Programmi di screening oncologici della Regione Lazio Recepimento DCA 191/2015

Documenti analoghi
I programmi di screening e i determinanti della adesione

Esperienze di intervento sull organizzazione dei programmi di screening della regione Lazio

Lo screening colorettale In Europa e in Italia

L ERBA DEL VICINO... GLI SCREENING ONCOLOGICI NELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Marino Migazzi Dipartimento di Prevenzione APSS Trento

IX Convegno Osservatorio Nazionale Screening. Verona Dicembre 2010 Marco Zappa ONS

Gli screening oncologici nella provincia di Reggio Emilia. Reggio Emilia, aprile 2016

I programmi di screening oncologici: un modello per la Sanità Pubblica Marco Zappa

Profilo complesso di assistenza

Quale prassi nella collaborazione. tra Ministero-CCM e Regioni

Gli screening nel Piano Regionale della Prevenzione della Regione Umbria Mariadonata Giaimo

Diagnosi precoce delle neoplasie del colonretto

Gli Screening e le Disuguaglianze

ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA

INCONTRO SCIENTIFICO SUL TEMA "ATTUALITA' IN GASTROENTEROLOGIA" San Pietro di Legnago, 15 settembre Dott.ssa Carla Terrin MMG

Lo screening colorettale: i dati nazionali e regionali di estensione ed adesione. Carlo Naldoni

Lo stato dei programmi di screening in Sicilia

Diagnosi precoce e screening mammografico

Accreditamento degli Screening

10 anni di screening colorettale nel Veneto Marco Zappa Padova 28 Novembre 2012

neoplasie del colon risultati dello screening A.O. Salvini Dott. Claudio Gozzini U.O. Gastroenterologia Presidio Ospedaliero Rho

Lo Screening dei tumori del collo dell utero. Raffaella Andresini

PROGETTO DI SCREENING DEL CARCINOMA COLON-RETTALE

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella

Sessione Epidemiologia e diagnosi: I programmi di screening Dr.ssa Adriana Montaguti Coordinamento Regionale Screening Oncologici

Un programma con Pap Test e la riconversione ad HPV secondo il Piano Nazionale della Prevenzione: riflessioni dalla Sicilia

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto

Piano sanitario regionale 2002/2004. Sfida Prioritaria Prevenzione. Progetto di fattibilità dello screening del cancro colorettale.

Introduzione all audit clinico nel cancro del colonretto: RUOLO DELLO SCREENING

Il monitoraggio individuale nelle site visit

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto

9dicembre Il cancro del colon-retto provoca in Italia più di decessi all anno, l 11,3% di tutti i decessi

Andamento dello screening in Emilia- Romagna

(La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori)

L UVOS e la mission della funzione DIREZIONE INTEGRATA DELLA PREVENZIONE

Responsabile: Prof. Stefano Milani SINTESI DEL PROTOCOLLO DI STUDIO

Screening Oncologici

Il tumore della mammella e lo screening mammografico in Sicilia

Diagnosi precoce delle neoplasie

COD. PRATICA: Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 138 DEL 20/02/2013

Lo screening per il. cervicocarcinoma; in Italia, nel Veneto, nell Ulss 21. Dr Paolo Bulgarelli

IL PROGRAMMA FS Arrigo Arrigoni S.C.GASTROENTEROLOGIA 2 AOU San Giovanni Battista. Torino, 19 ottobre 2011

programmi di prevenzione individuale

Breast Cancer Unit. ESPERIENZA della ASL5 Spezzino

Il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute

ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto

L esperienza di screening in Sardegna Congresso Nazionale GISCI. Valeria Caredda Ferrara giugno 2009

7. Screening spontaneo Sistema di sorveglianza PASSI

Prime valutazioni di impatto dello screening del colon-retto in provincia di Reggio Emilia Enza Di Felice, Registro Tumori Reggiano

SCREENING E DIAGNOSI PRECOCE IN ONCOLOGIA: COLON RETTO. Manuel Zorzi Registro Tumori del Veneto

SALUTE E PARTECIPAZIONE Il piano regionale sulla malattia diabetica. Nera Agabiti

