Definizione di Docimologia

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Docimologia Prof. Giovanni Arduini Lezione n.1 Anno Accademico 2013/2014 Definizione di Docimologia La docimologia è nata dalla necessità di sottoporre ad analisi rigorosa le modalità di effettuazione degli esami terminali della scuola secondaria e ha dato origine ad un complesso di ricerche che hanno condotto alla definizione di uno specifico settore scientifico all'interno della ricerca educativa. La parola è composta da due radici greche: docimo- deriva dal verbo dokimozo, che significa esaminare, valutare; -logia è il consueto suffisso derivato da lògos (discorso) che sta ad indicare che ci si trova di fronte ad una riflessione scientifica 1

Definizione di Docimologia (1) È lo studio dei problemi connessi alla misurazione e alla valutazione in particolare nella scuola. Si tratta di una disciplina che, seppure affrontato scientificamente da non molti anni, sta acquistando una rilevanza assai notevole non solo per la presenza spesso determinante nel mondo della scuola e non soltanto in esso, di concorsi, esami, interrogazioni e voti di ogni tipo; ma anche per le ampie e ben giustificate critiche che sono state rivolte ai tradizionali metodi di valutazione. D'altro canto, oggi si è giustamente sempre più interessati alla qualità del discorso educativo, e scolastico in particolare, sicché le tematiche della valutazione esorbitano dai tradizionali limiti nei quali era stata confinata, interessando quindi non solo gli alunni e gli studenti ma anche gli insegnanti e la stessa struttura scolastica. Definizione di Docimologia (2) La docimologia si presenta, in termini del tutto generali, come "scienza degli esami", come dice l'etimologia, letimologia, ma in realtà esprime un orientamento di ricerca culturalmente determinato. È stata impostata da Piéron e altri negli anni '20 e '30 mentre si stavano affermando il mental testing e le misurazioni educative, con istanze di precisione e affidabilità da cui le tradizionali valutazioni scolastiche apparivano molto lontane. 2

Definizione di Docimologia (3) Di particolare interesse la ricerca effettuata in Francia sugli esami di baccalauréat sotto da direzione di H. Piéron, perché consentì di definire i capisaldi metodologici e tecnici della ricerca valutativa. La pubblicazione dei risultati della ricerca diretta da Piéron costituì anche l occasione per affermare la parola che in seguito avrebbe designato la conoscenza nel settore, appunto la docimologia. i Definizione di Docimologia (4) Parte della pedagogia che studia i criteri i e i metodi di valutazione del profitto scolastico e delle prove d'esame Sabatini Coletti - Dizionario della Lingua Italiana 3

La valutazione tradizionale La valutazione scolastica che definiamo "tradizionale" la conosciamo osc o tutti: è quella che si basa, sostanzialmente, sulle verifiche orali ("interrogazioni" o colloqui) e sui compiti scritti (o saggi) sia nel corso dell'attività didattica che in situazioni d'esame. È una valutazione che si può definire intuitiva perché l'insegnante non segue nessuna particolare procedura; mentre ascolta o legge considera vari aspetti, più alcuni che altri, e non sempre gli stessi, e alla fine, ricapitolando mentalmente tutto l'insieme, esprime un giudizio e assegna un voto. La valutazione tradizionale Non è chiaro: che cosa viene e valutato (le conoscenze osce e acquisite, la capacità di comprensione, la qualità dell'esposizione, e in che misura l'uno o l'altro aspetto?); come si riconosce il comportamento richiesto (che cosa corrisponde, nella prova, alla "capacità di comprensione"?); quali sono i criteri a cui l'insegnante si attiene (che cos'è per lui una buona o una mediocre esposizione, un accettabile livello di comprensione?). 4

Verifica e valutazione da un punto di vista concettuale verifica precede valutazione in quanto la priorità della verifica consiste nel fatto che essa ha il compito di rilevare elementi obiettivi, mentre la valutazione si esprime attribuendo a tali elementi un valore Vertecchi B., Le parole della nuova scuola, NIS, 1988 Verifica Verificare le prestazioni serve a determinare se gli obiettivi programmati sono stati raggiunti. Una verifica viene fatta per ottenere informazioni. Le informazioni possono essere fornite sotto forma di punteggio che, in questo caso, è una misura non un giudizio 5

La misurazione Il processo di misurazione consta di tre momenti: la stimolazione; la registrazione; la lettura. Rappresenta il momento della rilevazione e della rappresentazione delle informazioni. Essa comporta la possibilità di istituire rapporti tra ciò che vogliamo misurare ed una grandezza assunta come unità di misura. Esige che le proprietà degli oggetti siano definite da comportamenti ti ocaratteristiche ti osservabili. Occorre distinguere azioni, oggetti delle prestazioni, situazioni e condizioni nelle quali si svolge la prestazione, capacità richieste. Che cos è la valutazione? La valutazione è l atto (e al tempo stesso la conseguenza) dell attribuzione di valore a qualcosa o qualcuno. Per rendere la valutazione intersoggettiva occorre che le modalità e lo strumento di misura impiegati, cioè le operazioni compiute e il metro di paragone usato per attribuire quel dato valore a quel preciso evento, siano resi espliciti. (G.Domenici, 1993) 6

La valutazione Si fonda su criteri autonomi rispetto ai metodi e agli strumenti di cui si serve la misurazione. Si basa sugli obiettivi prefissati e sul loro raggiungimento. Risponde ad una funzione sociale e formativa che fa riferimento ad elementi misurabili che, poi, interpreta, collega, elabora, delinea ed esprime in tratti di personalità. Il giudizio Il giudizio non consiste nella sommatoria dei dati scaturiti dalla misurazione ma dalla loro interpretazione in base a criteri precedentemente stabiliti e agli scopi per i quali si misura e si valuta. 7

Validità Attendibilità - Funzionalità Per ogni caratteristica tipologica delle abilità da rilevare e/o funzione valutativa o didattica da svolgere, è necessario impiegare uno strumento di accertamento delle competenze la cui struttura sia in un certo senso omologa a quella caratteristica e a quella specifica funzione. G.Domenici Validità La validità è la capacità di misurare il grado di acquisizione dell obiettivo che si intende accertare. Le prove sono valide se spaziano su un campione sufficientemente rappresentativo ti delle conoscenze e/o abilità che si intendono indagare. Questo campione deve essere fortemente ancorato al curricolo effettivamente svolto e tenere conto: a) degli obiettivi che ci si è dati, b) dei contenuti che si sono sviluppati, c) del tipo di scuola (la prova di italiano in un istituto professionale non può essere uguale a quella in un liceo), d) della metodologia didattica usata. 8

L attendibilità L attendibilità è la possibilità di predeterminare in modo univoco le risposte attese. Le prove sono attendibili se utilizzano sistemi di misura stabili ed omogenei e se hanno determinato preventivamente e senza ambiguità i criteri di interpretazione dei risultati. La funzionalità La funzionalità è riferita agli aspetti pratici dello svolgimento e della valutazione delle prove. Una prova è funzionale se ciò che si chiede di fare è enunciato in modo chiaro, se la valutazione è espressa in modo altrettanto chiaro e ottenuta in modo pratico e riconoscibile. 9