PROMUOVERE UNA COMUNICAZIONE EFFICACE

Documenti analoghi
PROMUOVERE UNA COMUNICAZIONE EFFICACE

IL CONFLITTO COME RISORSA E STRUMENTO EDUCATIVO.

EDUCAZIONE SOCIOAFFETTIVA

ABITARE LE EMOZIONI Principesse e Cavalieri Crescono

AMBITO DI CASARANO SCHEMA PROGETTO DI PREVENZIONE: SCUOLA DELL INFANZIA I INCONTRO PRESENTAZIONE PROGETTO E LE SUE FINALITÀ

LA RELAZIONE EDUCATIVA come contrasto all'insuccesso scolastico

INTELLIGENZA EMOTIVA

Sommario. Introduzione 11

Leadership & Management nella PA

Genitori in gioco! Workshop per sostenere e promuovere le risorse dei genitori.

L INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE

CURRICOLO PER COMPETENZE TRASVERSALI

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

Riferire esperienze personali, raccontando in modo chiaro ed essenziale e rispettando. l ordine logico e

DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani

Istituto Comprensivo Gonzaga

Dott.ssa Ombretta Franco

PROGETTO BIBLIOTECA. Anno Scolastico

A SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA

BENVENUTI. Le regole: uno dei pilastri dell arte di educare. Bardonecchia. Elisabetta Serra

PROMUOVERE I FATTORI DI PROTEZIONE

Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO

Scuola e Progetto di vita.! Ripensare continuità educativa! e orientamento.! A CURA DELLA! DOTT.SSA ELENA AGUGGERI

Dott. Stefano Berti Sociologo Psicologo Counsellor Resp. Promozione della Salute Area Vasta 2 Ancona - ASUR Marche

La comunicazione in ambito vaccinale

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

DSA e ricadute emotive-motivazionali. Elena Bortolotti

L INTERVENTO NEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO

Il valore della vita emotiva. Dott.ssa Luisa Romei

DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO PAGANI SCUOLA PRIMARIA G. Rodari ANNO SCOLASTICO

Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI

CONVEGNO RESAS FIRENZE - 27/02/2018 STRESS E DISAGIO NELLA SCUOLA: ANALISI- RIFLESSIONI- E POSSIBILI SOLUZIONI

L AIUTO AI GENITORI DELLE CLASSI PRIME. Dr.ssa Laura Poggi Dott.ssa Orietta Mocci Psicologhe Sert Dipartimento Dipendenze ASL 4

LAVORO COLLABORATIVO PARTE 1 - MODALITÀ' PER PROMUOVERE LA RISORSA COMPAGNI

Comunicazione Assertiva e Educazione Socio Affettiva. Dott. Matteo Paciotti

Saper. riconoscere e raccontare le emozioni. Valeria Angelini e Matteo Bianchini

Valeria Rossini IMPARARE A COOPERARE. La cooperazione tra pari. 22/01/2019

INCONTRI DI EDUCAZIONE

Ascoltare significa sospendere il proprio giudizio ASCOLTO ATTIVO

Progetto d'istituto Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO seconda annualità

FASE IDEATI VA Scheda n. 1: Formalizzazione degli esiti attesi

PROGETTO DI RETE AD-AGIO a.s SERVIZIO DI CONSULENZA PSICOPEDAGOGICA PER ALUNNI, INSEGNATI E GENITORI

PROGRAMMAZIONE UNICA DI MATERIA

L'Associazione. Mission dell'associazione

Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B. Prof.ssa Michela Lupia

Istituto Comprensivo D. Alighieri San Canzian d Isonzo. Progetto per prevenire e combattere i fenomeni di bullismo e vandalismo

La Scuola triennale di Counseling integrato

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASALBORE PROGETTO DI ISTITUTO DAL BULLISMO AL CYBERBULLISMO ANNO SC/CO 2016/17

Gestione della classe e problematiche relazionali

A Avanzato B Intermedio C Base D Iniziale

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA e DISCIPLINARE SCIENZE UMANE e PSICOLOGIA (A036) A. S

