Pag.: 1/16 GESTIONE DEL PARTO CON CESAREO D ELEZIONE GRUPPO DI LAVORO: Luisella Chieli (Infermiere Coordinatore Area P.O. di Pistoia) Maria Alberta Capocchi (Infermiere Coordinatore Area P.O. di Pescia) Alessandro Errigo (Medico U.O. Ginecologia ed Ostetricia P.O. di Pistoia) Rossella Peruzzi (Medico U.O. Ginecologia ed Ostetricia P.O. di Pistoia) Maria Luisa Niccolai ( coordinatrice U.O. Ginecologia ed Ostetricia P.O. di Pescia e UF Consultoriale VDN) L. Carignani (Medico U.O. Ginecologia ed Ostetricia P.O. di Pescia) A. Toni (Coordinatrice U.O. Ginecologia ed Ostetricia P.O. di Pistoia) Roberta Leonetti ( U.O. Ginecologia ed Ostetricia P.O. di Pescia) Roberta Tedeschi ( U.O. Ginecologia ed Ostetricia P.O. di Pistoia) Melissa Selmi ( U.O. Ginecologia ed Ostetricia P.O. di Pistoia) Daniela Ammazzini (Infermiere coordinatore impl.e miglioramento modelli e i percorsi assistenziali infermieristici) UO Assicurazione Qualita (Cerretini, Luporini, Lucchesi) UO Medicina Legale (Giannini, Fedeli) REFERENTI DEL DOCUMENTO: Lucia Carignani, Rossella Peruzzi, Rossella Peruzzi, Roberta Leonetti, Melissa Selmi REVISIONE N. 2 REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE Data 18/06/2012 Data 18/06/2012 Data 18/06/2012 Dir. U.O. Gin-Oste. P.O. Pescia Dir. P.O. di Pistoia Funzione Referenti del documento Funzione Dir. U.O. Gin-Oste. P.O. Pistoia Dir. P.O. di Pescia Funzione Dir. U.O. Pediatria Resp. Area Funzionale Referente Sistema Qualità Aziendale Resp. Dipartimento REVISIONE 2: PARTI REVISIONATE IN ROSSO
Pag.: 2/16 INDICE 1. Oggetto... 3 2. Scopo... 3 3. Descrizione ed ambito di applicazione... 4 4. Documenti di riferimento e fonti normative... 5 5. Responsabilità... 7 6. Modalità operative ed analisi del processo... 8 6.1 Scheda raccolta informazioni... 9 7. Indicatori... 16 8. Gestione documento... 16 9. Allegati... 16
Pag.: 3/16 1. OGGETTO Nel presente documento vengono definite le caratteristiche minime di qualità (standard predefiniti) da soddisfare nella gestione del parto con cesareo d elezione. In particolare: 1. vengono individuate le principali fonti normative di riferimento e le migliori evidenze scientifiche derivanti dalla revisione della letteratura; 2. viene tracciata una completa mappatura, articolata in step successivi e cronologici, delle principali fasi del processo; 3. viene effettuata una ricostruzione logico-sequenziale delle attività svolte, nonché dei risultati conseguiti attraverso il diagramma di flusso; 4. per ciascuna fase del processo, discussa e condivisa, viene individuato un responsabile e i relativi fattori di qualità da soddisfare; 5. per le fasi più complesse e critiche sono predisposti Protocolli e/o Istruzioni Operative necessari a garantirne il corretto svolgimento; 6. viene reso accessibile a tutti gli operatori il repertorio di linee guida, istruzioni operative, protocolli e regolamenti interni aggiornati (per efficacia preventiva, frequenza, risorse impegnate) per lavorare in qualità; 7. vengono individuati i punti ritenuti critici e gli strumenti per monitorarli (indicatori); 8. vengono definiti gli indicatori di qualità del processo con relativi livelli soglia di accettabilità; 9. vengono definite le modalità e le responsabilità per la diffusione, l applicazione e l aggiornamento della presente procedura 2. SCOPO 1. Migliorare il processo assistenziale attraverso l analisi, la diagnosi delle criticità, dei punti di forza e di debolezza, l identificazione precoce delle situazioni a rischio e l individuazione delle possibili aree di miglioramento; 2. effettuare il processo assistenziale sulla base di norme giuridiche/norme tecniche/linee guida ufficiali/di società