strumenti e modalità per la rilevazione dei bisogni OSSERVAZIONE E' un imprescindibile strumento
|
|
- Stefano Mattioli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 OSSERVAZIONE
2 strumenti e modalità per la rilevazione dei bisogni OSSERVAZIONE E' un imprescindibile strumento dell'armamentario dell'educatore con il quale può raccogliere ed organizzare informazioni secondo modalità più o meno strutturate In linea di principio è una modalità di norma utilizzata sempre (osservazione partecipante) durante il lavoro educativo
3 OSSERVAZIONE Il termine osservazione può riferirsi sia ad una forma di conoscenza quotidiana, sia ad una metodologia con presupposti scientifici utilizzata in varie scienze Ognuno di noi compie quotidianamente delle osservazioni. Che cosa differenzia l osservazione quotidiana e occasionale dall osservazione scientifica? L osservazione quotidiana o occasionale è molto più vicina al GUARDARE che all OSSERVARE
4 1. Spontaneità 2. Globalità 3. Attenzione diffusa 4. Casualità 5. Imprecisione 6. No registrazione 7. Teorie ingenue e implicite 8. Soggettività 1. Intenzionalità 2. Analiticità 3. Attenzione selettiva 4. Sistematicità 5. Precisione 6. Registrazione 7. Teoria scientifica 8. Intersoggettività Conoscenza tacita irriflessa Consapevolezza Riflessività
5 MITI Osservare non è registrare fedelmente e direttamente la realtà Osservare non è guardare. L osservazione muove sempre da un interesse, da una curiosità scientifica Osservare non è interpretare. L osservazione rappresenta un momento intermedio tra la percezione del fenomeno e la sua interpretazione
6 REALTA REALTÀ L osservazione individuale rimane costantemente esposta ai rischi della soggettività È impossibile stabilire confini netti tra chi osserva e chi viene osservato Osservare significa raccogliere informazioni accurate e complete su un fenomeno o un comportamento
7 REALTA Tempo e distensione Libertà intellettuale L osservazione è un attività complessa e impegnativa che richiede: Assenza di pregiudizi e preconcetti Consapevolezza di sé Capacità di Coinvolgimento disciplinato Capacità di sospendere il giudizio formazione
8 L osservazione nella ricerca Anni 1960: si comincia ad apprezzare la ricchezza delle metodologie di tipo osservativo Anni 1970: si registra un aumento delle ricerche che utilizzano il metodo osservativo. L approccio etologico favorisce l affermarsi dell osservazione come metodo scientifico rigoroso 1979: Ecologia dello sviluppo umano Urie Bronfenbrenner critica l abuso degli esperimenti di laboratorio L approccio ecologico dà più importanza alle ricerche sul campo rispetto a quelle in laboratorio
9 Diversi tipi di osservazione Non Partecipante L osservazione etologica Partecipante L osservazione etnografica L Infant Observation Controllata L osservazione quasi sperimentale (Piaget) L osservazione target child L osservazione in laboratorio ( Strange Situation )
10 L osservazione etologica S ispira alla teoria dell evoluzione di Darwin e più precisamente all etologia come studio scientifico del comportamento animale L osservatore non influenza il comportamento che intende studiare e annulla per quanto possibile la propria soggettività L osservazione avviene nell ambiente naturale in cui il comportamento si manifesta spontaneamente Il comportamento osservato viene descritto in modo dettagliato e obiettivo (etogramma) L osservazione è non partecipante e spesso dissimulata. L osservatore può utilizzare strumenti di audio-videoregistrazione
11 L osservazione etnografica Viene utilizzata per studiare culture altre o microculture L osservazione è partecipante: l osservatore prende parte per un tempo prolungato alla vita dei soggetti che studia fino a diventare uno di loro L osservatore deve conquistarsi l accesso al campo o comunità che vuole studiare, mostrando la massima disponibilità e il minimo controllo sulla situazione 11
12 L Infant Observation (Bick, 1964) Viene utilizzata per studiare la relazione madre-bambino e per formare la capacità di osservare L osservazione è neutrale e partecipe: l osservatore segue per un tempo prolungato lo sviluppo di un bambino partecipando alla situazione con la consegna di non agire 12 L osservatore viene a sua volta osservato da un piccolo gruppo che analizza e approfondisce i suoi protocolli osservativi autoosservazione e intersoggettività
13 OSSERVAZIONE PERCHE COME Chi / che cosa quando per quanto tempo dove
14 Non esiste un metodo di osservazione valido in assoluto, esistono obiettivi di ricerca diversi, cui corrispondono metodi osservativi in grado di fornire le informazioni nel modo più efficace ed accurato LA SCELTA DEL METODO E SUBORDINATA AGLI SCOPI CHE CI SI PREFIGGE DI RAGGIUNGERE CON L OSSERVAZIONE
15 Raccogliere dati di ricerca: intento conoscitivo Ricerca Educare: conoscere e migliorare l azione educativa e didattica Ricerca azione formazione
16 OSSERVAZIONE Il modo in cui l educatore guarda i soggetti e le situazioni in cui si trova ad operare è alla base di ogni momento dell azione educativa
17 Educare lo sguardo Tempo e distensione Libertà intellettuale L osservazione è un attività complessa e impegnativa che richiede: Assenza di pregiudizi e preconcetti Consapevolezza di sé Capacità di Coinvolgimento disciplinato Capacità di sospendere il giudizio formazione
18 OSSERVAZIONE e FORMAZIONE Adattamento dell Infant Observation ai contesti educativi Abbiamo bisogno di imparare non tanto qualcosa sugli esseri umani, ma piuttosto qualcosa dall esperienza reale con gli esseri umani.
