Franco Sacchi Direttore Centro Studi PIM

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1 Intervento Franco Sacchi Direttore Centro Studi PIM Sala Erba Assolombarda 30 gennaio 2007 Convegno LA VALUTAZIONE DELLE RICADUTE ECONOMICHE E TERRITORIALI DELLE NUOVE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO

2 La valutazione delle ricadute economiche e territoriali delle nuove infrastrutture di trasporto Le politiche urbanistiche e infrastrutturali nell area metropolitana milanese Le infrastrutture per competere in Europa Franco Sacchi Direttore Centro Studi PIM Le politiche urbanistiche e infrastrutturali nell area metropolitana milanese pag 1 di gennaio 2007 Milano, 30 gennaio 2007 Le politiche urbanistiche e infrastrutturali nell area metropolitana milanese Indice RAPPORTO IMPRESE TERRITORIO E DOMANDA DI MOBILITA RETI INFRASTRUTTURALI: STATO ATTUALE E CRITICITÀ STRATEGIE E PROGETTI INFRASTRUTTURALI CONCLUSIONI pag 2 di 18

3 RAPPORTO IMPRESE-TERRITORIO E DOMANDA DI MOBILITA Geografia della popolazione Il campo denso del nord Milano Popolazioni in movimento La crescita della popolazione si riorienta verso l arco da sud a nord-est, anche oltre i confini provinciali. Milano continua a calare insieme a molti centri intermedi pag 3 di 18 RAPPORTO IMPRESE-TERRITORIO E DOMANDA DI MOBILITA Geografia produttiva Dai centri urbani maggiori del nord e nord-ovest verso lo sviluppo diffusivo del sud e dell est Una geografia produttiva in via di riorientamento: le aree di più antico sviluppo economico e persino i comuni della seconda corona metropolitana sono oggi meno dinamici rispetto alle zone più periferiche pag 4 di 18

4 RAPPORTO IMPRESE-TERRITORIO E DOMANDA DI MOBILITA Fenomeni nuovi Si rompono i nessi casa-lavoro e si sfaldano i mercati del lavoro locali Il sistema produttivo si riarticola in unità produttive di piccole dimensioni diffuse sul territorio, ma funzionalmente integrate Cambiano stili di lavoro, di vita e di consumo Crescono fortemente gli spostamenti sia sistematici che non sistematici Aumenta la movimentazione delle merci (materie prime, semilavorati, prodotti finiti) Si complessifica il grafo dei flussi pag 5 di 18 RAPPORTO IMPRESE-TERRITORIO E DOMANDA DI MOBILITA Spostamenti tra Milano e l hinterland Forte attrattività di Milano (oltre vicoli in ingresso nella fascia diurna vicoli in uscita) Flessione del trend evolutivo degli ingressi in Milano, dovuto alla rilocalizzazione delle funzioni nei comuni di prima cintura Prevalenza nell uso del mezzo privato per gli spostamenti, in particolare per quelli di corto raggio (tra Milano e l hinterland) Veicoli privati Mezzo pubblico pag 6 di 18

5 RAPPORTO IMPRESE-TERRITORIO E DOMANDA DI MOBILITA Conseguenze Va in crisi il trasporto collettivo (territori non infrastrutturati, assenza di massa critica di domanda, crescente domanda nelle ore di morbida, ecc.), sostituito dalla mobilità privata (su gomma) Nasce la logistica di distretto (produzioni per piccole serie chiedono movimentazione di merci per piccole serie) Effetti congestivi anche in porzioni periferiche della regione pag 7 di 18 RETI INFRASTRUTTURALI: STATO ATTUALE E CRITICITÀ Rete stradale Maglia viaria principale con andamento radiale verso Milano Maggiore infittimento della maglia nel nord milanese, più densamente urbanizzato Elevati livelli di congestione Saturazione delle direttrici di adduzione verso Milano Carenza di itinerari trasversali e tangenziali pag 8 di 18