scientifiche; 3. garantire la sicurezza del neonato e della donna, la continuità e personalizzazione dell assistenza alla gravidanza e al puerperio, la riduzione degli interventi inappropriati, la promozione delle abilità e delle risorse della mamma, la centralità della donna/coppia nella prassi assistenziale; delle 4. garantire la sicurezza delle pratiche di lavoro e prevenire i rischi derivanti da comportamenti non conformi a standard condivisi, soprattutto di tipo professionale e organizzativo; 5. dotarsi di protocolli e procedure assistenziali scritti, basate sulle prove di efficacia, condivisi da tutti gli operatori sanitari coinvolti; 6. rendere rintracciabili e verificabili tutte le azioni assistenziali e terapeutiche intraprese attraverso una corretta gestione della documentazione clinica
Pag.: 4/16 3. DESCRIZIONE ED AMBITO DI APPLICAZIONE Processo: - Imput: Proposta di TCe - Outoput: Follow up Descrizione fasi: 1. Monitoraggio della gravidanza e presa in carico: proposta di TCe a. Valutazione ambulatoriale programmata c. Conferma delle indicazioni al TCe b. Proposta di TCe 2. Pianificazione intervento a. Apertura CCI e consegna modulistica consenso b. Prpgrammazione TCe informato c. Richiesta di eventuali indagini preoperatorie 3. Fase preoperatoria a. Esami preoperatori b. Visita anestesiologica ed acquisizione del consenso informato 4. Ricovero e preparazione all intervento a. Accettazione amministrativa b. Accoglienza e presa in carico c. Visita del chirurgo e raccolta consenso informato 5. Intervento a. Accesso della gestante nel blocco operatorio e sua presa in carico b. Esecuzione intervento c. Risveglio e sorveglianza post-operatoria d. Preparazione all intervento in reparto e. Uscita della Pz dal reparto e trasporto d. Assistenza al neonato sano e patologico e. Dimissione dal blocco operatorio f. Ritorno della PZz in reparto 6. Assistenza post-partum a. Presa in carico della Pz e del neonato in reparto b. Degenza pèost-operatoria 7. Dimissione 8. Attivazione assistenza domiciliare post-partum 9. Follow-up Campo di applicazione: la politica della qualità è una scelta ed un modo di gestione che poggia sulla responsabilizzazione e sul coinvolgimento di tutto il personale sanitario con lo scopo di migliorare in maniera continua l organizzazione, i processi del lavoro ed i risultati. Le modalità operative previste dalla presente procedura vengono quindi applicate da tutti gli operatori coinvolti nella gestione del parto cesareo d elezione nei punti nascita aziendali.
Pag.: 5/16 4. FONTI NORMATIVE, INFORMATIVE, DI INDIRIZZO 4.1 Fonti normative generali - Decreto Legislativo 19 giugno 1999, n. 229 "Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale, a norma dell'articolo 1 della legge 30/11/1998, n. 419" - DPCM 29.11.2001 Livelli essenziali di assistenza - Piano Sanitario Regionale 2002/2004 - DGR 784/2004 Azioni per la riqualificazione e lo sviluppo della "rete materno infantile" regionale in attuazione del P.S.R. 2002/2004. - DGR 915//2004 Deliberazione G.R. n. 784 del 2/8/2004 "Rete materno- infantile regionale". Integrazione e rettifica errore materiale nell'allegato A - DGR 1207//2004 Azioni regionali per la riduzione dei parti cesarei - DGR 800/2004 Estensione dello screening neonatale: malattie metaboliche ereditarie - DGR 968/2004 Approvazione dello schema di protocollo d'intesa tra la Regione Toscana e il Comitato Italiano per l'unicef-onlus per la promozione dell'allattamento al seno e la candidatura della Regione Toscana a " Regione Amica dei Bambini " - DGR 1099/2005 Dichiarazione degli innocenti - DGR 121/2005 Progetto Europeo per la protezione, promozione e sostegno dell'allattamento