Indice. 1 Modello della ricerca pedagogica di natura empirica La ricerca orientata alla conoscenza e la ricerca orientata alle decisioni...
|
|
- Federica Bernardi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE II METODOLOGIA DELLA RICERCA PEDAGOGICA PROF. LUCIANO GALLIANI
2 Indice 1 Modello della ricerca pedagogica di natura empirica La ricerca orientata alla conoscenza e la ricerca orientata alle decisioni Integrazione dei metodi quantitativi e qualitativi di 10
3 1 Modello della ricerca pedagogica di natura empirica Nella lezione precedente è stata analizzata la diversa articolazione della pedagogia che si può suddividere in: pedagogia teoretica; pedagogia clinica; pedagogia sperimentale. La metodologia della ricerca pedagogica può essere divisa sostanzialmente in due parti: una metodologia della ricerca teorica; una metodologia della ricerca empirica. Per ricerca empirica si intende una ricerca che fa riferimento a fatti, teorie e concetti, pertanto le osservazioni empiriche consentono di descrivere un fenomeno al fine di estrapolare delle leggi generali rispetto allo studio di eventi, di processi, di contesti. Queste osservazioni empiriche fanno da base anche per la costruzione delle teorie pedagogiche. Si pensi, alle teorie dell apprendimento che ispirano le teorie dell insegnamento. Fino al secolo scorso si riteneva che la teoria comportamentista dell apprendimento, fondata sulla relazione stimolo-risposta, bastasse a spiegare i comportamenti di apprendimento di bambini, ragazzi e adulti. Il cambiamento radicale si ha con il Cognitivismo di seconda generazione che prende le distanze sia dal Comportamentismo sia da un certo Cognitivismo modello H.I.P. (Human Information Processing), detto appunto Cognitivismo di prima generazione Lo studio del pensiero, dei modi in cui la mente funziona, ha permesso di capire che la teoria comportamentista era insufficiente a spiegare le modalità con cui si apprende e si comunica. Anche la teoria cognitivista è stata successivamente integrata, e si è giunti a sostenere che la costruzione della conoscenza non avviene più solo attraverso una modalità di relazione con la realtà che viene studiata, ma attraverso una costruzione sociale della conoscenza, che oggi viene definita Costruttivismo sociale. 3 di 10
4 Le tre teorie dell apprendimento hanno ispirato, nel tempo, tre teorie dell insegnamento. 1. La teoria comportamentista ha ispirato una teoria trasmissiva dell insegnamento: le conoscenze vengono trasmesse dall insegnante all allievo e quest ultimo deve comprenderle, acquisirle, organizzarle a livello mentale, memorizzarle e, sostanzialmente, nella fase di verifica e valutazione degli apprendimenti, ripeterle al docente. 2. La teoria cognitivista ha comportato una teoria interazionista dell insegnamento: non si assiste più alla trasmissione di nozioni da un emittente ad un ricevente, ma ad una modalità interattiva di feedback progressivi del docente rispetto all allievo, ma anche dell allievo rispetto al docente. L allievo è emittente e ricevente così come il docente non è solo trasmittente. Questa modalità interattiva è stata applicata anche a livello tecnologico: è possibile che al posto del docente vi sia un programma organizzato, un software rispetto al quale il soggetto diventa interattivo, ha la possibilità, cioè, di ricevere le risposte in funzione delle proprie azioni. Si pensi all organizzazione della conoscenza di natura interattiva, e a come l introduzione del computer nei processi di insegnamento, abbia prodotto elementi di innovazione. 3. La teoria costruttivista ha determinato, sul piano dell insegnamento, lo sviluppo di un apprendimento cooperativo, attraverso la rete, come ad esempio Internet, ma anche all interno delle classi reali in cui si produce istruzione ed educazione. L importanza dell adozione di teorie nella ricerca è dovuta al fatto che esse ispirano le modalità con cui si fa ricerca e nello stesso tempo si sottopongono a verifica empirica. Si riporta di seguito uno schema esemplificativo degli argomenti trattati: 4 di 10
5 Figura 1: Modello della ricerca pedagogica di natura empirica 5 di 10
6 2 La ricerca orientata alla conoscenza e la ricerca orientata alle decisioni La ricerca empirica può avere due grandi campi di applicazione: una ricerca orientata alla conoscenza; una ricerca orientata alle decisioni. In ambito educativo, esistono, però, dei limiti alla ricerca. 1. Il primo limite è di natura deontologica. Quando si conduce una ricerca bisogna sempre tenere in conto il fatto che si esaminano delle persone, spesso in età dello sviluppo e, quindi, non si può condurre una ricerca che ha come finalità quella di modificare, violentare la crescita dei soggetti, ma è necessario condurre lo studio nel rispetto dell identità delle persone. 2. Il secondo limite è legato al contesto in cui si svolge la ricerca. Fare ricerca nella scuola o nella famiglia significa rispettare il normale equilibrio dello specifico contesto analizzato. 3. Il terzo limite è rappresentato, invece, dagli attori dei contesti di ricerca. Infatti, nel momento in cui si conduce la ricerca, gli operatori educativi devono essere aiutati al fine di divenire essi stessi dei ricercatori. Se si adottano metodi quantitativi, nella ricerca orientata alla conoscenza, si privilegia la ricerca sperimentale, se invece, si usano metodi qualitativi si conduce una ricerca idiografica di natura interpretativa dei singoli soggetti o casi. La ricerca orientata alle decisioni, se adotta metodi quantitativi, dà vita ad una ricerca operativa, se invece usa metodi qualitativi produce la ricerca-azione. Le finalità della ricerca educativa sono: la comprensione, intesa come attività finalizzata a rilevare il collegamento logico con gli altri eventi (ad esempio il collegamento logico tra gli esiti scolastici, il profitto degli allievi, il contesto familiare e il ceto sociale è utile per comprendere i risultati finali del processo di apprendimento). 6 di 10
