Il mastocitoma è un tumore che si riscontra sia nel cane che nel gatto. Origina dai mastociti, cellule normalmente presenti nel sangue e nei tessuti.

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IL MASTOCITOMA Il mastocitoma è un tumore che si riscontra sia nel cane che nel gatto. Origina dai mastociti, cellule normalmente presenti nel sangue e nei tessuti. Per quanto riguarda il cane è il tumore cutaneo più frequente, e può comparire in qualunque momento della vita dell animale, anche se in media si sviluppa in cani di più di 8 anni di età. Sebbene non vi sia una vera e propria predisposizione di razza, si riscontra più frequentemente nei cani appartenenti alle razze brachicefale come il Boxer, ma anche in Bull Terrier, Labrador, Golden Retriever, Weimaraner e Schnauzer. Non vi è invece una predisposizione di sesso. Si può presentare a livello di cute (per lo più sulla cute di tronco, perineo, scroto, arti, testa e collo), polmone, intestino, laringe, milza (questi ultimi sono molto rari). La causa della comparsa di questa neoplasia è sconosciuta, anche se è stata avanzata l ipotesi di una eziologia virale, cosa comunque ancora da dimostrare. I mastociti sono cellule del sangue, originano nel midollo osseo per poi migrare ai tessuti e lì raggiungono la maturazione. La loro funzione è di regolazione dell infiammazione nei vari tessuti dell organismo. Contengono dai 700 ai 1000 granuli, che a loro volta contengono più di 20 sostanze differenti, tra cui istamina (aumento della permeabilità vascolare, vasodilatazione, spasmo della muscolatura liscia, edema, shock, segni gastrointestinali), serotonina, eparina (tendenza al sanguinamento), enzimi proteolitici (ulcerazione, ritardo della cicatrizzazione), 1 / 6

mediatori dei lipidi, prostaglandine, leucotrieni, fattori attivanti le piastrine, citochine (responsabili del richiamo di altre cellule infiammatorie). Sono anche le cellule più importanti per le reazioni acute di ipersensibilità e delle malattie allergiche. Dal punto di vista istologico il mastocitoma fa parte dei cosiddetti tumori a cellule rotonde. Dalla sede in cui è originato la metastasi può verificarsi per via linfatica. Il riconoscimento di metastasi dei mastocitomi può essere problematica: piccole quantità di mastociti non metastatici possono essere ritrovate nei linfonodi tributari al mastocitoma primario per via di una risposta infiammatoria/reattiva alla presenza del tumore. In questo caso se le cellule non presentano chiari segni di malignità è difficile stabilire se si trattino di cellule tumorali o infiammatorie. PRESENTAZIONE E SEGNI CLINICI L aspetto può essere molto vario, la regola generale è che il mastocitoma può non assomigliare a niente! : spesso infatti si può confondere con molti altri tipi di lesione. Può apparire sia come una massa cutanea ben definita, a volte appiattita, con o senza pelo, sia come una neoformazione mal definita nei margini, infiltrante, arrossata, a volte ulcerata. Può essere singolo o multiplo, se ne possono avere diversi in punti anche distanti del corpo o uno più grande con piccole neoformazioni satellite attorno. Particolare attenzione andrebbe data a quelle lesioni che all esame clinico, dopo osservazione e palpazione, appaiono come lipomi: un semplice esame citologico li può invece diagnosticare come mastocitomi! Conseguentemente a una maldestra manipolazione di queste lesioni si può verificare la improvvisa degranulazione dei mastociti, ovvero il rilascio delle sostanze contenute nei granuli, con eritema ed arrossamento della parte: è il cosiddetto Segno di Darier, ed è patognomonico del mastocitoma. Per effetto di una degranulazione spontanea dei mastociti si può assistere ad un aumento o una diminuzione repentina delle dimensioni della massa. 2 / 6