al seno: predisposizione di u n opuscolo informativo per le donne in gravidanza - DGR 596/2005 Screening cataratta congenita - DGR 836/2005 Preparazione alla nascita ed assistenza al disagio psichico in gravidanza e nel puerperio - DGR 403/2005 Istituzione della Rete Regionale della Pediatria Specialistica - L. R. 40/ 2005, Disciplina del servizio sanitario regionale - Decreto GRT 5623/2006 Promozione dell allattamento al seno in Europa - DGR 259/2006 Leggi n. 405/75 e n. 194/78. Programma di interventi di riqualificazione dei servizi consultoriali e di educazione e formazione finalizzati alla diffusione ed al consolidamento di una cultura della maternità e paternità responsabile e di una sessualità consapevole - Decreto GRT 3541/2007 Approvazione testo definitivo libretto ricettario regionale per accertamenti nella gravidanza fisiologica e della cartella ostetrica. - DGR 284/2007 Percorso formativo e di accreditamento per la valutazione ecografica della translucenza nucale - DGR 147/2007 Il nuovo protocollo regionale di accesso agli esami strumentali e di laboratorio per la gravidanza fisiologica Test di screening prenatale della sindrome di Down: valutazioni e indicazioni - Piano Sanitario Regionale 2005/2007 - DGR 912/2007 P.S.R. 2005/2007 - azioni regionali per l'assistenza materno-infantile. Istituzione dell'archivio toscano dei neonati gravemente prematuri - DGR 365/2007 Screening uditivo neonatale - Il DPCM 23 aprile 2008 Revisione straordinaria dei Livelli essenziali di assistenza - P.S.R. 2008/2010
Pag.: 6/16 4.2 Documenti di supporto e riferimento interni - Procedure GRC Aziendali e di Presidio - Manuale del Sistema di gestione Qualità Aziendale e di Presidio - Procedure AF materno - Infantile 4.3 Istruzioni Operative e Protocolli Operativi correlati al PROTOCOLLI OPERATIVI PO.AFMI.08 Monitoraggio del feto durante il travaglio PO.AFMI.09 Indicazioni al TCe PO.AFMI 10 Protocollo per preparazione pz al TCe PO.AFMI 11 Protocollo per sorveglianza post-operatoria ISTRUZIONI OPERATIVE IO.AFMI 01 Gestione delle emergenze cliniche IO.AFMI 02 Gestione delle organizzative e tecnologiche 4.4 Fonti ed indirizzi tecnico-scientifici (Linee guida ufficiali di società scientifiche, ecc ) - WHO " managing complications pregnancy and chilbirth", "Making pregnancy safer" - http://guidance.nice.org.uk: Clinical Guideline 13 Cesarian Section - 2004 - MEDLINE (www.nih.nlm.gov) - Cochrane Library (www.update-software.com/cochrane) - Linee Guida Ministero della salute Taglio Cesareo: una scelta appropriata e consapevole - 2012 - American College of Obstetricians and Gynecologists (www.acog.org) - Royal College of Obstetricians and Gynecologists (www.rcog.org.uk) - Canadian Society of Obstetricians and Gynecologists (www.sogc.medical.org/sognet/index_e.shtml) - Scottish Obstetrics Guidelines & Audi - www.iss.it
Pag.: 7/16 5. MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ Responsabile del processo: Direttore U.O. Ginecologia ed Ostetricia La responsabilità del processo della è del Direttore della Unità Operativa che si avvale della collaborazione di personale medico, ostetrico, infermieristico, tecnico, ausiliario ed amministrativo. Ciascun soggetto che interviene nelle varie fasi operative è responsabile del corretto svolgimento delle operazioni affidate. 