Corso di Macroeconomia. La contabilità nazionale



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Corso di Macroeconomia La contabilità nazionale 1

La produzione TremetodidicalcolodelPIL 1. Il metodo della spesa 1. Il consumo, la spesa per beni di consumo effettuata dalle famiglie, sia per beni non durevoli che per beni durevoli (come mobili, elettrodomestici, autoveicoli). Lo indicheremo con C; 2

2. l investimento, la spesa per mezzi di produzione (macchinari, impianti, ecc.) effettuata dalle imprese. Lo indicheremo con I; 3. la spesa pubblica, la spesa effettuata dallo Stato (i cosiddetti consumi collettivi: difesa, giustizia, ordine pubblico, ecc.). La indicheremo con G; 4. le esportazioni nette, ossia la differenza tra esportazioni (la spesa estera in beni e servizi prodotti all interno) e importazioni (la spesa nazionale in beni e servizi prodotti all estero). Indicheremo le esportazioni con X, le importazioni con Q e la loro differenza tra esportazioni con NX. PIL = Spesa aggregata = = Consumo + Investimenti + Spesa pubblica + Esportazioni nette 3

Tabella 1 La determinazione del PIL. Anno 2006. Miliardi di euro a prezzi correnti, valori arrotondati, e in % del PIL Consumi finali delle famiglie 869 59% Consumi collettivi (giustizia, difesa, istruzione) 305 21% Consumi totali 1 174 Investimenti fissi netti 75 Ammortamenti 232 Investimenti fissi lordi 307 Investimenti totali (inv. fissi lordi + variazioni scorte) 313 21% Esportazioni di beni e servizi 411 Importazioni di beni e servizi ( ) 423 Esportazioni nette -12 1% Prodottointernolordo 1475 4

Il conto economico risorse e impeghi Riscrive in forma diversa l identità tra pil e spesa aggregata Y = C + I + G + NX come Y + Q = C + I + G + X 5

Tabella 2 Conto economico delle risorse e degli impieghi. Anno 2006 Miliardi di euro a prezzi correnti, valori arrotondati RISORSE IMPIEGHI Consumi delle famiglie(c) 869 PIL (Y ) 1 475 Consumi collettivi (G) 305 Importazioni (Q) 423 Investimenti (I) 313 Esportazioni (X) 411 Totale 1 898 Totale 1 898 6

2.Ilmetododelvaloreaggiunto.IlPILeilvaloreaggiunto Tabella 3 La formazione del valore aggiunto. Anno 2006. Miliardi di euro a prezzi correnti, valori arrotondati Produzione vendibile 2 923 IVA + imposte sulle importaz. (+) 159 Beni intermedi ( ) 1 607 PILaiprezzidimercato 1475 7

Tabella 4 Il valore aggiunto per settore produttivo. Anno 2006 Miliardi di euro a prezzi correnti, valori arrotondati Agricoltura, silvicoltura e pesca 30 2.4% Industria (industria in senso stretto + costruzioni) 337 26.5% Servizi 905 71.1% Valore aggiunto al costo dei fattori 1 272 100% Imposte al netto dei contributi alla prod. (+) 203 PILaiprezzidimercato 1475 8

3. Il PIL e il reddito nazionale Tre deduzioni 1. Dal PIL al reddito nazionale lordo (RNL): i redditi netti dall estero. PIL+ redditi netti dall 0 estero = RNL 2. Dal reddito nazionale lordo ai prezzi di mercato al reddito nazionale netto (RNN): l ammortamento RNL Ammortamento = RNN 9

3. Dal reddito nazionale netto ai prezzi di mercato al reddito nazionale netto al costo dei fattori: le imposte al netto dei contributi RNL Imposte ind. + Contrib. alla prod. = RNN al costo dei fatt. RNN al costo dei fatt. = profitti + salari + rendite + stipendi + ecc. 10

Tabella 5 Dal prodotto al reddito. Anno 2006 Miliardi di euro a prezzi correnti, valori arrotondati PILaiprezzidimercato 1475 Redditi netti dall estero 5 PNLaiprezzidimercato 1471 Ammortamento ( ) 232 RNNaiprezzidimercato 1239 Totale imposte nette ( ) 204 RNN al costo dei fattori 1 035 11

Tabella 6 La distribuzione del reddito. Anno 2006 Miliardi di euro a prezzi correnti, valori arrotondati Redditi da lavoro dipendente 607 59% Risultato di gestione 433 41% Redditi netti dall estero ( ) 5 RNN al costo dei fattori 1 035 Dal reddito nazionale al reddito personale disponibile Due deduzioni. Il RNN al costo dei fattori non coincide con il reddito delle famiglie per la presenza delle imprese e dello Stato. 12

