I POEMI OMERICI LA QUESTIONE OMERICA. Classe IV B Ginnasio

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I POEMI OMERICI LA QUESTIONE OMERICA Classe IV B Ginnasio 2011-2012

I poemi omerici Esprimono i valori della civiltà greca, poiché ne riassumono tutta la tradizione. Reinterpretano una fase storica, della quale si era tramandata memoria oralmente, servendosi del mito.

La questione omerica La questione omerica trova le sue origini nel III sec. a.c., quando ad opera di alcuni grammatici alessandrini, che lavoravano nella Biblioteca di Alessandria d Egitto, è iniziato lo studio critico dei testi (filologia). La questione sorta attorno alla figura di Omero presenta quattro punti fondamentali, fissatisi via via nel tempo, che sono: se Iliade e Odissea siano stati composti da un solo autore se Omero sia realmente esistito, dato che su Omero erano fiorite molte leggende nell antichità, ma non ci sono e non c erano dati certi se i due poemi siano unitari (vi sono infatti delle contraddizioni interne alla trama dei singoli poemi) quando e come siano stati composti e tramandati i due poemi

Avvertenza!!! La questione omerica è ancora aperta. Se ne illustrano, dunque, per sommi capi, le tappe principali per esemplificare il tipo di problemi affrontati e il tipo di spiegazioni proposte da coloro che se ne sono occupati.

Primo problema Tra l Iliade e l Odissea ci sono differenze per quanto riguarda: il contesto socio-culturale rappresentato nei due poemi i valori esaltati lo stile la lingua Perché?

SPIEGAZIONE 1 Due filologi alessandrini, Xenone ed Ellanico, detti Separatisti (in greco Xwri/zontej, Chorízontes), negarono, nel III sec. a.c., che l Iliade potesse appartenere allo stesso autore dell Odissea e attribuirono a Omero la sola Iliade.

SPIEGAZIONE 2 Arstarco di Samotracia, nel III-II sec. a.c., attribuì l Iliade ad una fase giovanile della produzione di Omero e l Odissea ad una sua fase senile.

Secondo problema Ci sono delle contraddizioni interne al poema che riguardano il contenuto. Come si spiegano? Problema secondario: Omero è esistito veramente?

SPIEGAZIONE 1 L abate d Aubignac, nel 1664, sostenne che l Iliade fosse il risultato di una ricucitura i canti, composti oralmente in epoche diverse. Sostenne anche che Omero non fosse mai esistito.

SPIEGAZIONE 2 Gian Battista Vico, vissuto tra Seicento e Settecento, ritenne che i poemi omerici fossero opera collettiva del popolo greco, in quanto narrazione cantata della storia, che, in mancanza degli strumenti dell indagine storica, viene ricostruita con il supporto della fantasia, reinterpretandola attraverso il mito. Giustificò dunque le contraddizioni interne, attribuendole ai diversi autori anonimi che contribuirono a creare i poemi nel corso del tempo e sostenne che Omero non fosse mai esistito.

SPIEGAZIONE 3 Friedrich August Wolf, vissuto tra Settecento e Ottocento, abbozzò la TEORIA DEI CANTI SEPARATI, o dei nuclei originari, vale a dire dei canti composti e recitati da cantori senza il supporto della scrittura. Questi canti sarebbero poi confluiti nella redazione scritta elaborata ad Atene sotto Pisistrato nel VI sec. a.c.

SPIEGAZIONE 4 Gottfried Hermann, nell Ottocento, sviluppò la TEORIA DELL ALLARGAMENTO. Secondo questa ipotesi, vi erano un nucleo originario dell Iliade e uno dell Odissea (per Hermann, ad esempio, nell Iliade doveva essere la vicenda legata al personaggio di Achille, l Achilleide) e a queste sezioni si sarebbero aggiunti, nel corso del tempo, degli ampliamenti, talvolta non coerenti con la trama della vicenda originaria.

Nota: I critici fin qui nominati fanno capo alla CORRENTE ANALITICA, poiché analizzano i due poemi separando i diversi poeti e i diversi strati narrativi che, secondo loro, sarebbero presenti ( analitica ha infatti la radice del verbo a)nalu/ein, analúein, scomporre ). A questa corrente si è contrapposta, nella storia della critica relativa ai testi omerici, una CORRENTE UNITARIA, che cerca di dimostrare che i due poemi sarebbero opera di un solo poeta o che, almeno, tenta di attribuire l Iliade a un unico poeta e l Odissea a uno diverso, ma comunque unico.

SPIEGAZIONE 5 Il primo quarto del Novecento è stato caratterizzato da una vivace reazione alle teorie precedentemente enunciate. Alcuni filologi si sono infatti schierati a favore dell unitarismo.

SPIEGAZIONE 6 Ulrich von Wilamowitz, nel 1916, ha tentato un compromesso tra i risultati della teoria analitica con l esistenza di un poeta unico: ha sostenuto che l Iliade doveva essere stata composta ca. nell VIII sec. a.c. da un poeta, che avrebbe attinto alla tradizione precedente, e che in seguito vi sarebbero state delle agglutinazioni, cioè delle aggiunte alla sua opera, praticate artificiosamente e, non riguardanti dei canti, ma dei brevi poemetti.

L INTERPRETAZIONE DI PARRY Un punto di vista originale sulla questione omerica è stato fornito, già a partire dal 1928, dagli studi di Millman Parry. Ha analizzato il linguaggio dell Iliade e ha notato la presenze di formule, vale a dire la ripetizione di parole o frasi che compaiono molte volte in situazioni analoghe: epiteti umani e divini (formati da nomi e/o aggettivi) inizio e conclusione di discorsi modo di interpellare e di rispondere indicazioni temporali e formule di transizione del discorso Parry ha dimostrato che un cantore serbo-croato contemporaneo era in grado di improvvisare un poema di dimensioni paragonabili a quelle dell'odissea o dell'iliade sulla base di formule mnemoniche. Pertanto, ha attribuito i due poemi omerici ad una fase orale della composizione, dovuta a dei cantori che li avrebbero tramandati così con limitate variazioni attribuibili alla pratica recitativa.

ULTERIORI SVILUPPI Vincenzo Di Benedetto, negli anni Novanta del Novecento, ha messo in discussione la teoria di Parry e degli analitici, sostenendo che Omero (chiama il poeta dell Iliade così per convenzione), poeta ben consapevole delle proprie tecniche artstiche, è stato l unico autore del poema, nell VIII a.c., e che deve averlo composto servendosi della scrittura perché ci sono: - corrispondenze a distanza precise e tuttavia non ripetitive - precise scelte narratologiche: anticipazioni, tecniche per creare la suspance, - un taglio personalizzato della narrazione - un utilizzo delle formule non meccanico Tutti elementi che presuppongono una visione completa della vicenda narrata, che solo un ideatore unico può avere L Odissea, secondo il Di Benedetto, è invece attribuibile ad un altro poeta, detto il poeta dell Odissea.

CONCLUSIONI La composizione dell Iliade e dell Odissea, che comunque è più tarda (risale probabilmente ad alcuni decenni dopo l Iliade) si può far risalire all VIII sec. a.c., al momento del passaggio da una civiltà basata sull oralità ad una fondata sulla scrittura.