Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali Dumas L analisi di bilancio: La riclassificazione dello Stato patrimoniale Dott. Federico Rotondo frotondo@uniss.it Economia aziendale: lezioni n. 27-28
La finalità dell analisi di bilancio Diagnosticare lo stato di salute di un impresa attraverso la valutazione delle sue performance economico-finanziarie e della sua struttura patrimoniale. Tale analisi aiuta a comprendere: Le condizioni di equilibrio economico (redditività) Le condizioni di equilibrio finanziario (liquidità) Le condizioni di equilibrio patrimoniale (solidità)
trova riflesso nel necessità di una valida lettura per farlo parlare redditività gestione operativa gestione finanziaria fornisce informazioni su: per questa lettura occorre una METODOLOGIA
La metodologia Profilo tecnico: riguarda le modalità ed i criteri con cui aggregare, rapportare e confrontare le voci del bilancio in modi significativi; Profilo manageriale: riguarda la mentalità presente in azienda e la conseguente attenzione al problema, poiché le analisi di bilancio servono ad effettuare scelte 1) Riclassificazione di S.P. e C.E 2) Definizione di un sistema coordinato di indici 3) Determinazione dei flussi finanziari 4) Interpretazione degli indici e dei flussi e formulazione del giudizio sullo stato di salute dell azienda
Alcuni concetti basilari Gli indicatori sono un punto di partenza per l analisi È necessaria una lettura di sintesi del sistema degli indicatori Un valore fine a se stesso ha scarso significato
La comparazione degli indici Confronto degli indici dell azienda studiata con gli indici di settore, con indici standard o con indici di altre aziende: comparazione nello spazio Confronto tra gli indici della stessa azienda riferiti a periodi di tempo differenti per cogliere le tendenze evolutive: comparazione nel tempo
La riclassificazione Cosa significa? Perché si riclassifica? Come si riclassifica? È l operazione di predisposizione dei dati del bilancio d esercizio per l analisi economicofinanziaria della gestione Serve a trasformare il bilancio civilistico in un bilancio gestionale riclassificato
La riclassificazione del bilancio: finalità Il bilancio civilistico NON è adatto ad una lettura sistematica della situazione aziendale, né a fornire informazioni rilevanti in chiave gestionale La finalità della riclassificazione è di aumentare la capacità informativa del bilancio
Capacità informativa: i diversi profili Patrimoniale Studio della rigidità/elasticità degli impieghi Studio del grado di indebitamento Analisi delle correlazioni impieghi/fonti Analisi del grado di liquidità/solvibilità Reddituale Rendimento del capitale proprio Redditività aree gestionali Produttività del capitale Leva finanziaria ed operativa Grado di rigidità/elasticità della struttura Finanziario Risorse liquide e/o di capitale circolante netto prodotte dalla gestione Qualità finanziaria del reddito Correlazioni e sincronizzazione tra flussi
La riclassificazione dello Stato Patrimoniale Formazione di classi omogenee di valori secondo due principali criteri (finanziario o di pertinenza gestionale) Inserimento delle voci del bilancio civilistico Inserimento delle voci del bilancio civilistico nelle nuove classi individuate
Dallo Stato Patrimoniale civilistico allo Stato Patrimoniale finanziario S.P. civilistico: informa gli interlocutori esterni sull andamento della gestione S.P. finanziario: evidenzia la provenienza dei mezzi finanziari affluiti nella gestione e la relativa destinazione negli investimenti Lo S.P. finanziario è finalizzato al controllo della dimensione finanziaria della gestione.