1. Dal RNN al costo dei fattori al reddito personale: le imprese RNN al costo dei fattori profitti non dist. imposte sulle impr. = = Reddito personale 2. Dal reddito personale al reddito personale disponibile:.lo Stato Reddito personale + trasf erimenti imposte personali = = Reddito personale disponibile Il PIL differisce dal reddito disponibile (Yd) perché vi sono imposte dirette e trasferimenti, T. Yd= Y T 13

Il reddito delle famiglie può avere soltanto due destinazioni: o viene speso nell acquisto di beni di consumo oppure non viene speso, viene cioè risparmiato. Questa relazione èsemprevera. Yd= C + S 14

L inflazione Il deflatore del PIL. Deflatore = PIL NOMIN PIL REALE = P i P it Q it P i P i0 Q it L indice dei prezzi al consumo (IPC) P i P IPC = it Q i0 P i P i0 Q i0 15

Figura 1 Il tasso d inflazione in Italia - Indice dei prezzi al consumo 25% 20% 15% 10% 5% 0% 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 16

Il mercato del lavoro Tre grandezze caratterizzano la situazione del mercato del lavoro 1. Il tasso di attività (o di partecipazione): il rapporto tra la forza lavoro (chi è presente sul mercato del lavoro sia come occupato che come disoccupato) e la popolazione attiva (quella compresa nella fascia di età tra i 15 e i 64 anni) tasso di attività = Forza lavoro P opolazione attiva 2. Il tasso di occupazione: la frazione della popolazione attiva che è occupata tasso di occupazione = Occupati P opolazione attiva 17

3. Il tasso di disoccupazione: il rapporto tra disoccupati e forza lavoro tasso di disoccupazione = Disoccupati Forza lavoro Queste tre grandezze sono tra loro connesse tasso di occupazione = tasso di attività (1 tasso di disoccupazione) Tabella 7 Popolazione, forza lavoro e occupazione in Italia 2004 (In migliaia di unità) (23.000) OCCUPATI POPOLAZIONE IN ETA LAV. (15-64 anni) = FORZA LAVORO = (39.400) (24.700) DISOCCUPATI (1.700) 18

Figura 2 Il tasso di disoccupazione in Italia: 1960 2006 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% 1960 1964 1968 1972 1976 1980 1984 1988 1992 1996 2000 2004 19

Le amministrazioni pubbliche Le amministrazioni pubbliche comprendono: lo Stato, gli Enti territoriali (Regioni, Province, Comuni) e altri Enti centrali e locali (ASL, Università, Enti previdenziali, ecc.). Esse svolgono due funzioni: 1. Producono servizi non destinabili alla vendita, vale a dire i consumi pubblici, come giustizia, istruzione, difesa, ecc., il cui valore si ottiene sommando i salari e gli stipendi pagati dalle AP e gli acquisti di beni e servizi effettuati dalle AP; 20

2. trasferiscono redditi trasferimenti in gran parte costituiti dalle prestazioni sociali, come sanità, previdenza e assistenza. Queste due voci costituiscono le uscite delle AP. Per svolgere queste funzioni, le AP si finanziano prelevando imposte e contributi. 21

Tabella 8 Conto delle Amministrazioni pubbliche. Anno 2006 (Miliardi di euro a prezzi correnti, valori arrotondati) Entrate fiscali eparafiscali 680 Consumi pubblici (Cons. collettivi - Cons. isituz. priv.) 300 Trasferimenti netti 446 di cui: Interessi passivi 68 Avanzo primario 2 Totale uscite 746 Disavanzo totale 66 Disav. tot./pil (%) 4.5 22

Il deficit o disavanzo del bilancio pubblico coincide con la differenza tra uscite (G) e entrate dello stato (TA TR = T ). BD = G T 23

Dal reddito al risparmio Tabella 9 Ripartizione del rnl tra consumi e risparmi. Anno 2006 (Miliardi di euro a prezzi correnti, valori arrotondati) Consumi finali nazionali delle famiglie (C) 869 Consumi collettivi (G) 305 Risparmio nazionale lordo (S BD) 296 RNL disponibile (PIL - R. netti dall est.) 1 470 A livello dell intero sistema economico la somma di consumi e risparmi uguaglia il reddito. 24

