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Prevenzione e cura Lesioni Da Decubito LESIONE DA DECUBITO E definita lesione da decubito una lesione tessutale con evoluzione necrotica, che interessa la cute, il derma, gli strati sottocutanei, fino a raggiungere nei casi più gravi, la muscolatura e le ossa. Essa è la conseguenza diretta di una elevata e/o prolungata compressione, o di forze di taglio, (o stiramento) causanti uno stress meccanico ai tessuti e la strozzatura dei vasi sanguinei. E. Zanetti 2002 Dicembre 2009 - Zuliani VALUTAZIONE Punto di partenza per gestire una L.d.D. TRATTAMENTO GENERALE PREVENZIONE E CURA Paziente a rischio: anziani, mielolesi, miastenici Condizioni che aumentano il rischio: sedazione, malnutrizione, anemie, obesità, incontinenza Scala di Norton: stato fisico generale, stato mentale, deambulazione, motilità, incontinenza Mobilizzazione del paziente; Nutrizione adeguata; Protezione della cute; Intervento sui fattori associati; ATTIVITA : Esaminare la sede, lo stadio, le dimensioni, specificando la presenza di tessuto necrotico, di essudato, di tessuto di granulazione e/o riepitelizzazione; Stabilire il calendario di rivalutazione. SEDI DI MAGGIORE INSORGENZA DELLE LDD Posizione supina: occipite, scapole, processi spinosi, gomiti, sacro, polpacci, talloni Posizione prona: guance, orecchio, sterno, torace, creste iliache, cosce, ginocchi, dorso dei piedi e caviglie Posizione laterale: orecchio, coste, grande trocantere, malleolo

CLASSIFICAZIONE LDD secondo NPUAP (National Pressure Ulcer Advisory Panel, 1994) STADIO I: La pelle presenta eritema non modificabile dalla pressione digitale CODIFICA DELLE SEDI CON LESIONI DA DECUBITO O = occipite R = rachide S = sacro T = trocantere M = malleolo L = tallone A = altra sede STADIO II: Soluzione di continuo che coinvolge l epidermide e a volte anche il derma CLASSIFICAZIONE LDD STADIO III: Soluzione di continuo che presenta danno o necrosi del tessuto sottocutaneo STADIO IV: Distruzione dei tessuti con necrosi, danno ai muscoli, tendini ecc. FASI DELLA GUARIGIONE Essudativa: reazione di difesa dell organismo nei confronti di vari agenti patogeni (infiammazione) Granulazione: proliferazione delle cellule per colmare la perdita di sostanza Epitelizzazione: ripristino della continuità della cute TAPPE FONDAMENTALI DELLA CURA TAPPE FONDAMENTALI DELLA CURA Pulizia della lesione: bandire l uso di antisettici (amuchina iodoformi e acqua ossigenata) per la loro azione citolesiva; utilizzare fisiologica o ringer lattato; Scelta della medicazione: mantenere umido il letto della lesione e non danneggiare la cute peri-lesionale; Sbrigliamento Chirurgico Meccanico Enzimatico e/o Autolitico

PRINCIPI DEL TRATTAMENTO Ossigeno Umidità Temperatura Movimento Equilibrio acido-base LE MEDICAZIONI AVANZATE Medicazioni moderne che hanno la caratteristica di creare l ambiente ideale ottimale per il processo di guarigione della ferita Pellicole trasparenti Idrocolloidi Idrogel Schiume di poliuretano Alginati Carbone attivo e argento PELLICOLE TRASPARENTI Costituite da una membrana in poliuretano adesiva e semipermeabile Indicazioni: si possono utilizzare come medicazioni primarie o secondarie Vantaggi: facilitano lo sbrigliamento autolitico, sono trasparenti e permettono di monitorare la lesione Prodotti commerciali: operfilm, bioclusive IDROCOLLOIDI Costituiti da gelatina, pectina e carbossimetilcellulosa, immersi in una matrice adesiva Indicazioni: si possono utilizzare come medicazioni primarie e secondarie, con lieve e scarso essudato Vantaggi: favoriscono lo sbrigliamento, sono autoadesive Prodotti commerciali: duoderm extra sottile, comfeel idrobenda IDROGEL FLUIDO Gel amorfi a base di acqua e alginato di sodio Indicazioni: presenza di necrosi secca o molle Vantaggi: favorisce lo sbrigliamento autolitico rendendo atraumatica la rimozione della necrosi, l alginato assorbe l essudato evitando la macerazione Prodotti commerciali: nu-gel fluido, katogel IDROGEL PLACCA E una placca a base di polimeri idrofili, ottenuta da una formulazione di polivinilpirrolidone in acqua Indicazioni: utilizzata per le lesioni superficiali come lievi ustioni o escoriazioni della cute Vantaggi: reidratano il letto della ferita (attenzione macerano la cute perilesionale quindi vanno modellate e applicate esclusivamente sulla lesione), alleviano il dolore Prodotti commerciali: nu-gel placca