L INTERVENTO NEI CASI DI BULLISMO E CYBERBULLISMO

LABORATORIO DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI

Uno per Tutti / Tutti per Uno

L intervento riabilitativo cognitivo comportamentale

EMOZIONI A COLORI 2 UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 O QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI SECONDE

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

LITIGARE BENE PER CRESCERE INSIEME PERCORSO FORMATIVO SULLA GESTIONE CREATIVA DEI CONFLITTI NELLA RELAZIONE GENITORIALE

Cittadinanza come agire sociale

GESTIONE DEI CONFLITTI NEI GRUPPI DI LAVORO. a cura di Adriana Biase

ATTIVITA' PER IL PROGETTO REI LABORATORI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA'-PREVENZIONE DEL DISAGIO

LA COMUNICAZIONE. Che cos è la comunicazione? e quando diventa efficace? Dr.ssa Silvia Acunzo 1

Negli ultimi anni si è registrato un bisogno sempre maggiore da parte degli Istituti Scolastici di interventi di

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA ATTIVA AMBITO SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO

IL SABATO DEI GENITORI: GENITORI SI DIVENTA

CONSAPEVOL-MENTE a.s

VIAGGIO INTORNO AI BAMBINI DIFFICILI. L importanza della relazione

ASSERTIVITA' PER GENITORI come promuovere benessere e salute per sé ed i propri figli

Lingua, interazione, comunicazione Parole in scena, teatro e apprendimento delle lingue. Scuola Infanzia a.s. 2017/2018 Docente Daniela Colombo

Istituto Sabin a.s

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLA SCUOLA DI TUTTI

Azioni per attivare un efficace Politica Scolastica antibullismo

Walter Amicosante L ASCOLTO ATTIVO MODULO 2

RELAZIONE FINALE INDIVIDUALE

TEMI e OBIETTIVI per LA SCUOLA che promuove salute

Andrea Mian. Ansia, stress e autostima. Come guidare i propri figli ad affrontare positivamente le sfide scolastiche e la relazione con se stessi

LA CORNICE RELAZIONALE NELLE DINAMICHE DI INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO

FATTORI DI RISCHIO E FATTORI DI PROTEZIONE

Scritto da Paolo Bellagente Martedì 08 Maggio :16 - Ultimo aggiornamento Martedì 03 Luglio :32

Neuroni specchio e apprendimento. Dr.ssa Viviana Vertua Psicologa Psicoterapeuta

UNITA DI APPRENDIMENTO

I.C. CRISCUOLI Sant Angelo dei Lombardi Scuola Secondaria I grado ANNO SCOLASTICO 2015/2016. ORIENTAMENTO Scuola e Famiglia

Progetto Teens. Modulo di Affettività. Classi Quarte e Quinte

Direzione Educazione Area Servizi Scolastici ed Educativi

PROGETTO ACCOGLIENZA A.S. 2019/20 CLASSI PRIME

Comunicazione Aumentativa Alternativa e Autismo: un progetto a supporto della comunicazione e dell interazione sociale. Dott.

Dott. Paolo Cardoso. Psicologo Psicoterapeuta. Viale Cialdini 19, Firenze Via Lungo l Affrico 140, Firenze

ISTITUTO COMPRENSIVO I. NIEVO CAPRI Patto di Corresponsabilità Diritti e doveri di Alunni, Docenti, Genitori IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ

COMUNICARE LA DIAGNOSI ALL INTERNO DEI PROGRAMMI DI SCREENING DELLA REGIONE PIEMONTE: STRATEGIE RELAZIONALI PER AFFRONTARE LE CRITICITÁ

L ANSIA PER LA MATEMATICA

SCHEDA PROGETTO. Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado

LA PROFESSIONALITÀ DEL DOCENTE

Scritto da Andreas Sabato 07 Aprile :11 - Ultimo aggiornamento Sabato 07 Aprile :39

Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili

La competenza Comunicativa nell ottica di un Curricolo verticale.

