Principali problematiche fitosanitarie nell orticoltura piemontese.

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Transcript:

Principali problematiche fitosanitarie nell orticoltura piemontese. Giovanna Gilardi, M.L.Gullino, Angelo Garibaldi Boves, 9-10 dicembre 2010 Uso sostenibile dei fumiganti per il contenimento dei patogeni terricoli in orticoltura (Contratto N. LIFE08 ENV/IT/432) Difesa orticole sistemi intensivi Strategie chimiche Mutamento esigenze consumatori Produzioni ottenute con ricorso limitato o nullo a tecniche di lotta chimica convenzionale 1

Difesa orticole sistemi intensivi Fattori limitanti: 1. brevità dei cicli colturali; 2. successioni/avvicendamenti molto stretti; 3. limitato numero di principi attivi a disposizione. Possibili soluzioni: 1. integrazione i di mezzi diversi i (chimici, i i genetici, i agronomici i e biologici); 2. modifica parametri climatici (ambiente protetto). Sistemi produttivi piemontesi Coltivazioni di ortaggi destinati, prevalentemente, al consumo quale prodotto fresco e alla GDO. numerose aziende orticole sia specializzate che ad indirizzo misto. Colture principali: -solanacee: pomodoro, peperone, melanzana; p, p p, ; -ortaggi a foglia: lattuga, rucola, indivia; -cucurbitacee: zucchino, cetriolo, melone. 2

Sistemi produttivi piemontesi in provincia di Cuneo: solanacee (pomodoro e peperone), cucurbitacee con cicli produttivi primaverili/autunnali, mentre, nella fase tardo autunnale/ invernale, presentano, invece, ampia diffusione di ortaggi a foglia quali lattughe della tipologia cappuccio, foglie di quercia e batavia, bietola da coste, valerianella e spinacio. in provincia di Alessandria: cucurbitacee (melone) e ortaggi a foglia (coltivazioni prevalenti in pieno campo) in provincia di Asti: solanacee (pomodoro e peperone) e ortaggi a foglia. in provincia di Torino: ortaggi a foglia in ambiente protetto. Nuovi agenti di tracheofusariosi su ortaggi a foglia Osservati in Italia su lattuga (Lactuca sativa), rucola selvatica (Diplotaxis spp.) e coltivata (Eruca sativa), valerianella (Valerianella olitoria). 3

Fusarium oxysporum f.sp lactucae Evoluzione dei sintomi Fusarium oxysporum agente di una tracheofusariosi parenchimatica...recentemente su indivia (Cichorium endivia) in provincia di Alessandria. 4

AGENTI DI MARCIUMI: Rhizoctonia solani Patogeno polifago (non sempre i ceppi ottenuti da insalata sono patogeni verso piante di altre famiglie). Il patogeno sopravvive nel terreno sotto forma di stromi e conducendo vita saprofitaria. R. solani attacca le piante in semenzaio e piante adulte (foglie a contatto con il terreno). Condizioni favorevoli: elevata UR, T ottimale 20 C (anche a 15 C). Le infezioni in campo possono causare danni anche dopo la raccolta. AGENTI DI MARCIUMI Rhizoctonia solani RUCOLA VALERIANELLA LATTUGA 5

Attacchi tipicici di Rhizoctonia solani su ortaggi a foglia. AGENTI DI MARCIUMI Sclerotinia sp. S. sclerotiorum e S. minor colpiscono lattuga, cicoria, indivia e scarola. Infezioni primarie a partire da ascospore (patogeno tellurico che sopravvive nel terreno mediante sclerozi). Attacchi combinati con Botrytis cinerea. Sintomi osservabili anche in post-raccolta. 6

Problematiche emergenti su pomodoro innestato Resistenza dichiarata Fusarium oxysporum f.sp. lycopersici Le alterazioni causate da Phytophthora nicotianae e Rhizoctonia solani sono Verticillium illi dahliae state osservate su piante F. oxysporum f.sp. innestate e trapiantate da radicis-lycopersici pochi giorni o, comunque mai oltre le 5-6 settimane Pyrenochaeta lycopersici dall impianto della coltura. nematodi Colletotrichum coccodes è responsabile di alterazioni radicali anche di piante innestate. Gli attacchi sono visibili a cominciare dalla 9 settimana dal trapianto. Phytophthora nicotianae Rhizoctonia solani C. coccodes Effetto dell'impiego di diversi portainnesti in terreni naturalmente infetti da Colletotrichum coccodes eda nematodi galligeni (Meloidogyne spp.). 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 C. coccodes (% apparato radicale infetto) % piante infestate da nematod 7

