Provincia di Bergamo Comune di VILLA D ADDA GLI ASPETTI PRINCIPALI DELLA MOBILITA DEL COMUNE DI VILLA D ADDA NELL AMBITO DEL PGT FEBBRAIO 2010 Rev. 00 Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Via Gasparini 20 24125 BERGAMO Tel. e Fax 035-310204
INDICE DEI CONTENUTI 1. LA MOBILITA TERRITORIALE pag. 3 1.1 Lo Schema Infrastrutturale Attuale pag. 3 1.2 Lo Schema Infrastrutturale di Progetto pag. 4 2. LA MOBILITA URBANA pag. 6 2.1 Lo Schema Attuale pag. 6 3. SINTESI pag. 7 3.1 Problematiche pag. 7 3.1.1 Mobilità Territoriale pag. 7 3.1.2 Mobilità Urbana pag. 7 3.2 Ipotesi di aggiornamento dello Schema di Viabilità Urbana pag. 17 3.2.1 Possibili soluzioni alle problematiche pag. 17 3.2.2 Aggiornamento dello Schema pag. 17 4. APPROFONDIMENTI pag. 19 4.1 Il Piano Urbano del Traffico pag. 19 INDICE DELLE FIGURE 1.1 Viabilita' Territoriale: schema attuale 1: 35.000 1.2 Viabilita' Territoriale: schema di progetto 1: 35.000 2.1 Viabilita' Urbana: schema attuale 1: 10.000 2.2 Viabilita' Urbana: schema di progetto 1: 10.000 INDICE DELLE TABELLE 1.1 Quadro Infrastrutturale Attuale della Mobilità Territoriale 1.2 Quadro Infrastrutturale di Progetto della Mobilità Territoriale Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 2
1. LA MOBILITA TERRITORIALE 1.1 Lo Schema Infrastrutturale Attuale Il Comune di Villa d Adda è situato nella zona centro-ovest della Provincia di Bergamo e confina ad ovest con la Provincia di Lecco, dalla quale è divisa dal fiume Adda. In territorio bergamasco, in senso orario e partendo da nord, è a contatto con i territori amministrativi di Pontida, Carvico e Calusco d Adda; sulla riva opposta del fiume Adda, in provincia di Lecco vi sono i comuni di Calco e Imbersago. Il Comune interscambia veicolarmente in maniera diretta con Pontida, Carvico e Calusco d Adda, attraverso quattro connessioni stradali principali corrispondenti rispettivamente per Pontida (ma di fatto per Cisano Bergamasco, Caprino Bergamasco e Brivio) alla SP 169 (ramo nord-via Industrie) ed alla SP 171 (via per Odiago), per Carvico alla ex SP 169 (via Peschiera) e per Calusco d Adda alla nuova SP 169 (ramo sud); vi sono poi altre connessioni di importanza locale ancora per Carvico e Calusco d Adda. Sulla base del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Bergamo, adottato con delibera di Consiglio n. 31 del 17.09.2003 e approvato con delibera di Consiglio n. 40 del 22.04.2004, nell ambito delle infrastrutture per la mobilità, il quadro integrato delle reti e dei sistemi, in questo settore della Provincia sono presenti allo stato attuale le infrastrutture riportate nella sottostante Tab. 1.1. Rete viaria Rete principale (cat. B) Asse Interurbano di Bergamo tratto Bonate Sopra-Albano S. Alessandro SS 470 tratto Dalmine-Asse Interurb. BG Rete principale (cat. C) SS 470 tratto Asse Interurb. BG-Villa d Almè SS 342 Ponte S. Pietro-Cisano Bergamasco-Brivio SS 639 Cisano Bergamasco-Lecco SP 169 Cisano Bergamasco-Calusco d Adda SP 166 tratto Calusco d Adda-Carvico-Terno-Ponte S.P. Rete secondaria (cat. D) SP 155 tratto Asse Interurb. BG-Bonate Sopra-Bonate Sotto SP 166 tratto Calusco-Paderno SP 166 tratto Bonate Sopra-Ponte S.P. SP 170 Calusco d Adda-Capriate S. Gervasio ex SS342 tratto Ponte S. Pietro-SS470 SP 175 Ambivere-Almenno S.S. Rete locale (cat. E) SP 163 Medolago-Terno SP 160 Terno-Chignolo-Madone SP 158 Suisio-Chignolo-Bonate Sotto SP 173 Ponte S. Pietro-Brembate Sopra- SP 176 Barzana-Palazzago Rete ferroviaria Linee ferroviarie Bergamo-Lecco Bergamo-Milano via Carnate Fermate Bergamo-Lecco Ponte San Pietro Ambivere-Mapello Pontida Cisano Bergamasco Bergamo-Milano via Carnate Ponte San Pietro Terno d Isola Calusco d Adda Tab. 1.1 Quadro infrastrutturale attuale della mobilità territoriale La classificazione della rete stradale è stata eseguita ai sensi del Decreto Legge n. 285 del 30.04.1992 (Codice della Strada). Tali sistemi sono riportati nella Fig. 1.1 (Viabilità Territoriale Schema Attuale); sono state omesse le informazioni relative alle Rete Ciclabile in quanto in revisione da parte della Provincia di Bergamo. Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 3
