TRAINING AUTOREGOLATIVO INDIVIDUALE E DI GRUPPO PER BAMBINI CON ADHD
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- Mariangela Massari
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1 Centro Territoriale per l Integrazione degli alunni con disabilità Treviso Centro IL DEFICIT DI ATTENZIONE ED IPERATTIVITA 25 MARZO 2011 I.T.G. A. Palladio Via Tronconi, 2 - Treviso TRAINING AUTOREGOLATIVO INDIVIDUALE E DI GRUPPO PER BAMBINI CON ADHD Dott.ssa Torrisi Erika Psicologa dell Età Evolutiva Master in Psicopatologia dell Apprendimento Dott.ssa Fanny Bellio Psicologa dell Età Evolutiva Master in Psicopatologia dell Apprendimento erika.torrisi@yahoo.it fannybellio@libero.it
2 ASPETTI COGNITIVI IMPORTANTI AUTOCONTROLLO: processo cognitivo che implica la capacità di inibire le immediate risposte motorie, e forse emotive, ad un evento; AUTOREGOLAZIONE: è la capacità di dirigere i propri comportamenti di adesione alle istruzioni, capacità di posticipare una gratificazione, controllo degli impulsi e degli affetti, controllo dell attività verbale e motoria è una delle maggiori carenze riscontrabili nei soggetti con ADHD.
3 LO STUDIO TRATTAMENTO AUTOREGOLATIVO IN SOGGETTI IN ETA EVOLUTIVA INDIVIDUALE E DI GRUPPO
4 PARTECIPANTI: 4 SOGGETTI CON DIAGNOSI DI ADHD LORENZO: 11 ANNI ADHD TIPO COMBINATO BEATRICE: 11 ANNI ADHD TIPO COMBINATO FRANCESCA: 11 ANNI ADHD con predominanza di DISTRAZIONE DIFFICOLTA DI LETTURA RICCARDO: 11 ANNI ADHD con predominanza di DISTRAZIONE DIFFICOLTA DI LETTURA
5 METODOLOGIA INTERVENTO VALUTAZIONE TRATTAMENTO INDIVIDUALE TRATTAMENTO DI GRUPPO PARENT TRAINING TEACHER TRAINING VALUTAZIONE FINALE DURATA 6 INCONTRI 10 INCONTRI 12 INCONTRI 10 INCONTRI 3 INCONTRI 3 INCONTRI
6 VALUTAZIONE 1. Anamnesi con i genitori 2. Osservazione e colloquio con il soggetto 3. Somministrazione di questionari e interviste diagnostiche (SDAG-SDAI) 4. Misurazione del QI (Matrici di RAVEN) 5. Test neuropsicologici (BIA, CAMPANELLE, TOL) 6. Valutazione degli apprendimenti (PROVE MT L-C, DDE-2, AC-MT anche visionando quaderni e pagelle)
7 TRATTAMENTO INDIVIDUALE 10 INCONTRI SETTIMANALI o BISETTIMANALI 45 MINUTI A TRATTAMENTO COMPITI PER CASA (SOFTWARE E ESERCIZI SPECIFICI) PERIODO INCONTRI INDIVIDUALI: FEBBRAIO- MAGGIO L. E B. SETTIMANALI (motivi organizzativi) R. E F. BISETTIMANALI (prima svolto trattamento riabilitativo lettura)
8 TRATTAMENTO INDIVIDUALE Sequenza di sedute individuali finalizzate a : Potenziamento delle funzioni cognitive risultate fragili e/o deficitarie Incremento delle abilità di autocontrollo e automonitoraggio, potenziamento abilità di Problem Solving Potenziamento e incremento della consapevolezza e autoregolazione emotiva.
9 Esempi di attività proposte: Funzioni attentive: esercizi al PC su vigilanza, inibizione, memoria di lavoro, controllo interferenza, flessibilità cognitiva. Funzioni esecutive: esercizi carta-matita creati ad hoc (Trova la categoria adatta, caccia all intruso, riordinamento di scene, riordinamento di frasi, programmazione di percorsi).
10 Autoregolazione emotiva: esercizi carta-matita (nomi delle emozioni, termometro delle emozioni, i virus mentali).
11 TRATTAMENTO DI GRUPPO 12 INCONTRI SETTIMANALI/QUINDICINALI (10-PAUSA 3 SETTIMANE CON ESERCIZI PER CASA- 2 QUINDICINALI) 1 ½ h A INCONTRO PERIODO INCONTRI TRATTAMENTO DI GRUPPO: GIUGNO-SETTEMBRE 2010.
