Maggio 2008 Studio promosso cofinanziato da Unioncamere Italiana e CEI Central Europe Initiative Studio delle barriere immateriali lungo il Corridoio Pan-Europeo n.viii
Uniontrasporti è una società promossa da Unioncamere e dalle Camere di commercio locali, nata nel 1990 per sostenere lo sviluppo del sistema dei trasporti, della logistica e delle infrastrutture. E un organismo tecnico, di supporto all elaborazione delle linee di politica dei trasporti a livello nazionale e locale, alla promozione degli interessi collettivi; fornisce servizi qualificati mirati al potenziamento dei sistemi infrastrutturali locali, alla crescita degli operatori e supporta i progetti di fattibilità e di finanza di progetto. Il team di lavoro che ha partecipato alla realizzazione del documento è stato coordinato dalla Dott.ssa Iolanda Conte
SOMMARIO Premessa... 1 Capitolo 1 - Analisi del Corridoio 8 e degli studi già compiuti... 4 1.1 Cenni storici... 4 1.2 Stato attuale delle infrastrutture, (finalità e limiti del corridoio)... 7 1.3 Piano degli Studi 2005/2006: gli Studi prodotti ed i Progetti presentati... 10 1.4 I collegamenti con le altre direttrici intermodali e gli strumenti finanziari previsti... 18 1.5 L Italia, i Balcani e il Corridoio VIII... 20 Capitolo 2 - Analisi delle possibili barriere immateriali lungo l Asse... 22 2.1 Definizione delle barriere che ostacolano la mobilità delle merci... 22 2.2 Albania... 24 2.2.1 Le infrastrutture... 26 2.2.2 Principali barriere alla libera circolazione delle merci e dei passeggeri. 28 2.3 Macedonia... 29 2.3.1 Infrastrutture di trasporto... 31 2.3.2 Principali barriere alla libera circolazione delle merci e dei passeggeri. 32 2.4 Bulgaria... 34 2.4.1 Le infrastrutture di trasporto... 35 2.4.2. Principali barriere alla libera circolazione delle merci e dei passeggeri.... 36 Capitolo 3 - Le opinioni degli operatori... 39 3.1 Descrizione delle imprese oggetto dell indagine... 40 3.2 Attività ed organizzazione... 42 3.3 Principali difficoltà evidenziate... 45 Capitolo 4 Gli interventi per la riduzione delle barriere... 52 4.1 Albania... 53 4.2 Macedonia... 56 4.3 Bulgaria... 58 4.4 Il ruolo del sistema camerale... 59 Riferimenti Bibliografici... 61 Siti internet di interesse... 62
Indice delle tabelle Tabella 1: Principali tappe della nascita del progetto del Corridoio VIII... 7 Tabella 2: Interventi sul tracciato ferroviario del Corridoio VIII... 11 Tabella 3 Definizione dello scenario previsionale... 13 Tabella 4 Stima del traffico merci potenziale sul Corridoio VIII ferroviario (1,000 t)... 13 Tabella 5: Interventi sul tracciato stradale del Corridoio VIII... 16 Tabella 6: Finanziamenti per il corridoio VIII ex legge 212/96... 20 Tabella 7: Dati generali dell'albania... 24 Tabella 8: Dati generali della Macedonia, 2005... 29 Tabella 9: Dati generali della Bulgaria... 34 Tabella 10: Distribuzione delle risposte per modalità di trasporto... 43 Tabella 11: Costi medi di trasporto, valori in euro... 44 Tabella 12: Tempi medi di viaggio e per lo svolgimento delle formalità doganali, valori in ore... 44 Tabella 13: Valutazione delle principali criticità non infrastrutturali... 47 Tabella 14: Valutazione delle criticità per paese... 48 Indice dei grafici Grafico 1: Ripartizione del campione per classi di addetti... 41 Grafico 2: Distribuzione del campione per classi di fatturato... 41 Grafico 3: Principali merceologie trasportate... 42 Grafico 4: Principali problematiche evidenziate... 46 Grafico 5: Quota delle imprese che hanno verificato miglioramenti... 49 Grafico 6 : Distribuzione delle risposte per paese e per attività... 50
Premessa Il Corridoio di trasporto trans-europeo 8 si sviluppa lungo una direttrice ovest-est nell area dell Europa sud-orientale ponendo in collegamento i flussi di trasporto del Mar Adriatico e del Mar Ionio con quelli che interessano il Mar Nero e comprende porti, aeroporti, interporti, strade e ferrovie, per un estensione di circa 1270 km di linee ferroviarie e di 960 km di strade. Il suo tracciato principale si sviluppa sulla direttrice Bari - Brindisi - Durazzo - Tirana - Skopje - Burgas - Varna. Sono previste diramazioni di collegamento verso la Grecia e, attraverso il Corridoio IV, verso la Turchia. Attraverso il collegamento marittimo fra i porti pugliesi e Durazzo in Albania, e poi quello stradale-ferroviario fino al Mar Nero il Corridoio VIII potrebbe consentire di estendere progressivamente verso Oriente quelle forme di collaborazione industriale e commerciale che sono già significative fra le due sponde. L integrazione con i Paesi dell Europa Sud Orientale è fondamentale