Il territorio di Villa d Adda è interessato da due macro-movimenti viari a valenza interprovinciale: quello tra il lecchese e l autostrada A4 Milano-Bergamo, che utilizza il tratto Cisano Bergamasco-Villa d Adda-Calusco d Adda; quello tra Bergamo e Lecco che utilizza anziché la Valle San Martino, il tratto Calusco d Adda-Villa d Adda-Cisano Bergamasco. In ambito provinciale, anche gli utenti di diversi comuni dell Isola Bergamasca trovano tragitti più corti e minori tempi di percorrenza passando da Villa d Adda per raggiungere buona parte della Valle San Martino. Pur non essendo attraversato direttamente da linee ferroviarie, Villa d Adda è facilmente interconnesso con stazioni presenti in 2 comuni confinanti quali: Cisano Bergamasco (linea FFSS Bergamo-Lecco), stazione a circa 3 km Calusco d Adda (linea FFSS Bergamo-Milano via Carnate), stazione a 3 km. Vi è inoltre una linea di Navigazione Turistica del fiume Adda, corrispondente al traghetto Imbersago-Villa d Adda. 1.2 Lo Schema Infrastrutturale di Progetto Sempre sulla base del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Bergamo, adottato con delibera di Consiglio n. 31 del 17.09.2003 e approvato con delibera di Consiglio n. 40 del 22.04.2004, nell ambito delle infrastrutture per la mobilità, il quadro integrato delle reti e dei sistemi, per questo settore della Provincia è previsto il quadro infrastrutturale riportato nella sottostante Tab. 1.2 (con carattere rosso le nuova infrastrutture). Rete viaria Rete principale (cat. B) Asse Interurbano di Bergamo tratto Bonate Sopra-Albano S. Alessandro SS 470 tratto Dalmine-Asse Interurb. BG Rete principale (cat. C) SS 470 tratto Asse Interurb. BG-Villa d Almè(var.Paladina) SS 342 Brembate Sopra-Ambivere-Pontida Asse Interurbano di Bergamo tratto Ponte S. Pietro-Bonate Sopra SS 342 + SS639 Variante di Cisano Bergamasco (3 rami) SS 639 Cisano Bergamasco-Lecco SP 169 Cisano Bergamasco-Calusco d Adda --- Variante di Carvico --- Variante di Terno d Isola --- Nuova dorsale Isola Bergamasca Rete secondaria (cat. D) SP 155 tratto Asse Interurb. BG-Bonate Sopra-Bonate Sotto SP 166 tratto Calusco-Paderno SP 166 tratto Bonate Sopra-Ponte S.P. SP 166 tratto Calusco d Adda-Carvico-Terno-Ponte S.P. SP 170 Calusco d Adda-Capriate S. Gervasio ex SS342 tratto Ponte S. Pietro-SS470 SP 175 Ambivere-Almenno S.S. Rete locale (cat. E) SP 163 Medolago-Terno SP 160 Terno-Chignolo-Madone SP 158 Suisio-Chignolo-Bonate Sotto SP 173 Ponte S. Pietro-Brembate Sopra- SP 176 Barzana-Palazzago Rete ferroviaria Linee ferroviarie Bergamo-Lecco Bergamo-Milano via Carnate Fermate Bergamo-Lecco Curno Ponte San Pietro Ambivere-Mapello Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 4
Bergamo-Milano via Carnate Rete tramviaria Linee tramviarie Ponte S. Pietro-Almenno-BG Dalmine-Treviolo-Curno-BG Ponte S. Pietro-Almenno-BG Centro scambio intermodale Linee ferroviarie Linee tramviarie Dalmine-Treviolo-Curno-BG Pontida Cisano Bergamasco Curno Ponte San Pietro Terno d Isola Calusco d Adda Ponte S. Pietro Locate Brembate Treviolo Curno Ponte S. Pietro Terno d Isola Calusco d Adda Curno Paladina Tab. 1.2 Quadro infrastrutturale di progetto della mobilità territoriale Rispetto al sistema attuale, si ha un forte investimento nel settore del trasporto pubblico su ferro, in quanto non solo viene previsto un utilizzo metropolitano di parte dell attuale sistema ferroviario (tratta Ponte S. Pietro-Curno-Bergamo-Seriate) ma nasce anche il sistema tramviario. Questi due cambiamenti avranno impatti differenti su Villa d Adda: le maggiori ricadute sono attese con le variazioni legate alla ferrovia, mentre risentirà meno del nuovo sistema tramviario. Il successo dell investimento dipenderà anche dalla realizzazione dei centri di scambio intermodale in prossimità delle stazioni e cioè la costruzione di adeguati parcheggi (non solo per auto ma anche per moto e biciclette) per chi poi deve trasbordare. Decisamente più impattante per Villa d Adda sarà lo sviluppo della rete viaria, ove sono previsti sia interventi a nord che a sud del suo territorio amministrativo. A nord verrà