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A.s 2007/2008 P R O G E T T O RELAZIONE FINALE di VALUTAZIONE A cura del Servizio Fe.n.ice Associazione S.O.S Donna di Faenza

Premessa Durante l anno scolastico 2007/08 sono state coinvolte nel Progetto Quali le differenze 2 classi III della Scuola Media di Riolo Terme e 8 classi III di Scuole Medie Inferiori del comprensorio faentino: Scuola Media Cova Lanzoni (4 classi), Scuola Media Bendandi e sede di Granarolo (3 classi), Scuola Media Strocchi (1 classe). La relazione che segue esplicita i dati raccolti durante gli incontri con le classi attraverso il questionario di valutazione distribuito al temine di ogni incontro e valuta l efficacia degli interventi attraverso una loro analisi statistica, qualitativa e quantitativa (con l ausilio del programma informatico statistico SPSS). Si è cercato, inoltre, di mettere in luce opinioni, pensieri e vissuti di ragazze/i emersi durante gli interventi delle operatrici per avere una, seppur parziale, visione della percezione che hanno i preadolescenti rispetto alle caratteristiche del proprio sesso e di quello opposto. Il progetto Il Progetto Quali le differenze si pone come uno dei maggiori strumenti utilizzati dal Servizio Fe.ni.ce - Associazione SOS Donna per contrastare il fenomeno della violenza di genere realizzando un intervento di prevenzione. Quali le differenze viene attuato, senza alcuna spesa per gli Istituti, nelle Scuole Medie Inferiori del territorio faentino e nei territori limitrofi attraverso interventi psicoeducazionali che si propongono di aprire una discussione con i ragazzi e le ragazze sulle differenze culturali di genere tra maschi e femmine, avviando, attraverso modalità ludico-interattive e uno scambio all interno del gruppo classe e con le operatrici del Centro, un percorso di riflessione partecipata. Tra le principali finalità che il Centro Antiviolenza si pone, al fine di contrastare la violenza alle donne, rientra in primo luogo, la realizzazione di iniziative ed attività, (in particolare gli interventi psicoeducazionali a scuola) volte a sensibilizzare l opinione pubblica e in grado di apportare un cambiamento culturale. Senza produrre modifiche in questo senso, agendo sul pensiero comune e sul modo di considerare uomini, donne e loro rapporti, diventa difficile ridurre in maniera significativa il fenomeno della violenza di genere: per raggiungere tale obiettivo, infatti, è necessaria un approfondita conoscenza e una comprensione delle differenze ma anche dei punti di contatto esistenti tra i due generi e l azione sarà tanto più efficace quanto più verranno coinvolti i giovani, più ricettivi ed aperti.

Il gruppo di lavoro, composto da alcune volontarie dell Associazione e da due tirocinanti della facoltà di Psicologia dell Università degli Studi di Bologna, con la conduzione e il coordinamento della Psicologa Dott.sa Valentina Montuschi, ha cercato di mettere in luce, con l aiuto degli studenti, le caratteristiche dei due generi per prenderne maggiore coscienza e giungere ad una più approfondita conoscenza di tali aspetti. E stato importante evidenziare i principali stereotipi e pregiudizi riguardanti maschi e femmine, cercando di discuterne con la classe scardinando tali aspetti o comunque cercando di ridefinirli, sempre nel totale rispetto delle opinioni personali di ognuno. Attraverso gli incontri si è anche fatto conoscere il Servizio Fe.ni.ce Associazione SOS Donna e le attività proposte al suo interno: questo momento è risultato uno degli aspetti più interessanti che ha dato vita a domande e curiosità da parte dei ragazzi riguardo il lavoro all interno del Centro, l utenza e il percorso per diventare volontaria. Metodologia Ogni intervento con il gruppo classe è stato della durata di circa 1,5-2 ore e strutturato in tre fasi: Attività in piccolo gruppo (preceduto da una breve presentazione delle operatrici e della tipologia di incontro che si andava a svolgere); Discussione e confronto tra e con gli studenti in merito ai temi emersi: Presentazione del Servizio Fe.n.ice Associazione SOS Donna; Distribuzione del questionario di valutazione dell intervento. Gli incontri si sono svolti alla presenza dell intero gruppo classe, invitando gli insegnanti ad uscire dall aula per consentire agli studenti una maggiore apertura e creare un atmosfera svincolata da ogni forma di giudizio. Si è cercato di creare un clima accogliente ed adatto ad instaurare un confronto, un dialogo aperto e spontaneo, per far emergere e condividere opinioni e vissuti personali. Lo scopo dell incontro è stata la sensibilizzazione e la riflessione degli alunni circa la parità tra uomo e donna, oltre alla raccolta di informazioni riguardanti le rappresentazioni (che possono generare stereotipi e pregiudizi, spesso fortemente interiorizzati) dei preadolescenti rispetto ai coetanei del proprio genere e di quello opposto.