19 Obiettivi formativi promuovere un atteggiamento di ascolto autentico; cogliere l importanza della vita emotiva nello sviluppo del pensiero e della persona approfondire la conoscenza dei soggetti nella loro specifica individualità; diventare consapevoli delle dinamiche emotive e relazionali nei processi educativi; sviluppare capacità di auto-osservazione; acquisire competenze autoriflessive e di lavoro in gruppo
20 Osservare il comportamento e riflettere sul suo significato, prendere in considerazione l impatto emotivo che gli altri hanno su di noi e utilizzare questa acquisizione come indizio prezioso per capire la natura della relazione che si è instaurata. Salzsberger, Polacco, Osborne, L esperienza emotiva nel processo di apprendimento e di insegnamento, Liguori. 1993
21 IMPARARE AD OSSERVARE 1. L esperienza dell osservazione diretta in famiglia 2. La scrittura del protocollo dell osservazione 3. L analisi dei protocolli in piccolo gruppo (seminario) con conduttore esperto
22 LA METODOLOGIA OSSERVATIVA 1. L osservazione partecipe: vedere e sentire NON SI VEDE BENE CHE COL CUORE. L ESSENZIALE E INVISIBILE AGLI OCCHI. A. DE SAINT-EXUPERY
23 LA METODOLOGIA OSSERVATIVA 1. La scrittura narrativa: scrivere approfondisce il pensiero un aspetto importante dell apprendere a osservare, una parte integrante dello sviluppo dell osservatore come sensibile strumento di registrazione. Rustin, 1989
24 LA METODOLOGIA OSSERVATIVA 1. Il gruppo: il momento scientifico del metodo
25 IMPARARE AD OSSERVARE Vedere di più e meglio Attenzione al dettaglio Attenzione al contesto osservare vuol dire acquisire la capacità di vedere un insieme, un tutto unitario vuol dire ricercare l intero e non la parte (Marcella Balconi)
26 IMPARARE AD OSSERVARE Intercettare i segnali Saperli leggere (decodificare) Cercare il significato dei linguaggi non verbali: il corpo, i gesti, il come delle parole Mantenere il contatto emotivo diventare sempre più consapevoli dei propri vissuti mentre si è impegnati nella relazione con l altro Non si vede bene che con il cuore, l essenziale è invisibile agli occhi (A. De Saint Exupery)
27 IMPARARE AD OSSERVARE cercare il significato Fare connessioni: riunire i segnali Fare ipotesi Sostare nell incertezza E il gruppo il momento scientifico del metodo
Tutti Diversi Tutti Uguali IV incontro, 10 dicembre 2013
Tutti Diversi Tutti Uguali IV incontro, 10 dicembre 2013 I bambini prima di essere speciali sono specifici: imparare a osservare i bambini per scoprire e valorizzare le loro diversità «TUTTI UGUALI, TUTTI
DettagliLuigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo Lo studio dello sviluppo
Osservare o misurare il comportamento dei neonati e dei bambini comporta sfide particolari e peculiari. Per esempio per stabilire cosa un soggetto adulto pensa relativamente a un argomento uno psicologo
DettagliL OSSERVAZIONE IN CLASSE. Appunti di metodologia per il tirocinio osservativo
L OSSERVAZIONE IN CLASSE Appunti di metodologia per il tirocinio osservativo OSSERVAZIONE pratica comune utilizzata per conoscere la realtà Guardare, vedere, osservare sono la stessa cosa? L OSSERVAZIONE
DettagliL OSSERVAZIONE RECIPROCA: IDENTITA E FUNZIONI. dc
L OSSERVAZIONE RECIPROCA: IDENTITA E FUNZIONI dc 12-13.12.17 L'osservazione tra pari o osservazione peer to peer, costituisce un momento centrale del percorso formativo e richiede una stretta vicinanza
DettagliLo scrivano intelligente
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Seminari metodologici propedeutici al tirocinio a.a. 2012/2013 Lo scrivano intelligente Documentare il proprio tirocinio nella relazione
DettagliCURRICOLO DI SCIENZE
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CORTE FRANCA CURRICOLO DI SCIENZE CONDIVISIONI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA Finalità Osservazioni dei fatti loro e interpretazioni attraverso il metodo scientifico. Promozione
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia. Seminari metodologici propedeutici al tirocinio a.a. 2011/2012.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Seminari metodologici propedeutici al tirocinio a.a. 2011/2012 Fare e pensare: il tirocinio curricolare come occasione per apprendere dall'esperienza