7 La predizione, al fine di conoscere ciò che avverrà. Predizione significa creare un rapporto empirico con gli eventi antecedenti, in modo tale da apportare miglioramenti o prendere provvedimenti rispetto ai processi che probabilmente si svolgeranno nel modo previsto. Il controllo degli eventi di natura educativa. Tutto il sistema di valutazione, di natura formativa e sommativa all interno di tutti i sistemi educativi, tende a controllare i processi formativi. Per fare ciò è necessario manipolare variabili indipendenti, connesse funzionalmente per ottenere risultati, cioè delle variabili dipendenti di miglioramento. La ricerca scientifica intorno agli eventi educativi tende, dunque a comprendere, predire, controllare ed è per questo che si parla di pedagogia sperimentale, una disciplina che adotta metodi empirico - sperimentali. La ricerca orientata alle conclusioni generalizzabili, rappresenta una ricerca orientata a scoprire delle leggi di comportamento generale, mentre una ricerca orientata alle decisioni è finalizzata a determinare dei cambiamenti all interno delle istituzioni e delle organizzazioni. Ma analizziamo le caratteristiche delle due ricerche. Una ricerca orientata alle conclusioni è quasi sempre motivata dai ricercatori e dai professionisti della ricerca, che sono a conoscenza di problemi presenti in aree che non sono state ancora esplorate fino in fondo. La ricerca orientata alle decisioni, invece, prende vita dalla situazione problematica specifica, cioè da un problema che non si riesce a risolvere (ad esempio l inserimento dei bambini stranieri a scuola, rappresentava un problema sconosciuto sino a qualche anno fa, ma nel momento in cui riguarda il 10% degli allievi nella scuola italiana, tale fenomeno assume lo status di problema per i docenti che non sono preparati ad affrontare tale situazione). Se una ricerca orientata alle conclusioni è una ricerca nomotetica, cioè finalizzata alla ricerca di regolarità, la ricerca orientata alle decisioni, invece, come lo studio del caso, o la ricercaazione è ricerca idiografica, orientata allo studio del singolo individuo, o del gruppo o dell ambiente. La ricerca orientata alla conoscenza si pone come fine primario la spiegazione dei fenomeni educativi, mentre la ricerca orientata alle decisioni ha come fine primario la comprensione dei fenomeni. 7 di 10
8 Il primo tipo di ricerca è autonomo, mentre la ricerca orientata alle decisioni è al servizio di chi ha il potere decisionale e di chi è coinvolto all interno delle istituzioni. La ricerca orientata alla conoscenza predilige la verificabilità, la consistenza, la generalizzazione dei risultati, la ricerca orientata alle decisioni privilegia l utilità sociale dei risultati e delle soluzioni ed è contestualizzata allo specifico caso. La conoscenza rappresenta l obiettivo della ricerca orientata alle conclusioni, mentre l obiettivo per la ricerca orientata alle decisioni è rappresentato dal valore che si va a costruire. Il piano con cui si conduce il lavoro di ricerca, per quanto riguarda la ricerca orientata alle conclusioni, è di natura sperimentale e osservativa, mentre, nel caso della ricerca orientata alle decisioni, bisogna adattare la ricerca all intervento degli attori. Nella ricerca orientata alle conclusioni si tende a svolgere uno studio che abbia un riconoscimento di validità sia interno che esterno ed è quasi sempre una ricerca monodisciplinare. Nella ricerca orientata alle decisioni si svolge, invece, uno studio di natura multidisciplinare, una ricerca che si misura con la credibilità, con forme di analogia e con altre situazioni piuttosto che con la validità interna ed esterna. La distinzione tra ricerca orientata alle conclusioni generalizzabili che si regge sull osservazione e sulla sperimentazione e quella orientata alle decisioni, ci permette di capire quali sono le teorie di riferimento e come si conduce la ricerca. La ricerca empirica in educazione è una ricerca che vuole portare un miglioramento nei processi educativi, formativi, all interno delle istituzioni, nei contesti sociali, quindi è una ricerca sempre finalizzata a determinare un miglioramento sia quando si ricercano regole generali dei comportamenti, sia quando si ricercano interventi specifici in contesti particolari. Si riporta di seguito uno schema esemplificativo degli argomenti trattati: 8 di 10
9 Figura 2: La ricerca orientata alla conoscenza e la ricerca orientata alle decisioni 9 di 10
