REGOLAMENTO DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento

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REGOLAMENTO DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento 1. Il presente Regolamento disciplina l organizzazione ed il funzionamento del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze, di seguito più brevemente denominato D.S.M.D., sulla base della vigente normativa statale e regionale e dello Statuto aziendale. 2. IL D.S.M.D. è una struttura di raccordo organizzativo e funzionale, collocato nella Zona- Distretto. ARTICOLO 2 Obiettivi 1. Il D.S.M.D. è costituito con il compito di garantire una risposta globale ai bisogni di salute dei cittadini e assicurare l'unitarietà dei percorsi assistenziali e degli interventi, per politiche integrate per la promozione e la tutela della salute mentale e per la prevenzione e la cura delle condotte di abuso e delle dipendenze. Il D.S.M.D. è costituito al fine del perseguimento dei seguenti obiettivi: promozione della salute mentale in età adulta e in età evolutiva, prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei disturbi psichici, nonché di quelli neurologici e neuropsicologici in età evolutiva; promozione della salute, prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione per offrire diretta consulenza e assistenza specialistica, medica e psicologica, per ogni problema legato all'uso di sostanze stupefacenti e psicotrope, legali (alcool, tabacco e farmaci) e illegali (eroina, cocaina, cannabinoidi, sostanze sintetiche etc.) e al gioco d azzardo patologico; creazione di opportunità di inclusione sociale attraverso la realizzazione di attività/interventi finalizzati allo sviluppo o mantenimento di abilità sociali o lavorative e/o integrativi e sostitutivi del nucleo familiare; ottimizzazione dell uso delle risorse, umane, strumentali e strutturali per la continuità dei percorsi assistenziali afferenti al D.S.M.D., cui compete la responsabilità delle risorse assegnate nell ambito del budget della Zona-Distretto; realizzazione di buone pratiche cliniche e assistenziali; elaborazione, attraverso l integrazione delle attività delle strutture organizzative professionali afferenti al D.S.M.D., di protocolli diagnostico-terapeutici multidisciplinari e procedure operative, secondo i criteri dell accreditamento per assicurare l omogeneità nell applicazione e l integrazione tra prestazioni erogate in regimi diversi. ARTICOLO 3 Attività 1. Il D.S.M.D. in particolare garantisce: l'omogeneità delle procedure e dei livelli di assistenza; la messa a punto di modalità di rilevazione e di integrazione dei dati; la valutazione complessiva dei risultati raggiunti, dei bisogni rilevati e dei prevedibili andamenti epidemiologici, ai fini della programmazione dei servizi; la valutazione dei costi/benefici, anche in relazione alle attività di ricovero ospedaliero e residenziale nelle strutture pubbliche e private; la promozione di programmi di miglioramento continuo della qualità. 2. Il D.S.M.D.: definisce le linee di sviluppo e programmazione dell'attività nell ambito della salute mentale e delle dipendenze, collaborando con le altre strutture aziendali per la predisposizione di procedure operative e di percorsi assistenziali integrati, nonché la collaborazione con i servizi sociali, gli enti locali, gli enti ausiliari, il privato sociale e le associazioni di auto-mutuo aiuto e dei familiari; concorre alla predisposizione dei programmi di attività aziendali per l'educazione sanitaria e la promozione della salute, nonché per assicurare la continuità delle cure e

