Al Dirigente Scolastico Dell IPSSS De Amicis Prof. Massimo Quercia Oggetto: FORMAZIONE DOCENTI A.S. 2015-2016 RELAZIONE FINALE Nel corso dell a.s. 2015 2016 sono state proposte diverse attività di aggiornamento relative alle seguenti aree DIDATTICA GENERALE FORMAZIONE SU ARGOMENTI ATTINENTI ALLE SINGOLE DISCIPLINE CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROBLEMATICHE RELATIVE ALL AREA BES ALTERNANZA SCUOLA LAVORO LEGISLAZIONE e ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA Nella scelta degli enti formatori si sono privilegiati istituti accreditati dal MIUR, università ed enti di ricerca alcuni dei quali collaborano da tempo con la nostra scuola, ciò affinchè l attività formativa rientri in un piano omogeneo e tenga conto di obiettivi condivisi. Inoltre, le proposte di formazione che quotidianamente arrivano a scuola, se ritenute interessanti per le caratteristiche del nostro istituto, sono state segnalate ai docenti e ai coordinatori di materia, una copia dei programmi di formazione selezionati affissa in bacheca sia in sede centrale che in succursale e pubblicata sul sito di istituto. Molti corsi sono stati svolti anche grazie alla collaborazione di altri docenti, e in particolare il Prof. Pierleoni responsabile dell alternanza scuola lavoro, il Prof. Zupo per i corsi su privacy, i Professori Striano e Rocchi del CTS e il Prof. Tosti Per tutti i corsi sono stati pianificati con i formatori argomenti e modalità di svolgimento, si è curata l organizzazione delle attività ed è stato rilasciato un attestato di partecipazione. In collaborazione con il prof. Zupo si sono raccolti i dati relativi alla formazione svolta, che verranno utilizzati in vista della organizzazione delle attività da svolgere nel prossimo anno. Infine sono in corso di pubblicazione sul sito web della scuola i materiali digitali presentati nei vari seminari. Sono state segnalate anche un numero significativo di opportunità di aggiornamento da svolgere presso università, centri di ricerca e on line a cui hanno preso parte alcuni insegnanti, solo a titolo esemplificativo ne citiamo alcuni: Infoday ERASMUS organizzato da ISFOL
La formazione degli insegnanti iniziale e in servizio - Università Roma 3 Formazione DEA per matematica L utilizzo dell ICF Università Roma 3 Corso di preparazione all esame DITALS di I Iivello CORSI DI FORMAZIONE SVOLTI A SCUOLA: Dal PDP al PDC. (27/10/ 2015, 4h) La Comunicazione multimediale- multimodale e le tecnologie inclusive ( gennaio e Febbraio 2016, 8 ore) Introduzione alla Comunicazione aumentativa e all utilizzo di in book Dall eliminazione degli ostacoli fisici, culturali e sociali alla didattica inclusiva Docenti in alternanza. ( 14,15,16 /12 /2015. 20ore. 16 partecipanti) Introduzione alla sistematica CAD / CAM ( 16/02/2016.10ore. 8 partecipanti ) Tecnologie didattiche open source e low cost per la didattica e l inclusione (17 e 18 Marzo 2016) L assistenza materiale agli alunni disabili, (Marzo- Aprile 2016 formazione ASL per collaboratori scolastici) Dal team time al team work. ( 16/3/2016. 3 ore.33 partecipanti) La didattica laboratoriale. ( 5/4/2016.4 ore. 42 partecipanti) Rappresentazione grafica e modellazione. ( Aprile 2016.15 ore. 6 partecipanti) La comunicazione: parlare ed ascoltare in modo efficace. (20 Aprile 2106. 3 ore. 34 partecipanti Corso Privacy. (30 Novembre 2015 e 27Aprile 2016 ) Formazione per referenti dell inclusione (Aprile Giugno e Ottobre-Novembre 2016) Cittadinanza e Costituzione. ( 9 Maggio 2016 4 ore. 50 partecipanti) Marilena Baronio Funzione strumentale per la formazione e l aggiornamento Si allega alla presente la proposta di formazione per il prossimo anno scolastico.