realizzata la cosiddetta variante di Cisano Bergamasco, composta da tre bretelle che si incontreranno in Odiago: la nord-sud permetterà di evitare il centro di Cisano Bergamasco, la ovest scavalcherà l Adda con un nuovo ponte per entrare in Provincia di Lecco tra Brivio e Calco, la est si manterrà in territorio di Pontida per riconnettersi alla vecchia SS 342 in zona capannoni ex Magnetti, sgravando del traffico di attraversamento della parte bassa di Caprino Bergamasco. A sud è previsto il completamento del ridisegno della viabilità territoriale dell Isola Bergamasca, attraverso la realizzazione delle varianti alla SP 166 di Carvico e Terno d Isola e la nuova dorsale Bonate Sopra- Madone ad andamento nord-sud. Con questi due gruppi di interventi, uniti al completamento dell Asse Interurbano di Bergamo che verrà portato nel frattempo da Bonate Sopra a Ponte S. Pietro frazione Locate, gli spostamenti tra Bergamo e Brivio avranno concretamente a disposizione due tracciati dai tempi di percorrenza simili: a nord del gruppo orografico che fa capo al Monte Canto con la vecchia Val San Martino, oppure a sud tramite il tracciato Terno-Calusco-Villa d Adda. Tali sistemi sono riportati nella Fig. 2.1 (Viabilità Territoriale Schema di Progetto); sono state omesse le informazioni relative alle Rete Ciclabile in quanto in revisione da parte della Provincia di Bergamo. Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 5
2. LA MOBILITA URBANA 2.1 Lo Schema attuale In ambito urbano, la rete stradale deve soddisfare utenti con esigenze diverse, legate all interesse che ricopre il viaggio effettuato. Una possibile distinzione si ha tra utenti che eseguono spostamenti: a medio-lungo raggio, cioè a valenza territoriale; a corto raggio, in ambito interno del comune. La rete stradale presenta pertanto viabilità di due tipi: territoriale; urbana. Quest ultima si suddivide in: primaria, quando consente di spostarsi da un quartiere ad un altro; secondaria, quando consente di spostarsi all interno dello stesso quartiere; locale, strade a fondo chiuso o di limitato interesse. Dall analisi della viabilità urbana del Comune di Villa d Adda, è possibile individuare lo schema proposto nella Fig. 2.1. Un solo collegamento si presenta di livello territoriale e corrisponde alla SP 169, divisa dalla rotatoria con le vie Cadipassere-Crusnigo, in via Industrie verso nord e dalla recente variante di Villa d Adda (alla SP 169) verso sud, per un tratto in galleria. Per la viabilità urbana primaria è possibile riconoscere due assi viari: il vecchio tracciato della SP 169 dalla rotatoria sopra citata al confine con il Comune di Carvico e composto dalla successione delle vie Crusnigo-S. Giovanni-S.Carlo-Fossa-Piazzzolo-Volpino-Peschiera, sulle quali si affacciano alcuni dei poli attrattori del traffico urbano quali la sede del Comune, la Chiesa Parrocchiale di Sant Andrea in Piazza della Vittoria, la Piazza del Mercato, il polo scolastico delle scuole medie; la via per Odiago (SP 171). Più assi compongono la viabilità urbana secondaria: la via Cadipassere che consente di arrivare al porto fluviale sull Adda partendo dalla rotatoria sulla SP 169 e dove si hanno presenze di attività industriali-artigianali; via Le Rate, a nord dell abitato, di accesso ad altre vie a prevalente destinazione residenziale; le vie S. Martino-Marconi-Robasacchi, fulcro della Villa d Adda Bassa, con il ramo di via Zappello (presenza di centro commerciale di medie dimensioni) che sfocia sulla SP 169 e dove sono presenti il Cimitero e la Chiesa di San Martirio; le vie Zappello-Manica, sulle quali ruotano prevalentemente attività industriali-artigianali; la via Nosea, sulla quale si affacciano attività artigianali; le vie Strada Vecchia-Caderico-Del Rito, che inquadrano più zone residenziali ed il polo scolastico delle scuole elementari; le vie S. Zenone-Vestiobio-Bellavista-Alzata, con le diramazioni Supercera Aldeni, per raggiungere la parte alta residenziale di Villa d Adda. Tutte le altre vie compongono invece la viabilità urbana locale. Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 6