6.1 Scheda di analisi Attività/Attori: Scopo: scomporre il processo/procedura nelle attività/operazioni che lo compongono in modo sufficientemente analitico ed incrociarle - inserendo negli spazi le lettere che si trovano nella legenda con gli attori che le svolgono e che ne hanno la responsabilità. Attività / Attori Dir.UO CO OST M P A IB IPN OSS AM Proposta di TCe C R Pianificazione intervento (apertura CCI, consegna modulo consenso e programmazione TCe) C R C C Fase pre-operatoria (visita anestesiologica) R Accettazione amministrativa R Accoglienza e presa in carico della gestante R Visita del chirurgo e raccolta consenso informato R Preparazione all intervento in reparto R Trasporto nel BO R Presa in carico nel BO R Esecuzione e registrazione intervento R Risveglio e sorveglianza R C Assistenza al neonato sano e patologico R C Dimissione dal BO R R Trapsorto della Pz in reparto R Presa in carico in reparto e gestione degenza post-operatoria R R R C Dimissione R R R Attivazione assistenza domiciliare post-partum R Follow-up C R LEGENDA Ruoli: RAF Resp. Area Funzionale, ICA Infermiere coordinatore di Area, Dir.UO Resp. U.O. M Medico, IB Infermiere Blocco Operatorio, IPN Infermiere percorso nascita, CO Coordinatore ostetrico, OSS Operatore socio-sanitario, OST Ostetrico/a, A Anestesista, P Pediatria, PLS Pediatria libera scelta, AM Amministrativo ecc Responsabilità: E = esegue; R = responsabile; RA = responsabile azione; I = è informato; C = collabora; P = esprime parere
Pag.: 8/16 6. Modalità operative Il miglioramento dei processi rappresenta un momento essenziale per un funzionamento più efficace ed efficiente dell Ospedale. Quale premessa per il miglioramento dei processi è la loro conoscenza. A tal fine si riportano di seguito gli strumenti per rappresentare (mappare) il funzionamento del processo, passo fondamentale e precondizione per poterlo esaminare in modo critico e al fine di pervenire alla definizione delle linee di intervento sul processo: 1. Flow chart relativa alla presa. Lo scopo è quello di illustrare la collocazione di specifiche attività e la sequenza con la quale risorse umane/materiali/strumentali, vengono impiegate nel processo. Il diagramma di flusso o flow chart è una rappresentazione visiva, grafica che dà evidenza, innanzi tutto, alle esigenze logico-temporali tra le attività del processo e alle modalità attraverso cui è svolto il lavoro. Il diagramma di flusso ricostruisce le attività, i documenti e altri elaborati prodotti collegandoli a specifici soggetti che sono responsabili di quella fase, di una specifica area di attività, di una singola operazione. L obiettivo è quello di aiutare utenti interni ed esterni a comprendere la sequenzialità dei processi ma soprattutto di associare attività, fasi o azioni a specifiche responsabilità organizzative; 2. Scheda raccolta informazioni, l obiettivo è di raccogliere informazioni relative: 1) al processo nella sua generalità (attività, imput/output); 2) a specifiche condizioni organizzative, quali la strumentazione impiegata nello svolgimento delle attività, criticità organizzative e logistiche che possono limitarne o ostacolare l efficacia e l efficienza dell iter del processo. Questa scheda è complementare alla scheda di analisi attività/attori e permette di raccogliere le altre informazioni necessarie alla descrizione completa del processo. In ogni riga si associa una descrizione dell attività, strumentazione, documenti di supporto e riferimento (INTERNI: protocolli e/o Istruzioni operative,..ecc; ESTERNI: Linee Guida società scientifiche, ecc; COGENTI: Leggi e/o Delibere ; SUPPORTO OBBLIGATORIO disposizioni della direzione di Presidio, ecc..), Documenti di registrazione, note e criticità relative all attività in questione. Può essere opportuno, in coerenza con gli obiettivi di analisi (ciò che ci si prefigge di indagare) inserire altre colonne al fine di presidiare aspetti/profili/tipologie di informazione non contemplati nella Scheda che non ha la pretesa di essere esaustiva a priori.