10 3 Integrazione dei metodi quantitativi e qualitativi Tornando alla questione dei metodi quantitativi e qualitativi, non è più possibile renderli fra di loro non complementari e integrabili, infatti, i due paradigmi, quello neopositivista, che utilizza metodi di natura quantitativa e quello fenomenologico-ermeneutico, che utilizza metodi di natura qualitativa, sono due modalità da integrare anche nella ricerca di natura empirico-sperimentale. Tali paradigmi rappresentano due approcci distinti ma complementari perché i soggetti dell educazione sono allo stesso tempo simili (leggi generali) e diversi (differenze specifiche). Per studiare le similarità, è opportuno utilizzare metodi di natura quantitativa, mentre per analizzare le diversità si adottano metodi di natura qualitativa. Il metodo di natura quantitativa è riconducibile alla generalizzazione dei risultati della ricerca nomotetica e della verifica delle ipotesi che avviene attraverso la logica statistica (l esempio classico consiste nel passare da un campione rappresentativo all intero universo di coloro che presentano le stesse caratteristiche, dunque, una generalizzazione dei risultati). Per quanto riguarda la ricerca idiografica non si possono generalizzare i risultati, ma si dovrebbe riuscire a trasferirli, poiché l interpretazione dell evento avviene in base ad una logica di natura euristica e non statistica. Due diversi modi per conoscere la realtà sociale ed educativa, due diversi stili di ricerca e un unica logica, quella dell inferenza, che parte dallo studio della realtà per giungere alla costruzione della spiegazione dei fenomeni educativi e alla comprensione delle persone che vivono e producono questi fenomeni. 10 di 10
Prof. Roberto Melchiori
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE DEL LAVORO E DELLE Anno Accademico2013/2014 PROGRAMMA DEL CORSO DI Pedagogia sperimentale Prof. Roberto
DettagliIndice. 1 Le fasi della ricerca osservativa Le tecniche e gli strumenti L analisi del comportamento docente...7
INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III LA RICERCA EMPIRICA PARTE II PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Le fasi della ricerca osservativa...3 2 Le tecniche e gli strumenti...5 3 L analisi del comportamento
DettagliOre settimanali di lezione: 3 h di cui 2 in compresenza con l insegnante di Lab. di Informatica prof.ssa E.De Gasperi
Anno scolastico 2015/2016 Piano di lavoro individuale ISS BRESSANONE-BRIXEN LICEO SCIENTIFICO - LICEO LINGUISTICO - ITE Classe: III ITE Insegnante: Prof.ssa Maria CANNONE Materia: INFORMATICA Ore settimanali
DettagliProgramma del corso di Pedagogia generale
Programma del corso di Pedagogia generale Insegnamento Pedagogia generale Corso di laurea Laurea Triennale in Scienze dell'educazione e della Formazione L-19 Settore Scientifico M-PED/01 CFU 12 Obiettivi
DettagliCORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE. Pedagogia generale
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE Insegnamento Livello e Corso di Studio Pedagogia sperimentale Corso di Laurea in Scienze
DettagliIL SENSO DELLA PSICOLOGIA
INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------
DettagliIndice. 1 Definizione di Pedagogia sperimentale
LEZIONE NOZIONI INTRODUTTIVE ALLA PEDAGOGIA SPERIMENTALE PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Definizione di Pedagogia sperimentale --------------------------------------------------------------- 3 2 Gli oggetti
DettagliLA RICERCA BASATA SULLO STUDIO DEL SINGOLO CASO
INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE IV LA RICERCA BASATA SULLO STUDIO DEL SINGOLO CASO PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 La strategia interpretativa dello studio di caso...3 2 Le tecniche principali:
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO LO STUDIO DI CASO Una prospettiva didattica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO ORIGINE SCIENTIFICA DELLA METODOLOGIA Studio di caso -
DettagliPedagogia sperimentale Prof. Giovanni Arduini
Pedagogia sperimentale Lezione n. 3 A.A. 2015/16 U.D. n.2: Tipi e metodi della ricerca pedagogica dall'età moderna ad oggi 1. Definizione di ricerca pedagogica Con il termine "ricerca" generalmente si
DettagliProgramma del corso di Storia delle istituzioni educative
Programma del corso di Storia delle istituzioni educative Insegnamento Storia delle istituzioni educative Corso di laurea Laurea Triennale in Scienze dell'educazione e della Formazione L-19 Settore Scientifico
DettagliSCIENZE UMANE PRIMO BIENNIO LINEE GENERALI E COMPETENZE
SCIENZE UMANE LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri delle scienze umane nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l uomo si costituisce
DettagliPROGRAMMA PREVENTIVO
Settore Servizi Scolastici e Educativi PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2015/16 SCUOLA LICEO LINGUISTICO A. MANZONI DOCENTE: C. FRESCURA MATERIA: MATEMATICA Classe 5 Sezione B FINALITÀ DELLA DISCIPLINA
DettagliLa ricerca scientifica in educazione
Analisi Qualitativa nei processi di insegnamento apprendimento G. Cappuccio La ricerca scientifica in educazione La ricerca scientifica in educazione tiene conto delle istanze che sono alla base della
DettagliMetodologia della ricerca 1
Metodologia della ricerca 1 METODOLOGIA Riflessione critica sulle regole, i principi, le condizioni formali che sono alla base della ricerca scientifica e che consentono di ordinare, sistemare e accrescere
Dettagli01 MODULO INTRODUTTIVO
01 MODULO INTRODUTTIVO Lezione 02 Percorso di formazione Attività di tirocinio Profilo del docente specializzato Avvio all auto-riflessione, attraverso la scrittura Avvio all interazione con gli altri,
DettagliLA RICERCA SPERIMENTALE
INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE VI LA RICERCA SPERIMENTALE PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Le finalità della ricerca sperimentale...3 2 Le variabili e le loro relazioni...4 3 Il piano sperimentale
DettagliEpistemologia e metodologia della ricerca qualitativa. Corso di Metodi della ricerca qualitativa - a.a [Eugenio De Gregorio]
