Agricoltura oggi E il frutto simbolo dell estate, dissetante e rinfrescante, ricco di vitamine e sali minerali; sulle nostre tavole è disponibile la produzione italiana durante tutta la stagione calda. La tipologia di anguria più diffusa è ancora quella allungata con pezzature di 10-14 kg ma le novità sono le mini angurie, di 1,5-3 kg, nate per soddisfare le esigenze dei nuclei familiari ridotti e le varietà senza semi. 11 Giovanni Nicotra, Pietro Di Benedetto
Il nome scientifico dell anguria è Citrullus lanatus, si tratta di una cucurbitacea originaria dell Africa tropicale, infatti richiede calore ed elevata luminosità per costruire una pianta che possiede una massa impressionante di radici, foglie e frutti; i tralci si distendono sul terreno fino a superare i 3 metri, e portano un carico di frutti notevole, che può superare i 35 kg per pianta. Esistono diverse tipologie di anguria, la più diffusa nel nostro paese è quella allungata, con buccia verde striata, tipo crimson, con pezzature da 10-14 kg fino a raggiungere i 20 kg, ma sempre di più si vanno si diffondendo pezzature più piccole, quelle delle mini angurie appunto, tra 1,5 e 3 kg, che vanno incontro alle esigenze dei nuclei familiari ridotti e sono più pratiche da portare a casa. Sono molto interessanti la varietà senza semi, che hanno il pregio di poter essere conservate più a lungo. È il frutto simbolo dell estate, dissetante e rinfrescante, ricco vitamine e sali minerali, sulle nostre tavole è disponibile la produzione italiana durante tutta la stagione calda, la regione dove si raccoglie prima naturalmente è la Sicilia, qui grazie alla serra (sia su suolo che su substrato) possiamo avere raccolte precoci da aprile maggio (si trapianta già a gennaio), che continuano con il pieno campo, in giugno. In Campania la produzione in serra, che negli ultimi anni è in aumento, ar- Tessuto-non-tessuto utilizzato nelle serre 12 13
riva sulle nostre tavole da fine maggio a inizio giugno, per continuare con il pieno campo in luglio. Atre aree di eccellenza per la produzione di anguria sono la provincia di Latina, il metapontino, e diverse aree della Puglia, dove è diffuso principalmente il pieno campo, con raccolte in luglio. L Emila-Romagna entra in produzione a partire dalla seconda metà di luglio, ed è la seconda regione per quantità prodotta dopo la Sicilia. I trapianti sono cadenzati in modo da avere produzione continua per tutto agosto e fino a settembre. Con tecnica della forzatura, che consente di raggiungere temperature molto alte in serre coperte da film plastico, si ha un anticipo di produzione rispetto al pieno campo di circa un mese e mezzo. Nel pieno campo, a sua volta, i primi trapianti vengono protetti con tunnellini di piccole dimensioni (circa 50 cm di altezza), di film plastico, e in alcuni casi di tessuto non tessuto, che devono essere poi rimossi manualmente durante l accrescimento. Questi ultimi possono essere impiegati anche in serra per garantire una maggiore protezione dal freddo nei trapianti precocissimi. Le piante utilizzate sono per la quasi totalità 14 15
Anguria con semi Ape su fiore Allegagione. 16 17 Anguria senza semi (semi abortiti)
INNESTO ERBACEO innestate. L innesto erbaceo consiste nell innestare appunto, la parte aerea (il nesto) della varietà selezionata per le qualità del frutto, poco sopra il colletto di un altra piantina (il portainnesto), scelta perché la sua radice tollera i patogeni che naturalmente si trovano nel terreno, e che se non gestiti in questo modo potrebbero compromettere la qualità e la quantità prodotta. Le piantine innestate sono prodotte in vivai altamente specializzati, esse rappresentano un concentrato di ricerca e tecnologia e grazie al loro utilizzo è possibile ridurre di molto i trattamenti chimici al terreno. Sul mercato sono disponibili diversi portainnesti come ad esempio degli ibridi di zucca, più vigorosi, spesso utilizzati in pieno campo, o la Lagenaria, meno forte, utile in serra o in terreni molto fertili, in modo da poter ottenere una pianta dalla crescita equilibrata adattata ad ogni ambiente di coltivazione. 18 19
Un aspetto di particolare importanza, specialmente per le produzioni precoci in serra, è l impollinazione e la successiva allegagione dei frutticini, infatti, l anguria è una pianta monoica con fiori maschili e femminili separati (dicline), e l impollinazione è operata dalle api, le quali hanno bisogno della luce del sole per portare a termine il loro lavoro. Per questo devono trovarsi nelle migliori condizioni possibili, per dare il massimo anche quando una giornata piovosa ci regala poche ore di schiarite. Nelle zone di produzione di questa coltura si assiste quindi al fiorire di un apicoltura specializzata nel fornire alle aziende dei nuclei dedicati, in modo particolare per la serra, che richiede delle arnie preparate ad hoc. L uso delle api è un ulteriore garanzia per il consumatore e per l ambiente perché l Apis mellifera è particolarmente sensibile agli insetticidi, si scelgono perciò agrofarmaci compatibili con le api, e si eseguono i trattamenti insetticidi e acaricidi solo quando strettamente necessari (gli afidi e il ragnetto rosso bimaculato sono fra i parassiti più pericolosi), e solo dopo un attento monitoraggio da parte di tecnici specializzati. Le sostanze attive utilizzate sono perciò selettive, ciò significa che sono efficaci contro il parassita pur avendo un azione trascurabile o nulla contro gli artropodi non bersaglio. Un momento di particolare fascino è quello della raccolta, la prima persona che entra in campo è lo staccatore, un esperto che sa riconoscere i frutti maturi, i quali mostrano un acceso contrasto cromatico tra le striature chiare e scure, sono più lucidi perché perdono quella pruina caratteristica dei frutti in accrescimento, mostrano il cirro opposto al picciolo che inizia a seccare ed infine hanno la parte che tocca a terra, la pancia, che diventa gialla, a volte quasi bianca. I cocomeri così individuati vengono voltati a pancia in su con il picciolo reciso, in attesa degli addetti alla raccolta. 20 21
Consorzio di Tutela della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP Al momento dell acquisto è utile controllare il punto in cui il picciolo è reciso, se è secco il frutto è stato raccolto da molto tempo, se invece è turgido o addirittura trasuda ancora il frutto e fresco. L anguria italiana è ottenuta nel rispetto di disciplinari di produzione integrata particolarmente rigidi, che costituiscono una garanzia di qualità per il consumatore e per l ambiente. Mangiare questo frutto è dunque benefico per la salute e porta in tavola il buon umore, la stessa fetta del cocomero ha la forma del sorriso! Inoltre comprare una anguria significa premiare una filiera produttiva di eccellenza, che da occupazione a molte persone e nasconde un mondo di figure professionali che lavorano per noi, non vediamo il loro operoso lavoro ma ne vediamo il frutto, un frutto made in Italy, ovviamente. Giovanni Nicotra Agronomo - Antesia Pietro Di Benedetto Agronomo - Antesia >107 produttori >600 ettari >200.000 >Produzione quintali certificati integrata 22 Via Roma. Vena Superiore 89900. Vibo Valentia tel.-fax +39.0963.260631 info@consorziocipollatropeaigp.com www.consorziocipollatropeaigp.com