SIFIN S.r.l. Sede in Bologna Via F.lli Cairoli, 9 Capitale Sociale Euro 600.000 = Versati per Euro 600.000



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SIFIN S.r.l. Sede in Bologna Via F.lli Cairoli, 9 Capitale Sociale Euro 600.000 = Versati per Euro 600.000 Iscritta al registro delle imprese di Bologna al n. 03498760374 R.E.A. n. 295130 C.F. 03498760374 - P.I. 03498760374 Iscritta nell Elenco Generale degli Intermediari Finanziari (Art. 106 T.U.B.) al n 20109 Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011

Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011

INDICE CARICHE SOCIALI E DIREZIONE GENERALE... 4 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI... 5 SCHEMI DI BILANCIO... 27 NOTA INTEGRATIVA... 29 Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011

CARICHE SOCIALI E DIREZIONE GENERALE CARICHE SOCIALI E DIREZIONE GENERALE CONSIGLIO D AMMINISTRAZIONE Andrea Agazzi Presidente Alessandro Conti Consiglieri Giuliano Guandalini COLLEGIO SINDACALE Giovanni Trombetta Presidente Marco Rizzi Sindaci Effettivi Marcello Tarabusi Nicola Gualandi Sindaci Supplenti Daniela Stefani DIREZIONE GENERALE Andrea Agazzi Direttore Generale SOCIETA DI REVISIONE PricewaterhouseCoopers S.p.A. 4 Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI Signori Soci, il bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 riporta una perdita di 203 mila Euro (108 mila Euro nel 2010), dopo che la Società ha spesato imposte per 31 mila Euro ed ha accantonato al fondo rischi su crediti 497 mila Euro. L esercizio 2011 è stato caratterizzato da elevata volatilità del costo del funding che ha proseguito per tutto l anno un trend crescente con incrementi specialmente nel terzo trimestre repentini e violenti. La Società non ha potuto riflettere completamente tali incrementi nei costi praticati alla clientela vuoi per vincoli temporali vuoi per la scelta del management di selezionare clientela di standing elevato e di mantenere anche in un momento isterico di mercato la costanza e la stabilità che sempre hanno caratterizzato l operare di Sifin S.r.l.. Tale comportamento, che senz altro ha influenzato la performance economica, con il Risultato Operativo in diminuzione di 444 mila Euro rispetto al 2010, ha avuto un positivo effetto per quanto riguarda la situazione patrimoniale nel miglioramento della qualità dei crediti in portafoglio. Le sofferenze, grazie ad un serrato lavoro di recupero crediti per quanto riguarda il pregresso e di analisi preliminare per le nuove posizioni / rinnovi di plafond si sono contratte del 43,73% attestandosi a 579 mila Euro a fronte di crediti verso la clientela passati da 49,0 a 58,8 milioni di Euro (+20 %) con un incremento realizzatosi soprattutto verso la fine dell anno: i crediti al 30 settembre 2011 ammontavano infatti a 52,4 milioni di Euro. Dal punto di vista gestionale il 2011 è trascorso all insegna di una profonda ristrutturazione organizzativa con la chiusura della Filiale di Roma, la conseguente uscita di due dipendenti ed il trasferimento di una terza risorsa presso la Sede di Bologna. Tutte queste attività si sono realizzate senza alcun tipo di contenzioso, a testimonianza del buon funzionamento del modello organizzativo. Sono state inoltre definite ed identificate le principali funzioni aziendali necessarie al processo di convergenza di Sifin S.r.l. al nuovo regime di intermediario finanziario unico previsto dalla riforma del Titolo V TUB stabilita dal D.Lgs 141/2010: Risk Management, Compliance, Internal Auditing mentre l Ufficio Reclami era già stato istituito nel 2010. Significativo è stato anche l impegno sui Sistemi Informativi: durante tutto l esercizio è stato svolto un grande lavoro progettuale che ha consentito di identificare una soluzione di applicativo gestionale che verrà implementato nel 2012. Infine la descrizione delle azioni di ristrutturazione non può prescindere da tre eventi carichi di significato. In data 26 aprile Sifin S.r.l. ha presentato domanda per la registrazione del marchio Sifin Factor già utilizzato da Sifin S.r.l. nello svolgimento della propria attività. La registrazione del marchio, avvenuta il 22 luglio, riconosce non solo simbolicamente, l unicità dell esperienza imprenditoriale di Sifin S.r.l. e la riconoscibilità sul mercato di un operatore che da oltre 25 anni assiste la propria clientela. In data 4 agosto 2011 è stata costituita la Sifin Factor S.r.l. dotata di un Capitale Sociale di 700 mila Euro ed iscritta il 22 dicembre 2011 all Elenco Generale ex art. 106 TUB. Sifin Factor S.r.l. potrebbe essere in futuro la struttura idonea a condurre (nella veste di intermediario finanziario autorizzato ai sensi dell art. 106 TUB così come riformato dal D.Lgs 141/2010- le cui disposizioni attuative non risultano, alla data, ancora emesse) parte delle attività attualmente svolte da Sifin S.r.l.. Preme, tuttavia, precisare che, anche laddove tale intendimento del management trovasse realizzazione, ovvero Sifin Factor S.r.l. si inserisse nell ambito delle attività caratteristiche di Sifin S.r.l., quest ultima, attraverso una ridefinizione della sua corrente operatività, potrebbe comunque continuare ad operare onorando gli impegni ad oggi assunti con le proprie controparti. In data 1 novembre la Sifin S.r.l. ha trasferito la propria Sede dagli storici uffici di Via Cesare Battisti, 10 ai nuovi locali di Via Fratelli Cairoli, 9, sempre a Bologna, nel segno di una maggiore razionalità e sicurezza riflettendo anche nella struttura fisica della Sede l evoluzione della struttura organizzativa. E importante sottolineare come in una fase di mercato riflessiva e per questo senz altro selettiva per gli operatori iscritti all Elenco Generale ex Art. 106 TUB, Sifin S.r.l. abbia trovato la forza e le energie anche organizzative per compiere con le proprie risorse ed in larga autonomia da consulenti un processo Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011 5