DettagliLa ricerca sociale: metodologia e tecniche
La ricerca sociale: metodologia e tecniche [Corso di Sociologia generale] a.a. 2015 2016 Docenza: Pierpaola Pierucci - Mail: pierpaola.pierucci@unife.it METODOLOGIA Riflessione sulle pratiche di ricerca
DettagliIstituto Comprensivo di Sissa Trecasali Allegato 2.E al Piano Triennale dell Offerta Formativa 2016/19 CURRICOLO DI SCIENZE SCUOLA DELL INFANZIA
CURRICOLO DI SCIENZE SCUOLA DELL INFANZIA OBIETTIVI FORMATIVI TRAGUARDI Obiettivi riferiti all intero percorso della scuola dell infanzia OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Osservare con attenzione
DettagliIl Bosco. Una crescita autonoma e globalmente efficace per la collaborazione e il senso di gruppo. Centro San Carlo Anno scolastico
Il Bosco Una crescita autonoma e globalmente efficace per la collaborazione e il senso di gruppo Progetto Bosco Vivere la natura con rispetto e interesse IDEA DI FONDO L intento è quello di proporre un
DettagliLa ricerca sociale: l osservazione partecipante. [Corso di Sociologia generale] a.a
La ricerca sociale: l osservazione partecipante [Corso di Sociologia generale] a.a. 2017-2018 Docenza: Pierpaola Pierucci pierpaola.pierucci@unife.it Riflessione sulle pratiche di ricerca sociologica per
DettagliP I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E
I S T I T U T O C O M P R E N S I V O T I V O L I C E N T R O I I S C U O L A D E L L I N F A N Z I A P l e s s i I. G i o r d a n i e S. P o l o d e i C a v a l i e r i a. s. 2 0 1 3-2 0 1 4 P I A N O
DettagliProgrammazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA FILONE N 5: APPLICAZIONE DEL PENSIERO MATEMATICO E SCIENTIFICO
INDICATORE ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classi 3^A-B a.s. 2017-2018 FILONE N 5: APPLICAZIONE DEL PENSIERO MATEMATICO E SCIENTIFICO
DettagliApproccio ingenuo La percezione corrisponde alla realtà (presenzione di verità) Assolutezza i punti di vista Giudica l Altro Rigidità di pensiero
OSSERVAZIONE INGENUA Approccio ingenuo La percezione corrisponde alla realtà (presenzione di verità) Assolutezza i punti di vista Giudica l Altro Rigidità di pensiero OSSERVAZIONE COMPETENTE Approccio
DettagliPROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe I Fisica
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE PROFESSIONALE AGRARIA Mario Rigoni Stern Bergamo PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe I Fisica Pagina 1 di 7 COMPETENZE AREA DI ISTRUZIONE GENERALE (PROFESSIONALE)
DettagliLA STRATEGIA DI LAVORO IN CLASSE. Centro Formazione Insegnanti Rovereto, 31 agosto 2010 Renata Attolini
LA STRATEGIA DI LAVORO IN CLASSE. Centro Formazione Insegnanti Rovereto, 31 agosto 2010 Renata Attolini PRIMA FASE il bambino fa qualcosa di concreto, pasticcia, posto in una situazione facile da padroneggiare
DettagliL insegnante: un profilo di qualità
LA FORMAZIONE DEI FORMATORI DEGLI INSEGNANTI Educare lo sguardo. La qualità delle relazioni a scuola (G. Messetti) Rovereto, 11 dicembre 2010 L insegnante: un profilo di qualità Professionista riflessivo
Dettagli* * * nuovi occhi * Laboratorio per_formativo nei territori straordinari dell arte. a cura di Marco Peri
* nuovi occhi * Laboratorio per_formativo nei territori straordinari dell arte a cura di Marco Peri Per visitare il museo in modo attivo basta essere curiosi e usare l'immaginazione. E sono proprio l'entusiasmo
DettagliContributi per la riflessione, l approfondimento e il confronto
LA COSTRUZIONE DEL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PER L ALUNNO DISABILE Contributi per la riflessione, l approfondimento e il confronto Linda Branca Franca Gotti Carla Torri Sommario argomenti L osservazione
DettagliLe note etnografiche e la relazione finale
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Seminari metodologici propedeutici al tirocinio a.a. 2014/2015 Le note etnografiche e la relazione finale PhD. Emanuela Spaggiari IL TIROCINIO
