Capitolo 16: Il risparmio e il circuito prodotto-reddito-spesa

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1 Capitolo 16: Il risparmio e il circuito prodotto-reddito-spesa a.a Canale D-K 1

2 Le famiglie realizzano reddito e determinano il consumo. Non tutto il reddito corrente è consumato: parte del reddito è risparmiato Il risparmio è reddito corrente rinviato al futuro per garantire maggiori consumi futuri. a.a Canale D-K 2

3 La decisione di quanto consumare e di quanto risparmiare è una decisione intertemporale ; ovvero, per decidere quanto consumare in futuro si deve tener conto del flusso futuro dei propri redditi. Il valore attuale dei flussi di redditi futuri vincola il flusso dei consumi futuri. a.a Canale D-K 3

4 Il vincolo di bilancio intertemporale del consumatore C f Y c (1+r )+Y f C c [Y f /(1+r) + Y c ] C f /(1+r) S Y f O F Y c Y c +Y f /(1+r ) C c a.a Canale D-K 4

5 Il consumatore non può sostenere un flusso di consumi il cui valore attuale sia superiore al valore attuale dei redditi futuri. Può rinviare l utilizzo del reddito corrente al futuro ottenendo un reddito al tasso d interesse di mercato, così come può anticipare reddito futuro per i consumi correnti impegnandosi a rimborsarlo con redditi futuri al tasso corrente di mercato. Variazioni nel tasso di interesse o nel flusso di redditi futuri modificano il profilo dei consumi nel tempo. a.a Canale D-K 5

6 Il vincolo di bilancio intertemporale: spostamenti della curva C f Y c (1+r )+Y f 1 Y c (1+r )+Y f Y c (1+r 1 )+Y f Y f 1 Y f O 1 O Y c Y c +Y f /(1+r ) Y Y c +Y f /(1+r 1 c +Y 1 1 /(1+r ) ) a.a Canale D-K 6 C c

7 La scelta di risparmiare Il TASSO DI INTERESSE DI MERCATO esprime il maggior valore in termini di consumo di una unità di reddito corrente risparmiato (per unità di tempo) Vi è un COSTO-OPPORTUNITÀ del consumo corrente in termini di consumo futuro: esso è dato dal maggior consumo futuro che compensa la rinuncia del consumo corrente di una unità. La scelta economicamente razionale del consumatore è quella di risparmiare (consumare nel futuro) solo se il costo-opportunità del consumo corrente è inferiore al tasso di mercato. a.a Canale D-K 7

8 Il consumo a livello macroeconomico La forte correlazione tra consumo e reddito corrisponde ad una relazione lineare tra le due grandezze con propensione media del consumo e del risparmio stabile. 1100, ,00 900,00 800,00 700,00 600,00 500,00 400,00 250,00 300,00 350,00 400,00 450,00 500,00 550,00 600,00 650,00 700,00 a.a Canale D-K 8

9 Risparmio e investimento: il rapporto tra presente e futuro Il risparmio è reddito corrente rinviato al futuro; la spesa per investimento è prodotto corrente rinviato al futuro: i due aggregati costituiscono il rapporto economico che lega presente e futuro. A livello dell intero sistema e in termini consuntivi, il valore dei due aggregati deve necessariamente corrispondere. a.a Canale D-K 9

10 La necessaria uguaglianza tra risparmio e investimento REDDITO CONSUMATO (reddito utilizzato per soddisfare i bisogni del periodo corrente) REDDITO REDDITO RISPARMIATO (reddito non-utilizzato per soddisfare i bisogni del periodo corrente) BENI DI CONSUMO (beni per utilizzi correnti) PRODOTTO BENI DI INVESTIMENTO (beni per utilizzi futuri) SPESA PER CONSUMI (acquisizione di beni correnti per esigenze correnti) SPESA SPESA PER LA FORMAZIONE DEL CAPITALE (acquisizione di beni correnti per esigenze future) BENI DI INVESTIMENTO PRODOTTO - BENI DI CONSUMO SPESA PER LA FORMAZIONE DEL CAPITALE SPESA - SPESA PER CONSUMI REDDITO RISPARMIATO REDDITO - REDDITO CONSUMATO a.a Canale D-K 10

11 IMPRESE FORMAZIONE DEL CAPITALE FAMIGLIE PRODOTTO BENI DI CONSUMO BENI DI INVESTIMENTO FORMAZIONE DEL CAPITALE RISPARMIO SPESA PER CONSUMI REDDITO RISPARMIATO REDDITO PRODOTTO SPESA INVESTIMENTO RISPARMIO SPESA REDDITO a.a Canale D-K 11