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI di ristrutturazione culminato simbolicamente nell approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del 30 dicembre 2011 dell insieme di documenti e procedure previste dal D.Lgs 231/2001. Le azioni svolte consentono al management di guardare con ottimismo all entrata in vigore delle nuove norme che regoleranno a partire dalla fine del 2012 tra le altre anche l attività di factoring e che prevedono una sempre maggior convergenza agli standard organizzativi, informativi e patrimoniali che oggi caratterizzano gli intermediari già vigilati da Banca d Italia. In relazione ai requisiti patrimoniali Sifin S.r.l. ha svolto nel 2011 alcune simulazioni volte a verificare l adeguatezza patrimoniale sulla base delle disposizioni di Banca d Italia con risultati soddisfacenti; appare però chiaro che, come si può desumere dall analisi del Conto Economico che verrà condotta più avanti in questa Relazione, la redditività complessiva di Sifin S.r.l. dipende fortemente dalla capacità di fattorizzare e finanziare volumi maggiori di attivi disponendo, di conseguenza di maggiori fonti di finanziamento e di un maggior patrimonio. Tale considerazione, nel corso dell esercizio in chiusura, ha portato il management nonché i Soci ad interrogarsi circa l opportunità di aprire il capitale a nuovi investitori e sostenere volumi di crescita più interessanti. A tal fine Sifin S.r.l. nel maggio del 2011 ha dato mandato a Partners SpA, primaria società di consulenza, di sviluppare di concerto con il management della Società un Piano Industriale su base quinquennale, esteso nell oggetto anche a Sifin Factor S.r.l., prodromico sia ad una valutazione di redditività per gli attuali soci sia al coinvolgimento di potenziali investitori. Da tale Piano, sono scaturite opportunità di allargamento dell attuale compagine sociale come confermato dai contatti avviati nel corso del 2011 dagli amministratori di Sifin S.r.l.. Nel contesto sopra illustrato, gli amministratori hanno redatto il presente bilancio al 31 dicembre 2011 nel presupposto della continuità aziendale, in considerazione di un assestment condotto dal management di Sifin S.r.l. che ha confermato la capacità della Società di mantenere un equilibrio patrimoniale, economico e finanziario anche in previsione di una futura e potenziale ridefinizione della corrente operatività attraverso Sifin Factor S.r.l.. Il management si è anche interrogato su quali attività / prodotti svolti da Sifin S.r.l. siano ancora oggi meritori di un impegno futuro volto al loro sviluppo e quali invece mostrino oggi i segni del tempo. E' infatti evidente che l'operatività condotta fino al 2006 con Cassa di Risparmio di Bologna SpA, per esempio, sia oggi ed in prospettiva futura non proponibile, sia sul versante delle relazioni Sifin - Banca sia su quello delle relazioni con la clientela e i debitori. Allo stesso modo anche l'attività di sub servicing di programmi di cartolarizzazione, iniziata con impegno e successo nel 2007, mostra oggi un netto declino per le mutate condizione del mercato dopo la crisi del mercato dei CBO iniziata nel 2008. La conclusione raggiunta è che proprio perché Sifin S.r.l. intende proseguire con continuità la propria attività assistendo la propria clientela con il livello di servizio che l'ha sempre contraddistinta, e magari attraendo nuove risorse, è necessario di certo mantenere gli impegni assunti attraverso prodotti oggi meno attuali ma anche focalizzare la propria attenzione sui mutati bisogni della clientela. Si pensi ad esempio alla presente complessità dei rapporti tra distributori intermedi di farmaci e farmacie, ignota solo pochi anni fa, alle nuove esigenze in termini di durata /rendimento degli operatori finanziari presso i quali Sifin S.r.l. raccoglie i propri fondi, al continuo mutare dell'arena competitiva. Le attività oggi meno rilevanti sono state condotte con efficienza e professionalità nel corso del 2011 e lo saranno anche nell'esercizio successivo anche in considerazione del fatto che non è mai mancato né il sostegno del sistema dei sovventori né il positivo riscontro delle controparti, ma di certo Sifin S.r.l. non può rimanere immobile di fronte a cambiamenti di contesto così radicali come quelli sperimentati nell'ultimo triennio. Dal punto di vista delle relazioni con cedenti e debitori ceduti, per Sifin S.r.l. l intero esercizio è stato caratterizzato dai seguenti fenomeni: il miglioramento, seppur limitato (da B15 a B14 1 ), del rating medio dei debitori ceduti, con esclusione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione, frutto del forte lavoro di selezione della clientela; 1 Sifin S.r.l. utilizza i rating ECAI forniti dalla società Cerved S.p.A. per la valutazione dei debitori ceduti. 6 Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI la crescita della complessità nelle relazioni tra distributori di farmaci (cedenti) e farmacie (debitori ceduti). La Legge n. 122 del 30 luglio 2010 ha infatti mutato il regime di sconto in essere tra distributore e farmacista, nominalmente a beneficio di quest ultimo ma in ultima analisi a beneficio del SSN. Questo ha incentivato, da un lato, i distributori a ritornare ad un attività spinta di finanziamento oneroso delle dilazioni concesse al fine di recuperare con la gestione finanziaria quanto perso in termini industriali ma, dall'altro, li ha portati ad incorporare nel proprio bilancio livelli crescenti di rischio, accresciuti sia dalla difficile congiuntura economica sia dalle difficoltà proprie delle farmacie. Guardando al 2012 si aggiungano l'ulteriore rischio e la volatilità rappresentati dall apertura di nuove farmacie previsto dal cosiddetto D.Lgs Liberalizzazioni convertito in Legge il 24 marzo 2012, fenomeno che almeno in fase iniziale porterà più di qualche problema di hard landing alle farmacie esistenti; la prosecuzione dell impossibilità di svolgere azioni esecutive nei confronti della Pubblica Amministrazione nelle regioni sottoposte a Piano di Rientro. Questa norma, introdotta dall'art. 2, comma 89 della Legge Finanziaria per il 2010 (Legge n. 191 del 23 dicembre 2009), è stata giudicata da molte parti palesemente incostituzionale in quanto afferma un principio di asimmetria tra pubblico e privato e per questo è stata una prima volta abrogata con effetto 1 marzo 2010. La stessa norma è stata, tuttavia, reintrodotta dalla Legge n.122 del 30 luglio 2010 ( Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e competitività economica ) e confermata dalle Leggi Finanziarie per il 2011 e per il 2012; la conferma, quindi, dell'importanza dell'attività stragiudiziale nell'azione di recupero crediti presso la Pubblica Amministrazione. Il modello di transazioni che ha avuto larga applicazione a partire dal 2008 si è confermato nel 2011. Riguardo le relazioni con i sovventori è doveroso ricordare la scarsa liquidità del sistema bancario e un nuovo allargarsi degli spread comune a tutti gli operatori quale conseguenza delle turbolenze sui mercati del debito pubblico a partire dall estate 2011. In questo quadro Sifin S.r.l. è stata capace di contenere gli incrementi di pricing ai migliori livelli di mercato (per quanto comunque penalizzanti e sostenuti) e, soprattutto, di confermare la disponibilità della totalità delle linee di credito in essere. La criticità dei rapporti con il principale sovventore, il Gruppo Intesa Sanpaolo, già evidenziata nella relazione sulla gestione del bilancio 2009 e 2010 ha trovato nel 2011 un momento di componimento e la chiusura di posizioni sconfinate attraverso compensazioni che, senza sortire alcun effetto economico, hanno consentito a Sifin S.r.l. di distendere le relazioni con il resto del ceto bancario, incapace (o non interessato) a comprendere i termini di una questione complessa e che coinvolge una pluralità di operatori. Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011 7

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI Il quadro congiunturale ed il mercato In merito al quadro congiunturale è ormai consueto per questa relazione riprendere le parole dell intervento del Governatore di Banca d Italia, dott. Ignazio Visco, all annuale congresso a Verona AIAF-ASSICOM-ATIC FOREX del febbraio 2012: Da due anni la crisi finanziaria globale ha trovato un nuovo pericoloso focolaio nell area dell euro. Le turbolenze hanno inizialmente riguardato la Grecia, la cui situazione di bilancio per lungo tempo non era stata resa palese dalle statistiche ufficiali; si sono estese all Irlanda, che ha pagato le conseguenze della profonda crisi delle sue banche, e al Portogallo, gravato dallo squilibrio dei conti con l estero. Sono emersi i limiti della governance dell area. La sorveglianza multilaterale sulle economie nazionali non ha assicurato politiche di bilancio sufficientemente prudenti negli anni favorevoli, ha sottovalutato gli squilibri macroeconomici di alcuni paesi. All assenza originaria di strumenti adeguati per la gestione e la soluzione di crisi di debitori sovrani si sono aggiunti il procedere incerto e poco efficace del programma di assistenza alla Grecia e i tempi lunghi delle negoziazioni per la riforma della governance. Le tensioni nei mercati finanziari hanno assunto natura sistemica dall estate dello scorso anno, dopo l annuncio del coinvolgimento del settore privato nella strategia di soluzione della crisi greca, pure presentato dall Eurogruppo come caso unico ed eccezionale. Le turbolenze hanno investito la Spagna, che ha subito le conseguenze della caduta delle quotazioni degli immobili, e l Italia, caratterizzata da un alto debito pubblico e da deboli prospettive di crescita nel medio periodo. I mercati finanziari, che avevano a lungo sottovalutato la possibilità d insolvenza di un emittente sovrano dell area dell euro, al punto da escluderla tacitamente, hanno iniziato ad attribuirle probabilità eccessive, coinvolgendo paesi i cui fondamentali avrebbero dovuto suggerire valutazioni meno negative. I mercati gli operatori, gli analisti fanno evidentemente fatica a interpretare coerentemente tutta l informazione disponibile, a volte incompleta o poco trasparente; soprattutto nelle fasi di elevata incertezza, gli operatori tendono a ricorrere a comportamenti imitativi che alimentano il contagio finanziario. La politica economica in particolare nel contesto istituzionale dell unione monetaria fa a sua volta fatica, nella regolamentazione e negli interventi, a rispondere rapidamente alle fluttuazioni delle opinioni prevalenti sui mercati finanziari, a contenerne gli eccessi, a indirizzarne la risposta verso un equilibrio stabile ed efficiente. Valutare tempestivamente e in maniera indipendente i rischi sovrani, tenendo conto delle condizioni e delle prospettive delle finanze pubbliche, del livello e della dinamica dell indebitamento del settore privato, delle prospettive di crescita dei paesi è un compito evidentemente difficile, richiede l utilizzo di ingenti risorse e le agenzie di rating non sempre sono state in grado di svolgerlo adeguatamente. Andrebbero definiti standard appropriati; sarebbe opportuno che si sviluppassero relazioni trasparenti tra le agenzie e le istituzioni indipendenti, nazionali e sopranazionali, che svolgono per mandato analoghi compiti di valutazione. Le misure adottate dall Italia durante l estate, per anticipare al 2013 il conseguimento del pareggio di bilancio, e l accelerazione delle iniziative di riforma della governance dell Unione europea, con la definizione in autunno del six pack, non sono riuscite a ridurre le tensioni sui mercati finanziari. Hanno prevalso le preoccupazioni circa l adeguatezza dei meccanismi di sostegno finanziario europei e i timori destati dall indebolimento del quadro congiunturale internazionale. Nello stesso intervento il Governatore presenta alcune osservazioni sul mercato del credito, che riguardano Sifin S.r.l. sia nella sua qualità di cliente del Sistema creditizio sia quale operatore finanziario nei confronti della propria clientela: Sono bruscamente peggiorate le condizioni di provvista all ingrosso per le banche italiane e di altri paesi esposti a tensioni, il cui merito di credito è stato assimilato a quello dei rispettivi stati sovrani. Si sono sostanzialmente azzerate le sottoscrizioni di carta commerciale da parte dei fondi monetari statunitensi; si è inaridita la raccolta obbligazionaria non garantita. Suscitava forti timori l elevato ammontare di obbligazioni bancarie in scadenza nella prima parte del 2012. In Italia, come in altre economie dell area, le difficoltà di raccolta si ripercuotevano progressivamente sulle condizioni di offerta di credito. Si faceva concreto il rischio di una grave restrizione dei finanziamenti all economia. Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha ridotto il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali di 25 punti base sia in novembre, sia in dicembre, all 1,0 per cento. In dicembre il Consiglio ha inoltre introdotto operazioni di rifinanziamento con durata triennale, ha 8 Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI annunciato l ampliamento della gamma delle attività stanziabili a garanzia, ha dimezzato il coefficiente di riserva obbligatoria. Svolgendo con determinazione la sua funzione di fornitore di liquidità al sistema bancario, la BCE ha contrastato la difficoltà di raccolta di fondi da parte delle banche e la restrizione del credito. L azione della BCE, le incisive misure di bilancio nei paesi dove sono più intense le turbolenze finanziarie e il raggiungimento di un accordo per una cooperazione rafforzata in materia di politica di bilancio (fiscal compact) hanno consentito, nel periodo più recente, un allentamento delle tensioni sul mercato dei titoli pubblici e sui bilanci delle banche. Per quanto riguarda il mercato è importante sottolineare che il 2011 ha visto Sifin S.r.l. ampliare con successo la propria operatività ad aziende private non operanti nel settore sanitario / farmaceutico ma in comparti contigui, come la cosmesi, o comunque chiamati a gestire la complessità dei crediti verso la Pubblica Amministrazione il turnover sviluppato con tali controparti è passato dai 4,6 milioni di Euro del 2010 ai 14,1 milioni di Euro del 2011. La possibilità di proporsi ad operatori che tradizionalmente non avevano mai "incontrato" Sifin S.r.l. si è verificata non solo in conseguenza della stretta creditizia che comunque ha portato molte aziende a cercare supporto finanziario anche al di fuori dei canali tradizionali ma anche e soprattutto in conseguenza della criticità assunta dal tema della gestione dei crediti nella gestione di ogni tipo di aziende. Società di grandi dimensioni, con un ottimo track record e strutture solide che avevano sempre registrato ottime performance d'incasso hanno registrato a partire dal 2009 crescenti difficoltà nella gestione del circolante ed hanno percepito il bisogno non solo di finanziare il circolante stesso ma anche di trovare un partner capace di gestire realmente gli attivi commerciali. Tornando al mercato tradizionalmente core di Sifin S.r.l., quello della Sanità, il tratto più significativo del 2011 è stato il forte incremento della componente privata della spesa sanitaria che ha compensato il regresso della componente pubblica, limitata dalle misure anti crisi e, purtroppo, anche il peggioramento percepito dell offerta sanitaria pubblica. La ricerca presentata dal Censis al Forum sull attività Biomedica nel marzo 2012 ha evidenziato che nel 2011 è diminuita del 3,5% la spesa pubblica per i farmaci mentre la componente privata è cresciuta del 10,7%. L incremento della componente privata è in buona parte riconducibile alla reintroduzione / incremento dei ticket ed è quindi destinato ad ampliarsi nel 2012 quando con ogni probabilità il maggior contributo privato alla spesa si estenderà dai farmaci alla diagnostica, specialistica e pronto soccorso. Il fenomeno merita una grande attenzione perché riflette una mutazione strutturale nel Sistema Sanitario nel nostro Paese: si stima infatti che nel 2015 la differenza cumulata tra quanto erogato dagli Enti Pubblici a pagamento dei servizi sanitari e quanto necessario a coprire il fabbisogno della Sanità ammonterà a circa 17 miliardi di Euro, che dovranno necessariamente trovare copertura in un ulteriore contributo dei cittadini. Prevedibilmente la qualità percepita del Servizio Sanitario pubblico è peggiorata nelle regioni che già nel 2011 e, più ancora nei prossimi anni, hanno dovuto operare tagli alle strutture sanitarie, innalzamento dei ticket, ritardi nei pagamenti alle strutture sanitarie private. Per il 31,7% degli italiani il Servizio sanitario della propria Regione è peggiorato negli ultimi due anni (lo pensava il 21,7% nel 2009), per il 55,3% tutto è rimasto uguale a prima, e solo per il 13% c è stato invece un miglioramento (ne era convinto il 20,3% nel 2009). I cittadini che parlano di un peggioramento sono il 18,7% in più di quelli che avvertono un miglioramento. Nel Mezzogiorno (38,5%) e al Centro (34,2%) sono più alte le percentuali di persone che lamentano un peggioramento della sanità. Nelle regioni con Piano di rientro, più del 38% degli intervistati afferma che la sanità è peggiorata nei due anni precedenti e solo meno dell 8% dichiara che è migliorata (con un saldo tra miglioramento e peggioramento molto negativo, pari a -31%). Nelle regioni senza Piani di rientro i cittadini che parlano di un peggioramento sono il 23,3%, mentre per il 19,4% c è stato un miglioramento. La sanità peggiora dunque nelle Regioni in cui i Piani di rientro hanno imposto controlli rigidi della spesa e tagli a servizi e prestazioni: in queste Regioni si spende meno rispetto al passato, ma per ora non si spende meglio. La prevista crescita della componente privata della spesa sanitaria (rappresentata sia del pagamento diretto a strutture private, dall acquisto senza ricetta di farmaci ma anche dal pagamento dei ticket) Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011 9

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI conferma enfatizzandolo un trend iniziato anni fa e che si è concretizzato in un incremento della spesa sanitaria privata del 25,5% in dieci anni e non è quindi riconducibile al solo effetto delle recenti manovre di bilancio. In questo contesto un fenomeno nuovo e da non sottovalutare è quello del cosiddetto «low cost» sanitario, e cioè l offerta di prestazioni sanitarie a prezzi più bassi, di qualità accettabile, con buoni tempi di accesso. Questo tipo di offerta, fino a poco tempo fa circoscritta a prestazioni estetiche e cosmetiche di tipo ambulatoriale si è allargata dapprima all odontoiatria e poi ad altre tipologie di prestazioni raggiungendo un fatturato annuo stimato in 10 miliardi di Euro per il 2011. Questo segmento di mercato, completamente al di fuori delle tradizionali regole di accreditamento e di compartecipazione pubblico / privato alla spesa sanitaria è previsto in crescita del 25% per il prossimo 2012. A fronte di un offerta a costi molto competitivi, con tariffe inferiori anche del 60% rispetto a quelli tradizionalmente praticati, sorge comunque qualche preoccupazione per la mancanza di controlli di qualità da parte degli organismi pubblici (logica dell accreditamento) e per la possibile induzione di una domanda impropria. Venendo al mercato dei farmaci e quindi al business delle farmacie, lo studio di Confindustria sull andamento del mercato nei primi mesi dell anno restituisce un immagine del mercato in linea con quanto percepito quotidianamente dal management di Sifin S.r.l. a contatto con gli operatori: i fatturati tengono ma il valore medio della confezione venduta continua a diminuire per un pluralità di fattori (dal peso crescente dei farmaci generici o equivalenti alla distribuzione diretta in