6 RETI INFRASTRUTTURALI: STATO ATTUALE E CRITICITÀ Rete di trasporto pubblico su ferro Rete ferroviaria con andamento radiale verso Milano Maggiore infittimento della rete nel nord milanese, più densamente urbanizzato Elevati tempi di percorrenza Scarsa qualità del servizio Saturazione delle direttrici di adduzione verso Milano pag 9 di 18 RETI INFRASTRUTTURALI: STATO ATTUALE E CRITICITÀ Isocrone accessibilità ferroviaria Oggi Domani Milano-Torino e Milano-Venezia in un ora: dal Mi-To alla realtà? pag 10 di 18

7 RETI INFRASTRUTTURALI: STATO ATTUALE E CRITICITÀ Isocrone accessibilità stradale Oggi 2015 Dall attuale emergenza traffico alle aspettative favorevoli per il futuro, se si sapranno attuare gli interventi previsti pag 11 di 18 STRATEGIE E PROGETTI INFRASTRUTTURALI Grandi strategie per la rete ferroviaria Allontanamento dei traffici merci dal nodo di Milano Centri di interscambio in posizioni strategiche Nuovi collegamenti ad Alta Capacità Rafforzamento delle connessioni con i sistemi internazionali pag 12 di 18

8 STRATEGIE E PROGETTI INFRASTRUTTURALI Grandi strategie per la rete stradale Allontanamento dei traffici di attraversamento dal nodo di Milano Gerarchizzazione della rete Integrazione con le direttrici internazionali pag 13 di 18 STRATEGIE E PROGETTI INFRASTRUTTURALI Grandi strategie per il sistema aeroportuale Consentire l integrazione e l interoperabilità tra gli scali aeroportuali lombardi Ampliare l accessibilità a Malpensa anche a livello internazionale pag 14 di 18

9 STRATEGIE E PROGETTI INFRASTRUTTURALI Riorganizzazione della viabilità minore Riqualifica della maglia diffusa per ridistribuire i flussi a livello locale Soluzione delle criticità in corrispondenza delle intersezioni Aumento della sicurezza Allontanamento del traffico dalle direttrici storiche, spostandolo su itinerari più esterni rispetto alle aree edificate pag 15 di 18 STRATEGIE E PROGETTI INFRASTRUTTURALI Rafforzamento dei collegamenti metropolitani Sviluppo del Servizio Ferroviario Regionale Estensione della rete metropolitana oltre i confini di Milano Nuova programmazione e gestione del sistema delle autolinee Integrazione tariffaria e degli orari del trasporto ferroviario e locale su gomma pag 16 di 18

10 CONCLUSIONI Criticità I maggiori ostacoli per l attuazione delle strategie attese per il miglioramento dell infrastrutturazione lombarda e l integrazione con il resto dell Europa attengono: ai tempi di realizzazione delle opere (dell ordine dei anni, rischiando di acuire il deficit infrastrutturale rispetto ai previsti incrementi di traffico) alle risorse necessarie (mancando ancora un adeguata programmazione pluriennale per il loro reperimento, specialmente a fronte delle scarse disponibilità attuali) al deficit di consenso che si riscontra nelle comunità locali interessate pag 17 di 18 CONCLUSIONI Principi per l azione Affiancare logiche di offerta a quelle tradizionali di domanda nella scelta delle priorità delle politiche infrastrutturali Ripensare politiche e progetti alla luce delle opportunità di integrazione plurimodale Integrare le grandi opere, sia con interventi sull armatura secondaria, sia con politiche soffici in tema di trasporto pubblico locale Considerare gli interventi infrastrutturali come progetti per il territorio, attenti alla qualità progettuale e realizzativa e alle connessioni con i contesti economio-sociali e insediativi in cui si inseriscono Valutare la qualità dei progetti non solo dal punto di vista tecnico-funzionale, ma anche sotto il profilo economicofinanziario Prevedere il coinvolgimento delle comunità locali, mettendo in luce i rischi, ma anche le opportunità per il loro sviluppo Tenere conto, nelle scelte prioritarie, del fattore tempo, prospettando scenari intermedi pag 18 di 18

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