DettagliMaria Xanthoudaki. Il Museo: Una rivoluzione copernicana. Direttore dei Servizi Educativi e deirapportiinternazionali
1 Maria Xanthoudaki Direttore dei Servizi Educativi e deirapportiinternazionali Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Il Museo: Una rivoluzione copernicana Obiettivi 2 Gli
DettagliLuigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo. Lo studio dello sviluppo
Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo Lo studio dello sviluppo 1 Qual è la natura del cambiamento che caratterizza lo sviluppo? CAMBIAMENTO QUANTITATIVO CAMBIAMENTO QUALITATIVO Comportamentismo
DettagliUNITÀ DI APPRENDIMENTO N
SCUOLA MEDIA STATALE VIRGILIO CREMONA UNITÀ DI APPRENDIMENTO N DATI IDENTIFICATIVI TITOLO: C è tempo per ANNO SCOLASTICO: 2005/2006 DESTINATARI: Classi prime della Scuola Media Virgilio DISCIPLINE COINVOLTE:
DettagliL osservazione per migliorare le relazioni e la pratica didattica
L osservazione per migliorare le relazioni e la pratica didattica Osservazione naturalistica o etnografica: Si registra ciò che accade- osservazione sul campo Non si interviene né si provocano stimolazioni
DettagliPIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI III ANNUALITÀ AMBITO 10 CALABRIA A. S. 2018/2019 UNITÀ FORMATIVE PROPOSTE
LICEO DELLE SCIENZE UMANE E LINGUISTICO "G. MAZZINI" LOCRI (LINGUISTICO - SCIENZE UMANE - SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO SOCIALE ) Corso G. Matteotti, 23 (89044) Locri (RC) - TEL. 0964 20439 e-mail: rcpm02000l@istruzione.it
DettagliLa didattica per competenze e la valutazione autentica
La didattica per competenze e la valutazione autentica 3333174990 sepulvi Francavilla di Sicilia,18 febbraio 2019 @sepulvi 1 La didattica per competenze e la valutazione autentica Il nostro percorso: 12
DettagliI seminario: Che cos è il tirocinio curricolare?
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea in Scienze dell educazione Seminari metodologici propedeutici al tirocinio A.A. 2009/2010 I seminario: Che cos è il tirocinio
DettagliOsservazione sistematica e documentazione
Osservazione sistematica e documentazione L osservazione sistematica La scelta pedagogica della centralità del bambino e di un suo ascolto attento si traduce in un osservazione sistematica e partecipe
DettagliCURRICULUM SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA SCIENZE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Giulio Bevilacqua Via Cardinale Giulio Bevilacqua n 8 25046 Cazzago San Martino (Bs) telefono 030 / 72.50.53 C.F. 91014190176;
DettagliIl Counselling è una libera professione (a carattere non ordinistico) regolamentata dalla legge 4/2013.
Professione Counsellor Il Counselling è una libera professione (a carattere non ordinistico) regolamentata dalla legge 4/2013. Chi è il counsellor? E un professionista della relazione d aiuto. Fornisce
Dettaglidr.ssa Lorella Gabriele
dr.ssa Lorella Gabriele Obiettivo del corso Fornire metodologie, strategie per riconoscere e decodificare il linguaggio del corpo. Parte teorica Parte laboratoriale Argomenti Linguaggio Linguaggio e Comunicazione
DettagliCOMUNICARE LA DIAGNOSI ALL INTERNO DEI PROGRAMMI DI SCREENING DELLA REGIONE PIEMONTE: STRATEGIE RELAZIONALI PER AFFRONTARE LE CRITICITÁ
COMUNICARE LA DIAGNOSI ALL INTERNO DEI PROGRAMMI DI SCREENING DELLA REGIONE PIEMONTE: STRATEGIE RELAZIONALI PER AFFRONTARE LE CRITICITÁ DOTT.SSA MANUELA NEGRO SCREENING CITOLOGICO MAMMOGRAFICO COLORETTALE
DettagliProgrammazione e documentazione nei contesti educativi. Consulente Istituto degli Innocenti
Programmazione e documentazione nei contesti educativi Jessica Magrini Consulente Istituto degli Innocenti La progettazione costituisce un aspetto fondamentale del lavoro educativo. Progettare vuol dire
DettagliMETODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO LUMSA 2017-18 Giulia Pecora giulia.pecora@uniroma1.it OGGI PARLEREMO DI Origini del metodo osservativo Confronto fra quattro diversi approcci
DettagliRicerca qualitativa: Focus group
Corso Metodologia della Ricerca Psicosociale - Prof. Patrizia Romito Ricerca qualitativa: Focus group Dott.ssa Lucia Beltramini Trieste, 22 dicembre 2010 Focus group: definizione Focus group Tecnica di