Sistema di Sorveglianza PASSI AUSL di Modena

Confrontare il Piemonte con altre Regioni. Difficoltà per il diverso protocollo

Programma Regionale di Screening per il Carcinoma della Mammella

Il ruolo del radiologo: l'impegno per il miglioramento dell'efficacia

REGIONANDO 2000 REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA UNITA' SANITARIA LOCALE DELLA VALLE D'AOSTA PROGRAMMA DI SCREENING TUMORI FEMMINILI

Ore Il modello dello screening dei tumori della mammella

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014

La rilevazione dei dati: i risultati, la verifica della loro correttezza e completezza, il confronto coi dati aggregati

Sistema di sorveglianza Passi

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto nella ex ASL 2 Lucca - dati PASSI

6. Estensione ed adesione screening Osservatorio Nazionale Screening

In tema di adesione e partecipazione. Livia Giordano

Il test del sangue occulto nell ambito dello screening del carcinoma colorettale: studi di confronto

ACCETTAZIONE, ACCOGLIENZA, VOLUME DI ATTIVITA

Offerta del percorso di screening nelle carceri

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero nella ASL Roma A I dati del Sistema di Sorveglianza PASSI

Lo screening del carcinoma del colon-retto: evidenze scientifiche e attivazione di programmi organizzati in Italia. Firenze, 20 aprile 2006

Progetto Basilicata : la comunicazione nelle regioni del Sud

Breast Unit Regionali

RE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ

Osservatorio Epidemiologico. Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero PASSI

FINALITA' DELLO SCREENING Neoplasie del colon

Dallo screening alla prevenzione primaria: andata e ritorno. Gli screening e la prevenzione della salute

La valutazione Multidisciplinare in Sanità dalla teoria alla applicazione pratica: modello di valutazione in oncologia

Il Cancerizzato. Reggio Emilia, 7 aprile 2011 Università di Modena e Reggio Emilia

STUDIO DEI DETERMINANTI DELL ADESIONE AI PROGRAMMI DI SCREENING COLORETTALE (AdeSCo) QUESTIONARIO. Programma di screening di Regione

Survey sui percorsi di follow up

Screening del Carcinoma Colon Rettale in Regione Lombardia. Aggiornamento 2008

I dati della survey PASSI

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Progetto: SCREENING ONCOLOGICI: SCREENING PER I TUMORI COLONRETTO e SOSTITUZIONE MAMMOGRAFI

Screening oncologico del colon retto Relazione di attività 2007/2009

Lo stato della diagnosi precoce: programmi organizzati e attività spontanea alla luce di PASSI

SITE VISIT DEL PROGRAMMA DI SCREENING COLORETTALE

WORKSHOP Torino 28 marzo 2006

La programmazione sanitaria dei servizi e il monitoraggio delle attività possono essere schematicamente riassunte:

Carlo Senore. Manuel Zorzi, Filippo Da Re, Cesare Hassan, Marco Zappa

RAPPORTO REGIONALE

1 SCRRENING ONCOLOGICO SCREENING ONCOLOGICI A.OBIETTIVI GENERALI PER IL III ANNO DI CORSO

RELAZIONE SULL ANNO 2009

Piani Attuativi Aziendali ASL RMB Piano Regionale di Prevenzione e proroga 2013

Discussione e sintesi Lauro Bucchi. Registro tumori della Romagna IRST Meldola, Forlì

Screening oncologici

La sensibilità del programma di screening del tumore del colon retto: cosa ci insegna l esperienza di Reggio Emilia

1 GIORNATA DI STUDIO SUL PROGRAMMA DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI DEL COLON-RETTO

Il tumore al seno in Liguria: dall epidemiologia alla diagnosi precoce

RELAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ Anno 2014 SERVIZIO SCREENING ONCOLOGICI

I CRITERI DI APPROPRIATEZZA AUDIT CLINICO E STIMA DEL FABBISOGNO

Diploma di laurea in Scienze Biologiche presso l Università degli Studi La Sapienza di Roma il 21/03/1978.