ospedale di molti farmaci ad alta specificità e valore, per esempio) così come la marginalità. Questo porta la farmacia ad un progressivo impoverimento ma anche e soprattutto alla crisi di un modello di business che nel breve dovrà essere rivisto. Da gennaio a settembre sono state acquistate dagli italiani oltre 1.369 milioni di confezioni di farmaci (+0,7%) per un controvalore di quasi 14,3 miliardi di euro (-1,5%). L analisi dei dati mostra un andamento contrapposto tra i farmaci con obbligo di prescrizione e quelli non prescription. Rispetto ai primi nove mesi del 2010, infatti, mentre i farmaci con ricetta evidenziano un aumento dei volumi (+1,3%) e una contrazione dei fatturati (-1,8%), quelli senza ricetta assistono, al contrario, ad una diminuzione del numero di confezioni (-2,3%) a fronte di una crescita, per quanto modesta, dei fatturati (+1,0%). Nello specifico, per quanto concerne i farmaci con obbligo di prescrizione, a carico del SSN, si allarga ulteriormente la forbice tra volumi e valori, soprattutto per effetto delle manovre di contenimento della spesa messe in atto sia a livello centrale che regionale. I primi nove mesi dell anno fanno, infatti, registrare un calo del 2,6% dei fatturati a cui corrisponde un aumento dei volumi del 2,1%. Con riferimento, invece, ai farmaci con ricetta non rimborsabili, complice anche la crisi economica, si continua ad assistere, in linea con il trend del primo semestre, ad una diminuzione delle confezioni vendute del 2,1%, mentre si registra una crescita del giro di affari dell 1,8%. I farmaci senza ricetta, che costituiscono il 16,6% a volumi e l 11,4% a valori delle vendite nazionali di farmaci, anche nei primi nove mesi dell anno presentano un andamento stabile rispetto a quello dell ultimo biennio, con la suddetta erosione del numero di confezioni dispensate e la tenuta del giro d affari. Il prezzo medio per i farmaci non prescription è, comunque, piuttosto contenuto e pari a 7,2 Euro, dato che scende a 5,7 Euro quando si analizzano le vendite nel canale GDO. I dati di vendita relativi ai tre canali di vendita (farmacie, parafarmacie e GDO) mostrano, anche nei primi nove mesi del 2011, le medesime dinamiche del 2010: per i farmaci senza ricetta (gli unici che possono essere venduti anche fuori dalla farmacia) la farmacia continua a rimanere il luogo di acquisto abituale degli italiani, con i canali alternativi che cumulano ad oggi solo l 8,3% del mercato a volumi e il 7,4% a valori ma al contempo si osserva che nell ultimo biennio, però, questi canali hanno guadagnato circa 4,6 punti percentuali sulla quota di volumi venduti, più che duplicando la loro quota di mercato. 10 Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI Andamento economico dell esercizio. La tabella seguente espone in Euro le principali grandezze economiche dell esercizio. variazioni TURNOVER 230.484.056 247.923.872 (17.439.816) ESPOSIZIONE MEDIA 123.540.005 149.366.117 (25.826.112) 10) Interessi attivi e proventi assimilati 4.597.670 5.087.278 (489.608) 20) Interessi passivi e oneri assimilati (3.262.490) (3.336.112) 73.632 MARGINE D'INTERESSE 1.335.180 1.751.156 (415.976) 30) Commissioni attive 439.017 929.399 (490.382) 40) Commissioni passive (52.552) (543.419) 490.867 COMMISSIONI NETTE 386.465 385.980 485 50) Dividendi e proventi simili 10.040 10.040 - MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 1.731.685 2.147.176 (415.491) 100) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di 53.324 (168.635) 221.959 a) crediti 53.324 (168.635) 221.959 110) Spese amministrative (2.663.525) (2.239.508) (424.017) (a) spese per il personale (840.217) (889.102) 48.885 (b) altre spese amministrative (1.823.308) (1.350.406) (472.902) 120) Rettifiche e riprese di valore su attività materiali (9.334) (17.090) 7.757 130) Rettifiche e riprese di valore su attività immateriali (95.612) (72.081) (23.531) 140) Accantonamento netto ai fondi per rischi ed oneri - (23.000) 23.000 160) Altri proventi di gestione 811.389 381.952 429.437 190) RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA 811.389 8.813 (180.886) UTILE (PERDITA) DELL'ATTIV. CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE (172.073) 8.813 (180.886) (31.141) (116.941) 85.800 (203.214) (108.128) (95.086) UTILE/PERDITA D ESERCIZIO (203.214) (108.128) (95.086) Al fine di riconciliare le voci del riclassificato con gli schemi di bilancio, si evidenzia quanto segue: la voce Interessi passivi ed oneri assimilati non comprende gli oneri e spese bancarie per 33.130 che sono inclusi nella voce Commissioni passive ; la voce Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti comprende tutte le rettifiche positive e negative avvenute nell esercizio sui crediti (voce 50 dei Ricavi, 80 e 90 dei Costi degli schemi di bilancio); la voce Altri proventi di gestione contiene tutti proventi attivi, passivi ordinari e straordinari della gestione, (voce 70 e 80 dei Ricavi degli schemi di bilancio). Turnover Nel 2011 Sifin S.r.l. ha proseguito la propria attività caratteristica fornendo prodotti per lo smobilizzo di crediti vantati da farmacie, case di cura, laboratori e fornitori verso il Servizio Sanitario Nazionale, prodotti di factoring per il sostegno del circolante nel rapporto tra farmacisti e distributori di farmaco (factoring fornitori) e servizi di acquisto e gestione di portafogli di crediti sanitari (servicing). Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011 11

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI La grandezza esprime l ammontare dei crediti acquistati, riceduti e gestiti durante l anno da Sifin S.r.l.. La diminuzione del 7% rispetto al 2010 riflette la definitiva chiusura del rapporto con ABM Amro (oggi RBS) che incide per il 3,7%, il minor importo medio dei crediti ASL ceduti dalle farmacie clienti (DCR mensile) e la scelta strategica di privilegiare la qualità del credito fattorizzato. In merito alla diminuzione dell importo medio dei crediti ASL ceduti, il dato è coerente con lo scenario nazionale già rappresentato in questa relazione; in particolare si evidenzia la diminuzione del 19% dell ammontare medio della DCR mensile ceduta dalle farmacie siciliane, che infatti hanno sviluppato (a parità del numero di cedenti) un turnover di 80,7 milioni di Euro contro i 91 milioni di Euro del 2010 Nella tabella seguente viene esposta la suddivisione del turnover per tipologia di prodotto. /000 2011 2010 variazioni Factoring