I COSTI DELLA PREVENZIONE

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Ordine dei Medici di Palermo - Villa Magnisi, 27 novembre 2015 1 I COSTI DELLA PREVENZIONE Dr Pietro Genovese Direttore Finanziario A.O. Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello Il Piano Regionale per la Prevenzione: Come migliorare la qualità della vita ed il sistema salute

Sanita e Spesa Pubblica 2 Il settore pubblico è la principale fonte di finanziamento della sanità in quasi tutti i Paesi dell OCSE. In Italia, il 77% della spesa sanitaria è stato finanziato da fonti pubbliche nel 2012, con un tasso superiore alla media OCSE (72%).

3 Confronto spesa in Sanità paesi OCSE Fonte: OECD Statistiche Spesa Corrente in Sanità

Spesa Sanitaria In Italia 4 Il Rapporto Statistico sulle condizioni di salute 2014 dell OCSE. Secondo l Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che ha confrontato i dati dei 34 Paesi, europei ed extraeuropei che aderiscono all Organizzazione, riferiti all anno 2012, la spesa sanitaria in Italia è scesa al 9.2% del PIL, una percentuale molto vicina alla media dei paesi OCSE (9.3%). Un dato, comunque, assai inferiore a quello degli Stati Uniti (che ha speso il 17.7% del PIL per la sanità nel 2012) e anche a quello di altri Paesi europei come i Paesi Bassi (11.8%), la Francia (11.6%), la Svizzera (11.4%) e la Germania (11.3). La spesa pro capite per la sanità in Italia, in dollari americani e a parità di potere d acquisto, è stata pari a 3.209 dollari USA, a fronte di una media OCSE di 3.484 dollari; 275 dollari, quindi, meno della media.

5 Quanto incidono i costi per la prevenzione in Italia? La spesa sanitaria in prevenzione dell Italia è una questione aperta. Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute e analizzati da Meridiano Sanità la spesa destinata al primo livello di assistenza comprende: le attività di prevenzione rivolte alla persona, quali vaccinazioni e screening la tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari negli ambienti di vita e dai rischi infortunistici e sanitari connessi con gli ambienti di lavoro, la sanità pubblica veterinaria e la tutela igienicosanitaria degli alimenti E si attesta al 4,2% della spesa sanitaria, contro il livello fissato nel Patto per la Salute 2010-2012 del 5%. La spesa complessiva in assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro si attesta a 4,9 miliardi di euro ovvero 81,5 euro pro capite con un GAP di circa 0,8 milioni di rispetto agli obiettivi fissati dal Patto.

6 La spesa in prevenzione in Italia Declinazioni regionali 1 7 ultimo penultimo Spendere in prevenzione non è un segnale di inefficienza di un sistema sanitario né spendere meno rende immediatamente più efficienti i sistemi sanitari regionali. 2 terzultimo 5 La Sicilia è 12 con una spesa di circa il 4,1% appena sotto la media nazionale Fonte: Ambrosetti su dati Agenas 2015

Rendicontazione Economica in Sanità 7 Quadro Normativo di riferimento Modelli CE (cadenza trimestrale e annuale) Conto Economico (Decreto Ministeriale) Modelli LA ( Legge 42/2009 Federalismo Fiscale- D.Lgs n.68/2011 Fabbisogni e costi standard in sanità) Principi contabili ed armonizzazione Il d.lgs. 118/2011 disciplina le modalità di redazione e di consolidamento dei bilanci da parte degli enti coinvolti nella gestione della spesa finanziata da risorse destinate al Servizio sanitario nazionale. 1. Trasparenza dei conti sanitari: nell'ambito del bilancio regionale, le Regioni garantiscono una esatta perimetrazione delle entrate e delle uscite relative al finanziamento del proprio servizio sanitario regionale, al fine di consentire: 2. il confronto immediato fra le entrate e le spese sanitarie iscritte nel bilancio regionale e le risorse indicate negli atti di determinazione del fabbisogno sanitario regionale standard e di individuazione delle fonti di finanziamento, 3. la verifica delle ulteriori risorse rese disponibili dalle Regioni per il finanziamento del servizio sanitario regionale per l esercizio in corso. 4. Decreto Certificabilità (Ministero della Salute-MEF ) del 17 settembre 2012 5. Percorsi attuativi di certificabilità (Ministero della Salute MEF) del 1 marzo 2013

8 Modello CE ( NSIS ) Focus sulla produzione Schema scalare di rendicontazione Valore della Produzione Costo della Produzione Area Finanziaria Area Straordinaria Area Fiscale Risultato di esercizio Caratteristiche - Periodicità trimestrale - Controlli periodici - Raccordi con co.an. - Obblighi di comunicazione NSIS - Preventivo e consuntivo

Modello LA Focus sulla destinazione della spesa e sui LEA 9 Caratteristiche: - Aggregazioni omogenee (Assistenza sanitaria collettiva, Assistenza distrettuale Assistenza ospedaliera) - Richiede non solo una classificazione della natura dei costi ma anche la loro destinazione (CRIL) Non è orientata alla valorizzazione della produzione Limiti e Conseguenze: - Per gli Amministratori la Prevenzione è un ambito dell assistenza generatore di costi - Modello a consuntivo - Controlli annuali -criteri di compilazione e raccordo con Co.An. - Regole e criteri per la attribuzione dei centri di supporto sanitari e generali tra le varie,macrocategorie di assistenza

Quante risorse aggiuntive saranno investite nel PNP? 10 Il piano nazionale della prevenzione che stabilisce gli obiettivi primari e gli strumenti attraverso cui agire a livello regionale per promuovere la salute ed il benessere della popolazione di un territorio prevede che le regioni investiranno nel periodo 2014-2018 circa 200 milioni di su progetti specifici.