DettagliCURRICOLO PER COMPETENZE TRASVERSALI
Allegato A CURRICOLO PER COMPETENZE TRASVERSALI Ambito individuale: favorire la crescita, l'autonomia e la fiducia in se stessi termine della Prende coscienza di sé, riconosce i propri pensieri, i propri
DettagliPEDAGOGIA GENERALE Prof.ssa Giuliana Sandrone MODULO 2
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO PEDAGOGIA GENERALE 1 25124 (A.A. 2016/2017) Prof.ssa Giuliana Sandrone MODULO 2 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Bertagna G., Triani P., Dizionario di didattica Voce:
DettagliDidattica delle Scienze
LUMSA Scienze della Formazione Primaria a.a.2017-2018 Didattica delle Scienze Prof. Alessandra Feraco Obiettivi formativi del corso Apprendimento delle nozioni fondamentali legate alle scienze degli esseri
DettagliProgrammazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 4A De Amicis a.s
INDICATORE esplorare e descrivere oggetti e materiali Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 4A De Amicis a.s. 2018-2019 FILONE* 5 Applicazione del pensiero matematico e scientifico
DettagliIndice. 1 Le fasi della ricerca osservativa Le tecniche e gli strumenti L analisi del comportamento docente...7
INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III LA RICERCA EMPIRICA PARTE II PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Le fasi della ricerca osservativa...3 2 Le tecniche e gli strumenti...5 3 L analisi del comportamento
DettagliC T S Centro. Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati. a.s Territoriale di Supporto T R E V I S O
C T S Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati a.s. 2018-2019 Argomenti C T S Centro Territoriale di T R E V Supporto I S O La normativa
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE P. S. DI GUARDO - QUASIMODO - CATANIA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE P. S. DI GUARDO - QUASIMODO - CATANIA Sede centrale: Via Vitale 22 - Tel. 095-7440026 fax 0957441720 Sede Scuola Secondaria: Via A. D Agata 16 tel. 095-421938 fax 095-7441473
DettagliIL SENSO DELLA PSICOLOGIA
INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------
DettagliPROGETTO BIBLIOTECA. Anno Scolastico
PROGETTO BIBLIOTECA Anno Scolastico 2016-2017 PREMESSA L'innovazione della scuola passa anche per le biblioteche scolastiche che dovrebbero diventare, nell'idea del Ministero dell'istruzione, dei laboratori
DettagliCome una farfalla sul muro: osservare durante il tirocinio
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Seminari metodologici propedeutici al tirocinio a.a. 2012/2013 Come una farfalla sul muro: osservare durante il tirocinio Ph.D. Emanuela
DettagliAlla scoperta di me stesso
ISTITUTO COMPRENSIVO MENDICINO Anno scolastico 2015/2016 Progetto di educazione all affettività e alla sessualità Alla scoperta di me stesso Crescita, sviluppo e cambiamenti del corpo, degli aspetti psicologici
DettagliDALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO
IRRE Toscana 28-29 ottobre 2004 Seminario di studi La qualità nei sistemi educativi DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO Mario Castoldi DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO QUALE IDEA
DettagliIO IMPARO COSI. Scuola Secondaria di primo grado A. Manzoni
Docenti responsabili del progetto Irene Mamoli Maria Grazia Mancuso Ludovica Manghi Elena Mussini Daniela Rondini Mariacristina Verona Docente tutor Elena Mussini Classi coinvolte 1 A A 1 A B 1 A C 1 A
DettagliCLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO SCIENZE DISCIPLINE TRASVERSALI SCIENZE TRAGUARDI FORMATIVI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE
DettagliL'educazione al paesaggio: leggere il paesaggio per capire il mondo
La comprensione del paesaggio e la prevenzione del rischio idro-meteorologico Torino, 23 febbraio 2018 L'educazione al paesaggio: leggere il paesaggio per capire il mondo Alessia De Nardi Dottore di Ricerca
DettagliENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione e della Formazione.
PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI ( DM 177/2000, art. 4 ) ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione
DettagliINTRODUZIONE D.D IVREA III CIRCOLO
INTRODUZIONE Il percorso scientifico condivide l intento di sviluppare negli alunni un atteggiamento curioso nei confronti della realtà, mettendolo in grado do osservarla, di interpretarla, per poterla
DettagliPROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe I Geografia
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE PROFESSIONALE AGRARIA Mario Rigoni Stern Bergamo PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe I Geografia Pagina 1 di 6 COMPETENZE AREA DI ISTRUZIONE GENERALE (PROFESSIONALE)
DettagliScuola Primaria Classe quinta
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo R. Franceschi Via Concordia, 2/4-20090 Trezzano sul Naviglio (MI) Tel. 02 48 40 20 46 - Fax 02 48 49 01 97 E-mail: segreteria@icfranceschi.gov.it
DettagliL ORGANIZZAZIONE identità autonomia competenza cittadinanza identità autonomia competenza
L ORGANIZZAZIONE La scuola dell infanzia vede il bambino in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti e la cultura. A tale proposito l organizzazione si propone di promuovere la formazione
DettagliClasse: 1 A/OS Docente: Marianna Brizzi PIANO Di LAVORO
Classe: 1 A/OS Docente: Marianna Brizzi PIANO Di LAVORO Libro di testo: A. Condolf, E. Riccò, Istruzioni per l uso, Metodologie Operative 1, Edizione: Clitt Altri consigliati: Ricerche su internet per
DettagliPIANO DI LAVORO ANNUALE
MONOENNIO - ITALIANO OBIETTIVI MINIMI 1.PARLARE/ASCOLTARE: usare il codice verbale orale in modo significativo. a. Mantenere l attenzione sul messaggio orale avvalendosi dei diversi linguaggi verbali e
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF
ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento
DettagliSCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE E DIDATTICHE
LICEO DELLE SCIENZE UMANE SACRO CUORE SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE E DIDATTICHE ANNO SCOLASTICO 2015/16 CLASSE 4^A DATA 14 OTTOBRE 2015 1. SITUAZIONE IN INGRESSO - Esito test e osservazioni:
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ALIGHIERI - TANZI MOLA DI BARI ANNO SCOLASTICO 2011/1012
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ALIGHIERI - TANZI MOLA DI BARI ANNO SCOLASTICO 2011/1012 ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO (Scienze, Geografia, Tecnologia, Scienze Motorie) L asse scientifico-tecnologico ha l
DettagliSCELTA DEL PROGETTO: Il progetto di quest anno vuole dare a questi ragazzi la possibilità di conoscere, usare, manipolare, trasformare materiali diver
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO 1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Via Pozzo San Paolo s.n.c. Telefax 0775/288628 03025 Monte San Giovanni
DettagliTITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO
PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI (DM 177/00 - Direttiva 90/03) ENTE: AGENZIA DI FORMAZIONE "LA SCUOLA" BRESCIA Periodo I
DettagliEDUCAZIONE DEGLI ADULTI: DALLA TEORIA ALLA PRATICA
EDUCAZIONE DEGLI ADULTI: DALLA TEORIA ALLA PRATICA Elena Zanfroni Università Cattolica del Sacro Cuore IL SENSO DELL EDA OGGI Da dove partire? EDUCAZIONE = processo attraverso cui ogni soggetto umano diventa
DettagliProgrammazione didattico-educativa d Istituto FILONE N 10 : COMPETENZA SOCIALE E CIVICA SI ASSUME LE PROPRIE RESPONSABILITA
Programmazione didattico-educativa d Istituto SCUOLA SECONDARIA FILONE N 10 : SOCIALE E CIVICA SI ASSUME LE PROPRIE RESPONSABILITA È consapevole dei propri doveri e diritti. Si assume responsabilità per
DettagliParte i. La didattica tra implicito ed esplicito
17 Parte i La didattica tra implicito ed esplicito 18 19 capitolo primo leggere l insegnamento 1.1. Definire e rappresentare l insegnamento Siamo messi di fronte alla rappresentazione di una grande varietà
DettagliClasse I COMPETENZE OB. APPRENDIMENTO CONOSCENZE METODOLOGIA ATTIVITA' VERIFICHE VALUTAZIONE. Creare un clima positivo e di partecipazione.
A:S: 2012/2013 DISCIPLINA: SCIENZE Classe I COMPETENZE OB. APPRENDIMENTO CONOSCENZE METODOLOGIA ATTIVITA' VERIFICHE VALUTAZIONE INDIVIDUARE LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEGLI ESSERI VIVENTI E NON. -Esplorare
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA IMMAGINI, SUONI E COLORI
1 PTOF 2015/2018 CURRICOLO VERTICALE CAMPO DI ESPERIENZA: IMMAGINI, SUONI E COLORI SCUOLA DELL INFANZIA IMMAGINI, SUONI E COLORI CAMPO DI ESPERIENZA: IMMAGINI, SUONI E COLORI (Esprimersi e comunicare)
Dettagliinteragire con l ambiente naturale e sociale che lo circonda per offrire il proprio contributo personale; DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI
Piano dell Offerta Formativa a.s. 2010 2011 5.2 SCUOLA PRIMARIA In linea con la proposta dei Programmi del 1985, con le Norme generali per la Scuola dell Infanzia e della Scuola Primaria del Decreto Legislativo
DettagliPeriodi di svolgimento periodo I II III IV. marzo maggio verifica finale fine novembre fine gennaio fine marzo fine maggio.