diretto 145.249 150.350 (5.101) Factoring indiretto 79.690 85.836 (6.146) Finanziamenti 5.545 5.194 351 ABN - 6.544 (6.544) TOTALE 230.484 247.924 (17.440) L analisi delle componenti del turnover conferma altresì il gradimento del prodotto di finanziamento a medio termine garantito dalla cessione per atto pubblico notificata della DCR, che ha espresso una forte domanda da parte delle farmacie che però non è stato sempre possibile soddisfare a causa dei rigidi criteri di merito creditizio che la Società si è imposta. Di seguito un analisi del turnover per tipologia cedente: /000 2011 2010 variazioni Grossisti di farmaco 81.184 85.836 (4.652) Farmacie 80.666 91.023 (10.357) Case di cura/ Poliambulatori/Fornitori/altro 67.634 71.065 (2.431) TOTALE 230.484 247.924 (17.440) La tabella evidenzia la sostanziale corrispondenza tra il factoring indiretto e i crediti ceduti dai distributori di farmaco, cui questo prodotto si rivolge in modo specifico. La diminuzione del turnover ceduto da farmacie viene parzialmente mitigata dalla crescita di quello ceduto da aziende nel quadro del medesimo prodotto di factoring diretto. Alla luce di questi dati emerge con chiarezza il significato delle scelte operate dal management di rivolgersi non più solo alle farmacie ma anche ad altri operatori economici in settori contigui. Esposizione Media La grandezza, che rappresenta gli impieghi medi dell anno, comprende sia i crediti di proprietà che quelli riceduti a terzi (Istituti di Credito, Italian Dream Team S.r.l.) dal momento che anche questi ultimi hanno impatto sia sulla redditività che sul rischio gestito dalla Società. 12 Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E utile notare che l esposizione media è funzione del turnover e della durata media degli impieghi. La flessione del mercato siciliano delle DCR, per esempio, si è espressa sia in termini di minor importo medio della singola DCR ceduta ma anche come minore durata media dell esposizione stessa. Entrambe queste componenti hanno, come vedremo più avanti, un forte effetto sulla marginalità aziendale. In particolare le componenti che maggiormente hanno influenzato la diminuzione dell esposizione media sono, da un lato, quella relativa ai crediti acquistati e riceduti a Italian Dream Team S.r.l., veicolo di ABN Amro oggi RBS, a causa della conclusione del programma di acquisto crediti nell estate 2010 e, dall altro, la sopraccitata diminuzione dell importo dei crediti delle farmacie verso le ASL per il 38%.. /000 2011 2010 variazioni Factoring diretto 58.549 70.951 (12.402) Factoring indiretto 32.669 36.570 (3.925) Finanziamenti 6.122 3.219 2.903 ABN 25.523 37.949 (12.426) Asset propri 677 677 - TOTALE 123.540 149.366 (25.850) Margine di intermediazione La voce esprime il differenziale tra il rendimento degli impieghi ed il costo della provvista includendo, per le attività proprie, gli interessi moratori come esposti nelle procedure monitorie in essere. Nel valore sono inclusi gli oneri finanziari inerenti il debito di struttura, i proventi relativi agli investimenti ed alla giacenza, i dividendi. La redditività dell attività di Sifin S.r.l., intesa come rapporto tra il Margine di intermediazione (al netto degli oneri e dei proventi bancari/ dividendi) e gli impieghi medi dell esercizio è rimasto pressoché costante e pari all 1,43% (1,40% nel 2010). Il risultato conseguito è senz altro positivo visto il quadro congiunturale nel quale è maturato ma al contempo è necessario osservare che alla tenuta in termini percentuali ha fatto riscontro una diminuzione in valore assoluto figlia della diminuzione degli impieghi medi. La tabella seguente analizza il contributo che ogni prodotto da al Risultato operativo ed al Margine di intermediazione. /000 2011 2010 variazioni Factoring diretto 497 541 (44) Factoring indiretto e finanziamenti 654 718 (64) ABN 182 427 (245) Risultato operativo attività caratteristica 1.333 1.686 (353) Interessi moratori al netto di accanton.ti 456 547 (91) Risultato operativo aziendale 1.789 2.233 (444) Risultato operativo 1.789 2.233 (444) Oneri e proventi bancari / dividendi (38) 62 (100) Provvigioni passive (19) (148) 129 Margine di intermediazione 1.732 2.147 (416) Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011 13

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI Proseguendo nell analisi della redditività quale percentuale sull impiego medio, le due attività core e cioè il factoring diretto ed il factoring indiretto hanno registrato un incremento di performance passando, rispettivamente, all 1,6% ed all 1,68% dall 1,52% e dall 1,54% del 2010. L attività di servicing non solo si è contratta nei volumi ma anche nella redditività (0,71% invece di 0,9%) a causa della struttura contrattuale che prevede per Sifin S.r.l. il riconoscimento di una bassa base commissionale. L apporto delle attività di gestione di asset propri è, coerentemente con le scelte strategiche aziendali, in linea con quello del 2010 e comunque residuale rispetto alle altre componenti. La voce interessi moratori accoglie gli interessi maturati a favore di Sifin S.r.l. in dipendenza di azioni giudiziali nei confronti del SSN e sostanzialmente gli interessi che maturano a fronte dell ASP di Cosenza (ex ASL n 1 di Paola) a seguito della delibera n 5245 del 24/12/2010. Rettifiche/ riprese di valore nette per deterioramento di credito L attività di gestione del credito ha consentito nell esercizio il recupero di posizioni creditorie relative a clienti soggetti a procedure concorsuali. I risultati conseguiti meritano un particolare rilievo soprattutto se letti nel quadro congiunturale del 2011 e considerando la cronica difficoltà nel condurre azioni di recupero crediti nel quadro delle sopraddette procedure. Risultato della gestione operativa La minore marginalità (-415 mila Euro rispetto al 2010 a livello di Margine di intermediazione) è stata mitigata sia dalle riprese di valore sopra descritte sia dal recupero di spese legali anticipate nel corso di passati esercizi e contenute nella voce altri proventi e oneri di gestione, mentre la struttura dei costi ha beneficiato seppur parzialmente della chiusura della Filiale di Roma avvenuta a maggio 2011 e della fuoriuscita di due dipendenti. Queste componenti hanno consentito di limitare la perdita a livello di risultato operativo a 172 mila Euro (un utile di 8 mila Euro nel 2010) ma resta il rammarico per le forti spese legali legati ad attività di recupero di crediti sorti in esercizi passati (quasi 500 mila Euro di costi legati alle pratiche ASP Cosenza), quindi non afferenti l attuale attività di Sifin S.r.l., che non troveranno in futuro correlazione in ricavi quanto in minori rischi d impresa. Una nota meritano gli ammortamenti, di poco superiori a 100 mila Euro ed in leggera crescita rispetto al 2010, quasi totalmente riferibili alle immobilizzazioni immateriali ed al software in particolare. 