L intervento è stato strutturato in due momenti distinti: inizialmente gli studenti sono stati divisi in due gruppi, uno maschile e l altro femminile, ed è stato chiesto loro di svolgere un attività di gruppo attraverso la quale sviluppare, successivamente, una discussione sulle differenze di genere. Dopo la breve presentazione delle operatrici, dell incontro, delle sue finalità e della classe, è iniziata l attività di gruppo che consisteva nell assegnare, ad uno dei due generi o ad entrambi, alcuni aggettivi e mestieri. A seguito di una discussione nei gruppi, un rappresentante di entrambi è stato incaricato di attaccare ad un cartellone azzurro con la sagoma maschile o ad uno rosa con la sagoma femminile, a seconda del genere ritenuto più adatto, dei cartoncini adesivi con su scritti gli aggettivi e i mestieri oggetto della precedente riflessione con i compagni. Successivamente gli alunni sono stati chiamati ad esporre e motivare le proprie scelte a tutta la classe aprendo così una discussione sulle differenze di genere e la percezione che maschi e femmine hanno. La Psicologa ha avuta principalmente il ruolo di conduttrice: ha proposto temi di confronto tra cui, in special modo, l espressione delle emozioni, le differenze fisiche e biologiche tra i due generi, le diverse modalità di relazione e comunicazione, il differente trattamento sul posto di lavoro. È stato introdotto anche il tema della violenza e dell utilizzo della forza da parte dell uomo sulla donna, collegandosi, per lo più, al tema del potere e del predominio che sembra caratterizzare, nella visione degli alunni, il genere maschile. A tal proposito sono stati forniti cenni storico-giuridici riguardanti l emancipazione femminile e le varie tappe che hanno portato le donne ad accedere ai diritti un tempo a loro negati; sono stati, inoltre, raccontati esempi tratti dalle esperienze delle volontarie all interno del Centro Antiviolenza ed è stata stimolata la riflessione degli alunni riguardo questi fenomeni e la percezione cche hanno della loro diffusione. Al termine della discussione, la Psicologa ha restituito alla classe una sintesi lasciando un ulteriore spazio per riflettere insieme ai ragazzi su quanto emerso dai gruppi di lavoro e, in particolare, sul significato delle differenze di genere, sottolineando quanto questi aspetti siano importanti e vadano considerati non un limite nel rapporto uomo-donna, quanto una risorsa fondamentale. Prima di consegnare i questionari le volontaria hanno raccontato la storia dell Associazione e i servizi offerti alle utenti: tutto ciò ha suscitato la curiosità dei ragazzi e portato a numerose domande e richieste di approfondimento rispetto al Servizio Fe.ni.ce.

A conclusione degli incontri sono stati distribuiti i questionari anonimi di valutazione, il materiale informativo (un opuscolo realizzato ad hoc per le scuole con alcune informazioni riguardanti le principali forme di violenza, consigli utili e recapiti di alcuni importanti servizi al fine di garantire maggiore prevenzione e sicurezza, oltre che diversi spunti di riflessione su stereotipi e pregiudizi inerenti il tema della violenza di genere) e alcuni gadgets (matita e segnalibro). Considerazioni finali La maggior parte degli studenti ha ritenuto utile l incontro con le operatrici e ha apprezzato soprattutto la libertà di espressione. I ragazzi hanno ritenuto utile l intervento perché ha aiutato a sensibilizzare e prevenire la violenza, facendo discutere sulle differenze di genere e affrontando, così, un tema molto attuale: attraverso il confronto con i compagni e le operatrici è stato possibile capire meglio le motivazioni alla base di episodi violenti oltre che esplicitare e, successivamente affrontare eventuali pregiudizi riguardo uomini e donne. In merito a questi ultimi, quasi tutti i ragazzi hanno affermato che esistono ancora false credenze sull essere maschio o femmina e, per questo motivo, sarebbe importante effettuare altri incontri di questo tipo che portano a nuove riflessioni. Gli studenti hanno espresso il desiderio di parlare anche di altre tematiche importanti come pedofilia e violenza in genere e vorrebbero affrontare questi argomenti anche con i professori.