Il criterio finanziario In base ad esso le ATTIVITÀ (impieghi di capitale) e le PASSIVITÀ (fonti di finanziamento) vengono analizzate secondo il profilo numerario in funzione della loro maggiore o minore LIQUIDITÀ/ESIGIBILITÀ Impieghi = future entrate Fonti = future uscite
Glossario Attività = IMPIEGHI DI CAPITALE o INVESTIMENTI Passività = FONTI DI FINANZIAMENTO Tot Attività = CAPITALE INVESTITO Tot Passività = CAPITALE DI FINANZIAMENTO Capitale investito = Capitale di finanziamento
Gli impieghi in base alla loro natura Impieghi numerari CASSA investimento Impieghi non numerari FATTORI PRODUTTIVI
Gli impieghi in base alla loro natura Impieghi numerari CASSA investimento Impieghi non numerari FATTORI PRODUTTIVI Impieghi non numerari PRODOTTO trasformazione
Gli impieghi in base alla loro natura Impieghi numerari CASSA realizzo Impieghi numerari CREDITI investimento realizzo Impieghi non numerari FATTORI PRODUTTIVI Impieghi non numerari PRODOTTO trasformazione
La classificazione dell'attivo per natura ATTIVO numerario non numerario liquido (cassa, banche) non liquido (crediti) per l'utilizzo (fattori produttivi) per la vendita (prodotti)
L attivo distinto in base alla velocità di rotazione Attivo a lungo termine: immobilizzazioni Attivo a breve termine: disponibilità (Breve termine: entro l esercizio) ATTIVO Immobilizzato Disponibile
L attivo immobilizzato Immobilizzazioni tecniche pluriennali Immobilizzazioni tecniche di esercizio (scorte ultrannuali di materie Immobilizzazioni finanziarie Immobilizzazioni commerciali (scorte ultrannuali di prodotto) Immobilizzazioni numerarie (crediti di regolamento con scadenza ultrannuale) Disponibilità immobilizzate (immobilizzazioni di natura antifunzionale)
L attivo disponibile Disponibilità tecniche (scorte infrannuali di materie) Disponibilità finanziarie (investimenti patrimoniali a breve) Disponibilità commerciali (scorte infrannuali di prodotto) Disponibilità numerarie (crediti di regolamento e liquidità) Immobilizzazioni disponibili
La classificazione degli impieghi ATTIVO FISSO - Immobilizzazioni materiali (tecniche pluriennali) - Immobilizzazioni immateriali - Immobilizzazioni commerciali - Immobilizzazioni finanziarie - Immobilizzazioni patrimoniali
Le immobilizzazioni materiali (tecniche materiali) Terreni e fabbricati industriali Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Mobili da ufficio Automezzi Altri beni - Fondi di ammortamento Immobilizzazioni in corso Anticipi a fornitori
Le immobilizzazioni (tecniche) immateriali Costi di impianto e ampliamento Costi di sviluppo Costi di pubblicità Diritti di brevetto industriale Diritti di utilizzazione delle opere dell ingegno Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Altri oneri pluriennali da ammortizzare - Fondi di ammortamento Immobilizzazioni in corso Acconti
Le immobilizzazioni finanziarie Partecipazioni Crediti finanziari a medio/lungo termine Crediti verso soci non richiamati Quota a lungo termine di crediti iscritti nell Attivo Circolante - Fondi specifici di svalutazione Depositi cauzionali Altre
Le immobilizzazioni patrimoniali Terreni e immobili civili - Fondi di ammortamento Altri investimenti da reddito (es. Titolo di Stato) - Fondi specifici di svalutazione
Le immobilizzazioni commerciali Si tratta delle rimanenze di prodotti in magazzino che si ritiene di non poter/volere immettere sul mercato nell esercizio successivo. - Anticipi da clienti (solo la parte relativa a tali prodotti)
ATTIVO CIRCOLANTE Magazzino (M) - Materiale (rimanenze) - Non disponibile (anticipi a fornitori) - Immateriale (risconti attivi) Liquidità differite (Ld) Liquidità immediate (Li)
Le rimanenze di magazzino Materie prime, sussidiarie e di consumo Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati Lavori in corso su ordinazione Prodotti finiti - Anticipi da clienti (solo la parte relativa a prodotti già in magazzino) - Fondi specifici di svalutazione Anticipi a fornitori Risconti attivi Immobilizzazioni in corso di dismissione NOTA BENE: l eventuale scorta ultrannuale di prodotti finiti deve essere collocata tra le immobilizzazioni