Proposta per un piano di formazione e aggiornamento per l a. s. 2016/2017 La proposta per il piano di formazione da realizzare nel corso del prossimo triennio (a partire dall a. s. 2016/17) tiene conto dei seguenti aspetti: Caratteristiche del nostro Istituto e delle esigenze dei nostri allievi. Contributo degli insegnanti e del personale tecnico amministrativo e ausiliario della scuola per un analisi corretta dei bisogni formativi. Organizzazione di attività in rete con altre scuole o con istituti di ricerca. Coerenza con il Piano triennale dell offerta formativa e con il Piano di miglioramento in esso contenuto. Attenzione al Rapporto di Autovalutazione (RAV), strumento essenziale per un analisi della situazione di partenza poiché in esso sono evidenziati i punti di forza e di debolezza del nostro Istituto. Nelle righe seguenti andrò ad evidenziare le criticità evidenziate nel Rapporto di AutoValutazione della scuola con un puntuale riferimento alle pagine del RAV in cui tali criticità e le proposte di miglioramento vengono descritte, in modo che per tutti sia agevole recuperare il contesto di riferimento della mia ipotesi di formazione e aggiornamento: Dalla lettura del RAV si evidenzia la necessità di intervenire sulle seguenti aree: Incremento di azioni di supporto volte alla crescita delle competenze nelle discipline comuni al biennio e professionalizzanti al triennio. (p.112) Consolidamento di condivise metodologie e strategie didattico-educative, con ricadute sulle azioni messe in essere per migliorare i percorsi di apprendimento degli studenti, e quindi sugli esiti finali. (p.113) Controllo dei risultati a distanza (p.112) Integrazione più ampia e proficua tra la vita scolastica e la partecipazione a reti di scuole e ad accordi e collaborazione con soggetti esterni già attive, ma spesso non usate e conosciute da tutti. Maggior confronto con i soggetti presenti nel territorio per la Promozione delle politiche formative (p.111) Maggior abitudine al lavoro di gruppo degli insegnanti, alla condivisione di metodologie, allo scambio di esperienze e di materiali didattici. (p. 95) e alla formazione tra pari. (p.91) Per quanto riguarda l inclusione gli obiettivi educativi sono definiti, ma non sempre vengono previste forme di monitoraggio e valutazione per verificarne il raggiungimento. Gli interventi individualizzati nel lavoro d aula sono poco diffusi a livello di scuola. (p.61) perciò andrebbe maggiormente favorito il confronto tra docenti riguardo alle didattiche inclusive riferite agli alunni con bisogni educativi speciali (p.56) Le attività che favoriscono le competenze sociali e civiche degli studenti non sono promosse in modo omogeneo (...) spesso la loro realizzazione è legata allo spirito di iniziativa o alla buona volontà di singoli insegnanti. (...) Non sempre i provvedimenti disciplinari presi nei confronti di eventuali mancanze, e l attenzione al rispetto delle regole sono omogenei tra un Consiglio di classe e un altro. Talvolta manca una comunicazione efficace e una condivisione effettiva di metodi tra i vari soggetti educanti che operano nella scuola. (p.54) quindi si auspica la progettazione inerente il miglioramento dei processi metodologici. (p. 50) e si dovrà migliorare la definizione degli obiettivi e delle abilità/ competenze a cui tendere (p.46) Per quanto riguarda la valutazione, sebbene i criteri nelle varie discipline siano definiti e concordati all interno dei vari dipartimenti, non sempre è presente la condivisione dei criteri di valutazione e lo scambio di informazioni tra ambiti disciplinari diversi, tra essi infatti si nota modesta interazione; ciò si riflette nei Consigli di Classe quando la riflessione comune sulla valutazione, troppo spesso circoscritta alla fase conclusiva dei percorsi didattici, è finalizzata solo a stabilire se e in quali delle varie discipline le competenze siano state raggiunte. (...) In generale prevalgono metodi di valutazione tradizionale (p.44) Ciò di cui si sente maggiormente la mancanza è la reale condivisione