Transcript:

Programmi di screening oncologici della Regione Lazio Recepimento DCA 191/2015 Alessandra Barca Ufficio Prevenzione oncologica e screening Area Sanità Pubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Roma 30 gennaio 2016

I programmi di screening oncologici Livelli Essenziali di Assistenza (DPCM del 29 novembre 2001) Uno dei presupposti di un programma di screening organizzato è quello di essere sostenuto da solide evidenze di efficacia. Mammella: secondo la Iarc (agenzia internazionale per la ricerca del cancro) partecipare ad un screening organizzato su invito attivo della popolazione, riduce del 35% la probabilità di morire per cancro della mammella; Cervice uterina: diverse evidenze scientifiche dell'efficacia dello screening tramite Pap test in termini di riduzione della mortalità e di incidenza di tumori invasivi nelle donne sottoposte a Pap-Test; Colon retto: riduzione della mortalità tra il 15 e il 33% per neoplasia colorettale in soggetti sottoposti al test per la ricerca del sangue occulto fecale in un programma organizzato. 1 Raccomandazioni Ministero della Salute, 2006

Il modello del programma di screening: un percorso e non un test diagnostico I programmi si rivolgono a soggetti sani, asintomatici, a rischio per età ai quali devono garantire: Invito attivo; Test di screening; Percorso diagnostico appropriato; Trattamento dei casi identificati; Reinviti periodici alla cadenza raccomandata

Il protocollo regionale MODELLO ORGANIZZATIVO SISTEMA INFORMATIVO COMUNICAZIONE Qualità REQUISITI DI STRUTTURA PREPARAZIONE INTESTINALE Percorso clinico e Adeguatezza SOSPENSIONE FARMACI SEDAZIONE REFERTAZIONE ISTOLOGICA FOLLOW-UP Valutazione INDICATORI

Il protocollo regionale Le linee guida Nel 2011 la Commissione Europea ha emanato le Linee-Guida per lo screening colorettale. Esse si avvalgono di un ampissima bibliografia e contengono una serie di raccomandazioni basate sulle evidenze scientifiche. Su indicazione dell Osservatorio Nazionale Screening, tali raccomandazioni dovrebbero essere accolte nei Protocolli di screening regionali.

Il modello organizzativo: I punti fermi Popolazione target Residenti maschi e femmine in età compresa tra i 50 e i 74 anni Test di screening Ricerca del Sangue Occulto Fecale con metodo immunologico e cut-off di positività pari a 100ng di emoglobina per ml Periodismo L intervallo tra un test di screening e quello successivo è di due anni Invito Esame di approfondimento La popolazione target deve essere arruolata tramite invito attivo (lettera personale) L esame di approfondimento per i soggetti risultati positivi al test di screening è la visualizzazione completa del colon mediante colonscopia totale con polipectomia contestuale

monitoraggio e valutazione della qualità e appropriatezza Viene effettuato attraverso il SIPSOweb (istituito con determina regionale G02879/2014). I programmi di screening sono costantemente monitorati e valutati su scala locale e regionale attraverso indicatori precoci di processo; La valutazione della qualità organizzativa e tecnica viene effettuata annualmente attraverso survey specifiche per i tre programmi dall Osservatorio Nazionale degli Screening, organo tecnico del Ministero della Salute

INDICATORE FORMULA STANDARD FONTE Estensione inviti (Persone invitate inviti inesitati) / Popolazione target Adesione corretta Persone rispondenti/ (Persone invitate - inviti inesitati esami recenti) Desiderabile >90% Accettabile >45% Accettabile >65% GISCoR/Regione Lazio GISCoR Copertura test (LEA) Persone rispondenti/ Popolazione target Range 25-49% Regione Lazio Indicatori programma di screening per i tumori del colon retto % test non riconsegnati Persone che non hanno riconsegnato il FOBT entro due mesi dal ritiro / persone che hanno ritirato il FOBT Tasso di positività SOF primi esami esami successivi Tempo di attesa test/referto negativo 21 gg Tempo di attesa test/colonscopia 30gg Persone con test positivo / persone con test adeguato Tempo in giorni tra la data di effettuazione del test di I livello e la data di refertazione dello stesso Tempo in giorni tra la data di effettuazione del test di I livello e la seduta di approfondimento Accettabile <10% Desiderabile <5% GISCoR Acc. <6% des.<5% Acc.<4,5% des.<3,5% >90% GISCoR >90% GISCoR Compliance alla colonscopia Persone rispondenti ad approfondimento / Persone inviate ad approfondimento Accettabile >85% Desiderabile >90% GISCoR DR (x1000) per Cancro primi esami esami successivi Adenoma avanzato primi esami esami successivi Persone con diagnosi finale di carcinoma (adenoma avanzato) / persone sottoposte a screening Acc. >2% des.>2,5% Acc.>1% des.>1,5% Acc.>7,5% des.>10% Acc.>5% des.>7,5% VPP del FOBT alla colonscopia È suggerito calcolare il VVP anche suddiviso per cancri, adenomi avanzati ed adenomi iniziali Persone con diagnosi finale di carcinoma o adenoma avanzato / persone che hanno eseguito la colonscopia Accettabile >25% Desiderabile >30% GISCoR D.R. tumori stadio>iii Donne con diagnosi di tumore stadio II+ / Totale donne con diagnosi di cancro Accettabile <30% Desiderabile <20%