Pag.: 9/16 6.1 Scheda raccolta informazioni Input: Proposta TCe Out-put: Follow-up Attività Descrizione Resp.le Strum. Doc. di supporto Doc. di registraz. Note Valutazione amb. programmata La donna si sottopone ai controlli periodici programmati nell ambito del percorso nascita Medico Broschure informativa privacy Scheda ambulatoriale La donna si presenta ad intervalli regolari per eseguire i controlli e gli accertamenti previsti. Monitoraggio Gravidanza e presa in carico: proposta di TCe Proposta di TCe Il ginecologo verificando la presenza di condizioni materne o fetali che controindicano il parto vaginale, propone il TCe sulla base delle migliori evidenze scientifiche disponibili (PO.09). Conferma delle indicazione al TCe Il medico, dopo un attenta valutazione delle condizioni cliniche della madre e del feto, conferma l indicazione al TCe sulla base di criteri esplicitati nel PO.09, valutando la necessità di rivalutazioni continue del caso in situazioni cliniche che possono essere soggette a cambiamenti (es. posizione podalica del feto). Medico Medico PO.AFMI.09 Indicazioni al TCe PO.AFMI.09 Scheda ambulatoriale Scheda ambulatoriale privacy La possibilità di effettuare un TCe va discussa valutando i suoi benefici e rischi a confronto con il parto vaginale nella specifica situazione clinica. Accanto alla valutazione di appropriatezza dell'intervento, nella valutazione complessiva del rapporto benefici/rischi va inclusa la valutazione degli effetti sulla salute associati al taglio cesareo elettivo (effetti sulla salute materna e sulla salute neonatale di TCe vs parto vaginale, quantificati sulla base delle migliori prove di efficacia disponibili).
Pag.: 10/16 6.1 Scheda raccolta informazioni Input: Proposta TCe Out-put: Follow-up Attività Descrizione Respons.le Strument. Doc. di supporto Doc. di registraz. Note Pianificazione intervento Apertura cartella clinica integrata e consegna modulistica consenso informato L ostetrica apre la cartella clinica integrata e consulta il medico che svolge il colloquio informativo, consegna la relativa modulistica informativa per il consenso informato. Durante il colloquio il medico deve spiegare alla paziente in termini chiari il contenuto del consenso scritto e rispondere ai dubbi e alle domande che la donna ritenga opportuno rivolgergli. Per le donne straniere viene richiesta la presenza del mediatore culturale Programmazione TCe Viene concordata la data della esecuzione dell intervento. La prenotazione della sala operatoria è effettuata contestualmente dal medico. Viene informata la Pediatria Medico e ostetrica Medico PA.DS.01 Gestione del consenso informato SNLG - ISS L.G. Tc: una scelta appropriata e consapevole - 2012 Regolamenti di Presidio (Gestione BO e Liste Operatorie) PO.AFMI.09 Cartella clinica integrata Modulo consenso informato Privacy Registro prenotazioni TC d elezione Richiesta indagini preoperatorie Il medico integra gli accertamenti preoperatori Medico CCI Test mirati sulla base della raccolta anamnestica, delle condizioni cliniche e degli esami già disponibili.. Gli accertamenti diagnostici effettuati in vista del intervento sono esenti dal pagamento del ticket e vengono inseriti in cartella clinica
Pag.: 11/16 6.1 Scheda raccolta informazioni Input: Proposta TCe Out-put: Follow-up Attività Descrizione Respons.le Strumentaz. Doc. di supporto Doc. di registraz. Note Esami preoperatori Vengono eseguite tutte le prestazioni necessarie per valutare e prevenire i potenziali rischi legati al TCe Operatori UU.OO. coinvolte Protocollo prevenzione tromboembolismo Protocollo antibiotico profilassi CCI Scheda profilassi trombo-embolica Scheda antibioticoprofilassi La gestante effettua gli esami preoperatori richiesti. Fase pre-operatoria Visita Anestesiologica e acquisizione del consenso informato Esecuzione della visita anestesiologica con valutazione degli accertamenti eseguiti e relativa acquisizione del consenso informato all anestesia Anestesista PA.DS.01 Consenso informato SCHEDA anestesiologica Definizione e quantificazione del rischio ASA per programmare la strategia anestesiologica.