Questa uguaglianza è riscritta in formula Y = C + G + S BD = C + G + S (G T )= = C + S + T Y T = Yd = C + S 25

La formazione del capitale Il conto della formazione di capitale pone in luce le possibili destinazioni del risparmio. 1. Deficit del bilancio pubblico, BD. 2. Investimenti effettuati dalle imprese, I 3. Esportazioni nette, NX. 26

Partiamo dall identità tra PIL e spesa aggregata Y = C + G + I + NX Sottraiamo le imposte al netto dei trasferimenti da ambo i lati Y T = C + G T + I + NX Il lato di sinistra di questa identità è il reddito disponibile, Yd; a destra, G T definisce il disavanzo di bilancio, BD. Yd= C + BD + I + NX Sottraiamo il consumo da ambo i lati e ricordiamo che Yd= C + S S = I + BD + NX Il risparmio nazionale: la somma dei risparmi privati e di quelli pubblici, S BD. Queste sono le entrate del conto della formazione di capitale. 27

Le uscite, gli impieghi del risparmio nazionale, sono costituiti dagli investimenti e dalle esportazioni nette. Tabella 10 Conto delle formazione di capitale. Anno 2006 Miliardi di euro a prezzi correnti, valori arrotondati ENTRATE USCITE Risparmio naz. lordo (S BD) 296 Investimenti fissi lordi (I) 313 Accr. (+) o indeb. ( ) (NX + redd. est.) 17 Totale 296 Totale 296 28

Le identità della contabilità nazionale L identità tra PIL e spesa aggregata è Y = C + I + G + NX dove G è la spesa pubblica e NX le esportazioni nette, la differenza tra esportazioni e importazioni. Il PIL differisce dal reddito disponibile perché vi sono imposte dirette e trasferimenti. Il reddito disponibile, Yd, è Yd= Y T dove T sono le imposte al netto dei trasferimenti (includendo nei trasferimenti gli interessi sul debito pubblico). 29

La destinazione del reddito disponibile è Yd= C + S Sottraendo le imposte meno i trasferimenti, otteniamo Y T = C + I + G + NX T ovvero, poiché Y T = Yd= C + S, S = I + G T + NX = I + BD + NX dove BD = G T èildeficit del bilancio pubblico. 30

Le caratteristiche dell area dell euro Apartiredal1 gennaio 1999, l Italia, assieme ad altri 10 Paesi (Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna), ha deciso di adottare l euro come moneta. A questi undici paesi si è aggiunta la Grecia nel gennaio 2001 e la Slovenia nel gennaio 2007, portando così a tredici il numero totale di paesi che costituiscono l area dell euro. È perciò opportuno collocare l Italia all interno dell area dell euro. Quest ultima presenta caratteristiche strutturali diverse da quelle delle singole economie che la compongono; l area dell euro ha invece molte analogie (ma anche differenze) con altre economie di grandi dimensioni, come USA egiappone. 31

Tabella 11 Caratteristiche delle principali aree economiche. Fonte: BCE, 2006 Area Anno 2006 Unità USA euro Giappone PIL Popolazione milioni 317 300 127 PIL pro capite (in PPA) migliaia di E. 26.5 37.3 27.5 Composizione PIL Agricoltura, silv. e pesca % PIL 1.9 1.2 1.4 Industria % PIL 26.7 22.8 29.7 Servizi % PIL 71.4 76.0 69.9 Mercato del lavoro Tasso di partecipazione % 70.6 75.5 73.1 Produttività lavoro (area euro=100) 100 126.2 91.7 Crescita del PIL reale % 2.8 2.9 2.2 Conti con l estero Esportazioni di beni e servizi % PIL 21.6 11.0 16.8 Importazioni di beni e servizi % PIL 20.8 16.7 15.4 Amministrazioni pubbliche Avanzo (+) o disavanzo ( ) % PIL 1.6 2.3 1.4 Debito % PIL 68.9 48.5 164.2 32

Figura 3 Il tasso di disoccupazione nell area dell euro, negli Stati Uniti e in Giappone 33

Figura 4 34

Figura 5 Capitalizzazione di borsa nell area dell euro, negli Stati Uniti e in Giappone Figura 6 Depositi e prestiti bancari nell area dell euro, negli Stati Uniti e in Giappone a fine 2002 (Fonte, BCE 2004) 35

Figura 7 Il circuito produttivo e il sistema finanziario SERVIZI DEI FATTORI Y FAMIGLIE RISPARMIO S SISTEMA FINANZIARIO C BENI DI CONSUMO IMPRESE I BENI DI INVESTIM 36