12 L uguaglianza tra risparmio e investimento come condizione di equilibrio macroeconomico L identità tra risparmio e investimento, corrispondente a quella tra reddito e spesa, è la condizione di equilibrio macroeconomico. A questo livello la relazione non è sempre verificata a priori, ma solo per determinati valori delle variabili. La spiegazione del meccanismo che determina l equilibrio macroeconomico richiede di integrare le relazioni contabili con specifiche ipotesi di comportamento. Le ipotesi adottate condizionano il significato delle conclusioni raggiunte. a.a Canale D-K 12

13 ESEMPIO Le relazioni [1] Q = Y (vincolo di bilancio delle imprese) [2] Y = E (vincolo di bilancio delle famiglie) [3] Q = E (scambio sul mercato) sono situazioni che devono realizzarsi ex-post: Le decisioni che riguardano i programmi di produzione, di distribuzione di reddito e di spesa possono (a priori, ex-ante) differire tra loro. Ci sono dei meccanismi che riconducono alla fine a coerenza i programmi diversi formulati da soggetti diversi. a.a Canale D-K 13

14 Considerate ex-ante, le relazioni [1]-[3] non sono indipendenti (verificate due di esse, la terza è automaticamente verificata). Se si aggiungono le due relazioni: [4] C = c Y [5] E = C + I si ottiene un sistema di tre equazioni indipendenti: [1] Q = Y [3] Q = E [4+5=6] E = c Y + I nelle quattro incognite: Q, Y, E, I. Per poterlo risolvere occorre introdurre un ulteriore vincolo, una ipotesi. a.a Canale D-K 14

15 Due alternative. Caso a: le imprese programmano la loro produzione a livello della capacità produttiva potenziale, [7a] Q = Q F, Caso b: le imprese adattano la loro produzione alla domanda attesa delle famiglie E a, [7b] Q = E a, che dipende dalle decisioni di spesa di queste ultime [9] E a = E e, in particolare dai loro programmi di investimento, per semplicità, predeterminato [10] I = ovvero [6 ] E = c Y + Poiché produzione e spesa devono essere alla fine tra loro coerenti,le due ipotesi generano due diversi equilibri macroeconomici. a.a Canale D-K 15

16 CASO A. Dalle relazioni: [7: decisioni di produzione delle imprese] Q = Q F 1: distribuzione di reddito delle imprese] Q = Y 6: decisioni di spesa delle famiglie] E = c Y + I 3: condizione di equilibrio] Q = E si ottiene dalla condizione di equilibrio Q F = c Q F + I e la soluzione per tutte le variabili: Q = Q F ; Y = Q F ; E = Q F ; I = (1 - c)q F. L aggiustamento è del tipo l offerta crea la propria domanda. La decisione cruciale è il programma produttivo delle imprese a livello di pieno utilizzo della capacità produttiva; esse sfruttano tutte le opportunità non dovendo temere una carenza di domanda e quindi difficoltà di realizzare la produzione programmata. a.a Canale D-K 16

17 Caso A.: L OFFERTA CREA LA PROPRIA DOMANDA PRODOTTO Q F SPESA PER INVESTIMENTI I F = (1-c)Y F SPESA AGGREGATA E F = Y REDDITO Y F SPESA PER CONSUMI C F = cy F a.a Canale D-K 17

18 CASO B. Dalle relazioni: [8: decisioni di produzione delle imprese] Q = E a [9: formazione delle attese delle imprese] E a = E [1: distribuzione di reddito delle imprese] Q = Y [6 : decisioni di spesa delle famiglie] E = c Y + I [3: condizione di equilibrio] Q = E si ottiene la condizione di equilibrio: Y = cy + I e la soluzione per tutte le variabili: Q = I/(1 - c); Y = I/(1 - c); E = I/(1 - c); I=I* (investimento dato) L aggiustamento è del tipo la domanda crea la propria offerta. a.a Canale D-K 18

19 La decisione cruciale è la spesa per investimenti che, con il comportamento dei consumatori determina la domanda con riferimento alla quale le imprese programmano la produzione. La conseguente distribuzione di reddito influenza la spesa per consumi in un processo cumulativo di aumento della domanda che termina quando la produzione distribuisce un reddito che sostiene un equivalente ammontare di spesa. a.a Canale D-K 19

20 Caso B.:LA DOMANDA CREA LA PROPRIA OFFERTA PRODOTTO Q SPESA PER INVESTIMENTI Ī SPESA AGGREGATA E a REDDITO Y SPESA PER CONSUMI C = cy a.a Canale D-K 20

21 Risparmio e investimento in presenza di relazioni economiche con l estero. La relazione tra spesa e prodotto deve tener conto del rapporto tra aggregati interni e le esportazioni ed importazioni. Il reddito nazionale disponibile tiene conto dei redditi netti e dei trasferimenti netti dall estero. Il reddito nazionale disponibile sostiene la spesa per consumi nazionali e la differenza, il risparmio nazionale, assieme al risparmio dell estero fronteggia la spesa per la formazione interna di capitale. a.a Canale D-K 21