Epistemologia e metodologia della ricerca qualitativa Come si giunge a una conoscenza del mondo? Superstizione (irrazionale) Intuizione (esperienza soggettiva) Ragionamento (induzione o deduzione) Autorità
DettagliDocente: Collino Elena
Docente: Collino Elena I.I.S. SELLA - A.ALTO - LAGRANGE Sede Lagrange PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Polis 1 socio-sanitario serale MATERIA: SCIENZE UMANE E SOCIALI Libri di testo consigliati: Elisabetta Clemente,
DettagliIndice. 1 Introduzione alla Ricerca Empirica L osservazione partecipata e non partecipata...5
INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III LA RICERCA EMPIRICA PARTE I PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Introduzione alla Ricerca Empirica...3 2 L osservazione partecipata e non partecipata...5
DettagliSelezione del disegno di ricerca. Quantitativo e qualitativo
Selezione del disegno di ricerca Quantitativo e qualitativo Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa Quantitativa Natura della realtà Qualitativa Realtà indagabile con modalità obiettive
DettagliMETODI E STRUMENTI DELLA SCIENZA POLITICA
METODI E STRUMENTI DELLA SCIENZA POLITICA 1 Scientificità della ricerca politica La ricerca politica è scientifica nella misura in cui raccolta delle osservazioni, elaborazione dei concetti e costruzione
DettagliLAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE
LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE PERCORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI E ASSISTENTI EDUCATIVI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA,
Dettagliazione La ricerca-azione di Maria Chiara Michelini nel progetto apprendimenti e competenze: dalla condivisione alla certificazione
La ricerca-azione azione nel progetto apprendimenti e competenze: dalla condivisione alla certificazione di Maria Chiara Michelini Ricerca-Azione, Pesaro 26-10-09 Le pratiche dell educazione forniscono
DettagliInsegnamento di Didattica A a.a
Insegnamento di Didattica A a.a. 2012-2013 Apertura del corso: 15 febbraio 2012 prof.ssa Giuliana Sandrone La didattica. Quale significato? Scienza ed arte dell insegnamento, strettamente connessa alla
Dettagli1 Introduzione e definizione
INSEGNAMENTO DI DIDATTICA GENERALE I LEZIONE I INTRODUZIONE ALLA DIDATTICA PROF. ACHILLE M. NOTTI Indice 1 Introduzione e definizione --------------------------------------------------------------------------------3
DettagliI VULCANI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAMERINO. Percorso didattico TFA A060. Scienze naturali, chimica e geografia, microbiologia.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAMERINO TFA A060 Percorso didattico I VULCANI Liceo Scientifico Scienze della Terra II biennio Tempi 5 ore di lezione Risultati di apprendimento attesi CONOSCENZE I fenomeni
DettagliDonatella Poliandri. Responsabile area Valutazione delle scuole INVALSI
Donatella Poliandri Responsabile area Valutazione delle scuole INVALSI Valutare per migliorare: le sperimentazioni INVALSI verso la valutazione delle scuole Schema di Regolamento del Sistema Nazionale
DettagliIndice. Prefazione all edizione italiana. Gli Autori e i Curatori dell edizione italiana PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI
Indice Prefazione all edizione italiana Gli Autori e i Curatori dell edizione italiana XI XII PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Capitolo 1. Introduzione 1 1.1 La psicologia scientifica 1 1.2 I contesti della
DettagliLezione 1: Introduzione. Prof. Massimo Aria
Lezione 1: Introduzione Corso di Statistica Facoltà di Economia Università della Basilicata Prof. Massimo Aria aria@unina.it Introduzione La Statistica Il termine statistica deriva, nella lingua italiana,
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Anno accademico 2015-2016 Corso di Pedagogia sperimentale Lezione 11/11/2015 Loredana La Vecchia Schema di riferimento Come si valuta? Metodi Quantitativo -Statistico
DettagliFare ricerca e sperimentazione nella scuola
Percorso di formazione Pandino 21 dicembre 2015 Fare ricerca e sperimentazione nella scuola Maria Paola Negri Università Cattolica 1 I fondamenti di ogni ricerca e sperimentazione nella scuola La formula
DettagliLa ricerca di Black e William
La ricerca di Black e William 1998 1 Esamina 250 ricerche internazionali su come si effettuano le valutazioni a scuola. L'indivisibilità di istruzione e pratiche di valutazione formativa. Fondamentale
DettagliFORMAZIONE in ingresso per i docenti neoassunti
FORMAZIONE in ingresso per i docenti neoassunti a.s. 2015/2016 LABORATORIO Nuove tecnologie e loro impatto sulla didattica Docente: Barbara Bucciolini Evoluzione delle TIC nella didattica Negli anni 70
DettagliSyllabus Descrizione del Modulo
Syllabus Descrizione del Modulo Titolo del modulo: Psicologia dello sviluppo e dell educazione 1 Numero del modulo nel piano degli studi: 4 Responsabile del modulo Alessandra Farneti Corso di studio: Corso
DettagliL apprendimento e la formazione. A cura di Daniela Mazzara
L apprendimento e la formazione A cura di Daniela Mazzara 1 Perché la formazione Oggi CAMBIAMENTO La complessità La velocità La globalità Che cos è la Formazione? E un processo che comprende una serie
DettagliInsegnamento di Didattica A a.a
Insegnamento di Didattica A a.a. 2011-2012 Apertura del corso: 13 febbraio 2012 prof.ssa Giuliana Sandrone I temi che affronteremo Che cos è la didattica gli ambiti il lessico Il sistema educativo e il
DettagliDIDATTICA DI LABORATORIO ED UNITÀ DI APPRENDIMENTO/LAVORO. IL MODELLO DI GOWIN. LA MEDIAZIONE DIDATTICA PER LA PERSONALIZZAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI.
