57 CONGRESSO NAZIONALE SIGM VENERDI 10 MAGGIO 2013 GENOVA AC HOTEL (SALA B) UPDATING E PROGETTI DEL CONI LIGURIA Lo sport come strumento di integrazione in età evolutiva. Lo sport, valido alleato anche per potenziare l attenzione e il Sistema Esecutivo a cura di Antonella Caria
Il paradigma dell inclusione (Crispiani e Giaconi, 2009) Inserimento Integrazione Normalizzazione
Sfocia in una nuova cultura, che rafforza la progettazione di sostegni alla persona. Il paradigma della qualità della vita (Crispiani e Giaconi, 2009) Nato in ambito aziendalistico e tecnologico negli anni 40 del secolo scorso, successivamente assume centralità nell organizzazione dei servizi alla persona. Si configura come un nuovo modo di pensare le persone marginali, in stato di debolezza o di svantaggio.
Il paradigma della qualità della vita Centrali per ogni riflessione sulla qualità della vita appaiono i costrutti di salute e benessere dell individuo, considerati nella loro reciprocità. La buona salute costituisce un fattore della qualità esistenziale; d altro canto, una vita di qualità favorisce e mantiene con più probabilità la condizione di salute biologica e psichica.
L importanza dello sport Attraverso svago, distrazione e interazione sociale lo sport ricopre un ruolo di promozione di vere competenze sociali fino ad arrivare ad assumere un potenziale formativo considerevole. Praticare sport nella prima infanzia e nell adolescenza influisce considerevolmente sullo sviluppo fisico, psicologico, sociale ed intellettuale: stimola un comportamento responsabile, forma il carattere e l identità e migliora il
Lo sport, valido alleato anche per potenziare l attenzione e il Sistema Esecutivo L allenamento tecnico, metodico e continuo, rappresenta un valido strumento per lo sviluppo mentale e il raggiungimento graduale della capacità di gestire la frustrazione sui compiti (Benso, 2007; 2010).
Le risorse attentive e le funzioni esecutive sostegno a tutti gli apprendimenti: Recuperare, Potenziare, Prevenire Il Sistema Attentivo Supervisore (Shallice, 1989) è deputato a fornire risorse attentive, che sono a capacità limitata, a sostenere l attenzione, alle funzioni di controllo del pensiero e dell azione, ad inibire i distrattori, all organizzazione, alla pianificazione, a mantenere la concentrazione sullo scopo, alla modularizzazione delle funzioni specifiche (apprendimento procedurale, motorio o dichiarativo) e a fornire le risorse attentive ai processi di memorizzazione in genere. Ha soprattutto la funzione di elaborazione e selezione di strategie volontarie coscienti.
Esiste un collegamento tra Sistema Attentivo Supervisore e Sistema Emotivo: il primo risulta molto sensibile alle emozioni tanto che può attivarsi quando non deve o disattivarsi quando invece dovrebbe operare. Il sistema emotivo può favorire o inibire il sistema di controllo esecutivo sin dalla prima infanzia.
Con adeguati training tarati sul singolo le risorse attentive sono allenabili e i diversi apprendimenti automatizzabili, anche sportivi, si formeranno grazie alle energie del SAS. Il trattamento è definito integrato, perché suggerisce che si occupa del modulo e del sistema esecutivo durante le sedute di abilitazione al fine di sostenere l intero complesso in gioco (Benso, 2010).
Poiché l apprendimento motorio complesso richiede un intervento diretto del SAS, attraverso lo sport si possono affrontare diversi e importanti aspetti, quali: la gestione della frustrazione; il controllo dell interferenza; il cambiamento di compito; la gestione dei "doppi compiti"; l'avvio e il "pronti e via" - allerta fasico; (Benso,2010) l'attenzione sostenuta - allerta tonico.
In ogni allenamento sportivo fornire le giuste stimolazioni che implicano l intervento diretto del processore centrale significa apportare un valido aiuto a quei bambini che vivono problematiche attentive tra le quali la difficoltà a controllare la frustrazione, la gestione dell interferenza, lo sviluppo limitato delle risorse.
L allenatore deve saper sollecitare correttamente il bambino e spingerlo al limite massimo delle risorse contingenti. L atteggiamento, per ridurre le inevitabili condotte di evitamento o fuga, deve essere accogliente ed empatico, che sproni il bambino ad andare avanti e lo supporti verso una partecipazione attiva e un impegno vissuto e condiviso, in funzione del superamento dei propri