l accessibilità dei servizi e dei percorsi assistenziali e la risposta all'emergenza-urgenza, collaborando con le altre strutture organizzative aziendali; realizza i progetti-obiettivo e le azioni programmate indicati dal Piano Sanitario Regionale e dalla programmazione aziendale e di Area vasta attraverso la definizione di percorsi, linee guida, procedure, istruzioni operative e protocolli comuni per il conseguimento di obiettivi prefissati, in coerenza con il sistema aziendale per la qualità; analizza i dati epidemiologici e di attività, cura l informazione e la comunicazione esterna ed interna per una migliore fruibilità delle prestazioni; concorre alla predisposizione del piano della formazione del personale. ARTICOLO 4 Struttura organizzativa 1. Il D.S.M.D. è composto dalle seguenti Unità Funzionali, all interno delle quali la relative strutture professionali assicurano la globalità degli interventi e la continuità dei percorsi assistenziali attraverso l'apporto integrato di più professionalità: Unità Funzionale Complessa Salute Mentale Adulti composta da: U.O. Complessa PSICHIATRIA Unità Funzionale Complessa Salute Mentale Infanzia e Adolescenza composta da: U.O. Complessa NEUROPSICHIATRIA INFANTILE Unità Funzionale Semplice SERT composta da: U.O. Semplice FARMACOTOSSICODIPENDENZA 2. Il supporto amministrativo alle attività del D.S.M.D. è assicurato dal personale assegnato all Ufficio Supporto tecnico amministrativo direzionale di Zona-Distretto. ARTICOLO 5 Unità Funzionali 1. Il responsabile di Unità Funzionale, nell ambito dell organizzazione del D.S.M.D., assicura che ogni struttura professionale operi attraverso programmi di lavoro, protocolli e procedure omogenee, attuando verifiche periodiche dell attività svolta, in coerenza con i sistemi di controllo gestionale e di qualità delle prestazioni aziendali. 2. Il responsabile di Unità Funzionale assicura inoltre un flessibile utilizzo delle risorse umane, strumentali e logistiche assegnate all Unità Funzionale per soddisfare le esigenze che richiedono interventi immediati, per garantire la funzionalità dei servizi e per attuare specifici progetti aziendali. 3. Il responsabile di Unità Funzionale provvede altresì a porre in essere ogni intervento organizzativo previsto dalle leggi e dai contratti collettivi di lavoro, al fine di assicurare il necessario grado di integrazione tra le strutture per l erogazione delle prestazioni, ferma restando l autonomia e la responsabilità professionale dei direttori delle Unità operative di riferimento.

ARTICOLO 6 Gruppi di lavoro 1. Nell ambito del D.S.M.D. è costituito il Gruppo di lavoro interdisciplinare INCLUSIONE SOCIALE, composto da personale dell U.O. ASSISTENZA SOCIALE e dell U.O. RIABILITAZIONE FUNZIONALE, coordinato dal titolare della P.O. Inclusione Sociale. 2. Per la realizzazione di progetti che richiedono la partecipazione di molteplici professionalità, il Direttore Generale con provvedimento formale, su proposta del Responsabile del D.S.M.D., può costituire ulteriori specifici gruppi di lavoro. 3. I Gruppi di lavoro interdisciplinari operano autonomamente per la realizzazione degli obiettivi assegnati e rispondono al Responsabile del D.S.M.D., attraverso il loro Coordinatore, sulla base del Programma dipartimentale. ARTICOLO 7 Comitato tecnico di D.S.M.D. 1. Il D.S.M.D., al fine di assicurare una gestione partecipata ed organizzata delle proprie funzioni di pianificazione e programmazione, si avvale di un Comitato tecnico composto dai Responsabili delle UU.FF. del D.S.M.D., dai Direttori delle UU.OO componenti il D.S.M.D. e dai coordinatori dei gruppi di lavoro costituiti nell ambito del D.S.M.D., dal Responsabile del Gruppo Operativo Interdisciplinare Funzionale (GOIF) Disabilità, dal Dirigente Infermieristico e dal Coordinatore Tecnico Sanitario, dal Responsabile della Zona Distretto, dal Direttore Sanitario, dal Direttore U.O.C. Programmazione strategica. 2. Il Comitato tecnico è presieduto dal Responsabile del D.S.M.D. che provvede alla convocazione, con cadenza di norma bimestrale o su richiesta di almeno due componenti. 