3. SINTESI 3.1 Problematiche 3.1.1 Mobilità Territoriale Due gli aspetti maggiormente significativi. Il primo relativo alla recente entrata in funzione della variante alla SP 169 nel tratto dalla Rotatoria con le vie Industrie-Crusnigo e Cadipassere verso Calusco d Adda, che ha diminuito fortemente la presenza di traffico di attraversamento nel centro del paese. Tale cambiamento ha portato enormi vantaggi alla vivibilità urbana con forte diminuzione dei transiti del traffico leggero e praticamente scomparsa del traffico pesante. L asse storico di attraversamento di Villa d Adda si trova ora: con sezioni trasversali probabilmente sopradimensionate per la parte viaria visto il numero e la tipologia dei veicoli che la frequentano effettivamente; con velocità di percorrenza dei veicoli in transito spesso oltre i limiti consentiti, con disagi ed attese per gli attraversamenti pedonali e minor sicurezza per le utenze in bicicletta. Il secondo che, nel quadro di evoluzione predisposto a livello Provinciale già oggi il ramo nord (via Industrie) della SP 169 così rettificata, ma a maggior ragione con la variante di Cisano Bergamasco e poi con quelle di Calusco d Adda e Terno d Isola, soffre per la coesistenza tra traffico locale ed il traffico di scorrimento. Tale sofferenza si evidenzia con difficoltà delle svolte a sinistra sia in uscita dalla SP 169 che in immissione sulla stessa dalle strade appartenenti alla viabilità urbana. 3.1.2 Mobilità Urbana Qua vengono segnalati tre aspetti principali. Difficile accessibilità alla zona alta di Villa d Adda. Si manifesta tramite due sottoaspetti legati all asse Supercera-Aldeni ed all asse successivo Alzata-Biffi. La raggiungibilità dell asse Supercera-Aldeni è garantita in maniera efficace solo tramite la successione costituita dalle vie San Zenone-Vestobio-Bellavista. L arrivo in zona Alzata-Biffi è permesso tramite la strettoia dovuta alla presenza di fabbricati contrapposti in maniera serrata siti al di qua della via Malmetida. Mancata continuità percorsi pedonali. Mancata presenza attraversamenti pedonali protetti. Riduzione della velocità dei veicoli in transito in prossimità di punti critici Questi tre aspetti fanno in realtà parte di un unico tema legato alla percorribilità pedonale (ciclabile) della rete stradale. Primi fruitori di una simile priorità sono le categorie protette quali gli scolari per i loro percorsi casa-scuola in sicurezza (sia per le scuole elementari che le scuole medie) e gli anziani nei tragitti casa-centri di attrazione (Chiese-Comune-luoghi di vendita), in secondo luogo possono essere attivati interventi che, diffondendo marciapiedi (anche alberati), attraversamenti pedonali protetti ed eventualmente piste ciclabili o percorsi ciclo-pedonali, possono dare un alternativa al non utilizzo dell autovettura in ambito urbano. La riduzione della velocità dei veicoli in transito introduce la necessità di creazione di dossi o piattaforme rialzate, con geometrie e caratteristiche il più possibili omogenee sull intero territorio comunale. Parcheggi. Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 7
Localizzazione e consistenza dei parcheggi appaiono sufficienti per la funzione residenziale e talvolta scarsi per le zone a vocazione artigianale-commerciale. Foto 1 Via Fossa mancanza percorso pedonale protetto tra parcheggio e sede Comunale Foto 2 Piazza della Vittoria mancanza attraversamenti pedonali in sicurezza, mancanza scena urbana Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 8
Foto 3 Arrivo di via Cuna in Piazza della Vittoria esiguità sezione stradale Foto 4 Via Fossa mancanza percorsi pedonali rialzati Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 9
Foto 5 Via Madre Teresa di Calcutta mancanza percorsi pedonali rialzati anche in recenti realizzazioni Foto 6 Via Strada Vecchia conflitto funzioni percorsi pedonali, sosta, transito Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 10
Foto 7 Via Caderico conflitto funzioni percorsi pedonali, transito; dossi di vecchia generazione Foto 8 Via Strada Vecchia assenza percorsi pedonali rialzati Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 11