Normativa nazionale e internazionale in materia di screening oncologici DPCM del 29 novembre 2001 (GU 08.02.2002) che inserisce i programmi di screening oncologici tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA); Raccomandazione n. 2003/878/CE del Consiglio dell Unione Europea agli Stati Membri per l attuazione dei programmi di screening per i tre tumori; Legge n.138 (art.2 bis) del 26.05.2004 che prevede interventi orientati all estensione dei programmi oncologici femminili e all avvio dei programmi di screening colorettali; Raccomandazioni del Ministero della Salute (2006) per la pianificazione e l esecuzione degli screening di popolazione per la prevenzione del cancro della mammella, della cervice uterina e del colon retto

In Regione Lazio sullo screening colorettale DGR 1740/2002: progetto pilota per sperimentare un nuovo modello organizzativo; PRP 2010-2012 (DGR 577/2010 e 613/2010): stesura e diffusione del Modello Organizzativo e protocollo operativo per lo screening CCR; corso di retraining per gli endoscopisti di screening DCA 191/2015: riorganizzazione dell offerta dei test di screening (mammella, cervice uterina e colon retto)

Partecipazione ai programmi di screening tassi di adesione e copertura mammografica Tassi di adesione Lazio (dato 2014) Italia (dato 2013) Mammella 45% 57%

Partecipazione ai programmi di screening tassi di adesione e copertura del test per il cervicocarcinoma Tassi di adesione Lazio (dato 2014) Italia (dato 2013) Cervice uterina 27,3% 41%

Partecipazione ai programmi di screening tassi di adesione e copertura del test per il colon retto Tassi di adesione Lazio (dato 2014) Italia (dato 2013) Colon retto 22,7% 44%

Offerta test di screening: Organizzato/opportunistico ANNO 2014- LAZIO^ Mx eseguite in donne 50-69enni (codice 87.37.1) Pap test eseguiti in donne 25-64enni (codici 91.38.5 o 91.48.4) Ricerca sangue occulto eseguite in soggetti 50-74enni (codici 90.21.4) colon eseguite in soggetti 50-74enni (codici 45.23.1, 45.23, 45.24, 45.42, 45.25, 48.24) ASL 62.587 51.703 24.596 29.829 AO/POL/IRCCS 24.433 21.273 3.514 16.309 TOTALE 87.020 72.976 28.110 46.138 SCREENING 99.355 86.892 100.000 (FIT) 4.000 programmi di screening attivi nel 2014: 10/12, estensione inviti 47%

DCA 191/2015 testo unico degli screening oncologici del Lazio (1) I residenti o i domiciliati in fascia target accedono ai programmi: a) Con lettera di invito b) Senza lettera di invito se: Test mai effettuato precedentemente; Test precedente effettuato nel programma di screening da un tempo => all intervallo raccomandato; Test precedente negativo e in attesa di un nuovo invito,in presenza di sintomi