3. La convocazione deve di norma essere inoltrata dal Responsabile con almeno 15 giorni di anticipo rispetto alla data della seduta, tramite messaggio di posta elettronica ovvero, con altro mezzo idoneo, compresa, in caso di urgenza, la convocazione verbale. 4. Per esigenze di consultazione e/o collaborazione, relativamente a peculiari tematiche poste all'ordine del giorno, il Responsabile ha facoltà di invitare alle riunioni del Comitato tecnico personale delle strutture afferenti al D.S.M.D., i responsabili o referenti delle strutture organizzative aziendali, ed eventualmente altri operatori con le necessarie specifiche competenze nonché i rappresentanti delle Associazioni di volontariato attive nel settore della Salute mentale e delle Dipendenze. 5. Il Comitato tecnico esprime parere sugli atti e sulle proposte formulate dal Responsabile ed in particolare su quelli in tema di pianificazione e programmazione delle attività del D.S.M.D., di organizzazione del lavoro, di adozione di linee-guida e protocolli dipartimentali, di formazione e aggiornamento professionale, di rapporti con Università, Istituti di ricerca e Scuole di specializzazione. 6. Per i dipendenti facenti parte delle strutture afferenti al D.S.M.D. la partecipazione alle riunioni del D.S.M.D. costituisce adempimento dei doveri di ufficio. In caso di assenza o impedimento, è facoltà dei componenti individuare un proprio delegato per la partecipazione alle riunioni del Comitato tecnico. ARTICOLO 8 Responsabile del D.S.M.D. 1. Il Responsabile del D.S.M.D, ed il relativo sostituto, sono nominati dal Direttore generale, su proposta del Direttore sanitario, sentito il Responsabile della Zona-Distretto, tra i dirigenti con incarico di direzione di struttura complessa (di Unità Operativa Complessa o di Unità Funzionale Complessa), afferenti al D.S.M.D. 2. Il Responsabile garantisce e verifica, sulla base delle indicazioni formulate dal Comitato tecnico del D.S.M.D., l attuazione dei protocolli relativi allo svolgimento dell attività programmata, fatta salva l autonomia dei Responsabili di Unità funzionali prevista all art.5. In particolare, il Responsabile: assicura che ogni struttura operi attraverso programmi di lavoro, protocolli e procedure condivise ed omogenee;

favorisce la partecipazione delle strutture organizzative professionali alla programmazione delle attività ed ai processi gestionali nell ambito delle Unità funzionali afferenti al D.S.M.D.; verifica la qualità e l omogeneità della raccolta dei dati epidemiologici elaborati tramite il sistema informativo; cura la predisposizione, per la parte di competenza ed in collaborazione con i responsabili delle UU.OO. afferenti al D.S.M.D., degli atti aziendali di programmazione e della Relazione sanitaria aziendale. 3. Il Responsabile partecipa all Ufficio di Direzione aziendale, al Collegio di direzione ed agli organismi di coordinamento dell Area Vasta e si integra, se richiesto, nell organizzazione della Società della Salute partecipando alla programmazione degli interventi sociosanitari integrati. ARTICOLO 9 Consulta La Consulta del D.S.M.D. è un organismo istituito al fine di assicurare la partecipazione attiva dei familiari e degli utenti alla programmazione ed alla verifica delle attività del D.S.M.D.. Alla Consulta partecipano i rappresentanti delle associazioni e dei gruppi di auto aiuto degli utenti e dei familiari e delle associazioni di volontariato operanti nel settore della salute mentale e delle dipendenze. Il Responsabile del D.S.M.D. promuove l'insediamento della Consulta, ne cura la convocazione con cadenza almeno quadrimestrale e ne stabilisce le modalità organizzative per favorire il concreto apporto della stessa al raggiungimento degli obiettivi del D.S.M.D.. ARTICOLO 10 Conferenza del Dipartimento 1. La Conferenza del D.S.M.D. è costituita per esigenze di programmazione e verifica e per favorire la partecipazione degli operatori, dei gruppi di auto aiuto degli utenti e dei familiari, dei cittadini singoli e associati, degli enti ausiliari, delle istituzioni pubbliche e private. 