Le liquidità differite Crediti v/la clientela Crediti richiamati verso soci Ratei attivi Altri crediti a breve Quote a breve dei crediti a medio-lungo (Partecipazioni e investimenti da reddito disponibili) - Fondi specifici di svalutazione NOTA BENE: le partecipazioni e gli investimenti da reddito disponibili possono essere collocati tra le liquidità differite oppure tra le liquidità immediate se prontamente disponibili
Le liquidità immediate Denaro in cassa Conti correnti bancari Depositi bancari Valori assimilabili al denaro Titoli a reddito fisso Partecipazioni disponibili - Fondi specifici di svalutazione
La classificazione delle fonti per natura Capitale di finanziamento - Capitale di rischio (mezzi propri) - Capitale di credito (passività in senso stretto) Debiti di funzionamento (passività in senso stretto)
La classificazione delle fonti in base alla loro scadenza CAPITALE DI FINANZIAMENTO - Mezzi propri (Mp) o capitale proprio - Passivo di medio-lungo temine o consolidato (Pm/l) - Passivo di breve termine (Pb) o corrente NOTA BENE: Passivo permanente = (Mp+Pm/l)
I mezzi propri Capitale sociale Versamenti dei soci in c/aumento di capitale sociale Riserve di capitale Contributo a fondo perduto Riserve di utili Quota di utile a riserva Fondi rischi generici (Perdita di esercizio) (Perdite sospese esercizi precedenti) C/c soci illimitatamente responsabili - Azioni proprie in portafoglio
Le passività consolidate Debiti finanziari o di funzionamento a medio-lungo termine: Mutui ipotecari Prestiti obbligazionari Altri Quota a lungo termine di debiti di funzionamento Fondo TFR Fondi rischi ed oneri specifici
Le passività correnti Debiti finanziari o di funzionamento a breve termine: Debiti v/fornitori (che scadono entro il prossimo esercizio) Altri debiti (che scadono entro il prossimo esercizio) Ratei passivi Quota a breve di fondi spese Quote a breve di debiti finanziari Quote a breve del fondo TFR
Il passaggio dalla classificazione civilistica allo schema riclassificato ATTIVO CIVILISTICO A) CREDITI V/SOCI PER VERSA- MENTI ANCORA DOVUTI B) IMMOBILIZZAZIONI I IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI II IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI III IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE C) ATTIVO CIRCOLANTE I RIMANENZE ATTIVO RICLASSIFICATO Tra le attività fisse o circolanti (per la parte richiamata) (nella prassi anglosassone: A RIDUZIONE DEL VALORE DEL CAPITALE PROPRIO) ATTIVO FISSO ATTIVO FISSO ATTIVO FISSO, per i titoli, nonché i crediti esigibili oltre l esercizio successivo ATTIVO CIRCOLANTE, per i crediti esigibili entro l esercizio successivo ATTIVO CIRCOLANTE (scorte ultrannuali nell attivo fisso) Continua
Il passaggio dalla classificazione civilistica allo schema riclassificato ATTIVO CIVILISTICO ATTIVO RICLASSIFICATO C) ATTIVO CIRCOLANTE II CREDITI III ATTIVITA FINANZIARIE (che non costituiscono immob.) IV DISPONIBILITA LIQUIDE ATTIVO CIRCOLANTE, per i crediti esigibili entro l esercizio successivo ATTIVO FISSO, per i crediti esigibili oltre l esercizio successivo ATTIVO CIRCOLANTE ATTIVO CIRCOLANTE D) RATEI E RISCONTI ATTIVO CIRCOLANTE, se ratei e risconti annuali ATTIVO FISSO, se risconti pluriennali
Il passaggio dalla classificazione civilistica allo schema riclassificato PASSIVO CIVILISTICO PASSIVO RICLASSIFICATO A) PATRIMONIO NETTO MEZZI PROPRI PASSIVITA CONSOLIDATE B) FONDI PER RISCHI E ONERI C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO PASSIVITA CORRENTI, secondo il presumibile momento in cui si verifica l evento futuro (oltre/entro l esercizio). I Fondi rischi generici potrebbero andare nel Patrimonio netto PASSIVITA CONSOLIDATE, salvo la quota esigibile entro l esercizio successivo PASSIVITA CORRENTI, per la quota esigibile entro l esercizio successivo Continua
Il passaggio dalla classificazione civilistica allo schema riclassificato PASSIVO CIVILISTICO PASSIVO RICLASSIFICATO D) DEBITI PASSIVITA CORRENTI, per i debiti esigibili entro l esercizio successivo PASSIVITA CONSOLIDATE, per i debiti esigibili oltre l esercizio successivo E) RATEI E RISCONTI PASSIVITA CORRENTI, se ratei e risconti annuali PASSIVITA CONSOLIDATE, se risconti pluriennali
Nozioni Analisi orizzontale: è finalizzata ad appurare le variazioni intervenute da un anno all altro, in ciascuna posta di bilancio, in valore assoluto ed in %. Analisi verticale: tende ad evidenziare ciascuna voce come % di un totale significativo, nell ambito di uno stesso bilancio.