11 Macro-obiettivi del Piano Regionale 2015-2018 Rendicontazione economica Costi Modelli LA Aziendali CRIL dell Area Assistenza Collettiva di Lavoro per l allocazione dei costi Quali Ricavi?

Limite dell approccio ragioneristico 12 Sulla prevenzione l approccio ragioneristico della rappresentazione del risultato di esercizio quale risultante di costi e ricavi pone alcune problematiche : 1. Il risultato della prevenzione, lungi da poter essere rappresentato secondo una logica economica, assume una valenza di tipo territoriale e gli effetti sono sempre valutabili per provincia-regione di riferimento piuttosto che secondo logiche di struttura- azienda (aggregazioni provinciali). 2. A fronte di un costo sostenuto al tempo To il relativo beneficio si avverte al tempo T1,T2 e T3. (Problema della significatività della competenza economica).

13 Limiti della Rendicontazione Economica Esempio: Quali sono la cause di mortalità principale in Sicilia? Malattie del sistema circolatorio ( 38% Uomini 46% donne) Tumori maligni (29,4% Uomini 21,2% donne) Malattie respiratorie (7,5% Uomini 4,7% donne) Malattie endocrine e immunitarie (5,1% Uomini 6,6% donne) Mentre è teoricamente possibile valutare i costi spesi annualmente a livello regionale sulla prevenzione per le principali malattie, al momento non è possibile valutare l economicità dei singoli interventi né è previsto un sistema di valorizzazione dei flussi di attività della prevenzione.

14 Verso un modello di rendicontazione sociale del sistema della prevenzione Prima della riforma del 2009 la Regione Siciliana aveva già affrontato il tema della rendicontazione sociale elaborando un sistema di rendicontazione sociale conosciuto con il nome di Progetto Helios. Il progetto di una rendicontazione sociale delle ASP non ha purtroppo trovato in quegli una continuità anche a causa dell impegno a tutti i livelli, per riportare la spesa finanziaria verso livelli sostenibili.

Il disavanzo strutturale della Sanità 15 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Perdite -375-424 -926-30 -863-630 -320-267 Coperture +374 +424 +879 +29 +835 +421 +147 +110 Fonte Il Libro Bianco della Salute - 2011 La Regione Siciliana non stanziava per la Sanità risorse sufficienti a coprire il fabbisogno. Ricorreva ad un disavanzo strutturale per finanziare il comparto sanità Accumulava nel periodo 2002-2009 un disavanzo complessivo, al netto delle forme di copertura poste in essere pari a 615 milioni di. Ricorreva ad uno strumento di indebitamento di medio lungo termine di 2,6 miliardi di per assicurare la copertura al disavanzo accumultato al 2005.

16 Verso un riequilibrio del sistema sanitario regionale Milioni di 400 200 0-200 -400-600 -800-1000 Fondo Sanitario Regionale e Perdite di Sistema 2006 2007 2008 2009 2010 Risultato di esercizio -858-628 -310-260 -127 Delta risultato 0 230 318 50 133 Incremento fondo sanitario 0 215 301 156 224 La dinamica della spesa sanitaria in Sicilia ritorna a seguire logiche programmatorie, Il disavanzo si riduce sensibilmente grazie alle riforme ed al rigore nell amministrazione e alla riduzione del numero dei centri decisionali e di spesa. Il Fondo Sanitario Regionale è cresciuto mediamente del 2,96% nel periodo 2006-2010 ben al di sotto della media nazionale (+3,7%), con un risparmio di spesa pubblica sanitaria pari a circa 53 milioni su base annua.

17 La Rendicontazione sociale del piano della prevenzione - criteria Tenga conto degli obiettivi del PRP e li misuri annualmente Costi Ricavi Indicatori Sperimentazione annuale su una provincia pilota Coinvolga alcuni stakeholders di riferimento Area Metropolitana Asp provinciale Ordine dei Medici Università Associazioni

18 Verso quale rendicontazione per una Sanità responsabile e sostenibile? ECONOMICITA EFFICACIA, EFFICIENZA, EQUITA PAC Trasparenze e Anticorruzione RESPONSABILITA SOSTENIBILITA COMPOSSIBILITA Bilancio sociale Strategic Control La strada dei nuovi sistemi contabili oggi è segnata dai Percorsi di Certificabilità delle aziende sanitarie (PAC). I sistemi contabili dovranno adeguarsi alle nuove sfide e supportare i CFO e i professionisti dell area contabile alle sfide dei controlli contabili e della revisione. Unitamente allo sviluppo dei sistemi di controllo decisionale potranno orientare le scelte e le politiche del management sanitario lungo percorsi. Sistemi di trasparenza e di anticorruzione avranno il compito di contribuire al rispetto delle regole del gioco.