Oltre al Segno di Darier, che è un effetto localizzato, la degranulazione dei mastociti può dare anche effetti sistemici qualora le quantità di sostanze rilasciate siano elevate: soprattutto per effetto del rilascio di istamina si possono avere vomito e melena (presenza di sangue nelle feci, dovuto alla formazione di ulcere nel tratto gastrointestinale), anoressia e dolore addominale. DIAGNOSI L approccio ad una lesione sospetta di mastocitoma inizia per prima cosa con un ago aspirato, procedura che consiste nell inserimento all interno della massa di un ago da siringa. Con questa manovra rapida e poco dolorosa si può ottenere una quantità di cellule sufficienti per diagnosticare un mastocitoma. E inoltre importante definirne il grado istologico, parametro che ci indica il comportamento del tumore e che di conseguenza ci guida nella scelta terapeutica. - Grado istologico: 1. o1- ben differenziato. In questo caso la maggior parte di questi tumori non dà metastasi ed un trattamento adeguato può essere curativo. 2. o2- mediamente differenziato. Le cellule tumorali si infiltrano al sottocute. Questo tipo di tumori metastatizza nel 75% dei casi, specie a livello di linfonodi locali, fegato, milza, midollo osseo e raramente ai polmoni. - 3- mal differenziato. Infiltra fino agli strati più profondi, muscolatura compresa. Frequenti metastasi. Altrettanto importante è la stadiazione clinica del tumore che si stabilisce in base alla valutazione di diversi parametri: 1. oesame obiettivo generale, col quale si valutano le condizioni di salute generali dell animale 2. oesame citologico di qualunque lesione oltre alla principale e del linfonodo tributario della lesione principale 3. oecografia addominale, con effettuazione di un esame citologico per ogni organo che 3 / 6

appare alterato 4. oago aspirato del midollo osseo 5. oesame emocromocitometrico 6. oesame microscopico del buffy coat, ovvero la parte che si ottiene dopo centrifugazione del prelievo di sangue e che contiene la più alta percentuale di globuli bianchi 7. oesame biochimico 8. otest coagulativo 9. oesame delle urine In base all esito di questi esami si individuano 4 stadi clinici: 1 tumore singolo confinato alla cute senza coinvolgimento dei linfonodi regionali. 2 tumore singolo confinato alla cute con coinvolgimento dei linfonodi regionali. 3 tumori cutanei multipli o un unico grosso tumore infiltrante, con o senza coinvolgimento dei linfonodi regionali. 4 qualsiasi tumore con metastasi a distanza (compresi sangue e midollo osseo) o recidiva di tumore primario con metastasi. Ogni stadio è diviso in: a) nessun segno di malattia sistemica b) presenza di segni di malattia sistemica. - Localizzazione: tumori localizzati alle giunzioni muco cutanee (labbra, narici, ano, vulva, prepuzio) e tumori inguinali hanno una prognosi più sfavorevole ; tumori localizzati ai visceri o al midollo osseo hanno una prognosi generalmente infausta. 4 / 6

- Razza dell animale: può influenzare incidenza e malignità. I cani di razza Boxer pare siano più suscettibili ma sviluppino forme tumorali meno aggressive rispetto ai cani di razza Labrador o Shar Pei. - Prove immunoistochimiche: sperimentali, ancora oggetto di studio, valutano la presenza e l attività di determinate aree cellulari e di proteine. TERAPIA Quando la localizzazione lo consente, tutti i mastocitomi vanno operati ed escissi. Per i tumori ben differenziati e quelli intermedi la sola chirurgia può essere curativa. Per quanto riguarda quelli poco differenziati la chirurgia può ridurre la sintomatologia generale e allungare le prospettive di sopravvivenza dell animale. Importante è l invio della massa ad un laboratorio specializzato dopo l asportazione, per una valutazione istologica corretta e un analisi dei margini di escissione: tramite l istologia infatti si può vedere se con la chirurgia si è riusciti ad escindere completamente la massa o se invece questa si espandeva oltre i margini chirurgici. Se la chirurgia non fosse sufficiente infatti sarebbe bene procedere con una terapia supplementare, come la chemioterapia, per la quale sono disponibili più protocolli tra cui scegliere in base al caso, o la radioterapia. E molto importante una valutazione tempestiva di ogni lesione presente sui vostri animali, in quanto una diagnosi ed una terapia rapide possono salvare o allungare considerevolmente la vita del vostro quattro zampe. 5 / 6

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