in particolare per il Nord-Est e per il Centro-Sud italiani. In particolare la Puglia si ricollega ad aree con le quali nella prima metà del secolo scorso aveva intessuto relazioni commerciali molto forti. Allo stesso modo per Paesi balcanici si aprono nuove strade per l accesso ai mercati europei, attraverso l Italia. Si tratta, quindi, di una complessa rete infrastrutturale che riveste un importanza strategica per l Europa e per il nostro Paese, sotto il profilo sia geopolitico che geoeconomico. L importanza strategica del Corridoio VIII è stata pienamente affermata nella Conferenza dei Ministri dei Trasporti dei Paesi interessati all iniziativa, tenutasi a Plovdiv (Bulgaria), nel mese di marzo 2006, su richiesta bulgara. La Conferenza si è conclusa con una Dichiarazione dei Ministri dei Trasporti dei Paesi del Corridoio VIII, nella quale è stata sottolineata l importanza prioritaria della realizzazione dello stesso e l impegno comune ad agire in tal senso. In questo studio si vuole fornire uno strumento conoscitivo delle barriere immateriali lungo il corridoio 8 costituite da procedure amministrative e doganali e dallo sviluppo tecnologico, che ostacolano la piena fruibilità del Corridoio da parte di passeggeri e merci. Saranno presi in considerazione, particolarmente, i Paesi attraversati non appartenenti all Ue e quindi: Albania Macedonia Bulgaria Inoltre, per alcuni aspetti, potrà essere presa in considerazione anche la Turchia, che, pur non essendo direttamente toccata dal Corridoio, ne auspica fortemente la realizzazione. Fra tutti gli itinerari ovest-est, il Corridoio VIII è il più meridionale e sicuramente quello che presenta i maggiori problemi di realizzazione, a causa anche di una notevole carenza di vie di comunicazione. Studio delle barriere immateriali lungo il Corridoio pan-europeo VIII Maggio 2008 pagina 1
Ciò nonostante, il Corridoio VIII, proprio perché si pone, come principale obiettivo, il collegamento tra l Albania, la Macedonia e la Bulgaria, tende a rispondere anche ad interessi di carattere più strettamente inter-balcanico, e non solo quelli corrispondenti al fatto di essere una direttrice di valenza internazionale. La realizzazione del Corridoio VIII presenta una duplice valenza strategica: 1. come asse di trasporto vero e proprio che pone in collegamento con l area balcanica i porti dell Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Taranto) e, quindi, le regioni del Mezzogiorno d Italia; 2. come strumento d integrazione economica tra queste aree geografiche favorendo lo sviluppo delle attività economico-commerciali e produttive dei Paesi interessati. Il Corridoio VIII ha assunto ultimamente maggiore importanza nel sistema dei collegamenti paneuropei grazie anche alla definizione dell ulteriore Corridoio X, che crea un nuovo collegamento fra Austria e Grecia. Il Corridoio VIII apre strade nuove, non solo per i Paesi balcanici, ma anche per le regioni italiane dell Adriatico Centro - Meridionale e per il Centro Sud in genere, in quanto, non solo svolge un ruolo strategico a livello regionale come via di comunicazione interna fra i mercati dei Paesi balcanici, ma può assumere una più ampia dimensione europea, mettendo in relazione i Paesi dell Adriatico orientale e del Mediterraneo con quelli che si affacciano sul Mar Nero. Attraverso il collegamento marittimo fra i porti della Puglia e quello di Durazzo, in Albania, e poi quello stradale ferroviario fino al Mar Nero, il Corridoio VIII potrebbe consentire di estendere progressivamente verso Oriente quelle forme di collaborazione industriale e commerciale che sono già significative fra le due sponde. L integrazione con i Paesi dell Europa Sud Orientale è di fondamentale importanza soprattutto per il Nord-Est e per il Centro Sud italiani, mentre i rapporti con il Sud est Europa sono vitali per il Centro Sud. Questi ultimi gioverebbero molto soprattutto alla Puglia, che ha la possibilità di ritrovare terre con le quali nel secolo scorso aveva intessuto relazioni molto forti. La realizzazione del Corridoio VIII potrebbe costituire, dunque, un importante fattore per lo sviluppo socio-economico dell area balcanica attraversata, e, in quadro strategico più generale, la stessa Europa Occidentale potrebbe ricavare beneficio dall attivazione di nuovi flussi commerciali su una direttrice internazionale che è di grande rilevanza geopolitica, perché aperta verso l Oriente. Lo scenario che, pertanto, si delinea per il futuro è quello di una progressiva integrazione tra Est e Ovest a livello continentale, in un quadro che appare avviato ad un rapido sviluppo: dopo