2. La Conferenza è presieduta e convocata annualmente dal Responsabile del D.S.M.D. con il compito di esaminare lo stato di attuazione dei programmi ed i risultati raggiunti, e per raccogliere valutazioni, suggerimenti e proposte. 3. La Conferenza del D.S.M.D. può anche essere convocata su richiesta della Direzione Aziendale. ARTICOLO 11 Programmazione 1. Il D.S.M.D., per il raggiungimento degli obiettivi indicati nel presente Regolamento, adotta i principi metodologici della progettazione per obiettivi, della programmazione delle attività, della verifica delle prestazioni erogate. Il Responsabile del D.S.M.D. predispone annualmente il piano delle attività e dell'utilizzazione delle risorse disponibili, negoziato con la Direzione Aziendale nell'ambito della programmazione aziendale. La programmazione delle attività dipartimentali, la loro realizzazione e le funzioni di monitoraggio e di verifica sono assicurate con la partecipazione attiva degli altri dirigenti e degli operatori assegnati al dipartimento. Il Programma è approvato dal Comitato tecnico e trasmesso a cura del Responsabile del D.S.M.D. alla Direzione Aziendale per le valutazioni e gli interventi di competenza. 2. Il D.S.M.D. si avvale per le attività istituzionali delle risorse strumentali che rientrano nell ambito dei Centri di responsabilità della gestione budgetaria. Nell ambito del budget della Zona-distretto assegnato al D.S.M.D. compete la responsabilità delle risorse assegnate quali budget derivati a: U.F.C. Salute mentale adulti U.F.C. Salute mentale infanzia adolescenza

U.F.S. Sert. 3. Per le Unità operative il cui personale presta servizio in più strutture funzionali, l attribuzione delle risorse a ciascuna avviene in sede di negoziazione di budget di concerto tra il Direttore dell Unità operativa, i Responsabili di struttura dipartimentale e la Direzione aziendale. 4. Gli strumenti per la verifica annuale dei dirigenti medici e sanitari con incarico di responsabilità di struttura semplice, di direzione di struttura complessa e dei direttori di dipartimento rilevano la quantità e la qualità delle prestazioni sanitarie erogate in relazione agli obiettivi assistenziali assegnati, concordati preventivamente in sede di negoziazione di budget, in base alle risorse professionali, tecnologiche e finanziarie messe a disposizione, registrano gli indici di soddisfazione degli utenti e provvedono alla valutazione delle strategie adottate per il contenimento dei costi tramite l'uso appropriato delle risorse. 5. Ai dirigenti con incarico di direzione di struttura semplice o complessa sono attribuite, oltre a quelle derivanti dalle specifiche competenze professionali, funzioni di direzione e organizzazione della struttura, da attuarsi, nell'ambito degli indirizzi operativi e gestionali del dipartimento di appartenenza, anche mediante direttive a tutto il personale operante nella stessa, e l'adozione delle relative decisioni necessarie per il corretto espletamento del servizio e per realizzare l'appropriatezza degli interventi con finalità preventive, diagnostiche, terapeutiche e riabilitative, attuati nella struttura loro affidata. Il dirigente è responsabile dell'efficace ed efficiente gestione delle risorse attribuite. I risultati della gestione sono sottoposti a verifica annuale tramite il nucleo di valutazione. ARTICOLO 12 Modifiche ed aggiornamenti Il presente regolamento può essere modificato e aggiornato con provvedimento del Direttore Generale, su proposta della Direzione Aziendale e su richiesta del Responsabile del D.S.M.D.. ARTICOLO 13 Entrata in vigore e pubblicità Il presente regolamento entra in vigore dalla data di approvazione del provvedimento di costituzione del D.S.M.D.. Del presente regolamento viene data pubblicità ed informazione mediante l'affissione all'albo aziendale.