SPAZIO DEDICATO AI GENITORI: CHE COSA MI ASPETTO?

Alcune evidenze sul bullismo

PRP PROGETTO PIŬ FRUTTA E VERDURA IN MOVIMENTO

PROGETTO BENESSERE Anno scolastico 2017/2018

Transcript:

Fondazione Besso di Roma PROMUOVERE UNA COMUNICAZIONE EFFICACE Riconoscere e potenziare il proprio stile comunicativo e relazionale; caratteristiche e applicazione di alcune strategie comunicative e relazionali nel processo di insegnamento/apprendimento con gli alunni con Disturbi del Comportamento quali «l ascolto attivo», «il messaggio io», «il metodo senza perdenti», ecc.. dott.ssa Fabiola Trojani Psicologa, Psicoterapeuta, Psicologa Giuridica

LA PSICOLOGIA SCOLASTICA propone un METODO INTEGRATO EDUCAZIONE SOCIO- AFFETTIVA

METODO INTEGRATO Per migliorare nello studente le capacità di comprensione dei propri vissuti, sentimenti e stili di apprendimento vengono utilizzate strategie comunicative come «l ascolto attivo» e il «messaggio Io», che mirano a sviluppare la capacità di entrare in contatto e riconoscere le proprie emozioni e la «capacità metacognitiva» di riflettere, monitorare e modificare il proprio stile di apprendimento.

L utilizzo dell Ascolto Attivo e del Messaggio Io significa centrare l attenzione sulla nostra sensazione più che sul giudizio sull alunno. Esempio: «sono preoccupato perché consegni sempre per ultimo il compito» piuttosto che «sbrigati, sei sempre l ultimo a consegnare il compito!»

L utilizzo dell Ascolto Attivo e del Messaggio Io significa riequilibrare lo «stile attributivo» dell alunno: gli alunni tendono, infatti, ad attribuire i successi scolastici a fattori esterni e gli insuccessi alle proprie difficoltà. Esempio: di fronte ad un voto positivo sottolineare l importanza dell impegno e spronare l alunno a riflettere in maniera «metacognitiva» sull efficacia del metodo di studio utilizzato.

ASCOLTO ATTIVO E una tecnica che offre la possibilità di entrare in comunicazione empatica con l altra persona. E un tipo di comunicazione che evita tutti quei comportamenti che costituiscono barriere comunicative.

BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE ORDINARE AVVERTIRE, MINACCIARE ESORTARE, MORALEGGIARE CONSIGLIARE, SUGGERIRE SOLUZIONI PERSUADERE CON ARGOMENTAZIONI LOGICHE GIUDICARE,CRITICARE COMPLIMENTARE, APPROVARE - quando i complimenti non sono meritati UMILIARE, RIDICOLIZZARE INTERPRETARE INFORMARSI SCHIVARE, DEVIARE, BEFFARSI

FASI DELL ASCOLTO ATTIVO ASCOLTO PASSIVO: ascoltare senza interrompere MESSAGGI DI ACCOGLIMENTO: verbali o non verbali INVITI CALOROSI: inviti ad approfondire senza giudizi ASCOLTO ATTIVO (FEED-BACK): riformulazione

Le microtecniche dell Ascolto Attivo Osservare e ascoltare l emozione che passa, oltre il contenuto Dare tempo e segnali di assenso e di incoraggiamento Fare domande aperte

UN ESEMPIO Alunno: «Sono stanco di andare a scuola! Odio i compiti e le lezioni!» Tanto lo sai che devi andarci perché c è l obbligo scolastico! Ti rendi conto che non imparerai mai niente con questo atteggiamento negativo? Mi sembra di aver capito che ultimamente sei stanco di andare a scuola. Come mai? Che succede?