PIANO DELLE UNITA DI APPRENDIMENTO Indirizzo: Servizi Socio Sanitari Articolazione Livello Classe: Primo biennio Disciplina: Metodologie operative Periodi di svolgimento periodo I II III IV lezione ottobre
DettagliDiletta Priami, Paola Ferri, Vanessa Vivoli. 20 novembre dai risultati della ricerca-azione
Proposte di linee di indirizzo per la formazione tutoriale Diletta Priami, Paola Ferri, Vanessa Vivoli 20 novembre 2013 dai risultati della ricerca-azione azione come sviluppare e mantenere le competenze
DettagliLA RETE Abilità comunicative e relazionali a scuola
CORSO UST- AMBITO TERRITORIALE TORINO RUOLO E FUNZIONE DELL INSEGNANTE DI SOSTEGNO PER PROMUOVERE L INCLUSIONE ATTRAVERSO LA PROGETTAZIONE IN ICF MARIA EMILIA SEIRA OZINO LA RETE Abilità comunicative e
DettagliSyllabus Descrizione del Modulo
Syllabus Descrizione del Modulo Titolo del modulo: Psicologia dello sviluppo e dell educazione 1 Numero del modulo nel piano degli studi: 4 Responsabile del modulo Alessandra Farneti Corso di studio: Corso
DettagliOccorre la mediazione dell adulto per cogliere le esigenze proprie ed altrui.
COMPETENZA IMPARARE AD IMPARARE Sapersi relazionare anno scolastico 2013-14 Oh che bel castello: la trasmissione di ciò che abbiamo scoperto ai bambini piccoli Classe V Ins. Bianco Antonella Dimensioni
DettagliLETTURA E DECODIFICAZIONE DELLE IMMAGINI
LETTURA E DECODIFICAZIONE DELLE IMMAGINI nella Secondaria Superiore ANALISI DEL NODO DISCIPLINARE Cosa insegnare in quanto significativo Le componenti della comunicazione visiva facenti parte della Teoria
DettagliPeriodo indicativo di realizzazione dell intervento Numero ore di intervento Numero di incontri. Descrizione della prestazione richiesta
ATTIVITA E PROGETTI PER L ARRICCHIMENTI DELL OFFERTA FORMATIVA PER L A.S. 2018/2019 CHE PREVEDONO IL COINVOLGIMENTO DI ESPERTI ESTERNI ALL ISTITUZIONE SCOLASTICA Attività/Proget to Aree Descrizione della
DettagliProgrammazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 5^ A a.s
Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 5^ A a.s. 2018-2019 FILONE N 5: APPLICAZIONE DEL PENSIERO MATEMATICO E SCIENTIFICO INDICATORE: ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI
DettagliLA RELAZIONE EDUCATIVA. Progetto Mentor 17 novembre 2014 Dott.ssa Arianna Zanetti
LA RELAZIONE EDUCATIVA Progetto Mentor 17 novembre 2014 Dott.ssa Arianna Zanetti La relazione educativa e essenzialmente una relazione tra persone però si differenzia in quanto ha caratteristiche precise
DettagliCLASSE SECONDA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
CLASSE SECONDA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO SCIENZE DISCIPLINE TRASVERSALI TUTTE TRAGUARDI FORMATIVI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE
DettagliOSSERVAZIONE COME STILE EDUCATIVO
OSSERVAZIONE COME STILE EDUCATIVO OSSERVAZIONE COME STILE EDUCATIVO LUOGO DI INCONTRO TRA I BISOGNI DEL BAMBINO E L INTENZIONALITÀ EDUCATIVA DELL ADULTO QUALITA PEDAGOGICA FONDANTE LO STILE EDUCATIVO DI
DettagliPROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI SCIENZE SCUOLA PRIMARIA
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI SCIENZE SCUOLA PRIMARIA a.s. 2016-2017 CLASSE PRIMA Sa identificare materiali e loro Comprendere fenomeni legati alla realtà Impara a rispettare adeguati comportamenti rispetto
DettagliLA METODOLOGIA EDUCATIVA FUNZIONALE NELLO SVILUPPO DEL BAMBINO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA:
Il Melograno organizza un corso di Formazione sul tema LA METODOLOGIA EDUCATIVA FUNZIONALE NELLO SVILUPPO DEL BAMBINO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA: Ritmi del corpo, ritmi di vita, ritmi di apprendimento:
DettagliIntervenire per esprimere idee, pareri.