DCA testo unico degli screening oncologici del Lazio (2) non prescrizione del test di screening con finalità di prevenzione (D02, D03, D04) per i soggetti a rischio generico in fascia di età da parte del MMG e dei specialisti. Non erogabilità dei test di screening in soggetti target in strutture non inserite nei percorsi di screening; esenzione ticket per le donne 45-49 che richiedono una Mx (ogni due anni) e per i soggetti 45-49 e 75 e oltre che richiedono una colonscopia (ogni 5 anni), secondo la legge 388/2000 e per i soggetti con familiarità. integrazione CUP/ReCUP con le agende di screening

DCA testo unico degli screening oncologici del Lazio (3) Definizione dei bacini di utenza e stima di volumi di attività per singola ASL calcolati su tassi di estensione e adesione in linea con gli standard regionali (est totale; ad >50% mammo, 40% cito, 45% colon retto); Definizione della dotazione organica necessaria sulla base del 50% o75% del debito orario rispetto al monte ore/annuo di TRSM, Radiologi, Prelevatori, Colposcopisti, Endoscopisti Gastrenterologi.

Recepimento DCA 191/2015: N operatori: confronto osservato/atteso fonte dati SIPSOweb, anno 2015 - I semestre ASL OSS ENDO COLON RETTO RM A 5 (6 119) 2 RM B 14 (7 119) 3 RM C 10 (2 73) 2 RMD 8 (1 202) 2 RM E 13 (1 89) 2 RMF 2 (11 103) 2 RM G 2 RM H 5 (1 74) 2 VT 12 (5 257) 2 RI 3 (2 7) 1 (2) LT 14 (2 407) 2 FR 2 (9 117) 2 ATT ENDO totale 88 24 (25)

Organizzazione La mancata copertura sul territorio è causa di Una non attivazione tempestiva dei programmi Discontinuità nell attività di invito Bassa adesione al test di invito

MANCATA ATTIVAZIONE/DISCONTINUITA ANNO INVITO 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 ATTIVAZIONE AASSLL RM/A RM/B RM/C RM/D RM/E RM/F RM/G RM/H VT RI LT FR

Serie storiche estensione/adesione: COLON RETTO standard regionale: est>90%; ad>45% Popolazione bersaglio: 1.775.000 soggetti (uomini e donne 50-74 anni) da invitare in due anni; Invitati 2014: 430.000 (estensione inviti: 46,9%) Invitati 2015: 680.000 (estensione inviti: 74,5%

Confronto attività endoscopica 2014/2015 I semestre I semestre 2014 I semestre 2015 Incremento % N inviti 212.000 358.000 68% N test 40.000 80.000 100% N centri endoscopici 16 19 26,7% N colonscopie eseguite 1.836 2.994 60,3%

Serie storiche estensione/adesione: COLON RETTO standard regionale: est>90%; ad>45% Test effettuati nel 2014: 100.000 Test effettuati nel 2015: 150.000 35.0 adesione al test FIT 30.0 25.0 20.0 15.0 10.0 5.0 0.0 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Confronto della partecipazione ai programmi di screening: Roma Comune (ASL RM A-E) vs fuori Comune di Roma (ASL F-FR) Problemi: Scarsa informazione/percezione del rischio Competizione screening individuale

Obiettivi del GdC screening oncologici (DCA 191/2015) Ruolo di supporto tecnico alla Direzione regionale per: definire modelli organizzativi per rendere omogenei le modalità di attuazione nelle ASL; proporre linee di indirizzo per migliorare l accessibilità e garantire equità nell offerta aggiornare protocolli sulla base delle ultime raccomandazioni nazionali ed internazionali; pianificare campagne di sensibilizzazione per l utenza; pianificare le attività di formazione e l aggiornamento del personale sanitario, tecnico, amministrativo; valutare l impatto dei programmi di screening

Componenti del GdC screening oncologici (DCA 191/2015) Rappresentanti Regione Lazio Coordinatori dei Programmi di screening delle AASSLL Rappresentanti MMG (FIMMG, SNAMI, INTESA SINDACALE-CISL MEDICI, SMI) Rappresentante del Dipartimento di Epidemiologia SSR (DEP) Rappresentante della Società Italiana di Radiologia Medica, sezione senologia (SIRM) Rappresentante della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) Rappresentante della Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologia Diagnostica (SIAPEC) gruppo Anatomia Patologica Rappresentante della Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologia Diagnostica (SIAPEC) gruppo Citopatologia Rappresentante della Società Italiana di Citologia (SICI) Rappresentante della Società di Colposcopia e Patologia Cervico Vaginale (SICPCV) Rappresentante della Società Italiana di Endoscopia Digestiva (SIED) Rappresentante delle Associazioni di Volontariato (F.A.V.O.)