12 TRATTAMENTO DI GRUPPO Sequenza di sedute di gruppo finalizzate a: Potenziamento dell attenzione sostenuta in presenza di stimoli distrattori. Incremento dell abilità di previsione delle conseguenze delle proprie e altrui azioni; miglioramento del giudizio temporale e di complessità. Insegnamento tecniche di autocontrollo e autoregolazione emotiva.
13 OBIETTIVI 1. Incremento dell attenzione sostenuta e diminuzione dell iperattività; 2. Acquisizione di nuove strategie di autocontrollo e conseguente diminuzione dell impulsività; 3. Autoregolazione dei propri processi cognitivi e del proprio comportamento; 4. Generalizzazione delle abilità acquisite in altri contesti di vita (scuola e famiglia).
14 STRATEGIE DI INTERVENTO Utilizzo di tecniche a stampo cognitivocomportamentale quali: Token economy; Autoistruzioni verbali; Modellamento; Role playing.
15 Esempi di attività proposte: Funzioni attentive: giochi che richiedono tempi di attenzione via via crescenti, individuazione di differenze, giochi in scatola adattati (indovina chi, shangai).
16 Funzioni esecutive: attività con verbalizzazione del giudizio temporale e di complessità, discussione e ragionamento su pianificazione delle attività, verbalizzazione di ciò che bisogna fare prima dell attività e monitoraggio da parte degli altri membri del gruppo. Autoregolazione emotiva: attività di simulazione, roleplaying, gioco in scatola sulle emozioni.
17 ARTICOLAZIONE DEGLI INCONTRI PRIMA SEDUTA: definire le difficoltà nei vari contesti SECONDA SEDUTA: apprendimento delle 5 fasi e di come funziona la token economy; strategie e tecnica del problem solving TERZA SEDUTA: messa alla prova. Imparare a capire qual è il problema prima di risolvere una situazione. QUARTA SEDUTA: messa alla prova. Concentrarsi prima di scegliere cosa e come fare; quali modi di fare mi permettono di risolvere un problema. QUINTA SEDUTA: messa alla prova. Considero tutte le possibilità, penso alle conseguenze e scelgo la mia risposta.
18 SESTA SEDUTA: affrontare i problemi relazionali, gestione dell ansia e della frustrazione. SETTIMA SEDUTA: favorire il riconoscimento delle proprie emozioni e la loro consapevolezza. Gioco sulle emozioni nel quale ognuno dei partecipanti pesca una carta nella quale viene riportata un emozione e a turno descrivere un episodio vissuto relativo a quell emozione. (tratto da Giochi e attività sulle emozioni Di Pietro e Dacomo, 2007). OTTAVA SEDUTA: stimolare la consapevolezza di come la nostra mente esamina le situazioni (termometro delle emozioni). Attività: pensare a delle situazioni accadute di recente ed esporre agli altri componenti come si sono gestite quelle esperienze. Confrontarsi con gli altri su altre possibili soluzioni. NONA SEDUTA: comprendere i rapporti tra pensieri ed emozioni. Dialogo interno, generare pensieri utili e positivi, trasformare i pensieri dannosi in pensieri positivi. Prevedere le conseguenze (migliori e peggiori) e gestire situazioni difficili. Attività di role playing su alcune situazioni descritte dai ragazzi. DECIMA SEDUTA: riflessioni e generalizzazioni in altri contesti di vita.
19 Parent Training 10 INCONTRI QUINDICINALI 1 ½ h A INCONTRO PERIODO: MAGGIO-SETTEMBRE Teacher Training 3 INCONTRI (POST VALUTAZIONE POST TRATTAMENTO INDIVIDUALE POST INTERVENTO DI GRUPPO) 2 h A INCONTRO
20 Parent training/teacher training Ciclo di incontri con genitori e insegnanti finalizzati alla: Comprensione del disturbo; Analisi dei comportamenti del soggetto e le risposte dell ambiente; Osservazione di antecedenti e conseguenze modificazione dell ambiente; Insegnamento, co-costruzione e discussione di strategie comportamentali ed educative per meglio gestire il soggetto e promuovere comportamenti adattivi e funzionali.
21 Grazie per l attenzione!
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