Pag.: 12/16 6.1 Scheda raccolta informazioni Input: Proposta TCe Out-put: Follow-up Attività Descrizione Respons.le Strumentaz. Doc. di supporto Doc. di registraz. Note Accettazione amministrativa E previsto il ricovero generalmente il giorno stesso dell intervento. Personale Amminist. Sistema informatico L accettazione viene formalizzata dal punto di vista amministrativo presso l accettazione del Presidio, sulla base del modulo di ricovero. Ricovero e preparazione all intervento Accoglienza e presa in carico della gestante La gestante giunge in reparto e viene accolta dalla ostetrica che esegue una valutazione dei bisogni assistenziali. L infermiera referente per il neonato raccoglie le informazioni necessarie all apertura della cartella del nascituro Visita del chirurgo e raccolta del consenso informato Il medico, al momento del ricovero, rivaluta la donna dal punto di vista clinico e rileva il consenso informato. Infermiere Chirurgo operatore PO..AFMI. 01 Accoglienza accettazione e presa in carico SNLG - ISS L.G. Cartella clinica integrata Consenso informato Cartella clinica integrata Si verifica se vi sono state modifiche dello stato di salute dal momento del primo contatto. Si controlla il rispetto delle prescrizioni pre-operatorie La conferma dell attualità del consenso dovrà essere acquisita prima dell intervento stesso dal chirurgo operatore. Preparazione all intervento in reparto Vengono eseguiti tutti quegli atti preoperatori propedeutici all intervento PO. AFMI 10 Protocollo per preparazione pz Uscita della Pz dal reparto e trasporto La paziente viene presa in carico da parte dell OSS di sala operatoriae viene trasportata al blocco operatorio Personale addetto al trasporto Foglio consegna paziente
Pag.: 13/16 6.1 Scheda raccolta informazioni Input: Proposta TCe Out-put: Follow-up Attività Descrizione Respons.le Strum.. Doc. di supporto Doc. registraz. Note Accesso della gestante nel blocco operatorio e presa in carico Esecuzione intervento La Pz viene presa in carico dall equipe operatoria e sottoposta al TCe Infermiere BO Equipe chirurgica Manuale di sicurezza in sala operatoria Check List Check List Intervento Registrazione intervento Il chirurgo che effettua l intervento compila il registro operatorio indicando nella descrizione dell intervento le modalità di incisione della parete uterina. Chirurgo operatore PA.DS.02 Gestione della documentazione sanitaria Raccomandazioni ministeriali Registro operatorio Scheda carico e scarico taglienti, garze, lounguette Gli interventi effettuati devono essere riportati su apposito Registro, unitamente a: elementi identificativi del paziente, diagnosi, nominativi e qualifica degli operatori, procedura eseguita, ora di inizio e fine della procedura stessa, eventuali tecniche sedative del dolore utilizzate, tipo di anestesia, complicanze immediate. Sorveglianza post-operatoria L osservazione e il monitoraggio della donna viene effettuata in sala operatoria nella prima mezzora e in sala parto nei successivi 90 minuti. Anestesista Ginecologo Infermiera PO. AFMI 11 Protocollo per sorveglianza postoperatoria Cartella clinica integrata Assistenza al neonato sano e patologico Assistenza integrata al neonato attraverso una stretta collaborazione tra pediatra, anestesista ed infermiera, che sono tenuti a conoscere, prima della nascita, tutte le informazioni utili ad organizzare ogni tipo di intervento assistenziale che si renda necessario al neonato, sia sano che patologico (vedi specifiche procedure). Applicazione del braccialetto identificativo alla coppia mamma bambino Pediatra Infermiera PDTA.AFMI.04 PDTA.AFMI.05 IO. AFMI 01 IO. AFMI 02 Cartella clinica
Pag.: 14/16 6.1 Scheda raccolta informazioni Input: Proposta TCe Out-put: Follow-up Attività Descrizione Respons.le Strumentaz. Doc. di supporto Doc. di registraz. Note Intervento Dimissione dal blocco operatorio Stesura consegne proseguimento terapeutico in reparto Ritorno della Pz in reparto trasporto in reparto da parte dell OSS e presa in carico da parte del personale Chirurgo operatore Anestesista OSS Infermiere e Manuale di sicurezza in sala operatoria Check List Check List Presa in carico della gestante e del neonato in reparto Continua il monitoraggio e l assistenza continuativa alla madre e al neonato iniziata in sala operatoria Ginecologo Pediatra Infermiera PO. AFMI 11 PDTA.AFMI.04 e 05. IO. AFMI 01 IO. AFMI 02 Assistenza al post-partum Degenza post-operatoria Alla coppia mamma-neonato viene prestata l assistenza infermieristica ed ostetrica post-operatoria in base alle condizioni cliniche generali. La ripresa delle attività quotidiane è generalmente molto rapida. Dopo l espletamento del taglio cesareo è prevista la dimissione precoce entro le 72\96 ore Ginecologo Pediatra Infermiera PO. AFMI 04 PO. AFMI 05 Cartella clinica integrata Deve essere posto particolare riguardo alla protezione del periodo sensibile per la promozione delle relazione primaria. L attenzione deve essere quindi posta a ridurre al minimo indispensabile la separazione, garantire sicurezza quiete e riservatezza, assicurare privacy alla nuova famiglia. Il contatto pelle a pelle e la suzione precoce sono fondamentali per favorire la montata lattea.
