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1 INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III LA RICERCA EMPIRICA PARTE I PROF. LUCIANO GALLIANI
2 Indice 1 Introduzione alla Ricerca Empirica L osservazione partecipata e non partecipata...5 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente 2 Pagina 2 di 6
3 1 Introduzione alla Ricerca Empirica Parlando di ricerca empirica è necessario fare la distinzione tra una ricerca di natura osservativa e una ricerca di natura sperimentale. La ricerca di natura sperimentale si fonda sulla modifica di una situazione educativa esistente, intervenendo con un progetto prestabilito che viene realizzato utilizzando la relazione tra variabili indipendenti e variabili dipendenti. Introducendo un fattore di modifica sperimentale, si agisce in maniera tale da verificare se il risultato conferma o meno l ipotesi su cui si è fondato il progetto di ricerca. La ricerca osservativa, al contrario, non interviene sulla situazione educativa, per modificarla. La ricerca osservativa viene utilizzata in maniera sistematica dagli organismi educativi come la scuola perché non va a modificare sostanzialmente l attività formativa. I due concetti essenziali, introduttivi alla ricerca empirica di natura osservativa, riguardano: il che cosa osservare; il come osservare. Il che cosa osservare riguarda i comportamenti verbali e non verbali degli allievi, degli educandi, nella situazione che si sta prendendo in considerazione. Il come osservare riguarda: le procedure, che devono essere coerenti e ripetibili; gli standard che devono essere osservati nelle condizioni in cui si lavora. Bisogna definire un setting molto preciso del come muoversi durante l osservazione; la definizione delle tecniche di osservazione, ossia gli strumenti con cui annotare ciò che si sta osservando e quelli con cui codificare tale osservazione. Questi elementi sono determinanti per evitare gli errori tipici di un osservazione casuale non sistematica. Errori che possono essere imputati: all osservatore, che spesso è il formatore stesso. Questo osservatore risulta condizionato dai modi consueti con cui svolge l attività didattica, con cui conosce gli allievi, e quindi in qualche modo potrebbe essere prevenuto o già consapevole ad esempio dei limiti di un allievo. Quindi, in Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente 3 Pagina 3 di 6
4 qualche modo, nella codificazione e nella registrazione di dati potrebbe essere guidato dal suo sistema di attese; al soggetto che, sapendo di essere osservato, assume comportamenti che non sono quelli quotidiani. Gli psicologi parlano, in questo caso, di reattività del soggetto osservato ed è quindi una situazione da tenere sotto controllo per evitare interpretazioni errate di dati che normalmente non sono legati a comportamenti tradizionali. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente 4 Pagina 4 di 6
5 2 L osservazione partecipata e non partecipata Il primo punto importante di una ricerca osservativa sul campo è il ruolo determinante dell osservatore. I ruoli dell osservatore possono essere: o osservatore esterno non partecipante alla relazione educativa; o osservatore interno alla situazione che si vuole osservare, ma non partecipante; o osservatore interno alla situazione e partecipante della situazione che si vuole osservare. Nel primo caso si potrebbe verificare una situazione abbastanza normale. Un osservatore esterno non partecipante, trae sostanzialmente tre tipologie di informazioni dalla situazione osservata: informazioni inconsce (l atmosfera, il clima che regna nell ambiente osservato), cioè non volontarie; informazioni estranee agli intendimenti dell osservatore, che possono far perdere di vista la situazione che si vuole esaminare. Tal volta alcune di queste possono essere importantissime per comprendere e dare il giusto valore all evento; informazioni che riguardano i fenomeni che si vogliono indagare all interno del progetto di ricerca. Vi sono, poi, tre oggetti di questa osservazione: 1. i soggetti che si vogliono osservare, che rappresentano l oggetto centrale della ricerca; 2. le relazioni esistenti fra questi soggetti (rapporti di collaborazione, di antagonismo). Queste sono condizioni preesistenti all osservazione. Si tratta di comportamenti che si sono ben evidenziati nel progetto di ricerca, altrimenti si corre il rischio di potere equivocare i rapporti che intercorrono tra i membri del gruppo sottoposto all osservazione; 3. i rapporti determinati dalla situazione ambientale specifica da cui ognuno proviene tenendo presenti sia i valori, i modi di pensare, di comportarsi maturati in quell ambiente, sia quelli condizionati dall osservazione che devono necessariamente essere relazionati ai primi. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente 5 Pagina 5 di 6
6 Nella seconda situazione, invece, l osservatore si trova all interno della situazione osservata. Si stabiliscono, in questo caso, delle relazioni tra il soggetto osservatore e il soggetto osservato che vengono fortemente ad incidere sul risultato. La terza situazione è quella dell osservatore che è parte attiva della situazione. In questo caso si introduce una complicazione perchè rispetto alle due situazioni precedenti la novità è rappresentata dalle finalità educative che vengono filtrate dall osservatore e naturalmente dall osservato. L osservatore è anch egli attore delle azioni che vengono osservate. In questo caso, quindi, l osservatore ha delle finalità da raggiungere, adottando comportamenti che inducono l osservato a reagire, a modificare la propria azione, in funzione delle reazioni dell allievo. In questo tipo di situazione l insegnante-osservatore deve fare due operazioni: 1) deve astrarsi dalla situazione, per giudicare se il suo intervento funziona; 2) tornare ad essere un attore insieme all allievo. Questo tipo di modalità di azione crea non poche difficoltà, soprattutto quando l insegnante osservatore è da solo, non ha un altro osservatore esterno che possa aiutarlo a registrare e decodificare le osservazioni. Questa modalità dell osservatore partecipante parte attiva della situazione, deve essere sottoposta ad un accurato studio, definita minuziosamente in tutti i suoi aspetti poiché è molto difficile pensare che un osservatore possa far parte della situazione che vuole osservare ed avere, allo stesso tempo, la capacità di oggettivare il proprio comportamento oltre a quello dell allievo o degli allievi. Naturalmente più sono i soggetti da osservare, e più è difficile avere dei risultati probanti soprattutto se non si è costruito molto bene il setting delle regole che vanno osservate, delle azioni che vanno fatte e degli strumenti con cui registrare queste azioni. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente 6 Pagina 6 di 6
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