degli obiettivi trasversali: sebbene vengano stabiliti all inizio dell anno scolastico all interno di ciascun consiglio di classe, restano spesso non del tutto condivisi a livello di pratica didattica (tranne che per piccoli gruppi di docenti costituenti il consiglio). Sarebbe inoltre necessario individuare dei sistemi di valutazione che riguardino nello specifico il raggiungimento degli obiettivi trasversali e delle competenze di cittadinanza (p.39) Si propone di sviluppare indicatori soddisfacenti che offrano una misurazione coerente delle competenze chiave e di cittadinanza. (p.112) La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti è pratica frequente, ma non realizzata in modo sistematico (p.46) Più spazio, andrebbe dato all interno dell Istituto, alla condivisione delle metodologie da adottare per gli alunni BES. Gli iscritti che presentano problemi di dislessia e discalculia, disagi economici e sociali, sono ogni anno in aumento e andrebbe dato maggior rilievo all individuazione ed alla strutturazione delle misure dispensative e compensative accanto alla programmazione di percorsi didattici personalizzati. (p.41). Alla luce di queste riflessioni e delle indicazioni contenute nel piano di miglioramento dell offerta formativa contenuto nel PTOF, dunque si sottopone al Collegio docenti la seguente proposta formativa da realizzare nel corso del prossimo triennio. Tale proposta sarà declinata su varie attività integrando esperienze formative di vario genere quali: laboratori, workshop, comunità di pratiche lavoro in rete, corsi on line e attività in presenza. Gli enti formatori dovranno avere il riconoscimento del MIUR, e si privilegerà la scelta di formatori il cui curriculum sia una garanzia di una effettiva competenza nel settore. Attività di ambito disciplinare FORMAZIONE DOCENTI Una porzione delle attività di formazione sarà inerente alle materie di insegnamento all interno di un area disciplinare individuabile in uno dei seguenti assi: Scientifico- matematico Tecnologico- professionalizzante Storico-sociale Umanistico-linguistico In questo ambito si potranno prevedere percorsi di approfondimento sui contenuti e/o sulle metodologie didattiche applicate alle singole discipline. Tematiche trasversali Una seconda porzione riguarderà metodologie e proposte di didattica trasversali utili quindi a tutti gli insegnanti indipendentemente dalla disciplina insegnata. In questo ambito estremamente articolato si propone di privilegiare: la programmazione per competenze
La certificazione delle competenze la valutazione la didattica inclusiva, con particolare attenzione alla didattica laboratoriale, il cooperative learning e l insegnamento non formale la didattica digitale Formazione inerente all area BES e DSA Fermo restando che molte delle proposte precedentemente illustrate, quali ad esempio la didattica inclusiva si esprimono anche a vantaggio degli alunni BES DSA, per quanto riguarda questo settore si rimanda alle iniziative del CTS attivo nella nostra scuola e alle proposte di istituti quali Università e centri di ricerca che collaborano in progetti presenti nel nostro Istituto e in cui si prevede il coinvolgimento di alcuni Consigli di Classe sia in attività in aula che in percorsi formativi aperti a tutti. FORMAZIONE PER TUTTO IL PERSONALE DELLA SCUOLA Tecniche di comunicazione efficace ed empatica Saper lavorare in team: cooperazione efficace nel gruppo di lavoro, gestione dei conflitti e condivisione di regole di collaborazione. Stesura e gestione dei progetti Formazione sulla normativa scolastica Privacy Sicurezza Corsi organizzati da ASL Realizzazione e gestione dei progetti. Si auspica un confronto con tutti i docenti e il personale della scuola, per una riflessione su questa proposta e per raccogliere suggerimenti e proposte affinchè l attività di aggiornamento non si riduca ad un mero adempimento burocratico dovuto per legge, ma costituisca un opportunità per migliorare la qualità della scuola e delle nostre professioni. Roma 10 Maggio 2016 Marilena Baronio Funzione strumentale per la formazione e l aggiornamento