Sez 1/1 IL SISTEMA STOMATOGNATICO

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Sez 1/1 IL SISTEMA STOMATOGNATICO Si intende il cavo orale e i mascellari. GNATOLOGIA La scienza che si occupa del del sistema masticatorio. Studia la FISIOLOGIA, la PATOLOGIA e la TERAPIA. ODONTOIATRIA Gnatologia e odontoiatria sono sinonimi (nel nostro corso). L'odontoiatria ha come fine la preservazione e restaurazione del sistema stomatognatico. Di solito quando l'odontoiatra parla di gnatologia intende quella parte dell'odontoiatria che studia l'atm (articolazione temporo-mandibolare). BIOMECCANICA Scienza che studia i movimenti degli organismi. La biomeccanica dell'apparato masticatorio è suddivisa in: -BIOMECCANICA OCCLUSALE (statica degli elementi dentali). -CINEMATICA MANDIBOLARE (studia e quantifica i movimenti che la mandibola compie nei 3 piani dello spazio). Funzioni dell'apparato Stomatognatico Presiede alla masticazione, alla deglutizione, alla mimica, alla fonetica ed alla respirazione.

MASTICAZIONE Grazie alla masticazione il cibo si riduce in piccole porzioni, si mescola con la saliva e viene spinto nell'esofago, dopodichè nello stomaco. Nella fase iniziale i movimenti masticatori sono bilaterali e verticali, in quella finale sono unilaterali e orizzontali. Alcuni studi hanno dimostrato che in genere il lato dominante durante la masticazione è quello destro ma quando esiste una differenza di efficacia masticatoria fra i due lati, quello con funzionalità maggiore predomina. L'abrasione delle cuspidi è causata da movimenti para-funzionali come ad esempio il serramento dei denti o il bruxismo. La sola azione masticante non basta a determinare l'abrasione delle cuspidi e le faccette di usura. DEGLUTIZIONE E' un riflesso con la raccolta volontaria del contenutoo orale sulla lingua e la sua propulsione nella faringe. Durante la deglutizione i contatti interdentali sono intensi e si prolungano per 1, 2 secondi. Normalmente la lingua viene posta contro il palato e la mandibola si stabilizza attraverso il contatto tra i denti superiori e quelli inferiori (occlusione abituale). Se esistono alterazioni occlusali tali da impedire la stabilizzazione della mandibola tramite contatti occlusali, la lingua viene spesso interposta tra i denti in modo compensativo. FONAZIONE La perdita di alcuni denti può modificare la pronuncia delle parole e alterare la pronuncia di particolari consonanti. Nella riabilitazione protesica è importante restituire al paziente la possibilità di ripridurre correttamente tutti i fonemi specialmente la "f, s, v, t, d". LE 3 COMPONENTI DELL'APPARATO STOMATOGNATICO E' costituito da 3 componenti che formano un'unica entità meccanica: 1-Le articolazioni temporo-mandibolari

2-Il sistema neuro-muscolare 3-L'apparato dento-paradontale ARTICOLAZIONI TEMPORO MANDIBOLARI: Sono chiamate DIATROSI cioè articolazioni scheletriche dotate di ampi movimenti; sono presenti due superfici articolari, rivestite di cartilagine, fra loro discordanti. Tra i due capi articolari è interposto un disco di tessuto fibrocartilagineo non innervato. In numero di due (destra e sinistra) si suddividono a loro volta in due articolazioni separate dal menisco la TEMPORO-MENISCALE (superiore) e la CONDILO-MENISCALE (inferiore). I due capi articolari ossei sono: 1)OSSO TEMPORALE: La CAVITA' GLENOIDEA superficie concava a contorno ovale, con asse principale orizzontale e il TUBERCOLO ARTICOLARE robusta barriera ossea che limita i movimenti in avanti del condilo. 2) SULLA MANDIBOLA: Il CONDILO MANDIBOLARE in cui troviamo la TESTA(zona più elevata del condilo) e il COLLO (zona posteriore del condilo). SUPERFICI ARTICOLARI Sono la parte antero-superiore della testa del condilo e la porzione posteriore dell'eminenza articolare. MENISCO ARTICOLARE E' a forma di lente bioconcava, si interpone tra le 2 superfici articolari e grazie al suo tessuto fibro-cartillagineo si interpone molto bene tra di esse. Le 2 superfici articolari sono tra loro incongrue (non si adattano in modo preciso una all'altra). Il disco articolare nella parte posteriore è a contatto con la zona bilaminare con ricca innervazione ed elastica; nella parte

anteriore si inserisce il capo superiore del muscolo pterigoideo EST. CAPSULA ARTICOLARE Avvolge i capi articolari e il menisco. Si inserisce sul contorno della cavità glenoidea, sul condilo mandibolare e alla parte esterna del disco articolare. Divide il volume intercapsulare in 2 scomparti superiore ed inferiore all'interno troviamo il liquido sinoviale. LEGAMENTI INTRINSECI -TEMPORO-MANDIBOLARE è il più importante perchè impedisce che i traumi antero-posteriori sul mento facciano infossare il condilo verso l'orecchio medio e la cavità cranica. -MEDIALE LEGAMENTI ESTRINSECI -PTERIGO-MANDIBOLARE -STILO-MANDIBOLARE -SFENO-MANDIBOLARE POSIZIONI della MANDIBOLA -POSIZIONE di RIPOSO: E' la posizione assunta dalla mandibola in seguito al rilasciamento della muscolatura. La posizione di riposo è determinata da uno spazio interocclusale di circa 2-7 mm. In questa posizione i denti non sono a contatto e le labbra si toccano leggermente. -RELAZIONE CENTRICA: Indica la posizione più retrusa dei condili in rapporto alla cavità glenoidea, indipendentemente dal contatto occlusale.

-MASSIMA INTERCUSPIDAZIONE: E' la posizione assunta dalla mandibola quando i denti contraggono tra di loro il maggior numero di contatti intercuspidali. -MASSIMA INTERCUSPIDAZIONE in RELAZIONE CENTRICA: Si instaura quando le posizioni di relazione centrica e massima intercuspidazione coincidono. MOLAGGIO SELETTIVO Consiste nel limare parti delle superfici occlusali dei denti naturali o di quelli delle protesi, al fine di permettere la riabilitazione di un paziente che presenta disturbi articolari o muscolari, di facilitare e stabilizzare l'ingresso in occlusione ed eliminare i contatti eccentrici.