14 Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI Andamento patrimoniale dell esercizio. La tabella seguente espone le principali grandezze patrimoniali dell esercizio VOCI DELL ATTIVO variazioni 10) Cassa e disponibilità liquide 1.255 1.428 (173) 60) Crediti 60.896.486 64.398.580 (3.502.094) verso banche 2.157.817 11.157.189 (8.999.372) verso Enti finaziari - 4.227.885 (4.227.885) verso clientela 58.738.669 49.013.506 9.725.163 50) Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 250.374 250.427 (52) 90) Partecipazioni 944.330 244.330 700.000 100) Attività materiali 25.860 33.137 (7.277) 110) Attività immateriali 252.665 166.735 85.930 120) Attività fiscali 347.639 844.713 (497.074) 140) Altre attività 262.071 224.109 37.962 TOTALE ATTIVO 62.980.680 66.163.459 (3.182.779) Al fine di riconciliare le voci del riclassificato con gli schemi di bilancio, si evidenzia quanto segue: nella voce Crediti sono ricompresi: - Crediti verso le banche (voce 20 dell attivo di bilancio); - Crediti verso la clientela, voce 40 dell attivo degli schemi di bilancio, rettificato dal fondo rischi su crediti generico (voce 90 del passivo) per 1.471.296 e dai ratei attivi maturati per competenze per 38.078; la voce Attività finanziarie detenute sino alla scadenza comprende la voce 50 dell attivo degli schemi di bilancio e relativo rateo interessi per 374; la voce Attività fiscali comprende solo gli importi relativi ai crediti verso l erario; la voce Altre attività comprende la voce 130 e 140 dell attivo degli schemi di bilancio al netto dei ratei indicati nelle voci di cui sopra e della voce attività fiscali. VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIM. NETTO variazioni 10) Debiti 54.570.480 55.585.608 (1.015.128) verso banche 49.142.579 46.918.602 2.223.977 altri debiti 5.427.901 8.667.006 (3.239.105) 70) Passività fiscali 667.293 2.286.062 (1.618.769) 90) Altre passività 1.489.869 1.778.675 (288.806) 100) Trattamento di fine rapporto del personale 258.875 292.737 (33.862) 110) Fondi per rischi ed oneri - 23.000 (23.000) 120) Capitale 600.000 600.000-160) Riserve 5.597.377 5.705.505 (108.128) 180) Utile (Perdita) d'esercizio (203.214) (108.128) (95.086) TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 62.980.680 66.163.459 3.182.779 Al fine di riconciliare le voci del riclassificato con gli schemi di bilancio, si evidenzia quanto segue: nella voce Debiti sono ricompresi - debiti verso le banche (voce 10 del passivo di bilancio); - altri debiti, voce 30 e 110 del passivo di bilancio; nella voce Passività fiscali sono ricompresi per 634.850,56 gli importi relativi ai fondi imposte della voce 80 del passivo degli schemi di bilancio e i debiti verso l erario, 32.442, della voce 50 Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011 15

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI del passivo degli schemi di bilancio; la voce Altre passività comprende le voci 50 e 60 del passivo degli schemi di bilancio rettificato dagli importi di cui sopra; la voce Fondi rischi ed oneri comprende la parte della voce 80 del passivo degli schemi di bilancio non ricompresa tra le passività fiscali. Crediti I crediti, al lordo delle rettifiche, ammontano a 60.751 mila Euro, in incremento del 18,6 % rispetto al 31 dicembre 2010. Le posizioni in sofferenza nel 2011 si sono sensibilmente ridotte, -43,7%, per l incasso di 215 mila Euro e per la chiusura della posizione fallimentare di un cliente. La tabella seguente riporta l esposizione lorda e netta dei crediti divisa per natura (capitale e interessi): /000 2011 2010 variazioni Crediti lordi per quota capitale 53.489 43.941 9.548 Crediti lordi per interessi e comm.ni 7.262 7.279 (17) Totale crediti lordi 60.751 51.220 9.531 Rettifiche alla quota capitale (301 ) (503) 202 Rettifiche a interessi e comm.ni (278 ) (526) 248 Totale rettifiche (579 ) (1.029) 450 TOTALE CREDITI NETTI 60.172 50.191 9.981 L aumento dei crediti al 31 dicembre 2011 rispetto alla stessa data del 2010 non è in contraddizione con il dato in contrazione degli Impieghi medi già commentato in precedenza ma esprime la crescita degli impieghi realizzata soprattutto al termine del quarto trimestre. Lo stock di crediti lordi infatti, al 30 settembre 2011, ammontava a 53,4 milioni di Euro. Interessante notare che l importo dei crediti per interessi e commissioni, strutturalmente inferiore rispetto a quelli per capitale, è rimasto sostanzialmente invariato grazie soprattutto ad una rigorosa politica di gestione della clientela. La diminuzione delle rettifiche riflette per 450 mila Euro la liberazione del fondo per le posizioni in sofferenza che si sono risolte durante il 2011. La tabella illustra un analisi del monte crediti netti per debitore ceduto: /000 2011 2010 variazioni Crediti v/ssn 8.197 3.400 4.797 Crediti v/cedenti 772 679 93 Crediti v/farmacie 32.905 32.932 (27 ) Crediti v/ altri 11.314 6.427 4.887 Totale quota capitale 53.188 43.438 9.750 Crediti per interessi e commissioni 6.984 6.753 231 Totale per interessi e commissioni 6.984 6.753 231 TOTALE CREDITI NETTI 60.172 50.191 9.981 16 Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI I crediti verso il SSN si sono incrementati in particolare per le operazioni di factoring diretto realizzate nel quarto trimestre, mentre l espansione dei crediti verso altri riflette la crescita delle posizioni inerenti il factoring diretto tra privati o tra privati e Pubblica Amministrazione non sanità. Per quanto riguarda la rotazione dei crediti in portafoglio occorre distinguere tra crediti v/s SSN, legati al DSO medio (Days of Sales Outstanding) delle Aziende ed alle disponibilità finanziarie che vengono disposte dalle regioni anno per anno, e crediti v/s Farmacie che invece dipendono dalle dilazioni che Sifin S.r.l. concede ai clienti. Riguardo quest ultima grandezza si propone di seguito una tabella di ageing: Ageing 0-180 180-360 oltre 360 Totale Crediti per factoring indiretto 16.771 9.433 622 26.826 Crediti