Pag.: 15/16 6.1 Scheda raccolta informazioni Input: Proposta TCe Out-put: Follow-up Attività Descrizione Respons.le Strumentaz. Doc. di supporto Doc. di registraz. Note Dimissione Al momento della dimissione, è necessario dare alla donna una relazione puntuale sull assistenza ricevuta nel Centro Nascita. Le informazioni saranno necessarie anche alle strutture territoriali per dare continuità alle cure. Si completa in questo modo il percorso-gravidanza, parto, puerperio, che ha garantito la necessaria continuità delle cure attraverso la collaborazione tra operatori dei Centri Nascita e delle Strutture Territoriali. Ginecologo Pediatra Infermiere PO AFMI.07 IO. AFMI 01 IO. AFMI 02 Cartella clinica integrata Libretto Pediatrico Cartella clinica neonatale Lettera di dimissione integrata Vedi PDTA.AFMI.01 Attivazione assistenza domiciliare post-partum Al Punto Nascita compete l informazione della puerpera sulla tipologia del servizio offerto e sugli orari e giorni di apertura del consultorio per garantire la continuità assistenziale. I consultori devono prevedere un offerta attiva diversificata e proporzionata ai bisogni della donna, basata fondamentalmente sugli ambulatori del puerperio, anche utilizzando visite domiciliari mirate, e sul raccordo con il punto nascita. Ginecologo e Consultorio Pediatra Lettera di dimissione integrata Libretto pediatrico Scheda AOT L équipe consultoriale deve prevedere una programmazione congiunta con gli operatori del Centro Nascita e dei servizi sociali, per l'attivazione dell'assistenza al puerperio, con l'offerta di interventi domiciliari mirati alle puerpere a rischio sociosanitario.
Pag.: 16/16 7. CRITERI / INDICATORI E STANDARD Vedi Allegato 2: Implementazione di strumenti di audit e feedback nell AF Medica per indurre il cambiamento nella pratica clinica 8. GESTIONE DEL DOCUMENTO Il presente documento riporta evidenziato il proprio stato di revisione, la data di emissione e la firma dei responsabili della redazione, valutazione ed approvazione. I Referenti del documento provvedono a far verificare e revisionare annualmente questo Documento e comunque quando intercorrono variazioni significative del mandato e del contesto di riferimento. Gli aggiornamenti vengono gestiti nel caso di variazioni della struttura organizzativa, variazioni degli orientamenti strategici, nuove disposizioni legislative, statutarie e/o regolamentari, nuove esigenze operative, interventi correttivi e/o preventivi sul sistema di gestione per la qualità dalle stesse funzioni che lo hanno redatto. Le modifiche apportate ai documenti e ai dati sono verificate e approvate dalle stesse funzioni che eseguono la prima verifica e danno la prima approvazione, in modo da assicurare la congruenza tra modifiche apportate e stesura originaria del documento. In caso di revisione il Responsabile Qualità provvede a distribuire a tutti gli interessati le sezioni aggiornate, unitamente al nuovo Indice e stato di revisione del Manuale. 9. ALLEGATI 1. FLOW CHART 2. STRUMENTI DI AUDIT E FEEDBACK (CHECK LIST)