MMG Obiettivo: aumentare la partecipazione e l adesione consapevole agli screening Come? Sostegno, informazione, collaborazione con i coordinamenti (accordi, atti di intesa); condivisione di percorsi; orientamento degli assistiti firma delle lettere di invito; sollecito agli assistiti non rispondenti all invito

Associazioni di volontariato Obiettivo: aumentare la partecipazione e l adesione consapevole agli screening Come? Sostegno, informazione, collaborazione con i coordinamenti (accordi, atti di intesa); conoscenza dei percorsi; organizzazione incontri informativi con i coordinamenti utilizzo di volontari per la consegna test FIT

SOCIETA SCIENTIFICHE Obiettivo: aumentare l estensione e la partecipazione agli screening, uniformità di procedure e protocolli, aggiornamento dei PDTA Come? Integrare l opportunistico riorientando l offerta formazione; valutazione e analisi dei risultati di screening (audit interni)

Dipartimento di epidemiologia del SSR (DEP) Obiettivo: valutazione dell Impatto dei Programmi di screening e analisi dei cancri intervallo. Come? Sinergie con l UFF Screening per l analisi più approfondita dei dati in archivio;

GRAZIE PER L ATTENZIONE

Colon Retto Estensione Adesione Copertura Tasso positività VPP DR Tasso di adenomi avanzati

Estensione Adesione Copertura Dati 2015 (aggiornati al 10-01-2016) ASL Invitate Estensione ONS Adesione Copertura RM A 83.317 104 12 13 RM B 100.073 90 28 25 RM C 58.672 66 12 8 RM D 95.105 103 20 20 RM E 86.813 98 16 15 RM F 47.096 99 18 18 RM G 6.672 9 29 3 RM H 23.978 28 41 12 VT 42.582 80 27 22 RI 4.219 16 21 3 LT 90.701 107 23 25 FR 39.414 49 22 11 LAZIO 678.642 74 21 15 Standard - 90 45 >25 RM A: adesione; copertura RM B: adesione RM C: Tutti RM D: Adesione; copertura RM E: Adesione, Copertura RMF: Adesione; copertura RMG: Tutti RM H: Estensione; copertura VT: Adesione; copertura RI: in fase di avvio LT: Adesione; copertura FR: Tutti

Indicatori organizzativi: confronto 2014-2015 ASL Estensione Adesione Copertura 2015 2014 2015 2014 2015 2014 RM A 104 103 12 14 13 14 RM B 90 59 28 30 25 18 RM C 66 44 12 20 8 9 RM D 103 14 20 24 20 3 RM E 98 90 16 14 15 13 RM F 99 13 18 30 18 4 RM G 9 16 29 46 3 7 RM H 28 44 41 43 12 19 VT 80 82 27 37 22 30 RI 16-21 - 3 0 LT 107 57 23 24 25 14 FR 49-22 - 11 0 LAZIO 74 47 21 25 15 11

Indicatori di impatto Compliance al II livello Anno 2015 I semestre

Indicatori di impatto VPP e DR Anno 2014 Cancro Adenoma Avanzato VPP VPP cancro VPP Adenoma avanzato ASL RM A 2,6 11,2 34,9 6,5 28,4 RM B 2,0 15,0 31,4 3,7 27,7 RM C 4,5 10,7 29,3 8,8 20,5 RM D 3,7 10,1 26,5 7,1 19,4 RM E 2,6 8,4 25,3 6,0 19,2 RM F 2,6 17,8 40,2 5,2 35,1 RM G RM H 3,7 16,5 44,2 8,1 36,2 VT 4,1 20,4 42,0 6,9 35,1 RI LT 2,8 16,2 34,7 5,1 29,6 FR LAZIO 2,9 13,9 33,8 5,9 27,9 Standard >2 >7,5 >25 - -