per finanziamento 772.274 2.497 4.543 Crediti per Piani di Rientro 222 771 562 1.554 TOTALE 17.764 11.479 3.681 32.923 Vintage 0-180 180-360 oltre 360 Totale Crediti v/ssn 4.531 2.106 1.559 8.196 L aumento nel factoring diretto è legato a nuova clientela cedente crediti v/s SSN, tra cui 2 aziende municipalizzate proprietarie di farmacie e 6 aziende fornitrici di beni di consumo e servizi. La voce altri comprende aziende di produzione e investitori istituzionali. La tabella seguente, relativa alla quota capitale netta, offre uno spaccato per prodotto: /000 2011 2010 variazioni Factoring diretto 12.252 3.065 9.187 Factoring indiretto 28.228 27.551 677 Finanziamenti 9.498 9.594 (96 ) Altro 3.210 3.228 (18 ) TOTALE 53.188 43.438 9.750 La tabella seguente, relativa alla quota capitale, riguarda la garanzia offerta o meno dal cedente sulla solvibilità del debitore ceduto: /000 2011 2010 variazioni Pro soluto 28.740 22.301 6.439 Pro solvendo 24.448 21.137 3.311 Totale 53.188 43.438 9.750 L esercizio ha visto un progressivo spostarsi verso la tipologia del pro soluto. I prodotti pro soluto sono senz altro più appealing e consentono prezzi più aggressivi ma sono legati imprescindibilmente alla capacità di analisi/conoscenza del debitore ceduto ovvero all esistenza di ulteriori garanzie. In tal senso Sifin S.r.l. acquista in larga parte crediti pro soluto verso farmacie da parte delle quali ha ricevuto cessione dei crediti verso la ASL. Con riguardo ai crediti netti verso farmacie, la tabella seguente propone una suddivisione per prodotto e garanzia: Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011 17

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI /000 2011 2010 variazioni Factoring indiretto pro solvendo 10.988 14.682 (3.694 ) Factoring indiretto pro soluto 16.049 11.855 4.194 Finanziamenti 5.868 6.395 (527 ) TOTALE 32.905 32.932 (27 ) Come già esposto in precedenza, Sifin S.r.l. ha cominciato a sviluppare nel 2010 un prodotto di finanziamento con durata maggiore rispetto al factoring oppure atto a finanziare crediti non ancora scaduti. Questo prodotto è servito sia per costruire dilazioni su posizioni già in essere sia per erogare nuova finanza alla clientela. La tabella seguente espone il break down tra dilazione e nuova finanza per le farmacie: /000 2011 2010 variazioni Finanziamenti per dilazione 4.121 4.619 (498 ) Finanziamenti per nuova finanza 1.747 1.776 (29 ) TOTALE 5.868 6.395 (527 ) Il prodotto di finanziamento è stato erogato a farmacie ed anche ad aziende di produzione, in quest ultimo caso prevalentemente per finanziare crediti prima della loro scadenza e quindi non fattorizzabili: /000 2011 2010 variazioni Finanziamenti a farmacie 5.868 6.395 (527 ) Finanziamenti ad aziende 3.630 3.199 431 TOTALE 9.498 9.594 (96 ) 18 Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI La tabella seguente mostra un analisi per regione del monte crediti per quota capitale, al netto delle rettifiche. /000 2011 2010 variazioni Emilia Romagna 10.600 11.414 (814 ) Lombardia 6.588 10.183 (3.595 ) Veneto 8.268 6.134 2.134 Sicilia 2.679 3.543 (864 ) Lazio 8.880 2.685 6.195 Toscana 3.306 2.384 922 Piemonte 3.115 2.154 961 Campania 5.266 1.879 3.387 Abruzzo 1.262 899 363 Calabria 1.825 888 937 Puglia 523 842 (319 ) Marche 266 212 54 Trentino Alto Adige 94 122 (28 ) Liguria - 67 (67 ) Friuli Venezia Giulia 76 23 53 Molise - 9 (9 ) Sardegna 440-440 TOTALE 53.188 43.438 9.750 Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011 19

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI Informazioni sui principali rischi ed incertezze Rischio di credito Aspetti Generali Il rischio di credito rappresenta la tipologia di rischio maggiormente monitorata e analizzata dalla Società. Consiste nel rischio di perdita dovuto all inadempienza di una controparte ai suoi obblighi contrattuali o alla riduzione della qualità del credito della controparte. L analisi del portafoglio crediti e del relativo rischio di credito si sviluppa in due specifici aspetti quali la qualità del credito e la concentrazione del portafoglio. In dettaglio la qualità del credito viene studiata mediante valutazione della singola esposizione in base alla tipologia di prodotto, di ceduto e di cedente, di probabilità di insolvenza e di rating. La concentrazione del portafoglio rappresenta il rischio associato ad una qualsiasi singola esposizione o gruppo di esposizioni con un potenziale tale da poter procurare perdite significative, tali da minacciare l'operatività stessa della Società. Politiche di gestione del rischio di credito Aspetti organizzativi Il processo creditizio della Società è normato nell ambito del Regolamento Interno di Sifin S.r.l., che definisce i criteri e le metodologie per la gestione del credito. Il processo creditizio si articola prevalentemente nelle seguenti fasi: a. politica creditizia; b. valutazione del merito creditizio; c. controllo andamentale dei crediti. a.politica creditizia Il Consiglio di Amministrazione definisce le strategie commerciali e la politica creditizia, intese come orientamenti generali sui prodotti e servizi offerti, sui mercati e sull organizzazione distributiva e geografica, avendo particolare riguardo al profilo di rischio prescelto ed alla capacità di correlare a questo un funding adeguato, alle capacità tecniche ed alla struttura organizzativa aziendale. b. Valutazione del merito creditizio dei richiedenti fido La valutazione del merito creditizio è diretta all accertamento della capacità di rimborso attuale e prospettica dei richiedenti fido e dei ceduti, nonché alla verifica delle compatibilità esistenti fra le singole richieste di affidamento e le scelte concernenti la dimensione e la composizione dei crediti. La valutazione è finalizzata alla quantificazione del livello di rischio economico, connesso alla probabilità di insolvenza del soggetto da affidare (cedente) e di rischio finanziario derivante dall eventuale mancato rimborso dei crediti alle scadenze convenute (ceduto). La funzione aziendale preposta alla valutazione del merito creditizio della clientela provvede a svolgere le attività innanzi descritte. In particolare: raccoglie la documentazione necessaria per l'esame della situazione patrimoniale, finanziaria e reddituale del richiedente; verifica l attendibilità della documentazione e delle informazioni nonché dei dati nella stessa riportati; 20 Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011