DIDATTICA DI LABORATORIO ED UNITÀ DI APPRENDIMENTO/LAVORO. IL MODELLO DI GOWIN. LA MEDIAZIONE DIDATTICA PER LA PERSONALIZZAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI. COOPERATIVE LEARNING. PEER TUTORING. BEST PRACTICES.
DettagliL approccio costruzionista attraverso la robotica educativa. Scritto da Roberto Orazi
La robotica educativa è un settore di ricerca che si ispira al paradigma costruttivista rielaborato in ottica più tecnologica, grazie alla teoria costruzionista, da Seymour Papert [1] considerato dai più
DettagliLiceo Scientifico PRIMO BIENNIO SECONDO BIENNIO QUINTO ANNO
LICEI. Il curricolo in ambito statistico nei licei della nuova scuola secondaria superiore, secondo le evidenze che emergono dagli obiettivi specifici di apprendimento presenti nelle indicazioni nazionali
DettagliPedagogia Sperimentale
TFA Università degli Studi G. d Annunzio Chieti Pescara A.A. 2014/ 2015 Pedagogia Sperimentale etdoraz@tin.it Prof. Ettore D Orazio TESTI DI RIFERIMENTO Renata Viganò: Pedagogia e sperimentazione. Metodi
DettagliPROGRAMMAZIONE di MATEMATICA. classe 4B. Indirizzo Socio Sanitario a.s
I.P.S.I.A E. DE AMICIS - ROMA PROGRAMMAZIONE di MATEMATICA classe 4B Indirizzo Socio Sanitario a.s. 2016-2017 Docente : Prof.ssa Maria Diomedi Camassei FINALITA EDUCATIVE Si perseguono le seguenti finalità
DettagliCorso di SPECIALIZZAZIONE METODOLOGIE E STRATEGIE PER L INSEGNAMENTO INFANTILE
Proposta 2 Corso di SPECIALIZZAZIONE METODOLOGIE E STRATEGIE PER L INSEGNAMENTO INFANTILE PERCORSO DI FORMAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA PROFESSIONALITA DOCENTE PER L INFANZIA MEDIANTE LA REALIZZAZIONE DEL
DettagliINTRODUZIONE ALLA RICERCA EMPIRICA
LA RICERCA EMPIRICA PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 INTRODUZIONE ALLA RICERCA EMPIRICA ---------------------------------------------------------------------- 3 2 L OSSERVAZIONE PARTECIPATA E NON PARTECIPATA
Dettagli95
94 95 96 97 98 SEZIONE A CURA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO L Istituto è costituito da due indirizzi: il Tecnico per Geometri ed il Liceo Artistico. Pur avendo connotazioni fortemente differenziate, i due indirizzi
DettagliCorso di formazione Il tirocinio nella formazione degli operatori di supporto
Collegio IP.AS.VI. Via Metastasio, 26 Brescia Corso di formazione Il tirocinio nella formazione degli operatori di supporto 3 Ottobre 2011 L esperienza dell adulto che apprende Dott.ssa E. A. Pasotti OBIETTIVI
DettagliISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI CRESCENZI-PACINOTTI - BOLOGNA
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI CRESCENZI-PACINOTTI - BOLOGNA PIANO DI LAVORO A.S. 2016-2017 PROF. GIUSEPPE FALANGA MATERIA: MATEMATICA CLASSE 3 A indirizzi AFM-SIA DATA DI PRESENTAZIONE: 5
DettagliLe ragioni dell apprendere
Motivazione come variabile complessa 1 a Approccio comportamentista alla motivazione ed evoluzione 2 a La teoria degli obiettivi di riuscita 1 b Tre dimensioni nel concetto di motivazione ad apprendere
DettagliPROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO GRUPPO DISCIPLINARE SCIENZE UMANE A.S. 2015/2016
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE Enrico Mattei ISTITUTO TECNICO ECONOMICO LICEO SCIENTIFICO LICEO delle SCIENZE UMANE Via delle Rimembranze, 26 40068 San Lazzaro di Savena BO Tel. 051 464510 464545 fax
DettagliLa ricerca in psicologia di comunità. E la ricerca che fonda una disciplina importanza dei suoi metodi
Corso di La ricerca in psicologia di comunità E la ricerca che fonda una disciplina importanza dei suoi metodi 1 La ricerca in psicologia di comunità La ricerca in psicologia di comunità ha un ruolo fondamentale
DettagliQuali metodologie per promuovere competenze?