Foto 9 Via San Martirio discontinuità o assenza percorsi pedonali rialzati Foto 10 Via Caderico assenza percorsi pedonali rialzati, dossi vecchia generazione Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 12
Foto 11 Incrocio Caderico, Cadestore, Del Rito mancanza scena urbana Foto 12 Incrocio Fossa, Piazzolo, Del Rito mancanza scena urbana Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 13
Foto 13 Via Fossa assenza percorso pedonale rialzato su un lato, assenza scena urbana Foto 14 Via Industrie limitazioni svolte a sinistra in immissione alla SP 169 Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 14
Foto 15 Incrocio Volpino, San Zenone, Monte Cucco attraversamenti pedonali non in sicurezza, mancanza scena urbana Foto 16 Via Alzata strettoia Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 15
Foto 17 Incrocio Supercera, Alzata, Aldeni. Bellavista mancanza attraversamenti pedonali, mancanza scena urbana Foto 18 Incrocio Aldeni, Cadernoldo possibile arrivo di collegamento da via Monte Cucco Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 16
3.2 Ipotesi di aggiornamento dello Schema di Viabilità Urbana 3.2.1 Possibili soluzioni alle problematiche L acuirsi della conflittualità sul tratto nord di via Industrie tra il traffico di passaggio ed il traffico locale, impone una separazione dei due flussi, ottenibile separando le correnti per un tratto (ipotesi tra la Rotatoria ed il bivio per Odiago) e permettendo il loro interscambio alle due estremità di questo tratto, rivedendo gli incroci presenti su queste due estremità. La separazione dei flussi può essere organizzata o ricorrendo alla separazione in carreggiate, con quella centrale per la viabilità territoriale e la creazione di controstrade per il traffico locale a senso unico ed immissioni regolarizzate, oppure tramite inserimento di livelli differenziati di percorrenza con interramento della sede stradale adibita alla viabilità territoriale ed ubicazione a quota campagna della viabilità urbana In ambito urbano: Difficile accessibilità alla zona alta di Villa d Adda. Attraverso l allargamento della via Cuna nel tratto terminale in prossimità di Piazza della Vittoria e l esecuzione del collegamento tra via Monte Cucco e via Cadernoldo aggirando ad est gli impianti sportivi permetterà di avere una accessibilità alla zona alta efficiente sia attraverso l attuale asse centrale costituito dalle vie San Zenone-Vestobio-Bellavista che lateralmente con attacchi ad est (via Monte Cucco) e ad ovest (via Cuna). La contemporanea realizzazione di rotatorie su Piazza della Vittoria e all incrocio tra le vie San Zenone-Volpino-Monte Cucco, completerà l efficacia della ridistribuzione del traffico su tre direttrici anziché la concentrazione su una sola attuale. Mancata continuità percorsi pedonali. Mancata presenza attraversamenti pedonali protetti. Interventi di risagomatura di assi stradali. Il tema qui è più complesso perché necessita di rilievi geometrici delle attuali dimensioni ed organizzazione della carreggiata, dei flussi veicolari e pedonali in transito e di considerazioni sulle priorità da seguire sulle variazioni da effettuare, nonchè su un disegno complessivo omogeneo a livello di intera rete urbana. L aspetto è pienamente trattabile con operazioni di dettaglio fattibili solo tramite approfondimenti, ad esempio in ambito di Piano del Traffico Urbano. 3.2.2 Aggiornamento dello Schema I riflessi sullo Schema di Viabilità Urbana derivanti dalla sintesi delle possibili soluzioni elencate al punto precedente, sono sintetizzati nella Fig. 2.1 (Viabilità Urbana: Schema di Progetto). Si distinguono in interventi sugli assi viari ed agli incroci. Tra gli interventi sugli assi viari si ricordano: * viabilità territoriale: predisposizione della via Industrie (tratto nord tra rotatoria con le vie Cadipassere e Crusnigo ed il bivio per Odiago) per la separazione dei flussi veicolari passanti dai flussi veicolari locali in transito,; * viabilità urbana primaria: allargamento tratto terminale di via Cuna in prossimità di Piazza della Vittoria; * viabilità urbana primaria: collegamento tra via Monte Cucco e via Cadernoldo aggirando ad est gli impianti sportivi. Tra gli interventi sugli incroci: Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 17