22 a. Prodotto-spesa. Il prodotto interno (PIL) di un paese, aumentato dai beni prodotti all estero e importati (M) determina le risorse disponibili del paese, assorbite dalla spesa interna (E D ) e dalla spesa estera costituita dalle esportazioni (X). PRODOTTO INTERNO + IMPORTAZIONI = SPESA INTERNA + ESPORTAZIONI PIL + M = E D + X dalla quale si ricava la relazione PRODOTTO INTERNO = SPESA INTERNA + [ESPORTAZIONI - IMPORTAZIONI] PIL = E D + (X M) a.a Canale D-K 22

23 Dato che la spesa interna è costituita da: SPESA INTERNA = CONSUMI (PUBBLICI E PRIVATI) INTERNI + INVESTIMENTI INTERNI LORDI E D = C D + I D il prodotto interno corrisponde alle seguenti componenti di spesa: PRODOTTO INTERNO = = CONSUMI INTERNI + INVESTIMENTI INTERNI LORDI + (ESPORTAZIONI - IMPORTAZIONI) PIL = C D + I D + (X M) a.a Canale D-K 23

24 b. Prodotto-reddito. Il valore del prodotto interno distribuito, il reddito interno, va corretto con i redditi percepiti all estero dai residenti (YNR) e depurato dai redditi interni pagati a non-residenti (YRN); il risultato è il reddito nazionale YN (reddito dei residenti): REDDITO NAZIONALE = (PRODOTTO INTERNO - REDDITI PAGATI ALL'ESTERO) + + REDDITI DALL'ESTERO = = PRODOTTO INTERNO + REDDITI NETTI DALL'ESTERO Y N = PIL + (Y RN - Y NR ) a.a Canale D-K 24

25 Il reddito nazionale (YN) comprensivo anche dei trasferimenti netti dall'estero (TRRN - TRNR), ricevuti meno effettuati) costituisce il reddito nazionale disponibile dei residenti (YDN) REDDITO NAZIONALE DISPONIBILE = REDDITO NAZIONALE + TRASFERIMENTI NETTI DALL'ESTERO = = PRODOTTO INTERNO + REDDITI NETTI DALL'ESTERO +TRASFERIMENTI NETTI DALL'ESTERO YD N = Y N + (TR RN - TR NR ) = PIL + (Y RN - Y NR ) + (TR RN - TR NR ) a.a Canale D-K 25

26 c. Reddito-spesa. Il reddito nazionale disponibile è il reddito che sostiene la spesa nazionale, ovvero la spesa per consumi dei residenti. REDDITO NAZIONALE DISPONIBILE = SPESA PER CONSUMI NAZIONALI + RISPARMIO NAZIONALE YD N = C N + S N Per determinare i consumi nazionali (CN, dei residenti) è necessario depurare i consumi interni (CD) dai consumi dei non-residenti all interno (CRN) e integrarli con i consumi dei residenti all estero (CNR): CONSUMI NAZIONALI = CONSUMI INTERNI + CONSUMI NETTI ALL'ESTERO DEI RESIDENTI a.a Canale D-K 26

27 Dalle definizioni si ricava: C N = C D + (C NR - C RN ) YD N = PIL + (Y RN - Y NR ) + (TR RN - TR NR ) PIL = C D + I D + (X M) C N = C D + (C NR - C RN ) REDDITO NAZIONALE DISPONIBILE = = CONSUMI (PRIVATI E PUBBLICI) NAZIONALI + + INVESTIMENTI INTERNI LORDI + + ESPORTAZIONI (di beni, servizi, redditi e trasferimenti) + IMPORTAZIONI (di beni, servizi, redditi e trasferimenti) YDN = CN + ID + [(X + YRN + CRN + TRRN )- (M + YNR + CNR + TRNR)] a.a Canale D-K 27

28 Data la definizione di risparmio nazionale (SN) si ottiene: S N = (YD N - C N ) = I D + [(X + Y RN + C RN + TR RN )- (M + Y NR + C NR + TR NR )] L eccesso delle importazioni sulle esportazioni è un risparmio dell estero (reddito non consumato dell estero, SR): e S R = (M + Y NR + C NR + TR NR ) - (X + Y RN + C RN + TR RN ) S N + S R = I D a.a Canale D-K 28

29 PRODOTTO INTERNO LORDO RISORSE DISPONIBILI IMPORTAZIONI ESPORTAZIONI CONSUMI INTERNI FORMAZIONE INTERNA DI CAPITALE REDDITO NAZIONALE REDDITI NETTI DALL ESTERO CONSUMI NETTI ALL ESTERO CONSUMI NAZIONALI RISPARMIO NAZIONALE REDDITO NAZIONALE DISPONIBILE TRASFERIMENTI NETTI DALL ESTERO ACCREDITAMENTO SULL ESTERO RISPARMIO DELL ESTERO a.a Canale D-K 29

30 a.a Canale D-K 30

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