Quali metodologie per promuovere competenze? Marisa Vicini, Marisa Milano, Vicini Brescia 1430.03.2011 febbraio 2012 Di che cosa parlerò oggi? PRIMA PARTE: le motivazioni 1. Approfondimenti terminologici
DettagliPedagogia sperimentale
Pedagogia sperimentale 4 intervento: 05.04.2014 La pedagogia sperimentale 1 il significato e le ragioni 2 la ricerca e il metodo Mario Malizia La ricerca sul campo in educazione i metodi qualitativi a
DettagliLOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA
LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA Claudia Casadio PRIMA LEZIONE Logica, Linguistica e Scienza Cognitiva Tre ambiti scientifici Logica Studia i processi in base a cui traiamo inferenze a partire dalle nostre
DettagliLe principali teorie psico-pedagogiche. Modelli teorici e lavoro scolastico
Le principali teorie psico-pedagogiche Modelli teorici e lavoro scolastico Teorie dell apprendimento APPRENDIMENTO =processo mediante il quale si acquisiscono nuove conoscenze Esterno Dipende dall ambiente
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DON BOSCO SANTA MARIA DI LICODIA. Anno Scolastico 2009/2010
ISTITUTO PER LA RICERCA E LA SPERIMENTAZIONE METODOLOGICA IN EDUCAZIONE E FORMAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO DON BOSCO SANTA MARIA DI LICODIA Corso di aggiornamento Anno Scolastico 2009/2010 1 LA DIDATTICA
DettagliPIANO DI LAVORO. Classi prime. Anno scolastico CORSI QUINQUENNALI
M i n i s t e r o d e l l a P u b b l i c a I s t r u z i o n e I.P.S.I.A. L. Cremona Piazza Marconi, 6-27100 Pavia Tel: 0382 469271 Fax: 0382 460992 Email uffici: ipsia telnetwork.it Anno scolastico 2012-2013
Dettagli+ Piano Nazionale. Scuola Digitale FORMAZIONE. Scuola Polo DOCENTI. Team per l Innovazione digitale. ISISS Stefanelli Mondragone.
+ Piano Nazionale Scuola Digitale FORMAZIONE Team per l Innovazione digitale Scuola Polo ISISS Stefanelli Mondragone Corso di Formazione Lavorare con i dispositivi destinati alla fruizione collettiva Livello
DettagliPossibili fasi di studio
Possibili fasi di studio Lo studio non implica solo la lettura ma una serie di operazioni diversificate, con l obiettivo di: capire il testo, rielaborare le informazioni in modo personale, assimilarne
DettagliStrategie cognitive. PDF created with pdffactory trial version
Strategie cognitive Studio due caratteristiche: Intenzionalità Attenzione; Concentrazione; Obiettivi di apprendimento chiari Autoregolazione Capacità di saper gestire la propria attività di studio Conoscere
DettagliPedagogia sperimentale La ricerca azione Prof. Pierpaolo Limone Università degli Studi di Foggia
Pedagogia sperimentale La ricerca azione Prof. Pierpaolo Limone Università degli Studi di Foggia Ricerca-azione! Trae origini dalle riflessioni di! Kurt Lewin! Il ricercatore è inserito in un contesto
Dettagliallievo insegnante Oggetto culturale
L esperienza delle SSIS per una reale innovazione nella formazione universitaria degli insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli Docente di Didattica generale Università degli Studi di Perugia Direttore
DettagliRelazione Finale. sul progetto
Relazione Finale sul progetto Il presente intervento formativo è stato inserito nell ambito di un esperienza di ricercaazione su strategie didattiche innovative e alternative sulla Qualità d Aula e nasce
DettagliPIANO DI LAVORO PREVENTIVO. Piano di lavoro preventivo del Prof.: Silvio Valpreda. Materia di: Meccanica. Classe VB Energia. Anno Scolastico: 2017/ 18
Pag. 1 di 7 Piano di lavoro preventivo del Prof.: Silvio Valpreda Materia di: Meccanica Classe VB Energia Anno Scolastico: 2017/ 18 Doc itp R.Galati Doc. S.Valpreda DS Data Sigla Firma Sigla Firma Data
DettagliSCALA DI MISURAZIONE
SCALA DI MISURAZIONE In base alla tassonomia di BLOOM i dati oggettivi da prendere in considerazione sono: Livello Preparazione Conoscenza Comprensione Applicazione Analisi Sintesi Valutazione SCALA DI
Dettagli11 ottobre 2016 Introduzione 53 - :
11 ottobre 2016 Introduzione. 53 - : 06-57339659 :. 3... 3. Svolgimento del corso aspetti organizzativi Calendario delle lezioni Orario delle lezioni Frequenza Ricevimento Diapositive Svolgimento del corso
DettagliAnno accademico
Anno accademico 2016-2017 Insegnamenti assegnati al prof. Salvatore Colazzo, ordinario di Pedagogia Sperimentale Facoltà di Scienze della Formazione, Scienze Politiche e Sociali dell Università del Salento
DettagliENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione e della Formazione.
PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI ( DM 177/2000, art. 4 ) ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione
DettagliSCHEMA DELLA RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO
SCHEMA DELLA RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO La relazione deve consistere in un elaborato originale, non limitato a una semplice esposizione delle attività svolte. Esso deve evidenziare la capacità del tirocinante
DettagliCHI BEN COMINCIA È A META DELL OPERA
ESSO ECCE HOMO ISTITUTO COMPRENSIVO VANN ANTO PLESSO ECCE HOMO A.S.2016/2017 PROGETTO ACCOGLIENZA CHI BEN COMINCIA È A META DELL OPERA Non può esserci educazione senza accoglienza e integrazione PREMESSA
DettagliQUELLI CHE INSEGNANO devono saper insegnare
QUELLI CHE INSEGNANO devono saper insegnare A cura di Fabrizio M. Pellegrini 04.2011 devono saper insegnare SAPER INSEGNARE A questo sapere corrispondono COMPETENZE maturate attraverso le CONOSCENZE e
DettagliIL PROBLEMA DELL APPRENDIMENTO. Intelligenza - funzioni cognitive Ruolo insegnante/educatore
IL PROBLEMA DELL APPRENDIMENTO Intelligenza - funzioni cognitive Ruolo insegnante/educatore Fare un buon lavoro da un punto di vista didattico significa porsi continuamente problemi. Quando lavoriamo con
Dettaglidell educazione come intervento teorico-pratico in contesti educativi
Le scienze dell educazione come intervento teorico-pratico in contesti educativi Dewey, J. (1929), Le fonti di una scienza dell educazione, La Nuova Italia, Firenze 1951 scienza significhi la presenza
DettagliQUELLI CHE INSEGNANO. devono saper insegnare
QUELLI CHE INSEGNANO devono saper insegnare devono saper insegnare SAPER INSEGNARE Questo sapere diventa COMPETENZA se viene costruito sulle CONOSCENZE e sulle ABILITA, cioè sul SAPERE, SAPER FARE, SAPER
DettagliANNO SCOLASTICO: 2017/2018 MATERIA: DIRITTO-ECONOMIA INSEGNANTE: MARIA INSERO CLASSE: I F SERVIZI COMMERCIALI OPERATORE GRAFICO
ANNO SCOLASTICO: 2017/2018 MATERIA: DIRITTO-ECONOMIA INSEGNANTE: MARIA INSERO CLASSE: I F SERVIZI COMMERCIALI OPERATORE GRAFICO FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina):
DettagliPedagogia sperimentale Prof. Giovanni Arduini
Pedagogia sperimentale Lezione n. 4 A.A. 2015/16 5. Concettualizzazione e definizione di metodo di conoscenza Etimologicamente il termine italiano "metodo" proviene dai due termini greci "metà" (oltre)
DettagliCURRICOLO DI MATEMATICA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CURRICOLO DI MATEMATICA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Nuclei tematici Il numero Traguardi per lo sviluppo della competenza - Muoversi con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali e stimare
DettagliI RAGAZZI DIFFICILI E LE FORME DEL DISAGIO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI A. MORO Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Laurea magistrale in Scienze pedagogiche Pedagogia della marginalità a.a. 2016/2017 Le difficili
DettagliProgramma del corso di Politica economica
Programma del corso di Politica economica Insegnamento Corso di laurea Settore Scientifico Politica economica Laurea Magistrale in Scienze Economiche LM-56 SECS-P/02 CFU 12 Obiettivi formativi per il raggiungimento
Dettagli1 Programmi svolti ID Anno scolastico 2014-2015 Disciplina Docente Classe Scienze umane e sociali Orlandino Chiara ID NUCLEO TEMATICO 1 Le scienze umane e sociali e la ricerca in campo sociale (modulo
DettagliObiettivo recupero: metodologie e strumenti
Obiettivo recupero: metodologie e strumenti Maria Cristina Benedetti Di che cosa parleremo RIPENSARE IL RECUPERO: DAL MITO DELL IMPEGNO ALLA RESPONSABILITA DELL APPRENDIMENTO. Di che cosa parleremo RIPENSARE
DettagliCORSO DI LAUREA IN PSICOLOGIA. Pedagogia sperimentale Corso Avanzato (CA) Corso di Laurea Magistrale in Psicologia LM-51
CORSO DI LAUREA IN PSICOLOGIA Insegnamento Livello e Corso di Studio Settore scientifico disciplinare (SSD) Pedagogia sperimentale Corso Avanzato (CA) Corso di Laurea Magistrale in Psicologia LM-51 M-PED/04
DettagliFocus group Descrizione del prodotto
Dal tema alla discussione Focus group Descrizione del prodotto Cosa sono i focus group? II focus group è un metodo qualitativo della ricerca sociale e viene utilizzato ampiamente nelle ricerche di mercato.