l avvenuta transizione dei Paesi dell Europa Centrale ed Orientale verso un economia di mercato, è in atto una crescita delle economie nell area del Caspio e dell Asia Centrale: queste zone, nel prossimo futuro saranno interessate dal trasporto di fonti energetiche e potrebbero essere utilmente collegate all Europa Occidentale attraverso il rafforzamento della grande rete delle direttrici di trasporto, ossia dei Corridoi continentali. Certo, le scelte di sviluppo e progettuali, in definitiva, dovranno tener conto non solo delle opportunità, ma anche dei possibili fattori di incertezza e di instabilità, come i particolarismi nazionali, situazioni fortemente arretrate, aperture di più forti assi di sviluppo alternativi, che potrebbero giocare a ridurre i benefici dianzi prefigurati. In particolare, per quanto riguarda lo sviluppo di vie di comunicazione alternative al Corridoio VIII, è da menzionare l arteria di trasporto greca Nuova Via Egnatia, che in Studio delle barriere immateriali lungo il Corridoio pan-europeo VIII Maggio 2008 pagina 2
Turchia trova un uscita sul Mar Nero e da lì anche verso la Georgia e l Asia Centrale. Sul percorso della vecchia strada romana Via Egnatia, che s infilava nella penisola balcanica da Durazzo e Apollonia (poco più a nord dell odierna Valona), per poi piegare a sud verso Salonicco, la nuova Via Egnatia, termina sul litorale adriatico, in Grecia a Igoumenitza, da dove partono i traghetti per l Italia. E persino la ricostruzione della linea ferroviaria Istanbul Salonicco, che è prevista come elemento ulteriore della Via Egnatia. Comunque, per quanto concerne gli ostacoli di carattere più immediato e pratico, anche una profonda discontinuità nella dotazione infrastrutturale della regione balcanica, nonché la necessità di uniformare gli standard ingegneristici fra i vari Paesi che il Corridoio dovrà attraversare, rappresentano due dei più grandi limiti che dovranno essere affrontati, senza contare, poi, che la realizzazione dell opera si presenta già di per sé con un certo grado di difficoltà, in quanto l orografia del territorio attraversato si presenta alquanto complessa. Da non dimenticare, poi, che i tre Paesi balcanici interessati, ossia Bulgaria, Albania e Macedonia, sono sempre stati restii ad intraprendere dei discorsi di cooperazione internazionale: è questo il salto di qualità che l UE allargata a 27, deve richiedere a questi Paesi. Lo studio si articola in diverse sezioni. La prima ha carattere descrittivo e si occupa delle presentazione del Corridoio VIII nelle sue caratteristiche fisiche ed economiche. Il capitolo contiene una disamina di alcuni degli studi fatti su corridoio, delle caratteristiche fisiche e delle sue potenzialità. Il secondo capitolo è dedicato alla individuazione delle barriere immateriali lungo il corridoio. Per Barriere immateriali si intendono barriere tecniche basate su particolari procedure amministrative doganali, procedurali che ostacolano gli scambi a livello intraragionale. All interno del capitolo sono contenute delle schede Paese che descrivono alcuni aspetti socio-economici degli Stati Interessati. Infatti, la loro partecipazione, il loro coinvolgimento ed il livello di sviluppo sono elementi essenziali per la riuscita del corridoio. Contemporaneamente alla fase desk sono condotte alcune indagini presso trasportatori albanesi, macedoni e bulgari. I risultati di questa attività sono oggetto del capitolo 3. le interviste sono state condotte attraverso un questionario (riportato in allegato) che è stato sottoposto all attenzione di soggetti selezionati dal personale dell ufficio di Tirana dell Unioncamere Puglia per quanto riguarda Albania e Macedonia e dalla Camera di commercio italiana a Sofia per la Bulgaria. Il questionario comprende a sua volta diverse sezioni. Nella prima sono desumibili informazioni sull impresa intervistata e sulla sua organizzazione, le attrezzature, le tipologie di traffico e le principali destinazioni. Inoltre, per meglio identificare i caratteri che interessano a questo studio si ipotizzano alcuni percorsi che hanno come origine il paese dell operatore intervistato e come destinazione un altro attraversato dal corridoio. Nell ultimo capitolo, infine, si cercherà di dare un ordine di criticità alle barriere identificate nei capitoli precedenti costruendo degli indici di criticità, ma soprattutto si individueranno quali sono i soggetti che possono avere un ruolo attivo nella perfetta implementazione del Corridoio VIII e delle sue infrastrutture. Studio delle barriere immateriali lungo il Corridoio pan-europeo VIII Maggio 2008 pagina 3