* risagomatura degli incroci nel tratto nord di via Industrie (sulla Rotatoria, e intersecando le vie Chioso, Zappello, Mulinetto, Robasacco e per Odiago), di completamento dell intervento previsto sull asse viario e per raggiungere l obiettivo di separazione dei flussi di transito dai transiti locali; * formazione di incroci a rotatoria per la messa in sicurezza delle manovre di svolta, messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, recupero della scena urbana, moderazione della velocità in transito: = lungo l asse di viabilità urbana primaria costituito dalle vie Crusnigo, Casenuove, S. Giovanni, S, Carlo, Fossa, Piazzolo, Volpino e Peschiera, in prossimità di Piazza della Vittoria, incrocio Fossa-De Andrè, incrocio Del Rito-Fossa-Piazzolo, incrocio Volpino-San Zenone = in prossimità delle scuole elementari agli incroci di via del Rito con le vie Cadestore e Madre di Calcutta = in Villa d Adda Alta all incrocio delle vie Supercera-Alzata-Aldeni-Bellavista. Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 18
4. APPROFONDIMENTI 4.1 Il Piano Urbano del Traffico Il Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo Codice della Strada) introduce all'art. 36 la necessità della adozione del Piano Urbano del Traffico per i Comuni con popolazione residente superiore a 30.000 abitanti oppure per quelli che registrino, anche in limitati periodi dell anno, una particolare affluenza turistica, ovvero risultino interessati da elevati fenomeni di pendolarismo o siano, comunque, impegnati per altre particolari ragioni alla soluzione di rilevanti problematiche derivanti da congestione della circolazione stradale. Pur non rientrando dunque il Comune di Villa d Adda tra i Comuni obbligati a dotarsi obbligatoriamente di tale strumento urbanistico, diversi obiettivi potrebbero essere raggiunti avviando il Piano Urbano del Traffico, quali ad esempio: miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale; riduzione dell'inquinamento acustico ed atmosferico; recupero degli spazi, dell'ambiente urbano e dei valori ambientali; contenimento dei costi del trasporto e del consumo energetico. Per raggiungere con efficacia gli obiettivi è necessaria una fase di reperimento dati relativi a: rilievi del traffico in transito classificato per tipologia di veicolo; rilievo delle manovre di svolta agli incroci; rilievo delle caratteristiche geometriche delle strade e della loro organizzazione; offerta dei parcheggi su strada e fuori strada; grado di occupazione dei parcheggi in diverse ore del giorno; dati sulla incidentalità registrata nell ultimo quinquennio. L entità e la localizzazione delle indagini andranno concordate con l Amministrazione Comunale. L elaborazione dei dati acquisiti, la sintesi delle problematiche emerse e le priorità dettate dall Amministrazione Comunale, permetteranno di organizzare in maniera armonica e per fasi una serie di interventi dedicati alla viabilità urbana riguardanti principalmente: classificazione funzionale della viabilità con il regolamento viario; revisione dello schema di circolazione; risagomatura di assi stradali; revisione di intersezioni stradali; inserimento di interventi di arredo urbano; revisione del sistema della sosta. Il Piano Urbano del Traffico, redatto in accordo agli obiettivi indicati dal Piano di Governo del Territori e sulla base di analisi di dettaglio dei parametri di circolazione urbana e territoriale, si configura come strumento organico di gestione nel breve-medio periodo del sistema della mobilità, nel quale vengono definite le strategie di intervento per la razionalizzazione della dotazione infrastrutturale e per la riorganizzazione dell intera rete, composta da elementi lineari (strade) e da elementi puntuali (incroci). La suddivisione per fasi degli interventi permette all Amministrazione Comunale un controllo economico coordinato delle spese ed una loro collocazione su più anni di gestione. Dott. Ing. FRANCO RAVASIO Bergamo pag. 19