DettagliTeoria, scienza e prassi della valutazione
IC Capannori La trasformazione del sistema di istruzione e formazione: valutazione e certificazione delle competenze Teoria, scienza e prassi della valutazione Prof. Attilio Monasta Aristeiaonline Firenze
DettagliDidattica di laboratorio scientifico per la scuola secondaria di primo grado. Terzo incontro, 7 maggio 2014 Anna Maria Ferluga
Didattica di laboratorio scientifico per la scuola secondaria di primo grado Terzo incontro, 7 maggio 2014 Anna Maria Ferluga Studiare scienze attraverso il metodo laboratoriale Una sequenza di attività
DettagliCENTRO NAZIONALE OPERE SALESIANE FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
CENTRO NAZIONALE OPERE SALESIANE FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE C è chi guarda alle cose come sono e si chiede perché. Io penso a come potrebbero essere e mi chiedo perché no? Robert Kennedy
DettagliL infermiera di fronte al bambino ed alla sua famiglia, il suo ruolo e le difficoltà relazionali
L infermiera di fronte al bambino ed alla sua famiglia, il suo ruolo e le difficoltà relazionali Lucia Derosas Infermiera Pediatrica Istituto Giannina Gaslini Cure palliative in pediatria Istituto Giannina
DettagliPEDAGOGIA GENERALE GRIGLIE DI AUTOVALUTAZIONE DEL PERCORSO DI STUDIO PERSONALE
PEDAGOGIA GENERALE GRIGLIE DI AUTOVALUTAZIONE DEL PERCORSO DI STUDIO PERSONALE Sandra Chistolini Il processo di studio dura un anno accademico Autovalutazione dei prerequisiti e degli obiettivi presenti
DettagliL identità della pedagogia nelle diverse epoche storiche. Il dibattito sull identità della pedagogia in Italia nella seconda metà del Novecento
Università degli Studi di Catania Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione e della Formazione Cattedra di Educazione degli Adulti Simona Rizzari L identità della pedagogia
DettagliCorso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (500 ore 20 CFU) (Legge 19/11/1990 n art. 6, co. 2, lett.
Libera Università degli Studi San Pio V di Roma Facoltà di Scienze Politiche Facoltà di Interpretariato e Traduzione Facoltà di Economia Anno Accademico 2009/2010 Corso annuale di Perfezionamento e di
DettagliVIA DEI SALESIANI, MESTRE-VENEZIA T F
VIA DEI SALESIANI, 15 30174 MESTRE-VENEZIA T. 041.5498111 F. 0415498112 INFO@ISSM.IT WWW.ISSM.IT C è chi guarda alle cose come sono e si chiede perché. Io penso a come potrebbero essere e mi chiedo perché
DettagliCORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE - SEDE DI PADOVA (CLASSE L-19 / D.M. 270/2004)
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE - SEDE DI PADOVA (CLASSE L-1 / D.M. 270/2004) DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO Il corso di studio, per gli studenti che si immatricolano
DettagliFormazione Lavagna Multimediale Corsisti: Docenti I.C. Marzabotto
Formazione Lavagna Multimediale Corsisti: Docenti I.C. Marzabotto L argomento sarà presentato privilegiando uno stretto contatto con situazioni reali Lezione espositiva di tipo deduttivo con domande Lezione
DettagliALLEGATO 2 COORTE 2016 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE - SEDE DI PADOVA (CLASSE L-19 / D.M.
ALLEGATO 2 COORTE 201 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE - SEDE DI PADOVA (CLASSE L-1 / D.M. 270/2004) DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO Il corso di studio, per gli studenti
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S / 2017
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data: 09 /09 /2016 Pag.1 di 5 PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2016 / 2017 INDIRIZZO SCOLASTICO MECCANICA e MECCATRONICA ELETTRONICA LOGISTICA e TRASPORTI LICEO
DettagliApproccio ingenuo La percezione corrisponde alla realtà (presenzione di verità) Assolutezza i punti di vista Giudica l Altro Rigidità di pensiero
OSSERVAZIONE INGENUA Approccio ingenuo La percezione corrisponde alla realtà (presenzione di verità) Assolutezza i punti di vista Giudica l Altro Rigidità di pensiero OSSERVAZIONE COMPETENTE Approccio
DettagliLa Psicologia sociale di Kurt Lewin
La Psicologia sociale di Kurt Lewin Lewin nasce nel 1890 in Germania, a Moglino e studia Psicologia a Berlino. Egli prenderà le distanze dalla PSICOLOGIA SPERIMENTALE di Wundt. Per Wundt: Oggetto della
DettagliStrumenti di indagine per la valutazione psicologica
Strumenti di indagine per la valutazione psicologica 0 Presentazione del corso Calendario lezioni Prime due settimane settimane di corso (dal 12 mag al 25 mag) in aula specchi: Lunedì ore 17-19 Venerdì
DettagliRuolo e funzioni del Tirocinio. Il modello MARC nel modello di formazione tra Vecchio e Nuovo Ordinamento
Ruolo e funzioni del Tirocinio. Il modello MARC nel modello di formazione tra Vecchio e Nuovo Ordinamento Ruolo e funzioni del Tirocinio. Il modello MARC nel percorso di formazione tra vecchio e nuovo
DettagliCorso di laurea magistrale in SCIENZE SOCIALI APPLICATE (DM 270/04) ORDIN cod ORDIN cod ORDIN cod.
Corso di laurea magistrale in SCIENZE SOCIALI APPLICATE (DM 270/04) ORDIN. 2010 cod. 14594 ORDIN. 2011 cod. 15319 ORDIN. 2012 cod. 16088 DESCRIZIONE DELL ORDINAMENTO DIDATTICO E DEI REGOLAMENTI PREVISTI
DettagliCompetenza di riferimento: ESERCITARE IL PROPRIO STILE EDUCATIVO. Modulo: ETICA E DEONTOLOGIA PROFESSIONALE
Competenza di riferimento: ESERCITARE IL PROPRIO STILE EDUCATIVO Modulo: ETICA E DEONTOLOGIA PROFESSIONALE Riflettere sulle implicazioni etiche dell agire educativo nei contesti scolastici, soffermandosi
Dettagli