imprese che usano sistemi di CRM Fonte: UNDERSTAND 2004 Fonte: UNDERSTAND 2004 In conclusione emerge, conseguenza del confronto, che nessuno dei tre settori considerati gode di ottima salute. Le difficoltà maggiori sono rilevate per il comparto del turismo e delle telecomunicazioni e servizi informatici che non raggiungono gli standard presenti nelle altre regioni europee. Diverso è il discorso per la meccanica per la quale sono da segnalare alcune mancanze ma, più di tutto, la corrispondenza di molti indicatori ai livelli medi europei. Nella sezione Uso dell e-government a pagina 40 verranno presentati i dati sull uso dell e-government nelle imprese dei tre settori della nostra regione. 20

Pubblica Amministrazione Uno dei principali protagonisti del processo di evoluzione della società dell informazione è senza alcun dubbio la Pubblica Amministrazione. Le operazioni di ammodernamento ed informatizzazione in atto negli EELL stanno da tempo trainando il mercato dell ICT che altrimenti si muoverebbe a rallentatore. L obiettivo di realizzare, con strumenti informatici, una maggiore efficienza dei processi interni ed un più alto livello qualitativo dei servizi erogati è da tempo riassunto nel termine e-governmet ed è, oramai, oggetto di numerosi interventi e progetti pubblici nonché di politiche e programmi 18. Affinché l e-government si realizzi sono però indispensabili precise strategie, dotazioni tecniche adeguate e specifiche professionalità. Proprio con riferimento a queste si presenteranno i dati raccolti su 259 Comuni della regione (di cui 35 del territorio di Reggio Emilia e quindi pienamente rappresentativi di tale realtà) dall indagine UNDERSTAND 2004 19. Si forniranno, al fine di apprezzarne i risultati, anche informazioni circa i progetti realizzati ed in corso frutto dell iniziativa degli EELL del territorio della provincia di Reggio Emilia 20. Un ulteriore aspetto dell egovernment che verrà considerato è quello degli effetti che la sua implementazione produce sulle modalità con cui sono offerti i servizi pubblici, a tal proposito si utilizzeranno i dati raccolti dall indagine di benchmarking del front-office della Pubblica Amministrazione dell Emilia-Romagna 21. Tutti i dati saranno presentati con riferimento agli enti del territorio della provincia di Reggio Emilia (con raffronti con la media regionale e con i dati di altre regioni europee 22 ). In una prima sezione si tratterà della dotazione del back office (tecnologica e organizzativa) e nella seconda di front office (Web e servizi on line) 23. Dotazione del back office Strategie, risorse umane e strumenti sono i temi che verranno trattati nelle sezioni che seguono intendendoli tutti come parte integrante di quel back office che l adozione della tecnologia può contribuire a rendere più efficiente. Approccio strategico in materia ICT Come introdotto all inizio del documento è da ritenere elemento qualificante l esistenza di un indirizzo strategico (che si concreti in un programma o in una legge) affinché le azioni volte ad introdurre le tecnologie e la modernizzazione dei processi all interno delle organizzazioni della nostra regione rispondano ad un progetto coerente e costante nel tempo. Elemento abilitante per i singoli enti è l esistenza di una strategia in materia ICT che definisca tempi e modi per l implementazione di specifiche operazioni a contenuto tecnologico interne all ente. Malgrado i Comuni della provincia di Reggio Emilia siano coinvolti all interno del Piano Telematico Provinciale, solo un Comune su 4 dichiara di possedere una strategia ICT. 18 Si veda a pag.5 di questo documento il paragrafo Programmi e Regole. 19 Dettagli sul progetto UNDERSTAND 2004 sono reperibili sul sito www.understand-eu.net. 20 Queste informazioni sono archiviate nella banca dati Osservatorio sull e-government e società dell informazione consultabile sul Web all indirizzo: http://osservatorio.regionedigitale.net. 21 Si veda la pubblicazione Benchmarking della società dell informazione primo rapporto 2005 reperibile sul sito www.regionedigitale.net. 22 In particolare per i dati frutto dell iniziativa UNDERSTAND 2004 si utilizzeranno i dati riferiti alle regioni: Piemonte (Italia), Comunidad Valenciana (Spagna), Hessen (Germania), Welkopolska (Polonia). 23 Per maggiori dettagli ed una lettura regionale si veda il Primo Rapporto 2005: back-office ed utilizzo dell e-government in Emilia- Romagna ed in Europa reperibile all indirizzo: http://www.regionedigitale.net/wcm/erdigitale/pagine/pagina_benchmarking.htm 21