Phytophthora nicotianae su pomodoro cv Cuore di bue innestato su Beaufort Attacchi di Phytophthora capsici su peperone innestato 8

Resistenza parziale di Solanum torvum a Verticillium dahliae. Effetto dell inoculazione artificiale di isolati di V. dahliae ottenuti da Solanum torvum e melanzana cv Black bell espressa come percentuale di piante infette. Specie % piante colpite da V.dahliae Solanum torvum 26 Melanzana cv Black bell 100 Piante di melanzana non innestate 87 Testimone non inoculato 0 Phytophthora capsici Attacchi di Phytophthora capsici in coltivazioni di cetriolo. Tra gli ospiti di questo patogeno sono note specie appartenenti a solanacee (peperone, pomodoro), cucurbitacee ( zucchino, cetriolo...) fagiolo. Evasione di Phytophthora capsici su cetriolo 9

Attacchi di Phytophthora capsici in coltivazioni di zucchino. Alterazione dell apparato radicale e al colletto, rapido avvizzimento e morte della pianta. Il patogeno può colpire anche la parte epigea della pianta, arrestandone lo sviluppo. Marciume dei frutti in campo e in conservazione. Sclerotinia sclerotiorum Attacchi di Sclerotinia sclerotiorum in coltivazioni di cetriolo. 10

Sclerotinia sclerotiorum Particolare degli attacchi di Sclerotinia sclerotiorum su pomodoro. Effetto di attacchi di nematodi (M.incognita) galligeni in coltivazioni di cetriolo 11

Fusarium oxysporum f.sp. melonis Sintomi I. Clorosi fogliare; II. sviluppo ridotto; III. imbrunimento dei tessuti vascolari; IV. produzione di essudati gommosi. Frequenza e distribuzione di razze fisiologiche di Fusarium oxysporum f.sp.melonis in Italia Razza 0 = 20.8% Razza 1= 26.4% Razza 2= 3.3% Razza 1-2= 49.5% 12

Verticillium dahliae I. Clorosi fogliare; II. sviluppo ridotto; III. imbrunimento i dei tessutiti vascolari; IV. assenza della produzione di essudati gommosi. Rhizoctonia solani 13

Sclerotina sclerotiorum Monosporascus cannonballus 14

Aspetti critici 1. Comparsa di nuovi patogeni e parassiti (nematodi) o recrudescenza di patogeni o parassiti già noti; 2. situazione settore colture orticole dinamica anche dal punto di vista fitosanitario; 3. impossibilità di adozione di strategie di difesa basate su uno o pochi mezzi di lotta (è necessario il ricorso alla LOTTA INTEGRATA); 4. l'estrema specificità di azione dei mezzi biologici di lotta e la difficoltà nella adozione di corrette pratiche colturali (rotazioni, gestione dei residui colturali, ). 15

Problemi recenti 1,3 dicloropropene (ulteriori prossime significative restrizioni interesseranno proprio l uso dei fumiganti); nuovo regolamento agrofarmaci (Regolamento Ce 1107/2009); non completa resistenza di piante innestate. Obiettivi attuali della ricerca Diagnosi: per qualsiasi malattia causata da agenti fungini e batterici, la conoscenza della biologia dei patogeni, nonché del loro rapporto con l ospite e con l ambiente, sono premesse indispensabili per il successo nella difesa. Impiego di materiale propagativo sano. Scelta di strategie di difesa tecnicamente ed economicamente sostenibili in funzione del sistema colturale/problema fitopatologico. Miglioramento dell efficienza i dei trattamenti. tt ti Integrazione di mezzi di difesa diversi (progressiva limitazione all'uso di agrofarmaci). 16

Grazie per l attenzione!!! 17