SCHIUME DI POLIURETANO Schiume di poliuretano assorbenti e silicone Indicazioni: come medicazione primaria assorbono e trattengono medie quantità di essudato, ottime sulle lesioni deterse, non infette, in particolare con cute perilesionale danneggiata in fase di granulazione Vantaggi: non aderiscono al letto della lesione, utilizzate per lesioni essudanti Prodotti commerciali: tielle, cutinova foam, cutinova thin ALGINATI Sali di calcio e sodio dell acido alginico estratti dall alga bruna Indicazioni: come medicazioni primarie nelle lesioni fortemente essudanti piane o cavitarie, infette e non Vantaggi: possono essere tagliate e ripiegate Prodotti commerciali: melgisorb, algosteril CARBONE ATTIVO E ARGENTO Carbone attivo e argento Indicazioni: ferite infette, essudanti e maleodoranti Vantaggi: èflessibile e conformabile alla lesione, neutralizza il cattivo odore (attenzione non tagliare per evitare che particelle di carbone finiscano nella ferita in quanto citotossiche) Prodotti commerciali: actisorb-plus RIASSUNTO SCHEDA TECNICA MEDICAZIONI AVANZATE LDD I STADIO: eritema Medicazione: pellicola semipermeabile trasparente di poliuretano o idrocolloidi a spessore sottile Cadenza: una volta a settimana o al bisogno II STADIO: epidermide e a volte anche il derma; superficiale, flittene o abrasione Medicazione: idrocolloidi a spessore sottile o medicazione a base di polimeri idrofili, ricoprire con pellicola semipermeabile di poliuretano Cadenza: una volta a settimana o al bisogno II STADIO: epidermide e a volte anche il derma; superficiale, flittene o abrasione Flittene Medicazione: forare con manovra asettica, senza rimuovere il tetto e coprire con schiuma di poliuretano Cadenza: una volta a settimana o al bisogno

ESCARA III STADIO: danno o necrosi del tessuto sotto cutaneo IV STADIO: necrosi e danno ai muscoli e/o tendini fino alle ossa Medicazione: idrogel fluido e ricoprire con pellicola semipermeabile trasparente di poliuretano o pomata a base di enzimi proteolitici, ricoprire con pellicola di poliuretano Se necessario rimozione chirurgica Cadenza: idrogel ogni 24/72 ore, pomate enzimatiche ogni 8 ore LESIONE EMORRAGICA Medicazione: alginato + pellicola semipermeabile, evitare la rimozione traumatica Cadenza: ogni 8/24 ore o al bisogno LESIONE ESSUDATIVA NECROTICA FIBRINOSA Medicazione: idrogel (zona necrotica) e medicazione a base di schiuma di poliuretano o alginati (secondo la quantità di essudato) e ricoprire con pellicola di poliuretano Cadenza: ogni 24/72 ore o al bisogno LESIONE CAVITARIA CON ABBONDANTE ESSUDATO Medicazione: tampone in schiuma di poliuretano o alginato, ricoperta con pellicola di poliuretano o placca idrocolloidale (attenzione no garza iodoformica) Cadenza: da giorni alterni a ¾ giorni o al bisogno LESIONE GRANULEGGIANTE Medicazione: schiume di poliuretano ricoprire con pellicola semipermeabile, se particolarmente essudanti alginato Cadenza: ogni 3/4 giorni o al bisogno

LESIONE INFETTA Medicazione: absorbente a carbone attivo e argento (attenzione la medicazione non può essere tagliata altrimenti le particelle di carbone finiscono nella ferita), e alginato e ricoprire con pellicola semipermeabile trasparente, si consiglia antibiotico sistemico Cadenza: ogni 24 ore Non basta sapere, bisogna anche applicare; non basta volere, bisogna anche fare. ( J. W. Goethe)