Ordine di scuola Primaria Classe prima Disciplina SCIENZE Competenza chiave europea di riferimento Competenza di base in scienza e tecnologia Imparare ad imparare Traguardi per lo sviluppo della competenza
DettagliLe tecniche della ricerca sociale
Le tecniche della ricerca sociale La survey Rilevare informazioni a) interrogando (domande) b) gli stessi individui oggetto della ricerca c) appartenenti a un campione rappresentativo d) mediante una procedura
DettagliCircolo Didattico di Borgo San Giacomo (Brescia) - CURRICOLO DI CIRCOLO
M A T E M A T I C O - S C I E N T I F I C O - T E C N O L O G I C A D I S C I P L I N E - F I N A L I T À - E L E M E N T I E S S E N Z I A L I I curricoli delle discipline che costituiscono l'area devono
DettagliIntervento di Daniela Bedogni, foto di Antonella Barbieri
Asilo Nido Cappuccetto Rosso Scuola dell Infanzia statale Mago di Oz Sezioni nido: rossa, verde, gialla, blu Sezioni infanzia: 1-3 - 4 Educatrici: Borghi M. Cristina, Giuliani Franca, Grandi Mariangela,
DettagliLe attività laboratoriali: progettazione, organizzazione e valutazione. 10 marzo 2017 Prof. Giuseppe Elia
Le attività laboratoriali: progettazione, organizzazione e valutazione 10 marzo 2017 Prof. Giuseppe Elia Nella metodologia della didattica laboratoriale abbiamo affermato che il docente non è più colui
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s
Scuola Primaria ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE FRATELLI CASETTI CREVOLADOSSOLA (VB) WWW.iccasetti.gov.it PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015 PROGRAMMAZIONE DI SCIENZE COMPETENZE CHIAVE - competenze di
DettagliLA PREVENZIONE DIDATTICA DEL DISAGIO SCOLASTICO. M. Muraglia CIDI
Maurizio Muraglia ITC Pareto 16 febbraio 2009 LA PREVENZIONE DIDATTICA DEL DISAGIO SCOLASTICO il curricolo complesso e integrato relazioni saperi metodi TRE ASSI DI RICERCA SAPERI MEDIAZIONE DIDATTICA
DettagliLA METODOLOGIA EDUCATIVA FUNZIONALE PER FACILITARE I PROCESSI DI APPRENDIMENTO E PREVENIRE LE DIFFICOLTÀ SCOLARI: Il bambino competente
Il Melograno organizza un corso di Formazione sul tema LA METODOLOGIA EDUCATIVA FUNZIONALE PER FACILITARE I PROCESSI DI APPRENDIMENTO E PREVENIRE LE DIFFICOLTÀ SCOLARI: Il bambino competente Il corso in
DettagliSCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE DIDATTICHE. Disciplina: Diritto /Economia Classe: 1^ B AFM A.S. 2014/15 Docente: Mariarosaria Nuzzi
Disciplina: Diritto /Economia Classe: 1^ B AFM A.S. 2014/15 Docente: Mariarosaria Nuzzi ANALISI DI SITUAZIONE - LIVELLO COGNITIVO La classe si è presentata lenta e poco reattiva agli approcci metodologici
DettagliCOMPETENZE SPECIFICHE ABILITÀ CONOSCENZE ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI
SCUOLA PRIMARIA SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA OSSERVA E DESCRIVE L AMBIENTE CHE LO CIRCONDA CLASSE PRIMA- SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITÀ CONOSCENZE Sviluppare
DettagliCLASSI TERZE anno scolastico.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE DI SOPRA SCUOLA PRIMARIA PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE SCIENZE CLASSI TERZE anno scolastico. TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA 1
DettagliPROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia
DettagliObiettivi di apprendimento
UNITA DI APPRENDIMENTO N. 1 Disciplina: SCIENZE Utenti destinatari: CLASSI QUARTE Denominazione: IL MONDO DELLE SCIENZE Competenze chiave europee Competenze di base in campo scientifico e tecnologico Imparare
DettagliL OSSERVAZIONE: UNO STRUMENTO FONDAMENTALE L OSSERVAZIONE
L OSSERVAZIONE: UNO STRUMENTO FONDAMENTALE L OSSERVAZIONE L osservazione è una forma di rilevazione finalizzata all esplorazione/conoscenza di un determinato fenomeno. Consiste nella descrizione il più
DettagliProgetto Apprendimenti e competenze: dalla condivisione alla certificazione
Progetto Apprendimenti e competenze: dalla condivisione alla certificazione Ufficio Scolastico Provinciale di Pesaro e Urbino in collaborazione con Scienze della Formazione, Università di Urbino a.s. 2008-2009
DettagliIstituto comprensivo Brigata Sassari SASSARI Anno Scolastico
Istituto comprensivo Brigata Sassari SASSARI Anno Scolastico 2017-2018 PROGETTAZIONE ANNUALE CLASSE: PRIMA DISCIPLINA: SCIENZE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA L
DettagliPeriodi di svolgimento periodo I II III IV. novembre gennaio. marzo maggio verifica finale fine novembre fine gennaio fine marzo fine maggio
FILE 0-A Linee guida Par. 4 PIANO DELLE UNITA DI APPRENDIMENTO Indirizzo: Servizi Socio Sanitari Articolazione Livello Classe: Primo biennio Disciplina: Metodologie operative Periodi di svolgimento periodo
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO "Francesco Nullo" BERGAMO
ISTITUTO COMPRENSIVO "Francesco Nullo" BERGAMO IMPARARE AD IMPARARE: un percorso che parte da lontano rigidità e condizioni di non continuità che, in alcuni casi, ostacolano la piena realizzazione delle
Dettagli