anno anno increm. increm. ( x ) ( x+1) (assoluto) (relativo: %) Liquidità immediate Liquidità differite Magazzino 27.642 65.979 38.337 138,69 1.468.205 2.140.866 681.934 46,74 1.007.321 1.324.196 316.875 31,45 Immobilizzazioni tecniche Immobilizzazioni immateriali 972.678 1.809.312 836.634 86,01 119.434 82.847 (36.586) (30,63) Passività a breve Passività consolidate Mezzi propri 1.910.138 3.219.361 1.309.223 68,54 710.854 1.205.365 490.511 69,56 965.015 998.474 33.459 3,46
anno anno incidenza ( x ) ( x+1) (% anno x) (% anno x+1) Attivo circolante Attivo fisso TOT. ATTIVO ( cap. investito ) Passività a breve Passivo consolidato Mezzi propri TOT. PASSIVO + NETTO (cap. di finanziamento) 2.493.895 3.531.041 69,54 65,10 1.092.112 1.892.159 30,46 34,90 3.586.007 5.423.200 100,00 100,00 1.910.138 3.129.361 53,26 59,36 710.854 1.205.365 19,82 22,22 965.015 998.474 26,92 18,42 3.586.007 5.423.200 100,00 100,00
STATO PATRIMONIALE CONDENSATO ANNO (X) ANNO ( X+1) ATTIVO CIRCOLANTE 69,54 % PASSIVO CORRENTE 53,26 % ATTIVO CIRCOLANTE 65,10 % PASSIVO CORRENTE 59,36 % ATTIVO FISSO 30,46 % PASSIVO CONSOLIDATO 19,82 % NETTO 26,92 % ATTIVO FISSO 34,90 % PASSIVO CONSOLIDATO 22,22 % NETTO 18,42 %
Gli indici di bilancio si dividono in tre categorie Indici patrimoniali
Gli indici patrimoniali A. Indici di composizione - Indici/quozienti di rigidità e di elasticità - Indici/quozienti di indebitamento B. Indici di correlazione strutturale - Margini e quozienti di solidità - Margini e quozienti di liquidità
A: I principali indici di composizione dell attivo Esprimono il grado di elasticità/rigidità della gestione: - Indice di elasticità: Attivo circolante / Capitale investito - Indice di rigidità: Attivo fisso / Capitale investito INDICE DI ELASTICITÀ: Ac Ci + INDICE DI RIGIDITÀ: Af Ci = 1
A: I principali indici di composizione del passivo Esprimono il grado di dipendenza/autonomia finanziaria: Indice di indebitamento: (Pml+Pb) Cf Indice di autonomia finanziaria: Mp (mezzi propri) Cf Indice di indebitamento a m/l termine: Pml (passività a m/l termine) Cf (capitale di finanziamento) Indice di indebitamento a breve: Pb (passività a breve termine) Cf (capitale di finanziamento) Indice di indebitamento permanente: (Mp+Pml) Cf
B: I principali indici di correlazione L analisi di solidità patrimoniale mira a comprendere se la configurazione del patrimonio aziendale conferisce all azienda la capacità di tenere in equilibrio entrate e uscite monetarie nel medio- lungo termine. Si studiano le possibilità di mantenimento tendenziale dell equilibrio finanziario con riferimento al tempo non breve. Due condizioni: correlazione tra impieghi (ML) e fonti (ML) struttura dei finanziamenti
B: I principali indici di correlazione L analisi di bilancio non può tralasciare lo studio delle correlazioni fra gli impieghi e le fonti. Principio fondamentale: il tempo di scadenza delle fonti deve essere sincronizzato con il tempo di recupero degli impieghi Principi elementari: l attivo fisso dovrebbe essere finanziato prevalentemente con il passivo permanente l attivo circolante dovrebbe essere finanziato prevalentemente con il passivo corrente
B: Margini e quozienti di struttura 1) Quoziente di struttura (primario) Margine di struttura (primario): Mp Af Mezzi propri (Mp) Attivo fisso (Af) Passivo permanente (Mp + Pml) 2) Quoziente di struttura (secondario) Attivo fisso (Af) Margine di struttura (secondario): (Mp + Pml) Af Attivo fisso Attivo circolante Mezzi propri Passivo consolidato Passivo corrente
B: Gli indici di correlazione L analisi di liquidità considera gli equilibri finanziari con riferimento al breve termine. Consente di valutare la capacità dell azienda di adempiere agli impegni finanziari di breve periodo. Gli strumenti di analisi: margini e quozienti che analizzano la correlazione tra impieghi a breve e fonti a breve quozienti che analizzano la concatenazione temporale delle operazioni all interno dei cicli gestionali correnti
Principi fondamentali: l attivo circolante dovrebbe essere finanziato prevalentemente con il passivo corrente l attivo circolante dovrebbe essere in grado, una volta convertito in liquidità immediata, di estinguere il passivo corrente 1) Quoziente di disponibilità Margine di disponibilità: Ac Pb 2) Quoziente di tesoreria (secondario) Margine di tesoreria (secondario): (Li + Ld) Pb 3) Quoziente di tesoreria (primario) Margine di tesoreria (primario): (Li Pb) Attivo circolante (Ac) Passivo corrente (Pb) Liquidità totale (Li + Ld) Passivo corrente (Pb) Liquidità immediate (Li) Passivo corrente (Pb)