Messaggio Io o comunicazione in prima persona e una modalità di comunicazione assertiva che permette di esprimere critiche in modo costruttivo invece di : RIDICOLIZZARE COLPEVOLIZZARE UMILIARE RIMPROVERARE

IL MESSAGGIO IO Descrive il comportamento Descrive lo stato d animo dell adulto in messaggi in prima persona Descrive le conseguenze concrete Offre opportunità e alternative

FASI DEL MESSAGGIO IO Descrizione del comportamento: quando tu fai Descrizione dello stato d animo io mi sento Descrizione delle conseguenze concrete perché

Esempio: Carlo non rimette a posto i libri che consulta MESSAGGIO TU Insegnante: sei il solito disordinato! Rimetti subito a posto i libri!!! MESSAGGIO IO Insegnante: quando lasci i libri in disordine io mi arrabbio perché poi faccio fatica a ritrovare quelli che mi servono. Potresti rimetterli a posto?

STILE COMUNICATIVO Con gli alunni che presentano un Disturbo del Comportamento è necessario adottare uno stile comunicativo quanto più possibile ASSERTIVO.

STILE COMUNICATIVO STILE AGGRESSIVO: io vinco/tu perdi STILE PASSIVO: tu vinci/io perdo («darle tutte vinte») STILE ASSERTIVO: io vinco/tu vinci

ASSERTIVITA E GESTIONE DEI CONFLITTI Ascolto Attivo, Messaggio Io ed Assertività sono fondamentali per promuovere una comunicazione efficace con e tra gli alunni e per gestire i conflitti all interno della classe.

LA DEFINIZIONE DI CONFLITTO Psicologia Scolastica CONFLITTO SINTOMO, CAMPANELLO D ALLARME, ESPRESSIONE DI UN DISAGIO.

PSICOLOGIA SCOLASTICA Dietro ogni conflitto ci sono bisogni non soddisfatti: comprensione rispetto stima autonomia

PSICOLOGIA SCOLASTICA Il conflitto va tirato fuori, esplicitato, compreso ed elaborato.

LA GESTIONE DEL CONFLITTO Promuove le «life skills», ossia le abilità cognitive, emotive e relazionali che consentono agli alunni di operare con competenza sia sul piano individuale che su quello sociale.

Potenziare la comunicazione efficace Potenziare l autostima Potenziare l assertività Potenziare le abilità di «problem solving»

IL METODO SENZA PERDENTI E una tecnica cooperativa per gestire i conflitti, sia tra insegnante e alunno, che tra due o più alunni, fino a coinvolgere l intero gruppo classe. E una tecnica che permette di non lasciare vincitori e vinti.

IL METODO SENZA PERDENTI Il metodo senza perdenti si svolge in sei fasi: 1. individuare il problema 2. proporre le possibili soluzioni 3. valutare le varie soluzioni 4. individuare la soluzione migliore 5. stabilire in che modo attuare la soluzione prescelta 6. accertarsi che la soluzione prescelta abbia effettivamente risolto il problema.

Rapporto tra i componenti del gruppo classe Circle time

CIRCLE TIME un piccolo gruppo di discussione su un argomento o problema in cui l adulto ha il compito di facilitare la discussione senza nessuna funzione autoritaria, con l obiettivo primario di creare un clima collaborativo e amichevole fra i ragazzi.

Il circle time promuove conoscenza reciproca più approfondita senso di appartenenza sviluppo di rapporti interpersonali più gratificanti coesione di gruppo scambio di opinioni su argomenti

Il circle time, da un punto di vista tecnico, richiede: La disposizione delle sedie in circolo: fondamentale per garantire una comunicazione realmente circolare Criterio per decidere quale argomento sarà trattato La durata della discussione: di circa 50 minuti Rispetto di regole ( rispettare il turno di parola, accettare il punto di vista dell altro, rimanere nel cerchio ecc.)

Bibliografia Relazioni affettive. I sentimenti nel conflitto e nella mediazione, Ritagrazia Ardone e Claudia Chiarolanza, 2007, Il Mulino Mediare i conflitti a scuola. Presupposti teorici e intervento psicosociale, Ritagrazia Ardone, 2003, Carocci Editore I conflitti a scuola. La mediazione pedagogicodidattica, Elisabetta Nigris, 2002, Bruno Mondadori